Solo Nel Cielo

fantasmagoricamnetemeraviglioso. Un pò di nettare per la Bellezza...anche l'altra, ma questa....buon week-end! ;-))

Io ci sento tutto lo struggente bisogno d'Amore, di sentirsi raggiunti, riconosciuti, ovvero amati.
E l'impetuoso stimolo a lottare, per raggiungere quel segreto nell'altro...
Fino a raggiungersi, e tutto svelare, e d'Amore gioire!
Buon fine settimana Roberta.

sì, non a caso fa venir la pelle d'oca! Come sarebbe bello raggiungersi veramente. Però perchè noi sentiamo di poterlo fare, mentre molti no e cozzano contro un muro? e ridono pure dietro? perchè?

Io, te, e tanti altri anche, sentiamo di poterlo fare, eppure, non ci riusciamo, nonostante lo sappiamo. Il raggiungere l'altro obbliga ad una volontà che è la più intensa mai avuta, perchè mette in gioco, in discussione, tutto se stesso e l'altro, nella misura in cui siamo legati a valori contrari a quel mistero, contrari all'Amore. Più ne siamo legati, e più resistiamo. Per riuscirci non può essere altro che un grandissimo atto di volontà, di fede, in se stesso e nell'altro. Accettare ed aver fiducia che tutto ciò che l'altro dice sia quello che sente, avendo il coraggio di rinunciare a tutto ciò in cui si crede che obiettivamente ci allontana dall'altro. E si può fare solo se si è disposti a rischiare, comunque vada, anche se non ci si riuscirà e poi si soffrirà. Non ci sono alternative. Per questo all'inizio sembra facile, raggiungibile, e l'intensità del piacere lo testimonia, che ci si è vicini, perchè il resto della vita ancora non ha messo mano su quell'Amore. Ma poi, lentamente, nel tempo, la vita in cui crediamo, fatta di tanti falsi valori, lo intacca. Piccole scelte, piccoli no, allontanano, creano il muro, e ci fanno tornare soli. Non è facile spiegarlo, spero che sono riuscito a farti comprendere qualcosa del mio pensiero su questo problema. Pensiero che è chiaro in me, ma difficile da tirar fuori. Gli altri... gli altri sono persi in questa vanità di luci e colori... Non possiamo fare altro che aspettare che sbattano il muso contro la realtà, che prima o poi capita a tutti. Solo allora cominceranno a riflettere, oppure, quando incontreranno almeno due che vivono di questo testimoniandolo. Il peggiore dei mali, o il migliore dei beni, è il bisogno dell'essere umano di sentirsi parte del gruppo. Se il gruppo ha valori negativi, questi vengono assunti. E questa società è così. Per questo è necessario imparare ad essere profondamente soli, prima di trovare l'Amore vero. Per distaccarsi da quei condizionamenti di appartenenza, di identificazione, che agiscono incredibilmente in modo magico, senza che ce ne rendiamo conto. Imparare a svelarli non è facile... Questa è la nostra condizione Roberta, secondo me.

Ecco, sì. Gli altri hanno deciso che non c'è speranza, e qundi tutti i valori si invertono, e ciò che è cattivo, che allontana dall'Amore, diventa buono, perchè invita a restarne lontani, e conforta chi lontano vuol restare. Ed ovviamente chi vive in questa condizione non può far altro che inveire e prendere in giro chi invece mantiene con virilità la speranza, con coraggio continua a cercare. Per questo io riconosco subito chi vive in "cattività", prigioniero inconsapevole. E' facile all'ironia, all'escludere, al negare. Nel tempo si dimenticano di aver fatto questa scelta di non lottare più per l'Amore vero, e si rincorrono questi falsi valori credendo che ti avvicinano all'Amore, mentre fanno esattamente il contrario. Questo per risponderti su chi sbatte contro il muro, e ti deride pure...

Ok settimana corta.

Ahahah!

Silenzioso il manto che va a coprire il cielo nella notte. E che nessun dorma, per gustare l'immenso spettacolo della vita, che poi ritorna. Perla

Notte come compiacimento, rito, e celebrazione della vita. Io la vivo spesso così. Tanto da invadere anche il giorno... :-) In questo caso però credo sia una metafora dell'oscurità in cui viviamo prima di raggiungere la consapevolezza, quando vinceremo... Ti bacio Perla.

Ovvio :) ... ma io come Perla la stavo immaginando nel mio sentire. Grazie per la precisazione Silvio. Un bacio per te, dal mio profondo mare. Perla

Sentire che è anche il mio. Un tuffo nel tuo profondo mare, a caccia di tesori nascosti...

Bellissimo questo post, è importante che "nessun dorma" in modo che "l'amor che move il sole e l'altre stelle" sia il motore della nostra vita. ciao Angela p.s. vienimi a trovare aspetto un tuo commento al mio post

Grazie Angela. E' quella l'interpretazione che ne dò io. Arrivo. Ciao

mmmm io ho interpretato il post in maniera decisamente metaforica "nessun dorma" "vincerò vincerò" mi portano in tutt'altro contesto ;-)) Ogni tanto capito, della serie chi non muore si rivede :-)) Ciaoo S.

Sbaglio o la metti sul "pratico"? ;-) Chissà allora qual'è questo "mistero" chiuso in lui... ;-) Tranquilla che io sono peggio di te, riguardo al "capitare". Sei sempre la benvenuta. Un abbraccio.

Io sono una appassionata di opera lirica: se Puccini non fosse morto mentre scriveva la Turandot, secondo me l'avrebbe finita con un suicidio o simile. In merito al Nessun dorma credo sia una delle romanze più conosciute, forse al pari del Va'pensiero del Nabucco o il Vissi d'arte di Tosca. E' un canto d'amore, intenso e struggente. Poichè se Turandot scoprirà il nome di Calaf allora lo farà uccidere, se invece non lo scoprirà lui avrà vinto su di lei. E Turandot ordina che nessuno dorma in quella notte perchè lei deve scoprire quel nome. E Calef è combattutto tra l'amore per quella donna e la necessità di non farla vincere. Ed allo stesso tempo Turandot è già innamorata di Calaf. Ma questa è l'opera lirica: la sofferenza d'amore, o muoiono o soffrono da cani per arrivarci. E noi tutti lì a sognare ad occhi aperti! Ma si deve soffrire per amare?

Sembra proprio di sì cara Barbara. Sembra proprio che si debba soffrire per raggiungerlo veramente questo amore. Non farti condizionare dalla semplicità iniziale con la quale ci si avvicina. Poi arriva il difficile, come ben si sa. Sono proprio le begfhe mortali, che impediscono di arrivarci, contrarie di natura all'Amore stesso. Ma forse tu hai una risposta diversa. E se è così dalla! :-) Grazie per questa spiegazione del contesto in cui si cala questo brano. Io personalmente non lo conoscevo. Ma l'intepretazione che ne ho dato mi sembra non averne risentito, a conferma della sua bontà. Mi fa piacere questo tuo intervento. :-)

Di niente! Sai che sono qui per illuminarti! :-)) Sto a scherzà! Se mi metto a parlare di amore faccimo notte! Ci potrei scrivere un trattato! Non che escluda di farlo! L'amore PUO' essere sofferenza, ma non solo! Invece l'amore è sicuramente costruzione ed impegno. Costruzione come ben canta Fossati che sul testo che inviò a Mia Martini scrisse:"Per il condono rivolgersi all'ufficio!". Per ognuno di noi l'amore è qualcosa di diverso, è arrivo, è partenza, è ripartenza. Non c'è una sola risposta! E se mettiamo tutte insieme le nostre risposte, non ci avviciniamo che a una minima percentuale di esattezza. Ti consiglio un bel video di un monologo di Barbara Streisand in L'amore ha due facce, in cui lei dice in sostanza che siamo noi a voler soffrire poichè quella è la visione che ci piace dell'amore. Ma non è così! L'amore è gaudio, è estasi, innalzarsi fino agli dei per poi accorgersi di essere solo degli uomini che sanno sublimarsi.

Illuminami d'immenso! :-) Se il mio blog ha una caratteeristica, è quella di permettere a chiunque di scrivere, se vule, quanto vuole senza limiti. Non è un blog da bervi saluti o citazioni, o dove se si scrive più di 3 righe si storce il naso. Chi ama questo tipo di blog è meglio che passa oltre. Quindi quì tu ti puoi sbizzarrire come vuoi, che già ho potuto apprezzare il tuo non lesinare parole quando ti ci metti. A me piacciono gli approofndimenti, in privato come nel blog, anzi, non faccio grosse distinzioni, e tu ormai lo sai, come so che anche per te è abbastanza simile. Quindi, se vuoi scrivere quì un trattato, scrivilo! :-) Ed ora parliamo di amore. :-) Seguo le tue frasi...
l'Amore può non essere sofferenza, ma data la condizione umana attuale, io ritengo che non si possa che passare per la sofferenza, per raggiungere l'Amore, tali sono i lacci che ci legano a valori contro lo stesso Amore. E quando lo raggiungi però, allora sì, che è gioia, consapevole gioia, massima e immensa gioia. Sì, sono d'accordo, l'amore è impegno, molto impegno, a scapito di chi dice invece che sia solo "sentire" e lasciarsi guidare. E costruzione, sì, costruzione di un nuovo rapporto, sconosciuto, verso lo stesso Amore. Ma è contemporaneamente abbandono, vera e propria distruzione, di molto di quello che eravamo prima, se realmente vogliamo raggiungere e farci raggiungere dall'altro. Ed è questa la parte ch eproduce sofferenza. L'impegno e la costruzione per me sono pane quotidiano, non mi fanno paura, mentre la sofferenza sì, fa paura a tutti. Ci sono passato e mi ha dilaniato. Ma è obbligatoiro, per separarsi da ciò che di noi è solo maschera, e protezione dall'amore stesso. Per ognuno di noi l'amore sembra essere differente, vero, ma io invece ritengo che l'Amore sia una cosa sola, unica per tutti, e la differenza tra le nostre verisni è indic edi quanto tutti ne siamo molto lontani, in realtà. Su cosa sia secondo me, ne possiamo parlare. Se quel video dice ciò che hai scritto, non lo condivido. L'Amore non è sofferenza, l'AMore è gioia. Se fossimo guidati da subito, da appena nati all'Amore, non soffriremmo mai. Ma purtorppo ne siamo subito allontnati, e la sofferenza è necessaria per abbandonare quei falsi valori ai quali ci hanno attaccato il cuore. Quindi, sono felice di leggerti, quando scrivi che l'Amore è gaudio, estasi, innalzarsi fino a Dio (lo preferisco agli dei). Ma ti contraddico quando aggiungi "per poi accorgersi di essere solo degli uomini..." No, se riesci a viverlo pienamente, non è sublimazione, non è solo innalzamento, ma è trasfigurazione, partecipazione, e fusione. Questo è quello che ho provato nel mio arrivarci il più vicino possibile che mi è stato concesso finora dalla vita.

Silvio e dire che l'ho scritto pure maiuscolo! Mi vuoi leggere perbene? Ho scritto PUO' essere sofferenza ma non solo! Certo che se tu mi leggi così in fretta poi e ovvio che non ci capiamo! In merito al film di cui ti parlo, la scena intende che la poesia, i romanzi, il cinema, la televisione, ci fanno mostrano l'amore come dilaniante, come sofferenza, etc etc, e noi ce la beviamo,perchè è quello lo stereotipo che abbiamo in mente. (Ho letto che il tuo libro preferito è la Bibbia! mmmmmmm....va beh! un giorno parliamo pure di religione. Mi riferisco al fatto che preferisci Dio. Ho usato dei perchè io cerco di parlare laicamente). Per il resto, diciamo le stesse cose con parole diverse e nun ce capiamo mai! L'amore non è uno, altrimenti sai che noia?! Altrimenti con ogni persona avremmo vissuto le stesse emozioni, le stesse sensazioni. Non è uno perchè è tanto ed è tutto, ed ognuno di noi ne può raccontare una parte. Ed ogni volta che viviamo un amore, ne viviamo una parte nuova. Ed è fusione! Non sono daccordo che noi smettiamo di essere per amore. Anzi amplifichiamo la nostra essenza, esattamente nella fusione dell'altro. Ci arricchiamo l'un l'altro. Non smettimiamo di essere, ma diventiamo "nuovi".

Ps: Non cerco asilo in altri blog, malgrado il tuo invito! Avendo un mio blog potrei pensare di scriverlo lì il trattato senza ammorbare tutti voi! :-))

Uff!!! Ora stai scrivendo quì, sei tu che hai accennato a non voler scrivere troppo, e quindi ti ho tranquillizzata. Tranquilla, che appena posso vengo da te e scateno un putiferio, come mia abitudine.... ;-)

Fermo là! Sta buono con i putiferi! Che devo ancora smatire l'ultimo! :-))

Ahahah! Ok, dammi l'ok tu allora, quando ti sei ripresa. Ma preparati! :-)

Per prepararsi a te ci vogliono le sedute di training autogeno!

Lo puoi dire forte. E pure autoiponosi! :-)

Uff, sempre a pensare che scrivo per contraddirti. Ho letto benissimo che hai scritto PUO'! E ti ho letta attentamente e lentamente. Ormai ho paura solo a pensare di sbagliare interpretazione!!!! Ahahah! Giuro! Non ho scritto quindi in contrapposizione, riguardo alla sofferenza. Rileggimi allora in questa ottica! ;-) Eheheh
Ambè, se ti riferisci a quella sofferenza, io la odio profondamente. L'ho sempre odiata. Odio le persone che godono nel soffrire, odio i masochisti, odio il masochismo, odio con tutto me stesso i fatalisti che accettano supinamente il destino ed anzi ne godono. Ci vedo spudorata vigliaccheria e ipocrisia. Solamente il percepire di poterne essere contaminato, mi fa venire il prurito dapertutto... Bleah, lungi da me filmacci smielosi e senza lieto fine. Prendi ad esempio quel caovlo di Titanic! Non potevano fare a turno un pò per uno nell'acqua no? E se si facevano una bella sc.... aspettando? Non si sarebbero riscaldati? Invece no, dovevano per forza far finire il film a cavolo! Ma andassero a quel paese! Eheheh!
Sulla Bibbia... calma... l'ho letta, ma avevo 16 anni... troppa acqua è passata sotto i ponti. Ok, ti ha tratto in inganno il mio preferire Dio piuttosot che dei, ma lo preferisco dovendo scegliere. La mia "religione" attuale è un pochino diversamente articolata. :-) Ma ne parleremo... Anzi, leggendo il seguito di quello che scrivi, mi sa che ne dobbiamo parlare subito...
Secondo me (tocca premetterlo ogni tanto, altrimenti sembra che faccio il presuntuoso), la diversità di emozioni che si provano con diverse persone fa parte della bellezza della varietà del Creato. Ma la gioia profonda, quella che emana da Amore, è una, una sola, e solo in un modo può essere percepita. Ed è così grande e potente ed eterna e immensa che la parola "noia" risulta essere quasi una bestemmia. E' tanto, ed è tutto, come dici tu, ma proprio per questo è Uno, come dico io. E se ognuno ne può raccontare una parte, ognuno dovrebbe tendere a comprenderlo tutto, per poterne poi raccontare una parte sempre più grande. Parteciparne a fondo, fondersi, è anche partecipare del tutto. Non ho capito perchè dici che ho detto "smettiamo di essere per amore". Non ho detto questo, forse mi sono spiegato male. Dove l'hai dedotto? Sull'arricchimento e sull'essere nuovi sono d'accordo.

Tu paura a sbagliare interpretazione con me? mmmm ma va che non ci crede nessuno! Ora ti sei spiegato meglio! E siamo daccordo! Però a me le commedie ed i drammi americani mi piacciono! Va beh un po' di banalità ci vuole nella vita altrimenti sembriamo tante mazze di scopa imbalsamate!

E come no? La paura è quella di dover scrivere fiumi di parole per mesi per arrivare a capire che si è detta la stessa cosa. Un pò come ora! :-) Pure a me piacciono tutti i film di Rambo, Rocky e Terminator! Ahahah! Eppure, secondo me il seme dell'inganno passa anche e soprattutto per qui film, cara Barbara.

Grazie per il cara ma non mi addolcisci! :-) I film sono film, a parte piccole perle ed eccezioni. Non li guardo certo per "imparare" ad amare. L'amore si "impara" vivendolo! Quindi non mettiamoci ad analizzare pure i film! Guarda ti do l'ok su Rocky perchè li ho visti tutti. Ma Rambo e Terminator no! Sono out!

"i film sono film"... Barbara, i film si guardano per "evadere", ovvero ci si rilascia e la mente quindi assorbe peggio di una spugna. Anche se non ci credi, anche se sei contraria, quelle informaizoni arrivano al tuo cervello e ti influenzano, in un modo o nell'altro. Ed anche se sei preparata e tutelata, il loro danno lo fanno. Così come lo fanno Rocky e gli altri, ovviamente... Scusami, ma avendo studiato psicologia all'università, con seminari sulla pubblicità per di più, ne sò qualcosa... purtroppo... e per fortuna...

Allora sono un caso psicologico da studiare, visto che assorbo poco e poco influenzata. Ho fatto il vaccino!

Allora fatti rimborsare dall'OMS Ahahah! E soprattutto, comincia a cercare il vaccino anti vaccino, che pare che è più pericoloso dell'AH1N1! :-(

Non dire stupidate! Io sto assorbimento di romanticismo da film non ce l'ho! Fidate!

Che ti devo dire... Ad ognuno fa effetto in un certo modo... Ma che non faccia effetto non è possibile, Questo è un dato di fatto. Dipende dal funzionamento del cervello. Una volta entrata l'informazione è entrata. Sei costretta ad elaborarla, in un modo o in un altro....

Ah va beh! Così mi piace! Un messaggio da elaborare. Ma se parli di assorbire ed influenza non sono daccordo perchè mi da l'idea di un psicolabile che si lascia stravolgere il modo di pensare. Allora sarebbe uno schizofrenico pibolare se passa da Rambo a Via col vento, da Shining a Hallo Dolly!

L'elaborazione avviene comunque, e soprattutto, a livello incosciente. La realtà non è tanto distante da quello che hai detto. Non siamo tanto distanti dalla psicolabilità, anche se crediamo di essere padroni di noi stessi.

No no no! Silvio, io e te abbiamo una testa che funziona e la psicolabilità non fa parte di no! Ti prego non scherziamo su questa cosa!

... Ogni riferimento è puramente casuale? Buona domenica Silvio. Con simpatia Cinzia

O che domanda sibillina! :-) Nulla è casuale nella vita. Direi invece che tutto è causale (giochino di parole), in quanto nasce dall'esperienza. O a volte da ciò in cui si crede, a cui si aspira. O da entrambi, esperienza e aspirazione. ;-) Ti auguro una buona domenica Cinzia.

Ecco, questo invece è il mio preferito, in tutti i sensi... Grande e bravo!! Ma mi ricorda momenti assolutamente fasulli di me, e stucchevoli di menzogne, su ogni fronte. Così è stato declassato all'ultimo posto: ma è bello rivivere anche venature ombrate in tanta luce..

Beh, l'incitamento è a "svegliarsi", quindi avrebbe dovuto esserti d'aiuto. Beata te che vedi tutta 'sta luce. Io pure, ma non tanta nelle persone.