La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentunesima giornata

I voti del nostro blog alla trentunesima giornata di campionato.

Il Verona (7) “scalda” la lotta per la salvezza, battendo un Bologna (5) che si sveglia solo nel finale. 9 al delizioso pallonetto di Dominguez, 3 all’errore di Orsolini sotto porta, che poteva valere il 2-2. 9 al “Man of the Match” Verdi.

La Salernitana (9) domina il match col Sassuolo (5), che reagisce timidamente dopo il 2-0, ma che nel complesso dell’incontro si dimostra inferiore ai campani. 8 alla rasoiata di Coulibaly.

Un ottimo Torino (9) sbanca l’Olimpico e porta a casa tre meritati punti contro una Lazio (5) scialba, con poche idee e che subisce molto (forse troppo). 5 a Provedel perché sul bel tiro di Ilic (8) non ci è sembrato impeccabile.

E’ pareggio tra Sampdoria e Spezia, in una bella gara in cui le due compagini liguri si sono affrontate a viso aperto (7 a tutte e due). Forse lo Spezia ha attaccato di più (specie nel secondo tempo), ma alla fine il pareggio ci sta. 8 allo stacco di Amione sul goal dell’ 1-0.

L’Inter (7) soffre nel primo tempo, contro un Empoli (6) ben organizzato, ma che alla fine cede davanti alla superiorità tecnica dei nerazzurri. 9 a Lukaku, senza dubbio “Man of the Martch”.

Un Monza tenace (7) recupera due goal ad una Fiorentina (5) che dopo essersi portata sul 2-0 cede palesemente l’iniziativa ai brianzoli, che vincono meritatamente. Unica nota stonata è l’errore di Colpani sul 2-2 (roba da Luther Blissett dei tempi d’oro), da 3.

Un Udinese che torna simile a quella ammirata ad inizio stagione supera una Cremonese (4) ridotta dai friulani a sparring-partner. Noi diamo 10 all’Udinese per la partita e per i goal dell’ 1-0 e del 3-0. Il primo è una perla di Samardzic, il terzo è frutto di una bellissima azione.

Un Milan “pratico” (6 ai rossoneri) supera un buon Lecce (7) che ha il torto di non concretizzare quanto crea, ma che comunque ha dimostrato personalità, sfidando a viso aperto il Milan, la cui arma in più è stata Leao (9), il “Man of the Match”.

Verniamo al big-match di questa giornata. Il Napoli (6) vince contro la Juve (6) al termine di una partita che sembrava incanalata verso lo 0-0, ma si è accesa negli ultimi venti minuti. I partenopei ormai possono già preparare la festa-scudetto (ormai è questione di poco tempo), grazie al bel goal di Raspadori (9). La Juve invece fa fatica a produrre azioni, concede poco agli azzurri, ma gli è fatale la “dimenticanza” di Raspadori. Il peggiore in campo è comunque l’arbitro Fabbri (4), che insieme ai suoi colleghi del VAR non punisce Gatti per il gesto nei confronti di Kvaratskhelia (gesto da zero) e annulla il goal a Di Maria per un fallo di Milik (ma il polacco tocca prima il pallone).

Infine tre punti importanti per l’Atalanta (7) che supera meritatamente una Roma (5) che forse ha risentito delle fatiche di giovedì in Coppa. 8 asi bei goal di Pasalic e Pellegrini, 2 a Rui Patricio per il grossolano errore sul goal del 3-1.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Ventiquattresima giornata

I voti alla ventiquattresima giornata.

Il Napoli (8) continua la cavalcata solitaria in testa alla classifica sbarazzandosi di un Empoli (5) ridotto a sparring-partner. 3 a Mario Rui per l’evitabile fallo da espulsione.

Vince il Sasssuolo (7), raccogliendo tre punti pesanti a Lecce, contro un avversario (6) che ha avuto la palla del pareggio, ma l’ha sciupata grossolanamente con Strefezza (errore da 3), trasformatosi in Blissett per un attimo.

Il Bologna vince meritatamente contro un’Inter (5) che per larghi tratti dell’incontro è stata messa sotto dai felsinei, che zitti zitti sono settimi in classifica, mostrandosi squadra organizzata. 8 al Bologna e anche a Thiago Motta.

Tre punti pesanti (e senza dubbio meritati) per la Salernitana (8) che sconfigge un Monza (5) poco incisivo e che ci è sembrato persino timoroso. 10 a Coulibaly per il suo supergoal.

Bella e vivace gara tra Udinese e Spezia (7 a tutte e due le squadre), che si affrontano a viso aperto e senza esclusione di colpi. I liguri trovano subito il vantaggio ma i friulani la ribaltano, peccando di leggerezza nel farsi infilare in contropiede (un contropiede da 9) da NZola.

Il Milan (7) torna a vincere e convincere contro un’Atalanta (5) mai incisiva in tutti e novanta i minuti (se al posto di Maignan ci fosse stato un soprammobile era uguale, tanto sono stati pericolosi i bergamaschi). 8 al gesto tecnico di Theo Hernandez (anche se ai nostri tempi quelli erano considerati autogoal).

La Fiorentina (8) vince e convince a Verona, con un risultato (3-0) che forse è un po’ eccessivo dal momento che gli scaligeri (6) hanno creato anche loro occasioni e hanno sfiorato il goal in più di una circostanza. 10 a Biraghi per il goal da antologia.

Bella gara tra Lazio (7) e Sampdoria (6), con occasioni sia da una parte che dall’altra (clamorosa quella fallita da Immobile, tipo quella di Strefezza di cui abbiamo precedentemente parlato, roba da 3). Alla fine decide una perla di Luis Alberto (10), che regala alla Lazio tre punti pesanti.

Dopo ventisette anni la Cremonese (7) torna a vincere in Serie A, contro una Roma (5) per nulla convincente e poco incisiva. 10 al gran goal di Tsadjout, 9 a Carnesecchi per come toglie il pallone ad El Shaarawi  al ‘73: come un goal. Zero a Mourinho: e basta!

Il derby di Torino è ancora una volta a bianconero, con la Juventus (7) che vince una partita con parecchie occasioni da una parte e dall’altra, contro un Toro (6) bravo nell’offendere ma molto mediocre nel difendere. Dei sei goal il più bello, da “bomber di razza”, è stato quello di Sanabria (8).