La Serie A da due a dieci-Trentaquattresima giornata

I nostri voti alla trentaquattresima giornata di campionato.

Iniziamo con Torino-Spezia. Vittoria ultra meritata dai granata (8), che dominano il match, ben più di quanto lasci pensare il risultato. Lo Spezia (5) è stato ridotto al ruolo di sparring-partner. 8 al “Man of the Match” Lukic.

7 all’Atalanta, che ritrova la vittoria contro il Venezia (5). Dopo un buon inizio, i lagunari si sono ridotti pure loro, come lo Spezia, a fare lo sparring-partner.

L’Inter (9) domina contro una Roma che, dopo un inizio discreto, è stata travolta dai nerazzurri (5 ai giallorossi). Menzione per l’azione del primo goal nerazzurro (10), da far vedere in tutte le scuole calcio e menzione per il goal di Brozovic (9).

Il Verona e la Sampdoria (6 a tutte e due), si dividono la posta in palio. I veneti hanno creato di più, ma i liguri hanno saputo fronteggiarli abbastanza bene.

Vittoria importantissima della Salernitana (8), che può quindi tornare a sperare nella salvezza. La Fiorentina (5) perde meritatamente, lasciando per lunghi tratti l’iniziativa ai campani. Igor (4) compie un errore imperdonabile sul secondo goa. La scena della scarpa di Nicola è uno spettacolo (9).

Bella gara tra Bologna e Udinese (7 a tutte e due), favorita dal fatto che le due compagini ormai possono considerarsi tranquille. Belle le azioni del goal dell’1-0 e del goal dell’1-1 (8 ad entrambe).

Il Napoli (5) getta via un’altra occasione e a questo punto rischia pure il terzo posto. Gli azzurri perdono, non riuscendo a gestire il vantaggio di due goal. Bravo l’Empoli a crederci e a raccogliere una vittoria che, per quanto si è visto, è parsa meritata (8 ai toscani). 2 a Meret per l’errore clamoroso sul goal del 2-2, 9 al “Man of the match” Pinamonti.

Il Cagliari (6) perde immeritatamente a Genoa, dopo aver dominato il secondo tempo. Il Genoa (6) coglie tre punti insperati, che consentono ai liguri di continuare a sperare nella salvezza.

Vittoria strameritata del Milan (9), che dopo lo svantaggio iniziale si riprende e porta a casa tre punti d’oro, contro una Lazio (5) che per lungo tempo ha subito i rossoneri. Menzione per Pioli (9), che comunque vada anche quest’anno ha fatto un lavoro fantastico (e ieri sera ne abbiamo avuto un’altra conferma, se mai ce ne fosse stato ancora bisogno).

Infine la Juventus (6) vince a Reggio Emilia contro un buon Sassuolo (7). I bianconeri hanno acciuffato nel finale una vittoria “pesante”, che ipoteca la qualificazione Champions, ma i problemi rimangono, dal momento che il loro migliore in campo per noi è stato Szczesny (7), un’altra volta decisivo alla faccia di quelli che ad inizio stagione volevano trucidarlo (e qui, va detto: bravo Allegri che ha continuato a dargli fiducia). Bella l’azione del goal del Sassuolo (9).

La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentatreesima giornata

I voti alla trentatreesima giornata di Serie A.

Partiamo da Spezia-Inter. I nerazzurri ritrovano la loro solidità e la loro compattezza (e prendono 7), portando a casa senza tanti fronzoli tre punti fondamentali. I liguri (6) hanno giocato la loro partita, sfiorando il vantaggio all’inizio (8 alla tempestività di Handanovic). Menzione per il goal di Brozovic (9), il goal di Maggiore (8), ma soprattutto zero a NZola, perché puoi sbagliare un goal, puoi giocare male, ma almeno il regolamento lo devi conoscere. Thiago Motta è stato fin troppo bravo, ci fosse stato Mazzone ad uno così gli faceva fare dieci giri di campo a calci nel culo.

Il Milan (6) vince senza infamia e senza lode lo scontro col Genoa (5), rimanendo provvisoriamente al primo posto. Bello il goal di Leao (8).

Vince meritatamente il Cagliari (8), giacché si è giocato praticamente ad una porta sola. Il Sassuolo (5) genera solo un’occasione nel finale, un po’ poco.

Vince meritatamente anche la Salernitana (7), che raccoglie tre punti dopo una buona prestazione, contro una Sampdoria poco incisiva (5 ai blucerchiati). Le colpe non erano tutte di D’Aversa.

L’Udinese vince 4-1 e il risultato dice tutto. Bella gara dei friulani (9), ormai ad un passo dalla salvezza, mentre l’Empoli (5) ha palesato un calo sia atletico sia di gioco. Menzione per il goal di Samardzic (9).

A Firenze si continua giocare bel calcio, con una Fiorentina (9) che domina la gara ben più di quanto dica il punteggio di 1-0. Poco incisivo il Venezia (5).

La Juventus (5) stecca contro un buon Bologna (7), andando non oltre un pareggio che ad un certo punto sembrava insperato. Ma poi è arrivato l’attacco di giargianesite acuta di Medel (inclassificabile). TI è andata già di lusso che non hai beccato rigore e tu invece di stare ai primi danni, regali uno spettacolo indecente, insultando gli arbitri? Per cosa? Il fallo di Soumaoro era netto. Bene ha fatto l’arbitro a sbatterlo fuori. 9 a Morata per il gesto tecnico che ha propiziato il goal di Vlahovic, 3 ad Allegri perché ci sta stufando. La prestazione della Juve è stata insufficiente, allora perché tirare fuori vaccate tipo “Partite così ad inizio stagione le avremmo perse” volendo farci credere che tutto va bene e che lui è stato pagato straprofumatamente per raggiungere gli stessi risultati del suo predecessore (che non aveva mai allenato).

Anche la Lazio pareggia in extremis contro il Toro. I granata hanno giocato una bella partita (8), dimostrandosi per larghi tratti superiori ai rivali. Toro alla grande, Lazio piccina (5).

Il Napoli (5) inizia bene, ma poi si ferma. La Roma (7) raggiunge nel finale un meritato pareggio. 3 a Mourinho: basta….

A Bergamo ci è sembrato di rivedere l’Atalanta di Gasperini che per tanto tempo ci ha deliziato, peccato per i tifosi atalantini che la squadra in questione fosse il Verona. Gara praticamente perfetta dei veneti (10 a loro e a Tudor), eccetto per il goal preso, ma la vittoria è stata strameritata e figlia di una mole di gioco creata. L’Atalanta (5) conferma la crisi di risultati e di gioco che da tempo la attanaglia in campionato.

La Serie A da due a dieci-Trentesima giornata

I nostri voti alla trentesima giornata.

Il Sassuolo (9) dilaga contro uno Spezia (5), parso fin troppo remissivo, la cui unica nota positiva è stata il goal di Verde (9).

Il Genoa (7) continua a sperare dopo una vittoria tutto sommato meritata, contro un Toro poco incisivo (5), che non sfrutta la superiorità numerica a causa della sciocchezza di Ostigard (2).

Il Napoli (7) vince meritatamente contro un’Udinese (6) che ha tenuto finché ha potuto. Bello il goal di Deulofeu (8), 9 al mattatore del match: Osimhen.

L’Inter continua a perdere terreno (5). Troviamo riduttivo dare tutta la colpa all’infortunio di Brozovic. Marcelo è fondamentale, ma una crisi di risultati come quella nerazzurra non si può imputare ad un solo calciatore, l’Inter ci è parsa poco brillante (anche se poteva vincere). Bene invece la Fiorentina (7).

Bella (e meritata) vittoria del Milan (9), che domina a Cagliari, divorandosi goal e segnandone uno bellissimo (10 a Bennacer)  frutto di un’azione superlativa (10). Alla fine ha rischiato di pareggiare, ma questo Milan merita di stare dov’è, non si discute. Il Cagliari (5) ha subito i rossoneri, alla fine ha mancato il pari, ma sarebbe stato troppo.

Tre punti pesanti come macigni per la Sampdoria (8), che congela la partita nel primo tempo. Male il Venezia (5). 8 al “match-winner” Caputo, 3 al portiere del Venezia  Maenpaa, autore di un’ingenuità clamorosa.

La Juventus vince senza patemi la sfida con la Salernitana (7 ai bianconeri). Bel primo tempo dei bianconeri, che nel secondo tempo hanno giocato “al risparmio” contro una Salernitana che ha impegnato Szczesny una volta sola (ma non in un intervento certo difficile), ma si è battuta con onore (6 ai campani). Bentornato a Dybala, autore di un goal di pregevole fattura (9).

Bella gara tra Empoli e Verona (7 va tutte e due), due squadre che si confermano belle realtà. 10 al giovane Cancellieri per il goal, bravo! 4 a Simeone perché è vero che i rigori non li sbaglia chi non li tira, ma che lo sbagli, poi te lo fanno ribattere e lo sbagli di nuovo, è da record!

10 a Mourinho e alla Roma, che tritano la Lazio come un Hamburgher. 9 a Pellegrini per la punizione. 3 alla Lazio e a Sarri, che forse devono ancora capire che il derby, è iniziato, si è giocato ed è finito.

Vittoria dell’Atalanta (7) che prende tre punti pesanti, contro un buon Bologna (7).

La Serie A da zero a dieci-Dodicesima giornata

I nostri voti alla dodicesima giornata di campionato.

Cominciamo con Empoli-Genoa. I toscani meritano 7 per il gioco espresso. Nel finale un rimpallo fa sì che Bianchi (8, bravo a farsi trovare pronto) abbia il pallone tra i piedi e finalizzi, ma l’Empoli come squadra ci è piaciuta. Non ci è piaciuto il Genoa (5), che nonostante il pareggio agguantato, ha ancora molte lacune. Riuscirà Shevchenko a colmarle? 10 a Zurkowski per il super-goal.

Lo Spezia (6) prende tre punti fondamentali. Passo indietro per il Toro (5), che si dimostra poco brillante. 9 a Sala per il goal, 4 a Belotti per il goal mangiato.

Altra vittoria di “corto muso” per Allegri e la Juve (6). I bianconeri però non convincono ancora sul piano del gioco, vistosi solo dopo l’espulsione di Milenkovic (3, ma puoi compiere un’ingenuità simile)? Senza il guizzo di Cuadrado (8) alla fine, si farebbero gli stessi discorsi intorno alla squadra e al tecnico? La Fiorentina (7) tiene bene il campo, con l’inferiorità numerica ovviamente cala alla distanza, ma i toscani non escono ridimensionati, specie per il calcio offerto nel primo tempo.

Bella sfida a Cagliari, con l’Atalanta (8) che torna ad essere l’Atalanta che abbiamo ammirato e un Cagliari (6)  che ha cercato di fronteggiare i bergamaschi fino all’ultimo, mettendoli in difficoltà. Da 9 sia il primo goal dei lombardi che il secondo, con Zapata che fa un vero goal da bomber. 8 a Godin per il lancio a Joao Pedro, decisamente “al bacio”.

Tre punti “di quelli che pesano” per il Venezia, che contro la Roma merita la vittoria (e merita anche un bel 9). I veneti dimostrano di saper giocare bene, fornendo un’ottima prova di squadra. Al contrario la Roma spreca il vantaggio con una prestazione insufficiente. Da Mourinho ci attendiamo di più. Menzione per Abraham e il suo goal (8), cercato e trovato con grande caparbietà.

Ci attendiamo di più anche dalla Sampdoria (5), la cui posizione in classifica è inferiore alle attese. Dopo un bel primo tempo, i blucerchiati calano e il Bologna (8) alla fine merita la vittoria. Bella l’azione (da 9) del primo goal felsineo e menzione anche per Audero, la cui parata su Olsen nel finale merita 9. Bene anche Arnautovic (7),  che sbaglia un goal nel primo tempo, ma alla fine si fa perdonare con una “zampata” decisiva e dimostra di essere più che mai uomo-squadra bolognese.

Vince l’Udinese (7), che trova il goal del 2-2 fortunosamente, ma alla fine va a vincere con merito, contro un Sassuolo (6), che dopo l’exploit di Torino sembra in calo (non solo per i risultati). Menzione per Frattesi (8) e il suo vizio del goal.

Battuta d’arresto per il Napoli, che a noi non è sembrato affatto in crisi. Patisce all’inizio, ma poi trova il pareggio, grazie anche alla complicità di Montipò (5) e sfiora più volte (beccando due pali) il goal decisivo. Gli azzurri meritano un 7. 8 invece a Barak e Simeone per l’azione del vantaggio veronese.

Tutto facile per la Lazio (8), autrice di una gara convincente. La Salernitana colpisce due legni e non rinuncia a giocare (per questo diamo 6 ai campani). 10 a Luis Alberto per il goal, un vero gioiello di tecnica, 8 a Pedro per la prova fornita.

Veniamo al “Derby della Madunina”. C’era grande attesa per il match di San Siro. E’ stato senza dubbio avvincente, giocato meglio dall’Inter, che ha creato di più ed è stata per lunghi tratti superiore ai rossoneri. 7 dunque ai nerazzurri, 6 al Milan, che alla fine rischiato anche di vincere, ma sarebbe stato troppo. Veniamo ai protagonisti. Di Calhanoglu ne parliamo dopo, diamo 7 ad Inzaghi per come ha impostato la partita (d’altronde se i giocatori sbagliano goal e rigori non è certo colpa sua) 5 a Lautaro (ha sulla coscienza il rigore sbagliato e manca anche un’altra occasione), 7 a Brozovic, 7 anche a D’Ambrosio (più pericoloso di Perisic). Per i rossoneri 9 a Tatarusano per il rigore parato a Lautaro, occasione in cui ha dimostrato prontezza di riflessi e bravura. 3 a Kessie per quanto combinato sul primo rigore (dare via la palla no?), 7 a Tonali (buona prova fino a quando ha avuto corsa), 7 ad Ibra (ha fatto molto lavoro oscuro e si è reso utilissimo alla causa), 7 a Tomori, 4 a Ballo-Touré (imbarazzante, possibile che in Italia non ce  siano di migliori?), 6 a Pioli perché il Milan è stato inferiore all’Inter per lunghi tratti, vero, ma non ci è comunque sembrata una squadra rinunciataria o non in salute, ha cercato anzi sempre di tenere botta.

Inoltre

Calhanoglu merita 8 perché ha dimostrato di avere grinta e carattere nell’affrontare un pubblico in gran  parte ostile. Poteva evitare l’esultanza provocatoria? Senza dubbio, ma è anche vero che quando ti gridano (meritando zero) in continuo “Figlio di puttana” (e per cosa? Perché sei andato a lavorare in un posto dove ti offrivano migliori condizioni contrattuali?), ci sta.

Pierluigi Pardo sul goal del Milan esalta Tomori e la sua perfetta scelta di tempo. Peccato che il difensore rossonero non tocchi la palla. Il solito giargianese, che merita 3.

Infine, Ballardini è stato esonerato. L’anno scorso è stato bravissimo a portare il Genoa in acque tranquille, possibile che quest’anno non fosse più capace ad allenare? Noi crediamo di no. In bocca al lupo per il futuro al tecnico ravennate.

La Serie A da zero a dieci- 26° giornata

sergio

Oggi diamo i voti alla ventiseiesima giornata, anche se è stata spezzettata per motivi che tutti conosciamo. Una particolare attenzione nei nostri voti, verrà ovviamente data a Juventus-Inter, ma ce n’è comunque per tutti.

10

FRANCESCO “SERGIO” CAPUTO Più che per i due goal, per l’esultanza: un’ottima trovata, intelligente.

PAULO DYBALA Un goal d’antologia.

9

ATALANTA BERGAMASCA Anche a Lecce, è spettacolo!

JEROME BOGA Altra perla, complimenti.

S.S. LAZIO Vittoria senza problemi col Bologna, il suo sogno continua…

MAURIZIO SARRI Azzecca tutte le mosse, è lui il vincitore di Juve-Inter. C’era già chi parlava di esonero, keep calm….

SIMONA ROLANDI E GIORGIA ROSSI Due “signore della domenica” per eleganza e bravura.

XAVIER JACOBELLI Il suo intervento a Pressing Serie A sul ministro Spadafora è ineccepibile e condivisibile punto per punto.

8

MATTHIJS DE LIGT Monumentale, il ragazzo spaurito e indeciso di inizio stagione sta diventando un ricordo. L’abbiamo scritto: ci andava tempo, inizialmente faticò  pure Platini ad ambientarsi al calcio italiano, non è scandaloso che abbia fatto fatica un ragazzo di vent’anni.

GENOA 1893  Tre punti d’oro, meritati.

MARCO GUIDA Arbitrare Juve-Inter è sempre delicato. Lui lo ha fatto bene. Complimenti.

7

PAULO FONSECA Ritorna alla vittoria, convincendo e scacciando la crisi.

NAPOLI CALCIO Col Torino prova convincente.

AARON RAMSEY Due goal in due partite e la capacità di trovarsi al posto giusto al momento giusto. Può essere una risorsa valida per Sarri nelle prossime partite.

6

SPAL Tre punti fondamentali.

MARCELO BROZOVIC L’unico a non abbassare la guardia nell’Inter dopo il goal di Ramsey, anche se il fallaccio su Matuidi era evitabile.

5

ANTONIO CONTE Perde la sfida con Sarri (dopo aver perso quella con Inzaghi). Le partite che contavano (contro il Barcellona che aveva diverse riserve in campo, con la Lazio e con la Juve andata e ritorno) ad oggi le ha perse tutte e meritatamente. Non era stato preso perché dava quel qualcosa in più? In fondo, per vincere con la Spal e col Brescia, era sufficiente Spalletti.

LU-LA Stavolta non brillano,  De Ligt e Bonucci li annullano. E’  vero, la squadra non li supporta, ma loro comunque non fanno molto per cercare la giocata singola, che in casi di difficoltà a volte è oro.

4

MATTIA DE SCIGLIO Lukaku e Martinez sottotono? Non c’è problema. Ci pensa lui a fornire l’unica palla goal del secondo tempo all’Inter.

3

A.C. MILAN Sconfitta meritata, figlia a nostro avviso anche delle beghe societarie che, inevitabilmente, si sono fatte sentire pure nello spogliatoio.

2

TOMMASO GIULINI L’esonero di Maran, che fino al mese scorso aveva portato il Cagliari ad essere la rivelazione del campionato, è “zamparinesco”.

1

DANIELE PADELLI Farsi espellere dalla panchina è già un gesto da minchioni a prescindere. A maggior ragione con lo stadio vuoto, dove si sentono tutte le parole che dici. Come fai dunque  ad affermare che non hai detto nulla o che l’arbitro non ha capito? Pazienza con 40000 persone che urlano, ma in quel caso, siamo certi che Guida qualcosa l’ha sentito, perciò hai poco da fare quella faccia se ti sbattono fuori.

0

ARTURO DIACONALE Portavoce di Lotito. Faceva più bella figura se rilasciava un rutto alla Fantozzi invece di rilasciare parole in cui diceva praticamente che si voleva il blocco del campionato solamente per fare una manovra politica contro Lotito, proprio quando non molto dopo le dichiarazioni di Diaconale, Giuseppe Conte ha decretato di fatto che tutta l’Italia era in “Zona Rossa”, a causa dell’aggravarsi della situazione legata al Coronavirus. Il buon tacer non fu mai scritto.

PREMIO SCARAMACAI D’ORO  Al Ministro dello sport Spadafora. Alle 3,00 del mattino il governo firma un decreto in cui si dice che si  gioca a porte chiuse. A mezzogiorno lui rilascia dichiarazioni totalmente contrarie a tale decreto, fatto da un governo di cui lui è ministro, bloccando una partita che sta iniziando (Parma-Spal). Ma quando poche ore prima è stato promulgato il decreto, lui cosa faceva? Dormiva? Era al cesso?  #aridatecelaDC

Abbiamo detto la nostra, ma vogliamo concludere anche noi così: STATE A CASAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!

 

 

La Serie A da zero a dieci-23°giornata

immagini.quotidiano.net

I nostri voti sulla ventitreesima giornata di campionato.

10

VAR DI BRESCIA UDINESE. Complimenti! L’arbitro Piccinini sbaglia clamorosamente, concedendo un rigore che non sta né in cielo né in terra, ma il VAR lo richiama e lui corregge la decisione, ammettendo il proprio errore. Sbagliare sbagliano tutti, come sbaglia un rigore un calciatore, può sbagliare un fischio l’arbitro, l’importante è riconoscerlo. A questo deve servire il VAR, che se usato in questo modo, è una grande risorsa per il calcio. In Brescia-Udinese ne abbiamo visto la sua esatta applicazione e abbiamo visto come dovrebbe essere usato.

9

ATALANTA BERGAMASCA Non finisce mai di stupire.

MARCELO BROZOVIC Il suo magnifico goal è lo spartiacque del derby, che cambia fisionomia, più degli schemi di Conte (urlava pure nel primo tempo, in cui la sua squadra però si è beccata due goal ed è stata salvata dal palo, segno che la differenza la fanno i goal, non le urla o la voce grossa, altrimenti in panchina ci dovrebbe andare un tenore, non un allenatore).

IVAN JURIC La Juve, grazie a Pjanic, lo rimette in partita, ma è indiscutibile che la sua squadra giochi bene, senza avere fenomeni (è un po’ che lo scriviamo). Si pensava che con Milan, Lazio e Juve, avrebbe rischiato il naufragio, invece ha raccolto 5 meritatissimi punti, chapeau.

GIORGIA ROSSI Se lo guadagna sempre, a prescindere.

8

F.C. BOLOGNA Tre punti d’oro e un gioco sempre più convincente. Con Barrow, anche la fase offensiva si dimostra più efficace. Complimenti a tutti, non solo a Sinisa!

U.S. LECCE Il goal di Mancosu è da antologia, ma è tutta la squadra che gioca bene. Ha fortuna sull’episodio di Milik (ma ne parleremo più avanti), ma la fortuna aiuta gli audaci. Loro lo sono stati.

7

JEREMIE BOGA Goal che regala tre punti d’oro. Insieme a “Sergio” Caputo forma una coppia d’attacco veramente efficace e tosta.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Oh, lui il goal lo fa, lotta come un leone, ma cosa deve fare di più? Se gli altri poi nel secondo tempo sono entrati in campo e si sono addormentati, lui a 39 anni non può certo fare miracoli.

S.S. LAZIO Meno brillante, ma comunque guadagna 3 punti d’oro.

CLAUDIO RANIERI Bravo! Avanti così.

CRISTIANO RONALDO Meno male che Sanremo avrebbe dovuto stancarlo! L’unico a non perdere la bussola a Verona.

6

GENOA 1893 Tre punti pesanti, dopo i 2 di Firenze e Bergamo. Avanti così.

5

ROCCO COMMISSO Adesso è ancora colpa dell’arbitro? I suoi “OK”, “Right”, “Prisencolinensinanciusol”, non ci avevano convinto, ci sembravano un modo per cercare di arruffianarsi una tifoseria che cominciava ad essere delusa. Il tentativo è riuscito, lo stadio l’ha acclamato, ma sabato quanti punti e che migliorie ha generato?

MAURIZIO SARRI Vive un momento difficile, la richiesta di aiuto ai senatori dello spogliatoio fa capire che è in palese tribolazione.  Ha difficoltà persino a fare una sostituzione (di ciò ne parleremo dopo). Si parla addirittura di esonero, ma sarebbe veramente incredibile. Agnelli e la Juve non sono Zamparini, arrivare a tanto sarebbe mettersi sullo stesso livello. Primo in classifica, in piena corsa in Champions, in semifinale di Coppa Italia. Sembra questo un bilancio fallimentare? A Verona, pur vedendo poco o nulla del gioco che ci avevano promesso lui e la dirigenza bianconera, la Juve stava vincendo. Certo che se poi Pjanic e Bentancur regalano il pareggio agli avvesari e Bonucci fa fallo di mano, lui che colpe ha?

SPAL Ogni giornata perde occasioni.

F.C. TORINO Ghali cantava “Cambiano i ministri ma non la minestra”. Invece di ministri mettiamoci l’allenatore e otteniamo ciò che sta accadendo in casa granata.

4

MIRALEM PJANIC  Due mesi senza sfornare una prestazione all’onore del mondo cominciano ad essere un po’ tanti. Sarri quando arrivò fece capire che il perno del suo gioco doveva essere lui, ma se lui sul campo risponde così, addio monti sorgenti dall’acque, come scriveva Manzoni.

3

FASE DIFENSIVA ROMA Sembra una giostra.

2

MASSIMO CELLINO Per principio.

1

VAR NAPOLI-LECCE  Il contrario di Brescia-Udinese. Il fallo su Milik era rigore, avere il VAR e commettere errori del genere è inconcepibile.

0

GONZALO HIGUAIN Tocchi 3 palloni in 60 minuti, l’allenatore fa bene a sostituirti, quindi hai poco da fare quella faccia da murupistu. Poi comunque (ma non vale solo per lui), ben avessi giocato bene, sei strapagato anche per accettare le sostituzioni e le decisioni del Mister, giuste o sbagliate che siano.

 

PREMIO CORAZZATA POTEOMKIN Quelli che in tv e sui giornali dicono: “Eh, sì, Allegri gestiva bene gli uomini, altro che Sarri”. Nel 2015/16 , dopo aver infruttuosamente cambiato modulo e dopo la sconfitta col Sassuolo, è storia che Allegri trattò con i senatori e tornò al 3-5-2, giacché per lui cominciava a tirare una brutta aria. In televisione infatti a parlare, guarda a caso ci andò Buffon, non “Acciughina”. Quindi perché Allegri quando chiese aiuto ai senatori era intelligente e Sarri che lo fa adesso è un coglione?

PS. Cosa c’entra Achille Lauro? Nulla, ma visto che parlano tutti di lui e non di Diodato che ha vinto meritatamente il Festival, mettiamo una sua foto, magari così la gente si incuriosisce e visita il blog.