« DIRITTI DEI CITTADINI | Costituzione part. III » |
Quanto ci costa il Quirinale...
Post n°92 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da ladestracalolzio
Tag: appannaggio, autisti, Casa Bianca, corazzieri, Francia, Germania, giardini, Italia, museo, Napolitano, palazzo, presidente, Quirinale, Roma
Per quanto riguarda invece il Quirinale di cui si parla poco, con la manutenzione dell'immenso palazzo che fu dei Papi e dei re d'Italia, nonché dei suoi giardini, di cui potremmo fare un bel museo, quindi una fonte di guadagno, gli italiani stanziano per quest’anno, la bellezza di poco più di 240 milioni di euro, qualcosa in più dei vecchi quattrocento miliardi di lire; soprattutto, 17 milioni in più rispetto al bilancio di previsione del 2007, che ne prevedeva «solo» 224. Eppure Giorgio Napolitano qualche mese fa aveva preannunciato tagli e contenimenti per 10 milioni di euro. Il personale complessivo è di 2181 dipendenti. Di questi, gli addetti di ruolo alla Presidenza ammontano a 1095 unità. Tra loro ci sono 108 dipendenti in diretta collaborazione con i vertici della Presidenza: e poi 1086 militari - tra loro i 297 corazzieri - e addetti alla polizia e alla sicurezza. L'appannaggio per il Presidente è di 218.407 euro. Corte faraonica, dunque. Neanche il Re aveva tanto personale alle sue dirette dipendenze. E, a dispetto del risparmio, i costi del Quirinale sono triplicati in 20 anni e i dipendenti addetti alla presidenza erano poco più di 700. Cita una nota di redazione: “In Germania nel 2006 sono stati stanziati per le spese della Presidenza diciannove milioni 354mila euro. Questa cifra è comprensiva di tutto, stipendio del presidente e del personale, spese ordinarie e straordinarie, viaggi all'estero, manutenzione delle due residenze (Bonn e Berlino). Per quanto riguarda la Francia. Il presidente francese non è una figura rappresentativa e notarile: ha un forte ruolo operativo, e in settori come quello degli esteri e della difesa prevalente, nella politica francese non è un osservatorio o un luogo di verifiche, è una plancia di comando. Adesso esaminiamo in dettaglio, molto in dettaglio le spese della Regina d’inghilterra. Elisabetta II d'Inghilterra dispone di 300 dipendenti, e ha messo online tutti i suoi costi: tutti! Precisando quanto spende per questo e quanto spende per quello fin nei dettagli. Fino all'ultimo centesimo. Da noi no, è segreto. Il bilancio del Quirinale è vietato ai cittadini. Nel 2006 hanno incassato dal Crown Estate 290 milioni di euro e ne hanno dati alla regina meno di 57. Ripartiti in tre pacchetti.La Civil List,che viene fissata ogni dieci anni e va a coprire gran parte delle spese,dallo staff alla rappresentanza:il contributo statale, per il mantenimento delle residenze reali, e il fondo per i viaggi di Stato. Tutto pubblico. Nell'anno fiscale chiuso il 31 marzo del 2006, la Corona è costata in tutto, come dicevamo, 56.800.800 euro: 17 per la Civil List, meno 22 per la gestione dei palazzi, 8 per i viaggi, 750.000 euro per informazione e comunicazione e cose varie come i 600.000 euro di provvidenze per gli impegni ufficiali del duca di Edimburgo. Riassunto: nel 1991-1992 la spesa pubblica per la Corona era di 132 milioni di euro, oggi è sotto i 57 milioni. Un bel taglio. Vediamo il Quirinale? In Inghilterra entrano, dal Crown Estate, 290 milioni di euro e da noi un milione, (fonte Espresso del 2000), dalla vendita dei pinoli di Castelporziano (gulp!). Ma anche altri paragoni sono umilianti. Negli ultimi anni, una sola voce è rimasta uguale: la busta paga del capo dello stato. Che a partire da Enrico De Nicola, che come dicevamo non toccava gli 11 milioni di lire l'anno di indennità, è ancora praticamente la stessa. Anzi, è spesso rimasta bloccata in tempi di inflazione finendo per ridursi in termini reali fino a imporre nuovi adeguamenti all'insù. Fatti i calcoli in euro attuali, Luigi Einaudi ne prendeva 184.960 nel 1948, Giuseppe Saragat 254.662 nel 1965 ,Francesco Cossiga 210.435 nel 1985 e 185.076 a fine mandato nel 1992, Oscar Luigi Scalfaro 210.770 nel 1996, quando chiese e ottenne di pagare l'Irpef come tutti gli italiani, a partire dal 1 gennaio del 1997. Insomma, variazioni molto contenute, in un'Italia sempre più benestante. Finchè Carlo Azeglio Ciampi scelse di non adeguare mai, nei suoi sette anni, i propri emolumenti. Rimasti fissi a 218.407. Un 10% abbondante sotto l'indennità di Saragat. Intorno a lui, però, il Palazzo s'è gonfiato e gonfiato e gonfiato negli anni. Al 31 agosto del 2000 il personale in servizio da noi era composto da 931 dipendenti diretti più 928 altrui avuti per distacco, per un totale di 1859 addetti.Tra i quali i soliti 274 corazzieri , 254 carabinieri (di cui 109 in servizio a Castelporziano!) 213 poliziotti, 77 finanzieri (64 della Tenenza di Torvajanica, che è avanti alla tenuta presidenziale sul mare sotto Ostia, e 14 della Legione Capo Posillipo), 21 vigili urbani e 16 guardie forestiali (ancora a Castelporziano?). Numeri sbalorditivi. Il solo gabinetto di Gaetano Gifuni (segretario generale alla Presidenza) era composto da 63 persone. Il servizio Tenute e Giardini da 115, fra cui 29 giardinieri (14 al Quirinale, 8 a Catelporziano e 7 nella napoletana Villa Rosebery) e 46 addetti a varie mansioni. Quanto ai famosi 15 crafsmen di Elisabetta II, artigiani vari impegnati nella manutenzione dei palazzi reali, al Quirinale erano allora 59 tra i quali 6 restauratrici al laboratorio degli arazzi, 30 operai, 6 tappezzieri 2 orologiai 3 ebanisti e 2 doratori. Quanto all'Eliseo, il confronto era almeno altrettanto imbarazzante: nonostante il presidente francese abbia poteri infinitamente superiori a quello italiano,aveva allora (compresi 388 miliardi) 923 dipendenti. La metà del Quirinale. E infatti costava pure quasi la metà: 86 milioni e mezzo in valuta attuale, contro 152 e mezzo. Per non dire del confronto umiliante, con la presidenza tedesca che sulle casse pubbliche pesava per 18 milioni e mezzo di euro: un ottavo della nostra. Il Quirinale costava nel 1997 “solo” 117.235.000 euro. Dieci anni dopo costa 224 milioni (più altri 11 che arrivano al colle da entrate proprie quali gli interessi attivi sui depositi e le ritenute previdenziali). Un'impennata del 91%. Sarà colpa dell‘infazione! Per non dire di poco più di vent'anni fa, quando la presidenza della repubblica (nel 1986) costava, in valuta odierna circa di 73 milioni di euro. Il che significa che in vent'anni la spesa “presidenziale”, depurata dall'inflazione, qui da noi è triplicata. Mentre in Gran Bretagna è più che dimezzata, col risultato che oggi Buckingham Palace costa un quarto del Quirinale. E tutto questo mentre il Paese stà andando alla deriva. Ma la Rivoluzione francese cosa l'hanno fatta a fare, se dovevamo tornare peggio che ai tempi dell'aristocrazia. Altrochè 2008! Qui siamo tornati al 1708. |
Un politico pensa alle prossime elezioni; un uomo di Stato alle prossime generazioni.
- John Clarke
Che grande uomo politico sarebbe stato Giuda!
- Achille Tournier
- Charles De Gaulle
Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura (dal film MATRIX).
E' tempo di sapere quale futuro vogliamo per il nostro pianeta, per noi, stessi e per le generazioni che ci seguiranno.
E' giunto il tempo per i cittadini di smettere di fidarsi ciecamente al modo con cui i politici gestiscono il mondo, servendo esclusivamente interessi personali.
Per ridare un senso alla democrazia, i cittadini devono smettere di essere passivi e spettatori, come il docile gregge che si vorrebbe che siano. Devono riflettere a ciò che vogliono veramente ed assumere in modo coerente il ruolo di stipendiato, consumatore, contribuente, elettore, dimostrando di non essere più pecora delle pecore.
Le direzioni prese dall'economia, la società, la tecnologia e l'ambiente non sono inevitabili
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
I MIEI BLOG AMICI
I MIEI ARTICOLI
- From the horse's mouth...
- I° Congresso de La Destra
- PRINCIPI FONDAMENTALI
- Lezione McCain
- PD, nuova corrente
- Democrazia: requiescant in pace
- Considerazioni semiserie
- Italia, la tomba del diritto
- Congresso provinciale di Lecco
- Ancora E.R.C. spa
- Superenalotto! Nessun commento
- Seconda battaglia di El Alamein
- Oil plunge, again!
- Meloni... di giornata!
- Figuraccia italiana
- La II battaglia di EL ALAMEIN
- Balla I.V.A.
- Manifestazione di Milano
- Good-by man
- DIRITTI DEI CITTADINI
- Crisi, recessione, stagflazione
- Torniamo alla preferenza
- Nessuna crisi ne La Destra
- Soldi e risorse buttati al vento
- La Destra è una sola
- Statali a spasso
- Quanto ci costa il Quirinale
- Fini G. come Forrest Gump
- Italiani...sveglia!
- Fini...che fine da badogliano
- 8 Settembre: polemiche inutili
- COSTITUZIONE parte III
- Federalismo Fiscale...Mah?!
- Su con la vita!
- Discorso di Robert Kennedy
- Sanità:toglierla alle regioni?
- ERC s.p.a...
- Guai a toccare gli extracomunitari
- Malinteso Alemanno
- I nostri amici americani?
- Lettera aperta di STAITI
- Chi incassa una rendita petrolifera? (2)
- Fallimento governo Berlusconi
- Guerra in Iraq... per il petrolio o i petrolieri?
- Che ne è della credibilità?
- A proposito di Tibet
- 1° Trofeo Master Cup (finali)
- Cosa sta succedendo?
- Tagli alla sicurezza
- Impronte digitali
- 16 gen 1969. Jan Palach
- Altrochè nuove provincie
- Cosa aspettiamo?
- Eccoli di nuovo...
- ALITALIA: italian job.
- Giornata Internazionale per il No alla Violenza Contro la Donna
- Fuck off, politicians!
- HANNO PRIVATIZZATO L'ACQUA!
- Lettere da Pescarenico
- Onore a Giovanni Parisi
- No alla Turchia in Europa
- In memoria dell'ultimo eroe
- Divulgare, divulgare, divulgare
- Ettore Muti: presente!
Inviato da: ladestracalolzio
il 06/01/2011 alle 17:56
Inviato da: ladestracalolzio
il 19/12/2010 alle 13:43
Inviato da: ladestracalolzio
il 13/11/2010 alle 14:15
Inviato da: ordw
il 12/11/2010 alle 18:30
Inviato da: ladestracalolzio
il 07/11/2010 alle 20:23