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TENERIFE STORIES 4

Post n°628 pubblicato il 18 Gennaio 2011 da atapo
 

 

LA FESTA DEI BAMBINI

Nonostante l'abbondanza dei presepi, laggiù non è il Natale la festa più festosa, ma è l'Epifania, che chiamano

el dìa de los Reyes, o festa dei bambini.

Ecco il motivo per cui oltre ai Babbi Natale spesso si vedono arrampicarsi sui balconi o lungo le grondaie...

...i tre re Magi!


 

In ogni presepio i Re Magi non mancano mai,

nelle pasticcerie da qualche giorno prima del 6 gennaio compare el roscon de los reyes, il dolce dell'Epifania,


 

che sostituisce i pasticcini fantasiosi a base di marzapane, di mandorla, di pasta sfoglia ripieni o ricoperti di vari sapori, che si mangiano a Capodanno (e di cui ho riportato in Italia una scorta che ormai è quasi consumata...)

...i quali a loro volta avevano già sostituito el brazo, che si mangia tutto l'anno, ma per Natale si arricchisce con varie decorazioni dolci e corrisponde al “tronchetto” italiano, o “buche” francese.


 

I negozi di giocattoli sono traboccanti di tentazioni e affollati di nonni e genitori nei giorni appena precedenti, perchè i Magi portano doni ai bambini nella notte tra il 5 e il 6. Abbiamo saputo che in quei giorni i commercianti se ne approfittano e alzano i prezzi...salvo poi ribassarli precipitosamente ed offrire forti sconti nel pomeriggio del 5 gennaio, per smaltire le rimanenze e così si crea questo gioco dell'aspettare ma non troppo e del rischio di vedersi sfuggire le ultime occasioni o quello che i bambini avevano richiesto nelle letterine.

Anche a Tenerife, come a Gran Canaria, la festa in varie città si svolge il 5 pomeriggio: arrivano i Re Magi in elicottero atterrando nello stadio (uno si lancia col paracadute) che è strapieno di bambini eccitatissimi e urlanti, con le loro famiglie. Poi si forma un corteo con figuranti mascherati e attrattive varie, che attraversa la città per arrivare nel piazzale della chiesa principale, dove i Magi ricevono le letterine scritte dai bambini, infine si tiene uno spettacolo musicale.

L'anno scorso, a Gran Canaria, avevamo assistito all'arrivo dell'elicottero nello stadio, arrostendo sotto il sole cocente del pomeriggio, allora quest'anno abbiamo pensato di attendere i Magi in centro, al piazzale dello spettacolo, più ombreggiato. Come ho detto, è una cerimonia che si svolge in molte città, noi abbiamo scelto Adeje che è la più vicina alla nostra zona turistica, sulle montagne appena sopra: così ne avremmo approfittato per visitarla. Siamo arrivati in tarda mattinata e abbiamo trovato da parcheggiare in una stradina abbastanza centrale, c'era il mercatino, i negozi di giocattoli erano affollatissimi, girellavano alcuni turisti soprattutto spagnoli, ma con poca confusione. Adeje è circondata da montagne possenti, dalla sua periferia partono sentieri nelle vallate e nelle gole, dicono siano affascinanti, ma...non eravamo organizzati per queste prodezze! Era già faticoso girellare per le strade tutte in salita, abbastanza ripide, per vedere le case più antiche e gli scorci migliori.


Il massimo è stato quando abbiamo cercato il ristorante indicato nella mia guida, dato dal navigatore un po' fuori paese a circa 600 metri da dove ci trovavamo: cosa vuoi che sia, una passeggiata! Peccato fosse su per una salita ripidissima e ogni pochi passi mi dovevo fermare a riprendere fiato con la scusa di ammirare il panorama che comunque era notevole! Arrivati al ristorante...eh eh! Aveva un grande parcheggio sulla terrazza belvedere: avremmo potuto salirci tranquillamente in auto, GRRR!

Ne è valsa la pena comunque, perchè abbiamo mangiato benissimo secondo la tradizione locale: ecco il conejo (coniglio) en salmorejo, le papas arrugadas (patate cotte con la buccia avvolte nel sale) col mojo, la loro salsa rossa leggermente piccante.


 

Nel pomeriggio, sul tardi, ci siamo appostati sulle scalinate che circondano la piazza in cui sarebbero arrivati i Re Magi: pian piano si è riempita, anzi affollata ed è stato uno spuntare di bambini da tutte le parti, di tutte le età, di tutti i colori, di tutti i generi e così è stato, in giro per le strade, fino a notte fonda: coi genitori, coi nonni, i più grandi a coppie o a a gruppi, contenti di quelle ore di libertà...parlavano, gridavano, cantavano, ridevano, suonavano fischietti e trombette, correvano e schizzavano da tutte le parti ...era un'allegria incontenibile, una confusione eccitata, il mondo sembrava fatto solo di bambini...una sensazione bellissima...si sentiva nell'aria l'emozione della loro festa e dell'attesa dei regali!

Avevano aperto anche le bancarelle di dolciumi, di panini, di bibite, di quelle schifezze molto apprezzate dai bambini...

L'arrivo del corteo è stato il massimo, era veramente una sfilata di carri sontuosi:

quelli dei tre Magi, altri che portavano la natività e un presepio vivente, seguiti da greggi di pecore e capre, il camion dei pompieri con la sirena in funzione.

Da tutti questi venivano lanciati alla gente caramelle e turrones...c'erano bambini che avevano la loro borsina di plastica da riempire con i dolci acchiappati...

   


 

Fra un carro e l'altro sfilavano i personaggi delle fiabe, dei cartoni animati, gruppi di majorettes, di ginnasti e di capoejra, di mangiatori di fuoco, un trenino carico di bimbi molto piccoli tutti travestiti come a Carnevale...


 

...un'allegra commistione tra il sacro e il profano, con l'accompagnamento delle musiche vivaci e ritmate tipiche delle isole... Una festa barocca, mi viene da dire...

E i fuochi artificiali hanno concluso quella straordinaria serata, tutta in onore dei bambini.

(continua...)

 

 
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