Creato da solonelcielo il 25/12/2008

Solo Nel Cielo

Ognuno è un mondo infinito. Unirne due insieme è forse impossibile?

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Strana la vita

Post n°2 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da solonelcielo
 

Strana la vita.

Con quelle coincidenze che ti fanno perdere il treno,
che fanno suonare il citofono
esattamente quando ti squilla anche il telefono
dopo che hanno taciuto entrambi per ore,
con quelle incomprensioni dovute
solo ad una piccola parola fuori posto,
eppure bastante a rovinare tutto
a chi già era pronto senza fede a cogliere l'errore,
quando invece avrebbe potuto raggiungere un cuore.

Ci sono amanti che liberi di donare il loro cuore a piene mani,
dormono invece sonni tranquilli accanto a chi,
in vana attesa,
li riempirebbe del dono di se,
e quando si svegliano,
da tempo ormai avendo rinunciato all'utopia,
accarezzano comunque quel cuore in attesa,
ora lui dormiente.

E ci sono invece amanti entrambi pronti
a donarsi reciprocamente fino all'anima,
non anelano altro, se lo sono promesso.
Ma liberi non sono,
e altri cuori, a loro legati da patti sacri ed inviolabili,
accanto dormono tranquilli,
anche loro da tempo sconfitti
dalla loro stessa rinuncia.

Sembra una danza,
in cui i ballerini
sono legati tra loro da un corto trave,
che ruotando sul suo baricentro,
li fa danzare lungo un perimetro,
senza mai farli allontanare,
nè farli incontrare.

Strana la vita.

solonelcielo


Grazie a
anto.1171

 

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Commenti al Post:
solonelcielo
solonelcielo il 20/01/09 alle 02:16 via WEB
Ispirato da un post di meteora.jm, e da altro...
 
UlisseErrante
UlisseErrante il 27/01/09 alle 11:21 via WEB
Forse il fascino della vita sta anche là, in quell'attimo che non sai spiegare perché, se avesse una spiegazione, probabilmente, perderebbe il suo gusto.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 27/01/09 alle 11:33 via WEB
Sicuramente quell'attimo ha il suo fascino, ma credo al contrario che scoprire perchè sia il raggiungimento della pienezza, il massimo del gusto, ed il riuscire a spezzare quel trave che tiene lontani sia l'obiettivo. Basta averne il coraggio. Forse non è di questo mondo, ma è la mia utopia.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 18/02/09 alle 21:07 via WEB
che bellezza!
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 18/02/09 alle 21:09 via WEB
volevo dire questo...unire due mondi infiniti...c'è dualità,distinzione...unirsi nell'infinito...forse...forse.Ciao
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 18/02/09 alle 21:26 via WEB
La mia è principalmente una provocazione. Se vuoi la mia opinione, l'anima, l'essenza di ogni essere umano, è la stessa in ognuno di noi. Tutto il resto sono, anzi, dovrebbero essere, dettagli. Purtroppo invece ci identifichiamo in falsi modelli, amiamo falsi idoli, ognuno il suo, e ci scontriamo su quelli. Ciao Rossana
 
   
rossanadgl14
rossanadgl14 il 10/03/09 alle 09:35 via WEB
Per quanto riguarda l'anima individuale...ad oggi ho una visione un pò "svuotata" del tutto... sento qualcosa che tutto comprende, questo si.Buona giornata.:-)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 10/03/09 alle 11:08 via WEB
Mbè, secondo me avere una sensazione di "svuotamento" vuol dire che si stà sulla strada giusta. Leggevo proprio stamattina (non ti dico dove ;-) ) un brano di un libro di Platone, "Sofista", nel quale un sofista, definito "Straniero" perchè veniva da fuori Atene, invitato da Socrate, tenta di spiegare ad un giovane, chiamato "Teeteto" (che nomi che si davano all'epoca), cosa è per l'appunto un sofista. E nel particolare gli spiega come sia necessario, prima di affrontare il percorso verso la vera conoscenza, analizzare una per una tutte le cose in cui crediamo, che crediamo di conoscere. Quando crediamo di conoscere qualcosa, ma in realtà non la conosciamo a fondo, forti della nostra falsa sicurezza cerchiamo di confutare ogni obiezione a questa cosa che crediamo di conoscere, senza pensare minimamente di rimetterla in discussione. E noi siamo pieni di concetti che crediamo di conoscere, ma che in realtà non conosciamo affatto. Basta pensare all'anima, il cuore, la mente, ... Quindi lo "Straniero" spiega a "Teeteto" come disfarsi di tutte queste false conoscenze. Per prima cosa si mettono insieme tutte le frasi che si dicono su quella determinata cosa, noi e gli altri, si mettono insieme, e si evidenziano le evidenti contraddizioni che sicuramente ci sono quando chi la descrive è uno di quelli che crede di conoscerla ma non la conosce. Aalizzando con calma e onestà intellettuale queste considerazioni, prendendo per valide solo quelle verificabili, si scopre spesso che in realtà non rimane praticamente nulla di valido per descriverla, e quindi dobbiamo riconoscere che nulla ne sappiamo. In compenso, con questo faticoso lavoro intellettuale, ci svuotiamo, esattamente come hai detto tu, di tutti quei falsi pregiudizi che ci hanno affollato la mente per anni, nei quali ci siamo identificati, e per colpa dei quali abbiamo tanto sbagliato nella nostra vita. Per questo ti dico che se senti un senso di svuotamento sorridi, sii contenta, perchè stai sulla buona strada! Un saluto
 
vecchia_gallina0
vecchia_gallina0 il 19/02/09 alle 18:09 via WEB
je ne crois pas aux coincidences ! plus qu'une danse j'ai l'impression qu'il s'agit d'une douleur pour un amour impossible !
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 19/02/09 alle 18:55 via WEB
No. Questo pezzo non riguarda in particolare fatti personali, l'ho scritto osservando quello che accade intorno a me alla maggior parte di noi. Per raggiungersi veramente, due persone devono spezzare quel trave che li attrae ma contemporaneamente impedisce loro di unirsi. Il trave rappresenta tutte le false ideologie, i falsi idoli, le false identificazioni che crediamo siano la nostra personalità, il nostro carattere, noi. Le coincidenze rappresentano, e sono, le manifestazioni di queste nostre false credenze, e come tali tendono ad impedire lo scoprire e l'unirsi delle nostre essenze. Solo la pura fede nell'Amore Universale può dare la forza di riconoscerle e superarle. Ma è un discorso lungo... Un saluto
 
lanzarda
lanzarda il 05/03/09 alle 23:54 via WEB
Si, strana la vita … quel trave per me ed il mio marito si è spezzato di fronte alla morte … quando ti accorgi che non c’è più tempo … Raggiungersi per poi dirci addio … Avere fede nell’AMORE UNIVERSALE, si, amare tutto che ti circonda,perche nel tutto c’e’ dio … Ma in quelli momenti mi ricordavo soltanto il testo cantato di Fabrizio de Andrè: “ non nominare il nome di dio, non nominarlo in vano/ con un coltello pianto nel fianco ho gridato il suo nome e il mio dolore “… ma … sempre c’è un ma … ma ci ho superato...
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 06/03/09 alle 02:26 via WEB
Mi ha commosso questo tuo commento. Basterebbe poco per raggiungersi, incontrarsi, per capirsi fino in fondo, basterebbe una necessità impellente che faccia abbandonare i nostri stupidi e falsi idoli così a lungo curati... E tuttavia neanche l'Amore, come necessità impellente, basta a trovare se stesso, sembra ci voglia la Morte, per spazzarli via in un sol colpo. Ma la morte spazza via tutto...
 
   
lanzarda
lanzarda il 08/03/09 alle 16:13 via WEB
Basta anche la pazzia … ho visto una copia, lei faceva la pazza e lui, pazzo(paranoia)… sguardi,baci, abbracci e dichiarazioni d’amore non ho visto mai ad altre copie … e poi è interessante che mi confidava lei,del suo stato d’animo…
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 08/03/09 alle 23:45 via WEB
Io credo fermamente che per uscire da questa "danza" diabolica bisogna dedicare tutti se stessi, anima e corpo, e non è detto che ci si riesce. E solo situazioni limite come l'imminente morte del partner, o stati mentali già ormai al di fuori della normalità, che quindi hanno percepito le falsità degli idoli in cui ci hanno abituati a credere, e le strane "coincidenze" che tendono a tenerci lontani, solo situazioni simili dicevo, permettono di superare noi stessi e raggingerci,... forse. Ancora un bacio.
Silvio
 
     
lanzarda
lanzarda il 10/03/09 alle 19:11 via WEB
L’animo,il corpo e la mente … il cavallo,la vettura ed il vetturino …. Tutte tre devono essere in unione perfetta …. si può? Si può mettere anche due cavalli insieme, due vetture attaccate una ad altra con due vetturini, soltanto che devono proseguire la stessa strada … se un cavallo va a sinistra ed altro a destra, se …se … ecc. Una legenda dice che al inizio l’uomo e donna stanavo in un solo corpo … sorpassavano tutti i guai serenamente, ed erano felici , troppo felici … Dio, geloso della loro felicità, li stacco in due e li separo dicendoli: CERCATEVI! Hai trovato la tua metà? Se si, la unione è perfetta! Se no,quel raggiungersi non sarà cento per cento mai … tu vola nel cielo e spera … ma attento di non volare troppo in alto, la caduta sarà dolorosa. A quando a quando fermati per bussare a qualche porta del cielo, forse sarai il fortunato e la porta si aprirà ! Te lo auguro! Io sono stata lì, e sono caduta(guarda la mia foto,;-)) con le ali bruciate del sole … “vanità della vanità” dice Ecclesiaste, “ tutto è vanità” , e nella bibbia ortodossa aggiunge: “ tutto è vanità e fuga per prendere il vento”… Sono contenta che infine ho trovato qualcuno per poter parlare su … ho parlato anche con altri e pensavano che probabilmente sono matta … le parlavo in una lingua sconosciuta … o sono matta?
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/03/09 alle 11:36 via WEB
A me non sembra che sei matta. Anzi! Quella leggenda, o una simile, è riportata anche in uno scritto di Platone, ma anche lì viene trattata come improbabile leggenda. Io penso che serva come scusa per non accettare il fatto che incontrarsi, due persone qualsiasi, è difficile, a prescindere dalle "affinità", perchè mette in discussione se stessi oltre che l'altro, e riconoscere chi si è veramente è la cosa più difficile, soprattutto riconoscere i propri difetti, e i valori "distorti" in cui spesso si crede. Si tratta di una vera e propria rivoluzione interiore, che deve essere fatta da entrambi, che necessità della massima sincerità, a livelli forse mai neanche immaginati.. Io stò quassù solo soletto perchè ci stò bene, preferisco vedere la vita com'è realmente, per quel che posso, piuttosto che come si è abituati a vederla. e se sono solo soletto quassù è perchè è difficile trovare qualcun altro matto come me, che si è "autoalienato"... Non sono quì per vanità o per fuga. Una cosa che ho capito è che noi scappiamo sempre dalla verità, sena accorgercene, quindi è da tempo che la affronto e per questo mi sono ritrovato quì. Un saluto
 
     
lanzarda
lanzarda il 11/03/09 alle 18:31 via WEB
Oh Dio, che sbaglio ho fatto! Ti chiedo scusa, perdonami … Qui è il tuo animo e non risulta da nessuna parte che tu saresti vanitoso. Anzi.. . Mi spiego: Libro del Ecclesiaste lo conosco a memoria in romeno ,per quante volte mi sono fermata a riflettere sopra … e quando lo ho letto in italiano, ho pensato che la parole "vanità" ha lo stesso significato con la parola "desertaciune" che sarebbe sinonimo a "in vano". Non ho cercato il significato in dizionario e ho fatto male … e che male! Sono arrabbiata con me… Volevo dire che fino alla fine tutto è in vano, che è come volesti prendere l’aria con le mani … cosi è stato per me. Ma che differenza tra le nostre bibbie … nella lingua romena "vanità" si dice "vanitate"! Che stupida sono stata da non controllare …. Questo anche perche,per esempio, la parola "puzza" c’è anche in romeno e ha un altro significato, ma non posso dirlo qui… ancora scusami, un abbraccio!
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/03/09 alle 21:35 via WEB
Per questa volta ti perdono Lanzarda, ma la prossima volta se vuoi che ti perdoni mi devi dire 10 volte che sono bello, altre 10 che sono bravo, altre 10 ancora che sono intelligente... ;-) Un saluto
 
     
lanzarda
lanzarda il 11/03/09 alle 23:08 via WEB
Grazie! La prossima volta sbaglierò sicuramente … sono caduta, ma la mia testa è sempre tra le nuvole … ;-) Ho visto la tua foto e per ora posso dirti che sei bellissimo! Mi piacciono da morire i tuoi denti ( sembri giovane), le tue labbra … peccato , non si vede tutto … ;-) . Un caro saluto a te e buona notte!
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 12/03/09 alle 02:11 via WEB
E come hai fatto? L'ho messa solo un attimo in fotogallery e mi hai beccato? Non mi far arrossire, non sono bellissimo. Però che ho un bel sorriso lo sò! :-) Il mio profilo dice che ho 47 anni, vedi tu... Cos'altro volevi vedere!!!! ;-) Un saluto a te, cara Lanzarda.
 
     
lanzarda
lanzarda il 12/03/09 alle 22:50 via WEB
Che volevo vedere? Gli occhi … sono la porta dell’animo, no? Ma che pensavi??? ;-)))). Se vedevo qualcos’altro probabilmente mi venivano strane idee come "raggiungerti"..:-)))), meglio cosi … ps. ma parliamo della stessa foto? Visto che ancora ci sta la foto tua "e questo sono io" :-))) Te saluto!
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 12/03/09 alle 23:11 via WEB
Ahahahah, no, no di certo, quella è la foto di un equino sorridente, ahahahah!!!!! Per coincidenza ieri ho messo la mia foto vera un attimo in fotogallery per farla vedere ad una amica, quindi io mi riferivo a quella vera... Pazzesco!!!!
 
     
lanzarda
lanzarda il 16/03/09 alle 00:41 via WEB
Ciao Silvio!La foto di un equino sorridente … ma assomigli in qualche modo con lui? ;-)) Bisogna mettere la foto vera per poter paragonarla …;-)). Perche non la lasci lì , forse hai paura che tutte quante vorrebbero "raggiungerti" ;-)) Un saluto!
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 16/03/09 alle 04:37 via WEB
Ho capito, vuoi vedermi pure tu... Curiosona... Lo sai che quella mia amica che mi ha visto ora è all'ospedale per un infarto? Non sò se perchè sono troppo brutto o troppo bello... :-) Un saluto
 
     
lanzarda
lanzarda il 17/03/09 alle 22:56 via WEB
beh si, sono curiosa... voglio vedere sotto quale forma si nasconde il tuo mondo infinito! Auguro alla tu amica di guarirsi presto per liberare il posto per me...:-)) te salut!:-)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 18/03/09 alle 08:56 via WEB
Allora preparati, perchè potrebbe essere fatale! Buongiorno Lanzi.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 08/03/09 alle 17:30 via WEB
Bella, te lo dico di nuovo...e stasera mi ha messo una tristezza...sarà la canzone, sarà che adesso mi sento un' incapace(storia lunga...anzi ma quale storia?)travi troppe corte o troppe lunghe,chi è pronto a donare, chi a ricevere,chi dorme tranquillamente...ricordi,dubbi...e questa speranza che più non scalda...ma che ne so?! Fa un freddo cane... vado a prendere una coperta...ciao. :-)davvero.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 09/03/09 alle 00:04 via WEB
In effetti rende tristi, perchè non c'è un finale con una via d'uscita, e non è da me, che cerco sempre di dare, anche a me stesso, un messaggio positivo, e non di quelli del tipo "ma sì, non ci pensare, e sorridi, che tutto và bene...", ma cerco sempre di trovare la soluzione, o un percorso per trovarla. Ma quel giorno mi è venuta così. Per riparare aggiungo allora, che anche se spesso la vita mi sembra sia proprio come l'ho raccontata, ho dentro di me ben salda la voglia di lottare a tutti i costi contro questa "fatalità", ho intravisto un percorso, fatto di sincerità, verso se stessi prima di tutto e verso gli altri, ad ogni costo, fatto di tentativi di cambiare se stessi dopo essersi conosciuti, fatto di sacrifici, ricerche in solitudine, ma ho avuto dei riscontri. Se non altro ho cominciato a schiarirmi il cervello, e capire meglio tante cose che prima non capivo. E qualche rara volta questo trave sono anche riuscito a spezzarlo, salvo poi non essere capace di non farlo ricrescere. Ma è un lavoro lungo, che oltretutto se fatto da soli serve solo a rendere più tranquilli dentro se stessi, ma solo se si è almeno in due si ottiene qualcosa. In ogni caso, il fatto di aver avuto qualche riscontro, mi ha dato fiducia, e continuerò a lottare fino alla morte.
Noi crediamo troppo facilmente che quello che ci capita sia solo un fatto personale, che dipenda solo dalla sventura che ci sia capitata una persona piuttosto che un'altra, ma non è così. E' un problema che riguarda molti di noi, se non tutti, ed è un problema molto più grande di quanto crediamo, che richiede la massima attenzione, per sperare di risolverlo. Ma non ce ne rendiamo conto, per questo non riusciamo a risolverlo.
Io posso solo suggerirti di rinforzare quella speranza che dici che più non scalda, di credere che ce la puoi fare, tu, da sola, ma devi metterti in discussione, fino in fondo, anima e corpo, contro ogni cosa in cui tu hai sempre creduto, ma poche volte hai analizzato fino in fondo. Non dare mai più retta a nessuno, alla tv, allo stato, alla chiesa, ai parenti, ai tui amici, a me, e neanche a te stessa, metti in discusisone tutto, ed abbi fiducia solo che tu, se vuoi, se ci metti tutta te stessa, puoi trovare la tua via. Un saluto
Silvio
 
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 10/03/09 alle 20:04 via WEB
Primo tuo comm. sul mio post "e che" nella seconda pagina. Ciao :_)) buonanotte.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 09/03/09 alle 12:19 via WEB
Grazie di cuore. Io non cado nel vittimismo, non do la colpa alla sventura...è che faccio fatica a strapparmi di dosso quel velo di illusione che mi ha permesso di aprirmi all'essenza della vita, passando da una soglia naturale,è ancora intatto l'amore per me e per la vita, ma la condivisione profonda con l'altro a me sembra che sia la via maestra...o forse parlo così perchè le ferite sono ancora aperte...io amo la vita e di ogni giorno faccio occasione per approfondire la conoscenza di me e dell'essere umano,attraverso me, e sono consapevole che la conoscenza di noi non finirà mai, si rinnova attimo per attimo, e la grande maestra è la vita...trovo che sia difficile trovare con chi condividere questo immenso tesoro re-incrontrato in me, nel profondo pulsante di me collegata all'esistenza, condividerlo autenticamente...non so se si capisce. Sono felice però di aver conosciuto un pò persone come te e me ed altri che parlano di questo, con umiltà e senza percorrere vie indicate da altri, persone che si affidano alla vita e riescono a parlarne con altri.:-) ...e la canzone è bella, il blog è perfetto.Ciao.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 09/03/09 alle 14:42 via WEB
Anche io credo che la migliore strada sia la condivisione profonda, parole giuste, con l'altro, ma non pare così facile. Dovrebbe essere una ricerca attiva, continua, ma spesso si perde nelle varie ramificazioni. Ma questo non vuol dire che non si debba fare il percorso da soli, se necessario. Capisco chiaramente quello che dici, o almeno così mi sembra, tutto è travisabile. Hai detto bene, non percorrere le vie indicate da altri, ma la tua. Bisogna parlarne di più secondo me di questo argomento, scendere in dettaglio, perchè la maggior parte di noi non gli dà la giusta importanza, e continua a vivere lasciandosi condurre da ciò che non conosce. Grazie per gli apprezzamenti al post. Un saluto
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 10/03/09 alle 09:42 via WEB
Si potrbbe iniziare a prendere consapevolezza che il più delle volte, abbracciando l'altro, noi abbracciamo l'immagine che ci siamo fatti dell'altro... nella "coppia" si dovrebbe essere due, idealmente uno, ma nella realtà siamo in troppi! (troppe immagini, troppi personaggi in un'unica scena).Buona giornata.:-))
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 10/03/09 alle 10:50 via WEB
Esatto, sono anche io convinto di questo, l'ho scritto proprio l'altro giorno nel mio post sull'8 marzo in risposta a stregaporfidia. Fino a che comunichiamo con l'immagine che ci siamo fatti dell'altro, intenderci sarà difficile. Ma spesso dell'altro siamo proprio noi stessi che vogliamo vedere una immagine, positiva o negativa che sia, che sia adeguata ai nostri schemi mentali, ai nostri pregiudizi, così come vogliamo vedere una determinata immagine di noi stessi, anche quando intorno a noi in molti hanno impressioni diverse di noi, ma ostinatamente continuiamo a dire che sono loro che non capiscono. Non ci rendiamo conto che un conto è quello che siamo internamente, un altro conto è quello che vorremmo essere (che è poi quello che crediamo di essere, mentre in realtà lo desideriamo, ma non lo siamo), e infine, un conto è quello che siamo esternamente, perchè molto spesso le nostre azioni non corrispondono a quello che noi crediamo di essere, e quello che noi chiamiamo "realtà" alla fine è esclusivamente quello che esterniamo di noi, almeno agli occhi degli altri. Quindi, già da soli siamo almeno in tre. Nella comunicazione con un altra persona ci ritroviamo già minimo in 6. Aggiunta l'immagine che ci facciamo dell'altro in una comunicazione, e viceversa, ci ritroviamo quindi almeno in 8!!!!! Non oso analizzare in quanti siamo comunicando in 3 o più, mi fà pensare a qualcosa di esponenziale... Un saluto
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 12/03/09 alle 15:01 via WEB
Buona giornata :)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 12/03/09 alle 17:18 via WEB
Buon pomeriggio Rossana.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 12/03/09 alle 22:06 via WEB
Ciao...ti lasco qui una frase di Panikkar: La realtà non è la nostra coscienza di essa, ma la nostra coscienza di essa appartiene alla stessa realtà (che ha coscienza di essa). (!?)... pensaci, se ti va, domani...non vorrei farti perdere il sonno (considerando l'orario del comm. di ieri!):-).CIAO.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 12/03/09 alle 23:07 via WEB
Accidenti, avevo scritto un lungo commento che descriveva il passaggio di se stesso dalla formazione del mio pensiero alla modifica delle tue sinapsi e neuroni, passando per le mie dita, la tastiera, il mio pc, la linea adsl, interet, la sua codifica binaria nella ram di un server di libero, di nuovo internet, la tua connessione, il tuo pc, i pixels del tuo monitor, i tuoi occhi, i tuo cervello, e tutto questo, ogni suo aspetto, chiamasi realtà, ma mi sono dimenticato di copiarlo prima di inviarlo, e puntualmente l'ho perso, così ti becchi solo questo riassunto, ma mi sembra di essere stato chiaro no? ;-)
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 13/03/09 alle 07:28 via WEB
:-)) nella tua confusione,nell'abbondanza del ciò che mostri, sei sempre chiaro e ben visibile... almeno me sembra... sai com'è ..
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 13/03/09 alle 10:16 via WEB
Buongiorno Rossana. Cercherò di essere più chiaro allora. La realtà è il tutto, ma proprio tutto: materia, pensieri, ecc... Quindi, anche la coscienza che io ho della realtà fà parte della realtà. Anche la tua, ecc... E quindi anche un pensiero qualsiasi, sia che rimane in me o che arriva a te tramite questo strumento di tortura che è internet. Ogni pensiero che formuliamo inoltre, è causato da pensieri e azioni precedenti, e sarà la base per pensieri e azioni future. Se il pensiero è causa di azioni che agiscno sulla materia, non mi sento di dire che è altro dalla realtà. Sono stato più chiaro ora? Un saluto
 
   
solonelcielo
solonelcielo il 13/03/09 alle 10:18 via WEB
Ed è sempre sottinteso che per pensiero intendo il monologo che io mi faccio come se parlassi ma senza che esca la voce. Non sò tu come pensi o cosa intendi per "pensiero".
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 13/03/09 alle 14:28 via WEB
Mai detto che non sei chiaro, ho detto che dici molto...non so cosa sia il pensiero, solitamente mi baso molto sul sentire, in questo senso il pensiero potrebbe essere l'elaborazione mentale del sentire, legato alla percezione anche, ma anche all'intuizione...il pensiero viene dopo però. Il pensare al vissuto spesso ci porta a non ascoltarsiprofondamente, perchè il pensiero è collegato al passato, in questo senso condizionante...questo discorso è chiaro che riguarda le relazioni con l'altro, ben venga l'esperienza nelle attività pratiche, ma nei rapporti di intimità, nell'amore, il pensiero può ogni tanto cessare. Forse ho parlato di tutt'altro...forse. Ma qui non è una questione di chi ha ragione o torto, intendiamoci. Io volevo dirti che riesco a capirti, o meglio mi arrivi per come sei anche al di la' di cio' che dici, che in linea di massima condivido, ma io sono piu' abile a sentire, vedere il modo come uno fà le cose, il temperamento...non so se si capisce. Ciao (lo so è triste anche questa foto...il vestito rosso attende...).:-))
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 13/03/09 alle 16:26 via WEB
Sì, ma hai pure detto "nella tua confusione"! Quindi ora chiarisci, e poi temi, perchè sarò spietato! ;-) Giusto, è vero, il "sentire". Questa è una sensazione che ho anche io, di "sentire" persone o situazioni o concetti. Me lo ero dimentiato. Ma non credo sia rapportabile al pensiero. Di certo lo influenza. E' il "sentire" che mi guida nella mia ricerca. Se "sento" pulito, chiaro, pieno, allora è molto probabile che ciò che sento è vero, anche se lo sottopongo sempre e comunque al vaglio del mio "pensiero", quello che ho efinito prima. Altrimenti sò che c'è qualcosa che non và, può dipedere da me quando l'oggetto del mio "sentire" mette in crisi miei pregiudizi, oppure dall'oggetto stesso del "sentire" quando ha in sè il falso. Ma ci ho messo parecchio prima di convincermi che quel "sentire" a volte con un fondo di fastidio anche appena accennato cose che avrebbero dovuto essere piacevoli o ovvie in realtà è un preciso segnale di qualcosa che non và, e che non deve essere tralasciato ma analizzato assolutamente. La pratica della meditazione tenta di interrompere il pensiero, e/o analizzarlo mentre scorre, e l'ho trovata molto utile. Non mi è chiaro cosa vuoi dire riguardo al pensare al vissuto... Se pensi al vissuto, che ovviamente influenza lo steso pensare, ma lo fai con criticità, non mi sembra che eviti la profondità, anzi, l'analisi ti ci porta, a fondere pensiero con "sensazione", e l'unione dei due, che vuol dire l'aver "intuito" qualcosa, è una esperienza tra le più belle, anzi, è l'esperienza dell'amore oserei dire, nel senso del trovare e fare parte della realtà, la verità. Direi che in certi momenti il pennsiero "DEVE" cessare! Non sò se rendo l'idea... :-) Quel sentire che descrivi alla fine lo percepisco anche io, a volte mi capitano delle persone che diono un sacco di cose confuse, ma le guardi negli ochi ed esprimono gioia di vivere, e osservi cosa fanno e prodcono cose buone, e le lascio parlare... E così sarà di me forse, ma non sono io a doverlo dire. Di te sicuro, perchè seguirti nelle tue elugubrazioni mi impegna non poco ma la tua perseveranza è buon segno. Sul rosso ti ho già messaggiato il mio parere. Se non ti ci vedi và bene la fanciulla triste. Se però ne trovassiuna simile ma sorridente gradirei! Un caro saluto
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 13/03/09 alle 18:59 via WEB
Questa fanciulla è un po' triste, ma sta bene, è consapevole del suo stato...e poi è a testa bassa perchè sta scrivendo, adesso a te.Il riuscire a rimanere nel semplice sentire è importante, non farsi trascinare a spasso dai pensieri (quelli collegati al passato e futuro, e quindi non all'adesso-che è l'unica porta sull'infinito-)è importante...è fondamentale nell'esserci.Meditazione l' ho "fatta" per un pp' di tempo 2-3 anni, ed è li' che mi sono fermata ed ho incontrato quello stato di immobilità, quel punto "morto" che è posto all'origine di ogni movimento, azione, pensiero, parola...creativa.La creatività emerge dal nulla, dal vuoto e non dall'accumulo, dalle idee e quindi dal pensiero.L'amore implica uno stato di assenza, la coscienza che si svuota del propio contenuto...altrimenti "non si passa"...sono attimi, ma basta un attimo per con-fondersi.Lì è la verità...non so se riusciremo mai a capirci al vol ,(forse la prossima foto sarà un volatile!)...ma io mi domando, con tutte ste persone intorno perchè parliamo fra di noi, io e te...per cortesia ci rispondiamo? se è così facciamola finita, per carità! Se non lo è ...lo scopriremo vivendo. Quando leggi non permettere ai pregiudizi di entare nel mezzo...stessa cosa per me.:-)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 13/03/09 alle 22:07 via WEB
Sarò breve... ahahahah... ma quando mai!!! Vada per la fanciulla, ma mi piaceva quella di prima, tutta colorata... Sul rimanere attaccati al sentire non sai quanto sono d'accordo! QUando ti metti a leggere cose strane come Freud, Fromm, Platone, e altre cose astruse, ti metti a giocare con la meditazione, insomma, vai a caccia di verità, è facile perdersi, in due modi: uno, se non ricordi che ognuno può scrivere fesserie, anche il più rinomato filosofo, e fiducioso, segui astruse teorie idolatrate a destra e a manca ma che riempiono la testa solo di false entità; due, quando, avendo scoperto tramite meditazione o altra tecnica qualche verità, ogni volta ti allontani forzatamente dal comune sentire, rischiando di dimenticarlo, e di alienartelo. LIn questo secondo caso la tentazione è forte, perchè non si vuole più reimmergersi nel sistema di flsità vigente, e si vuole cercare di distinguersi. E' così secondo me che nascono quegli obrobri tipo i testimoni di Geova, gli arancioni, ecc... tutti tentativi errati di creare un sistema alternativo e separato dal principale, quindi perdente in partenza, e portante gli adepti alla schizofrenia. Non mi è mai piaciuto fare il sapientone o l'alienato, ma ho sempre cercato di riportare a semplicità quanto imparato, per cercare di condividerlo con chi ho intorno, in modo semplice e chiaro, con la convinzione che se riuscivo a trasmetterlo mi trovavo poi qualcuno con cui condividerlo, da pari a pari. E per far questo devi mantenere il contatto con la realtà, anzi, per tornare alla tua provocazione, a quella parte della realtà condivisa dalla maggior parte di noi.
Non ho capito l'associazione fra i pensieri collegati all'adesso e la porta sull'infinito.
Sulla meditazione ho vuto impressioni simili. Non sò se è il nulla quello stato di origine della creatività. Non credo. E non la separerei troppo o sempre da quanto già esistente. Quando dici "L'amore implica uno stato di assenza, la coscienza che si svuota del propio contenuto.", io preferisco pensarla in quest'altro modo: per vivere l'Aore ti devi svuotare di tutto quanto non vero, ciò che ho l'impressione che tu definisci "coscienza" mentre io definisco "caccole", e quello che rimane, che tu definisci "assenza", è quello che io invecedefinisco"coscienza". Ovvero non credo esiste i vuoto. Proprio stamattina leggevo un pezzo del "Sofista", di Platone, dove un sofista per l'appunto, spiegando la propria arte, svela come il "non-ente" non esiste, non c'è, non è neanche concepibile pronunciarlo, proprio perchè non è. Ecco, se riesco a far passare la sensazione, intendo che tolto tuto quanto detto sopra, non riane il nulla, ma qualcosa, qualcosa che è la nostra essenza. Lì è la verità, lì è l'amore, lì è la condivisione. Se hai sentito puzza fi pegiudizi inme, fammi la cortesia di segnalarmi dove e quando, perchè vado subito a fare pulizia! Un saluto
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 13/03/09 alle 19:10 via WEB
Per quel "punto morto" intendo la fine dell'ego...dove termina l'ego tutto cessa, è spazio vuoto, luogo di infinite possibilità...sempre se non ripartono le reazioni automatiche ,le cosidette "caccole" .:-)...ora sono stanca...ciao.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 13/03/09 alle 22:08 via WEB
Ti credo che eri stanca, e pure io ora!!! Salutino.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 13/03/09 alle 23:10 via WEB
Unisco una cosa breve a quest'altra torre: te la scrivo grande perchè è grande: PER VUOTO INTENDO SPAZIO PULITO DA TUTTO CIO' CHE ABBIAMO ACCUMULATO NEL TEMPO...NON ESISTE IL VUOTO è palpabile "da Dio"...sono le parole, i termini che tentano di spiegare la cosa che ci allontanano, a tutti quanti. E' vero, chi vuoi che si intrometta?...forse è meglio se sto a "casa mia " per un po'...sai dove trovarmi. 'Notte.:)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 14/03/09 alle 10:10 via WEB
Ti ho già avvisata, se non vedo entro poco tempo un'altra torre quà sotto ci sranno conseguenze devastanti!!!! Un caro saluto. ;-)
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 14/03/09 alle 12:50 via WEB
:-))
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 15/03/09 alle 20:45 via WEB
Iperfatalista no.temo di essere invadente, ma poi ne riparleremo.Ciao.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 16/03/09 alle 11:37 via WEB
uno due tre prova :-)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 16/03/09 alle 11:54 via WEB
tssaaaa.... tsssaaaaa..... prova microfono.....
Non mi dire che aspetti che io ti dica che non sei invadente.... Lo sai che non lo sei, anzi. Questi sono gli argomenti che più mi interessano, e trovare una persona con la quale scambiarli è difficile, almeno lo è stato fino ad ora, quindi... Accomodati pure, tocca a te. Puoi spiegarmi perchè non senti il bisogno di scoprire i misteri, oppure cominciare ad avventurarti sul sentiero della meditazione... O altro... Attendo
(Devo sempre fare il riassunto nel tuo post... sigh!)
Un saluto
Silvio
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 16/03/09 alle 11:51 via WEB
Buongiorno...altro nodo: tu dici, accennando alla meditazione, osservare il pensiero e analizzarlo. La mia esperienza, alquanto discutibile, mi porta ad oggi a die che si tratta di osservare i nostri pensieri, prenderne atto, senza giudicare, essere consapevoli di questi elementi che vanno e vengono (le famose nuvole nel cielo, nuvole che vanno e vengono, cielo come stato permanente atemporale per giunta!)Osservare pensieri, emozioni, il contenuto mentale.Noi veniamo prima dei nostri pensieri e di tutto sto contenuto. NOI NON SIAMO I NOSTRI PENSIERI ( lo scrivo in grande perchè è il fondamento della meditazione zen e non, non voglio inculcartelo a forza, non è plagio, lascio fare ad altri questo, che lo sanno fare meglio di me e sono più INTERESSATI).Con il tempo ci porta a non rimanere impligliati in tutta sta abbondanza (che non è roba da buttare, intendiamoci, ma che ci condiziona) e sono propio le reazioni automatiche, il nostro abituale modo di rispondere agli eventi che spesso prende la padronanza, mentre in realtà la padronanza dovremmo averla noi.A mio parere questo testimone col tempo dovrebbe uscire di scena, in molti lo mantengono vivo e vegeto un'intera vita, insieme a posizioni yoga e mantra vari...ma io non sono una buona meditante e dell'illuminazione non me ne frega niente. Sono tollerante con me stessa, poco disciplinata e assai pigra,ma amo approfondire la conoscenza di me e dell'essere umano...con calma e quando mi va. Amo la vita e questo mi sembra gia' che faccia un po' di luce. Ciao Buona giornata.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 16/03/09 alle 13:16 via WEB
Ehi, quando ho scritto la mia risposta quà sopra tutto questo non c'era!!!!!
Bene bene, materiale su cui lavorare...
Dunque, sull'analisi avevo scritto "e/o", quindi alternativo alla interruzione del pensiero, se si vuole, oppure concomitante, per un pò. E' ovvio che, come insegnato nei manuali, all'inizio si deve semplicemente imparare a lasciarli scorrere, e morire, al fine di non esserne più dipendenti, quindi attenuarli, per poi farli scomparire del tutto. Questo implica forzatamente che noi non siamo i nostri pensieri, anzi, per essere esatti, i pensieri, quei pensieri che scorrono da soli, sono una parte di noi. Per alcuni, molti forse, la parte principale, per altri, pochi forse, una parte secondaria dell'essere, ma comunque una parte di noi. C'è chi si identifica in quelli, molti credo, e chi invece scopre che sono solo una parte dell'essere, e smette di identificarcisi. C'è un problema. In ogni caso per agire bisogna pensare, ed ogni pensiero sappiamo che proviene principalmente dal nostro vissuto, da stimoli esterni e interni. Per risolvere un problema si deve comunque pensare, quindi si potrebbe dire che si è forzatamente influenzati dal nostro vissuto nelle decisioni. Tuttavia, ritengo che, se si riconosce che i pensieri possono essere influenzati, lo scoprire che sono dipendenti da determinate cause ci permette di agire sulle cause, ed anche, non meno importante, di non fidarci più dei nostri pensieri come se fossero la nostra natura, ma analizzarli per riconoscere se sono accettabili. Inoltre la consapevolezza di questo ci permette di scoprire quali sono le cause attuali, e se vogliamo sostituirle con altre, ovvero ci rende finalmente, realmente, padroni di noi stessi! Quale direzione prendere poi, per modellare i nostri pensieri, ognuno la può scegliere. Ma a questo punto solo i classici integrati mondani sprecano queste preziose possibilità per adattarle a fini comunque indotti dal pensiero precedente (lavoro, amore, sesso, amici, sport, cultura generale). Chi ha intrapreso questo viaggio con tutto se stesso sceglie di utilizzare questo metodo proprio per scoprire dove deve andare, dritto allo scopo, annullando anche le cause che lo spingono ad utilizzare la meditazione per bassi fini. Ed è quì che comincia secondo me ad entrare in gioco l'interruzoine del pensiero. Per quel che mi ricordo, quelle poche volte che sono riuscito a ripulirmi ben bene, successivamente ho avuto qualche folgorazione. Non sono riuscito ad avere coscienza o percezione di qualcosa più che un semplice nulla, ma sento che qualcosa c'è. Dovrei continuare per cominciare a definirne il profilo, ecc... Ma la vita ti prende... Ma forse proprio riparlandone con te mi riviene la voglia di proseguire, chissà...
Secondo me sbagli quando dici che non ti frega nulla della illuminazione. La tolleranza con se stessi è d'obbligo altrimenti non si rispettano i tempi fisiologici per il cambiamnto, e neanche si riesce a cambiare veramente. Bisogna amare chi si vuol migliorare, altrimenti si fannno solo danni, soprattutto se si parla di se stessi. E sono pigro pure io. Ma no per questo lo prendo come scusa per negare il primo e unico obiettivo. Fino a che non conosciamo tutto, non conosciamo neanche noi stessi, e continuiamo a rimanere vittime di quello che invece vogliamo evitare. Se ami approfondire la ocnoscenza di te e dell'essere umano, non puoi dire che non te ne frega nulla della illuminazione. Amare la vita è tanto, anzi tnatissimo, ma sai meglio di me che non basta.
Buona giornata anche a te
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 16/03/09 alle 16:19 via WEB
...sai non amo fare un qualcosa in funzione di qualcos'altro (parlo dell'illuminazione) essere qui aspettandomi un qualcosa, toglie quel senso di austerita' che ti apre all'imprevisto :-). Lontanissima dall'illuminazione ma non tanto distante da chi ne ha fatto uno stile di vita...molto è questione di sensibilità e apertura e ascolto...poi ne riparleremo...Non importa il riassunto, se leggerai...e' bello cosi' tutto arruffato. A proposito del post, se osserviamo tra gli "escrementi" lasciati dall'aquilotto...non è tutto da buttare...certo un po' aggressivo, nervosetto, pecca un po' nello stile...ma almeno si mostra cosi' com'e', senza tanti orpelli...ci sono blog con tanto di fiori di loto, mani giunte, incensi e candele, apparentemente ospitali e umili (prova a dargli contro!)...irraggiungibili, cosi'protetti dalle loro convinzioni (sicurezze?) mah...e poi, lo sai, io all'aquilotto devo dire grazie, almeno per una cosa.Ciao.Te scrivi tanto e tanto a me sfugge, chiedi se vuoi. perchè tutto non riesco ...sono pigra...Ciao.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 16/03/09 alle 18:22 via WEB
Rossana, non mi lasciare!!! Prendi il tuo tempo, rispondimi quando vuoi, ma leggi tutto e rispondi a tutto. Altrimenti non ci intendiamo più. Fallo solo la notte, quando tutto tace, e non hai sonno, ma non dirmi che stò scrivendo a vuoto, ti prego. Ora applica quanto sopra a quà sotto, leggilo, e rispondi, solo quando avrai la calma e il tempo necessari. Ed abbi fede!
Sento puzzetta di pregiudizi ;-). Io da tempo ho epurato la parola "illuminazione" da tutte le bande di matti che le girano intorno. Oltretutto mi dà fastidio la parola stessa, proprio perchè richiama alla mente quei pregiudizi di cui mi pare sei vittima anche tu, ma anche perchè mi viene istintivamente di abbinarla all'ENEL, e su questo ente rubasoldi delle povere famiglie ci ho già fatto un post, mio malgrado, quindi userei la parola "Verità", oppure "Realtà", se vuoi. Da un certo punto di vista si equivalgono, le ultime due, e danno un senso più vero e chiaro al concetto. Noto un segnale di mancanza di fede in te, ovvero sembra che non credi che la meditazione, in particolare il riuscire a raggiungere quello stato mentale di "non-pensiero", possa dare dei benefici, e cominci anche a parlare di pigrizia, altro brutto segno. La verità è là, non viene da sola, quindi non c'è nulla da aspettare, ma c'è da avvicinarcisi, con tutti gli sforzi che servono, pechè non c'è nulla di più prezioso, secondo me. E parla uno che sono anni che non medita più, e se ci prova comincia a russare dopo solo 2 secondi ;-). Ho più speranza di restare sveglio cercando di dormire.
Non ho capito "l'auserità che apre all'imprevisto". Explain please. Sensibilità, apertura, ascolto... Sì, d'accordo, ma fino a che vivi in mezzo al solito tram tram sei influenzato da tutte le parti. Ho provato a riportare lo stato mentale acquisito durante la meditazione nella vita quotidiana, e in minima parte ci sono riuscito, infatti eccomi quà a scrivere chilometrici commenti che addirittura tu ti stufi a leggere. E quando ci riuscivo, se non facevo qualche strana pratica orientale? ;-) Ma proprio questo tentativo mi ha fatto rendere conto di quanto siamo bombardati dall'esterno, in una normale giornata lavorativa, rispetto alla pace di quei momenti. Ecco, anche questo è un beneficio della meditazoine. Imparare a conoscere e mantenere uno stato mentale, e anche fisico, se pensi alla respirazione, di distacco interiore proprio in mezzo al caos. Se per stile di vita intendi incenso, figure orientali, e fesserie varie, ti dò ragione. Se invece intendi il riportare quanto scoperto nella realtà di tutti i giorni, allora no, non sono d'accordo, e non è neanche uno stile di vita, è tutto me stesso che ne è coinvolto, fin oall'anima. Ci sono dei momenti nei quali quanto scopri entra in conflitto con la realtà circostante che ti spinge a fare altrimenti. E' in quei momenti che in realtà decidi del tuo futuo. Cedi per paura di essere passato per scemo, oppure vai avanti, mostrando agli altri cosa porti dentro? E nn parlo di mettersi a fare il guru, ma semplicemente di dire un parere diverso su un fatto specifico in una normalissima giornata di vita quotidiana. Il cedere alla paura allontana dalla verità, mentre il vincere ti avvicina, ma anche ti cambia dentro. E quando ci provi le prime volte, anche timidamente, impacciato, se lo fai con umiltà, massima, gli altri lo sentono, sentono l'impaccio ma prima di tutto la verità, sì, la sentono, e si piegano ad essa. Solo un momento, stupendo momento magico, perchè poi si è ripresi tutti dal solito tram tram. Ma dentro ti cambia, ti abitua a staccarti dai condizionamenti, più di ogni altra cosa. Quei momenti lì sono la chiave di tutto. In quei momenti cambi, apri veramente la porta per entrare in un altro stato di coscienza. e se riesci a vincerli più volte, quel nuovo stato di coscienza comincia ad essere stabile, e incredibilmente percepisci che hai meno bisogno di stare all'erta, in mezzo al caos, perchè il tuo essere si stà già abituando da solo ad esserlo, apprende nuovi meccanismi di difesa, stavolta contro il falso, così come prima erano ormai istintivi quelli contro il vero.
Ho dovuto interrompere un attimo perchè il piccolo mi ha chiamato alla finestra per farmi vedere quanto è bello il tramonto. E come si dice a Roma: " e queste sò soddisfazioni!". Ora sò che da grande avrà lo stesso gusto mio di godersi il mondo, in silenzio, da lassù.
Definirli "escrementi" mi sembra un pò esagerato. Dice cose giuste, Gabbiano1 (ggrrr) dal verso strano (meeuw), fintanto che non deve contraddire altri. La sua aggressività mi sembra quella di chi ha scoperto una o due cosuccie, e quindi si gasa e si sente supeirore, distaccandosi e disprezzando gli altri. Stà crescendo, come noi... Ma di questo ne avevo già parlato, mi pare. E' la entazione che ti fà fondare stupide sette (o anche otto) che distaccano dalla realtà, quella principale, quindi non servono più a nulla, perchè non riesci più a raggiungere "l'uomo comune", ma sei relegato nella tua ulteriore schizofrenia. Io resto convinto che si deve restare sempre coi piedi per terra, sempre ben integrati nel mondo principale, adattandoci i tuoi nuovi schemi, e adattandola, nel tuo piccolo intorno, a te.
Non ho capito cosa devi all'aquilotto gabbianotto!
Un saluto
Silvio
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 16/03/09 alle 21:40 via WEB
Ho deciso: non ti lascio. Ma dove la tenevi tutta sta roba? Sono in accordo con ciò che dici, davvero.Io ho il mio modo di esprimermi e tu il tuo, ma va bene cosi'.Entrambi non sopportiamo i condizionamenti e stiamo tentando di trovare il nostro autentico modo di essere. Quando vieni al mio blog a vedere il video di Charlot? (poi un giorno mi dirai come si fda a mettere la musuca, i video...amicizia disinteressata:-)))))) vieni? Ciao.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 16/03/09 alle 21:43 via WEB
...dimenticavo...piano piano leggo e poi rispondo, volentieri, davvero.Ciao.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 17/03/09 alle 09:13 via WEB
Illuminazione", forse perche' viene alla luce cio' che e' all'oscuro (il cosi'detto vero sè)va bene Verità, Realta', Autenticita', e amio parere le cose sono piu' semplici di come l'uomo le ha complicate nel tempo con troppe opinioni riguardo alla "cosa. Come non credo alla meditazione, non credo in altre attivita' (tieni presente che io come figura professionale sono arte-terapeuta...quindi ho appreso e mi servo di un metodo...)volevo dire, mi scuso se non l'ho detto ma ogni tanto mi perdo,che non credo che esista un metodo che faccia miracoli, MA CHE IL MIRACOLO POSSA ACCADERE NELLA RELAZIONE.Il nostro compito, e dell'essere umano in genere, si limita a lasciare andare cio' che abbiamo accumulato nel tempo, e soprattutto le maschere, i ruoli in cui ci siamo identificati. La "Verità poi emerge da sè. piu' ci avviciniamo all'essenza di noi stessi(autenticità, naturalezza dell'essere...) e piu' siamo nell'essenza del tutto, non vi è distinzione. Noi due stiamo facendo questo, ci stiamo incontrando, tra fili intrecciati e gomitoli io ti intravedo, perchè tu vuoi farti vedere e perchè io voglio che tu mi veda, stiamo spostando tante cose...Io so benissimo che il nostro modo di parlare, cio' che stiamo creando, puo' essere visto con sospetto, uomo donna, mascghio femmina...se mio marito vede tutta questa roba forse si arrabbia...ed è comprensibile, se tu fossi stato una donna non ci sarebbero problemi,ma di fatto non è cosi' ed io vorrei andare oltre a questi pregiudizi.Per adesso mi fermo...leggo un po' e poi tornerò, ma se hai tempo vieni nel mio blog, è tornato l'aquilotto, adesso c'è charlotte e un sacco di gente che si ferma un po' da me...vieni. :-).
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 17/03/09 alle 10:32 via WEB
Ok, aspetto che finisci e rispondo a tutto. Intanto vengo... :-)
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 18/03/09 alle 09:23 via WEB
Che dice di me quella al piano "di sopra"?.( o sbaglio?).
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 18/03/09 alle 09:37 via WEB
Ma chi?
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 18/03/09 alle 16:02 via WEB
Ma che ne so'... la mattina sono un po' nervosetta. Ancora ho da leggere, ho avuto un sacco di cose da fare, appena posso vengo e ti rispondo. Ciao. Buona giornata.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 18/03/09 alle 16:09 via WEB
Comunque ho capito. E' lanzarda, e non ce l'aveva con te, ma con una mia amica che ha avuto un malore dopo aver visto la mia foto... :-(
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 18/03/09 alle 21:44 via WEB
...Faccio le mie scuse...bene, direi di toglierci dalla testa il voler rispondere a cose tipo: Io chi sono? Cos'è la vita, l'Anima ecc. e rimanere ne l semplice. Confesso che sono venuta spesso qui al tuo blog, ma il tempo e' poco e di conseguenza non ho letto molto, anche perchè, santo cielo!abbiamo scitto tantissimo...Stasera sono qui per parlarti di questo: Spesso non siamo capaci di ascoltare (non solo io e te),rispondiamo troppo in fretta, per lo piu' risposte automatiche. Ascoltare significa stare attenti, per stare attenti bisogna fare silenzio, anche il chiacchierio interiore dovrebbe cessare. (il silenzio è comunque pieno di vita, non e' il vuoto che ci inghiotte, non sprofondiamo giu'... a molti pero' fa paura il sentirsi e il sentire)L'atteggiamento dell'ascolto dovrebbe, forse, essere simile a quello di quando entriamo in un tempio, o comunque un luogo solenne, sacro...d'altronde è nel silenzio che viè comunione (le parole sono comunicazione). Il silenzio è raccoglimento, rispetto, partecipazione, attenzione, è una forma di spiritualita', saper ascoltare equivale a saper amare, se non altro per l'atteggiamento di accoglienza e puliziainteriore (ma l'avevo gia' detto questo?):-).Spesso la mente è impegnata a dare delle risposte...e spesso la verita' si trova oltre le parole. Nell'ascolto silenzioso la mente tace e si vivono momenti fuori dal tempo e dallo spazio...e fuori da noi stessi (!)...non so cosa è venuto fuori da cio' che ho appena detto...o forse ripetuto...prendi te il gomitolo perche' comincio ad essere un po' fusa...sii semplice...e poche cose. Ciao Buona serata :-)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 19/03/09 alle 02:17 via WEB
Ma se continui a scrivere così tanto quà, come faccio a finire il mio riassunto di là? E meno male che chiedi di scrivere poco! Voglio vedere il prossimo và...
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 19/03/09 alle 02:47 via WEB
Allora, comincio a rispondere da sopra, e proverò ad essere stringato.
E c'era bisogno di spiegarlo il significato di "illuminazione"? :-)
D'accordo sulla semplicità delle cose, e la complicatezza delle opinioni.
Come sarebbe a dire che non credi nella meditazione? Ce l'hai pure nel profilo! Dipende da cosa chiedi alla meditazione forse. Quello che io ho chiesto me lo ha dato, ovvero la tranquillità interiore per poter poi capire meglio e riuscire qualche volta ad agire meglio.
Cos'è un arte-terapeuta?
Come ho già scritto, c'è un primo miracolo che accade interiormente quando ti scopri come non credevi di essere, e cominci a cambiarti, ed un secondo miracolo quando riesci a portare questi cambiamenti agli altri.
Concordo con tutto il resto.
Seconda parte...
E' stupendo quello che hai detto. Sembra ovvio, ma basta che chi legge riflette su un qualsiasi suo dialogo a voce avuto con qualcuno, e spero capisca cosa intendi. La meditazione mi ha aiutato molto in questo, rallentare il cervello anche nel pieno del caos quotidiano, e dare il massimo valore a ciò che dico, sempre. Ho ancora qualche problema nell'ascoltare a dire il vero, nel senso che spesso credo di aver capito cosa l'altro vuol dire e per non perdere tempo l'interrompo e rispondo. Spesso è così, ma qualche volta invece mi si voleva dire altro. In ogni caso anche se capisco, non lascio la possibilità all'altro di esprimersi, genero aggressività, e il discorso si perde... Ma ci stò lavorando... :-)
Fuori da noi stessi... mbè, ora non esageriamo... ;-)
Sii semplice... poche cose... Chiedi forse l'impossibile. Come si fà a spiegare in modo semplice il modo complicato con il quale ci siamo e ci hanno complicato la vita? Come si fà a spiegare in modo semplice il meccanismo secondo il quale noi incameriamo falsi valori, ci crediamo, e addirittura agiamo in loro nome? Come si fa poi a spiegare in modo semplice come liberarsi da questi falsi valori? Come si fà a far capire che ciò che crediamo essere noi stessi, in un semplice momento lavorativo della giornata, quando tranquillamente rispondiamo ad un collega nella pausa caffè, in realtà è una fusione di mille preconcetti precotti e predigeriti?
Il solo descrivere sinteticamente come agiscono questi meccanismi richiede pagine e pagine. Se poi vogliamo aggiungere come liberarsene, stiamo freschi...
Ma ci ho provato, ad essere stringato.
Buonanotte Rossana
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 19/03/09 alle 08:44 via WEB
Se continui a scrivere cosi' tanto...sbaglio o sei tu che mi hai detto "non mi lasciare! Prenditi il tuo tempo e poi rispondimi."L'ho semplicemente fatto, con piacere.Per quanto riguarda il riassunto, tu sai che puo' rimanere cosi' com'e'...come vuoi...Ti rispondo a quest'ultima tua domanda e tralascio il resto: l'arteterapeuta e' la figura professinale (inanzitutto essere umano!) che mediante l'arte (io danza e pittura) aiuta l'altro ad esprimersi in modo autentici, naturale, è espressione del Sè, che è oltre il vissutro e i condizionamenti( si gira sempre li')Al di la' del metodo. l'approccio con la persona è di intimità, empatia, rispetto, ascolto,accoglienza.. è infine rapporto di amore.(e tutto questo, come saprai, non si apprende dai libri...è una questione di sensibilita' e anche un grande e costante lavoro su noi stessi, psicoterapia, meditazione, bionergetica e la mia esperienza in danza classica, moderna e contemporanea è stato il mio percorso in parallelo alla formazine in arteterapia)...ma sappiamo che l'arte ha il grande potere di trascendere l'individuo(vissuto,contesto,magagne personali...) e di accedere al "divino", che io intendo come ARMONIA COL TUTTO.E' spesso la perdita di questo stato di armonia con...che è alla base di molte patologie.Diciamo, per intenderci, che lo stato ideale è lo stato di innamoramento (faccio un esempio riconoscibile da molti)ma ben sappiamo che non sempre siamo capaci di abitarlo al meglio, ma l'armonia la conosciamo no?Innamorati della vita, di una persona...è il dono che ci viene offerto in vita, no?...per quanto riguarda la meditazione, non la abolisco a priori, ma per me è stato un modo per... poi la meditazione è anche senza metodo...ci sono dei blog, belli, che parlano esclusivamente, o quasi, di questo, nel mio blog ci sono alcune di queste persone, il blog consapevolezza a me piace, Wildbear lo tovi tra i comm. del fiore giallo, vai, perchè e' molto carino...Ultima cosa, certo sarebbe piacevole parlare, qui, con altre persone...ma non sta a me o a te dirlo...se nessuno si è inserito evidentemente c'è disinteresse.Il tuo ultimo post è l'amore folle, la follia, il Dio mio ne è la conferma..esistono altre forme di amore...a mio parere questa è la piu' potente e pericolosa, solo a pochi è concesso abitarla, ci deve essere una sana intesa tra i due, coraggio, equilibrio, pur nell'irrazionale...Ti saluto :-))).
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 19/03/09 alle 09:31 via WEB
Quà rispondo dopo sennè mi perdo la revisione all'auto.....
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 19/03/09 alle 19:25 via WEB
Sì ma non mi puoi chiedere di rispondere brevemente ad una delle nostre "torri", vorrebbe dire fregarsene.
No, non credo che rimanendo così sia lo stesso. Lasciami finire quel riassunto e poi vediamo.
Perchè devi tralasciare il resto? Non sono d'accordo.
Ora capisco perchè ci intendiamo e perchè sopporti i miei lunghi spropositi (ed io i tuoi). E' un lavoro interessante e piacevole. Più che un lavoro la definirei la realizzazione di sè! Ti invidio! Io che faccio l'informatico, pensa come soffro, rispetto a quanto scriviamo!!! Anche sulla danza ti invidio. Il saper ballare, vivere a contatto con la musica, viverla, con il corpo, e con gli altri... Io ho a malapena fatto un corso di latinoamericana e ultimamente di tango argentino ma ho dovuto interrompere...
Più che perdita di stato di armonia direi che aiuti a conoscerla, perchè secondo me non ce l'abbiamo mai avuta. Già appena nati per salutarci ci danno una bella sculacciata... :-)
Credo di intuire cosa intendi per innamoramento. Io percepisco l'amore come unico, come energia che muove il tutto. Le sue manifestazioni sono molteplici, come l'amore per una donna, l'amicizia, paterno (stò ancora aspettando il regalo per oggi, sò che i ragazzi me l'hanno fatto ma non sò cosa, ggrrr, devo aspettare stasera a cena), materno... Anche sul lavoro, il riuscire a farlo bene, per fare in modo che chi usufruisce del mio operato non abbia problemi... La sensazione di base è la stessa, ma riconoscerlo, sentirlo non è facile, anche perchè ci hanno insegnato a dividerli sin da piccoli. In un mio profilo precedente scrivevo che amavo le donne, tutte le donne. Ma ho dovuto lottare non poco per spiegarmi... Avrei potuto anche scrivere che amavo gli uomini, tutti gli uomini, ma specie in questo ambiente ho preferito trattenermi, sai com'è... :-)
Sono d'accordo con te che la meditazione può essere aceh senza metodo, ma solo dopo che l'hai sperimentata, che hai percepito ciò che altrimenti solo per casualità, per fortuna, e statisticamente raramente, avresti potuto percepire.
No, quel post non è l'amore folle, anzi, è, nella canzone, la scoperta dell'amore, e nella mia "preghiera", la speranza di trovare una donna che lo percepisca come dovrebbe essere percepito. Rimanendo all'amore tra un uomo ed una donna, non credo esistano altri tipi di amore. Possono essere vissuti amori che si avvicinano, più o meno, all'unico modo corretto di viverlo, ma sono tutti parziali, e quindi più o meno infelici. Di questo sono profondamente convinto. E non ha assolutamente nulla di irrazinale, anzi, è esattamente il contrario. Non c'è nulla di più difficile forse che vivere l'amore razionalmente, fino in fondo, in questa società che di base tende a separare le persone, ad evitare che si incontrino intimamente, a suggerire modelli di vita che lo ostacolano sin dall'inizio. Sì, d'accordo, agli occhi del profano sembrerebbe irrazionale, ma in realtò sarebbe esattamente il contrario, e non può essere altrimenti. In nessun caso.
Buona serata Rossana
Silvio
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 21/03/09 alle 22:23 via WEB
Vengo a mettere l'ultimo mio pezzo di torre...Si, ho parlato di amore come follia...per me quando arriva l'amore cio' che noi dobbiamo fare è lasciarci travolgere da questa straordinaria energia e farci ciecamente guidare, l'amore puo' donarci immensi benefici...ma noi solitamente lo giudichiamo, lo vogliamo spiegare, lo imbrigliamo,pensiamo troppo e il peggior nemico dell'amore è il pensiero (la saggezza della ragione). L'amore dovrebbe sorprenderci, trovarci come bambini, con lo sguardo limpido e pronto allo stupore...fra l'altro io ho una concezione religiosa dell'amore, la natura ci ha offerto la possibilita' di accedere al "sacro" mediante i rapporti intimi, la sessualita' con amore è una soglia, una via di accesso per il "divino", l'unione col tutto. Abbiamo parlato molto, ed io sono felice di questo, ma da inguaribile romantica e sognatrice io, gira e rigira ,torno all'amore...Se ami una donna, dedicale attenzione e premura, ne vale la pena. Ciao, questo e' il mio ultimo mattone, se vuoi terminala te questa torre. :-) Ciao.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 21/03/09 alle 22:33 via WEB
Concordo con te Rossana, come al solito. Mi è sempre piaciuto definire il rapporto intimo come un rito sacro, il rito di se stesso. Solo sul pensiero non sono d'accordo. Quel pensiero di cui parli tu io credo sia quello ancora impuro e deviato dai falsi idoli dei quali ancora non siamo scevri. Il pensiero puro, la ragione vera, ritengo diventi un tutt'uno con la sensazione, col sentimento, finalmente armonicamente in equilibrio e fusi tra loro. Peccato che questa torre finisca. Ma come la torre di Babele, quando sale troppo (in questo caso scende) prima o poi viene distrutta. Un saluto. Silvio
 
   
rossanadgl14
rossanadgl14 il 02/04/09 alle 13:34 via WEB
...il pensiero puro, la ragione vera, diventano un tutt'uno con... puo' essere... non ci avevo pensato, grazie. (L'appoggio qui, piano, piano, questa mia ultima cosa... spero che queste torre rimanga qui, nella storia...che non crolli, c'e' talmente tanta roba!) Un saluto anche a "fata", che si e' unita al nostro dialogo. Ciao, davvero. Ho detto tutto. Volevo solo ringraziarti, perche' al pensiero puro non avevo "pensato". Ciao.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 02/04/09 alle 17:08 via WEB
Se devo essere sincero, questa concezione del pensiero puro come un tutt'uno con il sentimento mi è venuto chiaramente in mente per la prima volta proprio leggendo il tuo commento e pensando alla risposta. Abbiamo del materiale su cui riflettere, o addirittura meditare! Tutto sommato questa torre almeno un frutto l'ha prodotto. Speriamo sia un buon frutto. Un saluto Rossana. Silvio
 
lafatadelmare
lafatadelmare il 22/03/09 alle 10:46 via WEB
La vita non sempre abbiamo l'opportunità di spenderla come vogliamo, la libertà di scelta è condizionata da mille fattori familiari e sociali, c'è chi non sente nessun vincolo e si butta a capofitto in una nuova vita e chi invece pondera i pro e i contro fino a quando si accorge che non è più tempo di amare...la cosa più strana sono le coincidenze che ci fanno incontrare l'amore, a volte però è il tempo sbagliato e allora tutto sembra difficile e quasi impossibile eppure dentro di te sei grato alla vita di averti fatto sapere che esiste...l'amore esiste ed è l'unica cosa per cui valga la pena di vivere, l'unica difficoltà sono le tante coincidenze impossibili che forse non si avvereranno mai..........
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 22/03/09 alle 11:26 via WEB
Le coincidenze di cui parlo io non sono solo quelle positive che fanno incontrare l'amore, ma soprattutto quelle negative che lo fanno perdere. Non abbiamo mai l'opportunità di spendere la vita come vogliamo, è sempre condizionata dal nostro vissuto e dall'ambiente in cui viviamo. Non finisce mai il tempo di amare. Quello che dici tu è il momento in cui decidi TU di rinunciare. Si rinuncia per sfiducia. Sfiducia nell'altro, credendo che non cambierà mai, e sfiducia in se stessi, credendo di non trovare la forza di cambiarlo. In realtà è un cambiamento comune, che deve essere fatto, quasi sempre, ma il pensare che il problema riguardi solo l'altro porta a direzioni sbagliate e quindi alla rinuncia. Ma la cosa più importante è proprio l'influenza dei fattori familiari e sociali, come dici tu, che pur riconoscendoli forse non sai fino a che punto invece sono determinanti nel portare alla rinuncia. QUei fattori hanno formato anche il tuo pensiero, nel quale ti ci identifichi, e nel quale è nascosto però il motivo della rinuncia. Te come il tuo partner, ovviamente. Devono essere scardinati, fino all'anima, fino all'assurdo, per ritrovarsi. E deve essere fatto da tutti e due! Le coincidenze che nascono dopo la rinuncia sono solo nuove opportunità che, se non si riesce a capire quanto sopra, porteranno a future ulteriori rinunce. Una storia d'amore all'inizio è uguale per tutti, forte, appassionata, perchè la spinta è potente. Ma lentamente il vissuto si mangia pezzetti di questa forza, e la annienta. E non ce ne rendiamo conto a sufficienza. Quindi quando c'è una nuova occasione siamo portati a credere che questa è, o sarebbe stata, quella giusta. E potrebbe anche essere così, perchè quello che senti in quel momento è amore. Ma sarà così solo se riuscirai a distruggere quanto del tuo vissuto è contro l'amore. E ce ne è molto! Tanto vale provare a farlo prima con il proprio partner, facendo di tutto per evidenziare che il problema deve essere preso in termini più esistenziali, religoisi anche, e che finor si è sottovlutato da parte di entrambi. Dato che si è in due, se l'altro proprio non ne vuole sapere, allora... Ma attenzione a non ricadere nello stesso gioco.
I primi conflitti, dopo la passione, mostreranno la via da seguire. Se la sensibilità reciproca è sufficiente, si potrà fare il percorso insieme. Altrimenti sarà necessaria una resa incondizionata all'altro, per tutto il tempo necessario e sufficiente al suo cambiamento. Se avverrà, si proseguirà insieme, altrimenti, meglio rinunciare, per non ritrovarsi nuovamente nella stessa situazione. PUrtroppo non ho dettagliato come avrei voluto, ma se lo avessi fatto non bastava lo spazio del blog forse. Spero che mi sono spiegato, disse il paracadute al paracadutista. Un saluto. Silvio
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 27/05/09 alle 07:28 via WEB
:)
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 27/05/09 alle 08:55 via WEB
Sto rileggendo tutto... mi fà sorridere e nel contempo è commovente... grazie Silvio. Rossana.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 27/05/09 alle 10:06 via WEB
Un dolce bacio, Rossana.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 20/08/09 alle 20:36 via WEB
:)... :-)...
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 20/08/09 alle 20:37 via WEB
... e fai quello che ti ho proposto di fare... entro un'ora. Ciao Silvio. :)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 21/08/09 alle 01:17 via WEB
Fatto. ;-)
 
caudalia
caudalia il 14/09/09 alle 23:46 via WEB
Recensione: Sembrano parole soffiate da un animo irrequieto, ma sereno; malinconico, temerario, ma audacemente rassegnato. Queste parole sono voce di vita. Sembrano scritte da uno spirito che si è arreso al fato, dopo una lotta con se stesso; e sgorgano rapidamente da un cuore che ha vissuto ciascuna di queste sensazioni, passando per ogni situazione descritta. Sembrano soffio di un cuore vagabondo, sospeso tra il passato, il presente ed i suoi sogni inaccettabili dal suo stesso orgoglio. Questa è l'impressione che suscita in me, al di là dello splendore e della assurda, irriverente, triste, sommessa verità che trapela. Sono estasiata. Rapita. Sorpresa. Commossa. Leggiadra in questa sua emozione. Grazie a te.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 15/09/09 alle 10:08 via WEB
Rassegnato? MAI! Leggi le mie prime risposte ai commenti e in particolare quella del 09/03/09 alle 00:04 a Rossana. Io credo fermamente che c'è la possibilità di venirne fori, ma a patto che ognuno dei due abbandoni ogni velleità di ritrovarsi nei valori di questa società, religiosi, sociali, etici, ecc... e comincia a fare seria autocritica su se stesso, oltre quella che già ampiamente fa sull'altro. Condizione prima, assoluta, è che nulla conta più della coppia. Ogni cosa che si frappone, deve essre elimnata o quantomeno sopportata in piena coscienza da entrambi, ma mai difesa o assunta a valore, MAI! Ovvio che è quasi impossibile, rimbecilliti come siamo sin da piccoli appresso alle fesserie che ci danno come oro colato, dalla trinità alla selezione naturale alla globalizzazione, fino alle creme rassodanti... Per non parlare del principe azzurro, dell'anima gemella, e altre stronzate simili, fino alla carriera, e al benessere economico. Spero di esssere stato chiaro. Grazie per il tuoapprezzamento Caudalia. Buongiorno! ;-)
 
   
caudalia
caudalia il 15/09/09 alle 20:34 via WEB
Utopia. Utopia. Utopia. La complicità nasce spontaneamente; è sempre in "agguato" un potenziale AMORE, ma siamo noi tutti avvinti dall'egoismo a far prevalere il nostro ego. E cmq, quando ci si sposa è opportuno fare il possibile x non disperdere ciò che si è realizzato. Detesto gli uomini ( e le donne) che dinanzi ad una separazione si arrendono; infatti un uomo che facilmente manda al vento un matrimonio x la nuova fiamma di turno (me compresa) mi fa tanto girare i neuroni.. Scusa pare che con TUA MOGLIE vada alla grande, al punto da "zum zum" in presenza della genitrice: ma allora di cosa ti lagni?? Non ti ho inquadrato ancora. Mah.. Ciao
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 16/09/09 alle 00:15 via WEB
Non è che siccome ... zum zum.. allora vada tutto a gonfie vele. La strada è lunga per tutti, ci sono alti e bassi, e l'utopia è lontana da raggiungere... Ma come dici tu, anche a me fa incazzare chi lascia la lotta alle prime difficoltà, per poi ritrovarsi punto e accapo dopo qualche anno con una nuova speranza... C'è tempo per inquadrarmi, e sinceramente, mi sà che ancora non c'è riuscito nessuno. Non a caso il nick...
 
     
rossanadgl14
rossanadgl14 il 24/09/09 alle 07:11 via WEB
Buongiorno. Tutti vogliono essere capiti... ma la cosa più difficile è sempre saper ascoltare, accogliere l'altro per ciò che è, entrambi dovrebbero partire da questo atteggiamento di apertura, di accoglienza incondizionata, allora ci sarà vero riconoscimento dell'altro e parti di noi stessi che neppure conosciamo potranno emergere, da tutte quelle idee che ci siamo fatti l'uno dell'altro e perfino di noi stessi. Per far questo ci vuole pazienza, delicatezza, rispetto... amore. Ad oggi penso che se c'è qualcosa che vorrei adesso è qualcuno che mi voglia veramente bene, a me... e da questa apertura imparare io stessa ad amare. Serena giornata Silvio. Rossana.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 24/09/09 alle 09:41 via WEB
Buongiorno Rossana. D'accordissimo. Sai una cosa? In questi anni, per tutta una serie di motivi, osservando le diatribe tra me e mia moglie, i comportamenti dei miei figli, ed anche delle persone quà dentro, mi sono reso conto che il motivo principale delle mancate incomprensioni è il metodo. Non c'è metodo di confronto, ma ci si lascia portare dall'onda emotiva. E così, a stupende idolatrazioni per una persona, possono seguire subito dopo offese e ingiurie a iosa, magari solo per una incomprensione. C'è un altro problema, oltre a quello di non saper ascoltare, credo. Quando qualcuno ha provato sofferenza per il comportamento di un altro, partner, amico, o chiunque sia, spesso non si limita a dire: "Tu hai fatto questo, ed io ne ho sofferto. Perchè hai fatto questo?". Ma dice: "Hai fatto così, e mi hai fatto male, quindi tu sei quì, tu se là, tu sei così,tu sei colà". E questo è già un grave errore di presunzione, perchè si presume, per l'appunto, che i motivi per cui ci si è comportati in un certo modo siano quelli percepiti, e invece spesso non è così, ma soprattutto, così facendo, si attribuiscono all'altro "etichette" anch'esse spesso sbagliate. L'altro, invece di evidenziare questo errore di presunzione, spesso risponde parimenti, e anche lui comincia a recriminare allo stesso modo, finendo per "etichettare" anche lui. In quessto modo si perdono di vista i problemi iniziali. Ovvero che, nella maggior parte dei casi, il comportamento di uno non era intenzionalmente volto a fare del male all'altro, ma a volte capita per incoscienza, o a volte semplicemente è l'altro che ne soffre per motivi errati, per interpertazioni errate. Il luogo dove chiarirsi è questo, non le "etichette". Le parole sono molto importanti, checchè se ne dica. Specie quando sono necessari chiarimenti. La tua impostazione finale inoltre secondo me è criticabile. Per amare aspetti che spunti qualcuno che ti voglia bene. Altrimenti no. Secondo me invece, per entrare nel mondo dell'amore, bisogna cominciare ad amare, a prescindere se si è amati o no. Tanto c'è poco da fare, imparare ad amare è una cosa interiore. Si impara d soli, a forza di capocciate, a forza di volontà di imparare ad amare. ;-) Buona giornata a te Rossana.
 
     
rossanadgl14
rossanadgl14 il 24/09/09 alle 11:59 via WEB
Si, le capocciate insegnano, ma anche un luogo più morbido, un rapporto accogliente, può essere un buon posto per crescere. Nella coppia, ad esempio, si mettono in moto delle dinamiche affettive che ci portiamo dietro da una vita. La meglio è prenderne consapevolezza da noi, ma mica sempre è facile... ecco che l'altro, se vi è un affetto profondo e vera intezione può fare molto, può essere di grande aiuto. Sentirsi accolti, sentirsi in buone mani, senza trasformare questo in attaccamento ( qui io parlo di crescita) è importante. Importante anche per imparare ad amare, ad aprirsi con fiducia, a superare certe resistenze... e comunque è crescita per entrambi, una crescita che poi convolge anche altro e non solo , perchè va in direzione di una maggior capacità di amare, ossia liberata dai vincoli che non ti lasciano andare... l'amore è abbandono di noi stessi, ma implica l'abbandonare tanto di noi stessi... Riciao. :)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 25/09/09 alle 13:16 via WEB
E certo che un luogo più morbido può essere unbuon posto. Farebbe meno male alla capoccia! ;-). D'accordissimo con quanto hai deto quà. Credo sia il caso di evidenziare un particolare che nessuno forse ha mai evidenziato da quando stò quà, riguardo a questa problematica, ma che secondo me è importantissima. Forse la più importante. Quando si fa del male a qualcuno, anche involontariamente, anche se se ha ragione ed è stata una errata interpretazione dell'altro a causare quel male, in special modo a qualcuno che ti vuole bene, e ancor più a chi ti ama, quel male è un qualcosa che bene o male resta dentro. Ha bisogno di essere equilibrato da altrettanto bene. Se non si "riequilibria" si accumulerà con altro male, e sarà quello a creare il muro della divisione, della incomprensione, del rancore e quindi della fine dell'amore. Ritengo sia importantissimo cercare di comprendere il male che si è fatto all'altro con il proprio comportamento, anche se si ha ragione, anche se è l'altro che ha interpretato male, o se il male che ha ricevuto dipende dalle conseguenze di altro male che ha fatto lui stesso. E quindi, in qualche modo, dargli soddisfazione, nei limiti di quanto è igusto farlo, ma cercare di farlo. Se ha ragione tocca chiedere scusa, c'è poco da fare. Ma se ha torto, credo sia necessario, anche se sembra non dovuto, fargli almeno capire che si è capito il perchè della sua sofferenza, o che si tenta di capirlo, che si condivide, ma che purtroppo si è sbagliato con la sua interpretazione. Successivamente si può discutere delle cause dell'errata interpretazione, ma solo dopo aver riequilibrato il sentimento della persona offesa. Se ognuno analizzasse obiettivamente e spesso le dinamiche delle "dispute" con il prossimo, si accorgerebbe da solo dell'importanza di quanto ho scritto. A presto Rossana.
 
     
rossanadgl14
rossanadgl14 il 27/09/09 alle 11:02 via WEB
Ciao. Certo che è importante osservare ciò che genera nell'altro il nostro agire... il male, l'offesa rimane dentro quando non sappiamo darle una giustificazione e quando anche l'altro non spiega chiaramente qual'è stato il vero movente di tale azione... poi non è che possiamo fare tutto ciò che desidera l'altro, per non turbarlo emotivamente, lo si fa quando sappiamo che è un bene per il rapporto, per la coppia o altro... perchè talvolta, soprattutto nella coppia, le richieste sono, dal punto di vista affettivo anche infantili, recano in sè anche una certa furbizia, piccoli ricatti, sensi di colpa, vittimismo... e allora in questi casi è meglio fare attenzione, altrimenti più che crescita è regressione. Vero è che quando si vuole bene si vuole il bene dell'altro, e che la sensibilità, il tatto, a delicatezza... in amore sono necessari. Il male viene cancellato da altrettanto bene, si dovrebbe, dipende dal male che si è fatto, certe azioni sono irreparabili, altre no... dipende. Chiedere scusa è dimstrazione di grande forza, ma solo quando si è pienamente consapevoli delle nostre errate azioni ( che anche noi stessi riteniamo errate indipendentemente da l'altro). Buona domenica Silvio. Rossana. :)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 27/09/09 alle 11:05 via WEB
Buongiorno Rossana. Stò per andare al mare, ti rispondo stasera o domani. Piacevole giornata pure a te.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 28/09/09 alle 01:16 via WEB
Tornato da poco. Bellissima giornata. La più bella di tutta l'estate. Giornata calda con venticello fresco. Acqua del mare gradevolissima, di quel fresco piacevole, e stranamente pulita. Poca gente al mare, e quindi una specie di silenzio surreale, ma bellissimo (a parte il mio parlare quasi continuo) per come siamo abituati a Ostia. La sera poi in bicicletta al Porto di Roma. Con un occhio chiuso e l'altro tenuto appena aperto da uno stecchino, mi appresto a risponderti. Nulla è irreparabile. Semplicemente per mali gravi sono necessarie riparazioni complicate, che non vengono subito a mente, ma esistono. Per il resto tutto ok. Condivido. Mi si è chiuso anche l'altro occhio, ed è quindi alla cieca che ti auguro una piacevole notte Rossana.
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 22/12/09 alle 21:41 via WEB
... immagino che qui non mi vedrai... ci provo.
Auguri Silvio, dal cuore. :)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 22/12/09 alle 23:23 via WEB
Auguri a te Rossana.
 
solonelcielo
solonelcielo il 13/02/10 alle 21:45 via WEB
E' vero, fa tenerezza rileggersi. Mi faccio tenerezza io, con la mia caparbietà e convinzione, non tanto in quello che scrivevo, ma nel fatto che sapevo che ormai avevo trovato un metodo per procedere nella mia ricerca, e come un bulldozer tutto spianavo, "ridendo e scherzando, gioiosamente scoprendo", compresa te, che sorrident4e e paziente ti lasciavi volentieri spiaccicare dalla mia copiosa e generosa confusione... ed anche tu ora mi fai tenerezza per questo.... rileggendo... la tua consapevolezza di allora, e la tua pazienza, ma la tua speranza, in me, che mi vedevi fanciullo egocentrico ma sulla giusta via... (e ancora adesso lo sono... fanciullo... egocentrico...) Devo finire il post, ma ci torno, e ti riscopro ancora... ci riscopro ancora...
 
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