Messaggi del 28/07/2014

VIENNA ... UN ANNO FA racconto (486) di Dino Secondo Barili

Post n°14609 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

Vienna… un anno fa (486)

Un anno fa, la Dott. Claudia, quarant’anni, bella donna, non stava bene. Da parecchio tempo dormiva poco e male. Anzi, alcune notti le passava… contando le pecore. Decise di andare dal suo Medico di Fiducia, il Dott. Giuseppe. Il Medico sapeva tutto di Claudia. Sapeva che era una brava commercialista. Che lavorava a Milano. Che aveva una vita intensa e… “non” aveva ancora trovato l’uomo della sua vita. Come la vide notò che, la donna, aveva il viso un po’ sciupato. “Claudia che cosa hai?” La quarantenne si trovò a suo agio. “Dottore, non me ne parli. Da mesi dormo male… quando… non dormo affatto. Mi alzo più stanca di quando vado a letto e sono diventata irascibile come non lo sono stata mai.” Il Dott. Giuseppe, dopo varie domande, emise la sua sentenza. “Claudia, per il momento non ti prescrivo farmaci e tanto meno ti consiglio esami. Devi osservare tre regole. Primo. Cercare dentro te stessa le ragioni del tuo malessere. Vedere cosa “effettivamente” ti turba. E questo lo puoi fare solo tu… dicendoti la verità. Secondo. Mangiare ai pasti. Bere con moderazione. Terzo. Coricarsi alla stessa ora ed alzarsi presto al mattino. Solo dopo aver fatto quanto ti ho suggerito… sarà possibile fare dei successivi accertamenti o prescrivere farmaci.” La Dott. Claudia lasciò l’Ambulatorio del Dott. Giuseppe soddisfatta. Aveva già pensato che le ragioni del suo malessere dipendessero da lei. Da mesi si era innamorata (segretamente) del suo Direttore di Sezione, il Dott. Danilo. Un cinquantenne, single, bellissimo, noto per essere un imprevedibile conquistatore di “cuori femminili”. Claudia si rendeva conto di essersi invaghita della persona meno adatta a farla felice, ma… al cuore non si comanda. Cosi, la quarantenne, ogni volta che guardava in volto il Dott. Danilo, si scioglieva come “ghiaccio al sole”. Un anno fa, dopo mesi di sospiri, ripensamenti, conflitti mentali, Claudia si era decisa ad affrontare il Dott. Danilo di persona e dire tutta la verità. Proprio quando aveva deciso (era il mese di Dicembre dello scorso anno) il cinquantenne Direttore di Sezione, “non” si presentò in Ufficio. Aveva chiesto un periodo di assenza per seguire un Corso di Specializzazione a Vienna. Per Claudia è stato un brutto colpo. Ora che aveva deciso ed aveva preso il coraggio… ecco l’infrangersi dei suoi sogni. Le ragioni delle “notti bianche” erano lì. Cosa fare? La Dott. Claudia aveva la testa in confusione. Non sapeva quale strada prendere, quale soluzione dare ai suoi problemi. Intanto i giorni che portavano alle Feste Natalizie passano lente e inesorabili. Dieci giorni prima di Natale di un anno fa, la Dott. Claudia era in Piazza della Vittoria a Pavia per fare colazione al solito Bar. Incontrò l’amica e coetanea, Debora (single pure lei) la quale aveva un problema. “Sai, Claudia, devo disdire un viaggio a Vienna per il periodo Natale – Capodanno” …per sopravvenuti impegni familiari… Se senti che qualcuno può sostituirmi… fammelo sapere.” E’stato come aprire il “vaso di Pandora” Claudia prese la palla al balzo. “Se vuoi ti sostituisco io. Un viaggio a Vienna mi starebbe proprio bene.” In breve le due amiche si accordarono. Da quel momento Claudia aveva trovato la sua meta: Vienna. Il perché è facile immaginarlo. La quarantenne voleva, sperava, desiderava di incontrare il Dott. Danilo, l’uomo di cui si era innamorata. Ora Claudia non faceva altro che costruire “castelli in aria”. A Vienna le cose andarono benissimo. Il viaggio era ben organizzato. La comitiva era piacevole… ma del Dott. Danilo, neanche l’ombra. Del resto come è possibile incontrare una persona a Vienna tra milioni di persone? Gli occhi di Claudia tuttavia, ogni volta che si aggirava per la città, da sola o in compagnia… erano alla ricerca del Dott. Danilo. Era solo lui l’oggetto del suo “desiderio”. Anche l’ultimo giorno a Vienna… la speranza era stata l’ultima a morire. Quando, Claudia, rimise piede a Pavia camminò adagio per raggiungere il palazzo dove si trovava il suo appartamento. All’ingresso del Palazzo, la Portinaia Cesira, sempre vigile, non era nel suo gabbiotto. Claudia sali delusa le rampe di scale che portavano al suo appartamento. Vide la porta del suo appartamento socchiusa… la luce accesa … e si udiva una dolce musica “viennese”. Pensò che fosse la Portinaia Cesira che, burlona quale era, le dava il benvenuto. Aprì la porta e si trovò di fronte un “giardino di rose rosse” …al centro del quale c’era, come un “dio greco”, il Dott. Danilo in persona. Claudia quasi svenne dalla sorpresa. Danilo l’accolse tra le braccia e tra un bacio e l’altro sussurrò… “Sono tutto e solo per te. Il domani è nostro”(486)

 
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PAVIA L'ANGELO DELLA PESTE di Teresa Ramaioli

Post n°14608 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

PAVIA

L'ANGELO DELLA PESTE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 17:49 via WEB
L'ANGELO DELLA PESTE- PAVIA--La leggenda dell’Angelo della peste racconta che all’epoca in cui S. Damiano era vescovo di Pavia, la città fu colpita da una tremenda pestilenza che decimò la popolazione. Molti pavesi fuggirono sulle colline e nelle campagne, mentre per la città deserta, la notte avveniva un fenomeno strano. I pochi rimasti in città potevano infatti vedere due angeli, uno vestito di bianco e uno di rosso, che si aggiravano per le vie. L’angelo bianco indicava una casa, mentre l’angelo rosso ne percuoteva la porta: tanti i colpi dati, tante le persone morte nell’abitazione il giorno successivo. S. Damiano, che aveva tentato di tutto per far cessare la peste, ispirato da Dio, fece portare da Roma la reliquia del braccio di S. Sebastiano. Portato in processione per la città, operò il miracolo invocato: gli angeli infatti seguivano la direzione indicata dalla reliquia e fu facile farli allontanare dalla città, insieme alla peste, attraversando l’antica Porta Ticino (sul Ponte Coperto). A ricordo del fatto, i pavesi fecero murare in Strada Nuova, sull’angolo di Piazza Cavagneria, un angelo in marmo bianco che accenna appunto a Porta Ticino. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E GLI ORDINI DATI CON GRAZIA

Post n°14607 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

GLI ORDINI DATI CON GRAZIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 11:15 via WEB
So come vanno a finire , con le nuove direttrice che disapprovano tutto il lavoro precedente come la nuova direttrice del racconto Ecco è arrivata la Uappa di cartone ....mi meraviglio che non abbia detto anche"tutti siamo utili e nessuno indispensabile" Arrivano belle fresche e dettano leggi....L'unica soluzione è quella di andare via come ha fatto Donatella....Sul posto di lavoro è necessario che ci sia la tranquillità .ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/07/14 alle 19:16 via WEB
Ciao Annamaria - Molte donne si lamentano, quando a "dare ordini" è una donna. Preferiscono l'uomo. Avrà i suoi limiti, ma almeno non si da "tutte quelle arie da prima della classe". E, poi... possibile che tutto ciò che è stato fatto ... è sbagliato? Dino
(Rispondi)

 

 
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MESSAGGIO DI GIOCATTA7 ... PER ANNAMARIA

Post n°14606 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI GIOCATTA7 ...

PER

ANNAMARIA

giocatta7
giocatta7 il 28/07/14 alle 09:38 via WEB
Ciao annamariamenniti. Mi è piaciuto molto questo tuo commento. Sembra fatto da Totò.
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°14605 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMRIA ...

E

I PENSIERI SPARSI

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 10:14 via WEB
Il fiume scorre come la nostra vita ,noi abbiamo alti e bassi quando tutto procede bene all'improvviso sorgono imprevisti che fa cambiare di colore il nostro umore...così il fiume, mentre l'acqua scorre limpida chiara all'improvviso ecco detriti spocizia e l'acqua cambia colore e non si ferma mai , però la nostra vita ssi ferma ecco la differenza ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/07/14 alle 19:06 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. L'acqua del fiume scorre... raggiunge il mare... e da li ricomincia il processo... E chi dice che la stessa cosa non avvenga per l'uomo? Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14604 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORN0

“La speranza è

l’ultima a morire”

Dino

 

 

 
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LA DONNA NAPOLETANA di Annamaria Mennitti

Post n°14603 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

LA DONNA NAPOLETANA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 11:31 via WEB
La donna napoletana, instancabile generatrice e perpetuatrice della civiltà partenopea, rappresenta un formidabile esempio d'emancipazione femminile. Essa è facilmente distinguibile da alcune caratteristiche che costituiscono quasi un denominatore comune per la fascia tra i tredici ed i quaranta anni. La donna napoletana ama truccarsi con abbondantissimo rossetto , colore alla moda, attualmente preferibilmente rosso scuro. Ha una mascella che rumina incessantemente un chewing-gum, e tra le dita stringe una sigaretta accesa. I tre elementi citati, in tutte le culture occidentali, hanno rappresentato e sono stati abusati dalle donne come simbolo d'emancipazione femminile.

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14602 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Nel cortile di una volta i giovani erano tanti e i matrimoni erano frequenti. Infatti il matrimonio non era così come lo vediamo adesso. Era un affare “quasi privato” di due persone (maschio e femmina) che si mettevano insieme e “creavano” una famiglia. Insomma, qualcosa di molto naturale… senza fronzoli. Oggi, invece, il matrimonio è diventato “un affare di Stato”… Si comincia con una data e poi, via via, si crea una piramide… Il fatto è che nel cortile i matrimoni “duravano una vita” e i figli erano il vero risultato. Oggi, i matrimoni assomigliano ad uno “spettacolo”… dove, “dopo il primo”, arriva il secondo, il terzo, ecc… Buona serata a tutti. Dino

 

 
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ANNAMARIA ...E CHI HA IL SANTO ... HA ANCHE IL MIRACOLO

Post n°14601 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

CHI HA IL SANTO... HA ANCHE IL MIRACOLO

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 09:19 via WEB
bella la frase "chi ha il Santo ha anche il miracolo" molto significativo... mi piace ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/07/14 alle 18:44 via WEB
Ciao Annamaria - sono contento che tu abbia sottolineato la frase "CHI HA IL SANTO ... HA ANCHE IL MIRACOLO". Da tenere sempre presente... anche qaundo si studia la storia. Dino
(Rispondi)

 

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14600 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Martedì ... a tutti"

DIARIO CORALE

del

29 luglio 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 28 LUGLIO 2014

Post n°14599 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 28 LUGLIO 2014

“La vita è come la corrente del fiume …

non si ferma mai”

Dino

 
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DONATELLA E LE NUOVE SFIDE racconto (695) di Dino Secondo Barili

Post n°14598 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

28 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 28 Luglio 2014 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

695

I racconti dell’estate

Donatella e le nuove sfide

Un anno fa, Donatella, cinquantacinque anni ben portati, Redattrice presso una Rivista femminile di Milano era in crisi. In un ambiente dove l’ansia regna sovrana è facile andare in crisi… Donatella aveva alcune ragioni in più. Da un anno era arrivata in Redazione una Nuova Direttrice, la Dott. Barbara. Una quarantenne con due Lauree e un grinta da far paura. Infatti, nella prima riunione di Redazione è stata chiara. “Gente, con me non si scherza. Da oggi, in questa Redazione si cambia vita. Non esistono più orari… se, ma, perché, quando… Tutti devono darsi da fare. Non esiste più il detto “questo non tocca a me”… Siamo tutti sulla stessa barca …e tutti dobbiamo remare con qualsiasi mezzo. Inutile farsi illusioni … Il mare è in tempesta e la concorrenza non ha più confini. Pertanto… se oggi avete fatto dieci, domani dovete fare venti…e così … tutti i giorni a venire. Questo discorso non l’ho fatto per me… Io, la lezione l’ho già imparata… è per tutti noi. Nella attuale società… e nel nostro settore in modo particolare … è facilissimo trovarsi a spasso da un giorno all’altro … senza più un lavoro e uno stipendio. Perciò… a buon intenditor … poche parole” La filippica aveva colpito nel segno. Il giorno dopo due Redattrici che avevano i requisiti per andare in pensione…chiesero alcuni giorni di ferie per presentare la domanda di pensionamento. Donatella, che di anni ne aveva 55 anni, si sentì spaesata. Da lì cominciò la crisi… Ma non era finita. Nella seconda riunione di Redazione, la nuova Direttrice della Rivista aveva rincarato la dose. “Ho preparato per ognuna delle presenti un prospetto con gli elementi fondamentali del nostro lavoro. Anno di nascita della Rivista. Numero delle lettrici anno per anno. Numero delle lettrici allo stato attuale … suddivisi per età, titolo di studio, letture preferite. Ora viene il bello… Cosa si aspettano da noi le nostre lettrici” E’ stato come una bomba scoppiata in piena Redazione. Anche Donatella ha dovuto alzarsi, fingere di avere dei bisogni corporali immediati … per non dare in escandescenze. Quando ritornò al tavolo della Redazione (dopo pochi minuti) il silenzio regnava sovrano. Nessuno aveva voglia di commentare. Da quel momento la cinquantacinquenne desiderava avere l’età della pensione. Presentare la domanda …e fuggire via come il vento. Purtroppo gli anni non bastavano e senza stipendio non era possibile andare avanti. Come se non bastasse,Donatella era in crisi con il moroso, il Dott. Francesco, sessant’anni prossimo alla pensione. Il rapporto sentimentale tra Donatella e Francesco era… un “rapporto… tra single”… cioè ognuno dei due aveva la propria abitazione e gestione autonoma delle proprie entrate. Un simile stato di cose… se da una parte è all’altezza di tempi…dall’altra offre infiniti motivi di riflessione. Donatella avrebbe voluto un maggior coinvolgimento come coppia… Francesco voleva mantenere per intero la sua autonomia. Ora, poi, che era prossimo alla pensione… il sessantenne sognava “vallate verdi…” come nell’antica canzone. Risultato: crisi … nella crisi. Ormai, Donatella, aveva cominciato a perdere il filo del discorso. Cioè, a non avere più le idee chiare… Comprese che aveva bisogno di aiuto e chiese un appuntamento con il Dott. Felice, uno Psicologo che a Milano va per la maggiore. L’incontro è stato cordiale oltre ogni limite. Il Dott. Felice, aveva una sorella, Edvige, abitante in una stupenda Villa alla periferia di Pavia. Edvige vi organizzava degli incontri per sole donne su temi di attualità. Parecchie volte, Donatella vi aveva preso parte come Relatrice. Ora, ecco la Redattrice in crisi… a rapporto dello Psicologo. Quando uno Psicologo è a contatto quotidiano con una realtà che cambia velocemente come a Milano … è come se avesse sempre il termometro per misurare la febbre delle persone. “Dott. Donatella … cosa mi racconta di bello? Cosa si dice dalle parti di Pavia?” La cinquantacinquenne si sentì a suo agio. Fece un sospiro di circostanza e vuotò il sacco…”A Pavia tutto bene…. E’ in Ufficio che le cose non vanno bene come prima. Si vive nell’ansia di perdere il lavoro da un momento all’altro. La Direttrice della Rivista non è mai soddisfatta dei risultati. Poi, c’è l’età…la mia” – Il Dott. Felice si aspettava l’osservazione. Prese un bloc-notes e fece finta di scarabocchiare qualcosa… Alla fine parlò. “Dott. Donatella… il problemi sul posto di lavoro e quelli dell’età sono intimamente legati l’uno all’altro. Se risolve l’uno… risolve anche l’altro. Per esempio. Lei è una scrittrice… cioè scrive tutti i giorni per la sua Rivista. A volte è costretta a scrivere cose di cui ne farebbe volentieri a meno. Cose lontane dal suo mondo e da ciò che vorrebbe scrivere. E’ il momento di fare un salto di qualità. Diventare scrittrice vera. Non ha mai pensato di scrivere un romanzo? Lo faccia. potrebbe essere la chiave di volta della sua vita anche sul piano sentimentale” Il Dott. Felice aveva dato la giusta indicazione. Donatella, un anno fa, si è sentita rinascere. Aveva trovato la nuova via da percorrere. Tornata a casa ne parlò subito con il Dott. Francesco il quale stava preparando un tour in Sicilia. Approvò l’idea, ma continuò a pensare a sé stesso. Donatella comprese che era giunto il suo grande momento. Raccontare la “Storia di Caterina”. Una ragazza cresciuta in una Cascina in riva la Po dalle parti di Pieve dei Cairo in Provincia di Pavia… Una storia dove l’acqua del fiume ha condizionato la vita delle persone … oppure no. - Questo è il racconto 695, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LE CIPOLLE di Teresa Ramaioli

Post n°14597 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

LE CIPOLLE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 06:57 via WEB
CIPOLLE--Le cipolle sono state inizialmente coltivate in Egitto, prima come cibo per gli schiavi che venivano costretti a lavorare nella costruzione delle grandi piramidi, e in seguito quasi adorate per via della forma circolare e per i cerchi concentrici, il cui significato era rappresentato dalla vita eterna. A riprova della grande importanza riservata alle cipolle nell’antico Egitto, sappiamo che nelle orbite oculari della mummia di Ramses IV sono state trovate tracce di cipolla. Le cipolle erano anche uno degli elementi introdotti all’interno del corpo mummificato dei Faraoni, e servivano a tenere lontani i batteri e a conservare la mummia. Furono invece i Romani ad introdurre le cipolle nel Vecchio Continente, fino ad arrivare ai giorni nostri, dove la cipolla è presente quasi ovunque. Ciao Teresa

 
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27 LUGLIO BUGS BUNNY di Teresa Ramaioli

Post n°14596 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

27 LUGLIO

BUGS BUNNY 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 07:47 via WEB
27 luglio --BUGS BUNNY--È il coniglietto più famoso dei cartoni animati. Bugs Bunny è un’astuta lepre grigia con orecchie lunghissime, dentoni sporgenti e una passione sfrenata per le carote. Bugs Bunny dal 1938, anno della sua nascita, ha conquistato il cuore di molti bambini, ma anche di molti adulti .Bugs Bunny, in Italia debutta negli anni Quaranta con il nome di Lollo Rompicollo.Debutta per la prima volta il 27 luglio 1940 nel cartone animato “Una lepre selvatica". La lepre, fin dalla prima apparizione, conquista il pubblico e diventa protagonista di numerosi episodi . La sua carriera vanta numerosi successi, tanto che negli anni Sessanta debutta in un programma televisivo, a lui dedicato, The Bugs Bunny Show e nel 1988 fa anche una comparsa nel celebre lungometraggio “Chi ha incastrato Roger Rabbit”.A differenza dei classici conigli, spesso anche paurosi, Bugs Banny è un tipo molto tranquillo e pacifico, nulla lo turba e schiva le difficoltà . Può scoppiare una guerra, crollare il mondo, ma Bugs non rinuncia a rosicchiare una carotina all’ombra di un albero (riprende quella dell’attore Clark Gable nel film Accadde una notte). . Già, perché nonostante sia molto intelligente, non ama faticare. Ma c’è di più. Per quanto sia simpatico, è anche un imbroglione. La sua frase tipica, che negli anni si è trasformata in un vero tormentone, è “Che succede, amico?” e puntualmente viene esclamata godendo della disfatta del suo avversario Nel 1997, proprio come un grande presidente, lo troviamo su un francobollo, che diventa subito un oggetto da collezione, oltre che uno dei francobolli più comprati negli Usa.Ciao Teresa

 
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DELIO DESSA di Teresa Ramaioli

Post n°14595 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

DELIO DESSA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 07:11 via WEB
DELIO TESSA----Nasce nel 1886 a Milano, in via Fieno, in casa di ringhiera. Milanesi sono entrambi i genitori; Arsenio, il padre, è un bancario. Il nome Delio è quello del nonno. Nel 1895 trasloca in via Olmetto e nel 1925, alla morte del padre, in viale Beatrice d'Este 17. Si laurea in legge nel 1911, con un po' di ritardo, un po' perchè spesso malaticcio, ma forse anche per il poco interesse a questi studi, rivolgendo invece le sue simpatie alla filosofia, al cinema, alla musica, alla poesia, cui si dedica già in età giovanile, muovendosi nella tradizione milanese di Maggi e Porta, ma innestandovi modi e spiriti della poesia francese decadentista e espressionista, rielaborati però in maniera del tutto personale e curando al massimo la musicalità e le sonorità dei versi. I temi preferiti della sua poesia sono quelli della vita quotidiana del cittadino, ma anche della drammatica realtà della prima guerra mondiale nonchè quella degli "emarginati della società" (prostitute, ladri ) Carlo Linati lo descrive così: "non molto alto, minutino, sorridente da una faccetta lievemente rosata, un dente d'oro nella bocca vizza e, dietro gli occhiali (era miope) ballettanti, un po' malsicuri nella loro orbita, quei suoi occhi grigi ed acquosi, da cordiale allucinato". Vestiva un po' "demodé": nella bella stagione: pantaloni di tela bianca, solino (colletto di camicia staccabile), cravatta, maggiostrina sulle ventitrè. Se era nuvolo, portava sempre sul braccio la vecchia ombrella di suo padre. D'inverno invece indossava un paletò color tané (tabacco) La sua carriera professionale non fu una gran carriera, poca la clientela, solo sufficiente a fargli sbarcare dignitosamente il lunario. E per arrotondare si dedicò anche ad una attività giornalistica prima in provincia, poi nel Canton Ticino, dove collaborò anche con la Radio della Svizzera italiana. E poi, nel '36 collaborò al quotidiano "L'Ambrosiano" che riuniva molte delle migliori firme della nostra letteratura, con scritti gustosi, malinconicamente umoristici su figure o scorci della città, poi raccolti sotto il titolo "Ore di città". Schivo di temperamento, e' vissuto da scapolo, appartato, dopo una delusione sentimentale, col conforto della famiglia e di pochi amici che gli sono stati vicini sino alla fine (purtroppo precoce poiché una setticemia, provocata da un ritardato intervento ad un'infezione ad un dente, lo portava via il 21 settembre 1939). Per sua volontà fu sepolto in un campo comune di Musocco, ma nel 1950 il Comune di Milano gli decretò gli onori del Famedio(Cimitero Monumentalel di Milano) e, successivamente, gli intitolò una strada, da corso Garibaldi a piazza delle Crociate. Oggi Delio Tessa è considerato il più grande poeta dialettale del '900. Buona giornata Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E PARIGI

Post n°14594 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

PARIGI

annamariamennitti
annamariamennitti il 27/07/14 alle 21:01 via WEB
Che differenza fa venti anni prima venti anni dopo l'importante che non si sono fatti perdere l'occasione di trascorrere almeno qualche notte con Giovanni e Giacomo a Parigi, visto come stavano le cose ...a proprio vero che meglio un uovo oggi che una gallina domani....notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/07/14 alle 09:04 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Tuttavia bisogna ammettere che (vent'anni prima ... o vent'anni dopo)Parigi è sempre Parigi ...e incendia i cuori ... e non solo. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E LE DONNE ... ETERNI DEI

Post n°14593 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE DONNE ... ETERNI DEI

annamariamennitti
annamariamennitti il 27/07/14 alle 20:00 via WEB
No Dino la donna non è un mistero il mistero sta solo nel suo cuore ,il mistero viene dal cuore il mistero della donna è l'amore ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/07/14 alle 08:59 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione.Però, i poeti hanno sempre visto le donne come "eterni Dei" (come nella famosa Operetta) ... Dei che fanno e disfano la stora del mondo come meglio credono...a cominciare ... dalla Guerra di Troia descritta da Omero. Dino
(Rispondi)

 

 
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TERESA ...E LA SEDIA

Post n°14592 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

TERESA ...

E

LA SEDIA

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 08:12 via WEB
Ciao Dino, la sedia ci accompagna nella vita. Ci segue nel lavoro, determina il nostro posto. Abbiamo bisogno di fermarci, riposarsi, guarire... sedersi. Ma la sedia è anche uno strumento per stare con gli amici, la famiglia, i colleghi è una forma di riposo e meditazione.Ciao Teresa

 
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IL SEMAFORO di Annamaria Mennitti

Post n°14591 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

IL SEMAFORO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 27/07/14 alle 20:25 via WEB
Il semaforo per esempio per il napoletano non rappresenta un mezzo che disciplina la civile convivenza automobilistica. Di fatto rappresenta un abbellimento luminoso e deve essere considerato come un affronto alla propria autonomia motoria. Il semaforo rosso significa via libera, mentre il semaforo verde paradossalmente genera più prudenza. Riguardo ai sensi unici, lunico senso unico che esiste qui è quello in cui procede l'autovettura. Il diritto di precedenza poi, non è dovuto ma va conquistato sul campo. Più che altro esiste il dovere di prendersi la precedenza.

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14590 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Il merito non basta…

Spesso si fa riferimento al merito per avere successo nella vita. Mica vero. Il merito è importante… ma non basta. Nella vita ci vogliono molte cose. Una sola non basta. Il merito, la volontà, il coraggio, la perseveranza… ma non basta. A volte “serve trovarsi al posto giusto… nel momento giusto”. Altre volte è questione di nascita, di cognome, di “giri strani” … come, per esempio… “Chi ha il Santo… ha anche il miracolo”. Insomma, gira e rigira…ci vuole Fortuna!  Buona giornata a tutti. Dino

 

 

 
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ANNAMARIA ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°14589 pubblicato il 28 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I PENSIERI SPARSI

annamariamennitti
annamariamennitti il 27/07/14 alle 20:07 via WEB
Lo scopo dell'amore è di costruire la felicità ,però certe volte si ama tanto senza speranza di costuire perchè? ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 28/07/14 alle 08:44 via WEB
Ciao Annamaria - bella domanda al tua... E' il segreto della vita. Dino
(Rispondi)

 

 
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