Messaggi del 30/06/2014

ANNAMARIA ... DANIELA E LA CANZONE DELL'AMORE

Post n°14174 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LA CANZONE DELL'AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 30/06/14 alle 15:30 via WEB
BEL racconto....mi è piaciuto ,però Dino questi attori da strapazzo non sono riuscita a capire di che epoca fossero attenendomi al commento di Pierluigivalli mi sono data una regolata''''''questi attori non avevano sete di baci ,,,,,,ma erano proprio, "arrapati" nel senso pulito ....ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/06/14 alle 19:54 via WEB
Ciao Annamaria - Nel racconto non ho inventato nulla. Mi sono limitato ad osservare Pavia, oggi... Le due figure di donna (35 anni) sono l'emblema di una società che cerca di uscire dalla quotidianità (e dalla crisi)...Le due figure di cinquantenni sono il simbolo di coloro che hanno visto crollare molti "miti". L'unico rimasto è ancora l'amore... quello vero, reale, quello delle persone normali, comuni. Fatto di sogni, emozioni, speranze, illusioni... Ecco perché il racconto termina con le parole della canzone di Roberto Murolo... "Na voce, Na chitarra... 'o poco, 'e Luna..." Dino
(Rispondi)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

DONADAM68...E L'AMORE COME POESIA

Post n°14173 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

DONADAM68...

E

L'AMORE COME POESIA

donadam68
donadam68 il 30/06/14 alle 19:15 via WEB
...l' amore è quel palpito che vola tra folate di brezza leggera ed emozione..... i baci sono segni indelebili di un cuore che batte...:)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/06/14 alle 19:39 via WEB
Ciao - ... romantico commento. Sembra poesia... e come poesia si libra nell'aria... e lascia segni ovunque si posa. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PIERLUIGI VALLI ...E LA CORSA AL BENESSERE

Post n°14172 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

PIERLUIGI VALLI...

E

LA CORSA AL BENESSERE

pierluigivalli1
pierluigivalli1 il 30/06/14 alle 13:13 via WEB
Dino, anche questa volta sei riuscito a descrivere il modo vi vita della gente riportando due aspetti - quello attuale "vivere senza telefonino" è impossibile" siamo diventati schiavi di questo apparecchio - quello di una volta "fare spettacolo nelle vie e nelle piazze" mi ricorda i cantastorie e gli organetti che passavano per le vie delle città e dei paesi. Insomma due modi diversi di vita: oggi lo stess contro il progresso e la tecnologia; allora il gusto semplice delle cose della vita contro la povertà e le carenze dei beni materiali e sociali. Analizzando i due aspetti mi chiedo è proprio vero che oggi stiamo meglio di allora? Non dico di ritornare indietro, però non è il caso di riflettere sul momento attuale? Ciao. GIGI
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/06/14 alle 19:34 via WEB
Ciao Pierluigi - bel commento. Due mondi a confronto. Quello di ieri che aveva bisogno di alleviare il disagio ...e quello di oggi che si porta l'ansia e il disagio dentro... come fosse una conseguenza del progresso. No. L'equilibrio e la serenità stanno nel mezzo. Nel conciliare il nuovo con l'antico. Ecco la vera saggezza... la fonte del benessere. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14171 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Credere in sé stessi…

è il primo passo per vincere”

Dino

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CLAUDIO racconto (454) di Dino Secondo Barili

Post n°14170 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

Claudio (454)

Ci sono persone che fanno per tre. Sono sempre in movimento. Sono impegnate in “cinquantamila” attività (si fa per dire). Sono sempre disponibili e non dicono mai di no a nessuno (quasi). Come nel caso di Claudio. Un anno fa, però, un mese prima ci compiere cinquant’anni, Claudio si rese conto che aveva passato la vita a dare tutto agli altri…e per lui non si era riservato nulla. Non aveva trovato neppure il tempo per sposarsi. Continuava a correre di qua e di là, rispondendo ad ogni chiamata …e per lui… neppure la moglie. Una mattina si guardò allo specchio e si vide “brutto”, trascurato, quasi “vecchio”… Da uomo pieno di iniziative reagì immediatamente. Si recò al Salone di Bellezza e chiese al suo amico (cinquantenne pure lui) di rimetterlo a nuovo. Danilo (questo era il nome dell’amico, detto “Nilò”), non aspettava altro. Siccome aveva un debole per gli uomini, trasformò Claudio in un figurino. Il cinquantenne uscì dal Salone di Bellezza contento e soddisfatto. Ora, poteva iniziare una nuova vita. Non era la prima volta che Claudio, si fermava, e faceva delle riflessioni. La prima volta fu a trent’anni. Allora, si era innamorato di Denise abitante a Vigevano. Claudio aveva preso la cosa con leggerezza, ma le donne prendono sempre le cose sul serio. Quando Claudio si trovò con “la corda al collo” capì che stava per perdere la propria capacità di movimento… e scelse la libertà. Naturalmente andò in crisi… ma solo per poco. Era sempre troppo impegnato in attività. A quell’epoca faceva parte di tre Associazioni e tutte avevano bisogno di lui. Un’altra crisi, Claudio, l’aveva subita a quarant’anni. Anche, allora, era stata una donna a mandarlo in tilt. Un giorno, Claudia (questo era il nome della donna … quasi “morosa”) aveva chiesto a Claudio di portarla a Teatro a Milano. Claudio non sapeva dire di no a nessuno… immaginarsi a una bella donna come Claudia. Alla fine della serata, Claudia avrebbe voluto che Claudio si fermasse a casa sua per la notte (e possibilmente per sempre). Claudio capì l’antifona …e anche allora scelse la libertà. Ora, però, a cinquant’anni, non c’era alcuna donna …eppure Claudio si era sentito “vecchio”, brutto e trascurato. Dopo la cura dell’amico Danilo detto Nilò, Claudio si sentì meglio. Per un uomo deciso e attivo come lui non c’era che l’imbarazzo della scelta. Innanzi tutto decise di passare il sabato a Milano… città dalle mille opportunità. Un anno fa, dopo le prime passeggiate del sabato, Claudio, prese l’abitudine di prendere il caffè in Galleria Vittorio Emanuele. Una sosta rilassante e … solitaria. A Milano, però, quello che non fai tu …ci pensano gli altri a farlo. Mentre Claudio era seduto al Bar, tutto solo a prendere il caffè, venne avvicinato da una quarantenne bellissima, da fine del mondo. “Scusi, lei è di Pavia?” Claudio si meravigliò. Come? Anche a Milano, sanno che sono di Pavia? La quarantenne continuò. “A Pavia ho un’amica, Jenny, pittrice. Sbaglio… oppure era lei in Galleria, giovedì sera, all’inaugurazione della Personale?” Effettivamente, Claudio, era presente all’inaugurazione della Mostra. Si sentì orgoglioso del fatto che era stato notato. Del resto l’amico Danilo (Nilò) era stato chiaro…”Dopo la mia cura… diventerai l’oggetto del desiderio”. Ora, Claudio aveva la prova. La quarantenne si presentò. “Mi chiamo Iriss… sono vedova da un anno. Giovedì, all’inaugurazione della Mostra di Jenny, mi sono detta. Ecco l’uomo che mi piacerebbe avere al fianco quando vado a visitare le Mostre… Cosa ne dice? Se vuole potremmo iniziare subito visitando la Mostra a Palazzo Reale?” Claudio non ha saputo dire di no Cosa poteva esserci di miglio? …visitare una Mostra in compagnia di una bella donna? Detto fatto, i due lasciarono la Galleria. Attraversarono Piazza del Duomo e si avviarono a Palazzo Reale. A Palazzo Reale, Iriss aveva già preso sottobraccio Claudio… La quarantenne, nel suo intimo, aveva già deciso che quel bel cinquantenne non sarebbe più andato da nessuna parte …senza di Lei. (454)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14169 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Martedì ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

 1 luglio 2014

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERI SPARSI DEL 30 GIUGNO 2014

Post n°14168 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 30 GIUGNO 2014

“L’amore e i baci

 sono facce

della stessa medaglia”

Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

DANIELA E LA CHITARRA DI GIUSEPPE racconto (667) di Dino Secondo Barili

Post n°14167 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

30 GIUGNO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 30 giugno 2014 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

667

I racconti del benessere

Daniela e la chitarra di Giuseppe

Un anno fa, la Prof. Daniela aveva terminato l’anno scolastico delusa e amareggiata. Le cose non erano andate come avrebbe voluto. Trentacinque anni, alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine del mondo… posto come Docente di Lettere in un Liceo del milanese… aveva tutto per essere felice. Invece, non la era affatto. Nel corso dell’anno scolastico si era scontrata con alcuni Colleghi, tra i quali il Docente di Educazione Fisica, Prof. Cirillo, un megalomane di prima categoria. Per il Prof. Cirillo, nella Scuola, doveva esistere solo Educazione Fisica… perché migliora le qualità fisiche dell’individuo e crea le condizioni per un’attività che dura tutta la vita. Daniela, pur avendo un fisico da favola, puntava sugli interessi culturali dell’individuo… i soli che avevano come obiettivo la crescita personale e l’identità sociale. Insomma, un battibecco, sfociato, in più occasioni, in qualche parola di troppo. Inoltre, la Prof. Daniela aveva pure litigato con il suo moroso Francesco. Il bisticcio aveva preso una brutta piega e i due si erano lasciati. Con la fine dell’anno scolastico di una anno fa… la trentacinquenne aveva “tirato le somme” ed era rimasta delusa e demoralizzata. Cosa fare? Non è vero che la vacanze servono a ritrovare benessere… a volte peggiorano la situazione. Daniela si confidò con la sua Collega Marisa in Piazza della Vittoria a Pavia mentre prendevano un caffè. La Collega aveva capito tutto. A volte non servono molte parole per avere il quadro della situazione. Inoltre, la Prof. Marisa era un’appassionata sostenitrice delle attività teatrali da seguire oltre al lavoro quotidiano. Diceva Marisa. “Oggi, il lavoro (tutti i lavori) sono diventati stressanti. All’interno dei posti di lavoro si creano tensioni, situazioni di conflitto e di scontro legati (e prodotti) dallo stress. In queste condizioni è assolutamente necessario trovare valvole di sfogo. L’attività teatrale amatoriale è un ottimo sistema per scaricare le tensioni…ritrovare benessere, fiducia in sé stessi e nel futuro” Il discorso era piaciuto alla Prof. Daniela ed aveva aderito al gruppo teatrale amatoriale della Collega. La Prof. Marisa di Pavia, però, aveva altre idee. Prima fra tutte quella di crearsi un proprio ruolo come Regista, Autrice di spettacolo e… “creare un’Unità Teatrale Itinerante”. Quando Daniela comprese il progetto rimase perplessa. Non sapeva cosa dire. Marisa, invece, era entusiasta e ne parlava con animosità. “Vedi, Daniela. Oggi, le persone hanno tutto (o quasi!). La tecnologia si è imposta ovunque, in ogni angolo e momento della vita dell’individuo. Hai notato le persone che camminano in Corso Cavour a Pavia? Tutte, o quasi con la mano destra alzata a sostenere un oggetto? Quale? Il telefonino !... Tutte e sempre con il braccio alzato e il telefonino a portata dell’orecchio destro per il timore di “non essere prontamente connessi”… Con chi? Con gli amici… le amiche… i problemi quotidiani della vita… La vacanza non esiste più … Con il telefonino si è sempre in “servizio permanente effettivo”. Una simile tensione non sarebbe giustificata nemmeno se il Mondo stesse per finire… Ecco, l’utilità “dell’Unità Teatrale Itinerante”… Un modo per portare il teatro nelle strade, nelle vie e nelle piazze della città. Io e te … insieme. Tu leggi una poesia…ed io leggo la pagina di un libro… Un giorno in Piazza del Duomo… un’altra in Strada Nuova o Sul Ponte Coperto… Ecco il senso dell’idea” Marisa non aveva ancora finito di parlare … quando due cinquantenni che avevano ascoltato la conversazione intervennero. Uno di questi, Michele volle fare i complimenti a Marisa. “La sua idea è bellissima. Mi è piaciuta. Portare il teatro nelle vie e nelle piazze della città. Mi chiamo Michele e faccio il giornalista. Se vuole, io e il mio amico Giuseppe, ci offriamo per far parte del Gruppo Teatrale Itinerante. Io, canto …e Giuseppe suona la chitarra. Penso che il complesso non abbia bisogno d’altro. Da quel momento è iniziata la grande sfida. I quattro hanno cominciato a parlare. Come e quando trovarsi per organizzare lo spettacolo. Dare corpo all’idea della Prof. Marisa la quale, raggiante, aveva preso a conversare con Michele. Ogni tanto lo prendeva sotto braccio come fossero una coppia di vecchia data… Al punto che Michele, attratto degli occhi da cerbiatta accennò ad un dolce bacio gettato al vento… in modo che raggiungesse le labbra della Professoressa… E, dopo poco tempo … l’effetto era ottenuto. Poteva Daniela rimanere inattiva? E, no. Non era da lei. Alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine del mondo … già aveva mandato in tilt il suonatore di chitarra Giuseppe… ma non era contenta. Voleva qualcosa in più. Daniela sapeva di avere una bella voce… Perché non tentare qualche “accordo”? Per combinazione Giuseppe aveva con sé la chitarra… mancava solo la Luna. Cosa c’entra la Luna? – dirà qualche lettore. C’entra. C’entra…La Luna c’entra sempre. Daniela iniziò sottovoce….”Na voce, Na chitarra …’o poco ‘e Luna… “ Quando si comincia a parlare di “voce”… di “chitarra”… “di “Luna” chi resiste? Nessuno! Neppure Giuseppe … il quale in uno slancio incontrollato e incrollabile … ha abbracciato appassionatamente Daniela e l’ha teneramente baciata sulla labbra… Le labbra della Professoressa erano assetate di baci. Baci veri (sul tipo “Straziami, ma di baci saziami”)… di quelli che lasciano il segno. Non raccontiamo il resto perché i lettori di questo Blog sanno benissimo come vanno a finire queste cose…. - Questo è il racconto 667, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CARLO GOLDONI A PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°14166 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

CARLO GOLDONI A PAVIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/06/14 alle 11:00 via WEB
CARLO GOLDONI --PAVIA---Nell’autunno 1722 viene accolto nel celebre collegio Ghisleri di Pavia dove fu studente per circa tre anni della facoltà di diritto, e da dove fu espulso nella primavera del 1725 per aver scritto e diffuso una irriverente satira in versi (che intitolò “Il Colosso”, ) che prendeva di mira le fanciulle pavesi, testo andato perduto ma che le notizie dell'epoca dichiarano altamente licenziosa. Con il titolo "Il colosso", Goldoni immagina di dover innalzare una statua colossale alla bellezza e, per costruirla, ricorre alle parti anatomiche, nessuna esclusa, di alcune signorine della buona società di Pavia. Non appena si conosce il nome dell'autore della satira, l'espulsione è immediata. Successivamente, Goldoni segue il padre a Udine, Modena, Feltre, finalmente si laurea in legge a Padova nel 1731 e comincia la professione di avvocato. Ciao Teresa

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

BISOGNO D'AMORE di Teresa Ramaioli

Post n°14165 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

BISOGNO D'AMORE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/06/14 alle 11:36 via WEB
Ciao Dino, il bisogno d’Amore è una costante di ogni tempo Parlare d’Amore non è semplice, ed al di là dell’entusiasmo, della passione e del sogno personale che viviamo, nemmeno vivere l’Amore giorno dopo giorno può essere semplice. Anche la relazione più intima, profonda e forte può essere minacciata da alcune insidie, verso le quali è importante stare in guardia. Pensiamo, ad esempio, ai più classici “attacchi” verso la coppia: le intromissioni negative da parte di amici o familiari; i cambiamenti lavorativi che si traducono in "cambiamenti"dello stile di vita; la presenza nei dintorni di persone "affascinanti" per uno o entrambi i membri della coppia. E’ bene essere consapevoli del fatto che queste minacce, benché possano essere molto disturbanti e provocare forti tensioni e dispiaceri, si rivelano veramente pericolose solo se la coppia è in sé debole e non è disposta a mettersi in gioco, fare delle rinunce ed investire se stessa per superare gli eventuali problemi.Ciao Teresa

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ANNAMARIA ...E IL PRIMO PROSSIMO

Post n°14164 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL PRIMO PROSSIMO

annamariamennitti
annamariamennitti il 29/06/14 alle 20:41 via WEB
Il docente aveva raccomandato Giacomo che durante i suoi viaggi di osservare persone nelle complete fattezze ed invogliarle a iscriversi al corso Giacomo ha pensato solo a lui , è giusto come si è comportato?..si lo so ,ma per poco tempo..Forse meglio così ,almeno si è tolto un altro scapolone ....che tutta voglia hanno fuori che recitare ...reciteranno dal vivo...ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 30/06/14 alle 08:46 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Gli scapoloni oggi sono tanti... Si chiamano "single" e l'ISTAT parla di un terzo della popolazione maschile adulta. Ovvio, che Giacomo ha pensato a sé stesso. Lo dice anche il detto: "il primo prossimo è (sempre) sè stesso". Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

CORTILE STORY

Post n°14163 pubblicato il 30 Giugno 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Sessant’anni fa erano pochissimi coloro che avevano una pensione. Nel cortile che ricordo io… nessuno! Eppure… nessuno moriva di fame. Ogni persona sapeva che, per mangiare, doveva lavorare e produrre il proprio fabbisogno alimentare… La giornata aveva un valore… L’orto e l’allevamento delle galline era una pratica quotidiana alla quale nessuno vi rinunciava… anche in tarda età. Ecco, perché, le persone anziane del cortile avevano la mente sveglia fino alla tarda età. Oggi, il fatto che esiste una data per andare in pensione… contribuisce a rendere inattive molte persone, le quali, si “adagiano”…e fanno “addormentare la mente”… e tutto il resto.  Buona giornata a tutti. Dino 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963