Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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SETTIMANA LIBERA
Enna, la famiglia di Tancredi di Hauteville
Dopo la fatica dello spettacolo teatrale di sabato scorso, avevo tutte le intenzioni di prendermi una settimana di relax: finite le estenuanti prove quasi quotidiane, mi sentivo LIBERA, sognavo letture di riviste-perditempo, vagabondaggi in centro e nelle librerie con acquisto gratificante di almeno un libro nuovo, soste prolungate tra i blog amici e frequentazioni di altri siti, magari anche la preparazione di un dolcetto casalingo...
Non è che fossi proprio senza impegni, ma mi sentivo di riappropriarmi di tanto del mio tempo e volevo goderne!
Invece l'agenda mi ricordava che avevo ben due visite specialistiche di controllo proprio in questa settimana, l'influenza beffarda colpiva mia figlia costringendo me e mio marito ad ore supplementari di babysitteraggio per riprendere i nipotini dagli asili...
Non ero scoraggiata però e volevo salvaguardare almeno qualche “vagabondaggio” ricostituente...
Ci si è messa la meteorologia: pioggia, temporali e diluvi quasi continui, che scoraggiano qualsiasi uscita, soprattutto i vagabondaggi a guardar le vetrine.
Da una decina di giorni mio fratello aveva chiesto se con la famiglia poteva venire a trovarci questa domenica, anche per parlare di affari familiari: ottimo, gli avevo risposto, avrò finito l'impegno teatrale! Già pensavo ad un pranzetto al ristorante, ad una passeggiata tra le varie sagre e manifestazioni che sono in programma a Firenze e dintorni, una giornatina piacevole e tranquilla.
Dopo qualche giorno un nuovo messaggio suo: “Avremmo piacere di incontrarci anche con nipoti e nipotini che non vediamo da tanto”
Fattibile, ristorante e passeggiata restavano validi.
Invece il maltempo continuo non ci lasciava speranze di stare all'aperto, i miei figli erano molto contenti di incontrare zii e cugini, ma essendo i nipotini ancora piccoli e con problemi di orari e sonnellini non volevano andare al ristorante: mi hanno promesso che avrebbero preparato loro qualche piatto, mia cognata idem, così abbiamo deciso di stare tutti a casa nostra.
Tutti, cioè 14 persone!
Perchè oltre ai parenti già citati stavolta si è aggiunto il ragazzo di mia nipote (lei sta per fare 18 anni!). Così io mio marito abbiamo fatto il “censimento” di piatti, bicchieri, posate (fin qui ok, di stretta misura) i tovaglioli di carta sono una benedizione, ma le seggiole, panchetti ecc... non bastavano e i figli hanno portato qualcosa da casa loro.
La rosticceria aperta anche di domenica è stata di valido aiuto, io ho lavorato tutto ieri per preparare qualche torta salata, in cui sono abbastanza brava...
In realtà quasi tutto ieri: perchè ieri è stata finalmente una giornata di sole, fredda, ma soleggiata dall'inizio alla fine e non ho voluto rinunciare all'ultima possibilità che avevo di una di quelle passeggiate... ricostituenti. Avrei voluto partecipare al corteo di Libera, ma avrei tolto troppo ai doveri familiari: mi sono accontentata di andare qualche ora a passeggio nel pomeriggio, mescolata alla bella gente e ai bei giovani che giravano appena sciolto il corteo, in un'aria di festa, di allegria, di primavera incombente, che si respirava sia in centro che in periferia. E mi sono regalata qualche libro, come avevo promesso a me stessa.
Oggi, di nuovo sotto la pioggia, la grande riunione familiare: tutto è andato bene, mio marito ha un raffreddore potentissimo e credo sia stato quello che si è stancato di più, i bambini hanno giocato insieme seminando giocattoli dappertutto, le cibarie sono state molto ben accolte da qualsiasi parte provenissero e i resti equamente divisi tra i gruppi familiari, mia cognata ha scattato foto su foto: ora vuole mettersi in proprio come fotografa di cerimonie e tutto le serve per far pratica.
Il tavolone è stato allungato tutto l'allungabile, io credo di aver mangiato pochissimo perchè in queste situazioni sono tutta presa dal buon funzionamento... mio fratello ha detto: “Sembri come nostra madre, quando tutti mangiavano e lei non mangiava mai!” Mio marito a capotavola è stato definito “patriarca” e ha fatto gli occhiacci...
Visto che c'erano i bimbi, abbiamo aperto in anticipo l'uovo di cioccolato appena comprato per una beneficenza: così se il giorno di Pasqua i figli volessero andare dai suoceri noi non ci offendiamo...e andremo a ristorante o a farci un viaggetto senza rimpianti!
Ora è tutto concluso: il primo giro di lavapiatti è iniziato e credo che ne seguirà subito almeno un altro.
Sarebbe finita anche la settimana che avevo destinato al relax...
E incombe una nuova cena, ancora non si sa quando, stavolta con la FAMIGLIA PERFETTA !
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