Siamo soli

Mantenetevi folli e comportatevi da persone normali

Ok. Il blog l'ho aperto. I primi messaggi di risposta li ho ricevuti...e adesso? Cosa si deve scrivere in un blog? I propri sogni? Fatti di cronaca? Poesie? Racconti?

Perchè ai voglia a dire che non te ne frega niente se ti leggano o no, ma alla fine è innegabile che ti dispiace se nessuno ti commenta....E poi altrimenti che l'ho aperto a fare il blog?

In attesa di capirlo girando tra i blog sempre più spesso mi imbatto in un tema comune. Cos'è la normalità?

E allora parliamo di cosa è per me la normalità e la pazzia.

Sebbene avessi già un opinione latente in me ogni volta che rileggo "Veronika decide di morire" è come se lo riscoprissi. Ecco alcune frasi emblematiche.

Che cos'è che spinge una persona a detestarsi? Forse la vigliaccheria. Oppure l'eterna paura di vivere nell'errore, di non fare ciò che gli altri si aspettano.

"Ah, se tutti potessero conoscere la propria follia interiore e convivere con essa! Il mondo sarebbe peggiore? No, le persone sarebbero più giuste e più felici."

"Il vero Io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te."

Sarebbe già sufficiente questo per esprimere cosa penso della normalità.

Normalità è forse avere una famiglia per sentirsi inseriti nella società e poi farsi due o tre amanti senza lasciare mai la moglie per non passare male?

Normalità è fare dei figli e dedicare tutta la vita a loro, posponendo ai loro bisogni tuo marito, gli amici, gli ideali?

Normalità è evitare di soffrire cercando di vivere tutte le passioni fino in fondo ma così facendo precludendosi anche il sapore della vita?

Normalità è non avere pensieri pornografici, non parlare di masturbazione, non usare parolacce facendo finta che tutto questo non faccia parte della propria natura?

Sempre in un libro di Coelho (ebbene si c'ho la fissa)  si legge questo inno a Iside:

Perche' io sono la prima e l’ultima,
io sono la venerata e la disprezzata,
io sono la prostituta e la santa,
io sono la sposa e la vergine,
io sono le braccia di mia madre,
io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli.
 
Io sono la donna sposata e la nubile,
io sono colei che da la luce e colei che non ha mai procreato,
io sono la consolazione dei dolori del parto,
io sono la sposa e lo sposo,
e fu il mio uomo che mi creo',
io sono la madre di mio padre,
io sono la sorella di mio marito,
ed egli e' il mio figliuolo respinto.
 
Rispettatemi sempre
Perche' io sono la scandalosa e la magnifica.

Ebbene quel che penso è che lo sbaglio più grande che potremmo fare è non accettare la nostra natura di santi e puttane contemporaneamente. Solo nel momento in cui riusciremo ad accettarle con serenità finiremo per buttare via la maschere di essere come vogliono gli altri e di volerci più bene.

Almeno per me è la cosa più difficile di questo mondo ma ci sto provando a non vergognarmi di essere pornoromantico...

Ps Chiedo venia per l'uso di questo neologismo che è il nick di una persona del blog, ma è geniale. Esprime perfettamente cosa sono...