La Serie A 22/23 da tre a dieci-Trentacinquesima giornata

I voti alla trentacinquesima giornata di Serie A.

Partiamo con la Lazio (6) che pareggia contro un buon Lecce (7). I biancocelesti non sono sembrati brillanti, ma alla fine hanno raggiunto il pareggio (giusto per quanto si è visto), contro i salentini, trascinati da un super Oudin (9 per la doppietta, realizzata con due goal uno più bello dell’altro).

La Salernitana (7) porta a casa tre punti importanti contro un’Atalanta (5) che fatica a trovare la via del goal. 9 per il goal a Candreva, che sblocca una partita che sembrava ormai destinata allo 0-0. 4 a Dia per il goal sbagliato sottoporta “alla Blissett”.

Lo Spezia (8) batte un Milan (5) sottotono e che nonostante un primo tempo in cui crea, non riesce ad esprimersi ai livelli dello scorso anno. I liguri sarebbero potuti passare prima in vantaggio non fosse stato per Maignan (8). 10 per la punizione capolavoro di Esposito.

L’Inter (7) dimostra di continuare ad essere in salute, sconfiggendo un Sassuolo (7) che pure ha prodotto e ha espresso gioco. I quattro goal presi dagli emiliani non devono ingannare (due sono arrivati su autorete, deviando in porta palloni che non sarebbero andati da nessuna parte). 10 a Lukaku per il primo goal, 9 a Berardi per l’assist a Henrique sul goal del 3-2.

Un buon Torino (8), propositivo e organizzato, supera un Verona (5) deludente per quanto espresso, dal momento che per i veneti il match era decisamente importante. 10 a Vlasic per il goal.

Bel match a Firenze, tra occasioni, pali e interessanti momenti di gioco. La Fiorentina (8) si dimostra in forma e si dimostra superiore ad un’Udinese che pur non è stata a guardare (6 ai friulani). 9 allo slalom con cui Bonaventura realizza il suo goal (anche se la difesa dell’Udinese merita 4 per la modalità con cui si è fatta infilare).

Un Monza sempre più sorprendente (9 ai brianzoli) strapazza un Napoli (5) che avendo già vinto, è apparso “rilassato”. I lombardi hanno meritato il successo a coronamento di un’ottima prestazione. 10 all’azione che a portato Mota al goal: da Playstation! 8 al goal di Petagna.

Pareggio a reti inviolate tra Bologna e Roma (6 a tutte e due le compagini), in una gara in cui un punto a testa è stato il risultato più giusto. Menzione per la parata di Skorupski su Belotti (da 9) nel primo tempo.

Vince la Juventus (7), che dopo un primo tempo senza infamia e senza lode, nel secondo tempo fa valere la sua superiorità su una Cremonese (5) quasi mai pericolosa. 9 al goal di Fagioli e un in bocca al lupo a Paul Pogba.

Infine è pareggio tra Sampdoria ed Empoli (6 a tutte e due le squadre), con i toscani che premono di più e alla fine raggiungono un meritato pareggio. 3 a Baldanzi e Caputo per l’occasione da goal sprecata in una maniera da “Oggi le Comiche”.

La Serie A 22/23 da meno cento a dieci-Trentaquattresima giornata

I voti alla trentaquattresima giornata di campionato.

Iniziamo con un bel Milan (8), che stende una Lazio (5) poco incisiva e che subisce a larghi tratti il dominio rossonero. 10 a Theo Hernandez per il suo supergoal, 3 alla difesa biancoceleste per il pasticcio con cui manda in porta Bennacer.

L’Inter (8) sbanca l’Olimpico, superando una Roma che (come la Lazio a Milano) è poco incisiva. I nerazzurri hanno meritato il successo, dimostrandosi superiori agli avversari. 4 ad Ibanez per l’ingenuità con cui da l’avvio all’azione del 2-0 interista.

Una Cremonese cinica (6) ha ragione su uno Spezia (7) che produce molto, ma concretizza poco  un po’ per imprecisione, un po’ per sfortuna (la traversa di Shomurodov) e un po’ per un super-Carnesecchi (migliore in campo: 9). 8 al colpo di testa di Vasquez.

Una buona Juventus (7) raggiunge il secondo posto sconfiggendo un’Atalanta (6) che ha prodotto qualcosa, ma concretizzato poco. I bianconeri si sono dimostrati efficaci, rischiando poco e dimostrandosi pericolosi quando hanno prodotto qualcosa in fase offensiva. 8 a Iling Junior per la caparbietà dimostrata sul primo goal, 10 a Vlahovic per il suo. -100 ai vergognosi cori contro Vlahovic da parte della curva bergamasca.

Bella sfida fra Torino e Monza (7 ad entrambe), con due compagini che dimostrano di essere “squadre” e che non disdegnano di giocare a calcio. 8 a Sanabria e 9 a Caprari per i loro goal.

Il Napoli (7) festeggia lo scudetto con una buona prestazione, contro una Fiorentina (6) che ha comunque cercato di impensierire gli avversari. Menzione per Terracciano, che prima compie un’ingenuità clamorosa che costa un rigore a favore degli avversari (roba da 2) e poi si fa perdonare parandolo (9).

Il Verona (8) conquista tre punti pesanti come un macigno, contro un Lecce (5) poco produttivo. Gli scaligeri hanno meritato il successo, giunto grazie ad un gran goal di Ngonge (10).

L’Udinese (8) sconfigge una Sampdoria che ritorna tristemente in Serie B dopo un’annata da dimenticare. I blucerchiati (5) sono sembrati smarriti e rassegnati al loro destino. Unica nota positiva la bella prestazione di Ravaglia (8).

L’Empoli (8) vince meritatamente contro la Salernitana (5), il cui miglior giocatore in campo è stato Ochoa (9 per le parate, soprattutto quella sul colpo di testa di Caputo ad inizio partita), il che dice tutto. I toscani avrebbero addirittura meritato di vincere con un punteggio più largo per la mole di gioco espressa. 9 al gesto tecnico con cui Piaca realizza il goal che (purtroppo per lui) gli annullano per un fuorigioco.

Bella gara nel derby emiliano tra Sassuolo e Bologna (7 a tutte e due le squadre), in cui le due formazioni si sfidano a viso aperto, giocando anche un bel calcio. 9 al goal di Berardi, 10 a quello di Dominguez.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentaduesima giornata

I nostri voti alla trentaduesima giornata di Serie A.

Iniziamo dal Lecce (7) che merita la vittoria, anche se deve ringraziare un super-Falcone (9) che con due grandi parate (una nel primo tempo e una nel secondo) permette ai salentini di affermarsi contro un’Udinese non brillantissima, ma che ha comunque avuto le sue occasioni (6 ai friulani).

Il Monza (7) continua il suo bel momento espugnando La Spezia, contro un avversario (5) che sul campo si è dimostrato inferiore. 10 a Ciurria per il suo bellissimo goal, 4 a Dragowski perché sul goal del 2-0 è uscito decisamente “Ad Minchiam”.

E’ pareggio tra Roma e Milan (6 a tutte e due le compagini), con i rossoneri che forse hanno premuto di più, ma con i giallorossi che non sono stati a guardare. I due goal sono più frutto di errori difensivi che non prodezze individuali, anche se Abraham merita 8 per il goal.

L’Atalanta (7) vince a Torino, contro un avversario che comunque gli ha reso la vita non facile (6 ai granata), cercando di rispondere ai bergamaschi (che nel finale hanno comunque premuto di più, meritando a nostro avviso la vittoria). 4 a Milinkovic-Savic perché sul primo goal si è lasciato sorprendere troppo facilmente sul suo palo, 9 all’accelerazione con cui Zapata (bentornato!) regala il successo alla sua squadra.

L’Inter (7) vince meritatamente contro una Lazio (6) che dopo un avvio difficile, trova il goal (più per demeriti altrui che per meriti propri, se vogliamo essere sinceri) e cerca di giocarsela. 3 sia ad Acerbi per l’errore che porta al goal di Felipe Anderson, che a Vecino per l’errore che permette a Lautaro (8, torna ad essere il punto di riferimento davanti) di andare in porta. 9 all’acrobazia di Goessens che vale il goal del 2-1.

Festa rimandata per il Napoli (7), che domina il match, ma non riesce a prevalere contro ad una Salernitana brava a non mollare (6 agli amaranto). 10 a Dia per il goal, 8 a Ochoa per le parate.

Il Verona (6) non approfitta dello scivolone dello Spezia e si ferma sul pareggio contro una Cremonese (7) che ha il merito di continuare a lottare e che forse, se non fosse stato per l’espulsione di Quagliata (ingenuità da 2), avrebbe potuto aggiudicarsi l’intera posta. 9 a Verdi per il goal e 9 a Montipò per la parata nel finale su Dessers: come un goal. 3 a Depaoli per l’”assist” a Okereke.

Vince il Sassuolo, (7) contro un buon Empoli (7), che forse non meritava la sconfitta. I neroverdi la spuntano nel finale grazie ad un super-Berardi (10), che trascina la sua squadra alla vittoria (è lui senza dubbio il “Man of the Match”). 10 anche al bellissimo goal di Cambiaghi, zero a Pinamonti per il modo in cui si fa espellere: da zulù.

Goleada della Fiorentina (8), che batte una Sampdoria (4) ormai parsa rassegnata al suo destino (nonostante un buon inizio). 10 al goal di Castrovilli.

La Juventus (7) pareggia contro il Bologna (7) una partita iniziata male, ma che sarebbe potuta finire diversamente se i bianconeri avessero concretizzato di più in base a quanto creato. Di solito si rimprovera agli uomini di Allegri di creare poco, ma stavolta di occasioni ne hanno prodotte, solo non le hanno sfruttate. 5 all’ingenuità di Danilo sul rigore, 7 a Milik per il goal, 1 invece sempre al polacco per come ha tirato il rigore (spiegargli che l’area di rigore non è una balera?). Buona prova dei felsinei, che ribattono colpo sui colpo ai bianconeri, dimostrando di non occupare per caso la posizione di classifica che occupano.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Trentunesima giornata

I voti del nostro blog alla trentunesima giornata di campionato.

Il Verona (7) “scalda” la lotta per la salvezza, battendo un Bologna (5) che si sveglia solo nel finale. 9 al delizioso pallonetto di Dominguez, 3 all’errore di Orsolini sotto porta, che poteva valere il 2-2. 9 al “Man of the Match” Verdi.

La Salernitana (9) domina il match col Sassuolo (5), che reagisce timidamente dopo il 2-0, ma che nel complesso dell’incontro si dimostra inferiore ai campani. 8 alla rasoiata di Coulibaly.

Un ottimo Torino (9) sbanca l’Olimpico e porta a casa tre meritati punti contro una Lazio (5) scialba, con poche idee e che subisce molto (forse troppo). 5 a Provedel perché sul bel tiro di Ilic (8) non ci è sembrato impeccabile.

E’ pareggio tra Sampdoria e Spezia, in una bella gara in cui le due compagini liguri si sono affrontate a viso aperto (7 a tutte e due). Forse lo Spezia ha attaccato di più (specie nel secondo tempo), ma alla fine il pareggio ci sta. 8 allo stacco di Amione sul goal dell’ 1-0.

L’Inter (7) soffre nel primo tempo, contro un Empoli (6) ben organizzato, ma che alla fine cede davanti alla superiorità tecnica dei nerazzurri. 9 a Lukaku, senza dubbio “Man of the Martch”.

Un Monza tenace (7) recupera due goal ad una Fiorentina (5) che dopo essersi portata sul 2-0 cede palesemente l’iniziativa ai brianzoli, che vincono meritatamente. Unica nota stonata è l’errore di Colpani sul 2-2 (roba da Luther Blissett dei tempi d’oro), da 3.

Un Udinese che torna simile a quella ammirata ad inizio stagione supera una Cremonese (4) ridotta dai friulani a sparring-partner. Noi diamo 10 all’Udinese per la partita e per i goal dell’ 1-0 e del 3-0. Il primo è una perla di Samardzic, il terzo è frutto di una bellissima azione.

Un Milan “pratico” (6 ai rossoneri) supera un buon Lecce (7) che ha il torto di non concretizzare quanto crea, ma che comunque ha dimostrato personalità, sfidando a viso aperto il Milan, la cui arma in più è stata Leao (9), il “Man of the Match”.

Verniamo al big-match di questa giornata. Il Napoli (6) vince contro la Juve (6) al termine di una partita che sembrava incanalata verso lo 0-0, ma si è accesa negli ultimi venti minuti. I partenopei ormai possono già preparare la festa-scudetto (ormai è questione di poco tempo), grazie al bel goal di Raspadori (9). La Juve invece fa fatica a produrre azioni, concede poco agli azzurri, ma gli è fatale la “dimenticanza” di Raspadori. Il peggiore in campo è comunque l’arbitro Fabbri (4), che insieme ai suoi colleghi del VAR non punisce Gatti per il gesto nei confronti di Kvaratskhelia (gesto da zero) e annulla il goal a Di Maria per un fallo di Milik (ma il polacco tocca prima il pallone).

Infine tre punti importanti per l’Atalanta (7) che supera meritatamente una Roma (5) che forse ha risentito delle fatiche di giovedì in Coppa. 8 asi bei goal di Pasalic e Pellegrini, 2 a Rui Patricio per il grossolano errore sul goal del 3-1.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Ventiduesima giornata

I voti alla ventiduesima giornata.

Iniziamo con Milan-Torino. Il Milan (6) vince ma non convince ancora, contro un Torino (6) volitivo ma sterile. 8 a Giroud per il goal da bomber.

Bella gara tra Empoli e Spezia (7 a tutte e due le compagini), con i liguri che vanno in vantaggio ma si fanno rimontare (2 ad Esposito: fallo ingenuo che ha riaperto una partita che probabilmente era chiusa, visto che la sua squadra vinceva 2-0 in undici contro dieci). 9 a Vicario per le due prodigiose parate sul primo rigore di Verde (è vero: purtroppo per lui si sono rivelate inutili, ma il gesto tecnico va apprezzato). 10 a Verde per il suo super-goal.

La Roma (7) a Lecce gioca bene, costruisce, ma non riesce a trovare la stoccata decisiva, contro un Lecce (6) ben organizzato ma che deve molto a Falcone (9): migliore in campo.

Bella sfida all’Olimpico tra Lazio e Atalanta, con i bergamaschi sugli scudi (8) e una Lazio (6) che crea ma non concretizza, anche a causa della pessima serata di Immobile (4, fallisce due goal che uno come lui dovrebbe realizzare). 9 al goal di Zappacosta.

Scoppiettante primo tempo fra Udinese e Sassuolo, con due squadre (7 a tutte e due) che si affrontano a viso aperto. I friulani nel secondo tempo creano forse di più, ma alla fine il pareggio ci è sembrato giusto.

Bella vittoria per il Monza (8), che espugna Bologna con una prestazione attenta, precisa, senza sbavature, dimostrandosi sempre più una solida realtà. Il Bologna (5) perde e non riesce a produrre granché. 8 a Petagna per l’azione personale che genera il goal-partita di Donati.

Vince la Juventus (7), non brillante ma efficace, che non concede molto ad una Fiorentina (6) che comunque ha cercato di insidiare i bianconeri. Molto lavoro al VAR per l’arbitro Fabbri, che alla fine se l’è cavata (7). 3 a Kean per il goal divorato “alla Blissett”.

Tutto facile per un Napoli (9) sempre più sicuro di sé e sempre più dominatore del campionato contro una Cremonese (5) sparring-partner. I partenopei confermano ancora una volta la loro forma e la loro forza. 8 a Kvaratskhelia per il goal.

Il Verona (7) vince e guadagna tre punti pesanti contro una Salernitana (6) che nel finale avrebbe potuto pareggiare (4 a Piatek perché quei goal lì un centravanti deve farli). Gli scaligeri sono stati superiori per gran parte del match, nel finale sono calati e per poco i campani non ne hanno approfittato.

L’Inter (7) domina ma non trova la giocata vincente contro una Sampdoria (6) volitiva e che alla fine riesce a strappare un punto con le unghie e con i denti.

La Serie A 22/23 da meno settanta a dieci-Sedicesima giornata

I nostri voti alla sedicesima giornata di Serie A.

Cominciamo con il Milan (8) che sfodera una prova convincente a Salerno, molto più convincente di quanto dica il risultato, contro una Salernitana (5) che ha cercato una reazione (riuscendo pure a segnare), ma nulla ha potuto contro i rossoneri. 8 a Leao per la prova, 5 a Giroud per la scarsa incisività sotto porta.

Tre punti d’oro (meritati) per la Sampdoria (7), che grazie a due bei goal (da 9 quello di Gabbiadini, agevolato anche dalla difesa avversaria, non proprio attenta, da 9 pure quello di Augello), contro un Sassuolo (5), che è alla quarta sconfitta in cinque gare.

Partita da 6 politico a tutte e due le squadre quella tra Torino e Verona, con il pareggio che alla fine è giusto. 10 a Miranchuk per il bellissimo goal.

Partita emozionante a La Spezia tra Spezia e Atalanta, con i liguri (7) che avrebbero meritato qualcosa in più, mentre per i bergamaschi (6) il pareggio è oro colato per quanto si è visto. 5 a Zovko, giacché su entrambe i goal non ci è sembrato impeccabile.

Il Lecce (7) vince e ribalta una partita che sembrava essersi messa male, contro una Lazio (5) che nel secondo tempo è sparita. 8 all’azione leccese che porta al goal del 2-1 di Colombo.

La Roma (6) dopo aver fatto un buon primo tempo cala e alla fine rischia contro un Bologna coriaceo (6 agli emiliani). 9 al salvataggio finale di Abraham, praticamente come un goal.

Tutto sommato bella sfida fra Fiorentina e Monza (7 a tutte e due le squadre), con i toscani che non riescono ad imporsi pur creando, contro un avversario che non è rimasto a guardare. 8 alla sassata di Cabral che porta i viola in vantaggio, 9 all’azione del pareggio brianzolo finalizzata da Carlos Augusto. 3 a Petagna per il goal che si è divorato.

Altra vittoria di “cortomuso” per una Juventus (6) che dimostra di avere ancora problemi. La Cremonese (6) non è certo rimasta a guardare e ha sfiorato la segnatura in più di un’occasione. 8 a Milik per la punizione decisiva.

E’ pareggio tra Udinese ed Empoli (6 a tutte e due le squadre), coi friulani che dopo il goal cercano ostinatamente il pareggio e lo trovano meritatamente. Bene Caputo, che si presenta con un assist al bacio (da 8) per Baldanzi.

Concludiamo giungendo al match più atteso: quello tra Inter e Napoli, coi nerazzurri usciti meritatamente vincitori, fornendo una prova da 9 (9 che merita anche Inzaghi, visto che quando l’Inter gioca male finisce sempre sotto accusa, allo stesso modo è giusto riconoscergli anche qualche merito). Il Napoli (5) ci è sembrato meno brillante del solito e ha subito per lungo tempo la squadra avversaria, ma ci può stare visto il campionato che sta facendo.

Da 9 l’azione del goal interista.

Inoltre

-70  ai cori razzisti dei tifosi laziali a Lecce.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Quattordicesima giornata

I voti alla giornata numero quattordici del campionato di Serie A.

Iniziamo col Napoli (7) che, forse un po’ meno bello delle altre volte ma efficace, batte un Empoli (5) che ha il merito di resistere per quasi settanta minuti agli azzurri, per poi crollare per un’ingenuità individuale (4 a Marin per il fallo “da pollo” su Osimhen). 8 a Zielinski per il suo goal.

Uno Spezia (8) bello ma sprecone (nel primo tempo poteva fare più di un goal) meritava di più dell’Udinese (6) che subisce per gran parte del match, anche se poi per poco alla fine non gli riesce il colpo grosso (con la traversa di Wallace, tiro comunque da 8). 8 alla combinazione Ampadu-Reca sul goal dell’1-0 ligure.

Si è giocato ad una porta sola a Cremona, dove il Milan (7) ha dominato, ma non è riuscito a trovare la stoccata vincente, un po’ per demeriti suoi, un po’ grazie a Carnesecchi (8). La Cremonese riesce a portare a casa un punto importante, anche se a livello offensivo è mancata e se perdeva non c’era nulla da dire (5 ai grigio-rossi).

Il Lecce (7) approfitta di due minuti di black-out dell’Atalanta (6: non si è espressa al meglio, ma il pareggio lo meritava) e porta a casa tre punti importantissimi. E’ giusto però sottolineare che nel secondo tempo si è giocato quasi sempre nella metà campo salentina. 8 a Di Francesco per la freddezza dimostrata nel realizzare il goal del 2-0, 3 a Koopmeiners per il goal sbagliato nel finale, come spesso amiamo ripetere: roba da Blissett.

Sassuolo (7) e Roma (6) pareggiano, con gli emiliani che hanno costruito di più, mentre i giallorossi sono stati più “attendisti”.  9 a Pinamonti per il goal da “bomber di razza”.

Una bella Fiorentina (8) ha ragione di una Salernitana (6) che nel primo tempo poteva chiudere con un passivo più pesante di 1-0, anche per merito di una parata strepitosa (da 9) di Sepe su Kouame. Bella l’azione del goal di Bonaventura (da 8).

L’Inter (10) dopo un avvio incerto domina il match col Bologna (3: perdere a San Siro con l’Inter ci sta per i felsinei, ma 6 goal sono troppi, anche perché potevano essere di più), dimostrando di aver assorbito la sconfitta con la Juve. 10 a Dzeko per il goal del pareggio, che ci ha ricordato la magia di Zidane nella Finale di Champions 2002 contro il Leverkusen. 9 a Di Marco per la sassata su punizione che porta i nerazzurri sul 2-1.

Un Torino solido (7 ai granata) sconfigge una Sampdoria sempre in crisi (l’ “effetto Stankovic” sembra già passato) e poco incisiva (5 ai blucerchiati). Juric e i suoi guadagnano tre punti importanti per la classifica e lo fanno con merito. 8 a Vlasic per la bravura con cui si gira e conclude sul goal del 2-0.

Vince di nuovo la Juve (e sono cinque di fila), senza entusiasmare, neppure senza correre rischi particolari. I bianconeri (6) si dimostrano solidi e tornano nel gruppo delle prime. Il Verona (5) non crea particolari grattacapi alla Juve. 2 a Bocchetti per l’uscita da giargianese a fine partita: quello di Bonucci non è rigore e quello di Danilo neppure (a norma di regolamento è così, piaccia o no).

La Lazio (7) batte il Monza e si ritrova seconda in classifica. I biancazzurri controllano il match e trovano il goal vittoria con un bel guizzo di Romero (8), bravo a trovarsi pronto nell’occasione. I brianzoli (6) creano pure loro qualche occasione e sono sfortunati sul gioiello di Petagna (10 per il gesto tecnico lo merita comunque), che forse avrebbe indirizzato diversamente l’incontro.

 

 

 

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Prima giornata

Si ricomincia!

Rieccoci coi nostri voti al campionato.

Prima di iniziare però, consentiteci un pensiero e un ricordo per Claudio Garella, per noi cresciuti col calcio degli anni 70/80 semplicemente Garellik. Ciao Claudio! Che la terra ti sia lieve.

Ora ricominciamo.

Il Milan esordisce col botto, disputando un’avvincente partita contro l’Udinese. I rossoneri (7) vincono non senza problemi, contro un avversario coriaceo (6 ai friulani).  Su tre goal (quello del 2-2, del 3-2 e del 4-2) pesano evidenti errori difensivi, ma siamo solo alla prima giornata, c’è tempo per migliorare…Sugli scudi Rebic (8). Per noi quello su Calabria è rigore, perciò Marino poteva farne a meno di piantare tutto quel can-can a fine partita (2 al Ds friulano).

L’Atalanta passa a Genova contro una buona Sampdoria (7), che perde ma ha parecchio da recriminare. I blucerchiati infatti hanno creato occasioni e diciamo la verità: non sono stati fortunati, ma se giocano così il campionato sarà sicuramente meno tribolato di quello dell’anno scorso. I bergamaschi (8) a tratti ci hanno fatto rivedere l’Atalanta che gli amanti del calcio hanno ammirato negli ultimi anni. 9 a Lookman per il goal e per la freddezza con cui lo ha realizzato. Grida vendetta il goal annullato a Caputo (per cosa? Quello di Leris sarebbe fallo? A noi è parsa una furbata di Maelhe, che andrebbe squalificato per comportamento anti-sportivo, vista la sceneggiata da zero), quindi 2 all’arbitro Dionisi e ai suoi collaboratori.

L’Inter (6) suda le proverbiali sette camicie per portare a casa i tre punti, contro un buon Lecce (7), organizzato e ben messo in campo. Da registrare una super-parata di Handanovic (a quanto pare non è ancora da pensionare) e una super-parata di Falcone (9 a tutti e due i gesti). Lukaku (7) si ripresenta subito bene.

Bene il Torino (8), che sfodera una prova convincente a Monza, dimostrando già un buon impianto di gioco (bravo Juric!), nonostante il mercato volto più alle cessioni che agli acquisti. Il Monza (5) ha forse pagato l’emozione e la tensione per il debutto in A, ma c’è tempo per recuperare!

La Lazio (7) fatica, ma alla fine vince meritatamente contro un Bologna (6) ostico. Luis Maximiano (2) si presenta subito alla grande, facendosi espellere da pollo, idem Soumaoro (3), la cui ingenuità è meno evidente, ma altrettanto grave perché priva la sua squadra del vantaggio di un uomo in più.

Vince la Fiorentina (6), faticando, contro una Cremonese coriacea (6). Due goal (quello del 2-2 e quello del 3-2) sono viziati da palesi tavanate dei portieri (Gollini e Radu), che meritano entrambe 2, anche se chissà come mai tutti danno solo addosso a Radu. Bello il goal di Jovic (8).

Una tavanata di Vicario (4) su tiro non irresistibile di N’Zola regala tre punti allo Spezia (6), contro un buon Empoli (7), che ha creato ma non ha concretizzato, giocando però a calcio. 8 a Dragowski per la parata iniziale.

La Roma (8) domina a Salerno. Il risultato ci è parso bugiardo giacché poteva essere più rotondo, vista la mole di occasioni create dai giallorossi, contro una Salernitana (5) inerme davanti alla forza degli uomini di Mourinho. Bene il tandem Zaniolo-Dybala (8), che dimostra di poter far sognare i tifosi della Roma. 9 alla parata iniziale di Sepe su Zaniolo.

Un Napoli spettacolare (10) domina a Verona, contro un avversario (5) che ci è sembrato ancora fuori condizione. Subito liete novelle da Kvaratskhelia (9) e da Osimhen (il suo goal a nostro avviso è un gran goal, da 9).

Liete novelle pure per la Juventus (7), che dopo un avvio stentato vince e sbriga la pratica Sassuolo (5, bene la prima mezz’ora, poi?). Subito decisivo Di Maria (8), senza dubbio migliore in campo, mentre ad inizio partita si è registrato un evento che a Torino non vedevano da anni, un fenomeno inspiegabile da sottoporre ai migliori scienziati del mondo: Alex Sandro ha fatto uno scatto sulla fascia!

Superpagellone finale del campionato 2021/22

Non poteva mancare il “Superpagellone” finale del campionato (anche perché l’avevamo promesso).  Analizzeremo squadra per squadra.

10 e Lode

AC MILAN Campionato eccezionale. Vittoria meritata, conseguita attraverso un percorso iniziato due anni fa, quando i rossoneri ingaggiarono Pioli tra la diffidenza generale. Diffidenza che è bene ricordarlo, era anche in seno alla dirigenza (ad un certo punto era fatta con Rangnick). Con pazienza, scelte coraggiose (si è rinunciato al portiere della Nazionale), ingaggi che non sembravano chissà cosa ma che si sono rivelati azzeccati (Ibrahim Diaz, Saelemaekers, Giroud), valorizzazione di calciatori (Tomori, Kalulu, Tonali aspettato dopo che l’anno scorso non aveva brillato, ma soprattutto quello che  quest’anno è stato un vero tornado: Leao), una presenza carismatica come Ibra, è arrivata una vittoria strameritata e ben costruita. CHAPEAU!

9

HELLAS VERONA All’inizio la partenza non è stata delle migliori, ma con l’arrivo di Tudor è cambiato tutto. I veronesi hanno offerto un ottimo calcio, propositivo anche contro squadre più attrezzate, disputando, per le loro possibilità, una bellissima stagione e valorizzando diversi giocatori.

8

FC EMPOLI Salvezza raggiunta in anticipo, mostrando a tratti anche un ottimo calcio (e senza avere fenomeni in squadra). Le vittorie con la Juve a Torino e col Napoli andata e ritorno (tutte meritate), resteranno nella storia del club! Bravi a tutti (naturalmente Andreazzoli compreso)!

ACF FIORENTINA Complimenti ai viola per la bella stagione. Le ultime annate non è che fossero state entusiasmanti, quest’anno invece si è vista per lunghi tratti una buona squadra, con un’ottima idea di gioco, che anche quando è stata senza Vlahovic ha dimostrato il suo valore. Merito di tutti, in primis, a nostro avviso, di Vincenzo Italiano.

SS NAPOLI  Riteniamo che gli azzurri abbiano disputato un bel torneo, anche a livello di gioco. Purtroppo per loro hanno gettato via diversi punti e tutte le volte che avrebbero potuto confermare di lottare per lo scudetto, hanno perso. Questo è il grande rammarico che devono avere, l’aver buttato via punti e occasioni, per mezzo delle quali la loro (comunque positiva) stagione avrebbe potuto assumere altri connotati. Spalletti ha comunque svolto un buon lavoro.

SASSUOLO CALCIO Dionisi non ha certo fatto rimpiangere De Zerbi. Gli emiliani hanno dimostrato di saper giocare bene e si sono tolti parecchie soddisfazioni, andando a conquistare punti contro squadra più forti (a Torino e a Milano con le milanesi in particolare). L’unico rimpianto è costituito dai troppi punti persi contro le squadra che erano alla portata, con i quali la classifica sarebbe potuta essere ancora migliore. Annata comunque più che positiva.

SPEZIA CALCIO Salvi per il secondo anno di fila, giocando a tratti anche un ottimo calcio. Bravi! Bravo anche Thiago Motta, che sebbene sia stato messo in discussione, non ha mollato, anzi è stato intelligente mettendo a frutto anche quanto Italiano aveva già seminato.

7

ATALANTA BERGAMASCA Dopo tre anni non giocherà più in Europa e questa potrebbe essere vista come una regressione (e in parte lo è). Noi invece pensiamo che ci aveva troppo ben abituato prima. Quest’anno poteva fare di più? Forse. Resta il fatto che comunque anche se non come gli altri anni, momenti di bel gioco ne ha regalati, anche se con meno continuità.

FC BOLOGNA Salvezza ottenuta in anticipo e in tranquillità, facendo qualche scherzetto a Inter, Milan e Juventus e giocando a tratti pure un buon calcio. Bravi! E bravo anche Sinisa, rivelatosi ancora una volta nocchiero affidabile.

FC INTERNAZIONALE Tutti dicono adesso che l’Inter poteva vincere il tricolore con più attenzione. I nerazzurri infatti hanno perso diversi punti per strada, ma diciamo la verità: ad agosto, quando i debiti erano tanti e Lukaku e Hakimi sono volati verso altri lidi per far cassa, chi avrebbe detto che l’Inter avrebbe lottato fino all’ultimo per lo scudetto? Perciò noi giudichiamo la loro stagione in campionato più che positiva, anche se, per come si erano messe le cose, forse avrebbero potuto di nuovo cucirsi lo scudetto sulla maglia.

SS LAZIO L’arrivo di Sarri, lo si sapeva, avrebbe portato un prezzo da pagare, come tutte le novità. Cambiare gioco, modulo, richiede tempo e spesso abbiamo visto i biancazzurri andare in difficoltà. Ci sono stati rovesci clamorosi (derby di ritorno, a Verona), ma anche bei momenti di calcio e alla fine, la zona UEFA è stata raggiunta. Mattone su mattone si fanno i casermoni, qualcosa di buono, per il futuro può nascere. La base c’è, bisogna vedere il mercato come sarà.

TORINO Stagione tra alti e bassi, ma il lavoro di Juric si è già iniziato a vedere. Il Torino ha un’identità e ha il grosso rimpianto di aver buttato via qualche punto di troppo, ma il campionato è stato positivo. Con i giusti innesti, un altr’anno potrebbe esserlo ancora di più a nostro avviso.

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AS ROMA E’ inutile nasconderlo. C’era molta attesa per il ritorno in Italia di Mourinho. Ad un certo punto, lo scrivemmo, tra la Roma di questa stagione e quella di Fonseca trovavamo poche differenze e ci chiedevamo cosa stesse dando in più lo “Special One” a questa squadra. Alla fine del campionato ci sentiamo di dire che, tutto sommato, la Roma ha ancora tanto da migliorare, ma qualcosa, anche a livello di gioco, si sta muovendo. Il sesto posto, per il primo anno, ci può anche stare, soprattutto perché la rosa non è al pari delle prime quattro. Qualche giovane però si è messo in mostra (Abraham e Pellegrini che si è confermato, su tutti), Mourinho non è uno stupido di certo, perciò per il prossimo anno i margini di miglioramento ci sono. Eccome.

US SALERNITANA Nel girone d’andata era spacciata. Poi è arrivato Nicola, sono arrivati diversi nuovi giocatori e i campani hanno raggiunto ciò che sembrava impossibile, con grinta e volontà. Ora servirà riconfermarsi l’anno prossimo, ma a giudicare dal lavoro fatto a gennaio/febbraio sul mercato, la società sembra fare sul serio.

UDINESE CALCIO Anche in questo caso, come in altri precedentemente analizzati, stagione tranquilla e salvezza raggiunta in anticipo. Ad un certo punto Gotti è stato allontanato (peccato, perché a nostro avviso aveva ben lavorato) ed è arrivato Cioffi (che ha lavorato bene anche lui), ma la squadra ha sempre dato l’impressione di non avere problemi a salvarsi.

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FC JUVENTUS Il campionato dei bianconeri è stato deludente. D’accordo gli infortuni, d’accordo Ronaldo che ad inizio campionato se ne va (ma una società attenta se ne accorge e para il colpo. Ora, dirigenti e allenatore o sono sprovveduti, oppure pensavano di risolvere diversamente il problema e non ci sono riusciti. Noi propendiamo per la seconda ipotesi), ma non ci raccontino la balla che con l’allenatore più pagato della Serie A in panchina e la rosa più cara della Serie A, il quarto posto è soddisfacente. Lo ha dichiarato Arrivabene, allora noi gli rispondiamo che se è entrato nel calcio per sparare cazzate, se ne poteva stare in Formula 1. Vlahovic col suo arrivo ha coperto magagne, ma ad agosto, Allegri era tornato con gli squilli di tromba e invece ad aprile lo abbiamo sentito dire di essere soddisfatto di aver pareggiato in casa col Bologna perché con l’Empoli aveva perso.

US SAMPDORIA Non ci ha convinto. Ci attendavamo di più. Certo, non pensavamo che i blucerchiati potessero lottare per lo scudetto, ma con l’organico a disposizione qualcosa in più si poteva fare. L’anno scorso ci si era affidati ad una guida sicura: quella del grande Claudio Ranieri, quest’anno la scelta di D’Aversa (ma sia chiaro, le colpe non sono tutte sue) e il ritorno di Giampaolo non è che abbiano portato migliorie, anzi. Un alibi però la Sampdoria ce l’ha eccome, con la situazione societaria che si ritrova, era difficile per chiunque sia allenare che giocare, tuttavia, come già scritto, ci aspettavamo di più.

FC VENEZIA Ad un certo punto pensavamo che i veneti potessero farcela a salvarsi, ma alla fine si sono dimostrati una squadra non pronta per la A e la retrocessione lo ha dimostrato. Gli auguriamo di ritornarci presto.

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GENOA 1893 Stagione bruttissima, culminata con la retrocessione. I liguri hanno commesso parecchi sbagli, pagandoli. Ballardini l’anno scorso aveva traghettato il club in acque tranquille, è stato mandato via e cosa è stato risolto? Sheva ha fatto ciò che ha potuto, ma non ha certo migliorato la situazione e Blessin è stato chiamato a chiudere le porte della stalla quando i buoi erano ormai in fuga. Il risultato, l’abbiamo visto.

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CAGLIARI CALCIO Con la rosa a disposizione doveva e poteva far di più. Nessuno avrebbe immaginato la retrocessione della squadra ad agosto dell’anno scorso, per cui dalla società, a Mazzarri, passando naturalmente per i calciatori, devono fare tutti un po’ di “Mea Culpa”.

Terminano, per quest’anno, le nostre pagelle al campionato. Un grazie a tutti coloro che durante la stagione ci hanno seguiti. Al prossimo campionato e W IL CALCIO!

 

 

 

La Serie A da due a dieci-Trentaquattresima giornata

I nostri voti alla trentaquattresima giornata di campionato.

Iniziamo con Torino-Spezia. Vittoria ultra meritata dai granata (8), che dominano il match, ben più di quanto lasci pensare il risultato. Lo Spezia (5) è stato ridotto al ruolo di sparring-partner. 8 al “Man of the Match” Lukic.

7 all’Atalanta, che ritrova la vittoria contro il Venezia (5). Dopo un buon inizio, i lagunari si sono ridotti pure loro, come lo Spezia, a fare lo sparring-partner.

L’Inter (9) domina contro una Roma che, dopo un inizio discreto, è stata travolta dai nerazzurri (5 ai giallorossi). Menzione per l’azione del primo goal nerazzurro (10), da far vedere in tutte le scuole calcio e menzione per il goal di Brozovic (9).

Il Verona e la Sampdoria (6 a tutte e due), si dividono la posta in palio. I veneti hanno creato di più, ma i liguri hanno saputo fronteggiarli abbastanza bene.

Vittoria importantissima della Salernitana (8), che può quindi tornare a sperare nella salvezza. La Fiorentina (5) perde meritatamente, lasciando per lunghi tratti l’iniziativa ai campani. Igor (4) compie un errore imperdonabile sul secondo goa. La scena della scarpa di Nicola è uno spettacolo (9).

Bella gara tra Bologna e Udinese (7 a tutte e due), favorita dal fatto che le due compagini ormai possono considerarsi tranquille. Belle le azioni del goal dell’1-0 e del goal dell’1-1 (8 ad entrambe).

Il Napoli (5) getta via un’altra occasione e a questo punto rischia pure il terzo posto. Gli azzurri perdono, non riuscendo a gestire il vantaggio di due goal. Bravo l’Empoli a crederci e a raccogliere una vittoria che, per quanto si è visto, è parsa meritata (8 ai toscani). 2 a Meret per l’errore clamoroso sul goal del 2-2, 9 al “Man of the match” Pinamonti.

Il Cagliari (6) perde immeritatamente a Genoa, dopo aver dominato il secondo tempo. Il Genoa (6) coglie tre punti insperati, che consentono ai liguri di continuare a sperare nella salvezza.

Vittoria strameritata del Milan (9), che dopo lo svantaggio iniziale si riprende e porta a casa tre punti d’oro, contro una Lazio (5) che per lungo tempo ha subito i rossoneri. Menzione per Pioli (9), che comunque vada anche quest’anno ha fatto un lavoro fantastico (e ieri sera ne abbiamo avuto un’altra conferma, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno).

Infine la Juventus (6) vince a Reggio Emilia contro un buon Sassuolo (7). I bianconeri hanno acciuffato nel finale una vittoria “pesante”, che ipoteca la qualificazione Champions, ma i problemi rimangono, dal momento che il loro migliore in campo per noi è stato Szczesny (7), un’altra volta decisivo alla faccia di quelli che ad inizio stagione volevano trucidarlo (e qui, va detto: bravo Allegri che ha continuato a dargli fiducia). Bella l’azione del goal del Sassuolo (9).