Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Nickname: atapo
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Sesso: F Età: 73 Prov: FI |
« UNA STORIA DI OGGI | CRONACA UMIDA » |
EFFETTI COLLATERALI
Apro gli occhi nella stanza in penombra pochi minuti prima del suono della sveglia, mi sento tranquilla, l'inizio di un nuovo giorno.
Dal piano di sopra qualche passo leggero di mia suocera già in piedi mi riporta bruscamente alla realtà: da quindici giorni è tutto cambiato, le giornate non sono più le stesse...
La convivenza con una persona che non ho mai conosciuto bene, fortemente diversa da me, dalle mie abitudini, dal mio modo di vedere il mondo, una persona che ora è debole, angosciata, sconvolta, che vorrebbe parlare, raccontare, non sentirsi sola, ma nello stesso tempo è umiliata in questa situazione per cui si sente in colpa...
Io che mi sento “invasa” nei miei spazi e nei miei tempi, nei miei casini e nei miei disordini, nella mia timidezza e nel mio caratteraccio, fatico a trovare un rapporto che mi sembri giusto e che faccia stare bene, o meno peggio possibile...
Poi il telefono: non lo sopporto, ora. Le chiamate (in partenza e in arrivo) agli altri parenti per informare quotidianamente sull'evolversi della situazione, le chiamate (in partenza e in arrivo) alle forze dell'ordine, ma soprattutto le chiamate continue del TERRIBILE VECCHIO: si vede sul display chi chiama, spesso non si risponde, quando suo figlio ha tentato un dialogo le conversazioni sono finite in modi irripetibili.
E se non chiama...cosa starà tramando?
Quando esco di casa, controllo di continuo se passa un certo tipo di auto...
Com'era la vita prima, com'era?
Come sono le vite normali delle persone che conosco, che incontro, che leggo? Vorrei immergermi nella normalità.
Se sono lontana da casa, se seguo le mie attività e i miei interessi di prima, mi pare che non sia cambiato nulla, finchè non mi viene in mente qualcosa...e una morsa mi chiude la bocca dello stomaco...
Quasi mi attardo, per rientrare il più in là possibile...
Tutti i malanni che ero riuscita a tenere a bada riorganizzando la mia esistenza in questi ultimi anni mi sono tornati, prepotentemente.
Ho paura per l'equilibrio di tutti, per ora e per quando, in un modo o nell'altro, una soluzione si dovrà pur trovare.
DEVO trovare il modo di sopravvivere, magari anche di vivere.
Van Gogh, Campo di grano con corvi
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