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LIBERTA'

UNA SETTIMANA PER ME

Come già fece l'anno scorso, mio marito è tornato in montagna da solo, ci sta tutta questa settimana, che ormai è a metà. Dice che è a buon punto con l'impianto elettrico del secondo piano, salvo imprevisti e se il tempo si manterrà discreto tornerà su ancora altri giorni e spera di riuscire a finirlo prima del freddo.

Io non vado più con lui: ormai lassù è troppo freddo e umido per me, inoltre qui a Firenze sono iniziate ieri le prove di teatro per gli spettacoli di novembre, la mia schiena sente la necessità di andare a fare ginnastica in piscina... insomma, per me ormai la vita "lavorativa" è in città, ho finito la stagione della montagna.

Allora questi sono per me giorni "liberi", tutti da inventare. Ricordo l'anno scorso la sensazione di novità e di ebbrezza nella settimana in cui restai sola, erano anni che non accadeva, forse da quando ancora lavoravamo e lui andava in trasferta. Stavolta mi sento più... equilibrata, sono contenta certo di questi giorni in cui le ore sono tutte mie e posso scegliere come voglio dalla lunga lista di cose che dovrei, potrei e vorrei fare, privilegiando ciò che mi dà più soddisfazione. Forse questo stato d'animo tranquillo dipende dalla serenità che pian piano ho raggiunto durante i mesi passati e che spero di riuscire a mantenere ancora a lungo.

C'è solo un'incognita: il tempo. Le bizzarrie metereologiche mi condizionano, mi piacerebbe fare qualche breve gita, anche insieme ad amiche, ma è tutto molto variabile, nemmeno le previsioni sono attendibili e quando piove quasi sempre sono diluvi da cui non ci si salva con impermeabili ed ombrelli. Così ogni mattina, prima di decidere cosa fare, controllo le previsioni del tempo e scelgo lì per lì come organizzare la giornata... e la settimana pian piano scorre via...