espe dixit

Ancora cinema

Espe, molto saltuariamente, cede alla tentazione di andare a vedere film "normali", e lo fa soltanto per accompagnare la prole.

Puntualmente, si pente.

Non per il film in sé, dal quale non si aspetta mai un granché, essendo un prodotto per ragazzi, e rimanendo a volte piacevolmente stupita, ma a causa del contesto in cui si trova a doverlo vedere.

Espe non è tollerante. Prenderebbe quelli che parlano al cinema, e li farebbe sedere a posteriore nudo su un nido di formiche rosse, per tutta la durata del film.

Quest'estate, durante "Una notte al museo 2", dovette cambiare posto con tutta la truppa, per non uccidere una famiglia di rumoristi, tra i quali spiccava un delicato fanciullo che soleva emettere periodicamente suoni prolungati con una parte del corpo non tipicamente preposta alla parola.

L'altra sera, in preda all'ennesimo attacco di smemorato entusiasmo, si è recata con le ragazze a vedere "A Christmas Carol".

A parte la scomodità degli occhialini 3D, sulla quale era disposta a sorvolare, un altro elemento di disturbo ha fatto sì che promettesse ancora una volta a se stessa di non caderci più.

Dietro di lei era seduta una bimbetta di circa 3 anni, la cui sciagurata madre sgranocchiava (rumorosamente, ma questo era superfluo dirlo) un pacchetto infinito di patatine.

A dieci minuti dall'inizio del film, opera pregevole ma ASSOLUTAMENTE INADATTA AI BAMBINI PICCOLI, la povera piccina ha iniziato a dire: "Non mi piace, non mi piace", seguito da "Voio andaie a casa".

La madre non ha fatto altro che zittirla, e dirle frasi gentili e rassicuranti, tipo "sei la solita rompiscatole", e quando la bimba si è messa a piangere, le ha intimato di smetterla, e mettersi a dormire.

Incredibile ma vero, la  piccola dopo un po' si è addormentata sul serio.

Mentre l'amica della madre commentava ad alta voce: "Ahhhh, ma io la conosco, questa storia, è vecchia! La faceva già una volta Zio Paperone."