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Messaggi del 17/04/2018

IN GIARDINO

Post n°1525 pubblicato il 17 Aprile 2018 da atapo
 

STRAGI e MIRACOLI

 


 

L'inverno è stato durissimo, le temperature troppo basse e le gelate hanno mietuto vittime tra le piante.
Ora, nelle giornate di sole tra un acquazzone e l'altro, ho esplorato il giardino per quantificare i danni e fare il conto dei superstiti.
L'oleandro, come altri oleandri del dintorni, ha molte foglie con macchie di secco e piegate verso il basso, penso a causa delle gelate: poverino, l'avevamo potato a inizio autunno e lui si era subito impegnato a ricrescere a cespuglio, come piace tanto a me. Ora chissà: fiorirà o dovrà ancora riprendersi?
La peggio l'hanno avuta gli alberini di arancio e di limone: li avevamo ricoperti coi sacchi come suggerito, ma tolti i sacchi tutte le foglie erano cadute, ammucchiate sul fondo dei sacchi! Saranno morti? Certo non sono piante da nevicate o da molti gradi sotto zero. L'arancio mi pare abbia ancora due puntini verdi sulla corteccia, ma nel limone non vedo segni di ripresa: era già un po' malandato, secondo me i vari cambi di posizione nel giardino lo avevano stressato e non andava messo così in mezzo, in balìa di pioggia e vento… ma tanto col marito è dura ragionare…
In alcuni vasi dove l'anno scorso c'erano fiorellini ora ci sono solo stecchi scuri, nessun segno di vita.
Invece un miracolo: tolto il telo con cui avevamo ricoperto negli ultimi mesi molti vasi di piante sistemati per l'inverno vicino al muro della casa, una sorpresa inaspettata! La peonia, fiore che  avevo comprato perché lo amo molto, in autunno pareva sofferente e rinsecchita, le erano rimaste poche foglie avvizzite su un breve gambo quasi legnoso, invece ora in cima si apre un bel ventaglio di una ventina di foglie grandi e belle. Spero che vengano anche i fiori!
Col passare di giorni aumentano le novità e la ripresa della vita, qualcosa che pareva morto invece si sta risvegliando.
Le calle erano bruciate dal gelo e ora hanno nuovi getti, la lavanda ingrigita e accartocciata da pochi giorni ha nuove foglie in cima ai rametti, l'esile e piccolo pero ha già messo tante foglie, ha aperto bellissimi fiori che dopo pochissimi giorni hanno perso i petali… avremo pere quest'anno? 
Anche nelle piante di fragole sono sbocciati i fiorellini rosa che promettono bene...
Gli iris per ora sono solo una selva di spade verdi, mi hanno detto che il secondo anno dalla piantagione cominciano a fare i fiori: ci siamo… io ci conto!
Tra i cespugli delle siepi la spirea ha già tanti fiorellini bianchi, il corbezzolo solo foglie, le nandine sono molto graziose: il freddo fa crescere foglie rosse o arancioni e col freddo che c'è stato sono diventate multicolori.
Ma ho scoperto una cosa che mi preoccupa un po': dove l'anno scorso c'era l'unica pianta di topinambur che era cresciuta fino a diventare alta più di due metri e strapiena di margherite gialle (il mostro lo chiamavo) ora su circa un metro quadrato di terra stanno spuntando tanti piccoli topinambur… si preannuncia una foresta… e un lavoro di disboscamento per noi, altrimenti soffocheranno gli altri cespugli vicini.
Poi bisognerà riseminare l'erba in certe zone brulle, ma non attorno ai lamponi: quest'anno vogliamo poterci avvicinare a prendere i frutti, non lasciarli tutti ai merli come l'anno scorso!
Insomma, la natura fa sempre come le pare, è indomabile. Ed è piena di sorprese.

 
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