Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
 

Messaggi di Febbraio 2014

Ieri sera

Post n°881 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da LaDonnaCamel
 

Lo so, muori dalla voglia di sapere com'è andata ieri sera. E stato divertente, lo è sempre. Sei persone che non si conoscevano tra loro: io ne conoscevo una piuttosto bene, due poco e due per niente.
Abbiamo giocato a scrivere per tanti cinque minuti, abbiamo usato certe parole obbligatorie per tutti, certe vietate e altre ancora riservate. Cartoncini colorati, fogli piccoli, il timer del cellulare. Ogni volta è diverso, non ce ne sono due uguali perché le persone sono così, diverse una dall'altra.

 

Laboratorio scrittura ricreativa

 
 
 

La lista della spesa

Post n°880 pubblicato il 25 Febbraio 2014 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

E' una cosa che si sente dire, di quell'autore leggerei anche le liste della spesa: da una parte per sopravvalutare la creatività dello scrittore, dall'altra per sminuire il valore delle liste. Però sono entrambe semplificazioni, le liste della spesa possono dire molto di un personaggio, specialmente se è vissuto nel trecento, ma anche oggi fare le liste è un'arte.
Quando andavo in barca, e stavo dentro una scuola di vela, la mia lista della spesa veniva diffusa e copiata, aveva una sua autorevolezza: prima di partire per una crociera è meglio mettersi a bordo tutto quello che può servire nelle giuste quantità. Lo spazio è limitato, anche quando i soldi per il cibo non erano un problema (bei tempi) era necessario ottimizzare, non si può prendere tutto di tutto per non sbagliare. Così avevo messo a punto una lista "ideale" per un tot di persone per un tot di giorni, gli equipaggi salivano a bordo e trovavano la spesa già fatta, consegnata dal minimarket, e per i primi due tre giorni stavano a posto.
Recentemente mi è capitato di scoprire che le liste di controllo, possiamo dirlo anche all'americana check list, partite dalla cabina di pilotaggio degli aeroplani sono entrate di prepotenza in tutti i reparti, e non solo ospedalieri ma anche. Infatti nelle operazioni abituali tendiamo a dimenticarci dei pezzi, dico operazioni per dire lavori ma è proprio in sala operatoria che si sono visti i migliori benefici: le complicazioni sono diminuite in percentuali significative e si sono risparmiati anche i soldi per ricomprare i ferri dimenticati nelle pance. Insomma, le liste sono un'idea buona per tutto. Pure nella scrittura, difatti queste cose le han dette Annamaria Testa e Luisa Carrada, due professioniste che sanno quello che scrivono, per non parlare di Umberto Eco che ha la mania patologica delle liste, e come lui altri ma non vale, non è di questo che voglio parlare.
Una lista di controllo sulla narrativa sembra una bestemmia, ma invece forse no, forse si può condividere una check list sui racconti. Si può generalizzare, intendo, senza snaturare la potenza dell'originalità. Non sto parlando del controllo ortografico e grammaticale, che pure ci sta. Gli strumenti un po' ci aiutano, la rilettura anche. Di cosa parlo allora?
Eh, di cose vaghe, coerenza interne, concordanze, aggettivi...
I luoghi comuni, per esempio. Io li metto e poi li levo. Fanno parte del mio modo di pensare, la mia struttura mentale (oh, ma anche la tua eh) è costruita su certi stereotipi, sono la base delle associazioni, scorciatoie facilitatrici. Sono una specie di pilota automatico che mi fa risparmiare energie per andare da un posto all'altro della mia fantasia, mapperò non aggiungono niente in un testo, anzi tolgono. Quindi se dovessi preparare una check list sulla scrittura narrativa il controllo degli stereotipi lo metterei. Mi rendo conto che la definizione dello stereotipo è arbitraria, a parte quelli disgraziatamente usati dai giornalisti come un vero e proprio arsenale. Ciascuno ha i suoi, che sono anche in continua evoluzione. Però i più comuni sono anche i più famigerati, sono quelle accoppiate nome aggettivo che legano i denti come le nespole acerbe.
Ne facciamo una lista? Scrivi nei commenti che poi li aggiungo.

  1. un vero e proprio arsenale
  2. di Baricco leggerei anche la lista della spesa
  3. il sole che fa capolino
  4. una manciata di (ore, minuti, case, tutto ciò insomma che non stia materialmente in una mano, tipo spiccioli, fagioli ecc...)
  5. un panorama mozzafiato (ci sono altri millemila aggettivi meno avari)
  6. perdutamente innamorato/a/i/e
  7. Ogni sostantivo aggettivato con vago/vaga/vaghe/vaghi.
  8. Detto ciò/ ad ogni buon conto / comunque / alla fine dei salmi.
  9. Ogni riferimento allo stato del Maine.
  10. Quant'è vero iddìo.
  11. Improbabile, epocale, plastico
  12. Settimana scorsa al posto di la settimana scorsa
  13. Piuttosto che anche nella versione esatta
  14. Mettere in cantiere (aarghhh)
  15. Silenzi assordanti
  16. I soffitti di murakami
  17. A palate
  18. Una pelle liscia come un'albicocca
  19. Tenere la penna dalla parte del manico
  20. Romanzo d'esordio (la parola esordio mi fa venire l'orticaria, non lo direi mai e poi mai. Chiedo scusa, ci sono altri ennemila modi per dirlo, a me non piace e basta)
  21. Ennemila
  22. Autore emergente
  23. Posizionarsi
  24. Un passo avanti
  25. Un passo indietro
  26. Traghettare aaaarghhhhh ...
  27. Là lontano sta abbaiando un cane
  28. Letteralmente
  29. Femminilità virginale
  30. La brezza leggera
  31. Il rosseggiare dell'alba o del tramonto
  32. Un tot di tot
  33. Alba livida
  34. Lacrime silenziose

Sul punto 8 sottolineato da Hombre pensavo di fare un post a parte "Detto ciò/ ad ogni buon conto / comunque / alla fine dei salmi" si tratta di quelle paroline che servono per prendere tempo intanto che si pensa quello che si deve dire, si fa nel parlato ma anche nei testi, come dunque, per cui, infatti e così via. Sono per lo più congiunzioni, parole senza significato proprio che si possono eliminare alla prima rilettura e il senso generale si manterrà intatto, come se non ci fossero mai state.

Hombre ne ha fatto un eds e ce li ha messi tutti: chi offre di più?

 
 
 

Le mie verdi note

Post n°879 pubblicato il 23 Febbraio 2014 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

E' quasi fine mese e ho già in mente il prossimo eds, sono sempre troppo avanti e proietto sul muro le diapositve di quel che sarà. Ma non lo dico. Taccio perché so tenere un segreto, prima ti toccano le mie notule, le fatture che faccio a tutti quelli che c'erano per saldare i conti e chiudere la questione del verde (occhio che scrivo direttamente nella finestra del browser, non ho il correttore ortografico, se sbaglio, pogo: spostati che potrei farti male.)

La storia era questa: scrivi un eds che contenga qualcosa di verde, tralasci di dire o spiegare nel dettaglio un mondo o una piccola cosa, entro il 18 febbraio  alle nove di sera e non vale consegnare prima di quattro giorni.

Angela con Opera numero 1

Questo trittico in crescendo mi ha impressionata. Che Angela sapesse tenere la penna dalla parte del manico era già chiaro da subito, non ci sono dubbi. La prosa le sgorga naturale dal rubinetto, ce l'ha in casa senza fatica apparente: è bastato incanalare un po' la foga per frenare la pressione e dare forma e controllo al bolo creativo, il risultato è di grandissima classe. Poi lo so che non è vero che è senza fatica, si dice per dire.

Michele Azzeccagarbugli con La sciarpa

Ciao Michele, benvenuto, son contenta di vedere un po' di nomi nuovi, giovanotti soprattutto che ne abbiam pochi. Son d'accordo col commento di Melusina, osa osa! Che vuol dire osa? vuol dire molla lì i vecchi aggettivi e sbalordiscimi, prova qualche abbinamento nuovo che sia tuo, solo tuo, alla peggio ti vengon fuori metafore agghiaccianti, che vuoi che sia? Resteremo di sale ma ci piace, siamo perversi, siam qui per questo.


Melusina con Un mare d'erba
Melusina bissa con Telefono casa
Melusina supera se stessa con Kate G.

Accidenti, in questi giorni sei ispirata, hai prodotto tre pezzi letteralmente uno meglio dell'altro: nel primo c'è l'angoscia, qualcuno ha detto che assomiglia alla strada di Cormac McCarthy e io sono d'accordo, il secondo è divertentissimo e tutto il succo sta proprio nell'omissione che viene man mano svelata, ma il terzo, oh, il terzo è un colpo da maestra e mi lascia senza parole. Il che è strano ma vero.

Hombre con O' nipote mascalzone

Omettere è sottintendere, ammiccare, lasciar stare di dire quel che si sa, si fa per prudenza, si fa per risparmiare il fiato. Stai preparandoti una bella schedatura di personcine per bene, un album di galantuomini e galandonne come quelli che hanno in questura: chi lo sa se una volta o l'altra fai su un casting per qualcosa di grosso. Intanto metti da parte. Noi leggiamo. Rapiti.

Camèl con La Prinz verde

Non è vero che mia mamma guidava piano, non è vero quasi niente di quello che scrivo. Altrimenti che lo farei a fare?


Lillina con Fili spezzati

I pezzi in corsivo, Lillina, mi hanno impressionata. Va bene, l'ho già detto prima per Angela e si vede che oggi sono impressionabile e non ho più parole per dirlo, ma mi ricordo ancora i primo balbettii, due anni fa, e adesso mi domandavo se stessi citando qualcuno, e chi: non si può sapere tutto, in caso avrei chiesto scusa per la mia ingnoranza. Perdonami amica mia, ho messo qualche frase su google ma non ci sono occorrenze, è tutta roba tua. E allora brava, davvero strabrava.

Calikanto con Onda verde

Di te mi colpisce sempre il coraggio, fin dalla prima volta. Che vuol dire il coraggio, scrivere non è mica pericoloso, che rischi si corrono? Eh, lo dici tu. Scrivere si corrono i rischi, altro che, e tu Cali li corri senza paura, vai fino in fondo, non ti fermi davanti a niente e nessuno. E questo arriva a chi ti legge e fa tremare i polsi e l'esofago.

Dario con Consigli

Il nondettista professionista - e scusa se mi ripeto ma me ne faccio un vanto e non ci sono storie. Nessuno come te sa tacere, credo sia per l'allenamento alla poesia, che stringe i canali e fa sgocciolare le parole con parsimonia, come un raffredore occluso. Tu sei reticente per principio, la lingua che hai scelto è oscura per scelta, non solo per noi polentoni ma per tutti: è scarna e secca come la lupa.

Gabriele con Due distinti signori...

Come si diverte Grabriele a giocare con le parole: dì la verità, hai trovato l'America qui, il paese della cuccagna. Son contenta, ho piacere. Anche noi ci divertiamo un sacco. Per questo non le avrei messe le note. Primo, perché tutti noi siamo dotati di dito e di google, chi vuole se lo trova da sè il contesto, ma quale ricompensa per chi invece non ne ha bisogno, perché già sa? Non c'è il secondo.

Pendolante con Cambiamenti cromatici

Certe cose non si giudicano per la lunghezza ma per la precisione. La precisione di ogni singola parola che rende conto delle sfumature, dei dettagli da guardare da vicino e da lontano. Un vero e proprio esercizio di stile, una fotografia scritta, un'immagine che si fissa nella retina a partire da dentro. Pare di essere lì.

Il Pendolo con L’ego di Dio

Qui si gioca, non dire di no! A partire dal titolo, non l'avevo nemmeno capito subito, ci ho fatto caso solo dopo un po' e il corto circuito intellettuale è stato ancora più piacevole. Mi sono divertita e l'ho letto due volte, è un grattacielo quanto a piani di lettura, ogni volta ce ne trovo uno diverso, vado su a piedi o prendo l'ascensore?

Gordon con Il primo viaggio insieme

Questo racconto rinasce ogni volta quando lei si toglie il casco e noi lettori immaginiamo la sua chioma bionda comparire all'improvviso - per noi - come dal nulla e sciorinarsi nel vento. Allora gli occhi tornano su a rileggere le prime righe e le parole in corsivo acquistano un significato diverso, si comincia a capire e si arriva di nuovo alle frasi finali e lei di nuovo viene fuori dal casco, si mostra, si svela: nasce.

Singlemama con La scatola verde

Hai progettato bene la tua trama per intrigare quei curiosoni dei tuoi lettori. Eccoli lì che pendono dalla tua tastiera, sbavano dalla voglia di sapere quello che tu non puoi dire: non solo perché non lo sai, ma anche e soprattutto perché è proprio questo il telaio portante del tuo racconto, l'architrave su cui si appoggia tutto. E di questo, sembra incredibile ma è vero, godono.

 

Ecco fatto. Ho detto tutto quello che dovevo dire, non ho lasciato niente sottinteso.

A presto!

[Edit]

Pendolante credeva di passarla liscia, chi lo sa perchè non ha voluto includere questo gioiellino nella lista, forse non era abbastanza verde? oppure non era abbastanza omesso? Era fin troppo omesso, di fatti non l'ha messo, era omesso del tutto! Vabbè, scusa, gioco. Per me ci sta, ci sta eccome e dunque lo dis-ometto.

 

 
 
 

RiCreati!

Post n°878 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

Giovedì 27 febbraio alle 18:30 riparte il mio laboratorio di scrittura RiCreativa presso il Centro Studi Albatros. Si tratta di un incontro gratuito e aperto a chiunque abbia voglia di giocare e di mettersi in gioco, ci sono ancora pochi posti liberi per cui se ti interessa affrettati a prenotare.

Cosa facciamo in un laboratorio dal vivo come questo? Scriviamo piccolissimi pezzi che scaturiscono da pungoli, suggestioni, sfide ogni volta diverse, lanciate da me e raccolte da chi c'è. Leggiamo, se vogliamo. Confrontiamo, ci specchiamo, soprattutto ci sblocchiamo e poi ci sentiamo meglio. Ci divertiamo molto.

Vieni?

Centro Studi Albatros

Via Enrico Noe 17 - Milano telefono 02 87390642

 

 

 
 
 

Io chiudo eh

Post n°877 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da LaDonnaCamel
 
Foto di LaDonnaCamel

Se non ci sono ritardatari o protestanti chiuderei questo EDS che ha visto una partecipazione non numerosissima ma di qualità nettamente più alta del solito, a riprova che prendersi un po' di tempo in più è sempre una buona strategia.

Per questo lasciami riflettere bene prima di spacciare le mie opinioni di cui si può fare senza (cit.)

Intanto riepilogo la richiesta:

Scrivi un eds che contenga qualcosa di verde, tralasci di dire o spiegare nel dettaglio un mondo o una piccola cosa, entro il 18 febbraio  alle nove di sera e non vale consegnare prima di quattro giorni.

e le risposte:

Angela con Opera numero 1
Michele Azzeccagarbugli con La sciarpa
Melusina con Un mare d'erba
Hombre con O' nipote mascalzone
Camèl con La Prinz verde
Lillina con Fili spezzati
Calikanto con Onda verde
Dario con Consigli
Gabriele con Due distinti signori...
Pendolante con Cambiamenti cromatici
Il Pendolo con L’ego di Dio
Melusina bissa con Telefono casa
Gordon con Il primo viaggio insieme
Melusina supera se stessa con Kate G.
Singlemama con La scatola verde

 
 
 

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