LA DESTRA CALOLZIO

ARTEATRO 2008 (3)

S’è conclusa ieri, sabato 30 agosto, nel chiostro minore del Monastero di S. Maria del Lavello di Calolziocorte, la settimana di Festival Arteatro 2008, di cui avevamo già scritto nei giorni scorsi, una manifestazione promossa e organizzata dal Circolo Culturale Arteatro, di Calolziocorte, in collaborazione con il Comune e il patrocinio della fondazione del Monastero, della provincia di Lecco e della Comunità Montana Valle San Martino. Il festival ha proposto nei sette giorni di incontri, un viaggio nelle diverse forme espressive che il teatro offre in fusione e contaminazione di stili e generi diversi, con proposte che spaziano dall’arte, alla fotografia, dalla musica al teatro e alla letteratura, riscuotendo un successo sorprendente di consensi e pubblico, rappresentato nelle diverse serate da gente di tutto il circondario, (da Mandello a Pontida, per ciò che concerne le mie conoscenze, e molti del milanese), accorso, è il caso di dirlo, in massa, godendo del rituale rinfresco-aperitivo, offerto dall’organizzazione, alla fine di ogni serata.
  Molti degli intervenuti hanno constatato con sorpresa di dover occupare i posti in piedi rimasi, visto che a sedere erano andati esauriti anche quelli nel porticato (sui sassi).   Ho potuto, inoltre, constatare della omni presenza del vice sindaco Aldo Valsecchi, oltre a quella di moltissimi aficionados e ovviamente del sottoscritto, che non hanno perso una serata. 
  Ieri, sabato pomeriggio, alle ore 17.30 lettura di racconti brevi  di Cristian Borghetti "Opere di Vetro" da parte di Salvatore De Gennaro, che avevemo già ascoltato leggere passi dell'ultimo libro dello scrittore bellanese Andrea Vitali lunedì sera, mentre alle 21.00, ha avuto inizio l’esibizione del trio musicale “Due di Tre”, che ha divertito la platea, cantando il repertorio popolare meneghino, a parte una vecchia canzone di De Andrè “Il Gorilla”, che ha permesso al chitarrista, Claudio Acri (nella foto sopra a sinistra, un ragazzo non vedente) di dare prova di sé, con una voce praticamente uguale a quella del Fabrizio nazionale, accompagnato da un bravissimo bassista e dal cantante intrattenitore, Claudio Zerbin, un vero istrione del palco.
  La serata conclusiva è stata l’apoteosi del festival in quanto ad affluenza di pubblico, ma anche venerdì sera contro ogni aspettativa, vista la concomitanza della partita di supercoppa. il pubblico ha risposto alla grande, occupando  ogni ordine di posti, per assistere all’esibizione del violinista ungheresedi fama internazionale (suona nelle rappresentazioni di Moni Ovadia,) Janos Hasur,  nel suo “Violino e racconti”. Indescrivibile! Nel suo modo di parlare (vive in Italia da tempo, ma potete immaginare la cadenza) e di intrattenere con aneddoti e storielle di vita o inventate, che intervallava alle suonate col suo violino acustico, seppur disturbato dalla musica di un locale vicino. Nonostante ciò, l’artista ha saputo continuare, con i suoi tratti ironici, melanconici o allegri, senza battere ciglio. Al suo posto, un altro della sua levatura, avrebbe abbandonato il palco…e non ci sarebbe stato niente da dire. Davvero grande! Struggente il pezzo, eseguito prima del finale, in omaggio all’organizzatore Ettore Mangili, stroncato da un infarto, una mattina del maggio scorso, mentre beveva un caffé al bar. Presente alla serata la figlia. Un encomio particolare và anche all’associazione AMATEC di Lecco, un laboratorio di teatro creativo che ha giovedì 28, dopo la serata di riposo del mercoledì, ha messo in scena “Ascoltando Pinocchio”, sfruttando le tecniche di improvvisazione teatrale. La peculiarità: il gruppo dei partecipanti è costituito da una decina di persone con disagio mentale, coadiuvato da 4/5 volontari. Commovente ed emozionante allo stesso tempo è servito a farci capire quanta energia e spontaneità esiste e viene trasmessa da persone più sfortunate di altre, che l’energia la sprecano in futilità o in cose senza senso, per cercare di avere e prendere sempre di più, senza capire che la vera essenza della vita sta nel dare. L’ideatore e direttore artistico del festival, Paolo d’Anna, agli artisti di turno, al termine di ogni esibizione ha consegnato un libro offerto dall’Amministrazione Comunale sulla storia di Calolziocorte, e al violinista Hasur un targa ricordo come particolare ringraziamento. Prima dell’ultimo “Calici & Degustazioni” ha voluto salutare tutti e ringraziare, oltre al pubblico e i partecipanti, tutti i suoi collaboratori, il Comune di Calolziocorte, gli sponsor e coloro che si sono prestati per la buona riuscita di questa terza edizione del Festival, che ha sortito risultati eccezionali. La mostra di fotografia “Tutti i colori dell’India” di Ivo Bonaiti e la mostra di pittura “Ritratti ad inchiostro” (qui sotto a sinistra) di Paolo Facchinetti, molto suggestive nella splendida cornice delle sale fra il chiostro minore e il chiostro maggiore del Monastero, hanno avuto termine con la chiusura del festival.
  Da parte nostra non possiamo che ringraziare di vero cuore questi ragazzi, partecipanti e organizzatori, per la settimana che ci hanno offerta (nel vero senso del termine), spinti, si può dire, quasi soltanto dalla passione e per passione, emozionandoci, divertendoci o soltanto facendoci riflettere. Persone che hanno a cuore la tradizione, la cultura vera, che hanno animato la vita serale della nostra cittadina, permettendo a persone diverse e di luoghi diversi di ritrovarsi nella stupenda cornice del Santuario del Lavello, contribuendo a donargli ancora maggior visibilità e credibilità. Ci auspichiamo che l’edizione del Festival Arteatro 2009, possa essere di eguale successo, in modo d'auspicarci una rinascita delle tradizioni perdute, in modo che sempre più persone possano ritornare a condividere passioni culturali di vario genere, ormai assopite e anestetizzate dai più moderni mezzi di comunicazione. Un arrivederci al prossimo anno e un grazie ancora da parte mia. Per concludere voglio salutare tutti con una citazione di Dante dalla Divina Commedia: “Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.

           ARRIVEDERCI  AL  2009!
Coordinatore La Destra Calolzio e Val San Martino - Renato Bolis