La Serie A da zero a dieci- 9°giornata

Gasperini

(Nella foto: Gian Piero Gasperini, mattatore della 9° giornata)

I nostri voti sulla nona giornata di campionato.

10

GIAN PIERO GASPERINI L’Atalanta continua a stupire. Lui continua a stupire, regalando ottimo calcio e facendo capire a qualche suo collega che pur non avendo una rosa ampia, si possono fare grandi cose.

9

CIRO IMMOBILE Raggiunge Chinaglia (mica uno qualunque nella storia della Lazio) per numero di goal fatti con la maglia biancoceleste. Chapeau.

8

CARLO ANCELOTTI La sua squadra gioca a calcio. Poi i pali, i goal sbagliati e gli errori individuali non gli si possono certo imputare.

ROBERTO D’AVERSA Zitto zitto va a Milano e fa tremare l’Inter.

NICOLO’ ZANIOLO Alla faccia del “Cagamiracoli di Bari Vecchia”, che lo accusava di segnare solo contro gli “scappati di casa” (anche se forse per il Milan attuale è una definizione non proprio infondata..), regala nuovamente momenti di classe e talento. Adesso pure Capello ci si è messo a criticarlo, come se non bastasse.  Pazienza gli zulù che imperversano a Tiki Taka, ma don Fabio no…

7

THEO HERNANDEZ Unica nota positiva del Milan

LEONARDO SEMPLICI La Spal fa un’ottima prestazione col Napoli, avanti così e la salvezza è raggiungibile.

SINISA MIHAJLOVIC Tre punti importanti.

6

FABIO LIVERANI Punto d’oro, inaspettato, riuscendo a tratti anche ad infastidire la Juve. Avanti così.

5

FEDERICO BERNARDESCHI Dov’è finito il calciatore che, la sera di Juventus-Atletico Madrid, stupì l’Europa con una prestazione sovrumana?

4

PAQUETA Insistiamo: è sopravvalutato (e non è l’unico nel Milan). Il voto non è solo per lui, ma per quelli che lo spacciano come fuoriclasse.

A.C. MILAN-FASE DIFENSIVA Lasciate pure  il centravanti avversario indisturbato in mezzo all’area.  Già che ci siete, fategli il caffè.

3

UDINESE CALCIO Sette goal presi. No comment.

2

MARCO GUIDA Col VAR certi errori non sono più spiegabili. Come si fa a non dire che quello di Lukaku su Sottil non è fallo?

1

FRANCK RIBERY Mettere le mani addosso è sbagliato. Metterle addosso ad un arbitro poi, è come metterle addosso ad un carabiniere,  è sbagliato cento volte di più. Non è più un pivellino, certi errori sono inaccettabili da uno come lui.

0

CALCIATORI DEL GENOA Dovrebbero vergognarsi. Col Brescia improvvisamente ritornano a giocare a calcio, volendo farci credere che la colpa delle partite passate era di Andreazzoli e non loro. Banderuole.

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Ad Antonio Conte. Avrebbe meritato un bel voto, per essere riuscito in un’impresa che neppure Marco Polo quando andò in Cina: rivalutare Candreva. Poi però va in conferenza stampa e parla. Accusa la società di avergli dato una rosa corta, ma la campagna acquisti l’ha avallata lui. Inoltre, la rosa a sua disposizione è perfettamente attrezzata per sconfiggere il Parma, che è stato costretto tra l’altro a far giocare nel finale Kulusevski punta.

Già alla Juve si lamentava della rosa (ricordiamo la polemica del ristorante), peccato che con gli stessi uomini (in più c’era solo Morata), l’anno dopo, Allegri è arrivato in Finale di Champions (e per poco non la vince). Ce l’ha per vizio, ma è un vizio brutto, quello di fare il piangina, specie quando a Bergamo c’è un suo collega che da tre anni  regala momenti di grande calcio, senza mai proferire parola sulla rosa a disposizione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Serie A da zero a dieci-7°giornata

gonzalo

(Gonzalo Higuain esulta per il goal del 2-1, che regala la vittoria alla Juventus)

Come ormai di consueto, ecco i voti della settima giornata di campionato.

10

MAURIZIO SARRI E’ lui il vincitore di Inter-Juventus. La Juventus sembra diventare sempre più la “sua squadra”. Il goal del 2-1, con 24 passaggi di fila che portano Higuain a realizzare il goal, è “Sarrismo”. Quando rischia il tridente, ma poi vede che così il centrocampo fatica, è bravissimo ad inserire Emre Can e ritornare sui suoi passi. Zitto zitto inoltre, sta rigenerando Cuadrado, Higuain e Dybala, tre che sembravano sul piede di partenza in estate e che si stanno rivelando invece utilissimi anche tatticamente.

9

ATALANTA BERGAMASCA Terzo posto e calcio convincente, chapeau.

TIFOSI DI BOLOGNA E LAZIO Per il corteo e l’unione nella preghiera a  Siniša Mihajlović prima della partita. Questo è il tifo che ci piace.

8

ANTONIO CONTE-UNO  L’Inter ha perso, ma non esce affatto ridimensionata dalla sconfitta. Tenere testa a questa Juve non era facile, lui c’è riuscito.

7

F.C.TORINO Col Napoli se la gioca fino alla fine, se avrà più continuità potrà veramente dire anche lui la sua per l’Europa.

6

SPAL E HELLAS VERONA Due vittorie convincenti. Avanti così e la strada potrà essere meno buia.

5

ANTONIO CONTE-BIS.  Per la polemica sulla stella allo Stadium. Accusa Agnelli, per averlo difeso dai tifosi che vogliono togliere la stella a lui dedicata allo Stadium. Peccato che Agnelli però non abbia proferito parola. Ben l’avesse fatto, se aprono bocca per difenderti, dovresti ringraziare, non attaccare, chi ti difende.

NAPOLI CALCIO Dopo l’exploit con il Liverpool c’è stata una regressione. Problemi di spogliatoio (caso-Insigne)? Calo fisico? Questo non è il vero Napoli.

4

RUGGIERO RIZZITELLI Ma  fatti furbo!!

3

U.S. SAMPDORIA Darsi una mossa?

2

GENOA-MILAN Più che una partita, il Festival delle Puttanate. Nell’ordine: Reina (sul goal preso), Radu (sul goal preso, anche lui), Biraschi (per il rigore provocato e la conseguente espulsione), Calabria (espulsione evitabilissima, che riapre così una partita che sembrava addormentarsi) e infine il rigore tirato da Schoene. A ciò, aggiungiamo pure le espulsioni di Saponara e Castillejo dalla panchina (pazienza dal campo, dove l’agonismo ti porta talvolta a commettere errori che a mente fredda non faresti, ma a farti buttare fuori dalla panchina sei proprio un giargianese). Complimenti, non era facile inanellare tante vaccate in unico match.

1

PAULO FONSECA Ha già capito come funziona da noi. Basta urlare e fare polemica.

0

I buuh razzisti a Kessie durante Genoa-Milan. Schifo puro.

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN: vince Stefano Agresti (ne abbiamo già discusso nel post La Champions da zero a dieci di giovedì). Storceva il naso sulla vittoria della Juve contro il Leverkusen (ma si facesse furbo, cosa vai a rompere le scatole su una vittoria 3-0 in Champions), non contento profettizzava: “Vedremo domenica con l’Inter”. Appunto, abbiamo visto.

Fai il giornalista sportivo e non tieni presente un fattore che pure un bambino di cinque anni conosce, cioè che non tutte le partite sono uguali. Secondo voi, tanto per fare un esempio: McEnroe quando incontrava il numero 40 al mondo, aveva la medesima concentrazione, il medesimo piglio e il medesimo atteggiamento rispetto a quando incontrava Borg?

Come avrebbe detto Cecco, il nipote del fornaio di fantozziana memoria: Agrestoooo! Prrrrrrrrrrrrr!

INFINE UN PENSIERO DOVEROSO A GIORGIO SQUINZI, che senza fare tanta caciara ha portato il Sassuolo in Serie A e ce l’ha fatto rimanere, facendone anche una bella realtà del calcio italiano. R.I.P.

 

 

La Serie A da zero a dieci-6°giornata

giampaolo

(Foto tratta dal web)

Ecco, come di consueto, i voti alla giornata di campionato appena conclusa.

10

FRANCK RIBERY  San Siro ieri sera è stato tutto suo. Chapeau.

9

ANTONIO CONTE  Sei su sei, giusto per continuare a far capire che il suo non è un bluff. Domenica con la Juve non può ancora essere decisiva, ma può mostrarci fino a che punto la sua squadra può arrivare.

GIAN PIERO GASPERINI Anche lui fa capire che il suo non è un bluff. Primo tempo da urlo, con giocate da alta scuola. L’Atalanta anche quest’anno qualcosa di buono ce lo sta facendo assolutamente vedere. Speriamo ce lo faccia vedere pure in Coppa.

SIMONE INZAGHI Quattro goal e tanti saluti alle polemiche per l’esclusione di Immobile, già preistoria.

VINCENZO MONTELLA  C’era un modo migliore per “vendicarsi”?

8

“DYBALDO” Un’intesa che sembra funzionare e che può certamente giovare a Sarri. Da segnalare, sul goal di Ronaldo, l’ottima manovra che ha liberato Dybala al cross.

ETRIT BERISHA  Senza di lui a Torino sarebbe stata goleada.

7

PAULO FONSECA Comincia a capire che i campionati (specialmente quello italiano) li vincono le squadre che prendono pochi goal, non quelle che ne fanno tanti.

6

RAFAEL LEAO Unica nota positiva in una squadra che, almeno per il momento, chiamarla squadra ci va il coraggio di un leone.

IGOR TUDOR Tre punti importanti, che dopo un momento non esaltante, possono servire a ridare fiducia.

PARMA CALCIO 1913 L’espulsione di Bremer è stata decisiva, giacché non esiste controprova, ma in undici contro undici non sappiamo se sarebbe finita nella stessa maniera, tuttavia consegue tre punti che sono oro colato. Gervinho sbaglia il rigore, ma è comunque l’uomo in più di questa squadra, senza discussioni.

5

U.S. SAMPDORIA D’accordo, con l’Inter non era certo la partita più adatta per iniziare a cercare la risalita, ma il primo tempo è stato imbarazzante.

4

FABIO PISACANE La combina grossa.

3

U.S. SASSUOLO CALCIO Primo tempo che neppure Dario Argento al massimo della sua ispirazione avrebbe potuto inscenare. All’Atalanta non sembrava vero.

2

MATEO MUSACCHIO Già la tua squadra è in un momento non certo esaltante. Già la difesa ha i guai suoi perché tra un centrocampo assente che non la protegge e due come Ribery e Chiesa da fermare, sta ballando il Flamenco. Tu cosa fai? Un fallo a centrocampo senza senso e lasci tutti nella merda. Complimenti. Domanda: possibile che il Milan sia dovuto ricorrere a lui? Caldara è infortunato, d’accordo, ma noi non crediamo che in Italia non esistano difensori all’altezza di Musacchio.

1

AC MILAN I tifosi milanisti se hanno nostalgia, ce l’hanno della Champions, non della zona retrocessione. Fermo restando che riteniamo sensato l’aver confermato Giampaolo (siamo solo alla sesta e poi, dopo tutto, in campo ci vanno i calciatori, a cui non crediamo che l’allenatore raccomandi di fare schifo), la partita di ieri ha mostrato le lacune di quella che, come abbiamo scritto in precedenza, tutto pare meno che una squadra di calcio. Prestazione indecente.

0

ALEXIS SANCHEZ  Bravo! Complimenti! La tua squadra sta vincendo 2-0, la partita ha ormai preso una piega più che favorevole, ma tu decidi di fare il giargianese e di rimettere tutto in discussione, facendoti espellere in un modo che più goffo non si può. Così facendo, danneggi ulteriormente la tua squadra, giacché domenica prossima Inter-Juve te la vedi dalla tribuna, invece di giocartela. Ci pare però che all’Inter siano finiti  i tempi in cui, di fronte ad un gesto del genere, il calciatore veniva consolato, perciò Marotta, Oriali e Conte prenderanno provvedimenti e gli faranno capire come funziona, siamo certi.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Eravamo in difficoltà, perché grandi cagate per fortuna non sono state esclamate in questo turno, ma poi apre bocca Cassano e tutto torna in discussione. L’ex “talento di Bari Vecchia”,  ospite all’evento “Milano CalcioCity”,  ha lì infatti dichiarato che Zaniolo non lo esalta (e fin lì, ognuno ha i suoi gusti, ci mancherebbe), ma che gioca solo bene contro gli “scappati di casa” e non contro le grandi. Ora, noi fossimo dirigenti di una squadra contro cui Zaniolo ha giocato bene, non metteremmo più piede in uno studio Mediaset e tanto più a Tiki Taka, dove Cassano la fa da padrone, dal momento che offende così volgarmente la mia squadra e i miei tesserati. Inoltre ricordiamo al buzzurro di Bari che Zaniolo l’anno scorso segnò due goal negli ottavi di Champions (una competizione per “scappati di casa”?),  fece una grande partita (la ricordiamo ancora oggi) contro l’Inter, ha fatto pregevoli giocate e goal in un campionato, quello, italiano, dove le difese sono molto più organizzate rispetto ad altri campionati. Contro la Lazio (il derby è sempre importantissimo, lo sappiamo tutti), ha giocato una buona partita e solo il palo gli ha negato la gioia di un goal che sarebbe stato bellissimo. Dunque, caro Antonio, il buon tacer non fu mai scritto.

 

 

 

 

 

 

 

La Serie A da zero a dieci-5° giornata

balotelli

Mario Balotelli: il suo debutto era molto atteso.

Ecco la nostra rubrica, in cui ci divertiamo a dare i voti. Naturalmente quelli di oggi sono relativi alla quinta giornata di campionato.

10

A.S. ROMA Per il DASPO A VITA dato a quel tifoso che ha urlato “Maledetto scimmione” a Juan Jesus.

9

SAMIR HANDANOVIC Contro la Lazio è lui il “Man of the match”, senza discussioni. Para pure le mosche. Top player.

SALVATORE SIRIGU Avesse parato pure il rigore a Piatek sarebbe stato illegale. Stravince il duello con Donnarumma.

U.S. LECCE, CAGLIARI CALCIO e ATALANTA BERGAMASCA Tre successi in trasferta che valgono oro. Più fortunoso quello del Cagliari (il Napoli ha dominato), che però dopo l’esordio negativo col Brescia sta facendo bene (tre vittorie e una sconfitta immeritata contro l’Inter).

8

SSC NAPOLI Ha perso, vero, ma non lo meritava assolutamente. Le occasioni sono state create, non è entrata (e nel calcio, piaccia o no, è ciò che conta), però gli azzurri non sembrano in crisi.

ANDREA BELOTTI Bentornato! Torna ad essere protagonista, regalando la vittoria al Toro con i suoi goal.

DANILO D’AMBROSIO Non solo per il goal, ma per il fatto di essere tornato quello che avevamo visto al Toro. Senza sbavature in difesa e capace anche di inserirsi. Prezioso.

7

F.C. JUVENTUS Subisce subito un goal a freddo e questo la condiziona. Tuttavia sfodera un buon secondo tempo, in cui si vedono anche momenti di gioco “sarriano”. Consegue la vittoria, che alla fine è ciò che importa.

6

ACF FIORENTINA e PARMA CALCIO Conseguono due vittorie importanti. Più fortunosa quella dei secondi.

MARIO BALOTELLI C’era naturalmente molta attesa sul suo ritorno in campo, ma Mario non ci è dispiaciuto. Ha provato a cercare il goal da fuori, ha aiutato la squadra (lui, da sempre tacciato di egoismo e di pensare solo a se stesso) rendendosi utile. Se continua così, per il Brescia può essere veramente “moda e lusso”.

5

KRZYSZTOF PIATEK Va bene, ha segnato il rigore, ma da lui ci si aspetta ben altro. In precedenza era scusato, perché la squadra faticava a passare la metà campo e dunque lui non poteva certo far miracoli, ma ieri le occasioni le ha avute ed erano occasioni che un centravanti di razza non si doveva lasciare sfuggire, nonostante la forma strepitosa di Sirigu. Sindrome del numero 9 rossonero?

4

GAETANO CASTROVILLI E’ agli inizi, ma ha già capito purtroppo come funziona. Il tuffo che inganna l’arbitro (guardare il VAR, no?) e che provoca l’espulsione di Murillo non ci è affatto piaciuto.

3

SPAL C0sì non va.

2

KALIDOU KOLIBALY Insultare un arbitro è come insultare un carabiniere, ben uno avesse ragione ha comunque torto e lui dovrebbe saperlo, non è più un pivello.

1

ANTONIO CASSANO A Tiki Taka (e dove se no?) afferma che la Juve, a puntare su Dybala fa male e rischia di non vincere niente. A parte il fatto che dalla scorsa stagione la Juve ha puntato su Ronaldo (l’unico che non se n’è accorto è Cassano), la Joya comunque qualcosa di buono l’ha combinato in questi anni alla Juve, che se ha vinto in Italia lo deve anche ai goal e alle giocate del numero 10 bianconero. Per male che possa fare una società a puntare su Dybala, fa sempre meglio delle società che hanno puntato su Cassano, che difatti ovunque è andato è sempre stato mandato via a calci in culo.

0

PEPE REYNA Pazienza Koulibaly, giacché spesso la trans agonistica ti porta a fare e/o a dire cose che, a mente fredda non faresti, ma farsi espellere dalla panchina è proprio da giargianesi.

 

PREMIO CORAZZATA POTEMKIN Vince Mario Balotelli, che a fine gara esclama una frase (ripresa dalle telecamere) in cui si lamenta dell’arbitraggio e di presunti favoritismi alla Juve durante Brescia-Juventus. Noi non ce ne siamo accorti, tv e giornali neppure, nessun dirigente bresciano si è espresso in tal modo, dunque è probabile che Mario abbia esclamato “Una cagata pazzesca!”.

 

La Serie A da zero a dieci-4°giornata

logo

I voti della quarta giornata di campionato.

10

ANTONIO CONTE Lo merita. Non tanto per la vittoria nel derby, neppure per il gioco espresso dalla squadra, non così spettacolare. Semplicemente perché sta forgiando la squadra a sua immagine e somiglianza. L’Inter si sta rivelando una compagine in cui tutti fanno la loro parte e anche qualcosa di più: coriacea, tenace, proprio come il suo allenatore. Il campionato è lungo (magari mercoledì contro la Lazio sarà un’altra storia, o magari no, chi lo sa?), però lui dimostra di fare sul serio. Eccome.

9

CARLO ANCELOTTI Diavolo d’un Carletto! Meglio che niente s’inventa il doppio centravanti. Ha avuto torto? Ad occhio e croce no.

GIANLUIGI BUFFON Pensionato a chi? Timbra il suo ritorno allo Stadium come meglio non potrebbe, dimostrando di avere ancora cartucce da sparare e soprattutto di essere ancora utile, non solo come uomo-spogliatoio.

8

FRANK RIBERY La classe non ha età. Che goal..

FERNANDO LLORENTE  Non sarà Van Basten, ma dimostra che i goal li sa fare. Li ha fatti alla Juve (27 in due stagioni, non sempre giocando titolare), li ha fatti al Tottenham quando è stato chiamato in causa (tra l’altro dovendo sostituire Kane, mica Calloni..) e adesso, in due partite ne ha fatti tre. Prezioso.

IVAN JURIC Fa tremare la Juve, chi l’avrebbe detto? Col Milan e con i bianconeri ha raccolto zero punti, immeritatamente. La fortuna aiuta gli audaci, aiuterà anche questo Verona.

7

A.S. ROMA Vittoria sofferta, ma conquistata con un uomo in meno. Certo non si può sempre sperare in Pau Lopez, però questi tre punti e il modo in cui sono arrivati, sono stimolanti. Ancora qualche peccatuccio in difesa.

CAGLIARI CALCIO, U.S SASSUOLO E BRESCIA CALCIO Mettono a segno vittorie importanti, convincendo.

PAULO DYBALA Nella modesta prestazione juventina di sabato si è distinto lui. Soprattutto per aver dimostrato voglia di fare e grinta, mentre l’anno scorso spesso ci è sembrato un pulcino bagnato. La stagione è lunga, Sarri avrà bisogno di lui, se risponderà presente, senza fare tante storie, per la Juve potrebbe veramente essere una “Joya”.

6

U.S. SAMPDORIA Primo brodino e primi passi avanti.

RAFAEL LEAO Nella prestazione del Milan sabato, è una delle poche note positive. Almeno lì, Giampaolo dimostra di aver ragione, preferendolo alla controfigura di Roccotelli (per chi non avesse letto il post relativo alla giornata scorsa, trattasi di Paqueta).

5

A.C. MILAN  Lo avevamo scritto che con l’Inter non sarebbe bastato giocare come contro il Verona o il Brescia. Appunto.

F.C. JUVENTUS-FASE DIFENSIVA Innanzitutto i sapientoni che attribuivano a De Ligt la causa di tutti i problemi difensivi bianconeri dovrebbero chiedere scusa all’olandese. Sabato infatti non c’era, ma la difesa ha ballato la Rumba lo stesso. Parliamo con un qualsiasi allenatore, costui non vi parlerà di difesa, bensì di fase difensiva, perché piaccia o no, nel calcio di oggi le squadre attaccano in undici e difendono sempre in undici. La Juve in questo senso deve migliorare parecchio. Il Verona (con tutto il rispetto, non il Barcellona) ha dimostrato che prendersela appunto con De Ligt è una tavanata galattica.

4

A.C. TORINO Sul web spopola già il seguente meme: “Beati gli ultimi perché prima o poi incontreranno il Toro”. Dopo le prima due giornate,  ci mostra un’involuzione pazzesca.

3

UDINESE CALCIO Finita la partita col Milan, tre sconfitte.  A parte quella preventivabile con l’Inter, le altre due partite con Parma e Brescia? Sveglia!

2

CIRO IMMOBILE Per una volta che ti sostituiscono, devi fare così? Non ha pensato che mercoledì a Milano va a giocare contro l’Inter, non ad una sfilata di Armani, motivo per il quale magari il suo allenatore ha piacere di averlo a disposizione e possibilmente in forma? Proprio per questo forse lo ha sostituito, dunque, perché fare il burino?

1

GARY MEDEL Non è il primo e né l’ultimo che perde una partita nei minuti di recupero. Invece di prendertela con Fonseca, con l’arbitro, con il destino, prenditela con te stesso e i tuoi compagni, dal momento che con un po’ più di attenzione la partita non la perdevi ed evitavi magari di fare il buzzurro.

0

I BUH RAZZISTI A DALBERT DURANTE ATALANTA-FIORENTINA Che schifo.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Assegnato a Theo Hernandez. Il motivo? La sua profetica frase: “Vinceremo sicuramente il derby”. Il buon tacer non fu mai scritto.

 

La Serie A da zero a dieci- 3° giornata

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Giornata che ci ha regalato vari spunti, che ci ha mostrato in testa il momentaneo primato dell’Inter, una Juve imballata e un Napoli ripresosi dalla sconfitta di Torino avvenuta due settimane fa. In coda sorrisi per Cagliari, Lecce e Spal, che incassano i primi tre punti.

Ecco  i nostri voti.

10

ROCCO COMMISSO Riportiamo testualmente una sua dichiarazione prima di Fiorentina-Juventus: “La discriminazione, la violenza verbale, i cori razzisti non fanno parte del mio vocabolario. Sottolineo che il problema riguarda altre tifoserie e altre squadre anche internazionali. Ma mi prendo la responsabilità per i miei tifosi e quelle minoranze che si permettono di insultare la memoria di Scirea o delle vittime dell’Heysel: sono tifosi che non mi appartengono. E chiedo scusa, come ho fatto con la moglie di Scirea. Spero che domani prevalga la civiltà sportiva. Sarà una partita bellissima, per me è un sogno che diventa realtà”. Applausi.

9

PAULO FONSECA Per un’ora la sua Roma regala calcio-spettacolo. Ha ancora da lavorare, qualche sbavatura in difesa c’è sempre, ma è innegabile che la sua formazione ieri ha fatto faville.

STEFANO SENSI Quest’estate Inter e Milan si sono sfidate per averlo. Lui ci sta facendo capire il perché. Quantità e qualità al servizio della squadra è ciò che gli chiede Conte (e gli chiederà, supponiamo, anche Mancini), lui esegue alla perfezione.

DUVAN ZAPATA Non ce ne vogliano i tifosi genoani, ma la perla con cui al ’95 regala i tre punti all’Atalanta è alta scuola. Se la stessa cosa l’avesse fatta Ronaldo, Tuttosport per sei mesi aveva titoli garantiti.

CARTOONS DI XXL SPORT MEDIASET. Sempre simpatici. La parodia della scena di “Fantozzi contro tutti” poi, con Wanda Nara che va da Cecco a comprare il pane e con Maurito che si becca un “Icardooo..Prrrr” è stata veramente spassosa. Meglio loro della banda di giargianesi che Italia 1 manda in onda in seconda serata.

8

GAETANO CASTROVILLI In un calcio in cui i giovani faticano a trovare spazio, in cui si preferisce andare ad acquistare sconosciuti all’estero invece di puntare sui vivai nostrani, ci ha fatto piacere vedere la prestazione di questo ragazzo contro la Juve. Addirittura c’è stato un attimo che abbiamo pensato che ce ne fossero due in campo di Castrovilli, tanto veniva citato il ragazzo (che era sempre al centro dell’azione) dal telecronista. Il paragone con Antognoni ci è parso fuori luogo (ne parleremo più avanti), ma il ragazzo ha sfoderato una prova molto soddisfacente.

“CIRO” MERTENS Realizza una doppietta, tanto per ricordarci che il vizio del goal non l’ha perso.

SPAL, CAGLIARI CALCIO E U.S. LECCE Tutte e tre per il medesimo motivo. Guadagnano i primi tre punti in campionato sfoderando anche prestazioni convincenti.

7

FRANK RIBERY Il recupero che effettua nel secondo tempo su Ronaldo dimostra che il fuoriclasse francese non è venuto a Firenze per guardare le opere d’arte o per pescare in Arno, ma per giocare a calcio, da professionista qual’é.

6

A.C. MILAN Come la settimana scorsa, il nostro è un voto di incoraggiamento, ma non ci ha convinto. Per adesso si va avanti a brodini, ma i tifosi si aspettano anche piatti più prelibati. Al prossimo turno arriverà l’Inter, bisognerà fare passi in avanti se si vuole competere.

5

MAURIZIO SARRI Non per la partita di Firenze, siamo all’inizio e domani sera c’è la Champions, quindi ci sta che sabato sia mancata la brillantezza. Semplicemente perché ha innescato nuovamente una polemica (quella sugli orari), che poteva evitare (come altre in passato quand’era al Napoli). In primis perché il caldo c’era, ma c’era pure per i giocatori della Fiorentina. Inoltre: se giochi alle tre è perché così la tua società incassa fior di quattrini dall’Asia, quattrini che servono per pagare anche te, piaccia o no. Avete voluto i soldi delle tv? Avete voluto allargare i mercati per aumentare il fatturato? Non si può volere la botte piena, la moglie ubriaca e la mucca sempre incinta. Sarri non è stupido, queste cose le sa, perché dunque innescare una polemica?

4

F.C.TORINO Hai l’occasione di trovarti primo in classifica, giochi contro un avversario che, senza offesa, non è irresistibile e che hai tutti i mezzi per sconfiggere, cosa fai? Sfoderi quella che pure il Principe di Galles definirebbe una prestazione di merda. Forse il rigore nel finale c’era (era più evidente di quello assegnato), però se perdi contro il Lecce in casa non devi attaccarti al VAR, devi attaccarti a qualcos’altro…

3

PAQUETA Questo è un fenomeno del calcio mondiale come Martufello è l’erede di Charlie Chaplin. Per adesso (e ci mettiamo dentro anche l’annata scorsa) ci ha fatto vedere poco, qualche finezza, qualche numero da giocoliere, ma nulla più. Anche Roccotelli negli anni ’70 ci ha regalato numeri da giocoliere, ma nessuno l’ha mai definito un fenomeno del calcio mondiale. Il paragone con Kaka è da denuncia.

2

VINCENZO MONTELLA Sabato la sua squadra ha fatto un’ottima partita e ai punti avrebbe meritato la vittoria, non vi è dubbio. Se non fosse che Montella ci regala un’uscita da tamarro paragonando Castrovilli ad Antognoni. L’Italia ha avuto, nella sua storia, due “Maestri del Centrocampo” (anche se con caratteristiche non proprio uguali): uno è stato Andrea Pirlo, l’altro Giancarlo Antognoni, il quale, all’età di Castrovilli era già in Nazionale. Perché dunque questo paragone, fuori luogo, che nostro avviso rischia di mettere pressione al ragazzo, nel sentirsi paragonato ad un autentico “Mostro Sacro”?

1

ANTONIO CANDREVA, RODRIGO DE PAUL, MAURIZIO MARIANI Scambiano San Siro con una discoteca. Il duello tra Candreva e De Paul è per livello culturale  pari, appunto, ad un battibecco tra tamarri in discoteca. Mariani si traveste da buttafuori, ma sbagliando, ne butta solo fuori uno, forse facendosi influenzare dalla sceneggiata schifosa (che purtroppo resterà impunita) di Candreva.

0

DANIELE DESSENA La tua squadra sta vincendo 3-1 e tu cosa fai? Già ammonito, vai a fare una simulazione che pure un bambino di tre anni capisce, lasciando la tua squadra in dieci e riaprendo così una partita che probabilmente si sarebbe chiusa. Il Presidente del Brescia dovrebbe fargli pulire i cessi dello stadio per un mese.

 PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Aggiudicato a Vincenzo Montella, per il paragone Antognoni-Castrovilli di cui abbiamo parlato in precedenza.

 

 

 

La Serie A da zero a dieci- 2° giornata

Domenico Berardi

I voti della seconda giornata di campionato.

10

CARLO ANCELOTTI Un autogoal al limite del paranormale gli impedisce una rimonta che sarebbe stata clamorosa. Lui cosa fa? Afferma che il pareggio sarebbe stato ingiusto, perché la sua squadra avrebbe meritato di perdere, rendendo onore alla superiorità della Juve in campo. Una lezione di sportività a coloro che gli danno del maiale e che da lui hanno solo da imparare.

9

F.C. TORINO Che potesse essere più in forma degli altri, avendo disputato i preliminari di Europa League, era sospettabile, però il Toro visto ieri fa veramente sul serio. Appena qualcuno riuscirà a far capire a Belotti che il campionato è iniziato, i tifosi granata possono essere autorizzati a sognare.

S.S. LAZIO e A.S. ROMA Ci hanno regalato un derby che più emozionante di così non si poteva.

F.C. JUVENTUS-FASE OFFENSIVA Ci regala sessanta minuti di grande calcio. Goal, pali, giocate di prima intenzione, la mano di Sarri si vede già.

8

DOMENICO BERARDI Per la tripletta.

7

CHRISTIAN KOUAME’ Due goal in due partite e lampi di classe. Avanti così, la strada è quella giusta…

ANTONIO CONTE L’Inter ieri non avrà giocato un grande calcio, ma ha vinto ed è questo l’importante al momento, considerando che non ha ancora avuto modo di inserire gli ultimi acquisti.

6

A.C. MILAN Voto di incoraggiamento per la vittoria, ma la strada sembra ancora lunga..

5

F.C. JUVENTUS-FASE DIFENSIVA Sessanta minuti di puro calcio champagne rischiavano di finire nel cesso a causa di dieci minuti da ghiri. Sarri ha dichiarato che la Juventus entrerà in forma più avanti e questo spiega molto, in quanto al 31 agosto non si può già essere al top atleticamente. In più, fino a venerdì doveva giocare Chiellini, ma è stato sostituito all’ultimo da De Ligt che ancora non può avere in mente i meccanismi difensivi della Juve. Tuttavia tre goal presi in quella maniera, una squadra che ambisce a traguardi prestigiosi non li deve prendere.

4

MATTHIJS DE LIGT D’accordo, come abbiamo scritto, non può ancora avere i meccanismi difensivi della squadra in mente, ma diciamoci la verità: se la ronfate che si è fatto le avesse fatte Rugani,  quest’ultimo sarebbe stato lapidato.

3

KALIDOU KOULIBALY No, quello visto sabato non può essere il centrale per cui mezza Europa sarebbe disposta a far follie. Lasciamo perdere l’autogoal (un colpo di sfiga clamoroso), gli attaccanti della Juve per settanta minuti lo sovrastano. Si fa ”uccellare” (per usare un espressione cara a Gianni Brera) da Higuain sul goal del 2-0 neanche fosse un difensore dei pulcini. Smarrito.

2

U.S. SAMPDORIA Il campionato è iniziato ma loro evidentemente non lo sanno.

1

ANTONIO CASSANO, CHRISTIAN VIERI, PIERLUIGI PARDO Semplicemente tre giargianesi. I primi due per meriti acquisiti, il terzo perché pende dalle loro labbra. Sul serio non li si può prendere (prendere sul serio Cassano e Vieri, quando persino Scaramacai in confronto a loro è un maestro di autorevolezza?). Vogliono essere divertenti e non lo sono. Come possiamo noi, che siamo cresciuti con Oronzo Canà, con Andrea Margheritoni, con Mai dire Goal, con Maurizio Mosca che denunciava e faceva arrestare tutti, divertirci a vedere tre murupistu del genere, che se non fosse stato per il calcio a quest’ora erano a Mimongo a cercare di piantare carciofi?

0

I CONIUGI NARA Basta, hanno rotto le scatole. Premesso che le minacce che gli hanno scritto davanti a casa sono un episodio orrendo, mentre loro erano impegnati a piantar grane, l’Inter stava giocando a calcio e stava pure vincendo, che è quello che dovrebbe cercare di fare pure Icardi, visto che di professione fa il calciatore. Ora i due piccioncini voleranno verso Parigi, ma mancheranno a pochi, a parte ai tre giargianesi dell’1 in pagella.

 

PREMIO CORAZZATA POTEMKIN Aggiudicato a Ciccio Graziani, che durante XXL Sport Mediaset ha dichiarato di non vedere ancora differenze tra la Juve di Allegri e quella di Sarri: a Cicciooo! Mannaggia a te e a chi te fa’ commentà!

Nella foto Domenico Berardi, autore di una tripletta in Sassuolo-Sampdoria (foto dal sito www.modenatoday.it)

 

 

La Serie A da zero a dieci

sinisa

Prima di parlare del campionato, dei goal, delle discussioni, soffermiamoci sull’immagine sopra. Soffermiamoci sul guerriero Sinisa, che ha emozionato tutti noi nel rivederlo in panchina a Verona segnato dal male che lo sta affliggendo. Segnato, ma non per questo stanco o demotivato.  Che fosse uno che non si arrendeva facilmente e che non si piangeva addosso lo sapevamo, ma lui lo ha ancora confermato. FORZA SINISA!!

Ora, ecco i nostri voti sulla prima giornata di campionato.

10

Muriel. Cambia da solo una partita. Se non glielo diamo a lui a chi glielo diamo?

9

F.C. Inter. D’accordo, il Lecce non è il Liverpool, ma Conte e Marotta  hanno dimostrato che le loro non erano chiacchiere sotto l’ombrellone.

Simone Inzaghi. Meglio di così come poteva fare la sua squadra?

8

Attacco del Napoli. Quattro goal a Firenze (tre anche di ottima fattura), dimostrano che il reparto anche quest’anno promette bene.

Rodrigo Becao, eroe per un giorno e se ci prende gusto, chissà…

Brescia. Poteva fare un esordio migliore?

Chiesa. Si beve più volte Koulibaly (che non è propriamente l’ultimo) e i difensori partenopei come un crodino.

7

Sarri. Anche se convalescente, è ovvio che la formazione di Parma è farina del suo sacco. Dimostra grande intelligenza, alla faccia di chi lo bolla integralista. Sa che la sua squadra  non può essere già in forma, perciò presenta una formazione “usato sicuro”, che per il momento è quella che dà maggiori garanzie. Pian pianino, si vedranno anche i nuovi, almeno crediamo. L’azione che ha portato Ronaldo davanti a Sepe (goal incredibilmente fallito dall’asso portoghese), ci pare un’azione che abbiamo visto più volte a Napoli gli anni scorsi..

Zaza. Abilità e fortuna nei suoi due goal, che lo dimostrano già in condizione. Mancini avrà preso certamente appunti.

5

Difesa del Napoli. Incerta. Sabato c’è Ronaldo con la sua banda, deve migliorare altrimenti sono dolori…

4

Difesa della Roma. Fonseca appena arrivato ci ha fatto vedere un nuovo schema in questo reparto: lo”schema a gruviera”, tanti erano i buchi che lasciavano i difensori. Prende tre goal che neppure una squadra di seconda categoria…

3

A.C. Milan. Per forza Piatek non segna, non segnerebbe neanche Superman in una squadra che non passa la metà campo. Certamente può fare meglio, anzi deve assolutamente fare meglio, c’è da augurargli che sia solo un problema di preparazione. Giampaolo è un ottimo allenatore, lo sa anche lui che la squadra domenica è stata impresentabile, dovrà lavorare parecchio.

0

Lo diamo a Mertens per la simulazione, ma pure all’arbitro Massa e ai suoi collaboratori  perché (a questo punto è lecito supporlo), invece del VAR hanno preferito guardare un film porno.  E’ l’unica spiegazione plausibile per il rigore concesso al Napoli. A onor del vero anche il rigore concesso alla Fiorentina ci è parso fuori luogo (nuove regole un paio di ciufoli, quello non è un rigore da dare).

PREMIO CORAZZATA POTEMKIN: all’IFAB. Le nuove regole al momento fanno più confusione di quella che già c’è, invece di semplificare, dunque sono come il celebre film: UNA CAGATA PAZZESCA.

(La fotografia è stata tratta dal sito www.repubblica.it)