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Messaggi di Novembre 2007

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 30 Novembre 2007 da atapo
 

ALTI  BASSI

Non è facile pian piano risalire la china...La vita riprende normale, accadono anche cose carine, poi all'improvviso ti viene in mente QUELLO CHE E' SUCCESSO, ti senti un grande vuoto dentro, un nodo in gola, quasi senza accorgertene butti fuori un sospiro, forte, come se in questo modo potessi far uscire da te tutta la tristezza.

Nei mesi scorsi l'ho provato tante volte, per le mie faccende personali,...ultimamente mi succedeva più di rado...ora mi accorgo che è ricominciato...

Mia figlia ora sospira, tanto;

 è a casa, non voglio sembrare invadente, ma per una ragione o per l'altra cerco di telefonarle ogni giorno,
mi informo se il marito le fa compagnia a pranzo,
se si è sentita o vista con qualche amica,

oggi l'ho invitata a venirmi a prendere a yoga, poi abbiamo fatto la spesa insieme, è venuta a pranzo da me, così ha navigato liberamente in Internet. Mi ha raccontato tranquillamente vari fatti, di amiche, di progetti di viaggi natalizi,ma...quanti sospiri...

Vuole rimanere a casa dal lavoro anche la settimana prossima perchè ci sarebbero delle riunioni faticose a cui non si sente di partecipare. Io le ho suggerito di riprendere però la palestra, così vede qualcuno in più e le passano meglio le giornate.

Confesso che sono un po' preoccupata, perchè ricordo anche i grossi problemi che ha avuto quando era più giovane, sulla strada dei disturbi alimentari...
Si naviga a vista...cercando di arrivare sani e salvi in porto anche stavolta.

 
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Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 30 Novembre 2007 da atapo
 

Allora ieri sera, per completare la giornata TEATRALE, mi sono sistemata sul divano a godermi alla TV fino alla fine tutto lo spettacolo di Roberto Benigni.

Cosa che quando lavoravo non avrei potuto mai fare, andare a letto dopo le 23 voleva dire non connettere più la mattina dopo! Ecco un vantaggio della mia situazione attuale...
Comunque stamattina non ero molto sveglia, perchè ho messo la cioccolata in polvere dentro la teiera con l'acqua per il the!


Benigni mi piace moltissimo: per me sa unire la cultura alla sensibilità trovando il modo di ridere anche parlando di cose importanti e gravi...

Ora ho due settimane per preparare il compito per la prossima lezione di teatro.
Che c'entra questo con Benigni? Nulla, però averlo visto mi ha messo allegria e forse mi darà ispirazione.

 
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Post n°78 pubblicato il 30 Novembre 2007 da atapo
 

APPLAUSI

 

Ieri, al corso di teatro,
in un "gioco" di improvvisazione sul palcoscenico,
ho ricevuto i miei primi
APPLAUSI.

E per quelli che avevano lavorato prima di me non c'erano stati applausi...
Non me l'aspettavo proprio...il cuore mi ha fatto un salto!

Emozione!!!

 
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Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 28 Novembre 2007 da atapo
 
Tag: cronaca

Ieri pomeriggio visita ortopedica.

Mi è stato raccomandato quel medico come molto bravo, infatti...
lista d'attesa di due mesi,
fa ambulatorio ASL  in un paese  in montagna a quasi un'ora di auto da casa mia.

Risultato:
 

l'unica cosa che, ortopedicamente parlando, in me funziona senza problemi è la protesi all'anca  che ho dal 2002.
Per il resto si salvi chi può, dalla schiena, al piede, alle spalle...è tutto un disastro!

Allora ecco consigli di vita, suggerimenti, proposte di terapie più o meno palliative e conservative, tanto migliorare non si può.

Ha detto anche: "Mi raccomando, un'attività lavorativa molto leggera!"

E io: "Sarei insegnante alla scuola elementare..."

Ha alzato gli occhi al cielo e si è messo le mani nei capelli (metaforicamente, perchè è pelato):

"Per l'amor del cielo, non è certo il lavoro che..."

"...Ma sto andando in pensione."


"Ah, meno male, non era proprio il caso di continuare, nelle sue condizioni!"


Alla faccia di chi ritiene che fare i maestri non sia un lavoro faticoso!

 
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Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 26 Novembre 2007 da atapo
 

GRAZIE

a tutti quelli che ci hanno parlato,
che ci hanno fatto sentire affetto e amicizia,
attraverso messaggi, telefonate ecc.
ecco un lato bello di questi mezzi di comunicazione
ci si può sentire più vicini
ci si può sentire più legati e affezionati

Il giorno di day-hospital è finito, nemmeno tanto duro fortunatamente, mia figlia è a casa,
ha detto al gatto:
"Eh, continuerai a regnare incontrastato in questa casa per un altro po'!"
E più tardi:
"Ora dovrò perdere l'abitudine di fermarmi davanti alle vetrine dei vestiti larghi..."

 
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Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 25 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Sono giorni troppo pieni e troppo vuoti allo stesso tempo...

Siamo tutti molto tristi, sento purtroppo che l'equilibrio che faticosamente stavo riprendendo ora ha avuto uno scossone...

sarà per il dispiacere in sè,

sarà perchè mi stavo ricostruendo un po' di serenità dopo tanti momenti difficili da molti mesi (anzi, anni) a questa parte,

sarà che mi è tornato, pesante come una cappa, il ricordo della stessa situazione che avevo passato anch'io ben 33 anni fa e che rimaneva chiusa in un angolo del mio cuore: proprio in questi giorni avevo perso il mio primo bambino, come mia figlia.

Così, mi è ancora più difficile restare serena quando parlo con mia figlia...e anche quando penso a tutto questo.
Coraggio, pian piano ce la dobbiamo fare anche stavolta...

 
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Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 22 Novembre 2007 da atapo
 

GIORNO DI DOLORE

non saremo più nonni...

succede...era successo anche a me...

quello che sente ora mia figlia
non si dimentica più.
Ora sono ancora di più
con lei.

 
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Post N° 73

Post n°73 pubblicato il 21 Novembre 2007 da atapo
 

PIOVE SUL BAGNATO

Stamattina, davanti all'ambulatorio dove avevo fatto le analisi del sangue, ho incontrato la mamma di F. altra mia ex-scolara, bimba non brillante, lenta e con qualche difficoltà.
Mi sono sentita ripetere le cose già ascoltate per telefono, ma...moltiplicate, con esempi e fatti circostanziati!

Conoscendo i personaggi, ho cercato di fare la tara a quello che sentivo, ma rimaneva comunque una buona dose di negatività e di disagio, in lei, nei bambini e in me che ascoltavo.
In conclusione, anche questa mamma avrebbe già trovato una ragazza che aiuta F. a riguardare ciò che viene presentato a scuola e a fare i compiti.

Che dire?


Che tristezza...


 
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Post N° 72

Post n°72 pubblicato il 20 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

AL TELEFONO

Fra tutte le telefonate di questi giorni  (l'ho già detto, sembra si siano messi d'accordo) una in particolare mi ha colpito.
La mamma rappresentante dei miei (ex)genitori: molto gentile, simpaticamente voleva venirmi a salutare con qualche bambino, ma non mi aveva trovato nel pomeriggio; parliamo del più e del meno...poi la domanda mi scappa fuori quasi da sola:

"Come vanno in classe?"


"Eh, si va...però continuano ad avere nostalgia di lei..."


"La nuova maestra mi pare che lavori seriamente."


"Sì, però...grida tanto...poi va un po' veloce e i bambini che sono più lenti e che hanno difficoltà ...lei li conosce...non si trovano a loro agio.

Per esempio G., la sua mamma ha detto che ha già preso provvedimenti e ha già trovato una ragazza che la segue anche a casa nei compiti..."

Queste notizie mi dispiacciono molto. Probabilmente la collega è giovane e ha forse un po' di ansia da programma da svolgere, ma è possibile che non si riesca a far capire a certi maestri che i bambini reali che abbiamo davanti sono più importanti e più da rispettare nei tempi e nei modi di apprendimento di qualsiasi perfetto programma ministeriale?
L'anno scorso lavoravano tutti così volentieri, senza correre...
Poi, dover aiutare con le lezioni private già da novembre una bambina di 9 anni, mi pare un' esagerazione!

Spero che i genitori, se davvero hanno problemi, riescano a parlare e a farsi capire da questa maestra.

 
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Post N° 71

Post n°71 pubblicato il 20 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

COMPITI A CASA

Il corso di teatro è proprio una cosa seria: abbiamo anche i
COMPITI A CASA.

Per la prossima volta dobbiamo ripensare alle fiabe e alle storie di quando eravamo piccini e al nostro rapporto con esse.
Io sono una scolara diligente, il compito voglio addirittura farlo scritto, qui!

Dunque...io da piccola...le fiabe...

Veramente non mi ricordo di fiabe raccontate da qualcuno, so che la mamma mi leggeva dei libretti per bambini con storielline in rima, io le imparai a memoria prestissimo tanto che voltavo le pagine al momento giusto, pur senza saper leggere (mi hanno detto).
Ho ancora un libro di quel tempo, con grandi illustrazioni e didascalie sotto, sulle fiabe più famose raccontate molto in sintesi...

Poi ero affascinata da alcuni vecchissimi libri di famiglia, credo degli anni '40, della serie La scala d'oro, con figure un po' gotiche che raccontavano fiabe e storie di tutti i tipi, dalle tradizionali alle orientali, alle rielaborazioni di racconti di altri paesi. Soprattutto una terribile storia, Il bel biancospino, dove il principe protagonista viene rapito dal diavolo e giù avventure una dietro l'altra, che io intuivo soprattutto dalle illustrazioni.

Il mio babbo, invece di raccontarmi fiabe, mi portava al cinema: Totò, i western, le commedie all'italiana, di tutto...(tranne i vietati ai minori)
Era anche appassionato di opere liriche e quando le ascoltava alla radio me ne raccontava delle parti, che io immaginavo con fervida fantasia; ho ancora in mente quello che vedevo al "ballo dei moretti" nel trionfo dell'Aida.

Ho imparato a leggere prestissimo, appena compiuti i 5 anni,
da allora ho fatto tutto da sola, ho letto tutto quello che mi capitava sotto gli occhi (finalmente potevo leggere tutto Il bel biancospino e quegli affascinanti libri più che vecchi, antichi) e non ricordo più racconti orali se non le storie di famiglia relative al tempo di guerra.
Insomma, a otto anni viaggiavo nei libri per ragazzi: Il giardino segreto, Piccole donne, ecc.
Mi ritrovavo nel giardino con gli amici e avevamo inventato una specie di "Circolo narrativo": uno cominciava una storia, un altro la continuava, poi un altro ancora...erano sempre storie lunghissime e avventurose che ci occupavano pomeriggi interi...

Ho ritrovato le fiabe solo da adulta, quando avevo mio figlio piccolo e contemporaneamente iniziavo a scuola degli interessanti percorsi con i miei scolari sulle fiabe, quelle attività che dagli anni 70 si sono dimostrate importanti per ripensare al proprio passato, agli archetipi dell'umanità, per identificarsi e riconoscere gli eroi, le prove ecc., in una parola, per crescere .

Così c'è stata la mia full immersion ritardata nel mondo delle fiabe, che ho recuperato sentendomi ancora un po' bambina insieme ai figli e agli scolari che ho avuto accanto a me.
Le fiabe, lo confesso, mi affascinano anche adesso. Dovrò ancora finire di crescere!

 
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Post N° 70

Post n°70 pubblicato il 18 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Salve a tutti!

La domenica è passata piacevolmente, fuori a pranzo con amici,
poi a ridere ad una commedia in vernacolo di una compagnia amatoriale, ma molto simpatica, in un teatrino parrocchiale,
poi una serie di telefonate di parenti e conoscenti (tutto tace per settimane poi sembra si mettano d'accordo),
infine, fino a pochi minuti fa, ho cominciato a pensare ai regali di Natale.



Come ogni anno ho fatto l'offerta e l'ordine all'Unicef per un po' di prodotti che serviranno anche per fare regali natalizi, soprattutto ai miei nipoti.
Le più grandi (hanno sui 20 anni) si ricordano ancora dei giocattoli o altro col marchio Unicef che hanno ricevuto nel corso degli anni.
Anche ai miei scolari a volte davo i bigliettini o portavo giochi per la classe targati Unicef.

Io penso che sia un modo come un altro per far pensare a questi gravi problemi che ci sono nel mondo e, se si tratta di bambini che ricevono questi doni, può essere un modo per iniziare a parlarne...

 
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Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 17 Novembre 2007 da atapo
Foto di atapo

Giornata di vento freddo, ormai la giacca non basta più, bisogna pensare al cappotto...
Giornata di vento forte,
che fa cadere a pioggia le foglie dagli alberi,
la forza del vento è come un'accelerata al tempo che passa,
ai giorni che rotolano come le foglie,
verso l'inverno, il Natale, un anno nuovo...

Oggi non ho voglia di uscire, è un giorno tutto per le piccole cose di casa mia,
per regalarmi, alla fine, una tazza di cioccolata calda.

Credo di non volere nient'altro, oggi. Se potessi, andrei in letargo.

 
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Post n°68 pubblicato il 16 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

TEATRO - primo atto


Ho iniziato l'Università dell'età libera, corso di teatro.

Come prevedevo non siamo esattamente ragazzini, direi che io sono tra i più giovani, il record è di una signora di 82 anni, ma molto in forma, beata lei!
Come prevedevo la maggioranza è femmina: se ieri eravamo tutti presenti (e siamo ben 39 iscritti) i maschietti sono solo 3 (TRE!)

Domanda: ma che fanno gli uomini quando vanno in pensione? Che interessi hanno? Spero qualcosa di meglio dei signori che vedo stabilmente tutte le mattine davanti all'edicola a chiacchierare di calcio...

Ma torniamo al teatro.
Anche ieri, appena siamo saliti sul palcoscenico, solo per fare un gioco,
come tutte le altre volte che mi sono trovata in quello spazio speciale (non sono attrice, ma a volte è capitato),
ho sentito dentro una strana sensazione, come un brivido leggero, una specie di vertigine, non paura, piuttosto emozione, l'idea che...avrei potuto fare e dire di tutto e mi sarei sentita quasi unita a tutti quelli che mi stanno di fronte.

Nella mia vita ho recitato davvero solo una volta,
molte volte ho fatto interventi in conferenze e corsi;
quando ero ins. di francese e collaboratrice del dirigente mi capitava di parlare e di "animare" davanti all'esigente pubblico dei 200 alunni della mia scuola...
sul palco o dietro a un microfono mi prendono queste sensazioni che sento piacevoli.

Però di fondo io sono una persona timida. Possibile che un palco mi trasformi così?
Vedremo alla prossima.

Commento del marito a cui raccontavo queste impressioni: "La solita megalomane!"
Bella soddisfazione...

 
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Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 15 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

ATTIVITA' AL CIDI
Gruppo INTERCULTURA

Beh, gruppo...siamo in 3 più la coordinatrice: pochi , ma buoni.

Primo incontro di quest'anno:
abbiamo tirato le conclusioni del lavoro dell'anno scorso.
Il nostro obiettivo era di organizzare e proporre alla classe dei percorsi,
basati sulla narrazione,
in cui potessero riconoscersi e inserirsi anche gli alunni immigrati, non italofoni, ecc.


Io (scuola primaria) avevo lavorato già da due anni, su "Tantetinte", storie di un pesciolino in cui i bambini si erano identificati benissimo, con attività che portavano a scoprire se stessi, la famiglia, i rapporti con gli altri ecc.

Il collega che lavora alla scuola media aveva proposto il tema dei pirati: letture, film, immagini e alla fine creazione di storie del tipo "Io sono un pirata".

La collega che ha lavorato in una prima di un ist.professionale ha usato i capitoli iniziali delle storie di Sinbad : i ragazzi si identificavano in lui , raccontavano le sensazioni, proseguivano le avventure, alla fine ognuno ha creato un proprio "libro" ricercando anche le immagini.

In queste attività hanno trovato modo di esprimersi tutti, secondo i livelli e le capacità,
l'essere un po' a lato dei programmi ufficiali ha portato lo stesso ad acquisire le competenze richieste, anche in modo più soddisfacente per i ragazzi (e, confessiamolo, anche per noi).

Ora, progetti di quest'anno:

il prof della media prenderà "Cuore" per fare un percorso sui rapporti nella famiglia.

La prof del professionale ha nel programma ufficiale: testi teatrali, l'argomentazione; ha letto dall'antologia la parte finale di "Casa di bambola", ne è nata una discussione sul ruolo della donna, quindi i ragazzi hanno voglia di scrivere e mettere in scena una piccola pièce, sono già partiti e sono molto coivolti.

E io?

Pare che questa collega sia piena di entusiasmo, ma priva di esperienza sul fare teatro con i ragazzi, allora mi ha chiesto di andare a darle una mano a "mettere in scena", quando sarà il momento. Visto che il teatro è stata una delle attività in cui ho creduto di più e che ho praticato più volentieri con le mie classi.

 
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Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 14 Novembre 2007 da atapo
 

Sanità pubblica

24 agosto
La dermatologa dice che devo togliere una neoformazione in un braccio (ancora! E' già la terza volta, qua e là per il corpo)

29 settembre Visita all'ospedale, rep. Chirurgia Plastica, per programmare l'intervento (è passato un mese, ma è un reparto molto richiesto, va beh...)
"Oggi è già tardi signora, non c'è più nessuno per l'inserimento nelle liste di attesa, torni venerdì prossimo."

5 ottobre Inserimento in lista di attesa.Per i due interventi precedenti andò così: la prima volta lo feci dopo 15 giorni, la seconda volta dovetti chiedere io di posticipare un po' rispetto alla data che mi avevano proposto, molto vicina, perchè avevo appena fatto un intervento ortopedico...
"Quanto dovrò aspettare?"
"In genere li facciamo entro 3 mesi, semmai sa fra un mese non la chiamiamo ci telefoni"

TUTTO TACE FINO AL

12 novembre (via, non contiamo le vacanze dei morti)

"Pronto? Vorrei sapere ecc..."
"Guardi che per questo i medici sono a disposizione il mercoledì mattina, dalle 9 alle 12"
Acc. mica l'avevano detto prima!

14 novembre, mercoledì, ore 9
Risponde una voce femminile che sembra lì per sbaglio.
"Nooo, è troppo presto, i medici qui non ci sono ancora . (e dove sono? spero a far le visite, non a prendere il caffè) Chiami alle 10-10,30"

ore 10,30
Stessa voce. "I medici non ci sono ancora. Che deve fare?...Eh, per quello ci sono liste d'attesa mooolto lunghe..."
"Ma come, se le altre volte ecc..." (cos'è scoppiata, un'epidemia?)
"Io non so che dirle (l'avevo capito) , riprovi più tardi."

ore 11,30 occupato
ore 11,35 idem
ore 11,40 ancora


L'efficienza che avevo trovato in quel reparto le altre volte dov'è finita? La mia fiducia comincia a vacillare: e se per mezzogiorno non riesco a parlare con nessuno dovrò ricominciare l'appostamento mercoledì prossimo??!

ore 11,45
Pare la stessa voce, ma forse no, che stavolta comincia chiedendomi cosa devo fare e prosegue poi così:"
"Ah, allora è urgente (basta mettersi d'accordo...). Ma di preciso non so cosa dirle..."

Faccio qualche rimostranza, ma gentile, delicata, per carità, che non si offenda nessuno, che non mi chiudano il telefono in faccia...
"Ora le cerco un medico"
Sento chiamare, poi arriva un medico, voce giovane ed energica (ma in quel reparto sono tutti giovani ed energici, i medici almeno).
Racconto di nuovo tutta la storia, lui comincia ad armeggiare al computer, trova tutti i dati relativi all'intervento di questa primavera, poi...più nulla.Qui non si trova, qui non c'è, ma lei ha fatto questo, ha fatto quest'altro, cosa le avevano detto, in che data...

Ogni ticchettio che sentivo il mio morale scendeva di uno scalino: vuoi vedere che hanno perso tutto e devo ricominciare daccapo? A una mia amica è successo...
Invece finalmente qualcosa è saltato fuori, anche che avrebbero già dovuto darmi le indicazioni per le analisi fa fare...
Allora questo medico ha detto: "Ma cosa stiamo aspettando?" Mi ha fatto un'intervista al telefono (malattie importanti, problemi, situazioni di rischio ecc...), mi ha dettato le analisi che dovrò portare, tanto la richiesta la può fare il medico curante,
infine ha fissato l'intervento per il 6 dicembre.
E, poichè sarà verso le 12,30 (sarò l'ultima), al mattino potrò tranquillamente fare colazione, essenziale per me che ho la pressione bassa e a rischio svenimento.

RIACQUISTATI I PUNTI PERSI DAL REPARTO !

Pensiero 1: la sanità pubblica è una partita a carte: devi trovare le combinazioni giuste.
Pensiero 2 , più serio: agosto, settembre, ottobre, novembre...speriamo che le cellule della neoformazione non siano troppo maligne...



 

 
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Post N° 65

Post n°65 pubblicato il 14 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Addio furetto


Ho cercato un po' in internet...

Mmmmh...mi sa che il furetto è improponibile!

Ho letto (schede del tipo "Come allevare un furetto e vivere felici, voi e lui") che è come un gattino giovane, vivace, curioso, fruga dappertutto ed è bene organizzarsi la casa per evitare guai e pericoli per lui.

Proprio quello che ci vuole, per mio marito!

Ricordo ancora le rincorse e le ciabattate quando Beto (il gatto di mia figlia) era cucciolo e ne combinava di tutti i colori. Non che ora sia molto tranquillo, ma insomma dopo 7 anni un po' di saggezza l'ha messa insieme...

Poi sembra che i furetti siano facilmente soggetti a forme di tumore incurabili, in questo caso vanno solo soppressi. Tu ti affezioni e poi...no, no, troppo triste!

Vuol dire che quando ho voglia di stropicciare un po' una pallottola di pelo morbido devo continuare ad andare a far visita a mia figlia, dove mi aspetta

IL GATTO ANTISTRESS.

 
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Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 13 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

La Meteo dice che nei prossimi giorni dovrebbe venire un gran freddo e tempo pessimo.
Beh, il freddo stamattina si sentiva già, però il sole era splendido e la passeggiata al mercato lungo il fiume era un piacere per gli occhi non solo a causa delle bancarelle (prosaico e venale), ma soprattutto per gli splendidi colori che hanno gli alberi, lo sfumare dei monti lontani, le striature di nuvole, i gabbiani e gli aironi che condividono gli spazi nel cielo e sugli isolotti coperti ancora di verde (questo sì che è poetico e romantico!).

Mi sono comprata solo una sciarpetta di lana e seta Made in India, le sciarpe sono la mia passione, però ho preso informazioni sui...

furetti.

Io vorrei tanto un gatto,
ma mio marito li vede come il fumo negli occhi,
accettò non si sa perchè che la figlia si tenesse un gatto negli ultimi anni in cui stava con noi (ora l'ha portato a casa sua).
Fra mio marito e questo gatto c'è sempre stata guerra aperta, figuriamoci se ora ne vorrebbe un altro!
L'animale ideale per lui è quello di peluche, quindi...
accetterebbe solo esseri piccoli,
poco ingombranti,
pochissimo impegnativi,
gestibili senza fatica
e che non siano a rischio danneggiamenti per mobili e suppellettili:
un pesce, un criceto (li abbiamo già avuti con i figli piccoli).

Però, però...qualche giorno fa ha "considerato" l'idea del furetto, che secondo me dà più soddisfazione di pesci e criceti, interagisce di più con gli umani:
ne ho visti tenuti al guinzaglio e portati in autobus sulle spalle o nella borsa del padrone.

Allora stamattina al mercato ho fatto due chiacchiere col venditore di animali e ora so
che i furetti mangiano i croccantini come i gatti,
fanno i loro bisogni nella gabbia (con la lettiera dei gatti),
però quando hanno imparato a riconoscere il padrone si può lasciare la gabbia aperta e tenerli in giro per casa...
Ho imparato anche però che sono abbastanza costosi...

Il furetto che aveva lì era simpaticissimo, faceva mille moine e ti guardava come a dirti: "Prendimi con te, sarò buonissimo...!"
Amici e lettori, sapete qualcosa sui furetti? Che mi dite?

 
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Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 12 Novembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Ricreazione

Oggi mio marito è tornato a lavorare, dopo la caduta di due settimane fa.
Ed io ho ripreso la mia  RICREAZIONE.

Già, è così che mi sono spesso sentita da quando ho firmato le dimissioni da scuola: sto passando un periodo di RICREAZIONE.
Ho tante ore in cui posso scegliere e decidere che cosa fare,
se uscire,
stare in casa,
fare un'attività o un'altra.
Posso pure decidere...di non fare nulla,
di fare un riposino,
di "perdere" del tempo, anche se non è troppo nella mia natura.

Se ci penso, non trovo nella mia vita un altro periodo così "libero", forse un po' nei due mesi di congedo per maternità prima che nascesse il mio primo figlio, ma allora c'era lo stesso un tipo di impegno e di tensione nell'attesa.
Ora, fatta questa scoperta, ho deciso che devo assaporare questo periodo e viverlo il meglio possibile, quasi lo sento come un premio per tutto il daffare della mia vita (anzi, delle mie vite)...

A gennaio anche mio marito andrà in pensione, dovrò riorganizzare ancora una volta le mie giornate. Non è sempre facile averLO tra i piedi... cioè, in giro tutto il giorno, non è il marito perfetto, qualche problema salterà fuori, come è sempre stato nella nostra vita insieme...


 
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Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 12 Novembre 2007 da atapo
 

AUGURI

Su qualche calendario oggi c'è scritto

San Renato
(vescovo nel V secolo).

Allora oggi sarebbe il mio onomastico!


Il nome significa "nato di nuovo"...che abbia qualcosa a che fare con le mie 7 vite?


(Significato degli SMILES: bisogna inventarsi sempre qualcosa di nuovo per sopravvivere!)

 
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Post N° 61

Post n°61 pubblicato il 11 Novembre 2007 da atapo
 

Con quello che sta succedendo
 mi chiedo se ha ancora un senso la parola

SPORT


ed anche la parola


CALCIO...

 
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