La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentottesima giornata

I voti alla trentottesima e ultima giornata di campionato.

Iniziamo con la vittoria di una buona Fiorentina (7), che vince meritatamente contro un Sassuolo (6) che comunque non è stato a guardare ed è calato solo nel finale. 10 a Saponara per il goal, zero a Rogerio per il modo in cui si fa espellere: da perfetto buzzurro.

Partita da 6 politico a tutte e due le squadre fra Torino e Inter, con i nerazzurri che vincono grazie ad un goal di Brozovic, sul quale però ha pesanti responsabilità Milinkovic-Savic (4, poteva fare di più, molto di più..). 9 invece sia Handanovic che a Cordaz per le due parate con cui nel secondo tempo salvano il risultato.

La Cremonese (7) saluta la Serie A (a proposito: auguri di un ritorno a breve!) sconfiggendo meritatamente una Salernitana (5) che non l’ha impensierita più di tanto. 9 a Tsadjout per il goal.

Nonostante avesse già raggiunto il suo obiettivo la Lazio (9) regala ottimo calcio, contro un Empoli (5) ridotto dai biancocelesti a sparring-partner. Partita a senso unico, dominata dagli ospiti. 9 al goal di Luis Alberto.

Il Napoli (7) finisce il suo esaltante campionato battendo una Sampdoria (5) con la testa già al prossimo campionato di B. 10 al goal di Simeone.

Il Bologna (7) vince in “Zona Cesarini” una bella partita contro un buon Lecce (7), che ci ha regalato due goal veramente pregevoli (9 a quello di Banda, 10 a quello di Oudin).

L’Atalanta (9) torna per una sera quella dei bei tempi, affondando un Monza (5), che pur non avendo rinunciato a giocare, è stato ridotto a sparring-partner. 10 a Koopmeiners per il goal del 4-1, 10 a Colpani per il goal del 2-1, 9 a Petagna per il goal del 4-2.

Vince la Juventus (6), che anche all’ultima giornata non rinuncia alla “politica” del “Cortomuso”, sconfiggendo l’Udinese (6). I friulani non saranno stati trascendentali, ma hanno giocato la loro onesta partita, impensierendo anche la Juve nel finale. 9 a Chiesa per il goal.

Vince la Roma (6), che dopo lo svantaggio iniziale recupera, ma riesce ad aver ragione solo all’ultimo di uno Spezia (6) coriaceo. 8 ad un Dybala in grande spolvero, trascinatore dei giallorossi.

Il Milan (7) supera il Verona (6), in un match deciso da Leao (10), che con due sue giocate consente ai rossoneri di vincere e condanna il Verona allo spareggio contro lo Spezia.

Dopo lo spareggio Spezia-Verona per la permanenza in A, il blog pubblicherà il Superpagellone finale sul campionato.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventiquattresima giornata

I voti alla ventiquattresima giornata.

Il Napoli (8) continua la cavalcata solitaria in testa alla classifica sbarazzandosi di un Empoli (5) ridotto a sparring-partner. 3 a Mario Rui per l’evitabile fallo da espulsione.

Vince il Sasssuolo (7), raccogliendo tre punti pesanti a Lecce, contro un avversario (6) che ha avuto la palla del pareggio, ma l’ha sciupata grossolanamente con Strefezza (errore da 3), trasformatosi in Blissett per un attimo.

Il Bologna vince meritatamente contro un’Inter (5) che per larghi tratti dell’incontro è stata messa sotto dai felsinei, che zitti zitti sono settimi in classifica, mostrandosi squadra organizzata. 8 al Bologna e anche a Thiago Motta.

Tre punti pesanti (e senza dubbio meritati) per la Salernitana (8) che sconfigge un Monza (5) poco incisivo e che ci è sembrato persino timoroso. 10 a Coulibaly per il suo supergoal.

Bella e vivace gara tra Udinese e Spezia (7 a tutte e due le squadre), che si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. I liguri trovano subito il vantaggio ma i friulani la ribaltano, peccando di leggerezza nel farsi infilare in contropiede (un contropiede da 9) da NZola.

Il Milan (7) torna a vincere e convincere contro un’Atalanta (5) mai incisiva in tutti e novanta i minuti (se al posto di Maignan ci fosse stato un soprammobile era uguale, tanto sono stati pericolosi i bergamaschi). 8 al gesto tecnico di Theo Hernandez (anche se ai nostri tempi quelli erano considerati autogoal).

La Fiorentina (8) vince e convince a Verona, con un risultato (3-0) che forse è un po’ eccessivo dal momento che gli scaligeri (6) hanno creato anche loro occasioni e hanno sfiorato il goal in più di una circostanza. 10 a Biraghi per il goal da antologia.

Bella gara tra Lazio (7) e Sampdoria (6), con occasioni sia da una parte che dall’altra (clamorosa quella fallita da Immobile, tipo quella di Strefezza di cui abbiamo precedentemente parlato, roba da 3). Alla fine decide una perla di Luis Alberto (10), che regala alla Lazio tre punti pesanti.

Dopo ventisette anni la Cremonese (7) torna a vincere in Serie A, contro una Roma (5) per nulla convincente e poco incisiva. 10 al gran goal di Tsadjout, 9 a Carnesecchi per come toglie il pallone ad El Shaarawi  al ‘73: come un goal. Zero a Mourinho: e basta!

Il derby di Torino è ancora una volta a bianconero, con la Juventus (7) che vince una partita con parecchie occasioni da una parte e dall’altra, contro un Toro (6) bravo nell’offendere ma molto mediocre nel difendere. Dei sei goal il più bello, da “bomber di razza”, è stato quello di Sanabria (8).

La Serie A 22/23 da tre a dieci-Ventitreesima giornata

I nostri voti alla giornata numero ventidue del campionato.

Iniziamo con il Napoli (8), che regala un’altra prestazione convincente, sbarazzandosi di un Sassuolo (6) che ha comunque provato a dire la sua (un palo, un goal annullato per questione di centimetri e un Laurentié sempre pericoloso, da 7). 10 al goal (gioiello di Kvaratskhelia, 4 a Consigli perché sul secondo goal ha pesanti responsabilità, giacché non ha coperto il proprio palo).

Il Bologna (6) sfrutta al massimo la famosa regola “Goal sbagliato, goal subito”, contro una Sampdoria (6) che sinceramente non meritava la sconfitta. Gabbiadini sbaglia un goal sullo 0-0 e Soriano alla prima occasione segna un gran goal (da 9), Sabiri fallisce il rigore del possibile 2-1 e Orsolini segna il goal del 2-1 per i felsinei, la regola prima citata è stata applicata alla perfezione. 9 a Skorupski, non solo per il rigore parato, ma per la prontezza con cui respinge anche il tentativo di Sabiri sulla respinta.

Prova convincente del Milan (7), che vince meritatamente a Monza, contro un avversario (6) che è riuscito comunque a far tremare i rossoneri (il palo di Ciurria e poi altre occasioni varie). 3 a De Ketelaere per il goal sbagliato e 4 a Theo Hernandez per l’eccesso di egoismo che gli ha fatto sbagliare un goal facile.

Vince l’Inter (7), contro un’Udinese (6) coriacea, che crea grattacapi ai nerazzurri, giocandosi la partita. I nerazzurri ci sono sembrati in salute, anche perché come appena scritto, gli avversari non gli hanno reso la vita semplice. 9 a Mkhitaryan per il goal.

Il Lecce (8) vince e porta a casa tre punti pesanti a Bergamo, contro un’Atalanta (6) che paga disattenzioni difensive sui due goal (specie sul primo, dove Ceesay è bravo e merita 9 per la conclusione, ma Musso merita 4 per il piazzamento). Falcone compie un errore da 2, ma poi su Muriel fa una parata da 10 che gli garantisce indulgenza ( e un 6 di media).

La Fiorentina (6) acciuffa il pareggio nel finale, contro un Empoli (6) che dopo il vantaggio ha cercato di difendersi con ordine, non rinunciando a puntate offensive pericolose. 8 alla velocità d’esecuzione dei giocatori empolesi nell’azione dell’1-0.

Vince la Lazio (8) a Salerno, dimostrandosi superiore ad una Salernitana (5) che è stata poco pericolosa. 4 a Sepe e Pirola per il pasticcio che genera il fallo da rigore per il 2-0 laziale.

Vince anche la Juve (6), che fa suo il detto “Massima resa con minimo sforzo”, contro uno Spezia (6) che ha impensierito i bianconeri, giocandosi la sua partita. 8 a Di Maria per il goal del 2-0.

Il detto “Massima resa con minimo sforzo” vale pure per la Roma (6), che regola il Verona grazie ad un goal di Solbakken (goal da 8, da vero bomber), il quale meglio non poteva presentarsi. I veneti (6) hanno cercato di contrastare i giallorossi, rendendosi anche pericolosi, ma alla fine la Roma è riuscita a portare a casa i tre punti. 9 alla parata di Montipò su Belotti.

Infine, concludiamo col posticipo di lunedì sera. Due disattenzioni difensive (unite però a due bei goal, entrambi da 9, di Tsadjout e Valeri), costano care ad un Torino volitivo e che crea occasioni (6 ai granata), contro una Cremonese (6) brava nello sfruttare al meglio quanto concesso dai granata.