La Serie A 23/24 da quattro a dieci-Undicesima giornata

I voti all’undicesima giornata di Serie A. Questa volta i voti negativi si fermano al 4 e non vanno più in giù, per fortuna.

Iniziamo con Bologna-Lazio, gara in cui forse un pareggio sarebbe stato più giusto visto le occasioni create da entrambe le compagini. L’ha vinta il Bologna (6) grazie ad un assist “al bacio” di Zirkzee (9) che manda al goal Ferguson, contro una Lazio (6) che ha il torto di non concretizzare quanto creato.

In Salernitana-Napoli vince il Napoli 2-0 e il migliore in campo è stato Ochoa (9). Questo fa capire quanto gli azzurri (8) abbiano dominato contro una Salernitana (5) ridotta a sparring-partner. 9 al goal di Elmas.

L’Inter (8) vince meritatamente a Bergamo e dimostra di continuare ad essere “in salute”, contro un’Atalanta (6) che comunque ha il merito di non darsi per vinta (anche se sul goal orobico pesa l’ingenuità di Di Marco su Lookman: errore da 4). 10 al goal di Lautaro.

L’Udinese (8) sorprende andandosi a prendere tre punti contro un Milan (5) che sebbene abbia creato, non è comunque un Milan tonico (anzi). 9 alla parata di Silvestri su Giroud.

Un Monza corsaro (8) va a Verona e porta a casa tre punti importanti (e meritati), contro un avversario (5) che nonostante alcune occasioni (9 al tiro di Duda fermato dalla traversa e 4 all’errore di Bonazzoli “alla Blissett”),  nel complesso ha meritato di perdere. 10 al goal del 2-0 di Colombo.

Il Cagliari (7) vince e si dimostra in ripresa contro un Genoa poco incisivo nonostante il goal (5 ai liguri). 8 al goal di Viola, 9 alla parata doppia di Martinez su Zappa prima e Zito Luvumbo poi. 9 a Gudmundsson per il goal in acrobazia, 5 a Puscas per il goal sbagliato nel finale (più che bravura di Scuffet è il calciatore del Genoa che gliela tira addosso).

Gara incredibile all’ Olimpico, con la Roma che al ’90 pareggia e al ’94 vince una partita che pareva persa, contro un Lecce (6) ben ordinato e bravo a concretizzare il contropiede che gli ha dato il vantaggio. La Roma (6) la ribalta, ma dimostra di avere ancora problemi (va però detto che se Lukaku avesse segnato il rigore iniziale, forse la partita avrebbe preso un’altra piega, ma nel calcio contano i goal, non i forse…). 8 all’azione del pareggio della Roma, con il bel cross di Zalewski e l’altrettanto bel colpo di testa di Azmoun.

La Juventus sbanca Firenze e conquista il secondo posto, contro un avversario tosto, che forse avrebbe meritato qualcosa in più. I bianconeri (6) capitalizzano al meglio la prima occasione avuta, giocando poi una gara di contenimento (come spesso suole fare), contro un avversario (6) che attacca, ma va a sbattere sistematicamente contro il muro bianconero, tranne sulla punizione di Biraghi, in cui Szczesny compie un intervento da 10. 8 all’inserimento di Miretti sul goal partita.

Bella gara tra Frosinone (7) ed Empoli (6), coi ciociari più incisivi rispetto ai toscani (e per questo motivo la loro vittoria è a nostro avviso meritata). 10 al goal di Cuni (spettacolo!), 9 al goal di Ibrahimovic, 9 a Cancellieri per il gesto tecnico con cui colpisce sfortunatamente la traversa e 9 per lo stesso motivo diamo 9 a Mazzitelli (che di traverse ne colpisce due, per la serie “Brindiamo alla sfiga”.

Un buon Toro (7) supera meritatamente un Sassuolo (6) meno incisivo rispetto ai granata, ma che si gioca comunque le sue chances. Il Torino costruisce di più, ma sbaglia alcune occasioni che forse gli avrebbero permesso più tranquillità. 8 a Sanabria per il goal e 8 a Laurentié per il bel velo a Thorstved nell’occasione del pareggio, in cui merita anche un 4 Rodriguez per come ha perso il pallone.

La Serie A 22/23 da zero a dieci-Tredicesima giornata

Puntuali come sempre ecco i voti al campionato e segnatamente alla tredicesima giornata.

Iniziamo con Udinese-Lecce, dove le squadre hanno preso un punto ciascuno. Il Lecce (7) ha dominato il primo tempo, meritando il vantaggio e avendo dalla sua anche un po’ di sfortuna (un palo e una traversa…). Nel secondo meglio i friulani (6), che sono pervenuti al pareggio con una bella azione (da 8) in velocità, concretizzata da Beto.

Girandola di emozioni a Salerno, dove Salernitana e Cremonese (7 a tutte e due) danno vita ad un match emozionante, con un finale incredibile. Alla fine però il pareggio ci è parso giusto. 9 a Piatek per la velocità (da bomber di razza) con cui si avventa sul pallone nell’azione del suo goal, 10 ad Okereke per il goal del pareggio, 5 a Carnesecchi perché sul goal di Coulibaly poteva fare di più. Infine per la serie “Brindiamo alla Sfiga” menzioniamo Sepe giacché lui due rigori li para, ma se il primo lo fanno ripetere e sul secondo l’avversario è più veloce dei suoi compagni ad arrivare sul pallone, lui cosa ne può? Comunque lui 10 lo merita perché parare due rigori su due nel giro di pochi minuti non è da tutti.

L’Empoli (7) ottiene tre punti meritati (oggettivamente ha creato di più) contro un Sassuolo (5) che è stato poco incisivo. Bella l’azione del goal di Baldanzi (da 8).

Il Napoli (8) sbaraglia pure Bergamo e si dimostra sempre più squadra da scudetto. I partenopei vincono, non senza soffrire, contro una buona Atalanta (7) che nel secondo tempo è anche un po’ sfortunata (Lookman coglie una traversa). 9 ad Osimhen perché (al di là della buona prova di squadra del Napoli) è lui a sconvolgere gli equilibri nel primo tempo con un goal e l’assist per Elmas (7, bravo a non far rimpiangere Kvaratskheila).

Il Milan (8) vince in “Zona Cesarini” dopo aver praticamente dominato il match, giocando un bel calcio (specie nel primo tempo), contro uno Spezia (6) che prova comunque a dire la sua. 10 a Daniel Maldini per il goal, 9 alla combinazione Bennacer-Hernandez per il goal dell’1-0, 9 all’azione personale di Leao sullo 0-0 che Origi sciupa. Inoltre menzioniamo un Giroud che merita 10 per il goal e 2 per essersi fatto espellere proprio da pollo.

Terzo successo di fila per il Bologna (7), che batte un Torino (5) poco incisivo e che tolto il rigore procuratosi, non produce granché. 8 alla combinazione Vignato-Orsolini con cui gli emiliani pareggiano.

Vince meritatamente la Fiorentina (8) contro una Sampdoria che è tornata sembrare allo sbando (4 ai liguri). Bella l’azione del primo goal di Bonaventura (da 8), 3 a Kouamé per il goal divorato nel primo tempo: roba da Blissett dei tempi d’oro.

Raccoglie tre punti pesanti anche il Monza (7) contro un Verona (5) poco incisivo, la cui prestazione è però condizionata dall’ingenuità di Magnani (roba da 3), che fa restare per un tempo e mezzo i gialloblù in dieci. 9 al goal di Carlos Augusto.

La Lazio (6) vince un derby con poche emozioni e molto nervosismo. La Roma (5) tolta una traversa di Zaniolo (ma trattasi di tiro deviato che, senza deviazione, non andava da nessuna parte) ha prodotto poco. Zero a Radu e Rui Patricio per quanto successo nel finale perché dimostrano di confondere lo Stadio Olimpico con un asilo.

Infine parliamo del derby d’Italia, con la Juventus (7) che dopo un primo tempo di sofferenza nella ripresa sfrutta al meglio il vecchio adagio (ma sempre attuale) “Goal sbagliato goal subito”, contro un’Inter (6) che cala nella ripresa dopo un primo tempo in cui sciupa parecchio. Con due contropiedi ben fatti, senza tanti ghirigori e con un Kostic (9) tornato ai livelli dello scorso anno i bianconeri hanno la meglio su un avversario che può solo fare il “Mea Culpa” per gli errori sottoporta (Lautaro specialmente ieri sembrava Calloni: 4).