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LA DESTRA CALOLZIO

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Democrazia: requiescant in pace.

Post n°69 pubblicato il 03 Novembre 2008 da ladestracalolzio
 
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Gli ultimi sondaggi danno Berlusconi al 35% dei consensi in Italia. Insieme ai partiti della maggioranza arriva ancora al 50%. Seppur in diminuzione, dopo le politiche dell’aprile scorso, rimane comunque saldamente in testa alla lista dei consensi. Viene da chiedersi come sia possibile dopo tutto ciò che è accaduto e che sta accadendo nel nostro Paese?. Dal Lodo Alfano, al decreto salva processi; alla questione Rete4, all’incremento del numero di parlamentari inquisiti; conflitto d’interessi arrivato a livelli preoccupanti; questione sbarramento e preferenze anche per le elezioni europee; farsa Alitalia (che continuo ad essere convinto che finirà ad Air France). E ancora: la deludente applicazione, o non applicazione, del programma elettorale (vedi abolizione delle province e del bollo auto per esempio); la dichiarazione d’amore a Bush, definito ormai anche da alcuni componenti del CFR un emerito “deficiente” oltre che ubriacone pentito; per arrivare all'auspicio della vittoria di Mc Cain alle presidenziali USA, che porterebbe il mondo alla catastrofe, ma salverebbe le lobby dei petrolieri e dei guerrafondai dietro ai quali stanno i banchieri, quelli veri, che governano il mondo (Rothschild in testa). A parte che neppure i poteri forti e i finanziatori dei candidati presidenziali americani appoggiano più Mc Cain, che riceve 1/4 dei finanziamenti che arrivano a Obama, con la Palin, sua vice, che pensa già alle presidenziali del 2012. La lungimiranza dove sta? Come si fa a dire che vincerà Mc Cain (dichiarazione di Bossi e Lega Nord), pensando che gli americani, ansiosi di voltare pagina e cambiare il loro futuro, possano votare un candidato di 72 anni. Non siamo in Italia! Ebbene, nonostante tutto, la percentuale di consensi resta davvero elevata. Ma com’è possibile che gli italiani votino in massa per Berlusconi (questo se lo chiedono anche all’estero)? Come si fa a non capire che ci porterà nel baratro?, si chiede qualcun'altro. A proposito di questultimo punto bisogna, tuttavia, essere onesti e chiarire se si tratta di baratro socio-culturale o economico. Per quanto riguarda la prima ipotesi, non credo ci possano essere problemi, visto che ci siamo già, onestamente e non solo per colpa di Berlusconi, che ha comunque una bella responsabilità con i suoi media. Riguardo al secondo punto bisogna dire che sul baratro ci siamo già, per colpa sua (governo 2000-‘05), ma soprattutto per colpa di tutti i governi precedenti, succedutisi negli anni del dopoguerra in poi. Sono diverse le motivazioni e le conclusioni , ma è loro la responsabilità maggiore, EU compresa, che s’è dimostrata e si sta dimostrando, inutile negarlo, un vero flagello, dopo essere stata propinata come panacea a tutti i mali.
  Gli italiani pro Berlusconi sono convinti che sarà in grado di salvarci dal baratro, mentre gli altri pensano che ci darà il colpo di grazia. Personalmente, credo che si farà gli affari suoi, in primis, poi quelli di chi rappresenta, i poteri forti, non certo del popolo, probabilmente, anche perché privo di capacità politiche, diplomatiche e decisionali. È troppa la “gente” oggi in Italia a cui deve rendere conto. L’imperatore di Arcore, in cuor suo, pensa di riuscire a far contenti tutti, alla fine, invece, si ritroverà, come l’imperatore dei francesi, a Sant’Elena, (per non dire, eufemisticamente badate bene, a Piazzale Loreto) abbandonato da tutti.
  Molti italiani, soprattutto le giovani generazioni, non sanno, che il FMI nel corso degli ultimi anni ha perduto molto del suo potere e per non restare escluso dal “nuovo ordine mondiale” vuole riguadagnare terreno partendo proprio da un possibile default di un paese del Vecchio Continente, com'è accaduto e sta ancora accadendo all’Argentina. E quale occasione migliore per puntare sull’Italia che si ritrova con un Presidente del Consiglio da Repubblica delle banane? Probabilmente il FMI aveva messo gli occhi anche sulla Spagna e sulla Grecia (meno appetibile), ma dopo aver capito che con Zapatero è dura, e con la Grecia i loro piani andrebbero ad incocciare contro una reazione troppo violenta della popolazione, ha preferito (diciamo così) puntare dove esiste l’unico Capo di Governo che controlla totalmente i media, e fra un po’ arriverà a controllare tutti i gangli vitali del Paese: l’Italia di Berlusconi. Inoltre, è l’unico in grado di portare avanti il programma della P2 di Gelli  (oggi non è più un mistero per nessuno). Questo per dire che gli italiani possono mettersi il cuore in pace per i prossimi dieci anni, che a Berlusconi il potere assoluto non lo toglierà nessuno degli altri partiti  e nemmeno la volontà popolare, dovesse governare a suon di decreti, o dare un’aggiustatina alla Costituzione per cambiare la forma dello Stato ad personam, o per asservire completamente la magistratura, non per condannare gli oppositori, ma per scagionare amici, amici degli amici, e perché no, se stesso
 Nel caso si dovesse verificare anche lontanamente una remota possibilità di venire cacciato, ci metterebbe poco a rimetterci al discorso del  3  gennaio 1925”, magari non per sua diretta espressione o volontà, ma perché, costretto dagli eventi e dagli impegni assunti. Non potrà più tirarsi indietro (com’è sempre accaduto ai governi assolutisti, illuminati o meno che fossero) e dovrà continuare per una strada che alla fine, anche lui non saprà più dove conduce. Ma questo è un altro capitolo della sceneggiata italiana. Nel frattempo, finché, “Silvio c’è!” non rimane che attendere. Quando lui non ci sarà più i suoi eredi faranno la fine dei Rizzoli, dei Cecchi Gori, dei Ferruzzi e di quasi tutti i rampolli di coloro che comandavano grandi trust, non più in grado di rimanere legati a certe poteri e comprendere situazioni particolari. Gli imperi passeranno di mano agli sciacalli di turno e la storia del nostro Paese continuerà a perpetuarsi come sempre. Intanto: democrazia “Requiescant in pace. Amen”.
Ma l'opposizione dov'è, cos'è, cosa fa? This is a question!

 
 
 
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Un politico pensa alle prossime elezioni; un uomo di Stato alle prossime generazioni.
- John Clarke

Che grande uomo politico sarebbe stato Giuda!
- Achille Tournier

 

La politica è una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici.
- Charles De Gaulle

 

Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura (dal film MATRIX).

E' tempo di sapere quale futuro vogliamo per il nostro pianeta, per noi, stessi e per le generazioni che ci seguiranno.

E' giunto il tempo per i cittadini di smettere di fidarsi ciecamente al modo con cui i politici gestiscono il mondo, servendo esclusivamente interessi personali.

Per ridare un senso alla democrazia, i cittadini devono smettere di essere passivi e spettatori, come il docile gregge che si vorrebbe che siano. Devono riflettere a ciò che vogliono veramente ed assumere in modo coerente il ruolo di stipendiato, consumatore, contribuente, elettore, dimostrando di non essere più pecora delle pecore.

Le direzioni prese dall'economia, la società, la tecnologia e l'ambiente non sono inevitabili

 
 
 

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