Non importa che se ne parli bene o male. L’importante è che se ne parli (O. Wilde)

pjanic

Inter-Juventus, 28.04.2018. Pjanic commette un fallo da ammonizione, ma l’arbitro Orsato non lo ammonisce.

Se lo avesse fatto, essendo il bosniaco già ammonito, sarebbe di conseguenza stato espulso. Fu un errore grossolano, ma di quegli errori che nel campionato se ne vedono tanti.

Qualche giorno fa, dopo due anni (perché non prima?) viene tirato in ballo da Giuseppe Pecoraro, all’epoca procuratore FIGC.

Pecoraro afferma che non esiste il file audio relativo alle parole di Orsato con i colleghi al VAR, concernenti quell’episodio. E dunque a questo punto: VAI DI COMPLOTTO!

Peccato che per le ammonizioni il VAR non possa intervenire e quindi la decisione presa da Orsato c’entra  un fico secco col VAR. Pecoraro dovrebbe saperlo, visto che il regolamento lui, Procuratore Federale, era tra i primi a doverlo conoscere.

Ma poco importa: bisogna per forza sollevare un caso e così da giorni non si parla d’altro. Basta parlare, non importa che si stia parlando solo per muovere la bocca, ma basta muoverla.

Ora però, siccome quello non fu l’unico errore grossolano di quel campionato, a questo punto guardiamoli tutti, non solo un errore, semplicemente perché fa comodo tirarlo in ballo in quanto fa notizia e solleva polemiche di cui tv, giornali e social si cibano.

Vogliamo anche sapere se esistono file audio sul clamoroso rigore negato alla Roma in Roma-Inter che avrebbe potuto portare i giallorossi sul 2-0 e che avrebbe cambiato il destino della partita, vinta 3-1 dai nerazzurri.

Vogliamo sapere se esiste un audio sul goal strabuono annullato a Berenguer in Bologna-Torino, perché il Toro davanti alla legge (sportiva o no) è uguale agli altri.

Vogliamo sapere anche se esistono tutti i file sugli errori arbitrali che hanno subìto le squadre impegnate nella lotta per la retrocessione. Non dimentichiamo infatti che per le squadre piccole rimanere in Serie A o retrocedere significa molto non solo a livello sportivo, ma a livello economico. Lo abbiamo visto quando nel 2004/05 il Bologna dovette retrocedere perché ai piani alti si decise che la Fiorentina andava salvata e così il compianto Presidente felsineo Gazzoni subì un danno finanziario non indifferente.

Invece si parla solo di Inter-Juve, tra l’altro dimenticando che nel primo tempo ai bianconeri non venne concesso un rigore solare per un fallo su Matuidi (esiste l’audio? E cosa si sono detti? Lì si può sapere, perché cosa che Pecoraro non sa, a differenza dei casi di ammonizione, per i casi da rigore il VAR può intervenire, eccome!).

In conclusione Pecoraro ha sbagliato i tempi, ma anche i modi, giacché dimostra di non conoscere un regolamento che lui era tenuto a far rispettare. A questo punto ci chiediamo: in che modo può averlo fatto rispettare, dal momento che, a quanto pare, lo ignorava?

 

La Serie A da zero a dieci-23°giornata

immagini.quotidiano.net

I nostri voti sulla ventitreesima giornata di campionato.

10

VAR DI BRESCIA UDINESE. Complimenti! L’arbitro Piccinini sbaglia clamorosamente, concedendo un rigore che non sta né in cielo né in terra, ma il VAR lo richiama e lui corregge la decisione, ammettendo il proprio errore. Sbagliare sbagliano tutti, come sbaglia un rigore un calciatore, può sbagliare un fischio l’arbitro, l’importante è riconoscerlo. A questo deve servire il VAR, che se usato in questo modo, è una grande risorsa per il calcio. In Brescia-Udinese ne abbiamo visto la sua esatta applicazione e abbiamo visto come dovrebbe essere usato.

9

ATALANTA BERGAMASCA Non finisce mai di stupire.

MARCELO BROZOVIC Il suo magnifico goal è lo spartiacque del derby, che cambia fisionomia, più degli schemi di Conte (urlava pure nel primo tempo, in cui la sua squadra però si è beccata due goal ed è stata salvata dal palo, segno che la differenza la fanno i goal, non le urla o la voce grossa, altrimenti in panchina ci dovrebbe andare un tenore, non un allenatore).

IVAN JURIC La Juve, grazie a Pjanic, lo rimette in partita, ma è indiscutibile che la sua squadra giochi bene, senza avere fenomeni (è un po’ che lo scriviamo). Si pensava che con Milan, Lazio e Juve, avrebbe rischiato il naufragio, invece ha raccolto 5 meritatissimi punti, chapeau.

GIORGIA ROSSI Se lo guadagna sempre, a prescindere.

8

F.C. BOLOGNA Tre punti d’oro e un gioco sempre più convincente. Con Barrow, anche la fase offensiva si dimostra più efficace. Complimenti a tutti, non solo a Sinisa!

U.S. LECCE Il goal di Mancosu è da antologia, ma è tutta la squadra che gioca bene. Ha fortuna sull’episodio di Milik (ma ne parleremo più avanti), ma la fortuna aiuta gli audaci. Loro lo sono stati.

7

JEREMIE BOGA Goal che regala tre punti d’oro. Insieme a “Sergio” Caputo forma una coppia d’attacco veramente efficace e tosta.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Oh, lui il goal lo fa, lotta come un leone, ma cosa deve fare di più? Se gli altri poi nel secondo tempo sono entrati in campo e si sono addormentati, lui a 39 anni non può certo fare miracoli.

S.S. LAZIO Meno brillante, ma comunque guadagna 3 punti d’oro.

CLAUDIO RANIERI Bravo! Avanti così.

CRISTIANO RONALDO Meno male che Sanremo avrebbe dovuto stancarlo! L’unico a non perdere la bussola a Verona.

6

GENOA 1893 Tre punti pesanti, dopo i 2 di Firenze e Bergamo. Avanti così.

5

ROCCO COMMISSO Adesso è ancora colpa dell’arbitro? I suoi “OK”, “Right”, “Prisencolinensinanciusol”, non ci avevano convinto, ci sembravano un modo per cercare di arruffianarsi una tifoseria che cominciava ad essere delusa. Il tentativo è riuscito, lo stadio l’ha acclamato, ma sabato quanti punti e che migliorie ha generato?

MAURIZIO SARRI Vive un momento difficile, la richiesta di aiuto ai senatori dello spogliatoio fa capire che è in palese tribolazione.  Ha difficoltà persino a fare una sostituzione (di ciò ne parleremo dopo). Si parla addirittura di esonero, ma sarebbe veramente incredibile. Agnelli e la Juve non sono Zamparini, arrivare a tanto sarebbe mettersi sullo stesso livello. Primo in classifica, in piena corsa in Champions, in semifinale di Coppa Italia. Sembra questo un bilancio fallimentare? A Verona, pur vedendo poco o nulla del gioco che ci avevano promesso lui e la dirigenza bianconera, la Juve stava vincendo. Certo che se poi Pjanic e Bentancur regalano il pareggio agli avvesari e Bonucci fa fallo di mano, lui che colpe ha?

SPAL Ogni giornata perde occasioni.

F.C. TORINO Ghali cantava “Cambiano i ministri ma non la minestra”. Invece di ministri mettiamoci l’allenatore e otteniamo ciò che sta accadendo in casa granata.

4

MIRALEM PJANIC  Due mesi senza sfornare una prestazione all’onore del mondo cominciano ad essere un po’ tanti. Sarri quando arrivò fece capire che il perno del suo gioco doveva essere lui, ma se lui sul campo risponde così, addio monti sorgenti dall’acque, come scriveva Manzoni.

3

FASE DIFENSIVA ROMA Sembra una giostra.

2

MASSIMO CELLINO Per principio.

1

VAR NAPOLI-LECCE  Il contrario di Brescia-Udinese. Il fallo su Milik era rigore, avere il VAR e commettere errori del genere è inconcepibile.

0

GONZALO HIGUAIN Tocchi 3 palloni in 60 minuti, l’allenatore fa bene a sostituirti, quindi hai poco da fare quella faccia da murupistu. Poi comunque (ma non vale solo per lui), ben avessi giocato bene, sei strapagato anche per accettare le sostituzioni e le decisioni del Mister, giuste o sbagliate che siano.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Quelli che in tv e sui giornali dicono: “Eh, sì, Allegri gestiva bene gli uomini, altro che Sarri”. Nel 2015/16 , dopo aver infruttuosamente cambiato modulo e dopo la sconfitta col Sassuolo, è storia che Allegri trattò con i senatori e tornò al 3-5-2, giacché per lui cominciava a tirare una brutta aria. In televisione infatti a parlare, guarda a caso ci andò Buffon, non “Acciughina”. Quindi perché Allegri quando chiese aiuto ai senatori era intelligente e Sarri che lo fa adesso è un coglione?

PS. Cosa c’entra Achille Lauro? Nulla, ma visto che parlano tutti di lui e non di Diodato che ha vinto meritatamente il Festival, mettiamo una sua foto, magari così la gente si incuriosisce e visita il blog.