Creato da ex_pre il 16/03/2006

Cuore e regole

Ex, ex, ex-tante-cose e fino a quando non diventerò anche ex vivo sarò in via di definizione, sempre coerente con me stesso; sempre io

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UN TEST CHE MI RAPPRESENTA


Which angel are you?
You are a balanced person, you may be bad at times, and good at others, but your a good balance. You can be on the receiving end or the giving end but no matter what, you always seem to come out balanced. You give good advice and direct people to lead a good balance of life. Your the ying and the yang. Your level-headed and rarely fail in life. You can be in the crowd and not seen, but you have the ability to shine aswell.
Molto carino anche questo:
for some reason you have felt very distant from everyone else and you try to follow your own path. throughout the years you have seen a lot of freaky shit and sometimes it overcomes you and you get stuck in the rabbit hole trying to figure out what it is. All you know is that humans aren't the only ones out there and there is something about yourself that is still a myster. 
What is your true nature: the psychiatrist
You take the problems of others with you wherever you go. In your spare time you try to think of some way to resolve the dilemmas of your friends. You have an attraction to those who are in need and you feel that you always have to contribute in some way to make those around you like you. The respect of others is important to you.
 

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Symballo


°°° Protestanti e cattolici a confronto... sembrerà strano
Quante parole servono per descrivere un gesto? Quante parole servono a dire tutto ciò che un bacio riesce a dire? Parole superflue che nulla aggiungono a ciò che è detto. Questo vale anche per un’immagine o una qualsiasi altra cosa che per noi non è banale o neutra.  Tutto ciò che possiede un contenuto implicito diventa un simbolo. Un vino diventa simbolo di un territorio perché esso non è banale succo d’uva fermentata ma in se quel vino rappresenta il lavoro, l’arte di chi lo produce, la storia, la stagione. Egli contiene profumi e colori che noi interpretiamo come appartenenti a un paesaggio, agli odori del suolo, delle piante circostanti. Quel vino contiene in se molti messaggi e siamo noi a poterli leggere, interpretare, descrivere a seconda del tempo e di ciò che abbiamo passato in quella regione e la qualità del legame che abbiamo con essa. 
Non c'è comunicazione più perfetta di quella che usa il simbolo. Il simbolo è la sintesi di tanti elementi diversi sia razionali che non. Il simbolo possiede un contenuto intrinseco che va oltre le parole necessarie a descriverlo. Il simbolo è capace di  trasmettere concetti ma va anche oltre perché è in grado di accendere emozioni  esso è un linguaggio emotivo. 

Un sapore ci può mettere in comunicazione con fatti che abbiamo vissuto. I fichi secchi accompagnati da un bicchierino di grappa mi hanno fatto ricordare mio nonno e nessuna altra cosa me lo fa ricordare così vivamente. I fichi secchi che chiunque mangia senza pensare per me sono diventati portatori di un ricordo a me caro, sono diventati il linguaggio della memoria e non un semplice alimento. 

Anche altri sapori e odori in questi giorni di feste penso abbiano risvegliato in noi ricordi cari oppure ci hanno deluso proprio perché non ci hanno messo in contatto con niente di tutto ciò che speravamo. Quanti pensieri sono riemersi in me questi giorni mentre visitavo chiese profumate d'incenso, profumo denso di significati per i quali è impossibile cercare parole. Portare al naso il profumo dell'incenso vuol dire ripercorrere con la mente episodi, eventi che solo io conosco ma com'è per me così anche per altri questo profumo ha altri significati. Un unica sostanza odorosa si carica di significati che coincidono, si contraddicono e completano. Il profumo dell'incenso diventa linguaggio che accende emozioni e parole nascoste nel nostro intimo.  

Quando nel post precedente ho parlato della bambina che affermava che Dio non legge ne scrive ma con le sue mani crea io sono rimasto colpito dal fatto che in fondo non sono le parole, soprattutto quelle scritte, scarne, povere senza intonazione, senza il volto espressivo di chi le pronuncia, senza inflessioni, non sono quelle parole a rappresentare la perfezione della comunicazione di Dio. 

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Commenti al Post:
gicotagi
gicotagi il 14/01/09 alle 18:03 via WEB
sono daccordo sul senso generale di quello che hai scritto...ma sicuramente non sono daccordo su dove vuoi andare a parare...sicuramente tu hai dipinto i protestnti e gli evangelici i genere come quelli attaccati alla "lettera" e forse in molte realtà è vero , ormai le chiese originarie della riforma si sono fossilizzate, spente si sono trasformate in una religione in contrapposizione alla religione cattolica... ma questo esula dal contenuto concettuale e pratico del "grande risveglio" che ha scatenato la "Riforma Protestante", che il papa Ratzinger chiama "rivolta". La riforma è stata attuata per portare un vento nuovo ,per "ritornare al primo amore", per togliere le centinaia di pratiche contrarie all'insegnamento che gli Apostoli, testimoni oculari della resurezione di Cristo , ci hanno trasmesso. Con gli ultimi risvegli quello "delle chiese del risveglio" e quello "Pentecostale" ,si è raggiunto un equilibrio Dottrinale anche se si sono inevitebilmente scatenate molte divisioni "denominazionali". I pilastri dottrinali...sono uguali per tutti gli evangelici e rappresentano... un chiaro esempio di rappresentazione moderna della fede Apostolica nuda e cruda. Il concetto primario per un discepolo di Cristo è contenuto in Giovanni 20:31. Ovvero Cristo, ci ha lasciato scritto atraverso i suoi discepoli pochissime tra le cose che Lui ha fatto o detto, ma quelle che ci ha lasciate bastano per credere in Lui e ottenere la vita nel suo nome. Come vedi , io credo fermamente che La Parola di Dio è Vera , Vivente ed è l'unica strada per ottenere LA VITA..ma come su ccede questo?siccome nel nuovo patto il primato appartiene alla parola e non alla scrittura...la parola predicata ,la Parola ascoltata una volta creduta produce vita nel cuore di chi crede. Ecco come funzione come la parola di Dio si è icarnata in Gesù, la Parola di Dio si incarna in noi e produce frutto una vola creduta. Ecco perchè se il culto a Dio che noi pratichiamo contiene pratiche non bibliche o addirittura antibibliche ovvero violano i principi fondamntali del contesto generale biblico, a quasto punto dobbiamo chiederci, come potremo ricevere la Benedizione di Dio se stiamo disubbidendo? rifletti roy, nei secoli il Clero ha aggiunto centinaia di culti ,riti, tradizioni che sno chiaramente in contrapposizione con la dottrina Biblica.... 1Corinzi 4:6 Ora, fratelli, per amore vostro, io ho applicato queste cose a me e ad Apollo, affinché per mezzo di noi impariate a non andare al di là di ciò che è scritto, per non gonfiarvi l'un per l'altro a danno di terzi. Per concludere caro Roy , la cosa migliore sarebbe logico e saggio seguire l'insegnamento dell'Apostolo Paolo che ai corinzi i quali erano disordinati ed erano andati oltre quello che era scritto....una buona riflessione ...per voi cattolici che ogni giorno andate molto "oltre" quello che è scritto.
 
 
ex_pre
ex_pre il 16/01/09 alle 09:16 via WEB
Tu Francesco dici che con la Riforma è stato raggiunto un equilibrio dottrinale, dal mio punto di vista invece è stata fatta un'amputazione. E'stata fatta la scelta di estrapolare solo la Scrittura da un organismo vivente.
Certo, un organismo con i suoi difetti, le sue patologie ma anche con la sua vitalità, creatività e quel che è più importante: all'interno di questo organismo vivente era presente lo Spirito che ha continuato ad assistere la sua Creatura ed ha continuato a rivelare i misteri di Dio all'interno del suo popolo dal tempo degli apostoli in poi. La Scrittura è statica, ferma in un periodo storico, è anche astratta. La Scrittura ha dei limiti ma soprattutto c'è la tentazione di rendere Dio schiavo della parola scritta perché si pretende che Egli agisca solo entro certi schemi predefiniti. Questo è un enorme impoverimento testimoniato dal mondo protestante tanto forte di dottrina e morale ma povero di tutto il resto.
Basare la propria fede solo sulla Scrittura certo non ha dato alcuna sicurezza di verità dato che ognuno di voi protestanti ha una propria visione delle cose perché se non fosse così certo non sareste divisi. Tu dici che le basi che avete sono le stesse, certo, vorrei vedere, d'altronde anche con i cattolici i fondamenti sono gli stessi, siamo sempre cristiani anche se per te la Chiesa Cattolica è sotto il dominio di Satana e il Papa è l'Anticristo. A te non interessa il dialogo perché sai di essere nel giusto e non ti interessa dialogare con chi è nel torto. Quindi avere la Scrittura come unica autorità non è garanzia di ortodossia perché dipende sempre da chi la interpreta: noi abbiamo la Scrittura e voi anche eppure noi siamo sotto il dominio di Satana perché non abbiamo la vostra interpretazione!

Ma la questione che io tratto qui non è l'ortodossia ma il modo di parlare di Dio all'uomo. I simboli, le immagini, le parabole, i racconti, le metafore, le allegorie, i segni, i gesti sono il modo di comunicare semitico ed è la cultura che Dio ha privilegiato e scelto per comunicare all'uomo il suo verbo. La Scrittura non è la mente di Dio incarnata è solo un indizio che ci fa capire come egli pensa e se hai capito questo allora non solo abbraccerai la Scrittura come fonte inesauribile di ispirazione ma imparerai a riconoscere i passi misteriosi di Dio nella storia, nel popolo e nel tuo cuore perché Cristo è si il vertice della Rivelazione ma non è l'ultima parola che Dio ha da dire all'uomo e alla Chiesa. Non dimenticare che Dio è una persona vivente ed ha sempre odiato essere inquadrato dal limite umano: a cominciare dal vitello d'oro, alla polemica del tempio fino alla sua gelosia nel rivelare il suo vero nome (che certo non è Geova o Jahvè!) o il suo volto. L'uomo non può controllare Dio che è una persona libera anche se agisce secondo una sua logica.
 
   
gicotagi
gicotagi il 23/01/09 alle 12:24 via WEB
come al solito, ignori quello che ti ho voluto comunicare e te ne esci con la tiritera che noi siamo rinchiusi nella scatola della scrittura...ti ho appana detto che la parola ha il primato e in questo caso la Parola predicata da un ministerio scelto da Dio, ma tu svincoli il centro del discorso. ti attacchi alle divisioni evangeliche su cui hai ragionee spesso sono il frutto dell'orgoglio e dell'egoismo. ma vorrei anche sottolineare che l'unità cattolica è solo apparente ma in realtà è falsa. Ti prendo per esempio l'episodio che è capitato al pastore della mia chiesa mandante. Lui è molto amico con un prete di un paese nella pianura padana.è stato invitato a degli studi biblici organizzati dalla parrocchia e condotti da un laico sotto la supervisione del prete.La cosa sorprendente e che gli insegnamemti ,almeno alcuni di essi, sono contrari al catechismo cattolico. La cosa che si è creata e a cui sta assistendo il pastore e che alcune persone che partecipano agli studi fanno presente al personaggio che insegna che i suoi insegnamenti ono contro il catechismo,ma lui non curante cita cardinali e vescovi che la pensano come lui. questo è uno dei tanti esempi che l'unità che tanto ostentate è falsa , siete divisissimi ,ma uniti ipocritamente in un'accozzaglia che si sottomette ad un uomo che ritiene di detenere il potere di Cristo in terra. preferisco che cisiano molte denominazioni, che però poi collaborini nell'unità spirituale a portare anime a Cristo,piuttosto che procacciare un unità solo di facciata e impossibile da portare avanti. Spero tanto roy ,tu legga queste parole ti tolga le fette di prosciutto davanti agli occhi(ehhehe) e mediti un pò sulla realtà dei fatti. shaloom
 
     
SOUL2007
SOUL2007 il 23/01/09 alle 15:53 via WEB
Voi con le fette di prosciutto ci potete riempire una decina di tir provenienti da Parma.. zzzz...z..z..z.z..zzzz...
 
     
ex_pre
ex_pre il 23/01/09 alle 18:32 via WEB
Forse non ti rendi conto che dicendo che nella Chiesa c'è una diversità di pensiero, di gruppi, di sensibilità, di spiritualità e di teologie fai alla Chiesa Cattolica un grande complimento. Questo è quello che ho sempre apprezzato del mondo cattolico. Non so cosa quel laico dicesse e cosa la gente gli rispondesse, non so quali posizioni siano state prese quindi non posso esprimermi in merito. Comunque il Catechismo è certo un testo di riferimento da tenere in massima considerazione ma la teologia non viene certo esaurita dal Catechismo... Con ciò non voglio dire che un conferenziere faccia bene a suscitare domande alle quali non da risposta, che suscita magari scandalo e confusione... la supervisione del prete serve proprio a supervisionare quello che il tipo dice. Per es se io fossi parroco ammetterei che tu venissi a parlare alla mia gente ma certo sia prima che dopo dovrei riprendere il discorso e riportarlo a ciò che è la sana dottrina della Chiesa.
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 14/01/09 alle 20:10 via WEB
Tertulliano conosceva bene la forza del Simbolo, quando scrisse: "«Sia quando arriviamo che quando partiamo, sia quando ci calziamo i sandali che quando siamo in bagno o in tavola, sia quando accendiamo le nostre candele che quando ci riposiamo o ci sediamo, qualunque lavoro intraprendiamo, ci segniamo con il segno della Croce».(Tertulliano(160- 225), De cor. Mil., III.)
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 14/01/09 alle 20:17 via WEB
Lo stesso Tertulliano ci narra di un'altro gesto che i primi cristiani conoscevano bene e che oggi è usato nel "Rito degli Esorcismi", l'Insufflazione: Afferma infatti: "Al solo contatto delle nostre mani, al più flebile soffio della nostra bocca [...] i demoni escono dai corpi degli uomini". (Tertulliano, Apologeticum 23, 4, CCL 1, p. 131)
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 14/01/09 alle 20:42 via WEB
Sull'invito di San Paolo nella (1 lettera a Timoteo): "Voglio dunque che gli uomini preghino (...) alzando al cielo le mani", sempre Tertulliano scrive: "noi invece le mani non soltanto le solleviamo, le allarghiamo anche, e così, raffiguriamo il Signore in croce, pure mentre preghiamo confessiamo Cristo". (in "De oratione" di Tertulliano)
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 14/01/09 alle 21:27 via WEB
Il Padre della Chiesa Giovanni Damasceno si fà eco di una Tradizione che lo precede e che egli collega direttamente agli Apostoli. Pregare verso Oriente: "Noi non prestiamo venerazione volgendoci verso Oriente superficialmente o a caso. Ma poiché siamo composti di natura visibile e invisibile, ossia intellettuale e sensibile, presentiamo al Creatore anche una duplice venerazione (...) Quindi, poiché "Dio è luce" intellettuale e poiché Cristo è chiamato nelle Scritture "sole di giustizia" e "Oriente" , occorre dedicargli l'Oriente per la venerazione. (...)Perciò noi veneriamo Dio desiderando l'antica patria e volgendo gli occhi ad essa. (...) il Signore, quando era in croce, guardava verso Occidente e così noi prestiamo venerazione volgendo lo sguardo verso di lui. Mentre era assunto in alto fu portato verso Oriente, e così gli apostoli lo venerarono: e così egli verrà nel modo con cui fu visto andare in cielo, come il Signore stesso disse: "Come la folgore viene da oriente e brilla fino ad occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo" . E quindi noi aspettandolo prestiamo venerazione verso Oriente. Questa è la tradizione non scritta degli apostoli: infatti molte cose essi ci hanno tramandato senza scriverle" (Tratto da: "Esatta esposizione della fede ortodossa" di San Giovanni Damasceno - 650-750)
 
Ganimede.76
Ganimede.76 il 14/01/09 alle 21:46 via WEB
Un gesto del corpo che che è fedelmente praticato nella preghiera dal Cristiano Ortodosso e che il Cristiano Cattolico ha perso, ma che si conserva ancora nella Liturgia Latina al Venerdì Santo dal Sacerdote e all'Orinazione per i Presbiteri, è la Metania: Il termine di per se stesso significa «conversione», dal greco metanoia. Facendosi il segno della croce, gli orientali possono chinarsi e scendere con la mano destra fino al ginocchio, o ancora più in basso, fino a terra. Nella cosiddetta «grande metania» vanno addirittura con la fronte fino a terra e poi si raddrizzano immediatamente. Fanno questo diverse volte di seguito, tra l'altro durante la Grande Quaresima e nei giorni penitenziali.
 
luloca
luloca il 15/01/09 alle 15:32 via WEB
Quanto dici dimostra che la vita materiale crea il pensiero e non é mai il contrario.
 
Nina4ever
Nina4ever il 25/01/09 alle 01:20 via WEB
Forse le parole non hanno la capacità dei profumi, per trasmettere ricordi e sensazioni… Il profumo dell’incenso, può evocare emozioni forti anche in me, che sono una qualunque, immagino cosa susciti in te… Ma potrebbe anche essere pura nostalgia? Un abbraccio!
 
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