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Post n°222 pubblicato il 20 Settembre 2007 da giampi1966
Come ho sostenuto varie volte, considero l’istruzione un fattore fondamentale per la costruzione di una società egualitaria, è per questo motivo che sono sempre stato contrario all’imposizione del numero chiuso per accedere alle facoltà universitarie, le solite motivazioni economicistiche non possono assolutamente giustificare questo tipo di provvedimento. Come dimostrato dagli ultimi scandali riguardo ai test di ammissione alle università di Bari, Chieti e Ancona, tali test sono un modo per discriminare gli studenti che non godono di notevoli disponibilità economiche, infatti chi ha i soldi l’ammissione se la compra direttamente, o indirettamente partecipando a costosissime lezioni private. Inoltre è alquanto ingiusto precludere il futuro di una persona mediante uno squallido test, ideato da quattro baroni, sovente può anche capitare che il giorno fissato per il test di ammissione, lo sfigato di turno non si senta tanto bene, si trovi imbottigliato nel traffico ecc… e per questo motivo non può iscriversi all’università??? Questo sistema risulta inoltre inefficiente anche dal punto di vista dell’economia culturale, escludere delle persone che hanno scelto una facoltà in base alle loro preferenze e capacità, indirizzandole verso delle altre facoltà, porta inevitabilmente all’esclusione di persone motivate che in alcuni casi possono essere dotate di notevoli capacità proprio nel settore da cui sono state escluse, può capitare di castrare la carriera di un potenziale scienziato solamente perché non ha passato uno stupido test di ammissione.
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Commenti al Post:
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FOX1974XXX il 20/09/07 alle 17:14 via WEB
...DUNQUE...sono una 33enne lavoratrice part time e studentessa universitaria per scelta e passione,visto che ho iniziato prima a lavorare che a studiare (iscrizione all'università di Disegno Industriale ad Architettura a quasi 26 anni con esame di ammissione)e ti posso dire che ritengo giusto effettuare dei test di ammissione ma il punto è che i test andrebbero cambiati e che il criterio di ammissione non sia più solo il merito del diploma secondario ma tutta un'analisi attenta di ciò che riguarda lo studente.Certo siamo tantissimi,io dopo 4 anni dal diploma ho passato l'esame di ammissione preparandomi il solo mese di agosto,mentre ragazzini appena diplomati non l'hanno passato perchè han preso tutto sottogamba.Cmq,esami o no,secondo me andrebbe riformato tutto il sistema scolastico e universitario perchè non è giusto dire "lo studio è un diritto" quando per seguire una lezione di design devi sederti sui gradini perchè ci sono 200 studenti invece di 100...e poi pagare anche 1200/1600 euro di tasse l'anno..tutto andrebbe cambiato,a partire dagli spazi e dai costi,non solo dagli esami...sara reduce da una lezione di fisica tecnica...
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giampi1966 il 20/09/07 alle 17:54 via WEB
Anch'io ero uno studente lavoratore, sono daccordo che l'università vada cambiata ma a mio parere lo studio rimane un diritto inalienabile da garantire a tutti, inoltre l'Italia è uno dei paesi occidentali con meno laureati, lo so che molti si iscrivono solo per gioco ma non è per questo che va buttata via l'acqua sporca con il bambino dentro.
Ciao
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suresh.06 il 20/09/07 alle 23:26 via WEB
Non ne so molto di queste cose, ma Mussi dovrebbe pensare di più al mandato parlamentare che è quello di ministro dell’Università che stare tutto il tempo a tentare di costruire cose rosse, perdi più un rosso sbiadito. Ciao.
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giampi1966 il 21/09/07 alle 08:18 via WEB
Anche perchè l'Università e la ricerca sono ormai i veri traini dei paesi avanzati, sia per quanto concerne l'economia che negli altri settori.
Ciao Suresh
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il_Plantigrado il 21/09/07 alle 09:56 via WEB
Ogni anno in Cina oltre 4 milioni di studenti si contendono le poche migliaia di posti disponibili nelle migliori università del paese sostenendo un gigantesco test di ammissione in cui la competizione è serratissima. Un sistema del genere si definisce "meritocratico", dove solo i migliori accedono ai migliori posti. E' un principio sacrosanto, su cui si fondano tutte le società umane, dallo stato più avanzato allo sperduto villaggio di boscimani (quelli con lo stregone e quanto altro). Io sono iscritto all'università da 5 anni e ti posso assicurare che nei tempi dell'"università di massa" (cioè questi) la stragrande maggioranza dei miei colleghi sono solo dei debosciati che pensano solo a divertirsi e a perdere tempo (anzichè studiare), molto più portati per la nobilissima professione dell'agricoltore che per quella dell'ingnere. Quello che si deve fare è cercare di cambiare la mentalità di una società in cui vogliono tutti essere dottori dimenticandosi però che servono anche idraulici, carpentieri, operai, muratori e persino spazzini. Quindi ben vengano i testi di ammissione ed il numero chiuso se servono a scremare gli aspiranti accademici. Il fatto che poi ci siano i soliti meridionali più avvezzi all'imbroglio che allo studio (infatti molto più rari sono i brogli e i test farsa nel "profondo nord") è un dura realtà, che però non deve allontanare dalla retta via (ed è anche uno dei motivi per i quali da noi è deprecabile l'idea di stilare un'unica classifica nazionale per i test, rischiando di escludere meritevoli del nord a vantaggio di qualche solito paraculo).
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il_Plantigrado il 21/09/07 alle 09:58 via WEB
Inoltre vorrei fare presente che tutte le nozioni necessarie al fine del superamento di quei test sono contenute nei programmi degli istituti superiori, e quindi se si ha ben studiato durante i 5 anni del liceo NON SERVONO LEZIONI DI PREPARAZIONE...
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giampi1966 il 21/09/07 alle 10:36 via WEB
Io sono uno che possiede una dote, sono portatissimo per i test, mi è capitato spesso di superarli anche quando non sono per niente preparato.
Quello che voglio dire è che la parola meritocrazia è una bella parola che ha un grave difetto, esclude troppe volte i più deboli.
E' una questione ideologica, a mio parere un 7 preso da (faccio un esempio) un figlio di una famiglia rom, non equivale allo stesso 7 preso dal figlio di un industriale.
A mio parere nessuno ha il diritto di precludere la strada ad un altro individuo attraverso dei criteri che sono sempre opinabili.
La Cina poi non mi sembra una nazione da prendere ad esempio, forse era un pò meglio l'ex unione sovietica, dove anche il figlio dei più poveri poteva diventare un grande scienziato o un bravissimo musicista(è pieno di esempi di questo tipo).
Però voglio fare una proposta, poichè lo spreco di denaro pubblico causato dai fannulloni non è una cosa da trascurare, senza il bisogno di fare dei test (che peraltro costano) si potrebbe semplicemente valutare il voto del diploma, ammettendo di diritto coloro che hanno conseguito una determinata valutazione, sempre però contemperando il reddito ISEE, altra misura da adottare, che è già parzialmente in atto è quella legata al pagamento della prima rata che dovrebbe coprire integralmente i costi (tranne per i meno ambienti), infine le rate potrebbero essere commisurate in modo automatico al numero di esami sostenuti (dal 2° anno in poi).
Insomma a mio parere si dovrebbe lavorare con il bisturi e non con l'ascia che, inevitabilmente finisce in testa al soggetto più debole che non ha lo scudo protettivo riservato ai figli di papà.
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il_Plantigrado il 21/09/07 alle 10:48 via WEB
L'ISEE è uno strumento piuttosto inefficace. Faccio un esempio. Io figlio di lavoratori dipendenti, in regola con gli esami e con un'ottima media devo pagare appieno le tasse univesitarie, mentre certi miei conoscenti, figli di liberi professionisti ed imprenditori, gente che dopo 5 anni è ancora lontana dal conseguire anche la laurea triennale, possono addirittura mangiare gratis in mensa! Secondo me il meccanismo per il computo delle tasse univeristarie dovrebbe essere UNICAMENTE legato ai rislutati che si conseguono, risultando così completamente indipendente dal reddito ISEE. D'altra parte la Costituzione dice "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.". Oggi invece la vera discrimante per accedere a borse i studio e per pagare tasse più basse è il reddito (che può essere facilmente nascosto) e non il merito.
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giampi1966 il 21/09/07 alle 11:50 via WEB
Hai detto bene... anche se privi di mezzi, quindi bisogna trovare qualche strumento idoneo a selezionare coloro che hanno pochi mezzi, l'ISEE è senza dubbio imperfetto ma è attualmente il più preciso, dovrebbero aumentare però i controlli delle autocertificazioni. Per quanto riguarda la tassazione in base anche al merito, come ho detto nel commento precedente, sono daccordo.
Ricapitolo sencondo il mio sentire politico, tutti hanno il dititto ad usufruire anche dei più alti gradi di istruzione, pur se privi di mezzi.
A mio parere hanno diritto di usufruire dell'istruzione universitaria anche i fannulloni, purchè non pesino sulle tasche dei contribuenti.
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latinoamericana.4 il 21/09/07 alle 15:57 via WEB
definire il futuro di una persona da un banalissimo test non è indice di società evoluta
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ugualmenteabile il 22/09/07 alle 14:25 via WEB
d'accordissimo con il tuo post
ti auguro un buon fine settimana
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Inviato da: cassetta2
il 19/07/2023 alle 06:37
Inviato da: maresogno67
il 07/01/2023 alle 17:56
Inviato da: jigendaisuke
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Inviato da: giampi1966
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Inviato da: jigendaisuke
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