Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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Messaggi di Aprile 2018
BEI GIORNI
i MIEI iris
Dopo tanto sforzo per il teatro, ben venga un meritato riposo!
E sono giorni piacevoli quelli che stanno trascorrendo: finalmente il tempo si è rimesso al bello, c'è una primavera calda ed è la stagione che mi piace di più. Le ore sembrano più lievi anche negli impegni ordinari e straordinari.
Ho fatto, il 25, un mercato in un posto nuovo con una nuova associazione: tutto è andato bene, l'organizzazione era efficiente, il luogo accogliente, lo spazio adeguato, tanto pubblico e… ho venduto tanto! Insomma una bella giornata all'aperto e un inizio di abbronzatura.
Un incontro in centro con i colleghi del CIDI, dopo il quale mi sono goduta un bel giro senza fretta fra strade e negozi, con qualche acquisto di libri: finalmente, era da tanto che non prendevo qualche ora solo per me!
Una bellissima giornata trascorsa a Bologna insieme alla coppia di amici che da tanti mesi non riuscivamo ad incontrare, tra malanni e imprevisti vari. La scusa è stata la visita alla mostra fotografica di Vivian Maier, poi il seguito di chiacchiere, tortellini e giro al mercato della Montagnola hanno completato magnificamente la giornata, insieme all'acquisto, fra altre prelibatezze, di un sacchetto di raviole alla mostarda e alchermes così buone da far resuscitare i morti!
E nel mio giardino che spettacolo! L'arancio e il limone sono sopravvissuti entrambi, con timidi getti nuovi, ma i padroni ora sono gli iris con una fioritura spettacolare. I rizomi che mi avevano regalato ora al secondo anno sono fioriti, tanti, tutti insieme! Sono di un unico colore, ma in Francia l'anno scorso ne comperai alcuni di colori diversi: piantati alla fine dell'inverno, bisogna attendere l'anno prossimo per vederne i fiori e se tutto andrà bene arricchiranno l'aiuola con altre tonalità.
E le case in montagna? Mio marito non ne parla più, dopo aver detto che sì, due erano belline, ma… deve pensarci…
Io non cerco più niente in internet, dopo l'ultima fregatura… che racconterò un'altra volta, per non guastare questi giorni deliziosi...
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" E' FATTA! "
"E' fatta!", dice una battuta del nostro spettacolo "Quello che prende gli schiaffi".
Ed è ciò che ci siamo detti noi attori, insieme alla regista, ieri sera, alla fine della seconda replica. Eravamo tutti stanchissimi, ma molto contenti.
Dopo la prima di sabato sera non ci eravamo sentiti completamente soddisfatti perchè nel secondo tempo avevamo un po' rallentato il ritmo della recitazione, rischiando di rendere la storia meno brillante, comunque il pubblico pare fosse rimasto appagato perchè gli applausi erano stati abbondanti. Invece ieri tutto è scivolato via perfetto, come voleva la regista e volevamo anche noi.
Mi pare che davvero lo spettacolo sia venuto più vivace di quando lo rappresentammo cinque anni fa, e questo ha dato una soddisfazione in più alla regista e a quegli attori che avevano preso parte anche allo spettacolo precedente.
Però è stata dura, durissima! Un impegno aumentato negli ultimi tempi, addirittura una prova al giorno in quest'ultima settimana e se questo è stato pesante per me, senz'altro lo è stato maggiormente per i più giovani che durante la giornata lavorano.
La mia parte lunghissima... da ripetere con cura quotidianamente: se saltavo lo studio per una giornata ecco che già avevo dimenticato qualcosa! Insomma, è stata una delle prove più difficili della mia "carriera" di attrice, ma ora finalmente posso guardare al mio lavoro (unito a quello di tutti gli altri, naturalmente) con soddisfazione e, lo confesso, anche con una punta di orgoglio!
Poichè eravamo inseriti nel programma di un teatro VERO, una parte degli incassi delle due serate è rimasta a noi: è la prima volta che "guadagniamo"!!!
Ma ne abbiamo subito spesi... perchè dopo lo spettacolo ci siamo offerti una serata in pizzeria. E, forse realmente o forse solo perchè ero così contenta, mi è sembrata una delle pizze più buone che io avessi mai mangiato!
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STRAGI e MIRACOLI
L'inverno è stato durissimo, le temperature troppo basse e le gelate hanno mietuto vittime tra le piante.
Ora, nelle giornate di sole tra un acquazzone e l'altro, ho esplorato il giardino per quantificare i danni e fare il conto dei superstiti.
L'oleandro, come altri oleandri del dintorni, ha molte foglie con macchie di secco e piegate verso il basso, penso a causa delle gelate: poverino, l'avevamo potato a inizio autunno e lui si era subito impegnato a ricrescere a cespuglio, come piace tanto a me. Ora chissà: fiorirà o dovrà ancora riprendersi?
La peggio l'hanno avuta gli alberini di arancio e di limone: li avevamo ricoperti coi sacchi come suggerito, ma tolti i sacchi tutte le foglie erano cadute, ammucchiate sul fondo dei sacchi! Saranno morti? Certo non sono piante da nevicate o da molti gradi sotto zero. L'arancio mi pare abbia ancora due puntini verdi sulla corteccia, ma nel limone non vedo segni di ripresa: era già un po' malandato, secondo me i vari cambi di posizione nel giardino lo avevano stressato e non andava messo così in mezzo, in balìa di pioggia e vento… ma tanto col marito è dura ragionare…
In alcuni vasi dove l'anno scorso c'erano fiorellini ora ci sono solo stecchi scuri, nessun segno di vita.
Invece un miracolo: tolto il telo con cui avevamo ricoperto negli ultimi mesi molti vasi di piante sistemati per l'inverno vicino al muro della casa, una sorpresa inaspettata! La peonia, fiore che avevo comprato perché lo amo molto, in autunno pareva sofferente e rinsecchita, le erano rimaste poche foglie avvizzite su un breve gambo quasi legnoso, invece ora in cima si apre un bel ventaglio di una ventina di foglie grandi e belle. Spero che vengano anche i fiori!
Col passare di giorni aumentano le novità e la ripresa della vita, qualcosa che pareva morto invece si sta risvegliando.
Le calle erano bruciate dal gelo e ora hanno nuovi getti, la lavanda ingrigita e accartocciata da pochi giorni ha nuove foglie in cima ai rametti, l'esile e piccolo pero ha già messo tante foglie, ha aperto bellissimi fiori che dopo pochissimi giorni hanno perso i petali… avremo pere quest'anno?
Anche nelle piante di fragole sono sbocciati i fiorellini rosa che promettono bene...
Gli iris per ora sono solo una selva di spade verdi, mi hanno detto che il secondo anno dalla piantagione cominciano a fare i fiori: ci siamo… io ci conto!
Tra i cespugli delle siepi la spirea ha già tanti fiorellini bianchi, il corbezzolo solo foglie, le nandine sono molto graziose: il freddo fa crescere foglie rosse o arancioni e col freddo che c'è stato sono diventate multicolori.
Ma ho scoperto una cosa che mi preoccupa un po': dove l'anno scorso c'era l'unica pianta di topinambur che era cresciuta fino a diventare alta più di due metri e strapiena di margherite gialle (il mostro lo chiamavo) ora su circa un metro quadrato di terra stanno spuntando tanti piccoli topinambur… si preannuncia una foresta… e un lavoro di disboscamento per noi, altrimenti soffocheranno gli altri cespugli vicini.
Poi bisognerà riseminare l'erba in certe zone brulle, ma non attorno ai lamponi: quest'anno vogliamo poterci avvicinare a prendere i frutti, non lasciarli tutti ai merli come l'anno scorso!
Insomma, la natura fa sempre come le pare, è indomabile. Ed è piena di sorprese.
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L'ABITO NON FA IL MONACO,
MA FA L'ATTORE
G. Boldini, Donna Franca Florio
Passo poco da qui, scrivo poco, ancora per una decina di giorni: siamo allo sprint finale prima del debutto del nuovo spettacolo.
Cioè, non proprio nuovo, diciamo... una nuova edizione.
La regista di noi "Spostati" ha ripreso il nostro fortunato spettacolo di qualche anno fa "Quello che prende gli schiaffi" (marzo 2013), l'ha un po' rimaneggiato, ma soprattutto ha voluto caratterizzare i personaggi in modo diverso, così da farlo diventare più vivace e brillante, nonostante la tragicità della storia.
Nella compagnia ora ci sono attori diversi dai precedenti è ciò che è stato cambiato è anche in funzione delle nuove persone. Io... sono stata promossa di grado: allora facevo il pagliaccio, una parte molto simpatica e particolare, ora sono diventata CONTESSA, uno dei personaggi più importanti. E' una contessa "cattiva", senza morale, fa cose ripugnanti e, devo dire la verità, mi è stato faticoso entrare nel personaggio perchè lo sentivo così negativo e distante, ma pian piano sto arrivando ad una interpretazione che soddisfa la regista e... anche me, ho superato quelle sensazioni negative che la contessa mi dava e che ora però dovrò riuscire a suscitare nel pubblico. La parte è lunga e devo studiare molto, ancora non mi sento affatto sicura, ora negli ultimi giorni le prove sono quasi quotidiane, molto faticose, e il copione devo ripassarlo il più possibile anche per conto mio...
E poi c'è il vestito! L'altra volta mi dovetti preparare l'abito da pagliaccio: trasformare una gonna arlecchina in un paio di pantaloni, aggiungere fiocchi colorati alla casacca... Questo costume ora l'ho passato a chi farà il pagliaccio al posto mio, io avrò due "sontuosi" abiti da contessa... oltre ad ornamenti vari.
Questi abiti un po' particolari e spesso molto vistosi di solito li troviamo sulle bancarelle a pochi euro, molti vengono dall'America, fanno un figurone sul palcoscenico per le fogge e i colori, però spesso dobbiamo adattarceli... e uno dei miei, nero, scollato, lungo ... è troppo lungo per me così devo tirare su l'orlo anche della fodera e in questi giorni sto cucendo all'impazzata! Io non sono una sarta, mi ci vuole un sacco di tempo, insomma anche stavolta l'abito me lo dovrò sudare!
Però, quando poi l' indosso, con le scarpe dal tacco alto, collane e stole, cappellino con veletta e piume...mi sento davvero un' altra e mi è più facile anche la recitazione!
E speriamo di arrivare in fondo con successo... durante la preparazione abbiamo avuto un sacco di problemi, abbiamo dovuto sostituire attori... insomma, una gran fatica che vorrei ardentemente andasse a buon fine, perchè la sceneggiatura è molto bella e merita il successo!
Glauco Mauri nella sua messa in scena di
"Quello che prende gli schiaffi"
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NESSUNA SORPRESA
E' passata la Pasqua e purtroppo la sorpresa in cui speravo non è arrivata:
la padrona della casa che avrebbe accontentato entrambi non recede di un passo dalla cifra proposta che per noi è irraggiungibile,
mio marito è sempre deciso a NON accontentarsi del terrazzo come spazio esterno per l'altra casa che pure all'inizio gli era piaciuta moltissimo, tanto che aveva preso le misure dettagliate delle stanze per vedere come sistemare i mobili vintage che vorremmo salvare.
Così siamo punto e a capo.
A me e a mia figlia è venuto il sospetto che lui in fondo non abbia nessuna voglia di questo acquisto, oppure che speri in un miracolo, che gli venga scodellata una casa con TUTTO quello che richiede: stanze, giardino, comodità, servizi, nessun restauro, nessun vicino né sopra né sotto… e a un costo irrisorio!
Abbiamo visitato in questi mesi abitazioni che sono gioiellini, dove io ho lasciato il cuore, qualcuna ha anche abbassato il prezzo in questo periodo in cui l'abbiamo tenuta d'occhio e ora potremmo prenderla di volata… Macchè! A volte dice NO storcendo la bocca senza neppure spiegare il motivo.
Sabato abbiamo un altro appuntamento ad un'altra casa: visti i precedenti credo che non gli andrà bene neppure stavolta, però andremo, visto che è stato lui a dire che vorrebbe vederla.
Ma, per quanto mi riguarda, sarà L'ULTIMA!!!
Io mi sono decisamente stancata di questi tira e molla, anzi comincio ad esserne un po' esasperata: se all'inizio avevo condiviso certe sue richieste ora mi pare che ci avviamo alla paranoia, al maniacale… quindi che se la cerchi lui d'ora in avanti, che esplori lui tutti i siti e le agenzie in internet su e giù per l'Appennino. E se nel frattempo la casa dei suoi genitori sarà venduta, di quei famosi mobili vintage e ricordi affettivi ne verrà fatto un mucchio di legna da ardere! E lui, già lo so, si commuoverà e piangerà lacrime di coccodrillo...
Mi dispiace solo di averci perso sopra tante ore inutilmente, in pratica tutto l' inverno, ore che avrei potuto impiegare in ben altri modi per me più produttivi e soddisfacenti…
Per Pasqua ci siamo ritrovati tutti a casa da mio figlio, i bambini scorrazzavano nel suo giardino, io lo guardavo notando quanto sia grazioso: mio figlio lo cura, sistema le piante, risemina l'erba dove non ha attecchito, toglie i rami secchi…
Il nostro giardino è ben più trascurato: LUI ha sempre qualcosa di più urgente e importante da fare, il giardiniere aveva dato alcuni suggerimenti rimasti inascoltati, se gli dico che ci farò io qualcosa, tipo levare le coperture alle piante o sistemare delle piantine che hanno già i vasi troppo piccoli ha da sollevare ugualmente delle obiezioni…
E vorrebbe un altro giardino in una eventuale casa in montagna??? Ma mi faccia il piacere!!!
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UN CARO AUGURIO
agli amici
a chi sosta un attimo qui...
...per un tempo che sia
di pace
serenità
affetti
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Inviato da: atapo
il 26/07/2024 alle 23:10
Inviato da: la.cozza
il 10/07/2024 alle 09:57
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41