La Serie A 23/24 da uno a dieci-Ottava giornata

I nostri voti all’ottava giornata di Serie A.

Cominciamo con Empoli-Udinese, con i toscani (7) che “ai punti” avrebbero meritato la vittoria, ma si sa, nel calcio conta fare goal e l’Empoli non l’ha fatto o meglio, l’aveva fatto, ma il VAR l’ha giustamente tolto per fuorigioco. 6 all’Udinese, le cui uniche occasioni le ha prodotte Samardzic (7). Infine 9 all’arbitro Fabbri e ai suoi collaboratori per il sapiente uso del VAR.

Il Lecce (7) raccoglie solo un punto contro un Sassuolo (5) stranamente “attendista”. I salentini avrebbero meritato di più per quanto prodotto, considerando che il migliore in campo per noi (e non solo per noi) è stato Consigli (9).

L’Inter perde due punti (quando vinci 2-0 e pareggi non è un punto guadagnato, sono due punti persi) contro un Bologna coriaceo. I nerazzurri (5) partono forte, ma poi non riescono ad amministrare il match, mentre i felsinei (7) confermano quanto di buono già combinato da quando Thiago Motta siede sulla loro panchina. 10 a Lautaro per il goal e 4 sempre a Lautaro per l’ingenuo fallo da rigore che rimette in carreggiata il Bologna. 9 a Zirkzee per come si è costruito e ha finalizzato la rete del 2-2, anche se va detto che la difesa nerazzurra nell’occasione gli ha lasciato fare un po’ quel che gli pareva (e per questo merita 5).

La Juventus (6) fa suo il “derby della Mole”, contro un Torino (5) praticamente mai pericoloso (unica occasione: una bella girata di Sanabria nel finale). Dopo un primo tempo scadente, alla fine sono state due tavanate galattiche di Milinkovic-Savic (2, proprio come le uscite per prendere farfalle che sono costate due goal ai granata) a risovere il match, più che le giocate bianconere.

Se abbiamo dato 9 a Fabbri per l’uso sapiente del VAR ad Empoli, diamo 1 a Piccinini e ai suoi collaboratori per l’uso che hanno fatto del VAR a Genoa, decidendo di fatto le sorti di Genoa-Milan con un loro errore. Il goal di Pulisic era infatti da annullare per fallo di mano, ma forse al VAR stavano guardando un film di Cicciolina. Per il resto, Genoa-Milan (6 a tutte e due le compagini) è stata una partita con poche emozioni fino al goal (unica nota da segnalare una super-parata di Maignan su tiro di Dragusin deviato: intervento da 10). Nel finale invece è successo di tutto, ma noi evidenziamo il modo in cui Giroud ha sostituito Maignan espulso (fallo da 2: non si entra così!): 9 al francese per il tempismo nell’uscita effettuata nel finale (meglio lui di Milinovic-Savic…).

Vince il Monza (7), ma il 3-0 è forse un passivo troppo pesante per la Salernitana (6), che comunque qualcosa ha creato.  I brianzoli sono partiti forte, poi hanno contenuto gli avversari, grazie anche ad un Di Gregorio strepitoso (9). 9 anche all’intervento di Ochoa su Vignato. 5 alla difesa della Salernitana nell’occasione del primo goal: troppo “morbida” su Colpani (il cui goal merita 8).

Il Frosinone (8) porta a casa tre meritati punti, contro un Verona che non è stato a guardare (6 agli scaligeri), ma obiettivamente è stato inferiore ai ciociari, che si confermano squadra ben organizzata (e l’azione del loro secondo goal firmato da Soulé, da 9, lo dimostra).

Torna al successo la Lazio, piegando l’Atalanta in un match avvincente. Dopo una partenza-razzo, i biancocelesti (7) hanno subito il ritorno degli orobici (6), ma alla fine Vecino ha trovato la zampata vincente che regalato il successo (a nostro avviso meritato) alla sua squadra. 8 all’azione del secondo goa laziale, mentre avremmo da porre una domanda alla difesa bergamasca: sul goal del 3-2 chi ha marcato Vecino, l’Uomo Invisibile? In attesa della risposta diamo alla difesa citata 4.

E’ Roma-show a Cagliari! I giallorossi (9) vincono dominando dall’inizio alla fine, regalando goal e spettacolo. Ora occorre vedere se avranno un po’ più di continuità, ma le premesse di miglioramento ci sono state, contro un Cagliari (4) ridotto a sparring-partner. 9 a Lukaku per la doppietta e 9 a Belotti per il suo goal.

Concludiamo con la Fiorentina (9) che fa il colpaccio andando ed espugnare meritatamente Napoli. I viola hanno dimostrato ancora una volta la loro efficace organizzazione tattica, contro un avversario (5) che dimostra di avere dei problemi in campo e fuori (stasera è toccato a Politano protestare platealmente per essere stato sostituito e per questo si becca un 1 perché poteva evitare di fare il buzzurro). Unica pecca viola sono ancora le disattenzioni difensive (grave quella di Parisi che causa il rigore partenopeo: da 2 e anche quella che nel secondo tempo lancia Osimhen verso la porta non è da meno, perciò 2 a Kayode perché sulla rimessa laterale si guarda dove si lancia il pallone), ma c’è da dire che abbiamo visto anche un super-Terracciano (9 per le parate du Lobotka e Osimhen).

La Serie A 23/24 da tre a dieci-Prima giornata

Ricomincia il campionato. Ricominciamo a dare i nostri voti.

Eccoci pronti per commentare un’altra stagione. Prima di iniziare però riteniamo doveroso ricordare un grande della panchina che ci ha lasciato in questi giorni. Ciao Carlo Mazzone! La tua competenza e la tua simpatia non la scorderemo, come non scorderemo la mitica corsa sotto la curva dell’Atalanta: uno dei momenti più genuini di un calcio che purtroppo di genuino ha sempre meno.

Ora, i voti.

Iniziamo col Napoli (7) che dopo un avvio difficile “regola” il Frosinone (6) che pur non ha rinunciato a giocare, rendendosi pure pericoloso in varie occasioni (9 alla punizione di Baez, cui solo la sfortuna ha impedito di siglare un gran goal). 9 ad Osimhen, già in forma già trascinatore degli azzurri.

Bella gara tra Empoli e Verona (7 a tutte e due le compagini), dove un pareggio forse sarebbe stato più giusto, per quanto visto e per le occasioni create. A decidere sono stati gli episodi, due dei quali (l’errore di Gyasi sottoporta e l’incerta uscita di Caprile sul goal veronese) sono stati da 4.

Una Fiorentina da 10 regala momenti di grande calcio stordendo un Genoa (4) che sembrava un pugile suonato. I toscani hanno vinto e convinto e dimostrano di voler fare sul serio. 9 a Biraghi per il primo goal e 9 all’azione del quarto goal viola.

L’Inter (7) comincia bene, vincendo contro un Monza (6) che, sebbene dopo pochi minuti fosse già in svantaggio, ha cercato di impensierire i nerazzurri, che tuttavia sono stati superiori. 8 all’azione del primo goal di Lautaro (e 8 a Lautaro per la doppietta).

Inizia bene l’Atalanta (9), dominando a Reggio Emilia contro un Sassuolo che non gli ha creato grandi grattacapi (5 agli emiliani). I bergamaschi hanno vinto e convinto, dimostrando che anche quest’anno possono giocare alla pari con tutti. 8 al goal di Zortea.

Match emozionante tra Roma e Salernitana, deciso dalle prodezze di Belotti (9) e Candreva (10 per il goal del 2-1 campano). I giallorossi (6) dopo un buon inizio hanno ceduto l’iniziativa agli avversari (7), che se la sono presa volentieri, trascinati da un ottimo Candreva.

Il calcio è strano e Lecce-Lazio lo ha dimostrato, con i salentini (6) che dopo essere stati messi sotto per ottanta minuti dai biancocelesti, trovano tre punti con due giocate. La Lazio (6) deve recriminare per il poco cinismo che non gli ha permesso di chiudere il match. 8 al goal di Immobile.

Una Juve più che convincente (9 ) mette in cassaforte il risultato ad Udine, dimostrando che quest’anno può tornare a recitare un ruolo da protagonista nel campionato. L’Udinese (5) ci è sembrata recitare il ruolo dello sparring-partner. 3 a Silvestri per la papera sul terzo goal.

E’ mancato solo il goal a Torino, dove il Cagliari (7) ha giocato a viso aperto e ha sfiorato la segnatura (9 a Milinkovic-Savic per la parata su Nandez) ai granata (7), che hanno cercato pure loro (senza trovarla) la via del goal (8 alla parata di Radunovic su Sanabria all’inizio).

Concludiamo con il Milan (7) che vince concretizzando al meglio le prime due palle goal costruite (10 al gioiello di Pulisic), contro un Bologna (7) che è stato pure sfortunato (9 al gesto tecnico di Lykogiannis, cui solo la traversa ha impedito di realizzare un goal pazzesco.

La Serie A 22/23 da tre a dieci-Ventitreesima giornata

I nostri voti alla giornata numero ventidue del campionato.

Iniziamo con il Napoli (8), che regala un’altra prestazione convincente, sbarazzandosi di un Sassuolo (6) che ha comunque provato a dire la sua (un palo, un goal annullato per questione di centimetri e un Laurentié sempre pericoloso, da 7). 10 al goal (gioiello di Kvaratskhelia, 4 a Consigli perché sul secondo goal ha pesanti responsabilità, giacché non ha coperto il proprio palo).

Il Bologna (6) sfrutta al massimo la famosa regola “Goal sbagliato, goal subito”, contro una Sampdoria (6) che sinceramente non meritava la sconfitta. Gabbiadini sbaglia un goal sullo 0-0 e Soriano alla prima occasione segna un gran goal (da 9), Sabiri fallisce il rigore del possibile 2-1 e Orsolini segna il goal del 2-1 per i felsinei, la regola prima citata è stata applicata alla perfezione. 9 a Skorupski, non solo per il rigore parato, ma per la prontezza con cui respinge anche il tentativo di Sabiri sulla respinta.

Prova convincente del Milan (7), che vince meritatamente a Monza, contro un avversario (6) che è riuscito comunque a far tremare i rossoneri (il palo di Ciurria e poi altre occasioni varie). 3 a De Ketelaere per il goal sbagliato e 4 a Theo Hernandez per l’eccesso di egoismo che gli ha fatto sbagliare un goal facile.

Vince l’Inter (7), contro un’Udinese (6) coriacea, che crea grattacapi ai nerazzurri, giocandosi la partita. I nerazzurri ci sono sembrati in salute, anche perché come appena scritto, gli avversari non gli hanno reso la vita semplice. 9 a Mkhitaryan per il goal.

Il Lecce (8) vince e porta a casa tre punti pesanti a Bergamo, contro un’Atalanta (6) che paga disattenzioni difensive sui due goal (specie sul primo, dove Ceesay è bravo e merita 9 per la conclusione, ma Musso merita 4 per il piazzamento). Falcone compie un errore da 2, ma poi su Muriel fa una parata da 10 che gli garantisce indulgenza ( e un 6 di media).

La Fiorentina (6) acciuffa il pareggio nel finale, contro un Empoli (6) che dopo il vantaggio ha cercato di difendersi con ordine, non rinunciando a puntate offensive pericolose. 8 alla velocità d’esecuzione dei giocatori empolesi nell’azione dell’1-0.

Vince la Lazio (8) a Salerno, dimostrandosi superiore ad una Salernitana (5) che è stata poco pericolosa. 4 a Sepe e Pirola per il pasticcio che genera il fallo da rigore per il 2-0 laziale.

Vince anche la Juve (6), che fa suo il detto “Massima resa con minimo sforzo”, contro uno Spezia (6) che ha impensierito i bianconeri, giocandosi la sua partita. 8 a Di Maria per il goal del 2-0.

Il detto “Massima resa con minimo sforzo” vale pure per la Roma (6), che regola il Verona grazie ad un goal di Solbakken (goal da 8, da vero bomber), il quale meglio non poteva presentarsi. I veneti (6) hanno cercato di contrastare i giallorossi, rendendosi anche pericolosi, ma alla fine la Roma è riuscita a portare a casa i tre punti. 9 alla parata di Montipò su Belotti.

Infine, concludiamo col posticipo di lunedì sera. Due disattenzioni difensive (unite però a due bei goal, entrambi da 9, di Tsadjout e Valeri), costano care ad un Torino volitivo e che crea occasioni (6 ai granata), contro una Cremonese (6) brava nello sfruttare al meglio quanto concesso dai granata.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Quindicesima giornata

I nostri voti alla quindicesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Empoli-Cremonese, dove i toscani (6) vincono contro un avversario che è stato pericoloso, ha dominato praticamente il primo tempo e ha avuto il torto di non riuscire a metterla dentro un po’ per demeriti suoi, un po’ per meriti di un super-Vicario (9). I grigiorossi (7) sono stati punti troppo severamente nel punteggio e il risultato, va detto, è stato bugiardo nei loro confronti.

Il Napoli (9) vince un’altra volta regalando momenti di grande calcio (come nelle azioni del secondo e del terzo goal: entrambe da 9), per poi calare nel finale contro l’Udinese che ha il merito di non mollare fino alla fine (6 ai friulani). 9 al goal di Samardzic.

Un Lecce corsaro (7) prende tre punti a Genova, contro una Sampdoria (5) sempre più allo sbando e sempre con meno idee. 8 all’azione del contropiede leccese sul goal di Banda.

Un buon Bologna (7) piega un Sassuolo che inizia bene, ma poi si perde (5 ai neroverdi). I felsinei guadagnano tre punti preziosi, che li fanno navigare in acque più tranquille, tra l’altro realizzando tre bei goal, che meritano tutti una menzione. 9 ad Aebischer per la “zampata” sul primo goal, 8 ad Arnautovic per la freddezza sul secondo, 10 a Ferguson per la bellissima pennellata con cui realizza il 3-0.

L’Inter (7) conquista tre punti a Bergamo contro un’Atalanta (6) che gioca un buon primo tempo ma nella ripresa concede troppo agli avversari. Gli uomini di Inzaghi dopo un primo tempo non certo entusiasmante (bravo Onana, che con due interventi da 8 limita i danni) escono fuori nella ripresa, salvo poi patire nel finale il ritorno atalantino. 8 a Dzeko per la doppietta.

Il Monza (9) domina il match contro la Salernitana (4) che forse non si è resa conto ancora adesso che la partita è iniziata e finita. 9 al colpo di tacco con cui Mota serve Carlos Augusto per il goal dell’1-0: geniale.  3 a Candreva, per principio.

Lo Spezia (7) raccoglie tre punti d’oro a Verona, con i padroni di casa (5) sempre più nei guai e sempre più lontani dall’essere la squadra ammirata lo scorso anno. Evidentemente non era tutta colpa di Cioffi. 8 a NZola per la doppietta.

Una brutta Roma (5) pareggia contro un Torino (7) per settanta minuti a lei superiore. I giallorossi evitano la sconfitta trascinati dall’ingresso decisivo di Dybala (8). 4 a Belotti per il rigore sbagliato, 9 al tiro di Dybala (anche se ha preso la traversa il gesto tecnico è ottimo e va premiato) e 9 al goal di Matic, bravo a riprendere il pallone e a sfoderare la conclusione vincente. Zero a Mourinho, perché basta!

Il Milan (6) vince tra le polemiche contro una Fiorentina (7) che non meritava assolutamente la sconfitta. I rossoneri vincono nel finale, ma il goal era da annullare: 2 dunque a Sozza e ai suoi collaboratori, col VAR il contatto Rebic-Terracciano (con quest’ultimo che è stato ingiustamente fatto passare per un fesso che fa uscite a vuoto quando invece ha subito un fallo) andava sanzionato! Per il resto 9 a Tomori per il salvataggio sulla linea su Ikoné: valevole quanto un gran goal.

Concludiamo con una Juventus che sfodera un’ottima prestazione (9 ai bianconeri) dominando in lungo e in largo il match contro la Lazio (5), che aveva come scusante parecchie assenze, ma è stata tritata dalla morsa della Juve che di fatto non l’ha lasciata giocare, punendone le amnesie in fase difensiva e dimostrandosi superiore. 8 a Kean per la doppietta.

La Serie A da zero a dieci-Trentaseiesima giornata

I voti alla trentaseiesima giornata.

Iniziamo da Inter-Empoli, con i nerazzurri (7) che dopo un avvio pessimo riescono a rialzarsi e a vincere meritatamente. L’Empoli (6) parte alla grande, ma poi viene fuori la superiorità dell’Inter. 9 per la doppietta a Lautaro e 9 a Pinamonti e a Asllani per i goal.

Il Genoa (6) vince. Ha il merito di crederci, ma è stato più un harakiri della Juventus (5). Menzioni per Dybala e il suo goal (9), per Criscito (8 perché dopo la settimana scorsa ci andava un gran coraggio a ripresentarsi sul dischetto al ’95), e per il goal sbagliato da Kean (0, nemmeno ad “Oggi le Comiche”).

Bella gara, in cui non sono mancate le emozioni, tra Torino e Napoli (7 a tutte e due le compagini). Il Napoli alla fine ha vinto meritatamente (qualcosa in più l’ha creato), ma anche il Toro ha giocato una buona partita. Da segnalare un Belotti in spolvero (8), a cui è mancato solo il goal.

Anche tra Sassuolo e Udinese bella gara, con gli emiliani (7) che pagano la legge del “Goal sbagliato goal subito”. I padroni di casa hanno creato, ma non hanno concretizzato e puntualmente è arrivato il goal dei friulani, che prendono un 6. Da segnalare la bella parata di Silvestri su Traoré nel finale (9).

La Lazio (7) vince disputando una buona gara contro una Sampdoria (6), che perde, ma almeno un goal forse l’avrebbe meritato. Menzione per Luis Alberto e la sua freddezza sotto porta nell’occasione del 2-0 (9).

L’Atalanta (7) torna a vincere e a regalare momenti di buon calcio, che per la verità anche lo Spezia (6) ha regalato, pagando la disattenzione difensiva sul goal del 2-1 bergamasco, che ha fatalmente indirizzato la partita.

Il Venezia (6) vince in extremis contro un Bologna che come al solito, si è giocato la sua partita sebbene non avesse più niente da chiedere al campionato. 10 alla magia di Schouten sul goal del 3-2 felsineo, 1 all’arbitro Marinelli e ai suoi collaboratori, perché col VAR a disposizione, non puoi dare un rigore come quello concesso al Venezia.

Il Cagliari pareggia al ’99 contro la Salernitana una partita che sembrava persa. Per quello che si è visto in campo il pareggio, anche se arrivato all’ultima azione, ci è sembrato giusto. Diamo 6 ad entrambe le compagini. Menzione per il migliore in campo, nonché autore del goal del pareggio sardo, un goal che pesa come un macigno: Giorgio Altare (8). 2 invece a Radunovic e Ribery, perché farsi espellere dalla panchina lo troviamo demenziale e basta.

Il Milan vince e convince (8 ai rossoneri) nella “fatal Verona”. Bella prestazione dei rossoneri, che nonostante siano andati in svantaggio, hanno sempre dato l’impressione di poter fare loro la gara, contro un Verona (7) non certo rinunciatario. 9 all’immarcabile Leao e 9 al “bomber” Tonali.

Vittoria meritata anche per la Fiorentina (8), che nel primo tempo fa due goal ad una Roma (5) probabilmente stanca mentalmente per la partita di coppa di giovedì scorso. 8 a Bonaventura per il goal.

La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentacinquesima giornata

Prima di iniziare con i voti alla trentacinquesima giornata, intendiamo rivolgere le condoglianze ai familiari di Mino Raiola. R.I.P. Mino.

Ora i voti.

Iniziamo col Napoli (10) che travolge il peggior Sassuolo della stagione (2). Rimpianti per gli azzurri (giocando così forse la classifica sarebbe stata diversa) e per i neroverdi (sono entrati in campo?).

Vince il Verona (7), che onora il campionato ancora una volta, giocando un buon calcio. Il Cagliari (5) forse perde immeritatamente (pali colpiti e occasioni fallite), ma i sardi dimostrano di avere ancora dei problemi. 8 al goal di Joao Pedro, anche se inutile.

La Sampdoria (6) porta a casa un derby per lei fondamentale. Il Genoa (6) forse non meritava di perdere, ma se non segni, non vinci. 8 a Sabir, 10 ad Audero (“Man of the match per la sua parata sul rigore), mentre non ce la sentiamo di crocifiggere Criscito. IL rigore l’ha sbagliato Baggio in una Finale Mondiale, può sbagliarlo pure lui.

Girandola di emozioni a La Spezia, con due squadre dalle difese “ballerine” (si vedano i goal realizzati e soprattutto come sono stati incassati (motivo per il quale diamo 5 a tutte e due le squadre: anche City-Real è terminata 4-3, ma la qualità era un pochino differente…). 2 all’arbitro Pairetto e ai suoi collaboratori: il goal di Acerbi era da annullare e col VAR certi errori non sono più scusabili.

Vince la Juve (6), che dopo un buon primo tempo cala nella ripresa, acciuffando la vittoria nel finale contro un Venezia (6) che non si è arreso. Menzione per Aramu (9 per il goal) e il “Man of the Match” Bonucci (8).

Vince il Toro (7), al termine di una partita equilibrata contro l’Empoli (6). 9 al “Man of the Match” Belotti.

Vince il Milan (7), dopo aver creato (e sprecato) molto, alla fine trova tre punti meritati. La Fiorentina (6) subisce, ma non rinuncia a giocare. Leao si riscatta dopo un goal sbagliato alla Calloni, menzione per Maignan (8), dopo essere stato spettatore per tanto tempo, decisivo.

Vince l’Inter, dopo un buon primo tempo, nella ripresa cala, ma i tre punti sono meritati. L’Udinese (6) perde, ma non fa la figura dello sparring-partner.

Partita non priva di emozioni fra Roma e Bologna, fra goal sbagliati e colpi di scena. Le due squadre (7 ad entrambe) ci sono parse in salute. 8 a Pellegrini perché sfiora l’Eurogoal.

La Salernitana (7) continua a sognare la grande rimonta che le consentirebbe la permanenza in Serie A, contro un’Atalanta che non sembra neppure più lei (5). Cos’è successo?

Inoltre

2 ad Andreazzoli e all’Empoli per le eccessive proteste. I rigori c’erano e l’espulsione di Verre ci poteva stare. Dunque stop.

Inclassificabile al tifoso dello Spezia seduto nei pressi della tribuna stampa che continuava ad insultare ignobilmente Immobile, tanto che i telecronisti (probabilmente informati che gli insulti si sentivano in tv) hanno chiesto scusa (anche se non era certo colpa loro, ci mancherebbe…). Ci si dirà: come quell’essere negli stadi ce ne saranno in abbondanza (ed è così), ma noi abbiamo udito lui, a cui chiederemmo che soddisfazione si è preso ad insultare un avversario invece di gustarsi la partita.

 

La Serie A da meno cento a dieci-Ventinovesima giornata

I nostri voti alla ventinovesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Salernitana-Sassuolo. I campani (6) pareggiano, dimostrando che, sebbene sia complicata la via per la salvezza, non intendono stare a pettinare le bambole per il resto del campionato. 6 anche al Sassuolo perché, al netto della giornata-no di Consigli (3), poteva fare di più e portare a casa il successo. 9 al goal di Traoré.

Vittoria strameritata dello Spezia (10), che vince e convince contro un Cagliari che è stato sottomesso in tutto e per tutto dai liguri (4 ai sardi).

La Juve (7) zitta zitta si avvicina alla zona-scudetto, con una prestazione da squadra solida. I due goal presi nel giro di poco tempo sono stati una mazzata per la Sampdoria, che comunque ha creato grattacapi ai bianconeri (per questo diamo 6 ai blucerchiati). Menzione per Morata (8), che si sta “Mandzukicizzando” sempre più e Szczesny (8), che para l’ennesimo rigore alla faccia di chi lo insultava ad inizio campionato.

Il Milan vince (non senza fatica) contro un buon Empoli (7), che ancora una volta dimostra di non avere alcun timore reverenziale nei confronti delle squadre più forti. I rossoneri (7) danno comunque la dimostrazione di essere in testa alla classifica non per caso, dimostrando sia di saper cantare, che portare la croce.

Bella partita tra Fiorentina e Bologna. I felsinei (7) tengono  bene il campo, fallendo anche delle occasioni da goal, fino a quando Bonifazi compie un’ingenuità clamorosa (3) che compromette la partita dei suoi compagni. La Fiorentina (7) dimostra di essere ancora la squadra gradevole ammirata per tutto il campionato. 9 a Skorupski per la super-parata su Biraghi.

Vittoria meritata per il Napoli (8), che si riprende dal black-out casalingo sul Milan sfornando una prestazione convincente. Il Verona (6) ha cercato di opporre resistenza, ma ha pagato a caro prezzo l’ingenuità difensiva sul secondo goal (da 4) e l’ingenuità di Faraoni (da 3). Sugli scudi il “Man of the Match” Osimhen (9) per la doppietta.

L’Udinese (8) pareggia una partita che meritava di vincere contro una Roma che invece trova un punto insperato per quanto prodotto rispetto all’avversario (5 ai giallorossi). 9 a Molina per il goal, 3 a Zeegelar per l’ingenuità.

Nonostante sia finita 0-0, non sono mancate le emozioni in Atalanta-Genoa. Sia i bergamaschi (6, hanno concesso troppo) che i liguri (7, hanno guadagnato meritatamente un punto su un campo per loro non certo facile) hanno costruito palle goal.

L’Inter pareggia nel recupero, ma denota ancora problemi. I nerazzurri acciuffano un punto nel finale, ma non convincono (e prendono 5), anzi devono ringraziare l’arbitro Guida e suoi collaboratori (2, col VAR certi errori sono inammissibili) per non aver fischiato il solare rigore su Belotti, che avrebbe certamente potuto cambiare le sorti del match. Bene i granata (7), che hanno il torto di sciupare il match-ball e cadono vittime dell’antica legge “Goal sbagliato, goal subito”, ma per il resto forniscono una buona prestazione di squadra.

La Lazio (7) fatica, ma ottiene una meritata vittoria, contro un Venezia poco pericoloso (5), che non riesce nell’intento di strappare il punticino.

Inoltre

Due a Pierpaolo Marino. Se la prendesse con Zeegelar, non con l’arbitro.

Zero ad Antonio Candreva. Non certo per il rigore sbagliato (i rigori non li sbaglia chi non li tira), ma perché a trenta secondi dalla fine si è distinto per “burinaggine”. Perdi 3-1, mancano trenta secondi, cosa te la prendi col raccattapalle perché non ti dà subito il pallone? Pensavi di fare due goal in trenta secondi? Hai già sbagliato un rigore, stai almeno muto. Lui no, lui se non fa il giargianese non è soddisfatto.

-100 allo striscione dei tifosi veronesi contro Napoli e il Napoli. Felici per loro che Osimhen li abbia castigati.

La Serie A da zero a dieci-Ventiseiesima giornata

I nostri voti alla ventiseiesima giornata di Serie A.

Iniziamo col derby della Mole. Il Torino (8) ha tenuto testa alla Juve, dimostrando di avere quello che i bianconeri non hanno, ovvero organizzazione di gioco e idee chiare. La Juve (5), dopo il Verona e l’Atalanta, contro cui qualcosa in più si era visto, ha fatto un passo indietro. Abbiamo letto e ascoltato critiche a Vlahovic, ma come fa un attaccante a fare goal quando gli tocca giocare nella sua metà campo? Critichiamo semmai Allegri (5, ma non finisce qui perché dopo prenderemo in considerazione le sue dichiarazioni). Menzioni per l’implacabile Bremer (9) e Belotti (9), che oltre a segnare, ha giocato da vero leader.

Importante successo della Sampdoria (7), contro un Empoli (6) che comunque di occasioni ne ha create e gioco ne ha proposto. 8 a Falcone, bravo a farsi trovare sempre pronto, ma soprattutto 9 a Fabio Quagliarella: intramontabile!

Il Verona a Roma gioca 70 minuti di ottimo calcio. Cala nel finale e non riesce a raccogliere un successo che tutto sommato sarebbe stato meritato. 8 ai gialloblu e 5 alla Roma, che riesce a pareggiare nel finale, ma non ci ha convinto. Volpato e Bove (8 a tutti e due), le mosse della disperazione di Mourinho, coprono magagne che comunque continuano ad esserci. 5 a Montipò, giacché sul goal del pareggio si è lasciato sorprendere colpevolmente.

Bella gara a Salerno, tra una Salernitana (7) che dimostra di avere ancora da dire in questo campionato e un Milan (6), un po’ sottotono rispetto a ciò che ci aveva abituato, ma che tutto sommato di occasioni ne ha create. 9 a Bonazzoli per il gesto tecnico sul goal (e 8 a Leao perché ha fatto il medesimo gesto, ma a differenza di Bonazzoli non ha centrato il bersaglio). 8 all’assist-man Mazzocchi (i cross dei due goal dei campani sono suoi), 5 ad un insicuro Maignan (sul primo goal e soprattutto in un’altra occasione non sfruttata dalla Salernitana).

La Fiorentina (8) vince contro l’Atalanta, dimostrando di aver assorbito la cessione di Vlahovic. I viola giocano un ottimo calcio e con questa vittoria si candidano ad un posto in Europa. Bene Piatek (8). L’Atalanta (5) perde e nonostante abbia comunque creato qualche occasione, la partita ha detto che i viola sono stati superiori. 9 all’arbitro Doveri e ai suoi collaboratori. Il goal di Malinovki era da annullare e basta, come si fa a dire che Hateboar non partecipa attivamente all’azione, quando fino all’ultimo ha cercato di raggiungere il pallone?

Pareggio tra Venezia e Genoa (7 a tutte e due le compagini) al termine di un bello e avvincente incontro, anche se il risultato finale forse scontenta tanto i veneti quanto i liguri. 9 ad Ekuban per il goal.

Veniamo alla sorpresona. Un Sassuolo da Oscar (10) va a San Siro e vince meritatamente in casa dell’Inter. Gli emiliani si confermano castiga-grandi. Sinceramente non sappiamo a chi dare una menzione particolare fra i giocatori del Sassuolo (allenatore compreso), dato la loro grande prova di squadra. Male l’Inter (5) che non approfitta del pareggio del Milan e anzi denota problemi nei suoi meccanismi.

Una buona Udinese (7) pareggia (contro una Lazio che ha rischiato di perdere, ma nonostante le assenze non ha rinunciato a proporre calcio (6 ai biancazzurri). Molina sfiora un super-goal (8 per il gesto tecnico).

Un Cagliari coriaceo (8 ai sardi) raccoglie meno di quello che ha seminato contro un Napoli che, al netto delle assenze, si è fatto mettere sotto per buona parte del match (5 agli azzurri) e deve ringraziare Ospina (incerto sul goal, vero, ma poi si è ampiamente riscattato meritandosi 8) e un provvidenziale Osimhen (7). Tra i sardi, menzione per Marin (8), il migliore in campo.

Vittoria meritata per il Bologna (7), contro uno Spezia che nonostante l’iniziale vantaggio, ha resistito fin che ha potuto, ma poi è crollato (6 ai liguri). Menzione per Arnautovic (9), “Man of the Match” e l’intraprendente Orsolini (7).

Inoltre

Quattro a Max Allegri e alle sue dichiarazioni. Che discorso è “Queste partite ad inizio anno le perdevamo…”? Come fa a definirsi soddisfatto di un pareggio ottenuto subendo il gioco della squadra avversaria (squadra avversaria che tra l’altro, con tutto il rispetto, non ha l’organico su cui invece lui puoi contare)? Dice che Vlahovic deve migliorare. Come fa a fare goal il serbo giocando quasi sempre lontano dalla porta? Ripetiamo un nostro refrain: le stesse cose le avessero dichiarate Sarri o Pirlo sarebbero stati massacrati.

Zero a Maurizio Gasperini. Basta. Il suo piantar grane ci ha stufato.

Zero a José Mourinho. Hai pareggiato (e non lo meritavi) contro il Verona, ad oggi hai meno punti del tuo predecessore (che non percepiva certo il tuo stipendio) e tu te la prendi con l’arbitro (tra l’altro per cosa?). Basta. Anche lui dopo un po’ ci sta stufando.

La Serie A da zero a dieci-Tredicesima giornata

Ricomincia il campionato dopo la sosta per le qualificazioni mondiali e ricominciano le nostre pagelle.

Iniziamo con la prima partita svoltasi. L’Atalanta ritorna a fare l’Atalanta e domina lo Spezia, che pure aveva iniziato bene. Polemiche sul rigore fatto ribattere a parte (di cui parleremo più avanti), che comunque a nostro avviso (lo dice il risultato) non ha modificato l’inerzia della partita, i bergamaschi meritano 9 per la partita fatta. Menzione per NZola, che merita un 8: lui 2 goal li ha fatti, se la squadra ne ha presi 5 in fin dei conti non è colpa sua. Lo Spezia merita lo stesso voto dei goal presi, perché non è la prima volta che subisce goleade, un po’ va ben e, poi basta.

Molta attesa all’Olimpico per Lazio-Juve e per la sfida Sarri/Allegri. Ha vinto la Juve e ha vinto Allegri, che meritano 8. La partita è durata 20 minuti, poi, dopo il fallo di Cataldi (su cui ci soffermeremo in seguito e con cui il calciatore si becca 4, perché non puoi intervenire così in area) la Juve ha sfiorato più volte il goal, mentre Szczesny non ha avuto noie. Juve non spettacolare, ma quadrata, compatta, solida. Lazio invece inoffensiva (5). D’accordo, mancava immobile, ma i biancoclesti si sono dimostrati inefficaci offensivamente, sbattendo puntualmente contro il muro bianconero. Menzione per Bonucci (9, partita perfetta, impreziosita con due rigori calciati perfettamente, what else?).

9 alla Fiorentina, uscita trionfante dalla sfida contro il Milan. Bella partita dei viola, in cui  si vede la mano di Italiano, che tra i diversi meriti che ha, ha pure quello di star rigenerando Saponara (goal da 10). Il Milan (5) ha compiuto diversi errori, ma quelli di Tatarusanu sul primo goal (da 1) e di Hernandez sul quarto (da 4) sono stati clamorosi. Lo è stato anche quello di Ibra sul colpo di testa davanti alla porta del primo tempo (si era sull’1-0 per i viola e probabilmente la partita si sarebbe incanalata differentemente se il fuoriclasse svedese avesse segnato), è pur vero che Zlatan due goal li ha comunque segnati (e per questo merita 7), anche se il primo è più merito di Bonaventura (4 pure a lui per l’”assist” ad Ibra).

Un punto per uno non fa male a nessuno, ma non cambia neppure molto la situazione di Sassuolo e Cagliari, che meritano 7 per aver dato vita ad un buon match. 10 a Keita per il goal fatto, semplicemente un capolavoro!

Il Bologna (6) non gioca male, ma è poco feroce in zona goal e perde contro un Venezia (7) che sa essere cinico e nel finale legittima il successo sfiorando il 2-0. Menzione per Okereke (8), “Man of the match”.

La Sampdoria (8) domina e vince meritatamente a Salerno, contro una Salernitana (5) che ci è sembrata spaurita.

Molto atteso era il match di San Siro tra Inter e Napoli. Noi diamo 7 all’Inter perché per quasi 80 minuti ha giocato una grande gara, davvero. Nel finale però è crollata, rischiando il pareggio (deve ringraziare la traversa colpita da Mario Rui e la scarsa mira di Mertens nel finale..). Diamo 6 al Napoli perché dopo il goal del vantaggio gli azzurri sono stati sopraffatti dall’Inter. La reazione nel finale è stata buona, ma è merito del Napoli o demerito dell’Inter che è calata? Menzioni per Perisic (8, onnipresente) e per Mertens ( il goal del 3-2 è da 9). Abbiamo qualcosa ancora da scrivere su Inzaghi, ma ne parliamo dopo…

Vittoria meritata per la Roma (7) e per Mourinho (9 per aver avuto il coraggio di aver fatto entrare un diciottenne, non sono in molti quello che lo fanno e alla fine il suo coraggio è stato premiato). Sconfitta altrettanto meritata per il Genoa (5), Sheva deve ancora lavorare tanto. Menzioni per Mkhitaryan (8), autentico faro dei giallorossi e soprattutto per Felix Afena (10, risolve la partita con due goal, il secondo dei quali fantastico).

Il pareggio sarebbe stato più giusto fra Verona ed Empoli (7 a tutte e due), dove entrambe le compagini si sono sfidate a viso aperto. A decidere è stata un’autorete, l’Empoli perciò è caduto in piedi. Menzioni per Barak (8, sempre più importante per i gialloblu) e per  Henderson (solo il palo gli impedisce di segnare un goal pazzesco, 9 comunque per il gesto tecnico).

Infine il Toro vince (6), ma non convince, giacché il migliore in campo dei granata è stato Milinkovic-Savic (9, forse poteva essere un po’ più reattivo sulla punizione di Forestieri, ma era comunque una gran bella punizione. Ad ogni modo, le sue parate provvidenziali hanno permesso ai granata di raggiungere i tre punti). 6 anche all’Udinese, che si è giocato la sua partita e alla fine poteva anche pareggiare. Menzioni per Brekalo e Forestieri (due goal da 9) e per Belotti (7), che anche se non ha fatto goal, si è reso utile alla squadra.

Inoltre

Zero a Simone Inzaghi. Vanno al VAR, ti concedono un rigore (dandoti ciò che ti spetta) e ti fai ammonire per proteste?

Zero a Maurizio Sarri. Rispetto per un allenatore che senza sponsor, senza procuratori potenti, senza un passato da calciatore importante, è salito dalla Seconda Categoria alla Serie A e alla Premier unicamente grazie alla sua bravura, ma quando si comporta come sabato, contestando un rigore che era solare, francamente è insopportabile.

Infine una semplice considerazione. Giusto far ribattere il rigore di Zapata in Atalanta-Spezia, ma allora facciamolo più spesso, non a volte sì e a volte no.

La Serie A da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata di campionato.

Cominciamo con Empoli-Genoa. I toscani meritano 7 per il gioco espresso. Nel finale un rimpallo fa sì che Bianchi (8, bravo a farsi trovare pronto) abbia il pallone tra i piedi e finalizzi, ma l’Empoli come squadra ci è piaciuta. Non ci è piaciuto il Genoa (5), che nonostante il pareggio agguantato, ha ancora molte lacune. Riuscirà Shevchenko a colmarle? 10 a Zurkowski per il super-goal.

Lo Spezia (6) prende tre punti fondamentali. Passo indietro per il Toro (5), che si dimostra poco brillante. 9 a Sala per il goal, 4 a Belotti per il goal mangiato.

Altra vittoria di “corto muso” per Allegri e la Juve (6). I bianconeri però non convincono ancora sul piano del gioco, vistosi solo dopo l’espulsione di Milenkovic (3, ma puoi compiere un’ingenuità simile)? Senza il guizzo di Cuadrado (8) alla fine, si farebbero gli stessi discorsi intorno alla squadra e al tecnico? La Fiorentina (7) tiene bene il campo, con l’inferiorità numerica ovviamente cala alla distanza, ma i toscani non escono ridimensionati, specie per il calcio offerto nel primo tempo.

Bella sfida a Cagliari, con l’Atalanta (8) che torna ad essere l’Atalanta che abbiamo ammirato e un Cagliari (6)  che ha cercato di fronteggiare i bergamaschi fino all’ultimo, mettendoli in difficoltà. Da 9 sia il primo goal dei lombardi che il secondo, con Zapata che fa un vero goal da bomber. 8 a Godin per il lancio a Joao Pedro, decisamente “al bacio”.

Tre punti “di quelli che pesano” per il Venezia, che contro la Roma merita la vittoria (e merita anche un bel 9). I veneti dimostrano di saper giocare bene, fornendo un’ottima prova di squadra. Al contrario la Roma spreca il vantaggio con una prestazione insufficiente. Da Mourinho ci attendiamo di più. Menzione per Abraham e il suo goal (8), cercato e trovato con grande caparbietà.

Ci attendiamo di più anche dalla Sampdoria (5), la cui posizione in classifica è inferiore alle attese. Dopo un bel primo tempo, i blucerchiati calano e il Bologna (8) alla fine merita la vittoria. Bella l’azione (da 9) del primo goal felsineo e menzione anche per Audero, la cui parata su Olsen nel finale merita 9. Bene anche Arnautovic (7),  che sbaglia un goal nel primo tempo, ma alla fine si fa perdonare con una “zampata” decisiva e dimostra di essere più che mai uomo-squadra bolognese.

Vince l’Udinese (7), che trova il goal del 2-2 fortunosamente, ma alla fine va a vincere con merito, contro un Sassuolo (6), che dopo l’exploit di Torino sembra in calo (non solo per i risultati). Menzione per Frattesi (8) e il suo vizio del goal.

Battuta d’arresto per il Napoli, che a noi non è sembrato affatto in crisi. Patisce all’inizio, ma poi trova il pareggio, grazie anche alla complicità di Montipò (5) e sfiora più volte (beccando due pali) il goal decisivo. Gli azzurri meritano un 7. 8 invece a Barak e Simeone per l’azione del vantaggio veronese.

Tutto facile per la Lazio (8), autrice di una gara convincente. La Salernitana colpisce due legni e non rinuncia a giocare (per questo diamo 6 ai campani). 10 a Luis Alberto per il goal, un vero gioiello di tecnica, 8 a Pedro per la prova fornita.

Veniamo al “Derby della Madunina”. C’era grande attesa per il match di San Siro. E’ stato senza dubbio avvincente, giocato meglio dall’Inter, che ha creato di più ed è stata per lunghi tratti superiore ai rossoneri. 7 dunque ai nerazzurri, 6 al Milan, che alla fine rischiato anche di vincere, ma sarebbe stato troppo. Veniamo ai protagonisti. Di Calhanoglu ne parliamo dopo, diamo 7 ad Inzaghi per come ha impostato la partita (d’altronde se i giocatori sbagliano goal e rigori non è certo colpa sua) 5 a Lautaro (ha sulla coscienza il rigore sbagliato e manca anche un’altra occasione), 7 a Brozovic, 7 anche a D’Ambrosio (più pericoloso di Perisic). Per i rossoneri 9 a Tatarusano per il rigore parato a Lautaro, occasione in cui ha dimostrato prontezza di riflessi e bravura. 3 a Kessie per quanto combinato sul primo rigore (dare via la palla no?), 7 a Tonali (buona prova fino a quando ha avuto corsa), 7 ad Ibra (ha fatto molto lavoro oscuro e si è reso utilissimo alla causa), 7 a Tomori, 4 a Ballo-Touré (imbarazzante, possibile che in Italia non ce  siano di migliori?), 6 a Pioli perché il Milan è stato inferiore all’Inter per lunghi tratti, vero, ma non ci è comunque sembrata una squadra rinunciataria o non in salute, ha cercato anzi sempre di tenere botta.

Inoltre

Calhanoglu merita 8 perché ha dimostrato di avere grinta e carattere nell’affrontare un pubblico in gran  parte ostile. Poteva evitare l’esultanza provocatoria? Senza dubbio, ma è anche vero che quando ti gridano (meritando zero) in continuo “Figlio di puttana” (e per cosa? Perché sei andato a lavorare in un posto dove ti offrivano migliori condizioni contrattuali?), ci sta.

Pierluigi Pardo sul goal del Milan esalta Tomori e la sua perfetta scelta di tempo. Peccato che il difensore rossonero non tocchi la palla. Il solito giargianese, che merita 3.

Infine, Ballardini è stato esonerato. L’anno scorso è stato bravissimo a portare il Genoa in acque tranquille, possibile che quest’anno non fosse più capace ad allenare? Noi crediamo di no. In bocca al lupo per il futuro al tecnico ravennate.