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Boceprevir
Pazienti con infezione da HCV: l’anemia incidente migliora la risposta a Peginterferone, Ribavirina, e Boceprevir
Boceprevir versus placebo con Interferone alfa-2b pegilato e Ribavirina per il trattamento della infezione da virus HCV genotipo 1 in pazienti con infezione da virus HIV
Anemia, il più comune effetto collaterale di Boceprevir e Telaprevir, antivirali ad azione diretta contro il virus HCV
Efficacia e sicurezza di Boceprevir più Peginterferone e Ribavirina nei pazienti con infezione da HCV genotipo 1 e fibrosi epatica o cirrosi in fase avanzata
Epatite C: alta risposta virologica sostenuta associando alla terapia standard Boceprevir, un inibitore della proteasi
Infezione da epatite C genotipo 1: Boceprevir, il primo inibitore della proteasi
Efficacia di Boceprevir in combinazione con Peginterferone alfa-2b e Ribavirina nei pazienti con infezione da epatite C genotipo 1 naive al trattamento
Caratterizzazione della resistenza all’inibitore della proteasi Boceprevir nei pazienti infettati dal virus dell’epatite C
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Bisoprololo
Effetti di Celiprololo e Bisoprololo su pressione sanguigna, rigidità vascolare e sensibilità del baroriflesso
Miglioramento della sopravvivenza con Bisoprololo nei pazienti con insufficienza cardiaca e alterazione renale
Pazienti anziani con scompenso cardiaco: non sembrano esserci vantaggi per il Bisoprololo, Carvedilolo e Metoprololo, rispetto agli altri beta-bloccanti
Studio CIBIS III: il Bisoprololo potrebbe essere impiegato come primo trattamento nella insufficienza cardiaca
Effetti del Bisoprololo nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia stabile
Il Bisoprololo riduce la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia senza distinzione di dosaggio
Il Bisoprololo riduce la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca in ritmo sinusale
Il Bisoprololo riduce la mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca in ritmo sinusale
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Bifosfonati orali
Bifosfonati orali e rischio di degenerazione maculare senile umida
Individuato un segnale di sicurezza tra bifosfonati e fratture femorali non-guarite
Bifosfonati orali e rischio di cancro di esofago, stomaco e del colon-retto
Esposizione ai bifosfonati orali e rischio di tumore esofageo
FDA: revisione dei dati sui bifosfonati orali e rischio di frattura sottotrocanterica atipica del femore
I bifosfonati orali associati a rischio di tumore dell’esofago
Uso di bifosfonati orali e incidenza di carcinoma mammario in postmenopausa
Fratture femorali a bassa energia associate all’uso per lungo periodo dei bifosfonati
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Acidi grassi polinsaturi
Acidi grassi polinsaturi Omega-3: Olevia per il trattamento della ipertrigliceridemia e nel post-infarto miocardico
Effetto della integrazione di Acidi grassi polinsaturi Omega 3 a lungo termine con o senza intervento multidominio sulla funzione cognitiva negli anziani con disturbi della memoria
Acidi grassi polinsaturi Omega-6 circolanti e mortalità totale e causa-specifica
Gli Acidi grassi polinsaturi Omega-3 non riducono il rischio di morte improvvisa e di aritmie ventricolari cardiache
Gli Acidi grassi polinsaturi Omega-3 riducono il rischio di morte cardiaca improvvisa e di aritmie ventricolari ?
Acidi grassi polinsaturi n-3 nella prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica
Acidi grassi polinsaturi Omega-3 nella prevenzione delle recidive di aritmia dopo cardioversione elettrica della fibrillazione atriale persistente cronica
Acidi grassi polinsaturi n-3 marini nel tessuto adiposo e rischio di sindrome coronarica acuta
Gli Acidi grassi polinsaturi n-3, preoperatori, sono associati a una diminuzione dell’incidenza di fibrillazione atriale precoce dopo chirurgia cardiaca
Aritmologia Farmaci: Aggiornamenti e Novità Terapeutiche by Xagena
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Fibrillazione atriale: la sicurezza del Dronedarone, un farmaco antiaritmico, nella cura clinica di routine
E’ stata esaminata la mortalità e la malattia epatica tra i pazienti esposti a Dronedarone ( Multaq ). Alla base i timori riguardo alla sicurezza di questo antiaritmico, soprattutto per i pazienti co …
Efficacia e sicurezza di Rivaroxaban rispetto a Warfarin in pazienti con malattia arteriosa periferica e fibrillazione atriale non-valvolare
La malattia vascolare è inclusa in un sistema di valutazione del rischio per predire l’ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. Una analisi post hoc dello studio ROCKET AF ha ce …
Pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST: effetto della Ranolazina sulla fibrillazione atriale
Uno studio ha valutato l’effetto della Ranolazina, un farmaco anti-ischemico con proprietè antiaritmiche, sul carico complessivo di fibrillazione atriale nelle sindromi coronariche acute ( ACS ), e h …
Fibrillazione atriale non-valvolare: rischio di sanguinamento e tromboembolia arteriosa nei pazienti trattati con un antagonista della vitamina K o che sono passati a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K
I pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare che ricevono o sono stati precedentemente esposti a un antagonista della vitamina K potrebbero passare a un anticoagulante orale non-antagonista dell …
PIONEER AF-PCI: minore sanguinamento con i regimi a base di Rivaroxaban nei pazienti con fibrillazione atriale che necessitano di intervento coronarico percutaneo
Una strategia anticoagulante che coinvolge Rivaroxaban ( Xarelto ) ha conferito un minor rischio di sanguinamento rispetto a una strategia che ha impiegato Warfarin ( Coumadin ) nei pazienti con fibri …
Doppia terapia antitrombotica con Dabigatran dopo intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale
La tripla terapia antitrombotica con Warfarin ( Coumadin ) più due agenti antipiastrinici è lo standard di cura dopo l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) per i pazienti con fibrillazione atriale …