La Serie A 22/23 da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Questa volta, lo preannunciamo, fioccano gli zero.

Iniziamo con Napoli-Spezia, match vinto con merito dagli azzurri (7), che molto hanno creato, ma hanno solo concretizzato a due minuti dalla fine con Raspadori (6), che si fa perdonare una prestazione sottotono con la sua rete decisiva. Per quanto concerne i liguri (5), hanno fatto una gara di puro contenimento rendendosi pericolosi solo grazie ad uno sbaglio di Mario Rui: un po’ pochino. Al contrario è troppo quello che ha fatto Spalletti: un po’ va bene, poi basta, dunque giusta l’espulsione (e il tecnico si becca un bel 2 per questo).

L’Inter vince ma non convince (6 ai nerazzurri), contro un Torino che avrebbe certamente meritato di più (7 ai granata), per quanto fatto vedere. Menzione per Handanovic (8), che ha effettuato parate decisive. Quando fa un errore la processione di critiche è implacabile, purtroppo registriamo che è più forte rispetto alla processione di elogi che da ieri sarebbe dovuta partire.

Vince il Milan, soffrendo, ma dimostrando comunque di essere squadra (7 ai rossoneri), contro una Sampdoria che si è ben battuta (6 ai liguri). 4 a Leao per la clamorosa ingenuità, mentre a Giampaolo che fa il giargianese diamo 2. Diamo anche 2 a Fabbri perché quello su Sabiri è tutta la vita rigore.

L’Atalanta (6) sciupa l’occasione di restare al comando da sola, contro una buona Cremonese (7), che ha fronteggiato colpo su colpo gli avversari. 3 a Dessers, perché sullo 0-0 invece di passare la palla al compagno libero si incaponisce in un’azione personale che porta al nulla. Giochi da solo, fenomeno? Musso ha un’incertezza fatale sul goal, ma proprio sul proseguimento dell’azione di Dessers sfodera un’ottima parata. In pochi gliel’hanno riconosciuto, lo facciamo noi, per quello che vale.

Il Bologna (7) vince meritatamente un match deciso da tre goal frutto di tre dormite difensive. La Fiorentina (5) dopo un buon inizio, si perde e perde. 2 a Igor per il fallo su De Silvestri (giochi nella Fiorentina, non a Calcio Fiorentino, caro Igor). In tutto questo, vogliamo lanciare un saluto e un abbraccio a Sinisa Mihajlovic.

Continua a vincere l’Udinese (8), che sfrutta al meglio l’espulsione di Ruan, causata da un errore grossolano di Henrique (4).  Il Sassuolo (5) con un uomo in meno esce praticamente di scena e alla fine perde meritatamente. 9 a Samardzic per il goal.

Un Lecce sfortunato (che merita comunque 7) non vince contro un Monza che non ci convince ancora, nonostante il primo punto (5 ai brianzoli). 9 al goal di Sensi, zero a Pairetto e ai suoi collaboratori, giacché non fischiano un rigore al Lecce che grida vendetta (e allora che ci sta a fare il VAR?).

Una buona Lazio (7) manca di cinismo e per poco non chiude il match contro un Verona che si è mostrato inferiore a lei. Bastava fischiare il rigore su Kallon, anche qui zero all’arbitro Irrati e ai suoi collaboratori, a cui giriamo la domanda fatta a Pairetto: che ci sta a fare il VAR? Zero anche a Sarri per il dito medio verso la panchina del Verona.

A noi piace parlare di calcio giocato, nell’analizzare Juventus-Salernitana però diventa dura parlarne. Quello che è accaduto è fuori da ogni logica e forse, meriterebbe un post a parte. Viene tolto un goal buono alla Juve con il VAR, ma il VAR non funzionava correttamente (se così fosse stato, si sarebbero accorti di Candreva). Allora, anche qui ci chiediamo: è a questo che serve il VAR? Per quanto riguarda la partita, diamo 5 alla Juventus (ci si aspetta di più), 7 alla Salernitana, zero all’arbitro Marcenaro e ai suoi collaboratori. Zero infine a tutti perché la rissa finale è roba da tamarri in discoteca.

Chiudiamo con Empoli-Roma. Bella gara, in cui non sono certo mancate le emozioni, con due squadre che si sono fronteggiate a viso aperto. Noi diamo 7 a tutte e due le compagini. La Roma ha ancora qualche amnesia difensiva, ma nel complesso ci è piaciuta, ma ci è piaciuto soprattutto Dybala, autore di un goal da 10 e di una grande prestazione. 3 infine ad Akpa-Akpro per il fallo su Smalling, evitabile.

La Serie A da due a dieci-Quattordicesima giornata

I nostri voti alla quattordicesima giornata di campionato.

Cominciamo con Cagliari e Salernitana. I sardi (5) pareggiano e non migliorano la loro classifica, dimostrando che non era colpa di Semplici. La Salernitana guadagna un punto che sa di brodino, ma che dimostra pure che i campani possono giocarsi le loro chanche per rimanere in A.

Bene la Sampdoria (7) che ottiene tre pesanti e meritati punti. Il Verona (6, dopo tutto si sono giocati la loro partita) perde, ma il buon lavoro dei veneti non va messo in discussione. Menzione per Candreva (8), ancora una volta decisivo per i liguri.

La Fiorentina gioca un match da 8, ma un finale da 4 vanifica gli sforzi viola, che prendono quindi 6 per la partita contro l’Empoli, che merita 7 per averci creduto fino alla fine, tenendo testa ad un’ottima avversaria, in cui si vede sempre più la mano di Italiano (7, la partita l’ha impostata bene, se i suoi giocatori non chiudono il match lui che colpa ne ha?). Menzione per Vlahovic (7, ennesimo goal).

Perde la Juventus. Dopo la gara con la Lazio ci aveva dato l’impressione di una squadra solida. Contro l’Atalanta invece sono tornati ad emergere i problemi. E’ vero, i bergamaschi non hanno creato granché a parte il goal, la Juve qualche occasione l’ha avuta, ma trattasi di iniziative individuali.  A volte, chi di corto muso ferisce di corto muso perisce. 5 ai bianconeri dunque, 6 ai bergamaschi, che non ci hanno entusiasmato assolutamente, ma alla fine hanno portato a casa tre punti d’oro. 8 al “Man of the Match” Zapata.

L’Inter si dimostra nuovamente squadra solida (8) e passa meritatamente a Venezia (6 ai veneti, che ci hanno comunque provato). Menzione per Calhanoglu (9, partita dopo partita è sempre più tatticamente importante) e per Aramu, che compie un gesto tecnico ottimo nel primo tempo, con un tiro quasi alla Holly e Benji che Handanovic sventa attentamente (7, parata non certo impossibile, ma efficace).

6 politico ad Udinese e Genoa, con Sheva che può essere soddisfatto non tanto del pareggio, ma dei miglioramenti rispetto a domenica scorsa.

10 Al Sassuolo, che compie l’impresa di sbancare San Siro strameritatamente. Bravo Dionisi e bravi i suoi ragazzi. Menzione per Scamacca e il suo primo goal (da 9) e Berardi per il terzo goal (da 9 pure lui). Male il Milan (5), che forse non aveva ancora ricaricato bene le pile dopo l’impresa di Madrid. Due sconfitte nelle ultime due giornate  (con sette goal presi) non sono un bel segnale, ma lungi da noi fare processi ad una squadra e ad un allenatore che da quasi due anni stanno lavorando ottimamente per le loro possibilità.

Il Bologna (8)  vince meritatamente a La Spezia, dopo una gara intensa in cui più volte ha sfiorato il goal. Sinisa (8) sta facendo navigare in acque tranquille la squadra, che dimostra di saper giocare bene. Lo Spezia (5) perde meritatamente tre punti importanti.

Una Roma non brillante, ma solida, efficace (da 6) batte un Torino non brutto tutto sommato, ma poco incisivo davanti (6 anche ai granata). Bella l’azione del goal giallorosso (da 9).

Al Maradona Stadium il Napoli onora il suo campione più grande come meglio non potrebbe. 10 agli azzurri! 4 invece alla Lazio, arrendevole fin dall’inizio e poco incisiva. Siamo alla quattordicesima giornata, da Sarri (4 pure a lui naturalmente) a livello di gioco è lecito aspettarsi qualcosa di meglio. Menzione per Mertens e i suoi due goal (grazie ai quali si becca 10!)

Inoltre

Dieci alla rubrica “Sotto la doccia” di Sport Mediaset XXL, con Ciccio Graziani (naturalmente 10 pure a lui) che manda a fare la doccia fredda chi, secondo lui, ne ha bisogno (domenica ci ha mandato Allegri e concordiamo).

Due a Massimiliano Allegri. Secondo noi, le colpe del momento no bianconero non sono certo tutte sue, ma quando ci racconta che la Juve a lui contro l’Atalanta è piaciuta e che voleva dare il giorno libero ai suoi calciatori dopo la partita contro i bergamaschi, abbiamo l’impressione che voglia prendere per il culo i suoi tifosi e tutti gli appassionati di calcio in generale.

La Serie A da zero a dieci-Quinta giornata

Ecco i voti alla quinta giornata di campionato.

Cominciamo con Bologna-Genoa. Partita intensa, con due squadre che hanno  pareggiato, ma cercando di vincere. Noi diamo 7 a tutte e due. Una menzione per Destro (dopo il black-out con la Fiorentina è tornato e merita 7), Sirigu (sempre una sicurezza e merita 8). Su Mihajlovic ci torneremo più avanti.

Convince finalmente l’Atalanta (8), vincitrice su un buon Sassuolo (7), tradito da Defrel (3) che sbaglia due goal che nemmeno Egidio Calloni ai tempi d’oro.

Bella gara fra Fiorentina ed Inter. Ottimo primo tempo dei viola, che vanno meritatamente in vantaggio. Nella ripresa l’Inter l’ha ribaltata, dando una grande prova di forza. Diamo 8 ai viola giacché anche se hanno perso, hanno sfoderato una prova di squadra convincente, 8 all’Inter per la prova di forza già citata, 9 ad Handanovic per aver dimostrato di non essere ancora bollito come tutti lo davano. C’è anche da menzionare Gonzales, ma ci torneremo su alla fine.

La Juve ottiene la sua prima vittoria in campionato, ma non convince ancora. Gli diamo un 6, ma due goal presi, un salvataggio sulla linea e una paratona di Szczesny (9) che salva il risultato, non sono un segnale di miglioramento. A proposito: perché se il portiere polacco fa un errore viene massacrato, mentre se col Milan e lo Spezia salva il risultato, nessuno gli rende merito? Un po’ di coerenza nei giudizi? Nella Juve da segnalare il solito Chiesa (7) e anche un buon Kean (7), che alla prima mezza palla giocabile segna. What else? Dybala (4) era in campo?

Diamo 7 allo Spezia poiché ci è piaciuto. Ha avuto il torto di non riuscire a chiudere il match, cosa che contro le squadre più forti si rischia sempre di pagare cara, ma per il resto ci è sembrata una buona compagine che, se gioca sempre così, può salvarsi tranquillamente.

Primo punto in classifica per la Salernitana (6), che reagisce al doppio vantaggio del Verona raddrizzando una partita che sembrava già persa. E’ un punto che sa però di brodino più che di piatto prelibato. Il Verona domina la prima mezz’ora, poi non riesce ad “uccidere”  la partita e ne paga le conseguenze. Merita comunque un 6, se non altro per aver continuato a provarci (e a non riuscirci per poco, come con Barak nel finale). Bene Kalinic (8), autore di una doppietta.

Tutto facile per il Milan (8), contro un Venezia mai entrato in partita (5). Bella l’azione del primo goal (8).

Tre punti pesanti come macigni per l’Empoli (9), che riscatta le precedenti sconfitte interne. 9 anche al goal di Stulac. Male il Cagliari (5), Mazzarri dovrà ancora lavorare parecchio, il pareggio con la Lazio aveva illuso.

Il Napoli continua a dare spettacolo (e merita di nuovo 10), contro una Sampdoria (6) tra l’altro per niente remissiva e che ha anche impensierito gli azzurri, i quali però stanno vivendo un “Magic Moment”. Osimhen parte male, mangiandosi un goal, ma recupera alla grande (specie sul primo goal), meritandosi 8, ma è tutta la squadra a funzionare. Per questo diamo 10 anche a Spalletti.

Torino e Lazio pareggiano, ma il risultato va stretto ai granata (7), che meritavano di più. La Lazio (5, non convince) sembra ancora lontana dall’essere una squadra di Sarri. 7 ad un ritrovato Pjaca, 2 a Djidji, perché l’ha combinata grossa col fallo che ha commesso.

La Roma (6) vince, ma non convince contro una buona Udinese (7), che non meritava la sconfitta. Mancini merita 9 per il salvataggio su Pussetto (praticamente un goal).

Inoltre

Zero a Nico Gonzales. Per carità, il fallo su di lui c’era, però a cosa è servita la sua scenata? A lasciare la squadra in dieci? Bravo fenomeno.

Zero pure a Sinisa Mihajlovic. Queste sceneggiate (che non portano a nulla, se non ad un espulsione), non le sopportiamo.

Un messaggio per Ugo Conti, opinionista di 7Gold: pettinati!

La Serie A da zero a dieci e lode- Ventitreesima giornata

bellugi

Nella foto: il grande Mauro Bellugi.

I nostri voti al campionato, puntuali come sempre.

10 e LODE

MAURO BELLUGI Lo ricordiamo ottimo stopper di Inter, Bologna e di quella Nazionale che a detta di tanti è stata la più bella: quella del Mundial argentino del 1978. Lo ricordiamo anche  ottimo opinionista su 7GOLD, dimostrando obiettività, competenza, coerenza e simpatia. Nonostante la malattia e l’amputazione delle gambe era lui che incoraggiava gli altri, come sottolineato da molti suoi amici. Ci mancherà. R.I.P.

10

DUSAN VLAHOVIC Se un goal come il suo lo avesse fatto Ibra: “Colpo dello scorpione”, “Ibracadabra”, “Genio”. Lo fa lui non uno che lo consideri. Lo facciamo noi per quello che vale.

ROMELU LUKAKU Assist per Lautaro, ma soprattutto un goal (il suo) in cui sfoggia tutta la sua potenza e la sua forza fisica e tecnica. Il suo personale derby con Ibra lo vince senza discussioni. In molti danno addosso a Romagnoli. Ci provino loro a fermare il gigante belga. Facile parlare….

9

SAMIR HANDANOVIC L’Inter ha meritato senza discussione la vittoria. Sull’1-0 però, nel momento della difficoltà, lui ha salvato il risultato con parate da autentico fuoriclasse.

LAUTARO MARTINEZ Due goal che spianano la vittoria all’Inter. Lui e Lukaku negli spazi sono veramente straordinari.

LUIS MURIEL E’ lui a fare la differenza in Atalanta-Napoli.

8

GLEISON BREMER Segna un goal pesante come un macigno per la stagione della sua squadra.

CHRISTIAN ERIKSEN Sembrava che ad Appiano Gentile non sapessero più cosa farsene, ora pare che lui in campo gli stia facendo cambiare idea.

FRANCESCO “SERGIO CAPUTO” Anche quest’anno,  comunque vada, ha raggiunto la doppia cifra.

7

SS LAZIO La battuta d’arresto contro l’Inter (che comunque ci può stare) si rileva tale. Con la Sampdoria tre punti e zona Champions in vista, come nelle potenzialità di  questa squadra.

BENEVENTO CALCIO Nonostante l’uomo in meno riesce ad arginare la Roma e a portare a casa un punto prezioso. Sull’episodio finale, del rigore per la Roma negato giustamente dal VAR per un fuorigioco nell’azione che lo aveva generato, la squadra è anche un po’ fortunata (specialmente l’autore del fallo Foulon, che sicuramente ha passato un minuto non esaltante), ma è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci.

FC JUVENTUS Doveva fare tre punti e gli ha fatti. Basta. Ora serve dare continuità.

6

GENOA 1893 La cura Ballardini continua a dare frutti, anche se il pareggio è raggiunto soprattutto grazie a grossolani errori avversari.

UDINESE CALCIO Raggiunge il pareggio con caparbietà.

5

AC MILAN Altro passo falso. Poteva pareggiare, un super-Handanovic gliel’ha impedito, ma l’Inter è stata superiore, poche balle…

PARMA CALCIO Altri due punti potenziali (sul 2-0 la partita era da chiudere) buttati nel cesso.

4

CAGLIARI CALCIO Notte fonda.

3

SINISA MIHAJLOVIC Si lamenta per l’espulsione del suo giocatore, ma è sacrosanta, dunque perché si lamenta?

2

KEVIN LASAGNA Ma che goal ha sbagliato?

MERT CETIN Errore troppo grande che spiana il goal dell’1-1 del Genoa.

KAMIL GLICK La sua irruenza di fatto rischia di compromettere la partita della sua squadra. Fortunatamente per lui e i suoi compagni la Roma non ne approfitta.

1

FASE DIFENSIVA DEL SASSUOLO Ma il goal preso dalla Juve mercoledì non ha insegnato nulla? Già hanno fatto ridere l’Europa i bianconeri, perché dunque imitarli?

0

ASSEMBRAMENTO MILAN-INTER Quello a cui abbiamo assistito domenica è un’indecenza, una vergogna. Mesi e mesi di sacrifici, di lockdown, zone gialle, arancioni e rosse e poi, per vedere passare due pullman di due squadre di calcio migliaia di persone ammassati, come se nel mondo da mesi non ci fosse nulla. Complimenti! Questi poi forse sono gli stessi che danno addosso al governo o che davano addosso a Conte (Giuseppe) quando era Presidente del Consiglio. Il governo deve amministrare il paese, ma il rispetto, la civiltà e l’educazione devono averle in testa i cittadini.

La Serie A da zero a dieci-Sedicesima giornata

Ecco i nostri voti alla sedicesima giornata di Serie A. Prima di iniziare però, desideriamo rivolgere un grosso abbraccio e un grosso in bocca al lupo a Morgan De Sanctis.

10

FEDERICO CHIESA Ronaldo non brilla? Ci pensa lui. E’ il “Man of the match” di Milan-Juve, dimostrando di essere una risorsa più che valida per Pirlo e a questo punto anche per Mancini.

FEDERICO DI MARCO Goal da antologia.

9

ATALANTA BERGAMASCA Nuovamente una prestazione da grande squadra.

MARCO SAU Gran goal.

BORJA MAYORAL Sostituisce Dzeko ma nessuno se ne accorge. Ottimo il secondo goal.

CLAUDIO RANIERI La vittoria contro l’Inter è anche merito suo. Dimostra ancora  una volta di non essere pronto per la pensione.

GIORGIA ROSSI Sempre number one!

8

JOSIP ILICIC Sembra sia tornato. L’assist con cui manda in goal Muriel dimostra che all’Atalanta serve ancora, eccome se serve!

SERGEJ MILINKOVIC SAVIC Effettua un salvataggio sulla linea, in cui evita un goal certo, come il migliore dei difensori.

SPEZIA CALCIO Tre punti d’oro, conquistati con un po’ di fortuna, ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci.

MIKKEL DAMSGAARD La volata che compie sul goal del 2-0 della Samp è impressionante.

7

JOAO PEDRO Garanzia in una squadra che di garanzie sembra averne poche.

AC MILAN Non esce certo ridimensionato dalla partita di ieri sera, persa ma giocata come meglio non poteva (viste le numerose assenze). Certo se gli altri fanno entrare McKennie, Arthur e Kulusevski e a te ti tocca far entrare Colombo e Daniel Maldini, non devi avere rimpianti, se non quello di esserti trovato a giocare una partita importante senza diversi titolari e dovendo impiegare Calabria a centrocampo.

DAVIDE CALABRIA Gioca una buona partita in un ruolo non suo, permettendosi pure il lusso di andare in rete.

6

FC INTER Dopo otto partite di fila vinte ne perde una e subito tutti a far processi. Noi invece non drammatizzeremmo. Mancava Lukaku (entrato solo alla fine), sullo 0-0 Sanchez ha sbagliato il rigore che, se realizzato, avrebbe indirizzato la partita su un altro binario. Inoltre, Ronaldo che prende trenta milioni di euro l’anno può giocare male una partita ed è scusato (giustamente, per carità, è un uomo pure lui), non scusare Barella (ieri sottotono) è solo cattiveria e ignoranza.

GENOA 1893 Perde nel finale, ma ci è piaciuta la grinta con cui ha affrontato il Sassuolo. Così la strada per la salvezza è difficile, ma meno tortuosa.

FC TORINO Un po’ lo stesso discorso fatto per il Genoa. Pareggia, ma dimostra di essere un’altra squadra rispetto a quella di inizio campionato. Striscia di risultati utili allungata e ieri solo una prodezza straordinaria di Di Marco ha fatto capitolare la difesa. Insomma, ci sono progressi.

5

MATTIAS SVANDBERG Commette una grave ingenuità.

4

FASE DIFENSIVA ACF  FIORENTINA No, ma Immobile lasciamolo pure solo in mezzo all’area, tanto è uno che segna quasi mai…

3

NAPOLI CALCIO Altri tre punti potenziali buttati nel cesso.

2

SINISA MIHAJLOVIC “Siamo la squadra con più ammoniti d’Europa”. Fare meno falli invece di lamentarsi?

0

NAHITAN NANDEZ Fa un fallo da ammonizione, l’arbitro lo ammonisce e lui prende per il culo l’arbitro, lasciando la squadra in dieci. Asino.

MASSIMILIANO IRRATI Milan-Juventus è stata una bella partita, peccato che lui abbia cercato di rovinarla in tutti i modi. Non ne ha azzeccata una! Intendiamoci, la colpa è anche dei suoi collaboratori (al VAR cosa guardavano: la partita oppure Oroscopone Superpornoshow?).  Il goal del Milan era da annullare per un palese fallo in partenza su Rabiot. Bentancur doveva essere espulso (in quanto già ammonito ha commesso un entrata nuovamente da ammonizione), Danilo è stato ammonito per un fallo mai commesso, in quanto le immagini mostrano chiaramente che lui prende il pallone in maniera pulita, più altri errori vari. No, col VAR un arbitraggio del genere è decisamente inammissibile. Speriamo che vengano presi provvedimenti contro quello che a livello arbitrale è stato uno scempio.

La Serie A da uno a dieci-Quindicesima giornata

Ritorna il campionato e ritornano i nostri voti.

10

ATALANTA BERGAMASCA Riecco la macchina da spettacolo che l’anno scorso ci ha entusiasmato. Tra l’altro il terzo goal è da manuale del calcio.

MATTIA ZACCAGNI Che goal. L’avesse fatto Ronaldo, Tuttosport avrebbe fatto 10 edizioni straordinarie in un’ora.

9

GIACOMO FERRI Ebbene sì. Siamo critici con lui, non lo neghiamo, ma stavolta merita un bel voto. Perché di fronte ad uno spocchioso juventino che parla di campionato brutto e falsato (se la Juve fosse prima in classifica non parlerebbe così), gli risponde per le rime dicendogli che gli piaccia o no, esistono anche gli altri, non esiste solo la Juve. Noi siamo d’accordo con Ferri quando dice che il campionato, seppur senza pubblico negli stadi (ma lo è per tutti), è indubbiamente avvincente perché ci sono tante squadre raccolte in pochi punti. Se a Ezio Morina (il nome del fenomeno da corsa juventino) non piace, bisogna spiegargli che il calcio non è solo Juve A contro Juve B, come gli ha detto espressamente l’ex difensore del Toro.

RAFAEL LEAO e PIOTR ZIELINSKI  Goal pregevolI.

LU-LA D’accordo, il Crotone non è il Liverpool, ma loro danno spettacolo o no?

TIZIANO CRUDELI Lo show al fischio finale di Benevento-Milan è cabaret allo stato puro. Se non altro meglio della banda di 90°Minuto che i contribuenti deve mantenere a ufo (e chissà perché…).

8

AC MILAN Soffre, ma vince ed è quello che conta.

ELDOR SHOMURODOV Serve un cioccolatino a Destro, tra l’altro dopo un’azione personale pregevole, ma naturalmente tutti a dire “Destro, Destro, bebbebe Destro” e lui non lo caga nessuno. Lo facciamo noi per quello che vale.

CR7 Gira e rigira, è sempre lui l’arma in più della Juventus, chiunque ci sia ad allenare.

FC TORINO Tre punti che sono oro colato, figli finalmente di una prova convincente.

ANTONIO CONTE Pure le pietre sanno che Vidal l’ha voluto lui, ma nel momento in cui stava facendo cagare gli stitici, non si è curato di levarlo, dimostrandosi meno integralista di quello che lo fanno. Così si fa!

7

AS ROMA Raccoglie tre punti meritati che la portano ad un terzo posto che non è proprio poca roba.

SINISA MIHAJLOVIC A Firenze pareggia, ma la sua squadra gioca bene e non è certo colpa sua se non finalizza.

5

RODRIGO DE PAUL D’accordo, la Juve è più forte, ma lui per due volte con errori grossolani innesca i contropiedi bianconeri e innesca non uno qualunque: CR7. Già è un fenomeno, ma se tu gli regali contropiedi…

4

PARMA CALCIO Rispetto all’anno scorso è un’altra squadra. Solo colpa di Liverani?

3

ARTURO VIDAL Ma che cosa ha combinato?

GIANLUCA CAPRARI Ma che rigore ha tirato?

2

GIANFRANCO TEOTINO Critica Simone  Inzaghi per le sostituzioni. A 90° Minuto infatti ad un certo punto bofonchia “Veveve Milinkovic-Savic”. Crede che Simone Inzaghi abbia bisogno di lui per sapere che Milinkovic Savic è forte…Pazzesco. Non gli viene in mente che se l’ha tolto avrà avuto qualche motivo? Inzaghi non è l’ultimo dei cretini, perché Teotino  vuole saperla più lunga? Chi ha allenato?

1

EZIO MORINA Chi segue Diretta Stadio su 7Gold sa chi è, altri forse no, perché effettivamente dove l’abbiano pescato non si sa. Si sa che era un dipendente della Juventus e in quanto tale distilla opinioni durante la trasmissione tv. Noi abbiamo spesso trovato da dire a Giacomo Ferri, ma nello specifico bene ha fatto a rispondergli, come precedentemente scritto. Possibile che se la Juve non è in testa, il campionato diventa improvvisamente un torneo di merda? Ma che razza di sportivo è? E allora come gli  ha opportunamente  detto Ferri, gioca da solo, fai ogni domenica Juve A contro Juve B se per te esiste solo la Juve, ma credo che nemmeno la dirigenza juventina accetterebbe un discorso simile e sappia perfettamente che nello sport esistono anche gli avversari. Se lui non lo ha ancora imparato, che impari almeno come si sta  al mondo, è ora.

La Serie A da zero a dieci-Terza giornata

Ecco i nostri voti alla terza giornata di campionato, con pensierino finale su Juventus-Napoli.

10

ATALANTA BERGAMASCA Altra dimostrazione di grande calcio.

VALERIO VERRE Goal da antologia. Se lo avesse fatto Dybala, Tuttosport ci campava un anno.

9

SASSUOLO CALCIO Goal machine.

PEDRO Gran goal.

8

GIORGIA ROSSI Anche se ieri si è messa troppo trucco, resta sempre una garanzia.

SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC Il migliore dei suoi, autentico uomo-squadra.

AC MILAN Bene. Alla prossima c’è il derby e vedremo veramente di che pasta è fatto.

7

BENEVENTO CALCIO Bravi! Avanti così. Anche se comunque il Bologna ha sbagliato l’inverosimile.

SINISA MIHAJLOVIC Non è certo colpa sua se i suoi giocatori si mangiano goal a go-go.

FC INTER Per sessanta minuti gioca una buona partita, dimostrando compattezza. Poi prende goal e fatica, anche se nel finale poteva vincere (ma siamo sinceri, se non veniva deviato, il tiro di Brozovic invece che sul palo non andava da nessuna parte).

6

PARMA CALCIO Vittoria importante, che muove la classifica.

5

PAOLA FERRARI Ci piacerebbe sapere cos’è tutta sta fretta che ha quando parla e quando conduce. Simona Rolandi ne vale due, non c’è gara.

SAMIR HANDANOVIC Pesante la sua responsabilità sul pareggio laziale.

4

SANDRO PICCININI L’abbiamo capito! Ti rode che la Juve sia scesa in campo e si sia attenuta al regolamento. Ah, che belli i tempi di Marsiglia, quando Galliani entrava in campo e bloccava una partita perché non funzionava una lampadina. Allora però non facevi sproloqui come ieri su Sky, te ne stavi zitto, chissà come mai…?

3

GIAN PIERO GASPERINI “Lammers mi ricorda Van Basten”. Ma vattelapiànterculo!

2

F.C. CROTONE Vogliamo svegliarci?

1

ARTURO VIDAL e PATRIC Autori entrambe di due sceneggiate inqualificabili. Dopo 20 secondi correvano beatamente per il campo. Quand’è che ci si sveglia e invece di punire solo le ingenuità (tali sono quelle di Immobile e Sensi), si puniscono anche questi comportamenti?

AURELIO DE LAURENTIIS Quando vai ad una riunione con gli altri Presidenti col Coronavirus addosso e senza mascherina, un mese dopo i tuoi proclami sulla salute fanno cagare gli stitici in quanto a sincerità.

VINCENZO SPADAFORA Ieri ha usato parole che hanno messo in discussione un protocollo che pure lui ha firmato. Allora o non sa cosa firma o è una banderuola, in entrambe i casi per lui il posto da Ministro è troppa roba.

0

ENRICO VARRIALE Il calcio, oggi più che mai, ha bisogno di pompieri, non di gente che getta benzina su falò pericolosi. La sua frase contro la Juve e i suoi tifosi  è inopportuna, maleducata. Non si è mai visto, nella storia della RAI, un vice-direttore di una testata giornalistica trasformarsi in un capo-ultrà. Paolo Valenti tifava per la Fiorentina. L’abbiamo scoperto quando è morto, prima non ce ne siamo mai accorti. Bruno Pizzul tifa Toro. Lo abbiamo saputo solamente quando è andato in pensione e lui  lo ha dichiarato pubblicamente. Prima, durante le sue telecronache, nessuno se n’è mai accorto. Varriale fa l’ultrà ed è scandaloso che alla RAI (servizio pubblico) glielo lascino fare beatamente.

 

Su Juventus-Napoli ognuno ha detto la sua. Hanno tutti ragione e tutti torto, nel senso che le parole valgono fino ad un certo punto. Se esiste un regolamento che dice che la partita si rinvia solo se vi sono dai 13 giocatori in su contagiati e il Napoli ne ha solo due, gli azzurri  dovevano presentarsi. I proclami alla salute di De Laurentiis  lasciano il tempo che trovano per i motivi scritti in precedenza.

La Serie A da zero a dieci-35°giornata

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Prima di incominciare coi nostri voti, un doveroso pensiero a Sergio Vatta, per tanti anni allenatore della “Primavera” del Torino nel periodo in cui, da questa squadra, sono usciti fior di campioni che hanno scritto la storia del Torino e non solo. Un vero e autentico “Maestro di calcio” nel senso letterale del termine. R.I.P.

10

NICOLO’ ZANIOLO. Che cos’ha fatto?

9

ZLATAN IBRAHIMOVIC Per la doppietta, ma è da notare come sul primo goal chiuda un’azione da lui impostata. Chapeau.

STEFANO PIOLI Altra vittoria convincente. La conferma se l’è indiscutibilmente meritata, le modalità con cui è stata attuata (ne parleremo successivamente) ha fatto ridere i polli (ma lui non ne ha certo colpe).

PIETRO TERRACCIANO E’ lui il “Man of the Match” di Inter-Fiorentina.

8

F.C. INTERNAZIONALE Stavolta gioca una bella partita, solo la sfortuna e un Terracciano in stato di grazia impediscono all’Inter la vittoria.

UDINESE CALCIO Tre punti d’oro, conquistati arginando una Juventus non certo supersonica, ma pur sempre la Juventus.

7

U.S. LECCE e GENOA 1893  Tre punti fondamentali.

SIMONE ZAZA Goal da autentico centravanti da area di rigore.

6

S.S. LAZIO Vittoria equivalente ad un brodino durante l’influenza.

5

F.C. JUVENTUS E’ vero che gli altri non gli mettono fiato sul collo, ma ogni partita rischia troppo in difesa. Il goal del 2-1, più che una prodezza di Fofana, è dovuto ad una fase difensiva da “Oggi le comiche”. In certi casi, un po’ di scaltrezza se giochi in  in Serie A la devi avere. Non te lo deve dire Sarri che al ’90 è meglio beccarsi un cartellino giallo e fermare Fofana (che con tutto il rispetto non è Pelè). Montero e Davids ad esempio, in questi casi non aspettavano certo indicazioni da Lippi.

4

ANTONIO CONTE Afferma che il secondo posto non gli interessa, di conseguenza neppure il terzo o il quarto. Ma un conto sarebbe arrivare secondo dietro la Juve, un altro quarto dietro Atalanta e Lazio. Lo sa pure lui. Perciò stia tranquillo, se per caso lo mandassero via dall’Inter, come diceva l’ispettore Nico Giraldi, può lavorare alla SIP: Società Italiana Paraculi.

3

ALEX SANDRO Dormi pure, intanto Nestorovski segna.

2

LUKAS LERAGER. Hai segnato un goal perché 1) C’era un fuorigioco grosso come una vacca. 2) Un tuo compagno ha caricato il portiere avversario. Dunque: perché dopo, sul goal del 2-1 (questo senza dubbio regolare), quell’esultanza da grattaculo per polemizzare col VAR? La fece pure Ronaldo, ma  la sua era un’esultanza ironica, non polemica come la tua, che sei solo un giargianese che hai fatto un goal, ma non sai neppure tu come hai fatto).

1

DIRIGENZA AC MILAN Non si è mai visto annunciare un allenatore senza che abbia firmato nulla (praticamente ciò che hanno fatto loro con Rangnick).

0

GIANPIERO GASPERINI E SINISA MIHAJLOVIC Semplicemente due tamarri in discoteca.

 

Un ultima considerazione. Vedere il derby di Genoa senza pubblico e senza le coreografie che lo hanno sempre contraddistinto, ci ha messo malinconia.

La Serie A da inclassificabile a dieci-31°giornata

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Ecco i nostri voti all’ultima giornata di campionato. Questa volta c’è chi è riuscito ad andare sotto lo zero con il suo comportamento.

10

STEFANO PIOLI Questo è essere professionisti! La sua dirigenza annuncia ai quattro venti che lo ha già silurato, lui va in panchina e in due partite mette in campo una squadra capace di rifilare 7 goal alle prime due in classifica.

SINISA MIHAJLOVIC Nella polemica con Caressa ha ragione e basta. Juve, Inter, Milan e le romane hanno più tifosi, non per questo bisogna trattare le squadre piccole come infiltrate.

9

GIGIO DONNARUMMA Sia ben chiaro: non abbiamo mai criticato lui, ma chi lo pompava. Ieri con la parata sul colpo di testa di Rugani è stato decisivo.

ADRIEN RABIOT Come Andrea Margheritoni in “Mezzo destro Mezzo sinistro” quando viene insultato dal tifoso tedesco ubriaco, prende il pallone e va a segnare un goal eccezionale, dimostrando che non è un pippone.

LUIS MURIEL  Ennesima perla.

JORDAN VERETOUT Perla che regala tre punti.

8

FABIO LUCIONI Dopo la clamorosa ingenuità con cui inguaiò la sua squadra nella partita contro la Juve, si riscatta diventando match-winner contro la Lazio.

GABRIEL Si riscatta da un errore grossolano con parate prodigiose che salvano la sua squadra.

FRANCK KESSIE’ Da oggetto (quasi) misterioso ad anima del centrocampo rossonero.

ZLATAN IBRAHIMOVIC Chapeau. Da quando è arrivato  la media punti è tutta un’altra per il Milan. Siamo sinceri, eravamo dubbiosi, arrivava da un campionato non certo paragonabile al nostro, ma Zlatan è un grande professionista e ci sta smentendo. Un vero totem.

ROBERTO DE ZERBI Continua a farci vedere bel calcio insieme ai suoi ragazzi.

UDINESE CALCIO Tre punti importanti conquistati senza problemi.

DARKO LAZOVIC Sul goal dell’1-0 si beve Skriniar come un crodino.

7

NAPOLI CALCIO Continua il momento positivo.

HENRIKH MKHITARYAN Ha un vizio tutt’altro che brutto: quello del goal.

IVAN JURIC Altra esibizione di bel calcio della sua squadra e il merito è senza dubbio anche suo. Bravo anche nel rispondere all’arroganza di Conte.

6

F.C. JUVENTUS Media fra 8 dei primi sessanta minuti e 4 degli ultimi trenta.  Sessanta minuti di ottimo calcio buttati nel cesso per dieci minuti di follia. Naturalmente tutti a dare addosso a Rugani, è tipico prendersela coi più deboli, ma dopo il rigore c’è stato un calo che ha coinvolto tutta la squadra, compreso Bonucci di cui parliamo tra poco.

U.S. SAMPDORIA Perde, è vero, ma tiene testa all’Atalanta impensierendola. Giocando così la salvezza arriverà.

F.C. TORINO Tre punti d’oro. Giocar bene è altra cosa, ma col Brescia era fondamentale vincere e così è stato fatto.

5

S.S. LAZIO Un po’ meglio rispetto alla gara col Milan, ma i problemi rimangono e comunque è lontana parente della squadra ammirata prima del lockdown.

LEONARDO BONUCCI Quando non ha di fianco Chiellini o l’ultimo De Ligt, mostra i suoi limiti.

GENOA 1893 Altra sconfitta, la questione si fa sempre più dura.

F.C. INTERNAZIONALE Per poco non vince una partita in cui la vittoria sarebbe stata immeritata. Altra occasione persa, l’Atalanta che effettua un momentaneo sorpasso, insomma alla vigilia della stagione le attese non erano queste. Urge guardarsi in faccia, protestare sui falli non serve a nulla.

4

DANIELE RUGANI Gioca poco, contro il Milan se n’è visto il motivo.

3

SPAL Semplicemente una nave che sta affondando.

2

ALEX SANDRO L’assist al Milan sul quarto goal è poesia. L’avesse fatto De Sciglio a quest’ora sai gli insulti, ma siccome vige l’esterofilia, va bene così (o meglio non va bene, ma accettiamo giacché non c’è altro da fare)

1

GONZALO HIGUAIN Già lo scrivemmo una volta, lo rifacciamo. Hai toccato si e no 5 palloni in 70 minuti, cosa hai da fare il tamarro se Sarri ti sostituisce?

0

ANTONIO CONTE “Stai muto e non rompere il c….o” lo dici al tuo cane.

INCLASSIFICABILE

PATRICK  della Lazio. Vai a giocare coi cannibali. Qualcuno dirà che ciò che ha fatto  lo fece pure Suarez, ma pure Suarez allora doveva andare a giocare coi cannibali.

La Serie A da zero a dieci-30°giornata

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Ecco i voti dell’ultima giornata di campionato, una giornata in cui come al solito non sono mancate le sorprese.

10

GIGI BUFFON Non per la prestazione di ieri, ma ovviamente per le 648 presenze in Serie A. Chapeau.

9

“DYBALDO”  Dybala e Ronaldo danno spettacolo. Segnano, forniscono assist, regalano giocate da fuoriclasse. What else?

A.C. MILAN Sfodera la miglior gara della stagione. Sorge una domanda spontanea: dopo aver visto la partita di ieri, è  proprio necessario un altr’anno ripartire di nuovo da zero?

MUSA JUWARA Ribalta Inter-Bologna con le sue giocate. Complimenti a lui e a Mihajlovic che se deve far giocare un giovane (vedasi Donnarumma quando Sinisa allenava il Milan) non ci studia sopra al contrario di tanti altri.

LORENZO INSIGNE Il suo goal è un gioiello.

8

FRANCESCO “SERGIO” CAPUTO “El segna semper lù”. Negli ultimi due campionati solo tre attaccanti al momento hanno raggiunto la soglia di 15 goal segnati in entrambe i tornei. Il primo è CR7, il secondo è Ciro Immobile, il terzo è lui, che se si chiamasse Caputenko o Caputovic  a quest’ora aveva a sua disposizione titoloni sui giornali.

ROBERTO DE ZERBI Il suo Sassuolo è una solida, bellissima realtà.

SINISA MIHAJLOVIC Firma un capolavoro tattico, con un po’ di fortuna, ma la fortuna si sa, aiuta gli audaci.

ATALANTA BERGAMASCA L’Inter è vicina. Altri tre punti importanti, conquistati contro un avversario coriaceo.

7

BRESCIA CALCIO Bella partita, peccato che forse sia tardi per svegliarsi.

US SAMPDORIA Tre punti conquistati in maniera convincente, anche se l’avversario sembrava l’Armata Brancaleone.

6

F.C. TORINO Cerca di impensierire la Juve come meglio può, riuscendoci anche a tratti, ma contro questa Juve è dura per chiunque.

A.C.F. FIORENTINA Tre punti doro.

UDINESE CALCIO Gioca bene, ma butta due punti che potevano valere oro nel cesso.

GENOA 1893 Un punto che vale oro per come è arrivato, ma i problemi restano.

5

S.S. LAZIO L’assenza di Immobile è una scusa. Ciro mancò anche contro l’Inter a San Siro, all’andata, la squadra perse ma fece tutta un’altra prestazione rispetto a quella col Milan. Gli ultimi risultati parlano chiaro: sconfitta con l’Atalanta, vittoria immeritata contro la Fiorentina, vittoria stentata contro il Toro e ieri asfaltata dal Milan. Questa Lazio è in difficoltà.

A.S. ROMA D’accordo, a Napoli ci ha perso pure la Juve, dunque ci sta, ma sembra sempre meno la squadra che Fonseca stava mettendo in piedi.

4

F.C. INTERNAZIONALE Una squadra che ha ambizioni, una partita che sta vincendo 1-0 in undici contro dieci (e contro una squadra che ha 26 punti in meno in classifica)  la deve portare a casa, punto e basta.

3

SPAL Come scritto precedentemente, più che una squadra è sembrata l’Armata Brancaleone.

2

MARVIN ZEEGELAAR Ma puoi fare un fallo così a tempo quasi scaduto?

1

URBANO CAIRO Il buon tacer non fu mai scritto.  Dichiarazione prima del derby: “Ho caricato la squadra”. Pensa un po’ se non la caricava. La stessa tavanata l’avessero detta Ferrero o Zamparini a quest’ora li prendevano tutti per il culo, ma lui è il padrone del Corriere della Sera.

0

ROBERTO SORIANO Con lo stadio vuoto insulti l’arbitro e ti lamenti che vieni espulso? Poi, francamente, dici che Pairetto è scarso, ma tu chi ti sei: Tardelli? Ma fatti furbo asino!

 

PREMIO SEDERINO D’ORO Assegnato ad ANDREA PINAMONTI. Tira un rigore “Ad Minchiam”, ma contro il cul ragion non vale: Musso infatti glielo respinge sui piedi.