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BASILICATA 12

Post n°733 pubblicato il 12 Settembre 2011 da atapo
 

 

L' INCIDENTE

E si riparte...sempre verso nord. Puntiamo al monte Vulture, antico vulcano spento, e ai vicini laghi di Monticchio, due laghetti perfettamente tondi perchè antichi crateri. E' una zona di fittissimi boschi, dice la guida, Lucania viene dal latino lucus, cioè bosco... speriamo di trovare un po' di fresco perchè ormai ci sentiamo disseccati dal gran caldo!


 

Infatti..oh! Finalmente! La strada è quasi al buio tra pinete e faggete, l'aria è più respirabile...

In molti hanno avuto la nostra stessa idea, è sabato, questi laghi sono molto conosciuti...insomma, sulla riva c'è un discreto affollamento di auto e di picnic sotto gli alberi.


 

Dice mio marito: "Tu scendi qui e cominci a guardare per un ristorantino, io vado a trovare un posto al camper più avanti..."

Accosta, si ferma, io apro la porta del camper...e qui...accade...

Il volo dell'angelo che non ho fatto a Pietrapertosa lo faccio ora perchè, senza rendermi conto di come accada mi ritrovo a VOLARE giù dal camper e ad atterrare rovinosamente ...sul lato B che, pur essendo abbondante, non lo è a sufficienza in questo caso perchè vedo tutte le stelle del firmamento a mezzogiorno!

Dal male non riesco nemmeno a rialzarmi subito ed ecco che accorre gente per aiutarmi...

Il buffo è che mio marito dal posto di guida non si accorge di niente e pensa: "Ma quanto ci mette a prepararsi e a scendere?...Ehi! Che ha tutta quella gente da correre qui vicino?"

Finchè qualcuno pietoso va a riferirgli: "Signore, vostra moglie è caduta!" (qui si dà ancora del voi) e allora corre a fare il suo dovere di marito premuroso...

Dopo qualche minuto di choc mi rialzo, c'è anche un gomito graffiato, nel fondo schiena spero che il danno sia limitato...

Non capisco come sia potuto succedere: forse un piccolo dislivello che c'è tra l'asfalto e il terreno mi ha ingannato nello scendere. Riesco a camminare, lentamente, ma ogni altro movimento è un disastro: mi fa male a sedermi, a rialzarmi, a fare le scale, a chinarmi, ad accelerare il passo, a stare ferma in piedi...

Una tortura che mi accompagna per tutto il giorno ed anche i giorni seguenti. Naturalmente adopero senza economia il Lasonil, ma l'effetto è scarso.

Così SOFFRO tra quei bellissimi boschi...

Il giorno dopo abbiamo in programma una sosta a Melfi, cittadina con un altro castello in cui Federico II promulgò le sue leggi, le Costituzioni di Melfi, codice del Regno di Sicilia.

Melfi, castello di Federico II

Così SOFFRO anche a Melfi, che giriamo a passo di lumaca...e ho modo di osservare con attenzione i suoi bei palazzi...non riescono a consolarmi nè uno splendido gelato artigianale nè i calzoncelli, dolcetti tipici di pasta ripiena di mandorle e cioccolata...

Nel castello ora è allestito un altro dei musei archeologici lucani, mi attira, ma dovrei fare un grosso sforzo...Penso che, in fondo, Melfi è sulla strada per andare in Puglia, sarà facile ripassare di qua e fermarci in un'altra occasione, tanto più che l'area di sosta camper è comoda, vicino al supermercato, alla pizzeria, ad un caseificio e ad una sublime pasticceria-gelateria artigianale, il cui padrone è un giovin signore con due splendidi occhi azzurri (un valore aggiunto, anche se mio marito dice che lui non se ne è accorto...)

Il tempo ci è scaduto. Dopo un po' di provviste alimentari tipiche lucane si riparte per tornare a Firenze, dove arriviamo il giorno successivo. Un viaggio che ho fatto sulle spine: già di solito stare molte ore ferma seduta in auto mi affatica la schiena, stavolta poi...

E nei giorni successivi la cosa non migliora, finchè non mi decido ad andare dal medico e a fare una radiografia, perchè teme un'incrinatura all'osso sacro. Per fortuna si tratta solo di una fortissima infiammazione che posso curare con dosi massicce di antiinfiammatori. Ora sto bene.

Ma quello che è successo non mi ha certo sciupato la bellezza di questo meraviglioso viaggio, anzi, penso sia una fortuna che sia capitato solo alla fine, così mi ha permesso di godere al massimo tutto quello che c'è stato prima.


Arrivederci Basilicata!

 

 

 
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