Solo Nel Cielo

25 Novembre - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La violenza sulla donna non esiste!

Esiste la violenza, unica, e diffusa.

La causa è che siamo corrotti, tutti.

E finchè non ci riscattiamo,

queste stupide iniziative

non serviranno a nulla.

La violenza contro le donne... La violenza contro i bambini... La violenza contro i popoli dei paesi sottosviluppati... La violenza nelle scuole... La violenza contro gli immigrati... La violenza degli immigrati... La violenza contro i neri.... La violenza contro gli indiani d'america... contro gli aborigeni... Quanta violenza c'è nel mondo? Sono tutti tipi di violenza differenti? Possibile che il mondo è diviso non solo in buoni e cattivi, ma cattivi contro le donne, cattivi contro i bambini, cattivi contro i neri, ecc... ? La violenza sul lavoro, non è solo sulle donne, ma è anche sugli uomini. In modo diverso ovviamente, ma c'è. Violenza dei capi (uomini o donne che siano) sui sottomessi (uomini o donne che siano), e violenza di alcuni sottomessi su altri sottomessi più deboli. La violenza nelle scuole, non è fra maschi e femmine, ma fra "forti" (o branco) e "deboli", o "diversi". Vogliamo parlare delle baby gangs di sole ragazze? Vogliamo parlare delle violenze quotidiane di molte madri sui propri figli, presi a schiaffoni o trascinati per strada solo perchè le madri non sanno reagire opportunamente ai bisogni dei figli? E la violenza delle mogli che appena il marito perde il lavoro, facile di questi tempi, invece di stargli vicino, sentono perdere la loro sicurezza e scappano, chiedendo divorzio e pure gli alimenti? Tutta questa violenza in realtà è una sola unica violenza, quella del più forte contro il più debole. Diversificarla così come viene fatto da questa società ci nasconde e distorce il problema di base. Che senso ha questa giornata contro la violenza sulle donne, di fronte a tutto questo? Io ho una mia idea su tutto ciò. Più si divide a "scomparti" la violenza, e più ci si allontana dalla vera causa di tutta questa violenza, che è una, unica, per tutto questo triste elenco. Finchè ci inventeremo il giorno contro la violenza sulle donne, o sui bambini, o sugli animali, o chissà cosa, avremo un alibi per non renderci conto di quanta violenza c'è intorno a noi e dentro di noi, tutta insieme, su ognuno dei soggetti deboli di questo mondo, non a scomparti. Le donne hanno ormai pari diritti degli uomini. Se un intero paese insorge contro dei ragazzi che hanno stuprato una ragazza, e fra gli insorti ci sono anche donne, madri di famiglia, anche non le madri di quei ragazzi, se le donne stesse difendono la violenza degli uomini, che senso ha tutto ciò? A me sembra una delle solite caccie alle streghe. Sono le nostre società, come sono organizzate, a generare violenza. Cè una repressione sessuale di fondo, che riguarda uomini e donne, e che porta gli uni, dato che sono più forti fisicamente, a prevalere sullle altre. Ma se fossero state le donne più forti fisicamente, oggi ci sarebbe la giornata contor la violenza sugli uomini! E c'è soprattutto una repressione dovuta a schiavitù. Noi crediamo di essere liberi, ma in realtà siamo degli schiavi. Quella che crediamo essere la nostra libertà ce la siamo venduta ogni volta che ci arrivano le notizie di guerre, morte e sofferenza dai paesi sottosviluppati, e giriamo la faccia, ogni volta che facciamo benzina, ogni volta che entriamo da MCDonald, ogni volta che usiamo il cellulare, ogni volta che acquistiamo un surgelato, ogni volta che beviamo un caffè, che mangiamo una banana o che compriamo una merendina al cioccolato ai nostri figli, ogni volta che acquistiamo un paio di scarpe da ginnastica di marca, ogni volta che votiamo uno qualsiasi dei partiti che ci propongono. Il nostro stare a guaardare, il nostro apsettare, il nostro scegliere "il male minore", ci ha portati, da quando eravamo ragazzi, con tante belle speranze, a questa società attuale, ancora più violenta di prima. E chi l'ha creata, se non noi, ex ragazzi degli anni 70/80/90? Abbiamo fatto un patto con i potenti, abbiamo accettato di chiudere gli occhi, e non reagire, abbiamo accettato di credere alla tv, davanti alle ingiustizie che compiono quotidianamente. "Io voto, e questo è sufficiente. Ci pensassero loro a governare". "Io nel mio piccolo mi dò da fare, faccio la differenziata, non butto immondizia per terra, e acquisto solo roba fresca." No. Non è più sufficiente. Anzi, non è mai stato sufficiente. Sono decenni che si tenta di risolverla "individualmente", ma stiamo andando sempre peggio. E' solo un trucco per non farci reagire come dobbiamo e farci credere di essere con la coscienza a posto. C'è stato il vertice FAO, tutti i capi di stato a dire la loro su come debellare la fame nel mondo. Compreso Berlusconi, con le sue simpatiche battute. E se era Prodi avrebbe fatto lo stesso. Ma non vedevano l'ora di finire il teatrino, che dopo dovevano avere i rispettivi "colloqui bilaterali", compreso Berlusconi, per "sostenere le imprese italiane in quei paesi sottosviluppati", testuale dal TG3. E infatti pochi giorni fa ci danno la notizia che l'Italia, l'ENI, trivellerà l'Uganda a caccia di petrolio. L'ENI, l'Agip, già trivella la Nigeria, come è stato anche fatto notare dagli stessi TG, con somma pomposità. Ma non hanno aggiunto che la Nigeria, prima dell'arrivo delle multinazionali petrolifere, come l'ENI, era il più grande esportatore agricolo africano, e sviluppava autonomamente e tranquillamente. Poi arrivarono le piattaforme petrolifere delle multinazionali, comprresa l'Italia, che è il secondo in quel paese dopo l'Arabia Saudita. Ed ora la Nigeria non esporta più NULLA, se non petrolio. Si sono impoveriti, le acque e i terreni sono inquinati, le malattie diffuse, la gente muore, o emigra, senza parlare delle guerre interne, causate dalla corruzione dei governanti che hanno accettato lo sfruttamento dei loro territori a danno di ambiente ed esseri umani. Dov'è il progresso allora per la Nigeria? Non era meglio che rimaneva il più grande esportatore agricolo africano? L'Uganda, è il più grande esportatore di caffè. Ma vendono tutto alle multinazionali, ottenendo solo il 6% del ricavato globale, sufficiente appena a far campare in malo modo chi lavora su quelle terre. Il caffè inquina le acque, e l'aria. Distrugge il legno, distrugge l'ambiente. Se si coltiva caffè non si può coltivare il fabbisogno per la popolazione. Anche lì già ora ci sono povertà, fame, sofferenza e morte, e guerre interne, sempre per i governanti corrotti dalle multinazionali. Ed ora, ci aggiungiamo anche noi, con le nostre trivelle! Sarebbero questi gi interventi a favore dei paesi sottosviluppati? Sarebbbero queste le soluzioni per evitare la fame nel mondo? No. Non sono queste. Continuano a sfruttare e creare povertà, sofferenza e morte, addirittura sotto i nostri occhi, e noi facciamo finta di non accorgercene. La soluzione a questo problema è di reagire, obbligare le multinazionali a rispettare ambiente e diritti dell'uomo, in tutto il mondo. Basta fare una legge che obbliga le multinazionali con sede legale sul nostro territorio a farlo. Ed una legge che vieta l'importazione di merci prodotte sfruttando ambiente o esseri umani. Da applicare in tutte le nazioni. La MCDonald per esempio, con l'abbbattimento di intere foreste e la sottrazione di terreni a quelle popolazioni per la produzione di foraggio per i suoi bovini, e lo sfruttamento dei ragazzi che lavorano nei negozi MCDonald, dovrebbe quindi chiudere tutti i suoi punti vendita, oppure finalmente redistribuire i terreni di produzione del foraggio e gli allevamenti in tutto il mondo, rifornirsi quindi localmente, e pagare il giusto a chi lo produce. Costerebbe di più? E allora vuol dire che non ne valeva la pena! E che MCDonald non ha ragione di esistere! Se paghiamo poco da MCDonald è perchè esseri umani sono sfruttati e muoiono lì dove quello che mangiamo viene prodotto! Oltretutto non è neanche una sana alimentazione. L'Europa, col Trattato di Lisbona, ci ha tolto la democrazia, e nessuno lo sa. Ora le multinazionali ci governano legalmente. Non stò quì a spiegare perchè, troppo lungo. Basti sapere che le leggi vengono redatte in pratica dalle corporazioni delle multinazionali, e il parlamento europeo, l'uinco votato direttamente dal popolo, non può legiferare, ma solo contestare, e solo tra mille cavilli. Allora, vogliamo renderci conto che viviamo in un sistema di schiavitù? Vogliamo renderci conto che abbiamo delegato la nostra libertà ai nostri aguzzini? Questa delega, in realtà è un patto con i potenti. Loro ci danno briciole di benessere, rispetto al loro di benessere ovviamente, e noi chiudiamo un occhio sullo sfruttamento di metà della popolazione mondiale. Questo patto ci corrompe l'anima, ed è questa corruzione che ci rende cattivi, che diffonde la violenza in tutto il mondo. Violenza che si esprime in mille modi. Dall'aggressività dell'uomo verso la donna, perchè non è capace di amarla e di farsi amare, perchè chi è corrotto nell'anima non può amare, e viceversa. Alla violenza dei genitori nei confronti dei figli, perchè chi ha il coraggio di dire ai propri figli che se c'è tutto questo male nel mondo è anche colpa propria? Chi ha il coraggio di dire ai figli che viviamo in un mondo dove siamo schiavi consenzienti? Se neanche ce ne accorgiamo, come possiamo insegnare il giusto ai nostri figli? E quindi, come potranno loro migliorare questo mondo quando saranno grandi? Alla violenza contro gli immigrati, perchè preferiamo dare la colpa a loro, se ci invaodno, invece che alle multinazionali che li costringono a scappare, ma che danno a noi tutto questo ben di Dio, dalla coca-cola alla benzina per il nostro bel SUV. Invece di indire il giorno contro la violenza sulle donne, indiciamo il giorno contro il capitalismo, il consumismo, la globalizzazione selvaggia, contro la violenza sugli esseri umani in generale. E scendiamo in piazza! Organizziamoci. Muoviamoci. facciamo qualcosa. Riscattiamo la nostra anima. Non basta la raccolta differenziata, non basta andare a messa, non basta votare coloro che secondo noi risolveranno i problemi, no, non basta più. E' sotto gli occhi di tutti, da decenni, non basta. Riscattiamoci, e cominciamo a fare qualcosa noi, che ormai dobbiamo prendere coscienza che siamo soli di fronte a tutto ciò, e solo noi possiamo fare qualcosa. Ne abbiamo il potere, anche se non sembra. Basta unirsi, organizzarsi, e quindi farsi sentire, non chiedere, ma obbligare i potenti a ridare un pò di umanità a questo mondo. Il "NO B DAY" è un esempio, anche se criticabile sull'obiettivo limitato, di come ci si può organizzare noi stessi e far diventare realtà una iniziativa nata dal web, da persone come noi. Sono nati gruppi in tutto il mondo, per un interesse solo nazionale. Figuriamoci per obiettivi più "nobili" e unificanti. In conclusione, detto brutalmente, smettiamola di fare gli ipocriti, e diamoci da fare.

RISCATTIAMOCI, TUTTI!