La Serie A da inclassificabile a dieci-Trentacinquesima giornata

Prima di iniziare con i voti alla trentacinquesima giornata, intendiamo rivolgere le condoglianze ai familiari di Mino Raiola. R.I.P. Mino.

Ora i voti.

Iniziamo col Napoli (10) che travolge il peggior Sassuolo della stagione (2). Rimpianti per gli azzurri (giocando così forse la classifica sarebbe stata diversa) e per i neroverdi (sono entrati in campo?).

Vince il Verona (7), che onora il campionato ancora una volta, giocando un buon calcio. Il Cagliari (5) forse perde immeritatamente (pali colpiti e occasioni fallite), ma i sardi dimostrano di avere ancora dei problemi. 8 al goal di Joao Pedro, anche se inutile.

La Sampdoria (6) porta a casa un derby per lei fondamentale. Il Genoa (6) forse non meritava di perdere, ma se non segni, non vinci. 8 a Sabir, 10 ad Audero (“Man of the match per la sua parata sul rigore), mentre non ce la sentiamo di crocifiggere Criscito. IL rigore l’ha sbagliato Baggio in una Finale Mondiale, può sbagliarlo pure lui.

Girandola di emozioni a La Spezia, con due squadre dalle difese “ballerine” (si vedano i goal realizzati e soprattutto come sono stati incassati (motivo per il quale diamo 5 a tutte e due le squadre: anche City-Real è terminata 4-3, ma la qualità era un pochino differente…). 2 all’arbitro Pairetto e ai suoi collaboratori: il goal di Acerbi era da annullare e col VAR certi errori non sono più scusabili.

Vince la Juve (6), che dopo un buon primo tempo cala nella ripresa, acciuffando la vittoria nel finale contro un Venezia (6) che non si è arreso. Menzione per Aramu (9 per il goal) e il “Man of the Match” Bonucci (8).

Vince il Toro (7), al termine di una partita equilibrata contro l’Empoli (6). 9 al “Man of the Match” Belotti.

Vince il Milan (7), dopo aver creato (e sprecato) molto, alla fine trova tre punti meritati. La Fiorentina (6) subisce, ma non rinuncia a giocare. Leao si riscatta dopo un goal sbagliato alla Calloni, menzione per Maignan (8), dopo essere stato spettatore per tanto tempo, decisivo.

Vince l’Inter, dopo un buon primo tempo, nella ripresa cala, ma i tre punti sono meritati. L’Udinese (6) perde, ma non fa la figura dello sparring-partner.

Partita non priva di emozioni fra Roma e Bologna, fra goal sbagliati e colpi di scena. Le due squadre (7 ad entrambe) ci sono parse in salute. 8 a Pellegrini perché sfiora l’Eurogoal.

La Salernitana (7) continua a sognare la grande rimonta che le consentirebbe la permanenza in Serie A, contro un’Atalanta che non sembra neppure più lei (5). Cos’è successo?

Inoltre

2 ad Andreazzoli e all’Empoli per le eccessive proteste. I rigori c’erano e l’espulsione di Verre ci poteva stare. Dunque stop.

Inclassificabile al tifoso dello Spezia seduto nei pressi della tribuna stampa che continuava ad insultare ignobilmente Immobile, tanto che i telecronisti (probabilmente informati che gli insulti si sentivano in tv) hanno chiesto scusa (anche se non era certo colpa loro, ci mancherebbe…). Ci si dirà: come quell’essere negli stadi ce ne saranno in abbondanza (ed è così), ma noi abbiamo udito lui, a cui chiederemmo che soddisfazione si è preso ad insultare un avversario invece di gustarsi la partita.

 

La Serie A da cinque a dieci-Trentaduesima giornata

I nostri voti alla trentaduesima giornata.

Iniziamo da Empoli-Spezia. Match equilibrato, con i liguri che forse hanno creato qualcosa in più, ma che ha dimostrato quanto sia l’una sia l’altra siano due compagini che in Serie A non ci stanno per caso: 7 a tutte e due.

L’Inter (8) dimostra quanto la vittoria contro la Juve sia stata importante dal punto di vista psicologico. Infatti i nerazzurri ci sono sembrati “sbloccati”, ritornando a costruire gioco e azioni, contro un Verona non trascendentale, ma che non ha rinunciato a giocare (6 ai veneti). Menzione per Perisic e Barella, bello il modo in cui hanno costruito e finalizzato il primo goal (8).

La Juventus (7) vince a Cagliari e consolida il quarto posto. Con l’Inter indubbiamente i bianconeri hanno fatto una prestazione più bella, ma è pur vero che ieri, dopo il goal il Cagliari non ha più creato pericoli e la partita l’ha fatta la Juve (che ha meritato la vittoria). Il Cagliari (6) dicevamo, dopo l’1-0 non stato più offensivo, anche se comunque perdere contro la Juve per i sardi ci sta. Menzione per Joao Pedro (8, bel goal) e il migliore dei bianconeri, ovvero il solito Cuadrado (8).

La Lazio (9) domina a Genoa. I romani rispolverano il “Sarrismo”, con una prestazione in linea con i concetti calcistici del suo allenatore. Il Genoa (5) non inizia male, ma i biancazzurri sovrastano i liguri. Menzione per Ciro Immobile e la sua tripletta (9).

Vince e convince il Sassuolo (8), ormai non più una sorpresa per come gioca. L’Atalanta (5) non è più la macchina sforna-gioco delle ultime stagioni, o meglio: lo è ancora, ma solo in Europa. 9 a Traoré e 9 all’azione del primo goal emiliano: da antologia.

Il Napoli (5) perde un’altra grossa occasione per portarsi in testa alla classifica, perdendo (meritatamente) contro una Fiorentina ottima (9 ai viola), che dimostra di saper tenere testa a chi è sulla carta più forte di lei. Italiano (10) è stato l’artefice del successo della sua squadra, azzeccando i cambi al momento giusto. 9 all’azione del primo goal viola, 9 al goal di Osimhen, anche se inutile.

Tre punti d’oro per l’Udinese (7) a Venezia. I friulani sfiorano il goal del 2-0, subiscono il pari, rischiano di perdere e poi vincono, contro un Venezia (5) che dimostra comunque dei problemi. 10 a Becao. Salva la sua squadra dal goal del 2-1, poi va in avanti e segna. Se questo non è essere decisivo noi siamo i Rolling Stones…

La Roma (7) fatica ma vince. La Salernitana (6) sbaglia il goal del 2-0 con Kastanos (5) poteva e doveva fare di più), ma alla fine i giallorossi la spuntano dopo aver cercato di ribaltare il match. 9 a Radovanovic e a Carles Perez per i goal.

Bella partita fra Torino (7) e Milan (6), con i granata che forse hanno creato di più e con i rossoneri che per la seconda volta consecutiva non riescono a segnare e ad essere incisivi come dovrebbero.

Il Bologna (8) vince meritatamente, contro una Sampdoria che, a parte l’occasione di Caputo, ha creato poco (5 ai liguri). Menzione per Arnautovic (9), “Man of the Match”.

La Serie A da due a dieci-Diciannovesima giornata

I nostri voti alla diciannovesima giornata di campionato.

Iniziamo con Genoa-Atalanta. Tanti parlano di Atalanta in crisi (soprattutto dopo la batosta interna contro la Roma), ma in questa partita noi i bergamaschi li abbiamo visti dominare, l’unico problema è che non hanno concretizzato quello che hanno creato. 7 dunque ai bergamaschi. Il Genoa ottiene un punto prezioso, ma non ha praticamente tirato in porta. 6 ai liguri, ma devono fare di più.

La Juventus vince, ma non senza fatica. 6 ai bianconeri, che vincono ma non convincono, anche perché il Cagliari ha sprecato un’occasione colossale con Dalbert (4) e Szczesny è stato ancora una volta provvidenziale (9 al polacco per la parata sul colpo di testa di Joao Pedro e 2 a quelli che continuano a criticarlo per gli errori di Udine, dimenticandosi che a La Spezia, in casa col Milan, con la Roma e ieri è stato decisivo). Bello il goal di Bernardeschi (8).

Vince il Bologna (8) contro il Sassuolo che dopo un buon inizio si è perso (5 agli emiliani), anche se il passivo di tre goal, per com’è andata la partita, è stato troppo largo. 9 al goal di Orsolini e a Dominguez per l’assist confezionato.

La Lazio vince e convince (8), contro un Venezia che non è riuscito a fronteggiare i biancocelesti come gli è riuscito con altre squadre (i veneti meritano comunque 6 per la prova). 10 a Pedro per il supergoal.

Giusto il pareggio tra Verona e Fiorentina (7 ciascuno), che hanno entrambe giocato una buona gara. Per i veronesi pesa il goal sprecato da Simeone, ma ne ha già fatti tanti, perciò è da assolvere…

L’Inter (7) vince e mantiene il primato, contro quello che è stato un buon Toro (che merita 7).

La Roma (6) non ripete la prestazione di Bergamo, ma cerca comunque la vittoria, anche se non la trova. Bene la Sampdoria (7), per la prestazione offerta. 8 a Gabbiadini (5 goal di fila in 5 partite non si fanno per caso) e a Shomurodov, per l’insistenza con cui ha cercato (e trovato) il goal.

Dilaga il Milan (9) ad Empoli, ma i toscani (6) hanno il merito di aver provato a giocarsela, impensierendo i rossoneri parecchie volte.  La papera di Vicario (5) ha dato una mano ai rossoneri, che comunque hanno meritato la vittoria.

Colpo grosso dello Spezia (9) a Napoli, con gli azzurri (5) alla terza sconfitta casalinga consecutiva. Sconfitta propiziata anche dagli errori di Juan Jesus (4 per l’autogoal) e Lozano (4 per il goal mangiato).

Concludiamo augurando a tutti un sereno Natale e buone feste! Ricordiamoci sempre che “Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”, come dice Tonino Cerezo.

 

La Serie A da zero a dieci-Sedicesima giornata

I voti alla sedicesima giornata di Serie A.

Iniziamo con Milan-Salernitana. Tutto facile per i rossoneri (7), che in mezz’ora archiviano il match. I campani (5) recitano invece il ruolo di sparring-partner rassegnati. 9 a Saelemaekers per il bel goal.

Inter straordinaria a Roma. I nerazzurri (10) demoliscono i giallorossi (5, d’accordo le assenze, ma si poteva fare di più). Da 10 l’azione del secondo goal dell’Inter, da manuale del calcio. Inoltre 10 ad Inzaghi: un po’ di merito ce l’avrà pure lui o no? Su Mourinho ci soffermeremo alla fine.

Bella gara al “Maradona Stadium”, con due squadre che onorano il calcio! L’Atalanta (9) alla fine vince, ma il Napoli (8) dimostra di meritare di stare dove sta. Il goal del 2-2 bergamasco merita 10 perché è calcio totale puro, con Demiral che fa il centravanti certamente meglio di Morata in Juve-Genoa.

La Fiorentina (8) c’è! Grande prova dei viola in Emilia, dove vincono e convincono. Bologna (6) che non esce ridimensionato, prova a giocarsela e lotta fino alla fine. Menzione per il goal di Barrow (9 per l’azione) e per la punizione di Biraghi (pure lei da 9).

Bel match tra Spezia e Sassuolo (7 a tutte e due le contendenti), con gli emiliani che alla fine raggiungono un pareggio meritato. Menzion e per Raspadori e la sua doppietta (da 9, specialmente per il secondo goal).

Venezia-Verona è stata un’incredibile partita. Da 3-0 a 3-4, roba da Montagne Russe! Onore al Verona perché nonostante i tre goal presi ha continuato a macinare gioco, senza arrendersi. 9 ai veronesi! 5 al Venezia perché sul 3-0 la partita va congelata. Simeone (9), uomo copertina (in particolare per il secondo goal).

Sampdoria-Lazio è stata invece un monologo laziale. Gran primo tempo dei biancazzurri (9), contro una Sampdoria (5) impotente davanti allo show degli ospiti.8 per Immobile e la sua doppietta, 2 a Milinkovic-Savic perché farsi espellere in quella maniera, quando vinci 3-0, è proprio insensato.

Tutto facile per la Juventus (7, d’accordo che il Genoa non è il Real Madrid e ieri per giunta aveva parecchi assenti, ma i bianconeri il loro l’hanno fatto e con più lucidità sotto porta, avrebbero vinto in maniera più rotonda) che sbriga la pratica-Genoa (5, d’accordo le assenze, ma ieri solo un grande Sirigu, da 9, ha evitato la goleada) molto più semplicemente di quanto dica il punteggio. 10 a Cuadrado per il goal “alla Palanca”.

L’Empoli (7) batte un Udinese (6) che gioca a viso aperto e non concretizza le occasioni create. Al “Castellani” c’è stata comunque una bella gara.

Pareggio tra Cagliari e Torino (6 a tutte e due), coi granata che nel finale falliscono due match-ball, ma coi sardi che dopo aver preso il goal hanno dimostrato di saper reagire. Joao Pedro, anima del Cagliari, merita 10 per il goal, un autentico gioiello. 9 a Milinkovi-Savic per la parata sul colpo di testa di Joao Pedro.

Inoltre

Zero a Josè Mourinho Il suo “Io guadagno più di voi” è un’uscita da Marchese del Grillo dei poveri. In passato ci ha fatto vedere di saper vincere, sabato non ci ha fatto vedere di saper perdere.

La Serie A da zero a dieci-Ottava giornata

I nostri voti al campionato, come di consueto.

Bella partita tra Spezia e Salernitana (7 a tutte e due), decisa da un goal straordinario di Kovalenko (10).

Molta attesa per Lazio-Inter, che vedeva tornare Inzaghi all’Olimpico contro la sua ex squadra. Ha vinto la Lazio (7), l’Inter dopo un buon primo tempo è calata (6), ma a tenere banco nel dopo-partita non sono le giocate dei calciatori, ma il goal del 2-1. Cos’è successo è risaputo, noi però vogliamo andare un po’ controcorrente. Bene ha fatto l’Inter a proseguire l’azione, altrettanto bene ha fatto la Lazio a ripartire (non l’hanno buttato fuori gli altri il pallone, perché dovevano farlo loro). I giocatori dell’Inter non hanno visto Di Marco a terra? Lautaro sicuramente non l’ha visto, ma che gli altri nove non l’abbiano visto e non abbiano potuto dire a Lautaro “Butta fuori il pallone” ci pare strano, piantiamola con quest’ipocrisia (se ci fosse stata Belen Rodriguez nuda a terra, invece di Di Marco, qualche giocatore nerazzurro l’avrebbe vista…). Diamo 4 ad Irrati perché I due rigori c’erano, Di Marco non è stato colpito alla testa e un minuto dopo il caos, correva beatamente per il campo. (arrestare il gioco per cosa, dunque?), segno che a nostro avviso ha ben giudicato gli episodi essenziali. Non dare il rosso a Dumfries e darlo a Felipe però è stato un errore troppo grossolano.

Il Milan (7) vince in rimonta contro un buon Verona (7, non meritava la sconfitta), dimostrando carattere. A decidere è stato un errore clamoroso di Guenter (3). La partita è stata comunque condizionata da due rigori che definire generosi è dire poco, per questo rifiliamo un bel 5 a Prontera.

Il Cagliari vince finalmente la sua prima partita. Lo fa meritatamente, grazie anche al solito Joao Pedro (9) e ad un Cragno decisivo (9 anche a lui). La Sampdoria cerca di giocarsela, ma alla fine esce sconfitta. Noi non drammatizzeremmo (diamo 6 ai blucerchiati che comunque le loro occasioni le hanno create).

Buona partita del Bologna ad Udine (da 7), bene Barrow (8). L’Udinese (6) pareggia, ma non convince, anche se ha l’attenuante di aver giocato in 10 per più di metà partita. Pereira merita 2, è vero che l’espulsione è stata un po’ severa, ma lui, già ammonito, perché ha voluto rischiare? Statti fermo! L’arbitro Abisso e i suoi collaboratori meritano 1. Possibile che nessuno si sia accorto che il goal di Beto era da annullare?

Emozioni a non finire a Marassi tra Genoa e Sassuolo, con gli emiliani in vantaggio (8 a Scamacca per i due goal), ma che alla fine si fanno rimontare (anche un po’ ingenuamente e per questo diamo un 6, che in caso di vittoria poteva essere 7). Male Consigli (sul primo goal rossoblù la responsabilità è sua e per questo diamo 4), bene il nuovo acquisto genoano Marquez, che alla fine va pure in rete e merita 8 per la pesantezza del suo goal.

L’Atalanta (9) vince ad Empoli e sembra di nuovo avvicinarsi alla squadra che abbiamo ammirato nelle ultime stagioni. L’Empoli comunque non ha sfigurato (come può far presagire il risultato). Ha giocato, ha avuto le sue occasioni e con un po’ di fortuna magari avrebbe perso, ma con un passivo meno grande (per questo diamo 6 ai toscani). Ilicic (al di là del rigore sbagliato) realizza una doppietta e merita 7 (un voto in meno lo deve al penalty).

Soffre il Napoli (7), che dopo un primo tempo arrembante, rischia contro un Toro non trascendentale, ma ben organizzato dopo un avvio difficile (e per questo gli diamo 6). Risolve ancora Osimhen (8), di cui cominciamo a capire quanto siano state determinanti le sue numerose  assenze fra i partenopei lo scorso anno. Tra i granata una citazione per Brekalo (7), l’attaccante più pericoloso fra i granata. 4 ad Insigne per come ha calciato il rigore.

Arriviamo all’altro match-clou (insieme a Lazio-Inter) della giornata: Juve-Roma. La Juve merita 8 (come lo merita Allegri, che dopo un inizio non facile sta trovando la quadratura del cerchio, almeno così sembra) per come ha gestito la partita, dimostrandosi squadra magari non appariscente, ma tenace e compatta. Una sola, grande ingenuità, le poteva costare cara, ma il tanto criticato Szczesny (9) ha tolto le castagne dal fuoco. Dopo il Milan in casa e La Spezia, è la terza volta che il numero 1 bianconero risulta decisivo. Alla faccia di chi lo insultava!

Una menzione la merita un altro calciatore spesso beccato dalla tifoseria juventina: Mattia De Sciglio (8), ieri autore di una grande prova, suggellata dal cross decisivo da cui è scaturito il goal di Kean.

I giallorossi sono partiti bene, ma poi hanno sbattuto contro il muro bianconero. Hanno avuto un’occasione d’oro, ma l’hanno buttata nel cesso. A proposito, Veretout merita 2, ma non per aver sbagliato il rigore (capita..), ma per aver fatto il fenomeno con Abraham. Ha voluto tirare il rigore al posto del compagno a tutti i costi e poi l’ha tirato in quella maniera. In pratica una figura di merda.

Noi alla Roma diamo comunque 7 (come lo diamo a Mourinho, anche se non ci sono piaciute le sue proteste nel finale), giacché si è impegnata (ha anche dovuto fare a meno di Zaniolo) e ha cercato di giocare a calcio.

Il Venezia (7) vince meritatamente contro la Fiorentina (5), dimostrando che di questo passo in Serie A ci può non solo stare benissimo, ma giocarsi le partite senza timori reverenziali. Bella la giocata sul goal, in particolare il controllo+assist di Henry (9).

Altro

Tre a Lele Adani. Elogia gli uruguaiani del Cagliari (e fin lì va bene), ma nel farlo dice: “C’è Caceres che fa goal”. Ora, con tutto il rispetto per Caceres, il suo era un tiro “Ad Minchiam” che se non trovava una deviazione sarebbe arrivato in bocca al portiere. Domanda: ma Adani il giargianese deve per forza farlo per contratto o gli viene naturale farlo?

Due a Riccardo Sottil. Già ammonito, fa un fallo da ammonizione. Sacrosanta la decisione arbitrale di espellerlo quindi. Invece di protestare recitare  un po’ di “Mea Culpa”?

Zero a Dumfries. Confonde il calcio con la boxe.

La Serie A da zero a dieci-Terza giornata

Ecco le pagelle concernenti la terza giornata di campionato.

I primi a giocare sono stati Empoli (5, un pesante passo indietro dopo Torino) e Venezia (7 per i primi tre, pesanti e meritati punti). La vittoria dei lagunari è stata impreziosita da due bellissimi goal di Henry e di Okereke (entrambe goal da 10!).

La sfida più attesa di sabato era quella di Napoli. Il Napoli l’ha vinta, alla fine meritatamente giacché nel secondo tempo la Juventus ha faticato a passare la metà campo.

E’ stata una sfida strana, con tre goal propiziati da errori individuali clamorosi, ma i partenopei (7) sono sembrati più squadra dei bianconeri (5). Certamente Cuadrado, Chiesa e Dybala non sono tre scaramacai qualunque e tre assenze così pesano, ma la Juve dopo un buon primo tempo è calata clamorosamente dal punto di vista atletico. Poi, parliamoci chiaro: Szczesny (3) l’ha combinata grossa (conviene ancora fare ammuffire Perin in panca?), Kean (3) altrettanto, ma se quel fenomeno di parastatale di Manolas (3, è e sarà sempre sopravvalutato) non passa la palla a Morata, la Juve non avrebbe segnato nemmeno in dieci giorni. In questa partita strana, una certezza: Koulibaly, goal a parte, è il top player azzurro e merita 9. Una menzione anche per  Anguissa, autore di una prova da 8.

A Bergamo tre punti d’oro per la Fiorentina (8) e una sconfitta pesante per l’Atalanta (5). 9 all’arbitro Marini  e ai suoi collaboratori: c’erano tre rigori e li hanno fischiati tutti, ma su questo ci torneremo alla fine.

Bella ed emozionante sfida a Marassi tra Sampdoria e Inter. Le due squadre meritano 9 per aver dato vita a questo match. Meritano 10 Di Marco (Mancini potrebbe farci un pensierino…) e Augello per i due goal, 9 D’Ambrosio per il salvataggio sulla linea che vale veramente un goal e che ha evitato una sconfitta alla sua squadra, 9 Barella per l’azione della rete (da 9 pure lei) di Lautaro, 3 gli interisti che criticano Handanovic (sui due goal cosa poteva fare?).

Bella sfida anche a Cagliari, anche se rocambolesca. Il Cagliari parte bene ma cede alla fine (6), Joao Pedro segna, ma alla fine sbaglia un goal che neppure un bambino di 5 anni (e per questo merita  4). Bravo il Genoa nel continuare a crederci (7) e bravo Fares (9), autentico “Man of the match”.

Bella gara tra Spezia e Udinese, vinta dai friulani (8), che meritano il posto in classifica che occupano. Primo tempo letteralmente dominato dagli ospiti, ma lo Spezia nel secondo tempo ha reagito e ha rischiato pure lui di vincere (per questo merita un 7). Gran goal di Samardzic (9), che decide l’incontro.

Tutto facile per il Toro (8), che ottiene la prima vittoria in casa senza problemi e si trova addirittura davanti agli odiati cugini nella classifica. Male la Salernitana (4). Siamo alla terza, ma non si può andare avanti a prendere 4  goal a partita.

Molto attesa era la sfida di San Siro, vinta (ma sarebbe meglio scrivere dominata) dal Milan, con una grande prova di squadra (noi diamo 10). I rossoneri si sono dimostrati un’orchestra perfetta, al contrario della Lazio (5), la cui prova ha fatto capire che Sarri  ha evidentemente ancora bisogno di tempo perché i biancocelesti diventino una “sua” squadra.

Grande partita tra Roma e Sassuolo, vinta dai giallorossi grazie ad una perla di El Shaarawy (9), ma che non ridimensiona affatto un ottimo Sassuolo (8). Punteggio pieno per Mourinho (10 per la sua corsa finale che dimostra come la Roma, vada come vada, è già  la “sua” squadra).

Bella (e meritata) vittoria del Bologna (7), che vince e si porta a sette punti. Decisivo Svandberg (8), in un’azione propiziata da un Arnautovic che ancora adesso non si è capito se voleva fornirgli un assist o se aveva pestato una merda.

Male il Verona (5), a parte qualche lampo di Simeone (7), l’unico a creare problemi ai felsinei.

Registriamo inoltre.

Zero

Gianpiero Gasperini e Massimiliano Allegri. Il primo per una polemica inutile, proprio da vero piantagrane. Come abbiamo scritto: i rigori c’erano, l’arbitro li ha fischiati, dunque non rompere le balle e impara a perdere.

Il secondo  per aver accusato Spalletti di aver protestato con l’arbitro quando lui (come hanno impietosamente mostrato i social) è il primo a farlo. Ci pare che la Juventus abbia problemi ben più gravi del fatto che l’allenatore avversario protesti o no con l’arbitro. Allegri si dedicasse a quelli, visto che è profumatamente pagato per farlo.

 

Terminiamo con un appello: ridate a Giacomo Ferri il giubbotto alla Fonzie!

 

 

La Serie A da tre a dieci-Prima giornata

Ripartono le nostre pagelle al campionato, con lo spirito che abbiamo sempre cercato di mantenere, racchiuso nelle parole di Toninho Cerezo: “Il calcio è felicità, goia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”.

L’Inter (10) è subito partita alla grande. Gran goal di Calanoglu (9), Dzeko (8) subito a segno e una convincente prova di squadra.

Bella partita tra Verona e Sassuolo (9) a tutte e due, con un gran goal di Traore (9) e uno Zaccagni (9) già ispirato.

Buona la prima anche per la Lazio (6), che però ha concesso troppo all’Empoli (6), ragion per cui riteniamo che abbia ancora molto da registrare. Milinkovic-Savic si è già comportato da leader (8).

L’Atalanta (7) vince, ma onestamente il Toro (7) non meritava di perdere. Siamo all’inizio, ma nei granata pare si sia già vista la mano di Juric. I granata hanno perso una partita, ma continuando su questi standard, la stagione può essere certamente più fortunata delle precedenti. Per l’Atalanta vittoria forse fortunata, ma contro questo Toro i punti raccolti sono stati d’oro. Bello il goal di Muriel (9).

Veniamo alla Juve (6). C’era molta attesa per la prima partita dell’Allegri-bis. C’è da sottolineare un ottimo Dybala (9) e un Cuadrado (8) che, passano gli anni, ma è sempre lui, ma Sczesny (3), sia sul primo goal, sia sul secondo, ha vanificato tutto. Resta il fatto che la squadra atleticamente pare abbia da lavorare parecchio. L’Udinese (6)  ci crede e alla fine ottiene un punto che sembrava insperato.

Tra rossi, goal e quant’altro, girandola di emozioni al Dall’Ara tra Bologna e Salernitana (noi diamo 8 a tutte e due). Bene Arnautovic (subito in goal).

Buona la prima anche per Mourinho e la sua Roma (7). C’è ancora tanto da lavorare, ma le premesse ci sono eccome. Zaniolo con la sua ingenuità (3) ha rischiato di compromettere una partita ben incanalata. La Fiorentina (5) ha ancora parecchio da lavorare.

Buona vittoria (considerando che è stata ottenuta in 11 contro 10) del Napoli contro il Venezia (5, non ci siamo ancora). Anche per Osimhen e l’ingenuità commessa (3) vale il discorso fatto per Zaniolo.

Bella anche Cagliari-Spezia, con gli ospiti che pare abbiano ancora ilo vizio dello scorso anno, ovvero non saper gestire i vantaggi, ma che comunque giocano a calcio e per questo meritano un 7. Bella la reazione del Cagliari (5 per il primo tempo, 7 per il secondo, media 6). Belli pure i goal di Gyasi e Joao Pedro (8).

Il Milan (7) ottiene una buona vittoria. Brahim Diaz merita 10, ma non per il goal, che è più dovuto ad un errore di Audero (5) che alla sua bravura, semplicemente perché si tromba Ana Mena.

Buona (nonostante la sconfitta) anche la prova della Sampdoria (7) a cui è mancato solo il goal, anche per merito di un ragazzo che, almeno la prima partita, non ha certo  fatto rimpiangere Donnarumma: Mike Maignan (9).

La Serie A da due a dieci-Trentunesima giornata

Ecco i nostri voti alla trentunesima giornata. Prima però, fateci esclamare un grosso “Bentornato!” a Giacomo Ferri. Rivederlo su 7Gold ci ha fatto piacere.

10

JOAO PEDRO Invece di festeggiare si precipita a consolare l’avversario in lacrime (Kurtic). Chapeau.

9

DARKO LAZOVIC e MARCO SAU Grandi goal. Peccato si siano rivelati inutili.

DAVIDE NICOLA Il suo Toro sta funzionando, ce l’avrà pure lui un po’ di merito o no?

CHRISTIAN ERIKSEN Da mal sopportato a cardine del centrocampo. Stasera in più, autore di un goal pregevole.

8

DOMENICO BERARDI E’ lui il “Man of the match” di Sassuolo-Fiorentina.

ANTE REBIC Gran goal.

BOLOGNA CALCIO Ottima partita.

7

CAGLIARI CALCIO Ha il merito di crederci fino alla fine.

CIRO IMMOBILE Sfata la maledizione del 150° goal.

NAPOLI CALCIO Gioca bene e porta a casa un pareggio tutto sommato meritato.

DAVIDE BALLARDINI Perde, ma la sua squadra tiene bene il campo e alla fine avrebbe pure potuto agguantare un pareggio che non avrebbe demeritato.

6

ATALANTA-JUVENTUS Noi la definiamo partita da 6 politico. Poche occasioni, con squadre che hanno concesso poco. A risolverla un colpo di fortuna per l’Atalanta (e di sfiga per la Juventus), quel tiro di Malinovskyi infatti, senza la deviazione di Alex Sandro, non sarebbe andato da nessuna parte. La partita sarebbe finita 0-0 e tutti i discorsi che da dopo la partita si sentono su Pirlo, sull’assenza di Ronaldo e via dicendo, sarebbero stati diversi.

5

RODRIGO DE PAUL 8 per i goal, 2 per l’espulsione. Media 5.

PARMA CALCIO  Ennesimo vantaggio non gestito. Questo però può essere veramente fatale.

4

GIANLUCA SCAMACCA La combina grossa.

AS ROMA Calo atletico evidente dovuto forse alle fatiche di Coppa.

SPEZIA CALCIO Partita da dimenticare, ma è pur vero che ogni tanto ci sta.

3

KOSTAS MANOLAS Gioca una buona partita, ma alla fine si rivela il solito giargianese e cerca una lite con Hakimi. Perché?

2

SAMIR HANDANOVIC Se lo stesso goal lo avesse preso un qualsiasi portiere  italiano, a quest’ora sarebbe stato lapidato.

La Serie A da zero a dieci-Sedicesima giornata

Ecco i nostri voti alla sedicesima giornata di Serie A. Prima di iniziare però, desideriamo rivolgere un grosso abbraccio e un grosso in bocca al lupo a Morgan De Sanctis.

10

FEDERICO CHIESA Ronaldo non brilla? Ci pensa lui. E’ il “Man of the match” di Milan-Juve, dimostrando di essere una risorsa più che valida per Pirlo e a questo punto anche per Mancini.

FEDERICO DI MARCO Goal da antologia.

9

ATALANTA BERGAMASCA Nuovamente una prestazione da grande squadra.

MARCO SAU Gran goal.

BORJA MAYORAL Sostituisce Dzeko ma nessuno se ne accorge. Ottimo il secondo goal.

CLAUDIO RANIERI La vittoria contro l’Inter è anche merito suo. Dimostra ancora  una volta di non essere pronto per la pensione.

GIORGIA ROSSI Sempre number one!

8

JOSIP ILICIC Sembra sia tornato. L’assist con cui manda in goal Muriel dimostra che all’Atalanta serve ancora, eccome se serve!

SERGEJ MILINKOVIC SAVIC Effettua un salvataggio sulla linea, in cui evita un goal certo, come il migliore dei difensori.

SPEZIA CALCIO Tre punti d’oro, conquistati con un po’ di fortuna, ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci.

MIKKEL DAMSGAARD La volata che compie sul goal del 2-0 della Samp è impressionante.

7

JOAO PEDRO Garanzia in una squadra che di garanzie sembra averne poche.

AC MILAN Non esce certo ridimensionato dalla partita di ieri sera, persa ma giocata come meglio non poteva (viste le numerose assenze). Certo se gli altri fanno entrare McKennie, Arthur e Kulusevski e a te ti tocca far entrare Colombo e Daniel Maldini, non devi avere rimpianti, se non quello di esserti trovato a giocare una partita importante senza diversi titolari e dovendo impiegare Calabria a centrocampo.

DAVIDE CALABRIA Gioca una buona partita in un ruolo non suo, permettendosi pure il lusso di andare in rete.

6

FC INTER Dopo otto partite di fila vinte ne perde una e subito tutti a far processi. Noi invece non drammatizzeremmo. Mancava Lukaku (entrato solo alla fine), sullo 0-0 Sanchez ha sbagliato il rigore che, se realizzato, avrebbe indirizzato la partita su un altro binario. Inoltre, Ronaldo che prende trenta milioni di euro l’anno può giocare male una partita ed è scusato (giustamente, per carità, è un uomo pure lui), non scusare Barella (ieri sottotono) è solo cattiveria e ignoranza.

GENOA 1893 Perde nel finale, ma ci è piaciuta la grinta con cui ha affrontato il Sassuolo. Così la strada per la salvezza è difficile, ma meno tortuosa.

FC TORINO Un po’ lo stesso discorso fatto per il Genoa. Pareggia, ma dimostra di essere un’altra squadra rispetto a quella di inizio campionato. Striscia di risultati utili allungata e ieri solo una prodezza straordinaria di Di Marco ha fatto capitolare la difesa. Insomma, ci sono progressi.

5

MATTIAS SVANDBERG Commette una grave ingenuità.

4

FASE DIFENSIVA ACF  FIORENTINA No, ma Immobile lasciamolo pure solo in mezzo all’area, tanto è uno che segna quasi mai…

3

NAPOLI CALCIO Altri tre punti potenziali buttati nel cesso.

2

SINISA MIHAJLOVIC “Siamo la squadra con più ammoniti d’Europa”. Fare meno falli invece di lamentarsi?

0

NAHITAN NANDEZ Fa un fallo da ammonizione, l’arbitro lo ammonisce e lui prende per il culo l’arbitro, lasciando la squadra in dieci. Asino.

MASSIMILIANO IRRATI Milan-Juventus è stata una bella partita, peccato che lui abbia cercato di rovinarla in tutti i modi. Non ne ha azzeccata una! Intendiamoci, la colpa è anche dei suoi collaboratori (al VAR cosa guardavano: la partita oppure Oroscopone Superpornoshow?).  Il goal del Milan era da annullare per un palese fallo in partenza su Rabiot. Bentancur doveva essere espulso (in quanto già ammonito ha commesso un entrata nuovamente da ammonizione), Danilo è stato ammonito per un fallo mai commesso, in quanto le immagini mostrano chiaramente che lui prende il pallone in maniera pulita, più altri errori vari. No, col VAR un arbitraggio del genere è decisamente inammissibile. Speriamo che vengano presi provvedimenti contro quello che a livello arbitrale è stato uno scempio.