Forum Ematologico – Approvato il primo anticorpo bispecifico per il mieloma multiplo: Tecvayli

Janssen Oncology

La prima approvazione mondiale per Tecvayli a base di Teclistamab con l’autorizzazione della Commissione Europea del primo anticorpo bispecifico per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo

Teclistamab, una terapia somministrata per via sottocutanea, ha indotto risposte rapide e profonde nei pazienti esposti di tripla classe con mieloma multiplo recidivante e refrattario

” Questa prima approvazione per Teclistamab a livello mondiale segna progressi significativi per i pazienti con mieloma multiplo recidivante e refrattario “

Teclistamab agisce reindirizzando le cellule T CD3-positive alle cellule del mieloma che esprimono BCMA per uccidere le cellule tumorali.

Dopo un follow-up mediano di 14.1 mesi nello studio di fase 1/2 MajesTEC-1, Teclistamab ha ridotto i tumori nel 63% dei 165 pazienti pesantemente pretrattati che avevano ricevuto almeno tre, e una mediana di cinque, precedenti linee di terapia. Una risposta completa o migliore è stata osservata nel 39.4% dei pazienti. I pazienti sono presentato in media 11.3 mesi senza progressione della malattia e hanno vissuto per una mediana di 18.3 mesi.

Janssen Marks First Approval Worldwide for Tecvayli with EC Authorisation of First-in-Class Bispecific Antibody for the Treatment of Patients with Multiple Myeloma

Teclistamab ( Tecvayli ), an off-the-shelf subcutaneously administered therapy, induced deep and rapid responses in triple-class exposed patients with relapsed and refractory multiple myeloma

“ This first approval for Teclistamab worldwide marks significant progress for patients with relapsed and refractory multiple myeloma ”

Teclistamab works by redirecting CD3-positive T cells to myeloma cells that express BCMA to kill off the cancer cells.

After a median follow-up of 14.1 months in the phase 1/2 MajesTEC-1 trial, Teclistamab shrank tumors in 63% of 165 heavily pretreated patients who had received at least three, and a median of five, prior lines of therapy. A complete response or better was seen in 39.4% of patients. The patients went a median 11.3 months without disease progression, and they lived for a median 18.3 months.

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Forum Ematologico – Mieloma multiplo: l’uso precoce dei farmaci innovativi potrebbe produrre migliori risposte

Mieloma Farmaci

L’uso precoce delle nuove terapie nel mieloma multiplo potrebbe ridurre la sopravvivenza delle cellule tumorali nel microambiente del midollo osseo

Nel mieloma multiplo il microambiente del tumore nella fase iniziale della malattia gioca un ruolo fondamentale nella sopravvivenza delle cellule del mieloma.

L’uso di nuovi agenti all’inizio del trattamento del mieloma multiplo può aumentare l’efficacia dei farmaci prendendo di mira il microambiente del midollo osseo ( BMME ), dando ai pazienti un vantaggio prima che sviluppino resistenza alla terapia.

Tuttavia, i più nuovi farmaci e combinazioni di norma vengono somministrate a pazienti già pretrattati.

Nelle fasi tardive il sistema immunitario del paziente potrebbe essere già troppo compromesso perché i trattamenti siano pienamente efficaci.

ENGLISH VERSION

Early Use of Novel Therapies in Multiple Myeloma Could Target Bone Marrow Microenvironment

Using novel agents early on in the treatment of multiple myeloma may boost the drugs’ effectiveness by targeting the bone marrow microenvironment ( BMME ), giving patients an edge before they develop resistance to therapy.

Researchers from the Medical University of Graz, Austria, explained how multiple myeloma emerges from earlier clinical phases and the tumor’s microenvironment in the early course of the disease plays a critical role in the survival of myeloma cells.

Thus, they argue, “ therapeutic interventions targeting the BMME are a novel and successful strategy for myeloma care.” However, the newest, most powerful drugs and combinations may not be given until later in the course of the disease, “when most patients are already pretreated.”

In later stages, the patient’s immune system may already be too compromised for treatments to be fully effective.

Source / Fonte: International Journal of Molecular Sciences, 2022

 

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Forum Ematologico: I 10 migliori progressi nel mieloma multiplo dell’ultimo decennio

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FORUM EMATOLOGICO: I PROGRESSI NELLA TERAPIA DEL MIELOMA MULTIPLO / 1

Il Forum Ematologico 2023-2024 darà ampio spazio agli avanzamenti terapeutici nel mieloma multiplo, dedicando 2 sessioni:

A) Mieloma multiplo: profili di pazienti e prime linee di trattamento

B) Mieloma multiplo: profili del paziente refrattario / ricaduto e trattamento

I 10 MIGLIORI PROGRESSI NEL MIELOMA MULTIPLO DELL’ULTIMO DECENNIO: LA FASE INIZIALE

Le opzioni di trattamento si sono ampiamente ampliate per i pazienti con mieloma multiplo

negli ultimi anni, ottenendo risultati significativamente migliori per questi pazienti.

Due decenni fa, la sopravvivenza mediana era di circa 3 anni, e ora va da 8 a 10 anni — e può essere anche più lunga per molti pazienti.

La ragione ? Una grande influenza è stata esercitata dalla combinazione di classi di farmaci come inibitori del proteasoma, farmaci immunomodulatori ( IMiD ) e anticorpi monoclonali per i pazienti di nuova diagnosi e quelli con mieloma multiplo recidivante / refrattario.

Nel 2021 si sono verificati circa 34.910 nuovi casi di mieloma, pari all’1.8% di tutti i nuovi casi di cancro, con circa 12.410 persone sono morte di mieloma.

I tassi di mortalità sono leggermente diminuiti nell’ultimo decennio, da 3.4 per 100.000 nel 2012 a 3.0 per 100.000 nel 2019.

Nell’ultimo decennio, l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato 13 nuovi agenti e 29 trattamenti per il mieloma multiplo, che hanno trasformato il paradigma del trattamento per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e recidivante / refrattario.

Il punto di partenza

Negli anni ’80, i medici facevano affidamento sulla chemioterapia ad alte dosi e sul trapianto di cellule staminali autologhe ( ASCT ) dal midollo osseo. Negli anni ’90, il trattamento includeva la terapia ad alte dosi e il sangue periferico come fonte di trapianto di cellule staminali.

Entro la fine degli anni ’90 e la prima decade del 2000, gli IMiD e i farmaci inibitori del proteosoma furono approvati per l’uso nel mieloma multiplo.

Intorno al 2012, la Lenalidomide ( Revlimid ) e il Desametasone ( regime Rd ), seguiti da trapianto ASCT, sono diventati un’opzione di trattamento standard.

I pazienti ad alto rischio intermedio potevano ricevere una terapia di induzione a base di Bortezomib ( Velcade ), seguita da trapianto ASCT, con mantenimento a base di Bortezomib.

I pazienti non-idonei per il trapianto ASCT potevano ricevere il regime Lenalidomide e Desametasone per malattia a rischio standard o un trattamento a base di Bortezomib per malattia a rischio intermedio o alto.

Il grande dibattito in quel momento era: ” è positivo combinare i due agenti più attivi o o è preferibile sequenziare gli agenti in modo da preservare o salvare i trattamenti per il dopo ? “

Questi pazienti possono aver sperimentato un aumento dei tassi di sopravvivenza dal trattamento, ma quasi tutti avrebbero avuto una ricaduta.

A) Kenneth C. Anderson, Dana-Farber Cancer Institute & Harvard Medical School, Boston, Massachusetts ( USA );

B) Sagar Lonial, Emory University School of Medicine in Atlanta, Georgia ( usa )

Fonte: Targeted Therapies in Oncology, 2022, Volume 11, Issue 4

Forum Ematologico – Novità nella terapia del mieloma multiplo refrattario – recidivato: Teclistamab

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Anticorpi bispecifici diretti contro BCMA e CD3 per il mieloma multiplo: Teclistamab

Teclistamab è un anticorpo bispecifico sperimentale che reindirizza le cellule T, e ha come bersaglio sia BCMA che CD3.

Il BCMA ( antigene di maturazione delle cellule B ) è espresso ad alti livelli sulle cellule di mieloma multiplo.

Teclistamab reindirizza le cellule T positive al CD3 verso le cellule di mieloma che esprimono BCMA inducendo l’eliminazione delle cellule tumorali.

Teclistamab è in fase di sperimentazione sia in monoterapia che in combinazione.

Nel 2020 l’EMA ( European Medicines Agency ) e la FDA ( Food and Drug Administration ) hanno concesso a Teclistamab la designazione di farmaco orfano per il trattamento del mieloma multiplo.

A gennaio 2021 Teclistamab ha ottenuto la designazione PRIME ( PRIority MEdicines ), da parte dell’EMA. La designazione PRIME velocizza l’iter di approvazione condizionale del farmaco.

A giugno 2021 Teclistamab ha poi ottenuto la designazione Breakthrough Therapy ( BTD ) da parte della Agenzia statunitense FDA. La FDA conferisce la designazione BTD per velocizzare lo sviluppo e la revisione normativa di un farmaco sperimentale volto a trattare una malattia grave o mortale. Si basa su prove cliniche preliminari del fatto che il farmaco garantisca un miglioramento sostanziale rispetto alla terapia standard in almeno un endpoint clinico significativo.

A dicembre 2021, l’EMA ha concesso a Teclistamab la procedura accelerata, con riduzione dei tempi di revisione della richiesta di AIC da parte del Comitato per i Medicinali per Uso Umano ( CHMP ). La procedura accelerata viene concessa quando un farmaco rappresenta un’innovazione terapeutica di interesse per la salute pubblica.

La richiesta all’EMA è sostenuta dallo studio multicentrico in aperto MajesTEC-1, che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di Teclistamab negli adulti con mieloma multiplo recidivato o refrattario.

Gli ultimi risultati dello studio MajesTEC-1 sono stati presentati al congresso ASH 2021.

I dati di efficacia, valutati sulla base dei criteri IMWG, sono stati: tasso di risposta complessivo ( ORR ), risposta parziale molto buona ( VGPR ), risposta completa ( CR ).

I dati di sicurezza valutati come indicatori di sicurezza e di tollerabilità sono stati: tossicità dose limitante; numero di partecipanti che ha riscontrato eventi avversi.

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