Messaggi del 14/08/2014

GISELLA racconto (503) di Dino Secondo Barili

Post n°14903 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

503

Gisella e il segreto di una sessantenne

Oggi, per una donna, l’immagine fisica è troppo importante. Basta vedere la quantità di “consigli” che vengono sbandierati ai sette venti da giornali, riviste, TV ed ogni altro mezzo di comunicazione. Tutti gli “annunci” promettono un fisico mozzafiato, una pelle morbida e vellutata, un sorriso smagliante, un fascino senza limiti. Chi è quella donna che può resistere ad una simile proposta? Nessuna. Tutte (proprio tutte) sarebbero disposte a fare qualsiasi sacrificio pur di essere come… la donna ideale, più bella e desiderata sulla faccia della terra. Purtroppo non tutte le donne possono permettersi un simile risultato. Parecchie, però, sono in grado di perseguirlo… e, soprattutto, in grado di ottenerlo. Alcune settimane fa, ho rivisto dopo parecchio tempo una conoscente e amica da una vita, la Signora Gisella. L’ultima volta che l’avevo incontrata è stato trent’anni fa… oggi, di anni ne ha sessanta. Sono rimasto impressionato. Ancora tale e quale a trent’anni fa. Bionda, fisco mozzafiato, pelle morbida e vellutata, sorriso smagliante….e un fascino da far invidia ad una ventenne. Dopo averla salutata, parlato del più e del meno, non ho potuto esimermi dal farle i complimenti per il modo in cui ha resistito al tempo. Siccome sono curioso per natura, non ho potuto evitare di farle una domanda indiscreta. “Gisella, come hai fatto a conservarti così giovane e bella? Lo so che la domanda è un po’indelicata. Puoi anche non rispondere, ma tua risposta potrebbe essermi utile per fare un racconto sul Blog. La sessantenne Gisella si sentì lusingata e fece finta di meravigliarsi….Si vedeva lontano un miglio che la domanda le aveva fatto piacere. Per una donna essere additata ad esempio per altre donne è come una “promozione… ad una Laurea a pieni voti”. Gisella ci pensò un attimo poi disse la sua. “Vedi, Dino, il tuo complimento mi ha fatto molto piacere. Non è questione di vanità femminile, ma una donna che ci tiene al proprio ruolo deve sempre e soprattutto curare la propria immagine. E’ un suo diritto e, oggi, un suo dovere. Sono sposata da trentacinque anni… e se voglio tenermi mio marito, devo competere con altre donne. Pertanto devo essere (per lui) sempre la migliore sotto tutti gli aspetti. Ecco la principale ragione per cui seguo una dieta sana ed equilibrata, faccio ginnastica, e mi sono prefissata di essere sempre desiderata da mio marito come il primo giorno in cui ci siamo sposati. Anzi, se devo dirti la verità il mio vero segreto è proprio mio marito. Da sempre è la donna che conduce il gioco in famiglia e nella società. Se una donna vuole “non” deve perdere neppure un attimo della sua vita. Farsi ammirare, ma soprattutto essere ammirata e desiderata dalla persona con cui divide il letto. Oggi, tra donne c’è molta concorrenza… anzi, una spietata concorrenza. Sembra che lo sport più gettonato dalla donna sia quello di “soffiare” il marito ad un’altra donna. Una donna sposata come me, se non sta attenta, può farsi soffiare il marito da un momento all’altro. Un uomo si conquista… e si conserva con il fascino e quel “quid” in più che ti fa diversa da tutte le altre donne. Naturalmente, ogni donna ha il suo segreto. Io ho il mio. Dino, se devo dirti la verità, sono una “tigre” dentro e fuori casa. Mio marito lo sa … e mi desidera così.” Il racconto di oggi l’ha scritto lei, Gisella, la sessantenne che è riuscita a conservare il fisico, lo spirito e il coraggio dei suoi trent’anni.(503)

 
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CESARE ANGELINI di Teresa Ramaioli

Post n°14902 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

CESARE ANGELINI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/08/14 alle 15:44 via WEB
CESARE ANGELINI- sacerdote, letterato educatore- (Albuzzano, 1886- Pavia, 1976)- Sesto figlio di modesta famiglia di contadini, frequentò- tra il 1906 e il 1910- il seminario di Pavia,dove fu particolarmente attratto dallo studio della teologia. Ordinato sacerdote (1910), fu inviato a Cesena in qualità di segretario particolare del vescovo Giovanni Cazzani , già parroco della sua città natale, lo stesso che lo aveva indirizzato agli studi teologici.Angelici nel 1915 seguì il vescovo Cazzani a Cremona, città in cui rimase cinque anni, nel corso dei quali gli si aprirono nuovi orizzonti culturali. Fu in special modo la conoscenza di Renato Serra, allora direttore della Biblioteca Malatestiana e collaboratore del quotidiano “La Voce”, a spingere Cesare Angelici a una ricerca interiore che conciliasse la predisposizione letteraria co la vocazione religiosa. Nel 1916 fu arruolato nell’esercito , dal quale fu congedato nell’ottobre 1919 con il grado di tenente cappellano. Rientrato a Pavia, iniziò, nel seminario che lo aveva visto studente, l’impegno didattico al quale unì ben presto un’attività letteraria sempre più intensa, integrata dalle collaborazioni a riviste cattoliche e a prestigiosi quotidiani (scrisse pregevoli elzeviri per il “Corriere della Sera”). Nel 1939 fu nominato rettore del Collegio Borromeo di Pavia, incarico che mantenne fino al 1961. Tra le sue numerose opere, più volte ristampate, ricordiamo: Il dono del Manzoni(1924),; Commenti alle cose(1925); Conversazioni sul Vangelo(1930); Invito al Manzoni(1928); Carta, penna e calamaio (1944); Acquerelli(1948). Ciao Teresa Ramaioli

 
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MARIA BAMBINA di Teresa Ramaioli

Post n°14901 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

MARIA BAMBINA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 14/08/14 alle 15:29 via WEB
MARIA BAMBINA--MILANO--Nella prima metà del secolo XVIII ( fra il 1720 e il 1730), una monaca francescana di Todi (Umbria) modella con la cera un visetto dolcissimo di bimba: la Madonna appena nata. La bellissima testina in cera viene appoggiata su un corpo molto semplice (una specie di cilindro) e avvolta tutta di fasce, come si faceva con i neonati di una volta, che venivano completamente immobilizzati nelle fasce perché - si pensava - in questo modo sarebbero cresciuti meglio! Così nasce la tradizione di avvolgere Maria Bambina in fasce di pizzo candido. La statuetta di cera di Suor Chiara di Todi, rivestita di pizzo e deposta in una culla, viene donata a un vescovo, che la dona a delle suore .Nel 1876 la statua di Maria Bambina è ospitata in via Santa Sofia a Milano dove si trova anche adesso. E le suore che la ospitano nella cappella della loro casa ( Suore di Carità di Lovere), saranno chiamate Suore di Maria Bambina, proprio a motivo di quella statuetta. Infatti la dolce immagine di Maria neonata diventa molto popolare in Milano e sono numerosi i fedeli che si recano a pregarla, tanto che le suore devono più volte allargare la cappella per contenere i visitatori. Siamo alla fine dell'ottocento: Maria Bambina è sempre più conosciuta e amata. Tanto che le Suore devono far costruire addirittura una santuario tutto dedicato a lei (il santuario sarà finito nel 1888, ma sarà bombardato e distrutto, e infine ricostruito negli anni '50). La statuetta di Maria Bambina viene riprodotta in migliaia di esemplari e collocata in molte chiese, specialmente della diocesi di Milano. La devozione di diffonde moltissimo anche nelle famiglie, fino a qualche decennio fa in molte zone della Lombardia il regalo tradizionale di nozze era una Maria Bambina che veniva amorevolmente conservata protetta da una campana di vetro. Molti genitori, fino agli anni '50 , imponevano alle loro figlie il nome di "Bambina" in onore di Maria Bambina. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E I GATTI

Post n°14900 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I GATTI

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/08/14 alle 10:25 via WEB
Gatti e topi è sempre stata una categoria lontano da me , so che paragonando le domnne ai gatti si dice o si diceva non so....." mi sembri una gatta di marzo" e il significato l'ho capito con molto ritardo C'è una socità detta "protezione degli animali " come li proteggono se li sterilizzano?"Io penso che sia la distruzione della specie ,e no protezione.......escldendo i topi naturalmente ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/08/14 alle 19:49 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento... complesso. La storia insegna molte cose. I gatti meritano di essere meglio conosciuti. Dino
(Rispondi)

 

 
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RICAMIAMO ...E IL BUON FERRAGOSTO

Post n°14899 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

IL BUON FERRAGOSTO

RicamiAmo
RicamiAmo il 14/08/14 alle 14:57 via WEB
Ciao Dino parole sante, felice ferragosto Delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/08/14 alle 19:44 via WEB
Ciao Delia - Buon Ferragosto. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I SENTIMENTI

Post n°14898 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I SENTIMENTI

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/08/14 alle 10:11 via WEB
Nulla bisogna dare per scontato specialmente in amore,i sentimenti cambiano come cambia il tempo ....e alla fine ci troviamo con palmo di mosche ,secondo me mai lasciarsi influenzare dalle apparenze....ciaoDino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/08/14 alle 19:40 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Mi piace... "i sentimenti cambiano come cambia il vento..." con quel che ne consegue. Buon Ferragosto. Dino
(Rispondi)

 
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RICAMIAMO ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°14897 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO...

E

I PENSIERI SPARSI

RicamiAmo
RicamiAmo il 14/08/14 alle 09:42 via WEB
Ciao, condivido felice giornata Delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 14/08/14 alle 19:36 via WEB
Ciao Delia - è proprio vero. "Nella vita e nell'amore non bisogna mai dare nulla per scontato". Non è solo una massima, ma una realtà. Dino
(Rispondi)

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14896 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Pavia story…

Quasi ogni giorno escono nuovi studi sul rapporto “uomo-donna”. Da tali studi si evince che la coppia felice è quella in cui la supremazia della donna è assoluta. Quando l’uomo è… donna-dipendente, tutto fila liscio e la coppia regge ad ogni frangente. Quando l’uomo cerca in un certo qual modo di affermare la propria individualità ed una certa indipendenza, il rapporto comincia a diventare conflittuale. Le discussioni cominciano a prendere forza e vigore. Del resto, gli studi attuali, non fanno altro che confermare quanto gli antichi hanno sempre saputo e gli scrittori di grido hanno “messo nero su bianco”. La donna innamorata perdona al proprio uomo tutto. Quando la donna non è più innamorata, vede nel proprio compagno, tutti i difetti possibili… anche quelli che non esistono. Ed è, questo l’inizio della crisi della coppia. Buona giornata a tutti. Dino

 

 
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CAPODIMONTE di Annamaria Mennitti

CAPODIMONTE

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/08/14 alle 11:24 via WEB
All'interno sono ospitate le Gallerie nazionali di Capodimonte, la più importante e ricca dell'Italia meridionale, nonché una delle più importanti d'Italia. Le gallerie custodiscono la straordinaria collezione Farnese, che Carlo di Borbone aveva ereditato dalla madre Elisabetta, con opere dei più grandi maestri italiani dal rinascimento al barocco; la collezione Borgia; e poi agli ultimi piani la raccolta della storia della pittura napoletana, con la galleria napoletana (al secondo piano) e la galleria ottocento (al terzo piano). Tra i pittori più rilevanti presenti nel museo si ricordano: Botticelli, Pieter Bruegel il Vecchio, i Carracci, Correggio, El Greco, Francisco Goya, Francesco Hayez, Lorenzo Lotto, Mantegna, Masaccio, Parmigianino, Raffaello, Guido Reni, Tiziano ed altri. Tra i principali autori strettamente legati alla città o di scuola napoletana si ricordano invece: Battistello Caracciolo, Caravaggio, Rispondi

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14894 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Tutto è bene

ciò che finisce bene”

Dino

 

 

 
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GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14893 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA 

di

Annamaria Menniti

annamariamennitti
annamariamennitti il 14/08/14 alle 14:35 via WEB
namariamennitti il 10/05/14 alle 06:33 via WEB Oggi in occasione della festa della SS ASSUNTA si va in giro per le strade mangiando gli" SCAGLIOZZI" è la polenta fritta posta in "coppitielli" di carta che solo chi è del mestiere ...può farli ,mestiere ereditato Quando si rischiò di perdere gli scagliozzi si attribuì al canonico Filippo Rezzilli singolare figura di un sacerdote foggiano che amava firmare i suoi scritti come "DIALETTOLOGO" mori subito dopo lasciando tutto sospeso.Nell'800 un Assessore proibì di chiamarli Scagliozzi.ma frittelle, caso contrario sarebbero stati multati i venditori. Fino agli anni 60 i garzoni delle friggetterie di scagliozzi andavano in giro con un cappotto spirtusato( non capisco il significato ,forse significa sbottonato)per meglio trasportare il contenitore di latta aggangiato ad una cinghia ove si mantenevano caldi gli scagliozzi,mentre in una tasca dello stesso cappotto portavano la saliera Questi triangolini dovevano combattere con le patatine fritte e riuscirono a conquistaruna fetta del nostro gusto e della nostra tradizione . Volevo aggiungere che Filippo Bellizzi dicava :<PASTA FATA RESURGO> cioè dopo la mia morte tornerò ad alzarmi Questa frase non mi ha impressionata , perchè signori miei .....mi piacciono molto....ha saputo tramandare ancora oggi resiste nel mondo della cucina foggiana Signori anche noi siamo dei polentoni...del Nord delle Puglie, ma senza snob ciao

 
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COMMENTO DI PAOLA110

Post n°14892 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

COMMENTO DI PAOLA110

PAOLA11O
PAOLA11O il 14/08/14 alle 16:17 via WEB
Salve, buona giornata e buon ferragosto, ti auguro uno splendido pomeriggio pieno di sole e di serenità. Sia lode ai Signore. UN PENSIERO..... l’Assunzione ci apre al futuro luminoso che ci aspetta, ci invita anche con forza ad affidarci di più a Dio, a seguire la sua Parola, a ricercare e compiere la sua volontà ogni giorno: è questa la via che ci rende «beati» nel nostro pellegrinaggio terreno e ci apre le porte del Cielo.

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14891 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì di Ferragosto...a tutti"

DIARIO CORALE

del

15 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 14 AGOSTO 2014

Post n°14890 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 14 AGOSTO 2014

“Nella vita e nell’ amore

non bisogna mai dare per scontato

 nulla”

Dino

 
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GLORIA E LO SPOT racconto (712) di Dino Secondo Barili

Post n°14889 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

14 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 14 agosto 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

712

I racconti dell’estate

Gloria e lo Spot

In epoca di crisi anche le ferie risentono dei riflessi negativi della situazione generale. Un anno fa è stato così anche per la Dott. Gloria, quarantenne, bellissima, impiegata presso una Agenzia Pubblicitaria di Milano, abitante a Pavia. Nel corso dell’anno il lavoro non era mancato, ma tutto il personale era sul chi vive. Non voleva cantare vittoria prima di vedere l’evolversi della situazione. Tutto il personale dell’Agenzia aveva deciso di tenere aperto l’Ufficio anche nel mese di Agosto e di ridurre al minimo i costi per la realizzazione dei servizi alla clientela. Non era solo una scelta di tipo economico, ma aveva dei risvolti un po’ più riservati… Infatti, il “Creativo” dell’Agenzia, il Dott. Amleto, cinquant’anni, scapolo, Regista e scenografo, si era innamorato proprio della Dott. Gloria la quale era titubante. Infatti, il Dott. Amleto si innamorava spesso delle “attrici” che comparivano nei suoi Spot. Purtroppo a fine Spot… c’erano solo gli addii. Un anno fa, il Dott. Amleto doveva girare uno Spot. Voleva farlo nel mese di Agosto per risparmiare. Voleva come attrice proprio la Dott. Gloria. La quarantenne era indecisa se accettare oppure no. Sapeva che in una maniera o nell’altra, il Dott. Amleto l’avrebbe baciata… Quando un uomo trova resistenza da parte della donna… si innamora ancora di più. Diventa ossessionato. Non vede altre donne. Vede solo lei … quella che le ha detto di no. Così il Dott. Amleto non sapeva più cosa fare per convincere la Dott. Gloria. Non solo l’aveva coinvolta nella redazione della sceneggiatura, ma l’aveva convinta a scrivere i dialoghi. Alla Dott. Gloria era piaciuto fare una cosa simile, però stava bene attenta a non esporsi troppo. Misurava le parole con il contagocce. E venne Agosto. Lo Spot doveva essere girato in riva al fiume Ticino a Pavia. Tutto era programmato nei minimi particolari. Il Dott. Amleto aveva fatto diversi sopralluoghi sul “teatro delle riprese” con la Dott. Gloria. La trama dello Spot era sempre la solita. “La Bella Addormentata” si era smarriva nel bosco. Sul sentiero incontrava il serpente che con un morso al piede la faceva addormentare. Finalmente arrivava il Principe Azzurro con un nuovo profumo e la svegliata. Finale… con abbracci e baci a volontà.(fine dello Spot) E qui cominciavano i guai. La parte della Bella Addormentata era della Dott. Gloria e quella del Principe Azzurro del Dott. Amleto. Alla Dott. Gloria andavano bene gli abbracci… ma i baci, no. Come fare? Il Dott. Amleto, innamoratissimo, non sapeva più cosa fare. Voleva i baci a fine Spot. Per ottenerli aveva promesso a Gloria una vacanza a Venezia, una vacanza sulla Costa Azzurra… un’altra ad Amsterdam (perché ad Amsterdam? Boh!). La Dott. Gloria era d’accordo sullo Spot. Sugli abbracci… ma sui baci no. No, e poi no. Si sa che le donne non fanno mai le cose senza un secondo fine. Lo scopo della Dott. Gloria era di farsi sposare… (proprio quello che il Dott. Amleto non voleva). Ormai i tempi erano strettissimi. La consegna dello Spot aveva tempi rigidi. Cosa fare? Il Dott. Amleto ha dovuto cedere … a fine Spot… si sarebbe rassegnato al matrimonio. (rassegnato… si, ma non convinto). Invece, la Dott. Gloria era felice. In quell’istante il Dott. Amleto ha perso completamente la concentrazione e l’interesse per i baci a conclusione dello Spot. Quei baci non l’attraevano più. Anzi, il Regista “Creativo” dell’Agenzia Pubblicitaria si sentiva in crisi. Tutto il personale dell’Agenzia Pubblicitaria milanese si preoccupò per il posto di lavoro. Il Capo Tecnico aveva il mutuo della casa da pagare…e non poteva rischiare di trovarsi nei guai. Perché (nello Spot) la Dott. Gloria non voleva baciare il Dott. Amleto? Inoltre, il Dott. Amleto era un soggetto troppo prezioso per tutto il personale dell’Agenzia. Al punto che parecchie impiegate si sono offerte di baciarlo in sostituzione della Dott. Gloria. Alla fine è arrivato il compromesso. Nel mese di Agosto di un anno fa, lo Staff dell’Agenzia era sulle rive del fiume Ticino a Pavia per girare lo Spot. La Dott. Gloria ha avuto la parte della Bella Addormentata nel bosco. Ha girato la scena fino agli abbracci … A quel punto il Dott. Amleto, dopo aver ritirato la promessa di matrimonio con la Dott. Gloria, ha ricevuto i baci e gli abbracci da tutte le impiegate dell’Agenzia Pubblicitaria. La Dott. Gloria arrabbiatissima ha dato le dimissioni ed è stata assunta da una Agenzia Pubblicitaria concorrente. Il Dott. Amleto ha offerto a tutto il personale dell’Agenzia un viaggio a Vienna per girare un nuovo Spot sul romanzo in uscita…“Le nuove frontiere dell’amore” - Questo è il racconto 712, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA RADIO A MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°14888 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

LA RADIO A MILANO

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/08/14 alle 13:52 via WEB
LA RADIO A MILANO---A Milano, dal 1923 era attivo il “Gruppo Radiotecnico Milanese”, fondato dall’ingegner Eugenio Gnesutta (uno dei pionieri della radio italiana) che ebbe i primi permessi di trasmissione dal Ministero delle poste. Nello stesso anno Gnesutta ed altri fondarono inoltre la ADRI (Associazione Dilettanti Radiotecnici Italiani) ed il radioamatore milanese Donner Flori iniziò delle trasmissioni con una certa regolarità dalla sua piccola stazione sperimentale. Nacquero anche due periodici che si occupavano di radio, il “Radio Giornale” di Ernesto Montù e l’anno dopo la “Radio per tutti”, rivista quindicinale. Nel giro di un paio d’anni, nella nostra città, venne installata una stazione trasmittente nella sede milanese della URI, in Corso Italia n. 23 e iniziò le trasmissioni il 28 dicembre 1925.Ciao Teresa Ramaioli

 
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PIERO BUSCAGLIA di Teresa Ramaioli

Post n°14887 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

PIERO BUSCAGLIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 13/08/14 alle 13:54 via WEB
PIERO BUSCAGLIA calciatore- (Torino, 1911- Vigevano, 1997)- Nato a Torino da genitori vigevanesi, allo scoppiò della prima guerra mondiale, dopo che il padre partì per il fronte, si asserì a Vigevano con la madre. Le sue grandi capacità calcistiche erano evidenti sin da bambino: già a dodici anni giocava nei “Giovani”(affettuoso nomignolo con cui sono sempre stati indicati i giocatori del “Vigevano calcio “) e nel campionato tra il 1928 e 1929 con il Vigevano conquistò la promozione alla Prima Divisione . Durante il servizio militare a Tortona incontrò l’allenatore austriaco della Lazio, Sturmer, che gli propose di trasferirsi nella capitale. Vi rimase per due anni, fino al 1934, per passare poi al Torino, allenato da Tony Cargnelli . Nel 1937 l’allenatore della Nazionale Vittorio Pozzo lo convocò per la partita contro l’Ungheria, vinta poi dall’Italia 2-0. Bloccato da un infortunio al ginocchio , non potè partecipare ai mondiali di Parigi del 1938 e nello stesso anno fu ceduto al Milan. Nel 1941 giocò in serie B con il Savona; l’anno successivo ritornò nel Mlan per poi diventare allenatore dell’Abbiategrasso. Rientrò a Vigevano l’8 settembre 1943 per disputare il campionato misto ligure – lombardo. Giocò fino a quarant’anni; negli anni successivi ebbe esperienze da allenatore e saltuariamente come giocatore. Tra i vanti della sua carriera di goleador ( nell’anno agonistico 1929-30 segnò ben 61 reti)esiste un record storico: “rifilò”sei gol in una sola partita a quello che viene considerato il miglior portiere di tutti i tempi, il mitico Zamora. Ciao Teresa Ramaioli

 
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D'ANNUNZIO di Annamaria Mennitti

Post n°14886 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

D'ANNUNZIO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 13/08/14 alle 21:24 via WEB
Gabriele D'Annunzio descrive con naturalezza lo sfondo triste di quei nidi abbandonati e l'ordine preciso con cui le rondini si preparano al gran viaggio. Quando il loro istinto le avverte che lo stormo è completo, come ad un segnale di partenza, si levano rapide nel cielo: per un attimo sembrano terme sulle case, poi si allontanano unite e, rimpicciolendo, scompaiono alla vista

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14885 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Nel cortile di sessant’anni fa c’erano molti gatti. Inoltre, allora, i gatti non venivano sterilizzati e quindi si riproducevano con estrema facilità…. C’erano, però, molti topi, e quindi, i gatti, avevano il loro bel da fare. Anche nel cortile le donne e gatti facevano quello che volevano… e pertanto, spesso la donna veniva associata al gatto, specialmente, quando (la donna) era molto indipendente e “libera”. Ma l’associazione tra la donna e il gatto avveniva soprattutto… con quelle donne “chiamate streghe” (è una gatta!)…capaci di “irretire gli uomini… e far fare loro quello che volevano”… Nella faccenda i gatti non c’entravano per nulla… perché la stessa cosa avviene ora… anche se, oggi, i gatti sono impegnati in “pranzetti prelibati e gustosi” Buona giornata a tutti. Dino

 
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FOGGIA di Annamaria Mennitti

Post n°14884 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 13/08/14 alle 18:05 via WEB
annamariamennitti annamariamennitti il 10/08/14 alle 18:42 via WEB La Cattedrale restaurata e la processione dell’Iconavetere In occasione dei tre giorni (13, 14 e 15 agosto), durante i quali nella città di Foggia è in atto la festa patronale in onore della Madonna dei Sette Veli, è stata finalmente riaperta al pubblico la Cattedrale di questa città, dedicata alla sua patrona, che si chiuse nell’anno 2005 allorquando caddero dall’alto dei calcinacci durante una celebrazione eucaristica. Rispondi

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14883 pubblicato il 14 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“La vita è una cosa seria …

L’amore e l’amicizia ancor di più”

Dino

 

 
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SANTA MARIA DI FOGGIA di Annamria Mennitti

SANTA MARIA DI FOGGIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 13/08/14 alle 18:18 via WEB
La chiesa della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo o chiesa della Santa Maria di Foggia più comunemente chiamata cattedrale di Foggia è stata costruita nel 1170 in forme romanico-pugliesi, con influenze pisane soprattutto al primo ordine di archi ciechi decorati con losanghe, è stata danneggiata e successivamente restaurata in stile prettamente barocco dopo il terremoto del 1731. La cattedrale di Foggia è strettamente collegata al ritrovamento dell'Iconavetere, una tavola che rappresenta una rarissima Vergine Kiriotissa, la cui storia si fonda con quella della nascita della città. Secondo la tradizione l'immagine, avvolta da sette veli (da cui deriva il nome della Madonna dei Sette Veli), è stata ritrovata nel 1062 (altre fonti riportano il 1073) da un pastore, in un pantano, l'attuale piazza del Lago a Foggia. Già collegiata di Santa Maria, la cattedrale è stata eretta nel XII secolo e più volte modificata, conserva all'esterno buona parte dei raffinati prospetti romanici in pietra squadrata e scolpita, col prezioso cornicione popolato di sculture raffinata opera dell' architetto-scultore Bartolomeo da Foggia e, sul fianco sinistro, il ricco Portale di san Martino. Medievale è anche la suggestiva cripta, con notevoli capitelli sempre opera di Bartolomeo da Foggia. In età barocca il tempio fu ristrutturato globalmente, all'esterno mutando la parte superiore dei prospetti e innalzando il raffinato campanile lapideo con coronamento a guglia, e all'interno riplasmando in discreto stile rococò .......

 
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