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Post n°148 pubblicato il 01 Marzo 2010 da solonelcielo
Oscura e contorta ;-) La donna è mobile Sempre un amabile La donna è mobile E di pensier! E' sempre misero Pur mai non sentesi La donna è mobile
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o con gesto deciso nel palmo imprigionarla,
o semplicemente così com'è amarla,
aspettando che dolcemente si posi sul cuor,
e intanto a gioie e pene prepararsi,
senza null'altro chiedere?
Che la completa intesa
vana chimera sembra.
In generale, solo la reciproca libertà, e quindi un reciproco atto di volontà, permettono di raggiungere l'Amore.
Infatti elencavo le classiche reazioni maschili, ed ovviamente scelgo l'ultima, vista la sentenza finale.
Purtuttavia, a volte è piacevole abbandonarsi gioiosamente alla prima, o impegnarsi virilmente nella seconda, se si sà giocare, anche se entrambe destinate ad evolversi nella terza, o fallire, se ci si crede troppo.
In ogni caso, io ho ancora fiducia che sia possibile allineare le reciproche menti al cuore al fine di far passare attraverso esse il messaggio d'Amore. Ed anzi, ne ho avuta esperienza, anche se breve.
Ti bacio Grace.
Sì, questo è un bel pezzo. C'era anche quello di Boccelli, ma la virilità di Pavarotti non ha paragoni. E anche il video è nel giusto allegro sentire.
Che la primavera incombe, e di tristezza pulizia nel cuor fare si deve.
Felice che ti sia piaciuto.
interpretazione interpretazione...tutto è soggetto ad interpretazione...e soprattutto il cervello dell'essere umano, niente è fissato, fare della donna x o y o dell'uomo w o z....non sono che circostanze di un periodo della storia che si muove come si muove il tempo e le mode che trascina con lei!
Bellissime parole Zinah. E secondo me verissime. Sai bene che a me piace provocare, e questa lo è, una provocazione. Tuttavia, almeno in questo contesto storico, ritengo che il cervello della donna venga conformato dalla moda attuale così come descritto da me, che ho solo riportato una citazione, ed in qualche modo dalla canzone. Forse solo chi riesce a tirarsi fuori dalla moda, dal tempo, e dalla storia, ha speranza di trovare una dimensione più coerente, se coerenza esiste.
Perchè non sul collo? Ti dispiacerebbe essere al posto di quella donna nella foto?
Sensuale silenzio, interrotto solo dai gemiti che rivelano lo schiudersi all'intenso piacere che quel leggero tocco scorrendo la pelle intensamente dona.
Grazie Robi. Un abbraccio a te.
Sulla foto invece... sei una delle poche donne che non addossa tutta la colpa della mercificazione del corpo della donna sull'uomo, ma almeno la sua parte alla donna la dà. In effetti quella donna di quella foto probabilmente l'ha fatto principalmente per soldi. Ed è questo che rovina tutto. Se così non fosse invece, sarebbe solo una bellissima rappresentazione artistica, secondo me. Ma quì potremmo discutere per ore sui vari tabu umani... Scopro inoltre in te un certo pudore, che apprezzo, nonostante io invece faccia il solito birichino. Buona giornata Roberta. Un abbraccio.
Sulla capacità della donna di sbrigarsi in casa, per me dipende solo da 2 fattori: 1. che è stata educata a farlo sin da piccola. 2. che è stata anche educata a realizzarcisi, a sentirlo come dovere, rientra nel suo schema di realizzazione. Ho consciuto donne che a casa non sanno far nulla, perchè non educate a questo. Così come ho conosciuto uomini che a casa sono delle bravissime massaie (bleah, ahahah). Questo a me dimostra che dipende dall'educazione ricevuta, ovvero, da quello che stupendamente sintetizzato dice Zinah.
La mia esperienza personale è che non sono stato educato alle cose di casa, e qiundi le evito come posso, mentre mia moglie, che non bada al pelo, in 5 minuti ti ripulisce tutta casa, senza che neanche me ne accorgo. Però, quando mi ci sono messo di volontà, ho ottimizzato tutte le "procedure" (deformazione professinale) così da ridurre ulteriormente i tempi, ed anche migliorare il risultato, coinvolgendo oltretutto tutta la famiglia, cosa che lei, e normalmente le "brave" massaie, non fanno a sufficienza. E' solo una questione di modello mentale di realizzazione Roberta. Tutto si può imparare, e necessitàè fa virtù. La maggior parte degli uomioni costretti a vivere da soli si adattano e diventano anche più bravi delle donne, a volte. Se poi vogliamo parlare di cose tecniche, tipo contabilità familiare, bricolage, auto in panne, tagliandi, ecc.... beh, allora la situazione si ribalta. Ma anche quello è conseguenza della cultura del momento, tutto lì. Dovremmo smetterla di identificarci in ruoli. I ruoli sonoo ruoli, si devono giocare, non crederci. Sull'uomo che si crede "OMO", ti dò ragione. Così come sulla donna che si crede "DONNA". Siamo innanzitutto esseri umani, neanche così tanto diversi, in sostanza. La "virilità" per esempio, intesa come coraggio e risolutezza, è un valore che io non considero solo maschile, ma dovrebbe essere anche vostra. Così come certa dolcezza, non dovrebbe essere solo vostro appannaggio. In ultima analisi, ritengo che il solo identificarci con uno o l'altro sesso sia più che altro deleterio. Preferisco sentirmi essere umano, che gioca il suo ruolo di maschio, lì quando e dove fa piacere giocarlo a me, e alla mia donna, che gioca il suo. Salvo fermare tutti i giochi quando compaiono problemi seri, e quindi astrarsi a livello di semplice essere umano, se non addirittura essere, senza umano, o ancora meglio... "divenire". ;-)
Ed aggiungo che secondo me il problema di fondo è l'egocentrismo di entrambi, che ci dà la presunzione di conoscere a fondo noi stessi, facendoci credere che siamo spesso o sempre nel giusto, così come ci fa credere di conoscere la categoria opposta, ovviamente assegnandole le colpe principali.
Ma è semlicement4e una questione di umiltà, e di incapacità di ascoltare l'altro, e quindi mettere in discussione se stessi. Il tutot per paura di dover abbandonare quei "credo" che in realtà sono dettati da culture, tempi, e mode.
E questo è un problema al di là della divisione tra sessi. Lo si vede anche in altri campi: nella politica, fra opposti schieramenti, nel sociale, fra diverse razze e classi sociali, ecc...
E vado subito a dimostrartelo.
"La donna è duttile": potrei risponderti che in certe cose, sì, ma in altre no, è rigida, inamovibile. E cambia fra donna e donna. E lo stesso vale per l'uomo, solo che è duttile su altre cose, e rigido lì dove la donna è duttile. E il tutto non è sempre lo stesso, ma varia di persona in persona. Potrei, ma non lo faccio.
"ha una elasticità che l'uomo non ha". Sei sicura? Conosci così bene l'uomo da poter dire che è più rigido della donna? Per dire questo devi assumere che tu conosci l'uomo a fondo, anzi, tutti gli uomini, visto che generalizzi. E non solo, conosci bene anche la donna, tutte le donne, per poter fare un paragone. Io non oso tanto nei confronti della donna, e neanche nei miei, tantomeno quindi dell'uomo in generale.
"L'aspetto emozionale è collegato..." Bah, dal mio punto di ivsta sembra esattamente il contrario, e quindi ne deduco, vista la situazione generale, che sia il mio punto di vista che il tuo sono sbagliati, e che la verità è differente, ma sconosciuta fintanto che non ci si decide entrambi a comunicare veramente e mettersi in idscusisone.
"L'uomo fa più fatica, ... tranne eccezioni." Stessa obiezione. Stai facendo un elenco di colpe dell'uomo, e nessun demerito della donna. Non ti sembra strano? :-) Certo, ci saranno pure delle eccezioni meravigliose, ma solo se sanno elevarsi al di sopra di culture, tempi e mode, secondo me. Oppure vivere "nicchie di evasione", che è un modo di verso di aggirare questi condizionamenti". Altre eccezioni invece sono effimere, durano il tempo di una vampata di passione, che quei condizionamenti lentamente spengono, perchè incapaci di elevarcisi al di sopra.
"Sta all'uomo, in amore, creare una situazione meno tempestosa...": e chi l'ha detto? Perchè ti scarichi questa responsabilità di voler invece crearla insieme, la "calma"?
Hai fatto un elenco di meriti della donna e colpe dell'uomo. E così spesso fa l'uomo con la donna. E finchè questo accadrà, non ci sarà comunicazione, e superamento.
Se discutendo tra uomo e donna ci si riferisce agli assunti che fai tu quì, e che quindi può fare anche un uomo come nel post ad esempio, non ci si comprenderà mai, perchè si antepone il "credo" culturale al singlo caso, dove ci sono singoli problemi, che devo essere risolti individualmente, ascoltando l'altro, e verificando su se stessi se ha ragine, e raccontando se stessi, mentre l'altro umilmente ascolta, per poi umilmente mettersi in discussione.
Come il soffio che ravviva la fiamma e riaccende la brace, così quell'alito caldo di vento, denudando l'Essenza, libera il fremito, che vibrando in crescente risonanza di piacere il corpo pervade e scioglie. Pensiero che per ogni via Pensiero raggiunge, nel riconoscimento gioendo.
Grazie Perla. Un sorriso.
Ma io l'ho fatto, almeno in buona parte, ed ho visto cosa c'è dopo, ed è bello, bellisimo, è un sole caldo che ti riscalda nel cielo, l'aria fresca che ti accarezza, e i colori del mondo che vivi si donano a te, affinchè tu possa giore di loro, e loro della tua gioia. E tanto altro ancora.... Un bacio.
E' verissimo, non tutte le donne si "vendono" per una ricarica, e non tutti gli uomini rovinano le famiglie per una ventenne, ma capita. In particolare, la mercificazione dell'Amore (ribadisco, per me è "Amore", non "sesso") è uno dei più deleteri e importanti strumenti di degrado e repressione di questa società, e quindi non solo ci sarebbe da discutere, ma anche da ribellarsi.
Ma che schifo mi rappresenta, abbinare quella sublime intimità di quell'attimo, celebrazione del sacro rito dell'unione, a uno squallido prodotto da commercializzare? E che schifo mi rappresenta, se la donna che posa per quella foto non vive lei stessa quella sensazione, mentre viene ripresa, ma è lì spinta dalla sua avidità?
Non pretendere e non aspettarti mai nulla da nessuno. Vivi solo del tuo, come se fossi sola al mondo e tutto il mondo fosse contro di te. E tuttavia, impara a star bene da sola, acocntentarti di quello che la natura ti passa, perchè se pensi all'alternativa del nulla, allora una semplice giornata di sole, ma anchje una brutta giornata di pioggia, sono mille volte preferibili al vuoto del nulla. Impara a godere solo di questo, e della tua autonomia nel mondo. In più, una volta raggiunto questo stato, impara a dare, ogni tanto, un pò d'amore, senza nulla pretendere, mai, anzi, immaginando che ne potresti ricevere pure danno. Ovvero, devi uscire dal ciclo del dare/ricevere. Non pensare più a ricevere nulla (a parte lo stipendio, eheheh), ma solo a dare. Impara a godere di questo, della tu aautonomia e della tu acapacità e possibilità , oltretutto, di dare, gratuitamente, anche a chi non se lo meriterebbe.
Questo è un percorso che secondo me porta all'amore vero. Non parlo solo di amore universle ecc... Ma del giusto sentire anche dell'amore fra due persone. Se e quando avrai raggiunto un simile stato, riconoscerai chi vive allo stesso modo, e solo con persone simili è possibile condividere e partecipare dell'Amore. Il resto sono solo passioni e caricature. Infine, prova a fare l'esercizio "meditativo" che suggerisco nell'ultimo post, per voi donne (ma anche per noi uomini)... Una mimosa per te Adriana. Silvio