La Champions (delle italiane) da zero a dieci-La Finale

I voti alla Finale di Champions, che vedeva coinvolta una squadra italiana,  prima però un piccolo pensiero.

Ha vinto il City, ma l’Inter non ne è uscita certo sminuita, dal momento che se l’è giocata alla pari. Con più fortuna i nerazzurri avrebbero potuto pareggiare e giocarsi la partita ai supplementari. Sulla sfortuna nerazzurra però noi abbiamo un pensiero: la Dea Bendata ha aiutato clamorosamente l’Inter nei sorteggi (arrivare in Finale beccando Porto, Benfica, Milan, schivando: City, Real, Chelsea, Bayern Monaco non è certo abilità e va detto che se i nerazzurri avessero incontrato una di queste corazzate invece delle squadre che hanno affrontato, quasi sicuramente la Finale se la sarebbero guardata in televisione), quindi niente recriminazioni da questo punto di vista.

Ora, i voti.

10

Rodri. Il suo goal regala la prima, storica, meritata (per quanto riguarda il percorso Champions) vittoria del City.

9

Acerbi e Bastoni. Cosa potevano fare di più per arginare i mitraglieri (e in particolare ”Il Mitragliere”) del City?

Anitta. Può piacere o no come cantante, ma sinceramente preferivamo quando hanno inquadrato lei a quando inquadravano  Materazzi in tribuna.

Pep Guardiola quando si è buttato per terra. Roba da Benny Hill, che ci ha fatto divertire. Anche in questo, un grande.

Simone Inzaghi. Per come ha preparato la partita e per come l’ha gestita, poi naturalmente sugli episodi lui nulla poteva fare.

8

Stones. Il migliore del City.

Di Marco. Solo la sfortuna gli nega un goal che avrebbe meritato, per la prestazione di livello (tra l’altro non la prima).

7

Ederson. Per la parata nel Finale su Goessens. Per il resto incertezza a palate e colpo del suddetto culo quando Lukaku lo colpisce addosso (che è gesto ben diverso da una parata).

6

Fodden. 6 è la media tra il 10 per il modo in cui si crea l’occasione da goal che lo porta davanti ad Onana, 2 per il modo in cui la spreca, ovvero tirando una ciofeca in bocca al portiere nerazzurro.

5

Haaland. Ben arginato e poco rifornito, vero, ma è innegabile che da lui ci si attendeva di più.

4

Il primo tempo. Tremendamente noioso e senza un’azione goal degna di nome. A parte ad Allegri che profetizza momenti di calcio del genere compiacendosene, a chi può essere piaciuto?

3

Lukaku. Non per come toglie il pallone sul colpo di testa di Di Marco (lì è sfiga e basta), ma per come spreca il colpo di testa del possibile 1-1 sparandolo in bocca ad Ederson.

Zero

Marco Materazzi. Per principio. Poteva fare a meno di aizzare gli animi con certe dichiarazioni. Sei dell’Inter? Bene, ma non accendere falò, non ce ne sono già abbastanza di polemiche? Evidentemente per lui no, allora pensiamo che bene fanno i tifosi juventini oggi a sfotterlo ripetutamente sui social.

La Champions (delle italiane) da nove a quattro-Semifinale di ritorno

I voti alla semifinale di ritorno di Champions, che ha visto impegnate l’Inter e il Milan. Ha vinto l’Inter (7), che dopo aver subito l’avvio dei rossoneri, ha controllato il match, trovando con Lautaro la zampata decisiva (da 8) per aggiudicarselo. Il Milan, come detto, ha iniziato bene, ma poi non è mai riuscito ad impensierire più di tanto i cugini. Brahim Diaz ha sulla coscienza il goal divorato all’inizio (errore da 4), che se realizzato, magari avrebbe dato un altro sapore al match. Nei nerazzurri bene la difesa (con menzione per Acerbi:8), bene anche il centrocampo, bene pure Lukaku quando è entrato (7). Nei rossoneri il migliore è stato Tonali (8 per l’azione con cui ha confezionato a Brahim Diaz il cioccolatino che lo spagnolo ha sprecato), mentre ci chiediamo: Giroud (5) ha giocato?

Infine 9 a Simone Inzaghi non tanto per aver centrato la Finale, ma perché due mesi fa doveva solo più essere accusato di essere stato lui ad avere sparato a Kennedy. Nonostante questo ha continuato a lavorare (non sappiamo fino a che punto serenamente) e a produrre fatti, non parole. Fatti che lo porteranno a giocarsi la Finale di Champions.

La Serie A 22/23 da uno a dieci-Ventottesima giornata

Riparte il campionato dopo la sosta per le qualificazioni all’Europeo e ripartono i nostri voti.

Iniziamo con l’Atalanta (7) che vince sudando non poco contro una Cremonese (6) che ha il merito di giocarsela fino in fondo. 9 all’assist di Hojlund per il goal del 2-1 di Boga.

La Fiorentina (8) sbanca San Siro battendo un’Inter (6) che è sempre più in crisi di risultati, ma che questa volta ha il torto di non concretizzare quanto prodotto. Qui occorre fare una digressione. Inzaghi è sulla graticola, ma ci chiediamo (e vi chiediamo): se Lukaku sbaglia un goal a porta vuota, che colpe ne ha lui? 1 all’errore di Lukaku (se l’avesse fatto Petagna un errore del genere sarebbe stato massacrato).

La Juventus (6) vince contro un Verona (6) che se la gioca per tutta la partita e che ha l’unico torto (non da poco, sia chiaro) di peccare di precisione davanti alla porta e davanti all’area di rigore. I torinesi avranno tirato il freno a mano in vista della sfida di martedì con l’Inter in Coppa Italia? Come diceva Battisti: lo scopriremo solo vivendo. Di certo è che stasera hanno fatto parecchia fatica ad esprimere superiorità contro un avversario che per caratura è inferiore. Bella però l’azione del goal di Kean (da 8).

Vince un ottimo Bologna (9) contro l’Udinese (che forse sta ancora aspettando adesso il fischio d’inizio: 4 ai friulani). I felsinei hanno offerto una bella prova di squadra. 9 al goal di Posh.

La Lazio (8) porta a casa tre preziosi punti, vincendo meritatamente contro un Monza sterile e poco incisivo (5 ai brianzoli). 9 alla pennellata di Milinkovic-Savic.

Un tempo per parte a La Spezia tra Spezia e Salernitana (6 a tutte e due), con i liguri che nel secondo tempo però possono recriminare per la sfortuna (un palo e una traversa). 3 a Lirola per l’errore sul pareggio spezino. Assolto invece Caldara. Se non interviene lui Piatek fa goal, quindi il suo intervento alla disperata ci sta, anche se poi è terminato nel modo in cui abbiamo visto.

Vince meritatamente la Roma (7), contro una Sampdoria (5) che tiene fino all’ingenuità di Murillo (3), che lascia i blucerchiati in dieci condizionandone il match.

Un Milan stellare (10) strapazza il Napoli (5). I partenopei hanno offerto la loro peggior esibizione della stagione, lasciandosi dominare dai rossoneri, letali non solo nei contropiedi.  Il Milan ha dominato il match, dimostrando si superiore ad un avversario che forse, conscio di avere ormai la vittoria dello scudetto in tasca, ha tirato il fiato. 9 ad un immarcabile Leao, migliore in campo in una squadra in cui tutti hanno comunque brillato.

L’Empoli (7) vince meritatamente contro un Lecce che ha prodotto pochi pericoli ai toscani (5 ai salentini). 4 a Hjulmand per l’ingenuo fallo da rigore.

Infine bella gara tra Sassuolo e Torino (7 a tutte e due le compagini), coi granata che forse hanno avuto più occasioni, ma con gli emiliani che hanno comunque tenuto botta. 8 a Sanabria per la bella torsione con cui ha siglato il goal dell’1-1.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventisettesima giornata

I voti alla ventisettesima giornata di Serie A.

Il Sassuolo (8) continua a sciorinare bel calcio e continua il suo positivo girone di ritorno, sbarazzandosi dello Spezia con un risultato (1-0) che pare persino stretto per la mole di gioco espressa dagli emiliani. I liguri (5) hanno subito praticamente per tutto il match e alla fine hanno perso.

Vince con fatica l’Atalanta (7), contro un Empoli (6) che gli crea vita dura e che per poco non va sul 2-0 (bravi comunque ai toscani, che hanno comunque giocato a calcio).  8 a de Roon per il tempismo dimostrato nel colpo di testa che vale il pareggio.

E’ pareggio nel derby lombardo tra Monza e Cremonese. I brianzoli (7) creano tanto, ma concretizzano poco, all’opposto dei grigiorossi (6) che non creano molto ma concretizzano con Ciofani, riuscendo a strappare un punticino. 10 all’esultanza di Galliani al pareggio di Carlos Augusto, l’espressione che ci regala è antologia!

Partita emozionante all’ “Arechi” tra Salernitana e Bologna, con due squadre (7 ad entrambe) che giocano a viso aperto, regalando goal e occasioni. 8 a Ferguson per il tempismo con cui realizza il suo goal.

L’Udinese (9) guadagna tre meritatissimi punti, contro un Milan (5) che ci è parso spento, abulico, poco reattivo (specialmente sui goal presi). 2 a Doveri e i suoi collaboratori; come si fa a fischiare un rigore così? Zero a Thiaw per la sceneggiata sull’azione che porta al terzo goal. Success non gli ha fatto niente, bene ha fatto l’arbitro a non considerare la sua messinscena, male ha fatto lui a regalarcela.

Vince la Sampdoria (7), che se avesse sempre giocato così forse non sarebbe nella situazione in cui è. 9 al mattatore del match Gabbiadini e 9 al salvataggio sulla linea di Nuytinck: come un goal! Il Verona (6) cerca di reagire, ma alla fine (anche con un po’ di sfortuna, non capita infatti spesso che nella stessa partita vengano annullati due goal per fuorigioco millimetrici).

Quarta vittoria di fila per la Fiorentina (7), che si dimostra squadra in salute, battendo il Lecce (5, poco incisivo). I viola avrebbero potuto vincere senza meno affanni avessero concretizzato di più quanto creato.

Il Napoli (9) continua a non smentirsi e a dare spettacolo, contro un Torino cui diamo 6, perché comunque ha giocato e ha creato occasioni (avendo anche un po’ di sfortuna, come nel caso del palo di Sanabria), ma contro questo Napoli c’è poco da fare. 9 all’azione del terzo goal azzurro siglato da Osimhen.

La Lazio (8) vince il derby di Roma, portandosi (al netto penalizzazione della Juve in classifica) seconda in classifica. La partita della Roma (6) è stata però indubbiamente influenzata dall’ingenuità di Ibanez (2), che l’ha costretta a giocare in dieci per più di sessanta minuti. 8 al goal di Zaccagni.

Concludiamo con il big-match di San Siro, che vedeva opposte Inter e Juventus. Polemiche sul tocco di mano (presunto o tale) di Rabiot, che non è chiaro ancora adesso per tutti noi (figuriamoci dunque come poteva esserlo subito per gli arbitri…), la Juventus (8) ha meritato la vittoria, dimostrandosi più squadra, bloccando il centrocampo nerazzurro e disinnescando Lukaku e Lautaro (praticamente non pervenuti). L’Inter (5) si è dimostrata poco pungente e poco incisiva, Inzaghi (5) invece di piangere deve lavorare su questo. Zero a Paredes e D’Ambrosio: due tamarri in discoteca.

Infine

10 a Monica Bertini. Ancora una volta: chapeau!

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventiseiesima giornata

I voti alla ventiseiesima giornata di Serie A.

Iniziamo con lo Spezia (7), bravo a crederci e a vincere contro un’Inter sciupona (5). Qui vorremmo fare una digressione. Se Lautaro (che era già rigorista con Conte) sbaglia il rigore e non passa il pallone a Lukaku in contropiede, cosa ne può Inzaghi (che viene criticato pesantemente per la sconfitta)? 4 sia a Ferrer sia a Dumfries per le loro rispettive ingenuità difensive, costate due rigori.

Vince l’Udinese (6) contro l’ Empoli (6), in una partita in cui il pareggio forse sarebbe stato più giusto. Da segnalare Baldanzi dell’Empoli (8), autore di ottime giocate, ma è italiano, gioca nell’Empoli e non ha magari un procuratore potente alle spalle, perciò la sua prova non verrà evidenziata. Peccato.

Il Napoli (9) continua la sua cavalcata solitaria, sbarazzandosi di un’Atalanta (5) ridotta a sparring-partner. I partenopei continuano a convincere e a proporre grande calcio. 9 a Kvaratskhelia per il goal, 5 a Musso perché sul goal di Rrahmani poteva essere più reattivo.

E’ mancato solo il goal in Bologna-Lazio, coi felsinei (7) che hanno avuto forse maggiori opportunità e hanno dimostrato di essere una buona squadra. I biancocelesti (6) da parte loro non sono stati a guardare, creando anch’essi pericoli alla porta bolognese. 9 a Skorupski per il doppio intervento su Luis Alberto e Felipe Anderson.

Il Torino (7) sbanca Lecce, con una bella prestazione, contro un avversario (5) che non riesce a rialzarsi dopo il tremendo 1-2 con il quale i granata mettono la partita in cassaforte. 9 a Radonic per l’azione personale che genera il goal di Sanabria.

Partita equilibrata tra Verona e Monza (6 a tutte e due le squadre), dove alla fine il pareggio è sostanzialmente giusto per quanto visto. 9 all’azione del pareggio brianzolo.

Vince la Fiorentina (7) a Cremona, contro un avversario (5) che ci è sembrato rassegnato a quello che sembra essere il suo destino (la Serie B). I viola hanno giocato una buona partita, impreziosita dall’azione del goal di Cabral (da 9).

E’ Sassuolo-show all’Olimpico. Gli emiliani (9) dimostrano ancora di essere squadra in salute, fornendo una prestazione più che convincente, contro una Roma (5) che ci è sembrata confusa. Stanchezza per il giovedì di coppa? Può darsi, ma i giallorossi sono stati surclassati dal Sassuolo. 10 al goal di Dybala (alta scuola), zero a Kumbulla per il fallo senza senso che gli costa l’espulsione (e il rigore contro per la sua squadra). 9 a Laurentié: “Man of the match”.

La Juventus (6) vince contro la Sampdoria e conquista tre punti che se non fosse per la penalizzazione la porterebbero seconda in classifica. I bianconeri subiscono il ritorno dei blucerchiati (anche a causa di errori evidenti della difesa), che meritano 6 per essersi giocati il match alla pari per lungo tempo, alla fine però prevalgono. Inoltre, una considerazione sul goal del 3-2 di Rabiot, di cui si è discusso tanto. Ancora adesso non si capisce bene dalle immagini come il centrocampista bianconero abbia stoppato il pallone, gli arbitri (che a differenza nostra devono decidere subito, non possono star lì una settimana…), in mancanza di un’immagine nitida, cosa dovevano fare?

Infine il Milan (5), dopo la prova di Londra in Champions, viene fermato da una Salernitana (7) ben messa in campo e che ha dato del filo da torcere ai rossoneri, portando a casa un meritato pareggio. Nella scialba prestazione rossonera, uno dei pochi a salvarsi è Giroud per il goal (da 8)  e per il gesto tecnico della rovesciata con la quale sfiora (da 9). Forse il mercoledì di coppa precedente si è fatto sentire nei calciatori milanisti? Può darsi.

La Serie A 22/23 da meno settanta a dieci-Sedicesima giornata

I nostri voti alla sedicesima giornata di Serie A.

Cominciamo con il Milan (8) che sfodera una prova convincente a Salerno, molto più convincente di quanto dica il risultato, contro una Salernitana (5) che ha cercato una reazione (riuscendo pure a segnare), ma nulla ha potuto contro i rossoneri. 8 a Leao per la prova, 5 a Giroud per la scarsa incisività sotto porta.

Tre punti d’oro (meritati) per la Sampdoria (7), che grazie a due bei goal (da 9 quello di Gabbiadini, agevolato anche dalla difesa avversaria, non proprio attenta, da 9 pure quello di Augello), contro un Sassuolo (5), che è alla quarta sconfitta in cinque gare.

Partita da 6 politico a tutte e due le squadre quella tra Torino e Verona, con il pareggio che alla fine è giusto. 10 a Miranchuk per il bellissimo goal.

Partita emozionante a La Spezia tra Spezia e Atalanta, con i liguri (7) che avrebbero meritato qualcosa in più, mentre per i bergamaschi (6) il pareggio è oro colato per quanto si è visto. 5 a Zovko, giacché su entrambe i goal non ci è sembrato impeccabile.

Il Lecce (7) vince e ribalta una partita che sembrava essersi messa male, contro una Lazio (5) che nel secondo tempo è sparita. 8 all’azione leccese che porta al goal del 2-1 di Colombo.

La Roma (6) dopo aver fatto un buon primo tempo cala e alla fine rischia contro un Bologna coriaceo (6 agli emiliani). 9 al salvataggio finale di Abraham, praticamente come un goal.

Tutto sommato bella sfida fra Fiorentina e Monza (7 a tutte e due le squadre), con i toscani che non riescono ad imporsi pur creando, contro un avversario che non è rimasto a guardare. 8 alla sassata di Cabral che porta i viola in vantaggio, 9 all’azione del pareggio brianzolo finalizzata da Carlos Augusto. 3 a Petagna per il goal che si è divorato.

Altra vittoria di “cortomuso” per una Juventus (6) che dimostra di avere ancora problemi. La Cremonese (6) non è certo rimasta a guardare e ha sfiorato la segnatura in più di un’occasione. 8 a Milik per la punizione decisiva.

E’ pareggio tra Udinese ed Empoli (6 a tutte e due le squadre), coi friulani che dopo il goal cercano ostinatamente il pareggio e lo trovano meritatamente. Bene Caputo, che si presenta con un assist al bacio (da 8) per Baldanzi.

Concludiamo giungendo al match più atteso: quello tra Inter e Napoli, coi nerazzurri usciti meritatamente vincitori, fornendo una prova da 9 (9 che merita anche Inzaghi, visto che quando l’Inter gioca male finisce sempre sotto accusa, allo stesso modo è giusto riconoscergli anche qualche merito). Il Napoli (5) ci è sembrato meno brillante del solito e ha subito per lungo tempo la squadra avversaria, ma ci può stare visto il campionato che sta facendo.

Da 9 l’azione del goal interista.

Inoltre

-70  ai cori razzisti dei tifosi laziali a Lecce.

La Champions League (delle italiane) da uno a dieci-Quarta giornata dei gironi

I voti alle partite delle italiane in Champions di questa settimana.

Cominciamo subito con un bell’ 1 alla Juventus. Una prova indecente da parte dei bianconeri, sopraffatti da una squadra (il Maccabi) che da vent’anni in Champions non vinceva. Gli israeliani hanno vinto meritatamente (e si guadagnano un 8) contro una squadra imbarazzante in tutto e per tutto. Agnelli ha confermato Allegri, affermando che non può essere tutta colpa sua (ed è pur vero). Perché allora tre anni fa e due anni fa, quando è stata ora di dare colpe, se le sono beccate tutte Sarri e Pirlo (che comunque qualche trofeo a casa lo hanno portato)? Per la serie W la coerenza….

L’espulsione di Tomori (4 non tanto per il fallo, a quel punto obbligato, ma per essersi lasciato sorprendere da Mount) condiziona la partita di un Milan che merita comunque 7 per non aver mollato, anzi. 8 al Chelsea che si è comunque dimostrato superiore. Giroud spreca un goal (ci riferiamo al colpo di testa nel primo tempo) che avrebbe comunque potuto cambiare il match (errore da 4 per uno come lui).

Il Napoli regala un’altra super-prestazione e si garantisce il passaggio del turno con due giornate d’anticipo (siamo sinceri: chi l’avrebbe pronosticato?). Gli azzurri (10) continuano a dimostrarsi in forma, sciorinando grande calcio (10 quindi anche a Spalletti). L’Ajax (5) regge dignitosamente il confronto, ma il Napoli gli si dimostra superiore.

Un’ottima Inter (9) va al Camp Nou e pareggia contro il Barcellona. Il pareggio sta stretto ai nerazzurri (9), che creano più occasioni degli avversari (6) e si mangiano letteralmente dei contropiedi che avrebbero dato un senso diverso al match. 2 ad Asllani non solo per il goal sbagliato ma pure per l’egoismo (passarla in mezzo all’uomo solo no?). Un’ultima considerazione: se merita 9 l’Inter lo merita anche Inzaghi, visto che recentemente era stato messo sulla graticola perché l’Inter non convinceva, allora è giusto adesso dire bravo anche a lui.

La Serie A da zero a dieci-Sedicesima giornata

I voti alla sedicesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Milan-Salernitana. Tutto facile per i rossoneri (7), che in mezz’ora archiviano il match. I campani (5) recitano invece il ruolo di sparring-partner rassegnati. 9 a Saelemaekers per il bel goal.

Inter straordinaria a Roma. I nerazzurri (10) demoliscono i giallorossi (5, d’accordo le assenze, ma si poteva fare di più). Da 10 l’azione del secondo goal dell’Inter, da manuale del calcio. Inoltre 10 ad Inzaghi: un po’ di merito ce l’avrà pure lui o no? Su Mourinho ci soffermeremo alla fine.

Bella gara al “Maradona Stadium”, con due squadre che onorano il calcio! L’Atalanta (9) alla fine vince, ma il Napoli (8) dimostra di meritare di stare dove sta. Il goal del 2-2 bergamasco merita 10 perché è calcio totale puro, con Demiral che fa il centravanti certamente meglio di Morata in Juve-Genoa.

La Fiorentina (8) c’è! Grande prova dei viola in Emilia, dove vincono e convincono. Bologna (6) che non esce ridimensionato, prova a giocarsela e lotta fino alla fine. Menzione per il goal di Barrow (9 per l’azione) e per la punizione di Biraghi (pure lei da 9).

Bel match tra Spezia e Sassuolo (7 a tutte e due le contendenti), con gli emiliani che alla fine raggiungono un pareggio meritato. Menzion e per Raspadori e la sua doppietta (da 9, specialmente per il secondo goal).

Venezia-Verona è stata un’incredibile partita. Da 3-0 a 3-4, roba da Montagne Russe! Onore al Verona perché nonostante i tre goal presi ha continuato a macinare gioco, senza arrendersi. 9 ai veronesi! 5 al Venezia perché sul 3-0 la partita va congelata. Simeone (9), uomo copertina (in particolare per il secondo goal).

Sampdoria-Lazio è stata invece un monologo laziale. Gran primo tempo dei biancazzurri (9), contro una Sampdoria (5) impotente davanti allo show degli ospiti.8 per Immobile e la sua doppietta, 2 a Milinkovic-Savic perché farsi espellere in quella maniera, quando vinci 3-0, è proprio insensato.

Tutto facile per la Juventus (7, d’accordo che il Genoa non è il Real Madrid e ieri per giunta aveva parecchi assenti, ma i bianconeri il loro l’hanno fatto e con più lucidità sotto porta, avrebbero vinto in maniera più rotonda) che sbriga la pratica-Genoa (5, d’accordo le assenze, ma ieri solo un grande Sirigu, da 9, ha evitato la goleada) molto più semplicemente di quanto dica il punteggio. 10 a Cuadrado per il goal “alla Palanca”.

L’Empoli (7) batte un Udinese (6) che gioca a viso aperto e non concretizza le occasioni create. Al “Castellani” c’è stata comunque una bella gara.

Pareggio tra Cagliari e Torino (6 a tutte e due), coi granata che nel finale falliscono due match-ball, ma coi sardi che dopo aver preso il goal hanno dimostrato di saper reagire. Joao Pedro, anima del Cagliari, merita 10 per il goal, un autentico gioiello. 9 a Milinkovi-Savic per la parata sul colpo di testa di Joao Pedro.

Inoltre

Zero a Josè Mourinho Il suo “Io guadagno più di voi” è un’uscita da Marchese del Grillo dei poveri. In passato ci ha fatto vedere di saper vincere, sabato non ci ha fatto vedere di saper perdere.

La Serie A da zero a dieci-Tredicesima giornata

Ricomincia il campionato dopo la sosta per le qualificazioni mondiali e ricominciano le nostre pagelle.

Iniziamo con la prima partita svoltasi. L’Atalanta ritorna a fare l’Atalanta e domina lo Spezia, che pure aveva iniziato bene. Polemiche sul rigore fatto ribattere a parte (di cui parleremo più avanti), che comunque a nostro avviso (lo dice il risultato) non ha modificato l’inerzia della partita, i bergamaschi meritano 9 per la partita fatta. Menzione per NZola, che merita un 8: lui 2 goal li ha fatti, se la squadra ne ha presi 5 in fin dei conti non è colpa sua. Lo Spezia merita lo stesso voto dei goal presi, perché non è la prima volta che subisce goleade, un po’ va ben e, poi basta.

Molta attesa all’Olimpico per Lazio-Juve e per la sfida Sarri/Allegri. Ha vinto la Juve e ha vinto Allegri, che meritano 8. La partita è durata 20 minuti, poi, dopo il fallo di Cataldi (su cui ci soffermeremo in seguito e con cui il calciatore si becca 4, perché non puoi intervenire così in area) la Juve ha sfiorato più volte il goal, mentre Szczesny non ha avuto noie. Juve non spettacolare, ma quadrata, compatta, solida. Lazio invece inoffensiva (5). D’accordo, mancava immobile, ma i biancoclesti si sono dimostrati inefficaci offensivamente, sbattendo puntualmente contro il muro bianconero. Menzione per Bonucci (9, partita perfetta, impreziosita con due rigori calciati perfettamente, what else?).

9 alla Fiorentina, uscita trionfante dalla sfida contro il Milan. Bella partita dei viola, in cui  si vede la mano di Italiano, che tra i diversi meriti che ha, ha pure quello di star rigenerando Saponara (goal da 10). Il Milan (5) ha compiuto diversi errori, ma quelli di Tatarusanu sul primo goal (da 1) e di Hernandez sul quarto (da 4) sono stati clamorosi. Lo è stato anche quello di Ibra sul colpo di testa davanti alla porta del primo tempo (si era sull’1-0 per i viola e probabilmente la partita si sarebbe incanalata differentemente se il fuoriclasse svedese avesse segnato), è pur vero che Zlatan due goal li ha comunque segnati (e per questo merita 7), anche se il primo è più merito di Bonaventura (4 pure a lui per l’”assist” ad Ibra).

Un punto per uno non fa male a nessuno, ma non cambia neppure molto la situazione di Sassuolo e Cagliari, che meritano 7 per aver dato vita ad un buon match. 10 a Keita per il goal fatto, semplicemente un capolavoro!

Il Bologna (6) non gioca male, ma è poco feroce in zona goal e perde contro un Venezia (7) che sa essere cinico e nel finale legittima il successo sfiorando il 2-0. Menzione per Okereke (8), “Man of the match”.

La Sampdoria (8) domina e vince meritatamente a Salerno, contro una Salernitana (5) che ci è sembrata spaurita.

Molto atteso era il match di San Siro tra Inter e Napoli. Noi diamo 7 all’Inter perché per quasi 80 minuti ha giocato una grande gara, davvero. Nel finale però è crollata, rischiando il pareggio (deve ringraziare la traversa colpita da Mario Rui e la scarsa mira di Mertens nel finale..). Diamo 6 al Napoli perché dopo il goal del vantaggio gli azzurri sono stati sopraffatti dall’Inter. La reazione nel finale è stata buona, ma è merito del Napoli o demerito dell’Inter che è calata? Menzioni per Perisic (8, onnipresente) e per Mertens ( il goal del 3-2 è da 9). Abbiamo qualcosa ancora da scrivere su Inzaghi, ma ne parliamo dopo…

Vittoria meritata per la Roma (7) e per Mourinho (9 per aver avuto il coraggio di aver fatto entrare un diciottenne, non sono in molti quello che lo fanno e alla fine il suo coraggio è stato premiato). Sconfitta altrettanto meritata per il Genoa (5), Sheva deve ancora lavorare tanto. Menzioni per Mkhitaryan (8), autentico faro dei giallorossi e soprattutto per Felix Afena (10, risolve la partita con due goal, il secondo dei quali fantastico).

Il pareggio sarebbe stato più giusto fra Verona ed Empoli (7 a tutte e due), dove entrambe le compagini si sono sfidate a viso aperto. A decidere è stata un’autorete, l’Empoli perciò è caduto in piedi. Menzioni per Barak (8, sempre più importante per i gialloblu) e per  Henderson (solo il palo gli impedisce di segnare un goal pazzesco, 9 comunque per il gesto tecnico).

Infine il Toro vince (6), ma non convince, giacché il migliore in campo dei granata è stato Milinkovic-Savic (9, forse poteva essere un po’ più reattivo sulla punizione di Forestieri, ma era comunque una gran bella punizione. Ad ogni modo, le sue parate provvidenziali hanno permesso ai granata di raggiungere i tre punti). 6 anche all’Udinese, che si è giocato la sua partita e alla fine poteva anche pareggiare. Menzioni per Brekalo e Forestieri (due goal da 9) e per Belotti (7), che anche se non ha fatto goal, si è reso utile alla squadra.

Inoltre

Zero a Simone Inzaghi. Vanno al VAR, ti concedono un rigore (dandoti ciò che ti spetta) e ti fai ammonire per proteste?

Zero a Maurizio Sarri. Rispetto per un allenatore che senza sponsor, senza procuratori potenti, senza un passato da calciatore importante, è salito dalla Seconda Categoria alla Serie A e alla Premier unicamente grazie alla sua bravura, ma quando si comporta come sabato, contestando un rigore che era solare, francamente è insopportabile.

Infine una semplice considerazione. Giusto far ribattere il rigore di Zapata in Atalanta-Spezia, ma allora facciamolo più spesso, non a volte sì e a volte no.

La Serie A da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata di campionato.

Cominciamo con Empoli-Genoa. I toscani meritano 7 per il gioco espresso. Nel finale un rimpallo fa sì che Bianchi (8, bravo a farsi trovare pronto) abbia il pallone tra i piedi e finalizzi, ma l’Empoli come squadra ci è piaciuta. Non ci è piaciuto il Genoa (5), che nonostante il pareggio agguantato, ha ancora molte lacune. Riuscirà Shevchenko a colmarle? 10 a Zurkowski per il super-goal.

Lo Spezia (6) prende tre punti fondamentali. Passo indietro per il Toro (5), che si dimostra poco brillante. 9 a Sala per il goal, 4 a Belotti per il goal mangiato.

Altra vittoria di “corto muso” per Allegri e la Juve (6). I bianconeri però non convincono ancora sul piano del gioco, vistosi solo dopo l’espulsione di Milenkovic (3, ma puoi compiere un’ingenuità simile)? Senza il guizzo di Cuadrado (8) alla fine, si farebbero gli stessi discorsi intorno alla squadra e al tecnico? La Fiorentina (7) tiene bene il campo, con l’inferiorità numerica ovviamente cala alla distanza, ma i toscani non escono ridimensionati, specie per il calcio offerto nel primo tempo.

Bella sfida a Cagliari, con l’Atalanta (8) che torna ad essere l’Atalanta che abbiamo ammirato e un Cagliari (6)  che ha cercato di fronteggiare i bergamaschi fino all’ultimo, mettendoli in difficoltà. Da 9 sia il primo goal dei lombardi che il secondo, con Zapata che fa un vero goal da bomber. 8 a Godin per il lancio a Joao Pedro, decisamente “al bacio”.

Tre punti “di quelli che pesano” per il Venezia, che contro la Roma merita la vittoria (e merita anche un bel 9). I veneti dimostrano di saper giocare bene, fornendo un’ottima prova di squadra. Al contrario la Roma spreca il vantaggio con una prestazione insufficiente. Da Mourinho ci attendiamo di più. Menzione per Abraham e il suo goal (8), cercato e trovato con grande caparbietà.

Ci attendiamo di più anche dalla Sampdoria (5), la cui posizione in classifica è inferiore alle attese. Dopo un bel primo tempo, i blucerchiati calano e il Bologna (8) alla fine merita la vittoria. Bella l’azione (da 9) del primo goal felsineo e menzione anche per Audero, la cui parata su Olsen nel finale merita 9. Bene anche Arnautovic (7),  che sbaglia un goal nel primo tempo, ma alla fine si fa perdonare con una “zampata” decisiva e dimostra di essere più che mai uomo-squadra bolognese.

Vince l’Udinese (7), che trova il goal del 2-2 fortunosamente, ma alla fine va a vincere con merito, contro un Sassuolo (6), che dopo l’exploit di Torino sembra in calo (non solo per i risultati). Menzione per Frattesi (8) e il suo vizio del goal.

Battuta d’arresto per il Napoli, che a noi non è sembrato affatto in crisi. Patisce all’inizio, ma poi trova il pareggio, grazie anche alla complicità di Montipò (5) e sfiora più volte (beccando due pali) il goal decisivo. Gli azzurri meritano un 7. 8 invece a Barak e Simeone per l’azione del vantaggio veronese.

Tutto facile per la Lazio (8), autrice di una gara convincente. La Salernitana colpisce due legni e non rinuncia a giocare (per questo diamo 6 ai campani). 10 a Luis Alberto per il goal, un vero gioiello di tecnica, 8 a Pedro per la prova fornita.

Veniamo al “Derby della Madunina”. C’era grande attesa per il match di San Siro. E’ stato senza dubbio avvincente, giocato meglio dall’Inter, che ha creato di più ed è stata per lunghi tratti superiore ai rossoneri. 7 dunque ai nerazzurri, 6 al Milan, che alla fine rischiato anche di vincere, ma sarebbe stato troppo. Veniamo ai protagonisti. Di Calhanoglu ne parliamo dopo, diamo 7 ad Inzaghi per come ha impostato la partita (d’altronde se i giocatori sbagliano goal e rigori non è certo colpa sua) 5 a Lautaro (ha sulla coscienza il rigore sbagliato e manca anche un’altra occasione), 7 a Brozovic, 7 anche a D’Ambrosio (più pericoloso di Perisic). Per i rossoneri 9 a Tatarusano per il rigore parato a Lautaro, occasione in cui ha dimostrato prontezza di riflessi e bravura. 3 a Kessie per quanto combinato sul primo rigore (dare via la palla no?), 7 a Tonali (buona prova fino a quando ha avuto corsa), 7 ad Ibra (ha fatto molto lavoro oscuro e si è reso utilissimo alla causa), 7 a Tomori, 4 a Ballo-Touré (imbarazzante, possibile che in Italia non ce  siano di migliori?), 6 a Pioli perché il Milan è stato inferiore all’Inter per lunghi tratti, vero, ma non ci è comunque sembrata una squadra rinunciataria o non in salute, ha cercato anzi sempre di tenere botta.

Inoltre

Calhanoglu merita 8 perché ha dimostrato di avere grinta e carattere nell’affrontare un pubblico in gran  parte ostile. Poteva evitare l’esultanza provocatoria? Senza dubbio, ma è anche vero che quando ti gridano (meritando zero) in continuo “Figlio di puttana” (e per cosa? Perché sei andato a lavorare in un posto dove ti offrivano migliori condizioni contrattuali?), ci sta.

Pierluigi Pardo sul goal del Milan esalta Tomori e la sua perfetta scelta di tempo. Peccato che il difensore rossonero non tocchi la palla. Il solito giargianese, che merita 3.

Infine, Ballardini è stato esonerato. L’anno scorso è stato bravissimo a portare il Genoa in acque tranquille, possibile che quest’anno non fosse più capace ad allenare? Noi crediamo di no. In bocca al lupo per il futuro al tecnico ravennate.