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Post n°1618 pubblicato il 05 Luglio 2019 da atapo
 

SE NE SONO ANDATI

 

castello di Usseau

 

E' tutto finito. Hanno traslocato.
Mia figlia, il marito e i quattro nipotini hanno definitivamente lasciato l'appartamentino a dieci minuti a piedi da casa mia e si sono spostati in una casa finalmente più grande in un paese  distante circa 20 chilometri.
Era assolutamente necessario fare questo passo, lo spazio precedente era diventato piccolo e invivibile, ormai da un anno cercavano qualcosa di più adeguato. Io avrei preferito che non si allontanassero di molto, noi nonni non facciamo tanto, ma averli a dieci minuti consentiva di intervenire in fretta nelle emergenze, di avere scambi comodi e frequenti, ormai il nipote più grande Martino veniva a casa nostra da solo, anzi, spesso telefonava: -Ci siete? Posso venire un po' da voi?- per vedersi un film o fare compiti e ricerche in pace, in uno spazio senza i fratellini vocianti attorno. Un'abitudine che non continuerà, ora ci vuole mezz'ora di corriera e la corriera passa ogni ora…
Nonostante che nel mio quartiere si trovino facilmente terratetti con giardino, abbastanza grandi e non troppo costosi, mia figlia invece ha sempre voluto spostarsi fuori Firenze, per cercare aria migliore, più tranquillità e per… allontanarsi dai suoceri. Ora dovrà darsi da fare anche per riorganizzare una rete di babysitter adeguata agli orari di lavoro e di scuola, perchè non tutte quelle che venivano da loro qui a Firenze sono disposte a spostarsi così tanto: speriamo in bene!
Nei mesi e nelle settimane passate, quando si facevano gli scatoloni e si organizzava il trasloco, io cercavo di non pensarci, di fare come se il problema non esistesse. Se ci pensavo, mi venivano in mente altri conoscenti “nonni” che hanno i nipotini lontani, alcuni addirittura all'estero e mi dicevo:- Faremo come loro, li andremo a trovare ogni tanto.-

Però questa idea mi rattristava subito, come mi rattrista quando penso all'altro nipotino, figlio di mio figlio, anche lui abitante in un paese a trenta chilometri da Firenze e che vediamo così poco. Perchè si sa, la vita è frenetica, combinare questi incontri non è sempre facile. E' invece così bella la confidenza che si crea col vedersi spesso, col tenere quel filo che rende partecipi della loro crescita, delle loro conquiste, delle esperienze importanti o buffe di cui si è subito informati…
Insomma, in questo momento mi sento un po' disorientata, la nuova lontananza mi è difficile da accettare.
Ieri mattina sono andata alla loro casa nuova a fare la babysitter per consentire alla mamma alcuni giri urgenti negli uffici comunali per pratiche di residenza. Ancora mi perdo sui loro tre piani, terrazze, cortile, un sacco di stanze, scatoloni aperti e disseminati dappertutto, come è logico che sia dopo una settimana dal trasloco: lo spazio ora non manca, è una casa storica del paese, ristrutturata e riammodernata, per questo è anche un po' strana come disposizione degli ambienti… ed è anche meno facile averli tutti e quattro sotto controllo!
In una delle terrazze, in un angolo, una coppia di piccioni ha fatto il nido e stanno covando due uova: una sorpresa che elettrizza i bambini, sono sempre a guardare dalle persiane cosa succede nel nido, sarebbe bello che vedessero nascere e crescere i pulcini, ma con la confusione che fanno chissà se andrà a buon fine questa esperienza! 
Tornata la loro mamma e arrivato anche il nonno, siamo andati tutti al mercato del paese, abbiamo comperato pollo, patatine e frutta e abbiamo pranzato tutti insieme.
Poi noi nonni siamo rientrati a Firenze, io sentivo la malinconia per averli lasciati e… mi mancavano già! Dovrò farci l'abitudine, ma sarà dura.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mr.Loto il 06/07/19 alle 09:47 via WEB
Fortunatamente l'essere umano si abitua a tutto ed anche velocemente, tra qualche settimana tutto sembrerà normale e la vita continua come sempre. :) Un saluto
 
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