Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi del 28/06/2019
LE TRECCIAIOLE
trecciaiole di Brozzi
Nei borghi della campagna fiorentina fin dai secoli passati si sviluppò l'arte della lavorazione della paglia: era un lavoro prevalentemente femminile, le donne, in fabbriche o a domicilio, intrecciavano i fili della paglia, coltivata appositamente, in trecce complesse e fantasiose, che poi servivano per la fabbricazione dei cappelli… i famosi cappelli di paglia di Firenze!
Nel maggio del 1896 queste donne, a causa del peggioramento dei salari e delle condizioni di lavoro, scesero in sciopero, guidate da una certa Barsene Conti, detta “la Baldissera” per il suo carattere forte e orgoglioso. Uno sciopero organizzato e portato avanti da donne, una cosa incredibile per quei tempi! Evento di storia locale, che non si trova sui libri della storia ufficiale, il fatto poi che si trattasse di donne l'ha messo per lungo tempo in secondo piano.
disegno de "L'illustrazione italiana" dedicato
allo sciopero delle trecciaiole
Io abito nel quartiere di Brozzi, proprio il luogo centrale di questo sciopero, la storia viene raccontata dagli anziani, uno storico discendente da questa donna ha raccolto documenti e ci ha fatto una pubblicazione, ma i giovani e chi è venuto ad abitare qui da poco non ne sanno nulla, la memoria storica rischia di disperdersi.
Ecco perché quest'anno noi del gruppo teatrale “I ragazzi over 65” abbiamo chiesto con insistenza alla nostra giovane regista di lavorare su questo tema e di costruirci uno spettacolo. Lei all'inizio non era molto convinta, ma quando ha cominciato a leggere la documentazione che abbiamo nella biblioteca di zona si è appassionata alla figura di Barsene e all'attività artigianale che permetteva a tante famiglie povere di guadagnare un minimo per la sopravvivenza. Ci abbiamo lavorato intensamente: scoprivamo nelle cronache del tempo e negli scritti di chi ci aveva già studiato sopra episodi curiosi appena accennati, sui quali abbiamo lavorato con la fantasia e abbiamo creato delle scenette di vita, immaginando le situazioni e i dialoghi… nell'italiano dell'epoca.
Insomma, è venuto fuori uno spettacolo interessante e originale: quello sciopero ne è il nucleo principale, ma vi si arriva attraverso la storia e le alterne fortune della lavorazione della paglia e dei cappelli tipici di Firenze.
Da pochi anni a Signa, un paese confinante, hanno allestito un “Museo della paglia” proprio su questo ed eravamo anche andati a visitarlo, ritrovando oggetti e immagini di ciò che stavamo scoprendo. L'entusiasmo di tutti nel gruppo è andato aumentando man mano che lo spettacolo prendeva forma… Avevamo deciso di debuttare entro giugno.
Le ultime settimane sono state difficilissime, a causa di questo caldo torrido che ci ha tormentato nelle prove fatte di pomeriggio, ci ha sostenuto solo la consapevolezza dell'importanza del lavoro che stavamo preparando.
E ieri sera finalmente in scena!
Avevamo fatto una discreta pubblicità, con locandine distribuite ai negozi della zona, infatti c'era il pienone, i più anziani forse per il ricordo di storie sentite, i più giovani per la curiosità di qualcosa che riguarda il quartiere. C'erano anche “autorità”, alcuni consiglieri del quartiere, qualcuno del museo… Tutti attentissimi, risate e applausi nei punti giusti, noi così fieri per l'ottimo risultato delle nostre ricerche. Pensiamo che anche Barsene Conti, sepolta nel piccolo cimitero di zona, sia stata contenta e orgogliosa...
Era presente anche il suo discendente, studioso di storia locale, che è rimasto commosso, è venuto a complimentarsi alla fine sul palcoscenico, ha donato a ogni attore una copia del suo ultimo libro su questa donna: un'opera con splendide immagini dell'epoca! Questo omaggio è stato una graditissima sorpresa inaspettata!
Scesi dal palcoscenico, io ho avuto una seconda sorpresa che mi ha reso ancora più felice e onorata: questo signore è venuto da me a dirmi che mi aveva riconosciuto come una delle maestre con cui aveva lavorato, tanti anni fa! E' proprio vero: nei primi anni dopo il mio arrivo a Firenze e successivamente quando facevamo gli scambi con le classi francesi avevamo lavorato insieme per presentare ai bambini attività volte a far loro conoscere l'ambiente e la storia locali. Anch'io avevo imparato tanto, ero venuta da Bologna e non ne sapevo molto. Io non mi sarei azzardata a dirgli nulla, il fatto che lui per primo si sia avvicinato e abbia questi ricordi così vivi mi ha fatto un enorme piacere.
Abbiamo dimenticato tutta la fatica dei giorni precedenti, siamo felicissimi dell'ottimo risultato, abbiamo un sogno: replicare questo spettacolo nelle scuole della zona, o al museo della paglia, o in qualche comune limitrofo che a quei tempi fu coinvolto… A settembre vedremo, chissà...
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