Messaggi del 19/12/2014

PENSIERI SPARSI DEL 19 DICEMBRE 2014

Post n°16997 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 19 DICEMBRE 2014

“Se l’amore è malattia …

È  la più bella malattia

che ci sia”

Dino

 
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ANTONELLA E LO SPETTACOLO DI BENEFICENZA racconto (839) di Dino Secondo Barili

Post n°16996 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

19 DICEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 19 dicembre 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

839

Antonella e lo Spettacolo di Beneficenza

Nella vita ci sono mille motivi per cambiare. A volte, però, ci si lascia prendere dalla pigrizia e dal quieto vivere … e si tira a campà … tra mugugni e insoddisfazioni. Un anno fa, non è stato così, per la Dott. Antonella, trentacinque anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo, impiegata a Milano, abitante a Pavia. Antonella aveva preso la decisione. Aveva detto al suo Filippo “Così non può andare avanti. Quando una cosa va bene a te … non va bene a me … e viceversa. Prendiamoci un periodo di riflessione … che sappiamo rappresenterà una pietra sul  nostro passato” Filippo era quello che aspettava. Se il discorso non l’avesse fatto Antonella, l’avrebbe fatto lui stesso. Quando si mette una pietra sul passato, in un primo momento, si va in crisi. Non si sa più quali pesci prendere. Antonella chiese aiuto alla sua coetanea e amica Caterina la quale aveva già passato una situazione del genere. “Antonella, non fartene un problema. “Cessato un Papa … se ne elegge un altro”. Quel che conta è partire alla grande. Col piede giusto. Milano è grande. C’è di tutto e di più. C’è, per esempio, un gruppo di sette amici scapoli sui quarant’anni che hanno deciso di organizzare uno Spettacolo di Beneficenza. Sono alla ricerca di una donna protagonista. Lo spettacolo ha per titolo, “Il bacio di Biancaneve”. Ovvero, la fiaba riveduta e corretta per le donne e gli uomini di oggi. Come tu sai Biancaneve dopo aver mangiato la mela avvelenata si sente morire … Secondo il Medico di Fiducia, Biancaneve può salvarsi dalla morte solo se baciata … con un bacio eccezionale.  I sette nani si offrono di baciarla. Biancaneve, però, non vuole un bacio qualunque. Prima di accettare il bacio, vuole che ogni nano dimostri le proprie capacità. I sette nani presentarono il meglio di sé stessi. Per esempio. Dotto, Brontolo, Pisolo, Mammolo, Gongolo, Eolo e Cucciolo cantarono ognuno una canzone. Con una trama così … la Dott. Antonella si sente animata da spirito teatrale. Decise di mettersi in contatto con i sette amici per partecipare allo spettacolo di beneficenza. La trentacinquenne non poteva fare scelta migliore. I sette scapoli erano bellissimi. Uno migliore dell’altro. Il successo dello spettacolo era assicurato. Anche i sette quarantenni, dopo aver visto Antonella, sono andati in estasi. Tutti erano ansiosi di  baciare Antonella. A Biancaneve (Antonella), però, era riservato il diritto di scegliere e decidere da chi essere baciata. Un anno fa, in un batti baleno i sette quarantenni e Antonella, allestirono uno spettacolo eccezionale. Fecero molte prove per fare bella figura. Dopo aver ascoltato tutti e sette i “così detti nani” Antonella decise che avrebbe svelato il nome del vincitore (e da chi sarebbe stata baciata) solo al termine dello Spettacolo di Beneficenza. I sette quarantenni “nani” mugugnarono … ma accettarono la decisione. La sera dello spettacolo, il teatro era stracolmo di spettatori. La voce era arrivata in tutta Europa. La spettacolo è andato benissimo. Dotto ha cantato “Arrivederci Roma”. Brontolo “La porti un bacione a Firenze”. Pisolo “Ciao Turin”. Mammolo “Roma non far la stupida stasera”. Gongolo “Dove sta Za Zazà”. Eolo “ Nostalgia de Milan” e Cucciolo il “Tango della gelosia”. Ognuno dei sette nani ci diede l’anima per fare bella figura e poter baciare Biancaneve. Antonella, però, dopo aver ascoltato tutti e essersi complimentata con ognuno dei sette nani, prese la parola e disse la sua. “Carissimi Nani … siete stati meravigliosi … ma non posso sceglierne uno e scontentare gli altri sei. Ho deciso di essere baciata da uno spettatore estratto a sorte. Sarà il sorteggiato a baciare Biancaneve, cioè la qui presente” I sette nani mugugnarono (come al solito), ma non avevano altra scelta. E’ stato la stessa Antonella ad estrarre il numero corrispondente allo spettatore. La vittoria è andata ad un bellissimo cinquantenne che si trovava a metà platea. Questi si alzò dal proprio posto. Si è avvicinato a Antonella e l’ha baciata una prima volta. Antonella non si mosse. Lo spettatore baciò Antonella una seconda volta … Solo al terzo bacio la bellissima trentacinquenne  si sentì guarita. Era effettivamente il bacio che voleva. Lo spettatore si presentò. “Sono il Principe ereditario del Principato della Valle Fiorita. Uno spettacolo così non l’ho mai visto. Pertanto, chiedo a te Antonella di diventare mia moglie e i sette nani di creare “la Compagnia Teatrale di Biancaneve”. Voglio che nel mio Principato … uno spettacolo così non manchi mai” Questa volta è stata la stessa Antonella a volare tra braccia del Principe della Valle Fiorita. Nella vita non bisogna mai perdere il treno della fortuna e della felicità. Questo è il racconto 839, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°16995 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

MILANO 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/12/14 alle 18:38 via WEB
San Bernardino alle Ossa - Milano--Si trova nelle vicinanze del Duomo , dove,al tempo dei Romani, c'era un'area boschiva considerata sacra, che i Celti denominavano nemeton. Oggi, esistono la via Brolo, un vasto terreno adibito alle coltivazioni,frutteti,la via Verziere , qui si teneva il mercato con i banchi della verdura e la via della Signora, dedicata ad una benefattrice degli edifici che sorsero in seguito. Accanto all'attuale chiesa, c'è quella di Santo Stefano, nel 1145, in pieno Medioevo, un cittadino milanese ,Goffredo da Bussero, donò il necessario per la costruzione di un ospedale. Si costruì anche un annesso cimitero, per la sepoltura di coloro che morivano ma nel 1210 si dovette costruirsi una camera-ossario per far posto a nuove sepolture. Per le vie di Milano,un tempo, avremmo potuto incontrare i membri di un ordine molto particolare i Disciplini, indossavano cappucci chiusi, che nascondevano il volto con due fessure all’altezza degli occhi; portavano legato al cordone della cintura un teschio; il saio era aperto sulla schiena, per mostrare a tutti i segni della fustigazione. I Disciplini accompagnavano l’autoflagellazione, con le loro preghiere. Era il loro ordine a custodire l’ossario dell’ospedale del Brolo e la piccola chiesa annessa quando, nel 1642, il campanile di Santo Stefano crollò trascinando entrambi gli edifici nella distruzione. Dediti al culto dei morti, i Disciplini decisero di ricostruire la cappella-ossario Raccogliendo le ossa dei defunti nell’ospedale, dei propri confratelli, dei canonici di S. Stefano , quelle dei condannati alla decapitazione e di morti in prigione, l’ordine ricoprì le pareti del nuovo ossario con la più macabra delle decorazioni. Sotto la cupola affrescata da Sebastiano Ricci, che ritrae l’ascensione delle anime purganti al Paradiso, la stanza appare come un angolo di Purgatorio. Per tutta la loro altezza le pareti sono ricoperte da ossa umane: teschi, omeri, tibie, femori che si alternano come ornamenti. Sulle colonne, sui cornicioni delle porte, sulle pareti ci sono teschi scuriti dai secoli creano due grandi croci. In alto lunghe ossa formano la “M” di Maria, a cui la chiesa era dedicata; e sotto l’altare ci sono corpi scomposti. Nel 1750 la piccola chiesa a fianco dell’ossario venne ampliata, erigendo l’attuale San Bernardino Si tratta di un edificio barocco, chiaro e luminoso. Uno stretto corridoio, sulla destra, porta all' ossario; nella cappella a destra sono sepolti alcuni discendenti di Cristoforo Colombo: lo stemma sulla cornice laterale è quello del famoso esploratore e così il motto di famiglia “Colon diede il nuovo mondo alla Castiglia e al Leon”. Sul pavimento al centro della chiesa si trova una grata di ferro che attraverso dieci gradini porta nei sotterranei, al sepolcreto dei Disciplini: una grande cripta a forma di pentagono irregolare, sui cui lati sono disposte ventuno nicchie di pietra simili a sedili. Nel 1786, l’ordine venne soppresso, sui sedili furono trovati i corpi mummificati dei confratelli defunti. Il corpo del defunto veniva posto nella nicchia, avvolto nel proprio saio, col cappuccio calato per nascondere il volto,una tavoletta con scritto il nome,( appositi fori nella pietra permettevano la fuoriuscita dei liquami dal corpo)così il cadavere veniva lasciato ad essiccare. Ciao Teresa

 

 

 

 
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CIAO GIANLUIGI ... GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO

Post n°16994 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO GIANLUIGI ...

GIANLUIGI PEDRINELLI DI GARLASCO

 
pedro_luca
pedro_luca il 19/12/14 alle 19:06 via WEB
Complimenti. Gli ultimi saranno, anzi, sono i primi. Buon Natale.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 19:37 via WEB
Ciao Gianluigi - hai ragione. Bel commento. Buon Natale. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16993 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 19/12/14 alle 11:02 via WEB
Carissimo Dino, bel racconto non c'è dubbio, ma i baci, gli sguardi da innamorati dove li hai lasciati? Sei stato birichino hai dimenticato Cupido? Un abbraccio e felice venerdì. ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 19:32 via WEB
Ciao Antonella - il baci ci sono. Sono sottintesi tra le righe. Carmen ha approfittato di tutte le occasioni (quando non c'era nessuno) per baciare Mansueto ... Ovvio. Altrimenti come avrebbe potuto annunciare che sarebbe diventata sua moglie? Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°16992 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

 
menegi53
menegi53 il 19/12/14 alle 09:34 via WEB
Buongiorno Dino! Un buon inizio di venerdì con un sorriso e un abbraccio. Il sole sta affacciandosi dietro la nebbia! A presto per leggere un altro tuo bel racconto, che poi più che di fantasia sembrano reali, come pescati da un sogno e resi veri con un soffio di vita!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 19:29 via WEB
Ciao Giovanni - Grazie del complimento. Il racconto quotidiano è come il caffè di metà mattina ... serve e come. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CARMEN racconto (181) di Dino Secondo Barili

Post n°16991 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

181

 Carmen

Spesso le donne sono molto più intraprendenti e determinate degli uomini. Sanno quello che vogliono e nessuno è in grado di fermarle. Accade così che quando una donna entra in un ufficio resta sempre difficile prevedere come “le cose” andranno a finire. E’ accaduto anche due anni fa, quando Carmen, trent’anni, bellissima ragazza piena di vita e con le idee chiare entrò a far parte del Gruppo di ricerca di una Agenzia di Pubblicità a Milano. Carmen aveva desiderato quel posto come si desidera la manna dal cielo. Era lunedì, il giorno in cui entrò in ufficio… e, a Milano, c’era il sole. Nell’Agenzia vivacchiavano due uomini Alfredo e Mansueto e tre donne Gloria, Franca e Cesira. Il loro fare e il loro dire era “gestire il meglio possibile” la clientela “in portafoglio”. Quando in un ufficio, però, entra un nuovo “arrivo” (specialmente se donna)… nulla resta più come prima. Carmen si presentò come una comune donna che andava a lavorare… ma non era così. Fece tutto ciò che le veniva richiesto. Anche i mestieri più umili come tenere in ordine l’ufficio… Carmen, però, stava solo studiando. In ufficio si fermava sempre il Dott. Mansueto, responsabile dell’Agenzia, cinquant’anni, scapolo, bella presenza, il quale era il primo ad entrare e l’ultimo ad uscire. Inoltre, il Dott. Mansueto aveva sempre moltissime incombenze. Carmen, dopo qualche giorno, si offrì di dare una mano in tutto ciò che poteva essere utile. Era quello che il Dott. Mansueto desiderava…il quale, però, era sempre sulle difensive. In passato aveva avuto parecchi guai con le impiegate “troppo volonterose”. Carmen capì subito che doveva farsi amica prima di tutto delle impiegate… Gloria, Franca e Cesira. Una operazione difficilissima perché nessuna delle tre era disposta a cedere anche una minima parte del proprio lavoro o farsi aiutare. Tuttavia, l’operazione gentilezza aveva funzionato a meraviglia e procedeva bene. L’unica incognita era il Rag. Alfredo, responsabile amministrativo dell’Agenzia, colui che teneva i conti. Cinquantadue anni, separato dalla moglie, senza figli. Il suo unico “mondo” era l’ufficio. Un mondo chiuso nelle sue mani e nei suoi “infiniti” segreti… che non rivelava a nessuno. Carmen mantenne con Alfredo un atteggiamento di deferenza totale… a limite dell’ossequio. Dopo un anno di lavoro massacrante, però, Carmen cambiò strategia. Ormai era considerata parte del personale…Carmen aveva già preso la sua decisione: “capovolgere l’ufficio”. Un lunedì di un anno fa entrò in ufficio con un vestito straordinariamente elegante, semplice, ma attraente. Le stesse Gloria, Franca e Cesira ne furono immediatamente gelose. Ciò non era preoccupante. Carmen era già entrata in totale confidenza con il Dott. Mansueto del quale aveva conquistato la completa fiducia. Quel lunedì di un anno fa (a Milano c’era il sole), Carmen, avrebbe tenuto la sua prima riunione a tutto il personale dell’Agenzia. Avrebbe dichiarato che sarebbero nate “tre nuove Agenzie” con a capo Gloria, Franca e Cesira sotto la diretta responsabilità di Carmen come “supervisore” di ogni nuova attività. In quella stessa occasione avrebbe annunciato che, quella stessa settimana, sarebbe diventa la moglie del Dott. Mansueto (181).

 
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IL CALENDARIO DELL'AVVENTO di Teresa Ramaioli

Post n°16990 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

IL CALENDARIO DELL'AVVENTO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 18/12/14 alle 16:41 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO----VENERDI 19 DICEMBRE----NON C'È POSTO NELLA LOCANDA Guido Purlini aveva 12 anni e frequentava la prima media. Era già stato bocciato due volte. Era un ragazzo grande e goffo, lento di riflessi e di comprendonio, ma benvoluto dai compagni. Sempre servizievole, volenteroso e sorridente, era diventato il protettore naturale dei bambini più piccoli. L'avvenimento più importante della scuola, ogni anno, era la recita natalizia. A Guido sarebbe piaciuto fare il pastore con il flauto, ma la signorina Lombardi gli diede una parte più impegnativa, quella del locandiere, perché comportava poche battute e il fisico di Guido avrebbe dato più forza al suo rifiuto di accogliere Giuseppe e Maria. La sera della rappresentazione c'era un folto pubblico di genitori e parenti. Nessuno viveva la magia della santa notte più intensamente di Guido Purlini. E venne il momento dell'entrata in scena di Giuseppe, che avanzò piano verso la porta della locanda sorreggendo teneramente Maria. Giuseppe bussò forte alla porta di legno inserita nello scenario dipinto. Guido il locandiere era là, in attesa. “Che cosa volete?” chiese Guido, aprendo bruscamente la porta. “Cerchiamo un alloggio”. “Cercatelo altrove. La locanda è al completo”. La recitazione di Guido era forse un po' statica, ma il suo tono era molto deciso. “Signore, abbiamo chiesto ovunque invano. Viaggiamo da molto tempo e siamo stanchi morti”. “Non c'è posto per voi in questa locanda”, replicò Guido con faccia burbera. “La prego, buon locandiere, mia moglie Maria, qui, aspetta un bambino e ha bisogno di un luogo per riposare. Sono certo che riuscirete a trovarle un angolino. Non ne può più”. A questo punto, per la prima volta, il locandiere parve addolcirsi e guardò verso Maria. Seguì una lunga pausa, lunga abbastanza da far serpeggiare un filo d'imbarazzo tra il pubblico. “No! Andate via!” sussurrò il suggeritore da dietro le quinte. “No!” ripeté Guido automaticamente. “Andate via!”. Rattristato, Giuseppe strinse a sé Maria, che gli appoggiò sconsolatamente la testa sulla spalla, e cominciò ad allontanarsi con lei. Invece di richiudere la porta, però, Guido il locandiere rimase sulla soglia con lo sguardo fisso sulla miseranda coppia. Aveva la bocca aperta, la fronte solcata da rughe di preoccupazione, e i suoi occhi si stavano riempiendo di lacrime. (Il finale di Guido) Tutt'a un tratto, quella recita divenne differente da tutte le altre. “Non andar via, Giuseppe” gridò Guido. “Riporta qui Maria”. E, con il volto illuminato da un grande sorriso, aggiunse: “Potete prendere la mia stanza”. Secondo alcuni, quel rimbambito di Guido Purlini aveva mandato a pallino la rappresentazione. Ma per gli altri, per la maggior parte, fu la più natalizia di tutte le rappresentazioni natalizie che avessero mai visto. Il racconto è un invito a ritrovare il senso vero del Natale. Per troppa gente quello che succede in questi giorni è solo una specie di “teatrino”, una commedia recitata da tutti per antica tradizione. Guido doveva fare l'attore e recitare una parte stabilita. Invece ha trasformato in vita lo spirito autentico dei Natale.----Buon Natale Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO PAOLO ... FRAGGINA

Post n°16989 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO PAOLO ...

FRAGGINA

 
fraggina
fraggina il 18/12/14 alle 22:49 via WEB
Buona serata , si lo Zampognaro , è quello che dovrebbe essere in tutto il mondo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 07:33 via WEB
Ciao Paolo - hai ragione. Lo Zampognaro ha ragione. Tutti noi vorremmo un mondo migliore. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO GINO ...AVVBIA

Post n°16988 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 
Tag: avvbia

CIAO GINO ...

AVVBIA

avvbia
avvbia il 19/12/14 alle 00:42 via WEB
Racconti,post,argomenti e belli ma lunghetti per un post o blog che dovrebbero essere a mio parere sintetici. Dificile venirti dietro ma ammiro la tua costanza,il tuo tempo libero ed il resto. ciao dino. gino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 07:27 via WEB
Ciao Gino - Hai ragione. I racconti sono un po' lunghi. Purtroppo nascono così ... da 838 giorni. Uno al giorno. Il proposito è di arrivare a mille ... in mille giorni. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16987 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/12/14 alle 21:04 via WEB
Che meraviglia di racconto carissimo Dino! Contessa per tutta la vita... adorabile l'esperimento di Francois... il bacio era ancora più dolce... appassionato... lungo... ineguagliabile... Bellissimissimo... Un abbraccio e felice serata, ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 07:24 via WEB
Ciao Antonella - Francois non aveva mai visto (e provato) i baci di una donna in trance. Sono superlativi. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°16986 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

 
DoNnA.S
DoNnA.S il 18/12/14 alle 20:59 via WEB
Che dire Dino, un racconto molto romantico. Dove non manca fantasia e avventura. Direi che la morale è non smettere di sognare, perché i sogni sono desideri e con un pizzico di magia e spirito di avventura possono realizzarsi.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 07:22 via WEB
Ciao Donatella - grazie del bel commento. Hai detto tutto. Approvo totalmente. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GINO --- AVVBIA

Post n°16985 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 
Tag: avvbia

CIAO GINO ...

AVVBIA

avvbia
avvbia il 19/12/14 alle 00:42 via WEB
Vedi qua ci siamo. convengo approvo ma è UNA BELLA malattia. notte..
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 07:17 via WEB
Ciao Gino - grazie per aver convenuto che l'amore è "UNA BELLA MALATTIA". Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°16984 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 18/12/14 alle 20:50 via WEB
Se l'amore è una malattia, io voglio essere ammalata e contagiosa!!! Un abbraccio e buona serata carissimo Dino. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/12/14 alle 07:16 via WEB
Ciao Antonella . bellissimo pensiero. Pensa come sarebbe bella la società ... se tutte le persone (uomini e donne di ogni età) fossero ammalate ... d'amore. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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BUON VENERDI' 19 DICEMBRE 2014

Post n°16983 pubblicato il 19 Dicembre 2014 da dinobarili
 

BUON VENERDI' 19 DICEMBRE 2014


 
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