Messaggi del 30/12/2014

PENSIERI SPARSI DEL 30 DICEMBRE 2014

Post n°17184 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 30 DICEMBRE 2014

“La campana dell’amore suona quando vuole”

Dino

 
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LILLY E IL PRINCIPE RALF racconto (850) di Dino Secondo Barili

Post n°17183 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

30 DICEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 30 dicembre 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

850

Lilly e il Principe Ralf

Dice un vecchio proverbio che nella vita “non bisogna mai cantare vittoria … anche quando le cose vanno bene” … immaginarsi quando le cose vanno così e così. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Dott. Lilly, quarant’anni, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Fino a qualche tempo prima l’Agenzia Commerciale a Milano presso la quale lavorava sembrava la più florida del settore. Poi, tutto ad un tratto, erano venuti a galla un sacco di questioni economiche che, messe una accanto all’altra, hanno fatto esplodere l’ingranaggio generale. Risultato. La Dott. Lilly, che fino a quarant’anni non aveva mai avuto  alcun problema, ha cominciato a sentirsi insicura ed aver paura di perdere il posto di lavoro. Cominciò anche a vedere il buio oltre la siepe … La siepe era la recinzione che circondava il giardino della sua bella Villa in Pavia. Inoltre, il suo compagno Alfredo con il quale, da quattro anni divideva la vita, aveva preso una sbandata per una ventenne romana. Da Pavia si era trasferito a Roma con la scusa del lavoro. La Dott. Lilly si sentì persa. Mancante di una spalla. Comprese allora che da sola non sarebbe riuscita a ritrovare un corretto equilibrio e la sua vita sarebbe sta penalizzata. Per fortuna che, Lilly, aveva un’amica e coetanea, la Dott. Luisa, Psicologa con Studio in Milano alla quale decise di rivolgersi. Uno degli errori di oggi … è che una persona pensa di risolvere i propri problemi da sola. Impossibile.  E’ necessario affidarsi a persone fidate. Persone che sanno il loro mestiere e sanno dove mettere le mani. Per prima cosa la Dott. Luisa si è fatta raccontare per sommi capi quali erano le preoccupazioni. Poi, insieme a Lilly ha cercato di creare dei “paletti” … come si dice in gergo. Infine, chiuse i varchi che quasi sempre presentano l’aspetto peggiore. “Vedi, Lilly” – disse la Dott. Luisa – “Quando alcune cose non vanno per il verso giusto si tende a generalizzare. E’ il momento di non pensare … Nella vita, quando il temporale arriva, bisogna cercare di ripararsi e aspettare che passi. Da oggi, quando hai bisogno, chiamami in qualsiasi momento … io sono a tua disposizione” Lilly si sentì sollevata. Ormai aveva un aiuto. Aveva Luisa alla quale poteva chiedere qualsiasi cosa. Per alcuni mesi, la quarantenne si sentì come in apnea … vivere … senza vivere. Intanto la figura di Alfredo stava perdendo consistenza … Lilly, però, si stava addormentando. Non aveva più stimoli. La Dott. Luisa se ne accorse. “Lilly, ti vedo sempre più assente. Non mi piace. Devi ricominciare a vivere. Siccome so che sei una brava cuoca ho una proposta da farti. Sabato prossimo, su un’isola del fiume Ticino ci sarà la “Notte Magica” Cercano una cuoca superlativa  … Tu puoi offrirti. E’ sempre una bella sfida ... Inoltre potrai conoscere uno splendido ballerino. Il Principe Ralf” Per Lilly è stata come una scossa. La scossa di cui aveva bisogno. Si offri come cuoca e venne subito accettata. Quel sabato sera di un anno fa, sull’isola del Ticino non mancava nulla. Un pubblico selezionato ed elegante. Una organizzazione perfetta. La cena superlativa. Lilly ha ottenuto molti applausi. Non solo. E’ stata invitata per un provino presso una TV lombarda per un’eventuale trasmissione. Quello, però, che sollecitava l’interesse della quarantenne era il Principe Ralf di cui ne aveva sentito parlare … ma non aveva mai avuto occasione di conoscere. Nel programma della Notte Magica c’era una selezione da Balletti Classici. Protagonista proprio il Principe Ralf. Al termine dello spettacolo è stato proprio lo stesso Ralf a voler conoscere Lilly di cui aveva apprezzato la favolosa cena. Ralf e Lilly hanno cominciato a parlare e tra i due è nata un’immediata simpatia. Ralf sembrava un Dio greco … e accanto a Lilly sembrava di essere sull’Olimpo … il Regno degli Dei. E’ stato proprio Ralf a chiedere a Lilly di fare una passeggiata nel bosco. Sono pochi ad immaginare quello che si prova su isola del fiume Ticino … di notte quando la Luna illumina il paesaggio. Sembra di essere nel Paradiso Terrestre … dove  tutto è magico. Magica l’atmosfera, le piante, gli arbusti, le ombre che si muovono come fossero animate da musiche silvestri … E’ stato proprio in mezzo al bosco che Lilly ha sentito freddo e il bisogno di un calore nuovo, speciale … quello del Principe Ralf. Come fanno un uomo ed una donna rimanere indifferenti quanto il calore dei loro corpi accende le più segrete passioni? Lilly si lasciò cullare tra braccia di Ralf. Con la scusa che aveva freddo Lilly si stringeva sempre più al Dio greco il quale è esploso in un bacio superlativo. Uno di quei baci che i poeti cantano nei loro memorabili versi. Però, il bacio … un conto è cantarlo in versi … e un altro è viverlo. Sentire le labbra umide che si aprono come un fiore… Il fiore dell’amore. Così, mentre il pubblico della Notte Magica lasciava l’isola … Lilly e Ralf rimanevano sempre più legati al loro Destino. L’isola era diventata il loro nido d’amore. - Questo è il racconto 850, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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FICHI SECCHI di Teresa Ramaioli

Post n°17182 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

FICHI SECCHI 

di Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/12/14 alle 12:30 via WEB
FICHI e FICHI SECCHI---Molto noto ai popoli dell'antichità, nell’Antico Testamento il fico, insieme con la vite, era simbolo di fertilità e vita gioiosa. Ai tempi della Grecia classica i frutti di quest'albero venivano considerati "degni di nutrire oratori e filosofi", Platone era ghiottissimo di quelli secchi, e se un bambino soffriva di balbuzie veniva portato sotto ad una fico per cercare di facilitargli la favella. Il fico era un albero sacro a Priapo, dio della fertilità greco e romana. La medicina popolare vedeva nei numerosi semini, circa seicento per frutto, un segno della sua attitudine a favorire la fecondità. A luna crescente le coppie sterili staccavano due foglie da un albero e le mettevano sotto ai rispettivi cuscini perché si pensava avessero il potere di far arrivare dei figli. Era la pianta per eccellenza delle origini della Città: infatti la cesta di Romolo e Remo neonati, in balia delle acque del fiume Tevere, fu fermata dai rami di un fico selvatico. Nei testi sacri cristiani, invece, il fico ha valenze sia negative che positive e ci sono più di trenta riferimenti (a seconda delle traduzioni). Per esempio, nei Vangeli si possono ricordare: - la maledizione del fico sterile (Matteo 21, 18-22); (Marco 11) - la parabola del fico sterile (Luca 13, 6-9) - la parabola del fico in erba (Marco 13, 28-29); (Matteo 24, 32-33); (Luca 21, 29-31) E il testo biblico del Genesi (3,7) dice: «Allora si aprirono gli occhi e si accorsero di essere ignudi, cucirono delle foglie di fico e ne fecero delle cinture» Non va dimenticato, anche, che secondo una leggenda medievale, Giuda, spinto dal rimorso di aver tradito Gesù, si impiccò ad un albero di fichi. Oggi il fico fa parte del panorama Mediterraneo, dalla Spagna alla Turchia. In Italia lo si trova in Puglia, Campania e Calabria, ma è presente anche nelle altre regioni. Centinaia le diverse varietà di questi frutti. La più comune è la “Ficus carica”, dalle molteplici dimensioni e colori, dal giallo al nero. I fichi vengono definiti a seconda del periodo in cui maturano: "fioroni" o "primaticci" (giugno e luglio), "forniti" (agosto e settembre), "tardivi" (autunno). I fichi generalmente vengono raccolti a completa maturazione con tutto il peduncolo, nella ore più calde e asciutte della giornata. Questi frutti ricchi di zucchero, minerali e vitamine, sono facilmente digeribili, possono essere consumati freschi o secchi, ed inseriti in ricette dolci (torte, gelati, marmellate) o salate (antipasti vari). . Ghiotti di fichi secchi erano Diogene “il cinico” e Platone. Un giorno Diogene , mentre mangiava fichi secchi, invitò Platone ad assaggiarli. Questi prese a mangiarli avidamente, tanto che Diogene esclamò, “avevo detto di assaggiarli, non di divorarli”. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO PAOLO ... FRAGGINA

Post n°17181 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO PAOLO ...

FRAGGINA

 
fraggina
fraggina il 30/12/14 alle 11:01 via WEB
Teresa buona giornata , non voglio essere ne troppo ottimista e pessimista, però la Mia esperienza mi dice, che alle persone che pensano sempre in negativo, ho sempre visto che hanno concluso poco nella loro vita. Un augurio per un felice 2015 Paolo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 19:54 via WEB
Ciao Paolo - Teresa è del tuo parere. Ti augura un felice 2015. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO GIOVANNI ... MENEGI53

Post n°17180 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO GIOVANNI ...

MENEGI53

menegi53
menegi53 il 30/12/14 alle 09:11 via WEB
Mi sa che devo rivedere il film "Vacanze Romane", me lo ricordo vagamente ma so che quella volta mi ha lasciato un sogno dolcissimo. Un buon inizio di giornata Dino, e un abbraccio con il sole!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 19:50 via WEB
Ciao Giovanni - rivedere "Vacanze romane" è sempre un piacere. I capolavori non passano mai di moda. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO TINA ... FAUSTINA.SPAGNOL

Post n°17179 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO TINA ...

FAUSTINA.SPAGNOL

faustina.spagnol
faustina.spagnol il 30/12/14 alle 08:17 via WEB
Ciao Dino, ha ragione la psicologa, non bisogna chiudersi in sè stessi credendo che il nostro cuore non possa più battere per amore. La vita è piena di opportunità sta a noi non chiudere loro la porta. Buona giornata. Tina
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 19:44 via WEB
Ciao Tina - Hai ragione. Mai chiedersi in sé. La vita va vissuta ogni giorno e ogni giorno ci sono opportunità e potenzialità. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO DONATELLA ... DONATELLA DI MILANO

Post n°17178 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 
Tag: DoNna.S

CIAO DONATELLA ...

DONATELLA DI MILANO

DoNnA.S
DoNnA.S il 30/12/14 alle 10:41 via WEB
Versamente bello questo racconto, che propone una sorta di volontariato, sociale e culturale. Davvero una bella idea. Ci sono molte persone sole, bisognose anche di compagnia.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 19:37 via WEB
Ciao Donatella - i racconti devono essere sempre lo specchio della società ... e i possibili rimedi. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17177 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 30/12/14 alle 09:17 via WEB
Carissimo Dino, questo racconto rispecchia un po' la realtà, esistono davvero gli angeli come Alba che portano il sorriso gratuito a chi soffre. Cesarina è molto fortunata e lo sa! Evviva il teatro evviva il dialetto.. da me si dice... "viva èl teàter e viva èl diàlèt" Un abbraccio e felice ultimo martedì dell'anno. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 19:36 via WEB
Ciao Antonella - "viva il teatro e viva il dialetto". E' proprio con il teatro che si ritrova la dimensione umana ... Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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LE QUARTINE DI ALBA racconto (195) di Dino Secondo Barili

Post n°17176 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

195

Le quartine di Alba

La Lomellina è un vasto territorio dove la gente non sta mai ferma. E’ così da sempre. Anche Alba, una gentile signora, oggi, sessantanovenne. E’ nata in una famiglia dove i componenti erano sempre al lavoro. Alba ha continuato l’opera della famiglia… con una variante. E’ sempre stata appassionata di teatro, teatro dialettale locale. Dopo essere andata in pensione ha preso una decisione: fare teatro e insegnarlo alle giovani generazioni. Anche se, oggi, ci sono molti mezzi a disposizione, il teatro dialettale resta sempre un’attività culturale molto particolare. I personaggi del teatro dialettale sono persone del popolo, gente comune che vive a contatto di gomito con situazioni quotidiane che si ripetono da un tempo infinito. Alba, però,due anni fa, aveva un progetto in testa …fare teatro, ma… non a teatro. Qualche lettore dirà che il teatro si fa a teatro…Invece, no. Alba, non aveva solo il teatro per la testa, ma anche le persone in difficoltà. Iniziò con una sua amica di qualche anno più anziana, con problemi di deambulazione. L’amica di Alba, che si chiamava (e si chiama) Cesarina, non poteva uscire di casa… se non accompagnata. Come poteva andare a teatro? Per Alba, la risposta era semplice… “il teatro doveva andare a casa sua”, a casa di Cesarina. E così è stato. Niente di straordinario. Alba aveva imparato fare teatro da una suora del suo paese quando ancora frequentava l’asilo (oggi, si chiama Scuola Materna). Avrà avuto, si e no, cinque anni. All’asilo, allora, si faceva la recita di fine anno ed erano coinvolti tutti i bambini, maschi e femmine. La Suora, che si chiamava, Suor Chiarina, aveva notato le qualità di Alba, e soprattutto la sua capacità di esprimersi in dialetto. Un modo di esprimersi, simpatico, piacevole… Appena Alba apriva la bocca… anche per dire una sola parola… le persone si mettevano a ridere. Da lì, il successo. Suor Chiarina, poi, ci sapeva fare. Lei stessa scriveva scenette allegre, con situazioni comiche. Con Alba, attrice, il successo era assicurato. Così gli anni sono passati e… la passione per il teatro dialettale è rimasta. Nel corso degli anni, nel paese di Alba si erano formate parecchie compagnie teatrali dialettali delle quali, Alba aveva sempre fatto parte. Raggiunta la pensione, però, Alba, forte dell’esperienza acquisita, voleva riprendere teatro “in proprio”. L’esperienza e le capacità personali avevano fatto il resto. Alba voleva portare un po’ di luce nelle case dove “di luce” ce ne è poca. Una mattina di marzo di un anno fa, Alba si alzò con la vena di scrivere “quartine in dialetto”… Ogni quartina… un fatto, un avvenimento, un personaggio, un ricordo, una situazione… Poi andò a casa della sua amica Cesarina con problemi di deambulazione. Cesarina era giù di corda. Erano settimane che nella sua casa non entrava nessuno, se non la “convenzionata del Comune” per alcune faccende domestiche. Alba, con le sue quartine, riportò il sorriso sul volto di Cesarina… Finalmente, era possibile creare un programma di “incontri quotidiani di vita” per persone sole o in difficoltà… e far entrare un po’ di luce, dove la luce mancava. Oltre a Cesarina c’erano altre persone in attesa.(195)

 
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RE ALBOINO di Teresa Ramaioli

Post n°17175 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

RE ALBOINO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/12/14 alle 12:32 via WEB
MARTEDI 30 DICEMBRE----RE ALBOINO----Famosa nella storia, ripresa anche dalla letteratura, è la figura di re Alboino, protagonista di una vicenda d'amore violento e passionale verso Rosamunda, la moglie che lo avvelenò per vendicarsi di essere stata costretta a bere vino nel teschio del padre, Cunimondo re dei Gepidi. Parlando di questo sovrano dei Longobardi, feroce, generoso, scaltro e audace (sembra di corporatura forte), arrivato in Italia circa nel 568 alla testa delle sue genti, voglio soffermarmi su una preparazione uscita dalle sue mense. Se vi trovate davanti ad un fumante ed allettante vassoio di bolliti misti, generati da diversi tipi di carne, partecipate alla perpetuazione di un rituale ‘barbaro’. I Longobardi (lunghe lance) erano mangiatori di carne di tutti i generi, dai gallinacei alla selvaggina. Quando arrivarono nella ricca Pianura Padana trovarono prede in abbondanza e per conservarne la carne, oltre alla salatura, ricorsero all’antica usanza germanica della bollitura, che rendeva il cibo più tenero e commestibile per giorni. È a questa tradizione che probabilmente sono riconducibili non solo le ricette dei nostri “bolliti misti”, ma anche quelle legate a “stracotti” o “brasati. Ciao Teresa Ramaioli

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17174 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 29/12/14 alle 22:53 via WEB
Carissimo Dino che racconto dolcissimo.. tutti quei baci infiniti baci... i miei ricordi si risvegliano... Beata gioventù... e beati Federico e Gisella!!! Un abbraccio e felice notte. Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 07:04 via WEB
Ciao Antonella - mi piace ... "i miei ricordi si risvegliano ... Beata gioventù" E, no ... Cara Antonella, sei giovane e forte ... cosa vuoi di più dalla vita? La vita è adesso, ora. Ognuno di noi deve fare la propria parte. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

Post n°17173 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI CREMONA

 
alba.estate2012
alba.estate2012 il 29/12/14 alle 22:44 via WEB
Si dice amore e tutto è chiaro.. Un abbraccio e felice notte carissimo Dino! Oggi Libero ha fatto i capricci, non riuscivo ad entrare. Un abbraccio, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/12/14 alle 06:59 via WEB
Ciao Antonella - vero. verissimo "... tutto chiaro". Anch'io, oggi, ho tribolato con Libero ... Speriamo che oggi 30 dicembre ... le cose vadano meglio. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 

 

 
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BUON MARTEDI' 30 DI8CEMBRE 2014

Post n°17172 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da dinobarili
 

BUON MARTEDI' 30 DICEMBRE 2014


 
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