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Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
HO SCRITTO ANCHE QUI...
AMORI DI NONNA
RICCARDO è nato il 15 aprile 2010
DAMIANO è nato il 5 maggio 2011
DILETTA è nata il 12 marzo 2014
CESARE é nato l' 1 dicembre 2016
Il sito che permetteva di fare questo non esiste più, quindi non posso aggiornare. Ho deciso di lasciare il box, mi sembra carino lo stesso.
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Messaggi di Settembre 2008
Scrivo per sedermi e riposarmi un po'...
Dopo giorni di spostamenti di mobili, impacchettamenti di stoviglie e suppellettili...
ancora non abbiamo finito!!!
Come un trasloco!
Domani cominceranno i grandi lavori di ristrutturazione
che sconvolgeranno e rimetteranno a nuovo (si spera) gran parte della mia abitazione.
Tutto è ammucchiato nei pochi spazi che non verranno toccati, il resto sarà...
travolto e stravolto nelle prossime due settimane (se basteranno!).
FUORI DI CASA!
Spero anche non FUORI DI TESTA!
Porteremo il camper in un parcheggio vicino e dormiremo lì, cucineremo qualcosa (io spero anche di andare a mangiar fuori qualche volta), in modo da non allontanarci e controllare come procedono i lavori...
Non mi azzardo a immaginare i miei prossimi giorni...
Però...però...questo vorrà dire che avrò difficoltà a venire al computer...
ho paura che non riuscirò a scrivere,
forse riuscirò a fare qualche scappata a leggere qualche amico,
forse nemmeno quello...
Mettiamola così: facciamo finta di essere andata in ferie di nuovo...
Spero che non mi abbandonerete...
senza soffitto, senza cucina
non si poteva entrarci dentro
perchè non c'era il pavimento...
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Ce l'ho fatta, sono sopravvissuta...e senza nemmeno "danni" fisici, tipo mal di schiena da affaticamento, perdita di voce da...troppo vento e troppo uso...
Ma cominciamo dall'inizio...
In maggio, il CIDI, coinvolto nell'organizzazione di un convegno per le scuole sulla MULTICULTURALITA' per il 26 settembre 2008, mi aveva chiesto se potevo tenere nel pomeriggio un laboratorio di aggiornamento su
Avrei riferito di alcune belle esperienze e progetti che avevo attuato nei miei anni...d'oro!
Ero stata molto contenta dell'invito,
sia perchè ritengo che si tratti di esperienze valide, riproponibili anche in altri contesti, quindi da diffondere,
sia perchè molti anni fa avevo già fatto l'aggiornatrice diverse volte, nell'ambito della lettura e delle attività espressive: mi era piaciuto, avevo visto che quello che proponevo suscitava interesse...
Ora dovevo recuperare i materiali dai miei armadi, ripensare a quello che era stato, organizzare il discorso...
Poi, qualche settimana fa, la sorpresa:
i teatranti chiamati a raccolta per una replica dello spettacolo di aprile!
Ma anche questo...il 26!!!!!
Non volevo rinunciare a nulla e con un frenetico scambio di e-mail tra me, la regista e l'organizzatrice dei laboratori per il convegno ho cercato di far combinare gli orari di TUTTO !
Ed ecco come è andata:
ore 9,30 al convegno a Scandicci, tanto per conoscere l'ambiente,ascoltare un po' di interventi, su questi magari aggiustare il tiro per le cose che volevo proporre nel pomeriggio...
ore 11,30 esco dal convegno e vado verso il teatro in via Pisana (per fortuna non mi tocca attraversare tutta la città), mangio un panino su una panchina del parco di Monticelli...
ore 13 al teatro iniziano le prove: convenevoli vari tra i presenti che si ritrovano dopo l'estate, qualcuno non è presente e la regista deve "aggiustare" le parti, prima che arrivi il mio turno però mi "scade il tempo" e devo uscire di nuovo alle 14,30.
La regista deve avere una gran fiducia nelle mie capacità, perchè ha accettato questa fuga!
ore 15-17 tengo il famoso laboratorio, gli iscritti sono quattro (in generale il convegno non è stato molto affollato, purtroppo!), meglio così, è più intimo e non mi tocca sforzare la voce!
Pare andato bene, alla fine i presenti di sono dichiarati soddisfatti, una insegnante di francese delle superiori ha voluto che ci scambiassimo gli indirizzi perchè vorrebbe assistere alle mie lezioni con i bambini...
ore 17,30 sono di nuovo a teatro e da qui...le prove...fino a...
ore 21 finalmente lo spettacolo!!!
Io mi sono sentita proprio a mio agio...ormai la parte...fa parte di me!
Il pubblico non era numeroso, ma era da prevedere: nella rassegna Teatri Aperti c'erano vari spettacoli in contemporanea in città e il nostro non era certo il più famoso!
Però gli applausi sono arrivati ed è questo che conta!
Ed eccomi alla fine di questa giornata da ...bollino rosso!
Oggi ho tentato di riposarmi, ma...c'è dell'altro dietro l'angolo!
Comunque oggi per concludere si può mettere una pittura allegra, almeno secondo me...
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Queste giornate stanno scivolando sempre più veloci e indaffarate verso DOMANI,
Perchè l'anno ha 356 giorni, ma la sorte ogni tanto si diverte a ingarbugliare tutto e ti affolla nelle stesse ore due esperienze che sono ugualmente importanti e impegnative...
che vanno preparate con cura se vuoi viverle con successo.
QUALI ?
Per ora non dico di più...
Domani certo non avrò tempo per passare di qua...
DOPO vi racconterò...
per ora incrociamo le dita...
Lascio alle immagini di Paul Klee ulteriori commenti...

P.Klee, Teatro
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Tutta presa da preparativi e impegni familiari, non me ne ero accorta...
...da ieri mi sono resa conto che siamo in autunno!
L'ho letto da Prof. Pier,
ho di colpo sentito l'aria più fredda al mattino e alla sera,
anche se gli alberi ingialliscono ogni giorno in modo ancora impercettibile,
anche se il sole brilla ancora per la maggior parte delle giornate
e mi viene da pensare ancora a passeggiate, a gite, a cose all'aperto...
Ieri ho cercato un golfino più pesante, ho messo le calze per la prima volta, sto cercando il momento buono per gli spostamenti degli abiti negll'armadio...
Qualcosa di più di un colpo di freddo,
la malinconia per aver lasciato andare (giustamente) anche l'ultimo figlio mi ha fatto venire in mente un autunno della vita.
Passati tanti anni di primavera, quando tutto era un cambiamento e una scoperta, un buttarsi a provare e a conoscere per trovare la propria strada...
Passati tanti anni di estate, quando la pienezza dell'esperienza, la sicurezza delle capacità, facevano produrre tanti risultati interessanti e positivi, che hanno lasciato frutti ricchi e abbondanti ...
Ora è un autunno di sosta, di ripensamento, di guardare ad altri che possono continuare il cammino con l'energia che a me manca, di attesa tranquilla di qualcosa di bello che ancora certo ci sarà, ma che probabilmente mi vedrà comparsa, non protagonista...
Poi...l'inverno...chissà...ma c'è tempo per pensarci...
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DA UN
MATRIMONIO
Dopo le ansie metereologiche della vigilia (pioggia!!!), i ritardi e i contrattempi ( manico rotto della mia borsetta!) dell'ultimo minuto...
...finalmente è arrivato il sole e ha preso il via la grande giornata!
E' stata proprio una bella festa, tranquilla come è nello stile dei due sposi, ma serena e piacevole nella compagnia di parenti e amici e nell'allegria chiassosa dei bambini, figli di amici e nipotini, questi ultimi incaricati di fare i paggetti (sono tutti maschi), di portare il cuscinetto con gli anelli e di distribuire agli invitati i sacchetti col riso da gettare agli sposi.
Mio figlio era bello...elegantissimo (amor di mamma!), mia nuora era bellissima anche lei: al suo arrivo sotto i portici medievali del palazzo comunale di Pistoia pareva una dama del Rinascimento...
Era emozionatissima all'inizio (mio figlio fingeva bene una certa "durezza"), ma poi si è sciolta e...si è trovata molto a suo agio...si sono divertiti tutti e due...e tutti noi con loro!
Io avevo portato una provvista di fazzolettini, ma non sono serviti. Ero contenta, cercavo di imprimermi bene in mente ogni momento per non dimenticarlo mai più, non avevo tempo per commuovermi...lo avevo già fatto prima...poi ancora ieri sera, quando è finito tutto...io sono così, in pubblico mi trattengo ...
Che dire ancora? Ci sarebbe un mondo da raccontare, ma potrebbe essere tutto troppo ovvio...provate ad immaginare...
Non ho fatto tante foto...volevo godermi tutto, ad altri meno coinvolti il compito di fotografare!
Qualcuno mi ha detto:
"Ora sei diventata DAVVERO UNA SUOCERA!
Si diventa suocera solo quando si sposa un figlio maschio!"
Beh, speriamo di non essere una suocera ingombrante...
Curiosità: al taglio della torta, quando mio figlio ha aperto lo spumante...il tappo è finito addosso a me! E' la prima volta che mi succede...porterà fortuna, dicono...vedremo!
Vi regalo una foto della torta, preparata all'aperto, in un bellissimo giardino:
come vedete, stavolta è stata fatta un'eccezione e non è..."la torta di Marco"(quella è solo per il compleanno, ha detto lui)
E...mi ero ripromessa di non mettere qui sul blog foto di persone...però stavolta sono così felice che una piccola eccezione la vorrei fare...e non chiedetemi di più...
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Mio figlio è appena uscito, con sua sorella: stanotte, l'ultima da scapolo, la passerà a casa da lei. Sono sempre andati molto d'accordo, anche col marito si trovano ed è bene così, tra giovani l'emozione si vivrà meglio.
Oggi siamo stati insieme tutto il giorno, genitori e figli: io ho preparato a pranzo qualcosa che sapevo gradito a tutti, poi nel pomeriggio insieme abbiamo completato i cartellini e cartelloni per il ristorante...
...e abbiamo chiacchierato, tranquillamente, insieme: scrivendo i nomi, si parlava di questo e di quello, di persone che non vediamo da tempo e che domani incontreremo...
Che belle ore! Da tanto non eravamo così, tutta la famiglia a fare qualcosa insieme...come quando erano piccoli...
Sarà per me un bellissimo ricordo...spero anche per loro...
E ora via! Agli ultimi preparativi...
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Trascrivo qui, copiato dal blog NESSUNO ESCLUSO, uno dei tanti documenti che stanno nascendo in questi giorni nelle scuole italiane.
Credo sia importante diffonderli, far capire a cosa rischiamo di andare incontro con le politiche scolastiche di questi tempi...
Visto che i mezzi di comunicazione ufficiali suonano ben altre campane...
Gentile Signora Ministro,
presa
visione del D.L. 137/2008, sentiamo l'obbligo morale, che deriva dalla
nostra professionalità e competenza docente ed educativa, di
trasmetterLe alcune considerazioni, nella speranza che il dibattito
parlamentare che porterà alla discussione del citato decreto possa
tenere in considerazione le opinioni di chi quotidianamente opera per
la formazione e l'istruzione delle nuove generazioni.
Ci limiteremo a due aspetti che riguardano il nostro ambito professionale:
• l'insegnante unico e le 24 ore nella scuola primaria (art. 4) e
• la valutazione finale nella scuola secondaria di primo grado (art.3).
1. Insegnante unico e 24 ore nella scuola primaria
Questo
modello scolastico è ben presente nei nostri ricordi sia personali che
professionali. Era forse già deficitario in una società, come quella di
quarant'anni fa, che non conosceva l'immigrazione comunitaria ed
extracomunitaria, le separazioni ed i divorzi, l'esigenza di fornire
l'occasione di un riscatto sociale a chi era in situazioni di
svantaggio socio-culturale, e che relegava i bambini certificati o
difficili nelle classi differenziali. Ventiquattro ore con un solo
insegnate "tuttologo" erano forse già non sufficienti quando si
insegnava solo "a leggere, scrivere e far di conto" e non si parlava
ancora di inglese, informatica, educazione all'affettività, alla
cittadinanza, ambientale, stradale, ecc. ecc.
Lei ha recentemente
affermato che la reintroduzione del maestro unico "risponde a una
scelta pedagogica precisa, il fatto di avere un unico punto di
riferimento" e che "è uno spreco pagare tre insegnanti quando uno è
sufficiente".
Vorremmo ricordarLe che la scelta pedagogica del
gruppo docente e della pluralità delle figure educative ha una lunga
storia e forti motivazioni, legate ai cambiamenti epocali da allora
intercorsi, è il risultato di un dibattito costruttivo, avviato
dall'inizio degli anni Ottanta, che vide una intensa partecipazione di
pedagogisti, del mondo accademico, delle associazioni professionali
degli insegnanti, delle riviste didattiche, delle forze politiche e
sindacali. A conclusione di questo percorso sperimentale, assistito e
monitorato, si constatò che la collaborazione e suddivisione dei
compiti tra docenti limitava l'insuccesso scolastico e migliorava la
qualità dell'insegnamento. Si decise conseguentemente che il modello
del team di docenti, con la suddivisione degli ambiti disciplinari,
fosse meglio dell'insegnante costellato (un insegnante titolare di
classe affiancato da alcuni docenti specialisti). Nel 1990 venne
approvata la legge di riforma n.148 che estese a tutto il territorio
nazionale la contitolarità e l'espansione dell'orario, sia con
l'organizzazione a modulo sia a tempo pieno. Del resto, la grande e
pressante richiesta delle famiglie per il tempo pieno che, nonostante
le restrizioni di organico e modifiche normative varie, ha continuato a
espandersi, senza interruzione (toccando ora il 25% e i 700 mila
alunni), dimostra che le famiglie richiedono alla scuola più e non meno
tempo educativo e didattico.
I moduli e il tempo pieno (e
conseguentemente il numero dei docenti e il loro organico) hanno dunque
alle spalle la migliore cultura pedagogica e le esperienze didattiche
più avanzate, che hanno dimostrato in questi anni di funzionare: non è
infatti un caso che tutti gli indicatori internazionali riconoscano la
nostra scuola primaria come una tra le più qualificate del mondo.
Il
maestro unico, la fine delle compresenze e la riduzione del tempo
scuola (nell'arco dei 5 anni si perderebbero dalle 990 ore per il
modulo alle 2640 ore per il tempo pieno) porterebbero a conseguenze
gravissime:
.- dequalificazione dell'istruzione, superficialità della didattica,
impoverimento culturale, ovvero meno ore disponibili per affrontare ed
approfondire i contenuti disciplinari, meno competenze specialistiche
data l'impossibilità per un solo docente di essere in grado di
riassumere in sé la complessità dei saperi, delle discipline e delle
nuove tecnologie;
- impossibilità di
individualizzare gli insegnamenti, sia per i bambini in difficoltà sia
per le eccellenze; di attivare laboratori, recuperi, gruppi di livelli,
con l'inevitabile ritorno ad una scuola impossibilitata a limitare la
dispersione scolastica;
- impossibilità di favorire l'apprendimento in tempi distesi nel rispetto dei processi cognitivi di tutte e tutti;
- impoverimento
dell'offerta formativa (ad esempio, non poter effettuare uscite
didattiche a musei, teatri, cinema, manifestazioni sportive, ecc.).
Riteniamo
che una scuola pubblica e di qualità debba essere per tutti e per
ciascuno. Riteniamo inoltre che una scuola così "riformata" non sia in
grado di adempiere pienamente a quanto sancito dalla nostra
Costituzione, cioè di concorrere a "rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza
dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana".
Siamo
convinti che il grado di civiltà e di democrazia di un Paese si misuri
anche sulla scelta di indirizzo di risorse e tagli e che togliere fondi
alla formazione delle nuove generazioni, come ormai da troppi anni
viene fatto, risulti una scelta miope ed improduttiva.
2. Valutazione finale nella scuola secondaria di primo grado
L'articolo
3 del decreto 137/2008 abroga la collegialità del Consiglio di classe
nel "bocciare" uno studente, dando individualmente al singolo docente
di ogni disciplina la possibilità di farlo.
E' nostra convinta
opinione che, se il decreto fosse convertito alla lettera così com'è
ora, sancirebbe la fine della collegialità: questa importante decisione
relativa al percorso scolastico di un alunno ci pare profondamente
sbagliata.
Se fino ad oggi infatti tutti gli insegnanti della classe
sono corresponsabili di una decisione così delicata e possono
promuovere collegialmente un alunno, anche in presenza di una o più
insufficienze, da domani anche un solo 5 porterebbe automaticamente
alla bocciatura.
Nella scuola media, oltretutto, non è neppure
prevista come per le superiori, la possibilità di riparare a settembre,
per cui si potrebbe avere il caso limite di un ragazzo che deve
ripetere per un anno il programma di tutte le materie anche se si è
dimostrato inadeguato in una soltanto.
Un insegnante che ritiene
ingiusto o non produttivo fermare un ragazzo perché ha l'insufficienza
solo nella sua disciplina dovrebbe falsare il proprio giudizio
disciplinare trasformando le insufficienze in itinere in un 6 finale?
Tale comportamento (del resto facilmente desumibile dal registro
individuale e dai compiti in classe) non configurerebbe un reato di
falso in atto pubblico?
E' nostra convinzione che le singole
discipline (con le diversificate attitudini e capacità che uno studente
dimostra per ciascuna) siano solo uno dei tanti punti di osservazione e
giudizio del singolo alunno e che vadano confrontate tutte insieme.
Solo l'osservazione integrata e collegiale di tutti i docenti coinvolti
nel percorso didattico ed educativo può garantire al ragazzo ed ai
docenti stessi una valutazione equa, produttiva e formativa, che non
sia solo un parziale "punto di vista".
La collegialità, il dialogo,
il confronto (ed anche lo scontro) nella programmazione, nella
conduzione della classe e nella valutazione dei ragazzi, sono per noi
un valore fondante, qualificante ed irrinunciabile della nostra
professione, nonché un'occasione di crescita umana e professionale.
I Docenti dell'IC 9 di Bologna
Bologna, 11 settembre 2008
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Da alcuni anni abita per conto suo, a 20 Km da noi, dovremmo avere già l'abitudine alla sua lontananza, ma...
...il matrimonio è qualcosa di più...definitivo.
I preparativi, a dir la verità, finora non ci avevano toccato più di tanto:
un po' la distanza, un po' il fatto che a lui piace arrangiarsi
un po' l'aver coinvolto molto di più la famiglia della sposa (anche a noi successe così nel matrimonio della figlia l'anno scorso, in questi casi mi pare che l'Italia sia molto "matriarcale"...), famiglia comunque più "allenata", visto che per loro è il terzo matrimonio, quindi sono ormai "navigati" e prodighi di suggerimenti e indirizzi giusti...
Noi, che manteniamo con nostro figlio soprattutto contatti telefonici ma ancor di più telematici, con frequenti scambi di e-mail, attraverso questo mezzo avevamo il compito di informazione e contatti con amici e parenti sparsi per l'Italia, compreso l'invio delle mappe per ritrovarci tutti al posto giusto e nei tempi giusti il fatidico 20 settembre...
Magari io davo a Marco qualche suggerimento, ma alle cose pratiche ci pensavano altri.
Ieri sera i futuri sposi hanno cenato da noi e abbiamo fatto il punto della situazione,
venerdì mio figlio starà con noi e insieme prepareremo (io quasi-artista del pennarello, lui e il padre quasi-artisti della grafica al computer) il cartellone per la sistemazione dei tavoli al ristorante: ci godremo nostro figlio ancora per qualche ora...
Ieri sera, per la prima volta, l'ho visto un po' emozionato, ha detto che ha l'ansia del perfezionista, che vorrebbe che tutto fosse perfetto...io mi sono quasi commossa a sentirlo parlare così...
LUI, il primo figlio e l'ultimo ad andare via di casa...
E' come un ciclo che si chiude, un periodo della vita, quello dell'essere genitori, che sabato terminerà...
LUI, il primo figlio, quello davanti al quale io mi sentivo inesperta, imbranata...non avevo mai avuto a che fare con piccolissimi e per me era quasi un piccolo marziano, pur desideratissimo e amatissimo...avevo sempre paura di sbagliare e qualche volta ho sbagliato...ma i bambini piccoli sono molto resistenti, per fortuna...
LUI, che nonostante me e le vicissitudini familiari è stato un bambino "facile", presto autonomo, quasi sempre allegro, amico di tutti e curioso di tutto, più maturo della sua età (dicevano gli insegnanti), che da grande si è un po' chiuso come carattere, ma è sensibile e generoso...
LUI, a cui dicevo "sei il mio bimbo preferito" e alla sorella "tu sei la mia bimba preferita", perchè ognuno dei due è unico e irripetibile e ognuno mi ha dato cose uguali e diverse, come sento uguale, ma diverso il mio amore per ognuno di loro...
LUI a cui pensavo commossa notti fa, quando mi ero svegliata all'improvviso e mi pareva di essere di nuovo in una notte di febbraio del 1976, nella penombra di una stanza di ospedale e guardavo affascinata nella culla un neonato biondissimo (l'avevo appena fatto io!!!) che invece di dormire o piangere stava silenzioso, con gli occhi spalancati e guardava di qua e di là, come a voler già conoscere tutto...e guardava anche me...e ci guardavamo in silenzio...io provavo un'emozione così forte che risento ancora adesso, quando ci penso...
Auguri, figlio mio...a te e alla tua Katia!
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...e stanno ripensando ai compagni ritrovati, ai compiti fatti o non fatti, alle prime promesse (o minacce) sentite stamattina dai loro insegnanti, agli insegnanti già conosciuti e rivisti...un po' più vecchi, a quelli nuovi che scrutano con ansia per capire...
E gli insegnanti...ripensano a come è andata stamattina: la prima impressione conta...e tanto! Avranno "preso possesso" della loro classe già da oggi o dovranno faticosamente conquistarsela nei prossimi giorni?
Gli insegnanti che sono anche genitori, come lo sono stata io, difficilmente possono accompagnare a scuola i propri figli il primo giorno...e questo un po' mi manca: i primi giorni di scuola dei miei figli se li è sempre goduti il loro padre! Poi mi raccontavano, ma io non c'ero, ero ad accogliere la mia classe.
Quanti primi giorni di scuola ho avuto!
E' bello ritrovare gli alunni dell'anno prima, un po' cresciuti, un po' cambiati, che fremono per raccontarti le loro avventure estive...
...ma è stato ancora più emozionante, per me, quando ho preso una nuova classe, in particolare la PRIMA!
Ed è successo tante volte...
Lì, il primo giorno la posta in gioco è davvero alta: i bambini hanno grosse aspettative dalla scuola elementare, è la VERA SCUOLA, quella difficile, come gli paventano spesso i familiari.
Non dobbiamo proporre cose troppo difficili, ma nemmeno troppo facili, di solito vogliono scrivere subito, non si devono deludere...
bisogna che alla fine del primo giorno escano con...la voglia di tornare il giorno dopo!
Anche se cercavo di scacciare il pensiero, oggi mi sono venuti in mente tanti PRIMI GIORNI e ho immaginato,oggi, i MIEI, già in quinta, cresciuti e ingombranti, che hanno ritrovato i loro maestri brontoloni...
Cinque anni fa erano in prima ed io avevo tanto entusiasmo: potevamo lavorare con la classe parallela, avevamo deciso di fare una settimana di lavoro insieme e a gruppi prima di suddividere le due classi definitivamente, il collega era ancora disponibile, le colleghe dell'altra sezione giovani e interessate: avevamo lavorato tanto per programmare quella sperimentazione!
Il primo giorno i bambini delle due classi stettero tutti insieme, dopo un primo momento di...foto di gruppo con i genitori emozionatissimi.
Avevamo imbastito una storia di accoglienza, dove un leprotto portava in dono ai bambini i primi libri di testo e ci presentava gli animali suoi amici che invitavano a completare le pagine del libro di attività preparatorie.
Avevamo trovato burattini e peluche di tutti questi animali...io mi divertii (già teatrante!) a farli animare per presentarsi e raccontare...
ogni bambino aveva al collo il leprotto portanome
e ricevette il...diploma di benvenuto in prima elementare!
Ci divertimmo tutti quella mattina, anche nei giorni successivi con questi gruppi che si scomponevano e ricomponevano e "passavano" da tutti i maestri, tant'è vero che io sono sempre stata considerata una loro maestra anche dai bambini dell'altra classe...
Prima di uscire, ognuno ricevette anche un nastrino di colore scuro: era un'iniziativa del Comune, per ricordare la tragedia dei bambini di Beslan, avvenuta alcuni giorni prima: tutti ne avevano sentito parlare e si riflettè un momento (considerata l'età dei bimbi) su tutti i bambini che erano meno fortunati di noi e non potevano passare delle belle mattinate serene come la nostra...
Peccato che tutti quegli entusiasmi si siano spenti negli anni successivi...
Colleghi bloggers, lo confesso, ho nostalgia...farò un giro da voi appena posso per sapere come sono andati i vostri primi giorni...oppure raccontatemi qui qualcosa!!!
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Oggi siete tutti invitati
alla festa del
1° BLOG-COMPLEANNO !
Già, è un anno che sono qua! Iniziai per solitudine, depressione...un momento un po' così...
Le cose cambiano, per fortuna...è normale...è questo che ci fa continuare e ci fa sperare...
Si scoprono altre prospettive...
E qui ci sono nuovi amici, che mi hanno accompagnato e mi hanno aiutato,
insieme ai quali proseguirò questo viaggio...
altri forse ne incontrerò...
E BUONA FORTUNA !
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DELLA VOLPE
Una e-mail della regista ci ha chiamati a raccolta:
i "teatranti"dell'Università dell'età libera sono in fibrillazione:
nella rassegna Teatri Aperti che ci sarà in città alla fine del mese è stato inserito anche il nostro spettacolo
quindi c'è da prepararci per questa replica,
inaspettata, ma graditissima!
(Lo dicevamo che era un bello spettacolo !!!!!)
Ho ripassato mentalmente la mia parte: la ricordo quasi tutta!
Ho fatto l'appello degli abiti che mi servono:
cappello, giacca, sciarpa (di questa cercherò un modello più leggero, se non cala la temperatura), coda...
DOV'E' LA CODA???
Non la trovavo più....
è un manufatto prezioso, perchè l'ho costruita io con una stola piumosa marrone rinforzata dal filo di ferro...è indispensabile perchè devo mostrarla durante una battuta...
l'avevo messa in un armadio...ma dove?
Insomma, ero già nel panico e temevo di doverla rifare...visto che in questi giorni gli impegni non mi mancano!
Evviva!
E venghino...signore e signori!
Lo spettacolo va a incominciare!
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Poco fa, in autobus, ho incontrato un mio ex-alunno con la sua mamma.
Saluti molto affettuosi, baci e abbracci da entrambe le parti, un po' di conversazione:
"Come va? Dove siete stati?
Hai giocato ancora con le caprette del nonno?
I compiti li hai già finiti?"
M. è uno dei migliori della classe, vispo, intelligente, un po' vivace, ma tanto sensibile...non veniva al mio corso di francese, perchè aveva gli allenamenti di pallacanestro, dove è molto bravo.
Mi ha raccontato che è stato anche qualche giorno al mare in camper con Y., un altro della classe, molto simile a lui, e che si sono divertiti insieme...figuriamoci!!! Già mi immaginavo le loro imprese...
Erano quasi arrivati alla loro fermata, allora gli ho detto:
"Auguri per l'inizio della scuola! E saluta da parte mia anche gli altri bambini."
Ho visto una piccola ombra improvvisamente nel suo sguardo, mentre diceva:
"Va bene...però non sei più venuta a trovarci..."
Sono riuscita a stento a dirgli:
"Quando venivo al mercoledì per il francese, vi vedevo sempre così impegnati che non volevo disturbare."
"Ah, ho capito"
e annuiva con la testa mentre scendeva dall'autobus
e a me saliva un groppo in gola...
...ma non era certo possibile spiegargli che i maestri ritenevano "la mia presenza destabilizzante per la classe e non volevano più avere a che fare con me" (vedi post del 15 febbraio 2008)
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L'invito di Ody a scappare insieme sabato al mare all'inizio mi aveva lasciato un po' perplessa: sabato mattina mio figlio sarebbe venuto per aiutarci a spostare alcuni mobili pesanti...sparire proprio quando c'era bisogno di più braccia per i lavori di questo periodo...
Ma appena mio marito ha detto:
"Meglio che tu non ci sia tra i piedi! Tanto, sforzi non ne puoi fare, ci saresti solo d'impiccio!"
non ho approfondito se era solo una battuta...e mi sono precipitata a "messaggiare" a Ody...
Così di buon mattino siamo partite per una spiaggia toscana, non Viareggio stavolta, mi sono affidata a Ody esperta dei luoghi e lei mi ha portato a conoscere lidi che non avevo mai visitato.
Il tempo non era al meglio, il vento ci ha spinto a fare calcoli da esperti marinai per cercare un golfo riparato...
ma quando finalmente ci siamo arrivate...che relax!
Da una parte il mare calmissimo e trasparente invitava a tuffarsi anche solo per ammirare il fondale sotto l'acqua limpida, anche se un po' fresca, a dire il vero...
Dall'altra parte la duna, il prato con ancora qualche giglio di mare fiorito e l'inizio del bosco mediterraneo, con gruppi di pini imponenti e perfetti, non parevano neppure reali, sembrava di stare dentro un quadro...
La spiaggia non era nemmeno troppo affollata, si è riempita nel pomeriggio, quando il tempo ha girato al bello più decisamente.
Riposarsi, leggiucchiare, chiacchierare del più e del meno...è stato un giorno regalato...che Ody ha regalato a me e che io ho regalato a me stessa...
Fa bene stare insieme in un posto bello e parlare tra amiche... si conosce l'altra, ma si conosce di più anche noi stesse, si scoprono affinità, ci si avvicina a mondi nuovi, si raccontano cose tenute dentro a lungo e il punto di vista e il parere di chi ascolta arricchisce sempre.
Credo che noi donne siamo avvantaggiate in questo: gli uomini, difficilmente con gli amici parlano a lungo di sè, a volte addirittura vedono questi incontri "tra donne" come una perdita di tempo o un semplice chiacchierare ...
Invece fa tanto bene...e si torna a casa più leggere!
Così non mi sono sconvolta più di tanto quando alla sera ho visto il risultato del lavoro degli uomini di casa: gli spostamenti e accatastamenti di mobili, tante cose sistemate in posti quasi irraggiungibili, scatoloni ammucchiati, una barricata di libri davanti allo schermo del mio computer...che per ora ho messo a terra, ma che dovrò sistemare in qualche modo, se voglio continuare a usarlo nei prossimi giorni!
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Alla nonna questo nome piace molto...
E voi che ne dite?
E che nessuno cominci con "Fra Martino campanaro - dormi tu..." !!!
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Picasso
Cominciai con i figli piccoli:
per loro era una giornata d'avventura,
il viaggio in treno,
l'accamparsi sulla spiaggia libera,
nuovi amici ogni volta diversi,
la pizza a pranzo che ungeva dappertutto,
ma tanto dopo correvano a lavarsi in acqua,
il gelato prima di riprendere il treno, alla sera.
Si ricordano ancora quelle giornate...
Cresciuti i figli, ci sono andata da sola:
sempre spiaggia libera, che con gli anni diventava sempre più MINI,
sempre gelato,
al posto della pizza qualche insalatona al ristorantino-ino-ino,
prima del ritorno il pesce fresco acquistato alle bancarelle...
A volte ho scambiato quattro chiacchiere con qualche vicina di ...asciugamano, ci si controllava a vicenda la borsa durante il bagno...
Poi anche lì una piccola cooperativa ha cominciato a noleggiare ombrelloni, ad un prezzo minimo, ed io ho...fatto la ricca signora, anche perchè l'età che avanza mi rende più sensibile al solleone.
Mi sono sempre trovata bene, per me è una giornata...ricostituente!
Così ho coinvolto in queste SCAPPATE una mia ex-collega,amante del mare.
Negli ultimi anni spesso siamo andate insieme, soprattutto in questi spendidi mesi di settembre che non abbandonano mai l'estate.
Addirittura andavamo al mattino a scuola con la borsa del mare, all'uscita...via in stazione! E sole e mare finche non tornavamo a Firenze col treno ed era già buio!
Anche ieri siamo state al mare, tutto il giorno (il Collegio ce l'hanno avuto oggi): che meraviglia! Nemmeno il rischio delle meduse in acqua ci ha rovinato la festa! Alla sera rimiravo compiaciuta allo specchio un bel colorito abbronzato che si era rinvigorito...
Ieri c'era poca gente in spiaggia, soprattutto nonni e nonne con nipotini: i genitori lavorano e i nonni si godono il mare di settembre e i nipoti.
Ho cercato con la fantasia di mettere me e mio marito al posto di quei nonni: dall'anno prossimo potrebbe essere così...chissà!
Noi, a dire il vero, vorremmo che i nipoti restassero"dei genitori" soprattutto, noi...ABBIAMO GIA' DATO!
I nonni, per i nostri figli, non hanno sostituito le baby sitter, tranne in situazioni di emergenza e l'idea di fondo sarebbe di continuare lo stesso sistema, però...ora che ci sono vicina a quel tempo, mi sto un po' ...sciogliendo e penso che saranno belle quelle giornate da inventare insieme, anziani e piccoli, giocare ancora, raccontargli storie, avere un piccolo mondo nostro...se la salute ci assiste...
Mio marito per ora fa il duro ed io non insisto...vedremo man mano...
Ora credo di capire di più la gioia della mia mamma quando andavo da lei con i bambini a passare qualche ora...
e, al contrario, mi sembrano così poco sensibili i miei suoceri che hanno sempre continuato a dire:"Noi ci siamo, ma solo per assolute necessità" e si sono sempre comportati di conseguenza...
Mondi diversi...
Ma guarda che pensieri mi ha fatto venire stavolta il mare di Viareggio!
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