Creato da LaDonnaCamel il 16/09/2006
Il diario intimo della Donna Camèl con l'accento sulla èl
|
"Mille e ancora mille."
« Amico | A Milano tutto tranquillo » |
Il palombaro parla con voce metallica
attraverso il suo casco
di vetro spesso e ferro.
Dice di che colore sono le tue
ma dal casco escono gracchiando
frasi diverse come
è aumentato il biglietto del tram e anche
la mostra del novecento è
vorrei rispondere
sono rosa madreperlate
ma annuisco
piego la testa e gli sorrido
potrei dire qualsiasi colore
che tanto non saprebbe sentire.
Il palombaro amò una sirena
era una donna che non aveva piedi
ma una coda che puzzava di pesce
una storia complicata c'era scritto
la sirena e l'umano
non hanno lo stesso respiro.
Lui cammina sul fondo
coi suoi piedi di piombo
il vetro stretto e spesso
del suo casco di ferro
lo scafandro non si piega
se gira la testa vede
solo la vernice rossa
che è stata spruzzata negli anni
contro la ruggine
la nostalgia e la puzza di pesce.
Era una notte di stelle cadenti
sul bagnasciuga il palombaro non ebbe paura
le mise in mano una chiave da sedici
lei fece girare i bulloni.
Lo vuoi? gli disse in mezzo alle bolle.
Una volta, una volta soltanto
rispose, una volta e poi più.
Lei disse però
solo una volta io muoio
lui disse lo so.
L'acqua entrò dentro al casco.
Danzava l'omino con la sirena
lo scafandro piegato su uno scoglio
la coda buttata sul tappeto
le stelle striavano il mare
anche con gli occhi chiusi
le potevano vedere
danzarono tutta la notte
senza respirare.
L'alba la sciolse in schiuma di mare.
Il palombaro si è fatto saldare i bulloni
cammina coi piedi di piombo
non gira la testa
la voce gracchiante
mi dice qualcosa
ma quello che ha detto
non posso saperlo
con quello scafandro
col vetro davanti
non vedo nemmeno la faccia che fa.
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