La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentacinquesima giornata

Prima di iniziare con i voti alla trentacinquesima giornata, intendiamo rivolgere le condoglianze ai familiari di Mino Raiola. R.I.P. Mino.

Ora i voti.

Iniziamo col Napoli (10) che travolge il peggior Sassuolo della stagione (2). Rimpianti per gli azzurri (giocando così forse la classifica sarebbe stata diversa) e per i neroverdi (sono entrati in campo?).

Vince il Verona (7), che onora il campionato ancora una volta, giocando un buon calcio. Il Cagliari (5) forse perde immeritatamente (pali colpiti e occasioni fallite), ma i sardi dimostrano di avere ancora dei problemi. 8 al goal di Joao Pedro, anche se inutile.

La Sampdoria (6) porta a casa un derby per lei fondamentale. Il Genoa (6) forse non meritava di perdere, ma se non segni, non vinci. 8 a Sabir, 10 ad Audero (“Man of the match per la sua parata sul rigore), mentre non ce la sentiamo di crocifiggere Criscito. IL rigore l’ha sbagliato Baggio in una Finale Mondiale, può sbagliarlo pure lui.

Girandola di emozioni a La Spezia, con due squadre dalle difese “ballerine” (si vedano i goal realizzati e soprattutto come sono stati incassati (motivo per il quale diamo 5 a tutte e due le squadre: anche City-Real è terminata 4-3, ma la qualità era un pochino differente…). 2 all’arbitro Pairetto e ai suoi collaboratori: il goal di Acerbi era da annullare e col VAR certi errori non sono più scusabili.

Vince la Juve (6), che dopo un buon primo tempo cala nella ripresa, acciuffando la vittoria nel finale contro un Venezia (6) che non si è arreso. Menzione per Aramu (9 per il goal) e il “Man of the Match” Bonucci (8).

Vince il Toro (7), al termine di una partita equilibrata contro l’Empoli (6). 9 al “Man of the Match” Belotti.

Vince il Milan (7), dopo aver creato (e sprecato) molto, alla fine trova tre punti meritati. La Fiorentina (6) subisce, ma non rinuncia a giocare. Leao si riscatta dopo un goal sbagliato alla Calloni, menzione per Maignan (8), dopo essere stato spettatore per tanto tempo, decisivo.

Vince l’Inter, dopo un buon primo tempo, nella ripresa cala, ma i tre punti sono meritati. L’Udinese (6) perde, ma non fa la figura dello sparring-partner.

Partita non priva di emozioni fra Roma e Bologna, fra goal sbagliati e colpi di scena. Le due squadre (7 ad entrambe) ci sono parse in salute. 8 a Pellegrini perché sfiora l’Eurogoal.

La Salernitana (7) continua a sognare la grande rimonta che le consentirebbe la permanenza in Serie A, contro un’Atalanta che non sembra neppure più lei (5). Cos’è successo?

Inoltre

2 ad Andreazzoli e all’Empoli per le eccessive proteste. I rigori c’erano e l’espulsione di Verre ci poteva stare. Dunque stop.

Inclassificabile al tifoso dello Spezia seduto nei pressi della tribuna stampa che continuava ad insultare ignobilmente Immobile, tanto che i telecronisti (probabilmente informati che gli insulti si sentivano in tv) hanno chiesto scusa (anche se non era certo colpa loro, ci mancherebbe…). Ci si dirà: come quell’essere negli stadi ce ne saranno in abbondanza (ed è così), ma noi abbiamo udito lui, a cui chiederemmo che soddisfazione si è preso ad insultare un avversario invece di gustarsi la partita.

 

La Serie A da zero a dieci-Terza giornata

Ecco i nostri voti alla terza giornata di campionato, con pensierino finale su Juventus-Napoli.

10

ATALANTA BERGAMASCA Altra dimostrazione di grande calcio.

VALERIO VERRE Goal da antologia. Se lo avesse fatto Dybala, Tuttosport ci campava un anno.

9

SASSUOLO CALCIO Goal machine.

PEDRO Gran goal.

8

GIORGIA ROSSI Anche se ieri si è messa troppo trucco, resta sempre una garanzia.

SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC Il migliore dei suoi, autentico uomo-squadra.

AC MILAN Bene. Alla prossima c’è il derby e vedremo veramente di che pasta è fatto.

7

BENEVENTO CALCIO Bravi! Avanti così. Anche se comunque il Bologna ha sbagliato l’inverosimile.

SINISA MIHAJLOVIC Non è certo colpa sua se i suoi giocatori si mangiano goal a go-go.

FC INTER Per sessanta minuti gioca una buona partita, dimostrando compattezza. Poi prende goal e fatica, anche se nel finale poteva vincere (ma siamo sinceri, se non veniva deviato, il tiro di Brozovic invece che sul palo non andava da nessuna parte).

6

PARMA CALCIO Vittoria importante, che muove la classifica.

5

PAOLA FERRARI Ci piacerebbe sapere cos’è tutta sta fretta che ha quando parla e quando conduce. Simona Rolandi ne vale due, non c’è gara.

SAMIR HANDANOVIC Pesante la sua responsabilità sul pareggio laziale.

4

SANDRO PICCININI L’abbiamo capito! Ti rode che la Juve sia scesa in campo e si sia attenuta al regolamento. Ah, che belli i tempi di Marsiglia, quando Galliani entrava in campo e bloccava una partita perché non funzionava una lampadina. Allora però non facevi sproloqui come ieri su Sky, te ne stavi zitto, chissà come mai…?

3

GIAN PIERO GASPERINI “Lammers mi ricorda Van Basten”. Ma vattelapiànterculo!

2

F.C. CROTONE Vogliamo svegliarci?

1

ARTURO VIDAL e PATRIC Autori entrambe di due sceneggiate inqualificabili. Dopo 20 secondi correvano beatamente per il campo. Quand’è che ci si sveglia e invece di punire solo le ingenuità (tali sono quelle di Immobile e Sensi), si puniscono anche questi comportamenti?

AURELIO DE LAURENTIIS Quando vai ad una riunione con gli altri Presidenti col Coronavirus addosso e senza mascherina, un mese dopo i tuoi proclami sulla salute fanno cagare gli stitici in quanto a sincerità.

VINCENZO SPADAFORA Ieri ha usato parole che hanno messo in discussione un protocollo che pure lui ha firmato. Allora o non sa cosa firma o è una banderuola, in entrambe i casi per lui il posto da Ministro è troppa roba.

0

ENRICO VARRIALE Il calcio, oggi più che mai, ha bisogno di pompieri, non di gente che getta benzina su falò pericolosi. La sua frase contro la Juve e i suoi tifosi  è inopportuna, maleducata. Non si è mai visto, nella storia della RAI, un vice-direttore di una testata giornalistica trasformarsi in un capo-ultrà. Paolo Valenti tifava per la Fiorentina. L’abbiamo scoperto quando è morto, prima non ce ne siamo mai accorti. Bruno Pizzul tifa Toro. Lo abbiamo saputo solamente quando è andato in pensione e lui  lo ha dichiarato pubblicamente. Prima, durante le sue telecronache, nessuno se n’è mai accorto. Varriale fa l’ultrà ed è scandaloso che alla RAI (servizio pubblico) glielo lascino fare beatamente.

 

Su Juventus-Napoli ognuno ha detto la sua. Hanno tutti ragione e tutti torto, nel senso che le parole valgono fino ad un certo punto. Se esiste un regolamento che dice che la partita si rinvia solo se vi sono dai 13 giocatori in su contagiati e il Napoli ne ha solo due, gli azzurri  dovevano presentarsi. I proclami alla salute di De Laurentiis  lasciano il tempo che trovano per i motivi scritti in precedenza.