Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

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Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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La pancia, la mente e le idee

Post n°260 pubblicato il 11 Settembre 2008 da ex_pre
 


°°° Ossia: perché mangiamo il prosciutto
(versione riveduta)
Leggendo questo scritto ho trovato uno spunto per dire alcune cose. In linea di massima sono d'accordo con le idee esposte da Elisa ma da parte mia sento la necessità di armonizzare, includere, trovare equilibri. e soprattutto eliminare idee astratte che ci allontanano dalla quotidianità, dalla nostra vita reale. Negli ultimi anni mi sono accorto che la nostra mente può essere una vera trappola e che le idee che ci guidano a volte possono essere astratte e lontane dai nostri reali bisogni, dalle emozioni che animano il sottobosco della veglia. Nel post di Elisa ho avvertito la mancanza di armonia seppur lei l’avesse dichiarata come necessaria. Credo che le parti in gioco non siano solo le tradizionali: Corpo, Anima e Spirito, penso invece che ci siano molte più componenti e che queste siano compenetrate e inscindibili. Mi chiedo sempre più spesso quale valore abbiano certe vecchie acquisizioni sull’uomo che sono frutto di speculazioni filosofiche e religiose astratte.

Voglio fare un esempio pratico.
1. Se ho bisogno di nutrimento il corpo crea una serie d'impulsi elettrici o stimoli nervosi che provocano una situazione di allarme, questa  sensazione è riconosciuta dalla psiche come fame. Con la nostra capacità intellettiva e razionale noi iniziamo a metter in atto una serie di azioni per trovare cibo e per fare ciò ci relazioniamo a ciò che ci circonda. Quindi la carne provoca una serie di reazioni emotive, psichiche, sociali.

2. Per ottenere cibo noi usiamo le nostre capacità di relazione, la lingua, la cultura, l’esperienza, la nostra personalità ecc ecc.  Il cibo lo possiamo guadagnare, chiedere, rubare…  la risposta alla necessità fisica non è astratta ma è legata alla nostra storia personale, alle condizioni del luogo dove viviamo, all’educazione che abbiamo ricevuto…. La qualità e la modalità delle azioni necessarie ad ottenere cibo sono operazioni psichiche molto complesse. Per esempio: se voglio chiedere il cibo devo gestire una relazione di dipendenza e sottomissione, se voglio rubare dovrò gestire i sensi di colpa. Quindi attorno a questo nostro bisogno fisico ruota anche il nostro mondo interiore.

3. Il bisogno fisico, ossia il bisogno di nutrimento, muove un mondo conscio e inconscio che in parte possiamo gestire ma che per altri aspetti sfugge al nostro controllo. Il cibo può avere tanti significati a livelli diversi che in modo conscio o inconscio condizionano le nostre scelte: a livello fisico (ad es. cibi dei quali sentiamo d'aver bisogno e altri che istintivamente non sopportiamo), a livello psichico (perché non mangiamo quando siamo tristi o mangiamo troppo quando siamo nervosi?) ci sono significati culturali, riti collettivi, ma anche importanti significati religiosi (per es. i tabù alimentari di tante religioni, il digiuno e altro) Noi quindi percepiamo uno stimolo che reclama alimenti (proteine, grassi, zuccheri…) ma questa necessità smuove tutta la complessità del nostro essere dall’attività nervosa all’istinto, e così anche le emozioni, la psicologia dell’inconscio, l’esperienza, fino a superare l’individualità e renderci esseri sociali, parte di una rete che con l’esperienza condivisa (cultura, struttura economica ecc ) ci ha reso capaci di rispondere a questo bisogno.

4. L’aspetto psichico e quello sociale ampliano il ventaglio di risposte e atteggiamenti di fronte al cibo. La soddisfazione di un bisogno primario viene caricato di significati culturali e sociali e si allarga ancora coinvolgendo aspetti morali e spirituali. La qualità delle azioni messe in atto per sfamarci influisce sull'aspetto morale, queste azioni sono buone o cattive e quindi influiscono sullo spirito. Il bisogno primario ha smosso quindi anche la parte spirituale la quale viene chiamata in causa da azioni virtuose che la edificano o viziose che la fanno regredire. Al di la della religione di riferimento, se portiamo alle estreme conseguenze il nostro pensiero potremmo dire che soddisfare la fame è una cosa che riguarda anche il nostro destino soprannaturale.

Cocludendo
Questi esempi servono a capire quanto sia contorto e complesso il mondo interiore che schematicamente noi definiamo "anima" e "spirito" ma che di fatto non conosce vere distinzioni. Il bisogno di cibo e la sua soddisfazione fa si che noi ci comportiamo come un essere armonico e complesso. Se un bisogno fisico tanto elementare può provocare una tale complessità di risposte e azioni ancora di più complessi sono i processi che mettiamo in atto quando vogliamo soddisfare bisogni di natura psichica e dove poi i modelli ideali proposti dalle religioni e filosofie! Non vuol dire niente quindi che il cibo riguarda il corpo; mangiare non è una mera attività fisica, non è un'azione emotivamente, psichicamente, moralmente e spiritualmente neutra.
Concludendo direi che separare questi aspetti del nostro essere può forse essere utile per una trattazione scolastica ma se pensiamo che nella vita possiamo metterlo in atto è più probabile che provocheremo corto circuiti e scompensi piuttosto che agevolare la comprensione e l'accettazione di se stessi. Il post di Elisa parlava di purificazione, ebbene io credo che l'inizio della purificazione consista nel fare la pace con ciò che siamo. NON siamo anime imprigionate in un corpo estraneo e in conflitto ma uomini e donne capaci di Dio. L'impostazione antropologica giudeo-cristiana è l'unica in piena armonia con le acquisizioni delle scienze umane... non per nulla la psicologia nasce in ambiente ebraico.  Non per nulla gli esoteristi vari, fondamentalisti e mistificatori vari vedono la  psicologia come fumo negli occhi e piuttosto si dedicano e appassionano alla fisica e alla sua prevedibile, misurabile meccanica.


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Commenti al Post:
roby2012
roby2012 il 11/09/08 alle 16:25 via WEB
E meno male che stai cercando un equilibrio... Comunque, molto più che il cibo, è il modo di vestire che ingloba stati interiori o cuce intorno a noi una dimensione. oltre la corporeità.
 
 
ex_pre
ex_pre il 11/09/08 alle 16:38 via WEB
Beh, mi sono limitato solo su un esempio per spiegare meglio.
 
   
roby2012
roby2012 il 12/09/08 alle 00:33 via WEB
Ah ok. Ti abbraccio.
 
doghen
doghen il 12/09/08 alle 00:49 via WEB
Caro Roy, mi sembra un post un pò contorto...comunque, io credo che senza sistema nervoso tu non sentiresti lo stimolo della fame. Quindi bisogna riconoscere che il nostro sistema nervoso è quello che mette in contatto il corpo con la mente. Non appena c'è lo stimolo della fame si attiva la parte spirituale e quindi è lei che mette in atto delle azioni appropriate. E non viceversa come indichi tu. Insomma sarà il pensiero a decidere se rubare o lavorare. Ma in conclusione vorresti forse dire che tutti gli aspetti sono collegati? Che è tutto intrinsecamente collegato? Che è meglio lasciarsi guidare dall'istinto? Ciao Doghen
 
 
ex_pre
ex_pre il 12/09/08 alle 07:45 via WEB
Non sono contento di come è venuto questo post perché era partito come un commento e poi è cresciuto... penso che dovrei riscriverlo! In pratica, ritornando alla tua osservazione, ho voluto mettere in evidenza che è tutto collegato e niente va escluso o pensato come indipendente o superiore. A volte "la pancia" o istinto ci da informazioni che la mente ignora, a volte ci costruiamo castelli di idee perdendo il contatto con la realtà invece, imparando a riconoscere i segnali "della pancia" evitiamo tanti errori. Noi siamo definiti dal contesto nel quale viviamo, acquisiamo un'identità tramite la relazione con l'altro... tutte queste cose hanno una dimensione corporea e psichica, intellettuale e emotiva, razionale e istintiva, sociale e individuale, umana e animale, tutto ciò va a costruire la nostra identità di esseri umani. Ciao
 
doghen
doghen il 12/09/08 alle 08:41 via WEB
Assolutamente daccordo, Roy. L'istinto è fondamentale. E' un'energia primaria. La stessa che fa battere il nostro cuore e tutte quelle funzioni che non hanno bisogno di essere "pensate". Non è un caso, che gli orientali, non hanno mai visto di buon occhio il pensiero. Il vuoto mentale è una condizione ambita.....ciao!
 
NuovaSion
NuovaSion il 12/09/08 alle 16:36 via WEB
l hai scritto. questo post e' un emblema di confusion [almeno per me]
 
luloca
luloca il 12/09/08 alle 18:00 via WEB
secondo la concezione orientale, l'entità umana consta di 5 componenti: forma, percezione, concezione, volontà e coscienza. Quando manca una di queste componenti, inevitabilmente viene a mancare l'essenza umana. Tutte queste cinque componenti, concorrono alla creazione di un essere umano, in tutte le sue peculiarità. Ognuna di queste componenti ha bisogno dell'altra. Senza una forma materiale, infatti sarebbero inefficaci le altre componenti. E così vale per tutto il resto. La percezione é attuata dai cinque sensi, la concezione é il modo di percepire individuale influenzato dalle proprie esperienze, la volontà é la capacità di interferire e interagire con il mondo esterno, mentre la coscienza é la nostra immagine interiore, il nostro pensiero interiore. Capirete bene che al mancare di una sola di queste componenti, tutto il quadro umano individuale va a farsi friggere. Non credo che solo anima, corpo e spirito possano rappresentare una entità umana. L'aspetto importante é che l'entità umana possa intereagire con il mondo esterno. L'uomo non é un essere "solo", come l'immagine che avete di dio. Un individuo é quel che é perché é calato nella sua realtà, altrimenti non sarebbe e non rappresenterebbe nulla. E' provato che un uomo allevato da un animale, fa e si comporta più o meno come l'animele che lo ha allevato. L'uomo non può fare a meno dei suoi simili: forse un verme si, ma un uomo no.
 
 
roby2012
roby2012 il 13/09/08 alle 01:28 via WEB
L'uomo potrà anche avere forma, percezione, concezione, volontà e coscienza in un corpo malato o moribondo? Sarà certamente come osservi, luloca... ma io queste caratteristiche le vedo più consone per la massaia al supermercato... alla faccia della filosofia orientale.
 
   
luloca
luloca il 13/09/08 alle 07:57 via WEB
Cosa hai tu di "superiore", rispetto alla massaia del supermercato?
 
     
luloca
luloca il 13/09/08 alle 08:00 via WEB
questa tua affermazione é deprecabile, oltre che stupida.
 
     
roby2012
roby2012 il 13/09/08 alle 11:55 via WEB
La mia affermazione è certamente relativa a chi scrive così come a chi legge. Così le tue "perle" orientali: lasciano il tempo che trovano.
 
 
ex_pre
ex_pre il 14/09/08 alle 09:25 via WEB
Quest'impostazione antropologica è certamente molto buona e più rispettosa della complessità dell'essere umano, si tratta di schemi tratti dalla speculazione filosofica che però oggi lasciano un po'a desiderare se si vuole affrontare l'argomento. Mi trovo d'accordo con la seconda parte del tuo intervento: noi non siamo solo un essere individuale ma anche sociale e probabilmente il nostro essere sociale è fondamentale per definire la nostra identità... identità che cambia da società a società.
 
   
luloca
luloca il 15/09/08 alle 15:51 via WEB
mi fa piacere che appoggi il mio pensiero. L'uomo é un animale sociale, e come tutti gli animali sociali, definisce la sua natura solo a contatto con i suoi simili. Da qui ritengo che la natura umana non sia definita da un fatto biologico, ma dalle circostanze che la sviluppano. Mi riallaccio un po al discorso che facevo qualche post fa circa la vita umana prenatale. Anche San Tommaso d'Aquino sosteneva che la formazione umana, anche attraverso la vita prenatale, passa da uno stadio vegetale, a quello animale, fino poi a dotarsi di un'anima razionale umana solo con la nascita. Io aggiungerei di più: i connotati umani sopraggiungono con la relazione diretta con altri uomini. Per farti un esempio: un bimbo appena nato non sa sorridere, questo lo apprende solo dopo attraverso l'imitazione. Se un cucciolo d'uomo venisse allevato da un cane, non saprebbe sorridere... con molta probabilità invece potrebbe abbaiare.
 
     
ex_pre
ex_pre il 16/09/08 alle 09:13 via WEB
E'una prerogativa biologica il fatto che il nostro cervello per lungo tempo rimane "modellabile". Nasciamo inermi e per molti anni dipendiamo dai genitori, una dipendenza che ci permette di assimilare le loro conoscenze a differenza di altri animali che appena nati sanno buona parte delle cose che gli servirà nella vita. Il nostro grande vantaggio rispetto agli animali è la socialità che deriva proprio da questa dipendenza. La socialità ha fatto si che noi sviluppassimo una capacità di comunicare molto più complessa rispetto a qualunque altra specie. Il linguaggio ci ha resi ciò che siamo. L'aspetto biologico sta nel fatto che in questa cosa siamo unici, siamo gli unici animali ad aver sviluppato questa capacità che si è dimostrata vincente nell'evoluzione. Siamo lenti, deboli, non voliamo, nuotiamo male, non abbiamo pellicce ne corazze, i denti e le unghie fanno ridere ma abbiamo un cervello estremamente duttile e capace di assimilare ed elaborare dati. ...dipende quali dati si hanno e se c'è qualcuno che ci insegna ad elaborarli.
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 16/09/08 alle 09:34 via WEB
Ed infatti è esattamente questa caratteristica a renderci da un lato superiori agli animali, nel campo materiale e dall'altro inferiori da quello spirituale. La solita medaglia a due facce...Ma la santa mamma...nulla ti disse...???
 
     
luloca
luloca il 16/09/08 alle 18:55 via WEB
si... i dati li elaboriamo se qualcuno ce li mette. Ma é ovvio che un uomo allevato da un animale elabora dati assai diversi da quelli di un uomo. L'idea che spesso abbiamo dell'uomo é solo l'involucro. Questo per dire che un uomo, inquanto tale, non é detto che sia un uomo a tutti gli effetti. La capacità di sorridere ad esempio é propria dell'uomo, e a mio avviso riflette intelligenza. Posso farti una domanda? Il tuo dio, secondo te, può sorridere? E' dotato di autoironia, di sense of humor?
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 13/09/08 alle 08:27 via WEB
Approposito di mente, pancia e cuore... nella concezione dei Padri della Chiesa Orientale l'Uomo in quanto "microcosmo" vedevano nel ventre la sede dei sentimenti e non nel cuore. Infatti il centro dell'uomo era identificato nell'ombellico. Anche nell'Iconografia Bizantina le immagini del Cristo in croce hanno tutte o quasi un ventre molto grande dove è visibile l'ombellico. Forse il mio commento non c'entra nulla con il Post di Roy, ma non fa nulla... eh eh concludo con una Preghiera molto simpatica di San Tommaso Moro: "Donami, o Signore, una buona digestione e anche qualcosa da digerire. Donami la salute del corpo col buon umore necessario per mantenerla. Donami o Signore, un'anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente che si chiama "io".
 
 
roby2012
roby2012 il 13/09/08 alle 11:59 via WEB
Sì, qualcosa è cambiato... di "recente"... visto che altri ombelichi hanno presieduto il centro dell'anima: quelli di Brigitte Bardot e Raffaella Carrà... (°/°)
 
 
ex_pre
ex_pre il 14/09/08 alle 09:38 via WEB
Questa idea dei Padri certamente dipende dalla visione biblica. Nella Bibbia i sentimenti di amore, gelosia, si trovano nelle viscere ossia nell'utero. Infatti nella Bibbia si parla dell'utero di Dio per esprimere la passione e l'amore viscerale (sic!) che egli ha per Israele. Grazie dell'intervento e della bella preghiera.
 
vattene_persempre
vattene_persempre il 15/09/08 alle 12:43 via WEB
questo è un blog intelligente e bellissimo! ci sn tanti spunti di riflessione per me.
 
 
ex_pre
ex_pre il 15/09/08 alle 20:48 via WEB
Allora benvenuta vattene! Cioè benvenuta ma non andartene :)
 
NuovaSion
NuovaSion il 15/09/08 alle 18:21 via WEB
domanda aperta exprete come concepire se e' psiche o spirito? COME? Cresciuta in una piccola città della Baviera, in una famiglia cattolica di ceto medio-basso, nel 1968 Anneliese iniziò a soffrire di convulsioni le quali la tormentarono durante gli anni della scuola superiore. All'inizio si sottopose a visite mediche e le fu diagnosticata una forma di epilessia e le furono prescritti medicinali per curare sia l'epilesia che le convulsioni. Nonostante le cure mediche Anneliese sosteneva di vedere volti demoniaci in tutte le persone che la circondavano. Primi sintomi Tra i primi sintomi accusati dalla giovane c'erano paralisi degli arti, uno smisurato accrescimento del torace, rigidità improvvisa del corpo e l'impossibilità di parlare[1]. Fu tuttavia in grado di tornare alle superiore e conseguire il diploma e di iscriversi, nel settembre 1973 all'università di Würzburg per realizzare il suo sogno di diventare una maestra elementare. Quando le sue preghiere non l'aiutarono più a sopportare ciò che le succedeva, Annaliese si rivolse alla Chiesa, convinta di essere posseduta dal maligno, ma in un primo tempo la Chiesa, non le concesse l'esorcismo invitandola a diventare più devota. [1] Le condioni fisiche e psichiche di Anne peggiorarono, iniziò ad automutilarsi, mordere i membri della propria famiglia, mangiare insetti di vario genere sino a staccare e ingurgitare la testa di un uccello morto. Inoltre si strappava i vestiti di dosso, guaiva come i cani per giorni sino a urinare nel pavimento e leccarlo.[1][2]. Convintasi che ciò che le accadeva fosse colpa del proprio peccato e di quelli che le stavano vicino, Anneliese prese a dormire in un pavimento di pietra come penitenza. Allo stesso tempo nei momenti in cui si riteneva posseduta distruggeva qualsiasi simbolo religioso le capitasse a tiro (crocifissi, quadri, rosari). Durante la degenza nell'ospedale, i continui attacchi della ragazza convinsero i medici a riempirla di tranquillanti per farla stare calma e constringerla all'alimentazione forzata[3]. Esorcismo Dopo ben cinque anni di lotta e ricerca i genitori iniziarono la ricerca di numerosi preti che potessero praticarle un esorcismo. Intanto Anne non aveva mai smesso di prendere i medicinali prescritti. Perché l'esorcismo potesse esser ordinato, la Chiesa aveva bisogno di verificare la reale possessione della ragazza. Dopo averla ufficialmente dichiarata posseduta nel settembre 1975, il Vescovo Josef Stangl scelse come esorcisti il pastore Ernst Alt e padre Arnold Renz. Secondo i due esorcisti si manifestarono sette demoni tra cui Lucifero, Giuda, Legion e Belial[1]. L'esorcismo andò avanti per quasi 10 mesi dal settembre '75 a giugno '76. Durante le varie sedute furono fatte parecchie foto e venne registrato un nastro di circa un'ora e mezza di durata in cui si sente Anneliese parlare con voci demoniaca, in più lingue (oltre il tedesco, lingua madre, parlò in latino, greco, aramaico e altre lingue morte) molte volte sdoppiando la voce in due ben distinte. Durante questo periodo Anne perse molto peso perché si rifiutava di mangiare e bere a causa dei "demoni che glielo impedivano"; questo portò a un indebolimento e alla debilitazione del suo corpo, martoriato dalle proprie lesioni autoinflitte. Inoltre nei momenti di lucidità Anneliese non faceva altro che pregare e le continue ginuflessioni le causarono la rottura di entrambe le ginocchia. Durante il rito di esorcismo Anneliese mostrava una forza impressionante, tanto che, in alcune sedute, per tenerla ci vollero parecchi uomini forti. Il rito avveniva generalmente due volte a settimana.[4]. [modifica] La missione di Salvezza Anneliese scrisse delle lettere ai suoi esorcisti chiedendo la fine del rito e rivelando di aver avuto un incontro con la Vergine Maria che la mise difronte a una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti. Anne scelse di rimanere per la salvezza interrompendo la pratica di esorcismo, dicendo che prima di morire sarebbe stata libera dai demoni e pronta a morire in Grazia predicendo inoltre la data della sua morte[1][2] Morte e conseguenze A mezzanotte del 1° luglio 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì a soli 24 anni. Prima di morire chiese al prete di pregare per lei, le ultime parole andarono alla madre alla quale chiese scusa. L'autopsia rilevò come causa della morte la forte debilitazione causate dal malnutrimento e dal disidratamento (al momento della morte pesava solo 30kg). Secondo gli agenti che svolsero le indagini e i medici che passarono al vaglio il caso, un'alimentazione forzata (tramite flebo) avrebbe potuto salvare la vita della giovane. I genitori, il prete e il pastore furono tutti indagati per omicidio colposo. Il processo iniziato a marzo 1978 si concluse con il riconoscimento da parte della giuria della colpa di negligenza e omicidio colposo a carico dei due clericali e dei genitori che furono condannati a 6 mesi di reclusione con la condizionale da considerare già scontati.[1][2][4] Una commissione di vescovi chiese espressamente al Vaticano di abolire il rito romano dell' esorcismo, ma la chiesa si limitò a introdurre un nuovo rito nel 1999 chiamato De exorcismis et supplicationibus quibusdam[4]. Prima dell'inizio del processo i genitori chiesero di riesumare il corpo della figlia, sepolto in un cimitero dove vi sono sepolti figli illeggitimi, vittime di suicidi o persone considerate gravi peccatori (assassini). La riesumazione venne chiesta soprattutto in seguito a una lettera che una suora Carmelitana mando ai genitori, parlandoli di una visione in cui il corpo della figlia, a distanza di quasi due anni dalla morte, non si era deteriorato (è da considerare che in quel periodo non tutti potevano permettersi bare con interno zincato dove il deterioramento avveniva più lentamente). Tale visione, se vera, sarebbe stata la prova della supernaturalità di tale caso. Nonostante la salma sia stata riesumata non esiste nessuna foto pubblica del corpo che venne definito, in ottimo stato.[1] Attualmente la tomba Anneliese è stata spostata vicino alla sua casa natale ed è continua meta di pellegrinaggio. La chiesa cattolica dopo la morte istituì una commissione di inchiesta che definì la ragazza non posseduta, ma recentemente ha riconosciuto ufficialmente la veridicità di questa possessione.
 
 
ex_pre
ex_pre il 15/09/08 alle 20:40 via WEB
Se fosse facile capire tutti farebbero gli esorcisti e psicologi. Se un caso così ha fatto il giro del mondo vuol dire anche che tanti altri casi potrebbero essere solo psichiatrici ma chi potrebbe dire dove inizia l'uno e finisce l'altro?
 
   
Adorare.Cristo
Adorare.Cristo il 15/09/08 alle 23:03 via WEB
Ciao Roy, quando passi da me e sempre troppo tardi. Comunque penso di saper rispondere alla tua domanda. Leggi tutti i volumi di Padre Gabriele Amorth, trovi tutte le risposte (personalmente lì ho già letti) Quando una persona è protagonista di fenomeni paranormali, come il vomitare chiodi e avere una forza mostruosa, la psichiatria la puoi mettere in tasca :)
 
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 16/09/08 alle 19:42 via WEB
Credo che la storia di Anneliese si perda ormai nel mito e nella leggenda... si è detto di tutto e di più e credo che ormai sia difficile distinguere i fatti reali da quelli romanzati, visto che di questa storia ne è stato fatto persino un Film "The Exorcism of Emily Rose". Azzardo però qualche ipotesi: Credo che questa ragazza soffrisse realmente di problemi mentali e alcuni fenomeni che apparentemente possono sembrare soprannaturali, sono semplicemente paranormali. Cioè fenomeni che superano il naturale ma che non hanno per nulla a che fare con lo spirituale o con le esperienze mistiche. Non escludo però che ci sia stata anche una certa influenza del demonio, e mi sconcerta il fatto che per autorizzare dei semplici esorcismi ci siano voluti degli anni da parte della Chiesa, visto che oggi con grande facilità si va dall'esorcista come dal medico... Ho letto anche di alcune Anime Mistiche che per volere Divino sono state indemoniate per un certo periodo di tempo della loro vita, non per colpa loro, ma in riparazione, in offerta, in sacrificio con Cristo per il mondo. Non escluderei neanche questa ipotesi!!! Mi rendo conto di non aver chiarito neanche per un pò la storia di questa ragazza, visto che tutte le ipotesi sono possibili... Di una cosa però sono certo, che Anneliese offrendo questa sua "sofferenza" a Cristo, qualunque sia stata la causa, ha sicuramente salvato molte Anime ed ora VIVE Beata in Cielo! Così spero, così credo. Amen.
 
NuovaSion
NuovaSion il 15/09/08 alle 18:21 via WEB
http://it.wikipedia.org/wiki/Anneliese_Michel
 
NuovaSion
NuovaSion il 16/09/08 alle 14:36 via WEB
non sapete nulla voi due. L’esorcista guarda anche le cartelle cliniche. Certe diagnosi nascondono l’incomprensione del vero male che affligge il paziente. Il sintomo più significativo è l’avversione al sacro che si manifesta in tante forme: 1. Ripugnanza alla preghiera e per tutto ciò che è benedetto, anche senza minimamente sapere che lo è (l’acqua santa che procura un insopportabile bruciore); 2. Reazioni violente e furiose, in persona che di natura è tutt’altro, con bestemmie ed aggressioni anche se uno prega solo mentalmente; 3. Sintomo culminante: reazioni furiose della persona se si prega su di lei o la si benedice
 
 
luloca
luloca il 16/09/08 alle 18:59 via WEB
l'esorcista guarda le cartelle cliniche??? Come si permette? Questa non é materia religiosa! I malati lasciateli in pace per carità. Se una persona é avversa al sacro avrà pure le sue ragioni... non ti pare???
 
roby2012
roby2012 il 17/09/08 alle 00:47 via WEB
La chiave del complesso caso di Annaliese sta proprio in queste parole: "un incontro con la Vergine Maria che la mise di fronte a una scelta: esser liberata dai demoni e trovare la pace eterna subito, o continuare a subire la possessione subendo tutto il potere dei demoni per poter salvare il mondo e le anime di tutti." Non esiste invero altro modo per smascherare la presenza e la subdola azione del demonio, se non la possessione demoniaca. La scelta che ha compiuto Annaliese, dettatale dalla Beata Vergine, è stata proprio far sapere al mondo intero che Satana esiste: la missione di questa povera ragazza, una vera e propria martire in Cristo del XX secolo, è stata metterci in guardia da questo nemico invisibile e potentissimo, così astuto ed abile da metterci contro Dio stesso e nel contempo cancellare le proprie tracce.
 
 
ex_pre
ex_pre il 17/09/08 alle 07:03 via WEB
Buona interpretazione Roby, sono d'accordo con te. Satana, essendo il padre della menzogna è colui che sfuggendo alla verità non mostra il suo volto ma cambia e si trasforma camuffandosi in infinite forme. Oggi forse ha trovato un luogo particolarmente efficace per nascondersi e cioè la malattia psichica. L'immagine biblica più antica per Satana è il serpente: animale insidioso che può mordere quando meno te l'aspetti.
 
   
roby2012
roby2012 il 17/09/08 alle 12:12 via WEB
Grazie Roy. Gesù giunse su questa Terra con molti propositi e molte rivelazioni: per noi. Ci è stato tramandato che Gesù scacciava il demonio, ci è stato da Lui rivelato quali strade utilizza il demonio per abitare in noi e quali gli stratagemmi. Questa rivelazione mette in primo piano proprio il fatto che Gesù abbia voluto rimarcare, non solo l'esistenza di un male personificato, ma soprattutto la sua azione in noi. Gesù ci ha voluto avvisare molto chiaramente: il diavolo esiste e ci minaccia da vicino. Viene quindi da sè che la possessione è il metodo per evidenziare questo terrificante fenomeno e smascherarlo: questo è l'unico modo, per il Signore, per farci comprendere che satana esiste ed opera. Satana opera alla rovescia, con modalità diversa ed unica: per non smascherarsi, riesce a farci credere nella condanna e nel peccato, dal quale non abbiamo via di scampo, accusandoci di essere i traditori di Dio. Gesù ha voluto perdonarci, e vincere il Mondo per noi; Gesù non ci ha condannato, ma ci ha accarezzato come suoi fratelli; ci ha spronati a credere in Lui e a mettere in pratica le sue Parole, che sono state e sono Parole d Amore incondizonato per noi. Satana ha il compito, invece, si farci ricordare quanto siamo immersi nel peccato, quanto siamo fallaci, quanto lontani e ormai persi di fronte a Dio: questa sarebbe la sua miglior vittoria, prendere la nostra anima nella nostra malinconica e imperdonabile sconfitta, schiacciati dal peso dei nostri errori, dallo stesso peso di Dio. Questo sarebbe il nostro più grave errore: morire nell'anima disperando dell'aiuto e del perdono misericordioso di Dio.
 
     
roby2012
roby2012 il 17/09/08 alle 12:42 via WEB
E aggiungo: quando nel mio blog, in relazione al post "Il mio pensiero su Medjugorje" ho scritto: "Qualcosa che noi ignoriamo chi ha strappato da Dio", tu sai bene a che mi riferivo. Noi ignoriamo satana, come se non esistesse affatto.
 
     
roby2012
roby2012 il 17/09/08 alle 13:56 via WEB
"chi" = "ci"... ha strappato da Dio.
 
NuovaSion
NuovaSion il 17/09/08 alle 11:26 via WEB
http://www.aiutonline.org/esorcismi.htm Che cos'è un esorcismo? L'esorcismo è un sacramentale, una forma di Preghiera Pubblica e Solenne che si fa in nome e con l'autorità della Santa Chiesa, per mezzo di un sacerdote per l'appunto esorcista che abbia ricevuto un espresso mandato dal vescovo, o per mezzo del vescovo stesso (tutti i vescovi sono esorcisti), al fine di per liberare persone, oggetti e case dall’influenza o dalla possessione diabolica, ossia dall'azione straordinaria del maligno, e sottrarre così i soggetti e/o gli oggetti dal suo dominio. Un esorcista può essere "aiutato" da laici o gruppi di preghiera (come ad esempio i gruppi di "preghiera e liberazione" di cui il vescovo esorcista Andrea Gemma è stato più volte promotore), ma resta chiaro il fatto che per poter effettuare un esorcismo ci vuole il sacerdote esorcista, solo lui può compiere il rito esorcistico e nessun altro! L’esorcista, inoltre, ha il dovere di "usare circospezione e prudenza; non deve credere vessato dal diavolo chi invece soffre di una qualche malattia psichica". Il diavolo, beninteso, rimane lo stesso di sempre e, così, i segni della sua presenza nell’individuo che sono "il parlare lingue sconosciute, mostrare una forza fisica non conforme all’età o allo stato di salute, ed esprimere con la blasfemia un’avversione viscerale a Dio". Ciò non toglie, però, che laddove si possa credere di avere a che fare con una possessione diabolica, si abbia in realtà più spesso a che fare con una malattia psichica; un bravo esorcista saprà certamente discernere in merito. Oggi, poi, sono sempre di più gli esorcisti che utilizzano come strumento di indagine (in merito alla possibilità di una possessione o meno) il rito esorcistico stesso, magari con l'esorcismo breve di Leone XIII. Perché l'esorcismo, poi, possa essere efficace e realmente di aiuto al posseduto, c'è bisogno che questi abbia la volontà di essere liberato: Dio, nella sua infinita misericordia, è dispensatore di infinite Grazie, ma non può imporci la Grazia. Solo la volontà di conversione e la costanza nella preghiera e nella frequenza ai Sacramenti consente l'efficacia dell'esorcismo. Diversamente si dimostra un'inutile fatica. Che cosa fa un esorcista? Prima di tutto è un uomo di ascolto, per vedere che cosa il caso richiede. Il più delle volte la nostra gente ha solo bisogno di avvicinarsi a Dio; non si tratta di aver bisogno di esorcismi, ma di conversione. Credo che ogni esorcista possa testimoniare di aver avvicinato alla preghiera, ai sacramenti, alla pratica cristiana, molte più persone lontane da quando ha iniziato il ministero di esorcista, che in antecedenza, quando ricopriva altri incarichi apostolici. Vivere in grazia e ciò che questo comporta (preghiera, sacramenti, istruzione religiosa...) resta anche sempre il mezzo preventivo e curativo più efficace. Un secondo compito dell’esorcista è quello di tranquillizzare le persone. Oggi sono proprio tanti coloro che ritengono di avere la jella, di essere stati raggiunti da un qualche maleficio ad opera di persone invidiose, gelose, perverse, concorrenti in affari e via dicendo. Inutile dire che spesso questa convinzione viene confermata o fatta nascere da persone sbagliate che si sono consultate: maghi, cartomanti, sedicenti veggenti o carismatici, di cui c’è un’invasione e una continua pubblicità da parte dei mass media. Ogni sacerdote e ogni persona di buon senso sarebbe in grado di tranquillizzare questi tormentati; ma la parola dell’esorcista è più efficace perché è un po’ considerato un professionista in questo campo. Infine il compito dell’esorcista è di esorcizzare, quando vede che ne sono presenti le condizioni. Ci possono essere semplici motivi di sospetto, che con una brevissima preghiera esorcistica vengono chiariti. Si inizia sempre con molta semplicità e brevità. Solo chi ha un’ignoranza totale di questo ministero immagina che l’esorcismo sia un qualche cosa di spaventoso, di traumatico. Tale effetto può verificarsi nei presenti inesperti, non nella persona colpita, se nel corso dell’esorcismo o addirittura al suo inizio, si manifestano reazioni esterne violente o fenomeni strani. Proprio perché l’esorcismo, e solo l’esorcismo, può verificare se i fenomeni "di sospetto" nascondono una causa malefica o no, i primi esorcismi hanno importanza diagnostica più che curativa. Ogni esorcista segue poi dei criteri personali, sia nel modo di condurre gli esorcismi sia nell’esaminare le persone che a lui si rivolgono. Alcuni fanno riempire dei questionari che essi stessi hanno preparato. Io consiglio sempre che la persona per prima cosa intensifichi la sua vita di preghiera; normalmente chiedo anche che, prima di essere ricevuta da me, abbia chiesto una serie di preghiere di guarigione e liberazione, o fatte da un sacerdote, o fatte da un gruppo di preghiera del Rinnovamento, abituato a questo; e ricevo le persone solo se il sacerdote che ha guidato queste preghiere mi segnala l’opportunità di fare esorcismi e me ne specifica i motivi. Nella lotta contro il demonio non si insiste mai abbastanza sui criteri da seguire. Quando si tratta dell’azione ordinaria del demonio, la tentazione, il vangelo stesso ci dice che i rimedi sono due: «Vigilate e pregate per non entrare in tentazione». Se si tratta dell’azione straordinaria del demonio, possessione o disturbi malefici, io metto all’ottavo posto il ricorso agli esorcismi, sia come efficacia sia come rimedio a cui ricorrere. Come si comporta il demonio negli esorcismi? I demoni sono molti restii a parlare; occorre costringerli e parlano solo nei casi più gravi, quelli di vera e propria possessione. Talvolta sono spontaneamente molto ciarlieri: è un trucco per distrarre l’esorcista della necessaria concentrazione e poi per non rispondere alle domande utili, quando vengono interrogati. Nell’interrogatorio è molto importante attenersi alle regole del Rituale: non fare domande inutili o di curiosità, ma chiedere il nome, se ci sono altri demoni e quanti, quando e come il maligno è entrato in quel corpo, quando ne uscirà. Se la presenza del demonio è dovuta a maleficio, si interroga in che modo tale maleficio è stato fatto. Se la persona ha mangiato o bevuto cose malefiche, deve vomitarle; se è stata nascosta una qualche fattura, occorre farsi dire dove si trova per bruciarla con le dovute precauzioni. Durante il corso degli esorcismi, se c’è una presenza malefica, questa emerge poco per volta o, in certi casi, con esplosioni improvvise. L’esorcista acquisterà sempre di più la cognizione della forza e della gravità del male: se si tratta di possessione, di vessazione, o di ossessione; se è male di poco conto o se è fortemente radicato. E’ difficile trovare testi che diano chiare spiegazioni su tale terreno. Io uso questo criterio: se una persona, durante gli esorcismi (si noti che è questo il momento in cui il demonio è più obbligato ad uscire allo scoperto, quando è costretto dalla forza dell’esorcismo; egli può assalire la persona anche in altri momenti ma, generalmente, in modo meno grave) se, dicevo, la persona va completamente in trance, per cui se parla è il demonio che parla con la sua bocca, se si dimena è il demonio che si serve delle sue membra, e alla fine dell’esorcismo l’individuo non ricorda nulla di quanto è avvenuto, allora si tratta di possessione diabolica, ossia la persona ha un demonio dentro, che ogni tanto agisce con le sue membra. Se invece una persona, durante gli esorcismi, pur avendo qualche reazione che rivela l’assalto demoniaco, non perde del tutto conoscenza e alla fine ricorda anche vagamente quello che ha sentito o fatto, allora è vessazione diabolica: non c’è un diavolo fisso, dentro il corpo della persona; ma c’è un diavolo, che ogni tanto, l’assale e le provoca dei disturbi fisici e psichici. Ma non sempre è così. Non mi fermo qui a parlare della terza forma (oltre alla possessione e alla vessazione), che è l’ossessione diabolica: pensieri ossessivi invincibili, che tormentano soprattutto di notte, ma talvolta in modo permanente. Si noti che in tutti i casi la cura è la stessa: preghiera, sacramenti, digiuno, vita cristiana, carità, esorcismi. Come attaccano Satana e i demoni le persone? La negatività, ossia Satana e i demoni, tendono ad attaccare l’uomo si cinque punti, in modo più o meno grave a seconda della gravità della causa: sulla salute, sugli affetti, sul gusto di vivere, sul desiderio di morire. Sulla salute: Il maligno ha il potere di causare mali fisici e psichici, i due mali più comuni sono alla testa e allo stomaco. In genere questi mali sono stabili. Altri mali sono passeggeri, spesso durano anche solo durante l’esorcismo. Si tratta di bubboni, trafitture, lividi… Il Rituale suggerisce di farvi sopra il segno della croce e aspergere con l’acqua benedetta. Molte volte ho visto l’efficacia anche solo di porvi la stola sopra e premere con una mano. Varie volte mi è capitato il caso di donne venute da me afflitte perché in prossimità di dover essere operate di cisti alle ovaie: così risultava dai dolori e dall’ecografia. Dopo la benedizione, cessavano i dolori; dopo una nuova ecografia, non comparivano più le cisti e non si parlava più di operazione. P. Candido ha vissuto una ricca casistica di gravi mali scomparsi con le sue benedizioni; anche tumori al cervello, di cui i medici si sentivano sicuri. Naturalmente queste cose possono accadere solo a quelle persone che hanno delle negatività e per le quali c’è da sospettare che il male dipenda dal maligno. Sugli affetti: Il maligno può dare dei nervosismi insopprimibili, specie verso le persone da cui si è più amati. Così rompe matrimoni, tronca fidanzamenti; suscita litigi con urla e strepiti in famiglie in cui tutti in realtà si vogliono bene; e sempre per motivi futili. Tronca le amicizie; da’ alla persona colpita l’impressione di non essere gradita in nessun ambiente, di essere scansata, di doversi isolare da tutti. Incomprensione, non amore, vuoto affettivo totale, impossibilità a sposarsi. Anche questo è un caso molto comune: tutte le volte che si incomincia un rapporto d’amicizia che potrebbe sfociare in amore, o anche quando c’è stata un’aperta dichiarazione, di colpo tutto sfuma, senza motivo. Sugli affari: Impossibilità a trovar lavoro, anche quando si giunge alla quasi certezza di un posto; i motivi sono introvabili o assurdi. Oppure persone che il lavoro lo trovano, ma poi per motivi schiocchi lo lasciano; a fatica trovano un altro lavoro, ma poi o neppure si presentano lasciano anche questo, con una leggerezza che ai familiari sembra incoscienza o anormalità. Ho visto famiglie agiatissime cadere nella più nera miseria, per motivi umanamente inspiegabili. Talvolta si è trattato di grossi industriali a cui di colpo e motivi inspiegabili tutto è incominciato ad andare a rotoli;altre volte grandi imprenditori hanno iniziato, di getto, a compiere errori grossolani, tali da farli rimanere con un sacco di debiti; altre volte commercianti che gestivano negozi affollatissimi, tutt’a un tratto hanno visito che nessuno più metteva piede nel loro esercizio. In sostanza si è trattato o dell’impossibilità di trovare un qualsiasi lavoro, oppure del passaggio dalla normalità economica alla miseria, da un intenso lavoro alla disoccupazione. E sempre senza motivi ragionevoli. Sul gusto di vivere: E’ logico che i mali fisici, l’isolamento affettivo, il fallimento economico spingono ad un pessimismo per cui la vita è vista solo in senso negativo. Subentra una specie di incapacità all’ottimismo o almeno alla speranza; la vita appare tutta nera, senza possibilità di sbocchi, insopportabile. Sul desiderio di morire: E’ il punto finale che il maligno si prefigge: far giungere alla disperazione e al suicidio. E ci tengo a dire subito che quando uno si pone sotto la protezione della Chiesa, anche con una sola benedizione, questo punto viene escluso
 
NuovaSion
NuovaSion il 17/09/08 alle 12:07 via WEB
Landolfo II principe di Capua, scomunicato nell'anno 875 e archetipo del Klingsor nel Parsifal wagneriano.
 
NuovaSion
NuovaSion il 17/09/08 alle 12:21 via WEB
exprete importante leggi: Francesco Palau. Lui aveva messo su una casa con l’aiuto di persone caritatevoli in cui ospitava persone malate psichicamente e le esorcizzava tutte. Quelle che erano possedute guarivano e andavano via contenti e felici, guariti, quelli che erano malati di mente rimanevano nella struttura e venivano curati dai medici. Francesco Palau era un carmelitano spagnolo beatificato da Giovanni Paolo II da cui ho preso molto di esempi per continuare nella mia opera. Vedete come è possibile che un male malefico venga confuso con un male psichico. Il più delle volte si tratta di mali psichici, ma in alcuni casi può trattarsi di mali malefici. La possibilità c’è.
 
NuovaSion
NuovaSion il 17/09/08 alle 12:27 via WEB
Un fatto nuovo è che quel grande dizionario di Psichiatria americano il DSMIV per la prima volta cosa che non sarebbe stata immaginabile nei tempi passati parla anche di possessione da uno spirito. Per poter collaborare non è necessario che lo psichiatra sia credente, l’importante è che abbia il senso del limite della scienza di fronte a fatti inspiegabili che non possono essere classificati dalla scienza medica. A Mixer il prof. Servadio dichiarò “Io di fronte a certi casi li mando dall’esorcista”.
 
NuovaSion
NuovaSion il 17/09/08 alle 12:48 via WEB
roby2012 e' ver, si nasconde la realta'!!!!finalmente un testimone coraggioso scrive chiaro!!!!
 
elisar_81
elisar_81 il 17/09/08 alle 19:11 via WEB
Ma quanto son belli i tuoi occhi???
 
 
ex_pre
ex_pre il 18/09/08 alle 08:54 via WEB
:)
 
NuovaSion
NuovaSion il 18/09/08 alle 10:36 via WEB
http://www.benmelech.org/altre-religioni/newage/potenzedelmale.htm conosci tal dramma? roby2012 leggi; La «Prima Chiesa Satanica», fondata a San Francisco nel 1966, nel 1969 contava già 3000 membri. Da allora, il satanismo si è diffuso in maniera massiccia. Si suppone che, attualmente, circa 10 milioni di persone in tutto il mondo adorino Satana. In Germania, gli incaricati delle indagini sulle sette calcolano che i seguaci di Satana siano almeno 10'000. Ad aver contribuito a questa crescita fenomenale non sono state tanto le chiese e gli ordini occulti satanisti tradizionali, quanto piuttosto il nuovo satanismo e occultismo giovanile. !continua sul sito!
 
NuovaSion
NuovaSion il 18/09/08 alle 10:37 via WEB
La teologa femminista Elga Sorge si autodefinisce strega e ha fondato la Chiesa delle Donne/Religione delle Streghe. http://www.benmelech.org/altre-religioni/newage/potenzedelmale.htm
 
 
ex_pre
ex_pre il 18/09/08 alle 12:24 via WEB
Ma che cosa c'entra questo? Chi se ne frega! Ne parlo io? Ne parla qualcuno su questo blog? Tra i commenti? Se sono cose che ti interessano fai un post sul tuo blog e se a qualcuno interessa lo leggerà e lo commenterà!
 
   
NuovaSion
NuovaSion il 18/09/08 alle 15:07 via WEB
scrissi a roby, cavol vuoi!!! prrzzz!!! e' bel tipetto!!!
 
jeliel1z
jeliel1z il 19/09/08 alle 00:33 via WEB

Ti ho lasciato una comunicazione importante....vai a leggere ^__^ La trasmissione è stasera,Venerdì 19, vai ....;)
 
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