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CHE GIORNATA SFORTUNATA

Post n°1915 pubblicato il 09 Giugno 2024 da atapo
 

GIORNATA DI M.... !


Non è che questo sia un periodo particolarmente entusiasmante, ma venerdì scorso direi che si è toccato il fondo, se ci ripenso mi meraviglio di come le negatività si siano date appuntamento così bene per riempirmi la giornata.

C'erano due impegni quel giorno: al mattino incontrare una signora per fare uno scambio, al pomeriggio andare allo spettacolo di fine scuola del nipote più piccolo, tutto molto tranquillo.

Però la signora non rispondeva al messaggio che le avevo mandato la sera prima: doveva incontrarne anche un'altra, dirmi luogo e orario e io mi sarei aggregata. Nell'attesa che fare? Iniziare qualcosa in casa e poi doverlo lasciare perchè quella mi faceva uscire da un momento all'altro? Finalmente mi ha risposto: non aveva letto il mio messaggio serale e si era già incontrata con l'altra, si scusava, ma era da ricominciare a cercare un altro giorno disponibile... Uffa!

Intanto nell'attesa era sorto un altro contrattempo: la cena col gruppo teatrale degli anziani, fissata per il 12, doveva essere spostata perchè alla regista per quella sera era capitato un impegno imprevisto, nuova proposta il 13. Ma io il 13 sarò già partita, così febbrili consultazioni su wathsapp, alternativa per l'11, quanti ci saranno, quanti no, una messaggeria continua.

E la mattinata è finita tra attesa, consultazioni, squilli continui del cellulare, nervosismo mio: non ho combinato niente!

Alle 17 io e il marito eravamo alla scuola di mio nipote, nel giardino, in prima fila, per lo spettacolo. Ma a mio marito è venuto improvvisamente un forte mal di pancia e un estremo bisogno di andare in bagno, per fortuna mia figlia abita accanto alla scuola ed è corso in casa sua... restandoci così tanto da perdersi tutto lo spettacolo di canzoni, che non era molto lungo, dato che i bimbi sono in prima elementare. Mi aveva lasciato la sua macchina fotografica, così almeno ho potuto scattare qualche foto al nipote e si accontenterà di quelle. Però, non vedendolo tornare, mi preoccupavo e non riuscivo a godermi il tutto.

Finiti i canti, tanti complimenti, congratulazioni ai bimbi emozionati, parla di qua, saluta di là... ho lasciato alla spalliera della sedia la mia borsa di tela dove per fortuna non c'era nulla di importante: un sacchetto di noccioline, un sacchetto portaombrello, i "Racconti" di Pavese che sto leggendo. Mi è più cara la borsa, con il logo dell'Istituto Francese. Me ne sono accorta molto più tardi, già rientrati a Firenze, a mia figlia era arrivata dalla scuola una foto con la borsa, sabato la scuola era chiusa, domattina la ritroveranno?

Uno degli altri nipoti nel pomeriggio era alla festa della sua scuola e il padre, finito lo spettacolo, è andato a riprenderlo... per portarlo subito al Pronto Soccorso: giocando a pallacanestro era caduto ed è tornato a casa all'una di notte, con il gomito destro fratturato e ingessato, ne avrà per un mese!

Loro avevano già prenotato una settimana al mare all'isola d'Elba dal 23 al 30 e data la caparra: devono decidere se rinunciare o andare lo stesso, col braccio ingessato.

Uno splendido inizio di vacanze, non c'è che dire!

L'unica cosa bella di quel giorno è il simpaticissimo spettacolo di canzoni con semplici coreografie preparato dai piccoli, due classi insieme, veramente bravi, spigliati eordinatissimi, tutto è filato alla perfezione. Una bella soddisfazione per gli insegnanti e una bella prospettiva per continuare così negli anni futuri!

 
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