Messaggi del 22/07/2014

PENSIERI SPARSI DEL 22 LUGLIO 2014

Post n°14503 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 22 LUGLIO 2014

“L’amore è una malattia …

senza rimedio”

Dino

 
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EVELINA E LA FONTANA DELLA FORTUNA racconto (689) di Dino Secondo Barili

Post n°14502 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

22 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 22 Luglio 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

689

I racconti dell’estate

Evelina e …

La vita è fatta di alti e bassi. In molti casi gli alti e bassi fanno parte di un gioco ben più complesso che parecchie persone faticano a capire. La Dott. Evelina, quarant’anni, un anno fa, era negli affanni. Il moroso con il quale aveva passato gli ultimi cinque anni aveva deciso di sua spontanea volontà di dedicarsi al volontariato sociale… ed era partito per l’Africa. Naturalmente Evelina l’aveva presa male… ma non aveva modo di opporsi. Per fortuna che la quarantenne aveva il suo lavoro di Dirigente di un Ufficio a Milano. Un posto di responsabilità, ben remunerato, con prospettive di sviluppo a lungo termine. Da solo, però, il lavoro, non completa le aspettative della persona. A questo mondo “non si vive si solo pane”(cioè, di solo lavoro)… Evelina sentiva il bisogno di avere un uomo accanto. Non lo diceva apertamente, ma… Ogni tanto si sfogava con la sua amica e coetanea, Dott. Carlina, la quale aveva delle idee originali. “Evelina, nella vita ci vuole Fortuna …solo Fortuna, anche nel comprendere i fatti di tutti giorni. Anzi, sai Evelina, ho deciso di iscrivermi ad un Corso dal titolo “Come avere Fortuna nella vita”. Ho già scaricato da Internet il modulo di adesione…” Evelina si sentì coinvolta e chiese maggiori ragguagli. Il Corso si svolgeva il sabato… giorno comodissimo anche per Evelina. Detto fatto le due amiche si iscrissero al Corso via mail. A Milano c’è di tutto e di più… Anche le cose più strane… Evelina e Carlina si trovarono puntuali al primo sabato, data di inizio del Corso, all’indirizzo indicato nel modulo. Le due amiche si accorsero che erano le sole presenti e le sole iscritte. Non si meravigliarono perché la diffusione dei Corsi è talmente ampia che … ci sono più Corsi… che partecipanti. Evelina e Carlina ebbero, però, la sorpresa (e la Fortuna) di conoscere il Presidente della Associazione che l’aveva organizzato, Il Cav. Giampietro, un cinquantenne dal fascino irresistibile e del Docente del Corso, lo Psicologo, Dott. Maurizio, quarantacinquenne, che… sembrava un Dio greco. Per Evelina e Carlina, il primo sabato, è stato l’inizio di una favola. Lo Psicologo, Dott. Maurizio ha illustrato il Corso a grandi linee ed ha raccontato che “la Fortuna viene descritta come Dea dagli occhi bendati per una ragione molto semplice… “ama essere corteggiata”. Ecco, quindi, l’importanza del corteggiamento come mezzo per avere Fortuna. Ci sono, infatti, molte persone che vorrebbero avere fortuna… ma non sanno corteggiare. A volte, non ne tengono conto” Il Dott. Maurizio aveva una parlantina sciolta, fluente… come fosse ambrosia. Un bel modo di esprimersi …e quel suo modo… sembrava già un corteggiamento. Evelina se ne accorse. Tenne i suoi occhi fissati in quelli dello Psicologo. Il Dott. Maurizio si è sentito osservato ed ha gradito l’atteggiamento di Evelina proprio come fosse un indice di stima e desiderio. Anche Carlina teneva d’occhio il Presidente, Cav. Giampietro. Al termine della lezione, le quattro persone decisero di andare a pranzare insieme presso un Ristorante nei pressi di Via Dante a Milano. Si sa che a tavola, le persone, si liberano di molti tabù. Si lasciano andare a confidenze. Raccontano fatti della vita propria che in altre occasioni non avrebbero giustificazione. E’ stato proprio a pranzo che Evelina espresse un desiderio: “fare una bella visita a Parigi”. E’ stato come “dare fuoco alle polveri”. Anche Carlina, Giampietro e il Dott. Maurizio espressero analogo desiderio. Anzi, lo Psicologo, aggiunse un particolare. “A Parigi c’è la Fontana della Fortuna” Perché non cogliere l’occasione per intingere le mani nell’acqua della Fortuna?” I quattro decisero immediatamente. Potevano prendere il treno superveloce diretto a Parigi. Perché non farlo? Quando le persone hanno piacevoli aspettative dalla vita … tutto diventa facile. Detto fatto. Evelina, Carlina, Giampietro e Maurizio partirono dalla Stazione Centrale di Milano diretti a Parigi per un weekend assolutamente fuori programma. E’ stata una vacanza eccezionale. Evelina si innamorò di Maurizio e Carlina di Giampietro. E’stata Evelina a dare inizio alle danze… Sulla Tour Eiffel volle dare un bacio a Maurizio con la scusa che “si usa così”. Lo fece pure Carlina con Giampietro. I fatto è che dopo un bacio … ce ne vuole un altro … e un altro ancora. Sull’esempio di Evelina e Maurizio… tutti i presenti (turisti e non) in quel momento sulla cima della Tour Eiffel … si baciarono tutti. Tutti con la scusa che “baciare fa bene”. Ormai il ghiaccio era rotto. Evelina e Maurizio decisero di ritirarsi in camera da letto e passare insieme la loro prima notte d’amore. Così fecero Carlina e Giampietro… Il Corso “come avere Fortuna nella vita” aveva già prodotto i suoi benefici effetti (il seguito… lo lasciamo all’immaginazione dei lettori del Blog). . - Questo è il racconto 689, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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BIANCA MARIA VISCONTI di Teresa Ramaioli

Post n°14501 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

BIANCA MARIA VISCONTI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/07/14 alle 13:39 via WEB
Bianca Maria Visconti--La mattina del 25 ottobre 1441, la gente si era ritrovata lungo la strada che conduce alla Chiesa di San Sigismondo, a Cremona, per festeggiare Maria Bianca Visconti..Francesco Sforza, doveve sposare Bianca Maria Visconti, sua promessa sposa da 12 anni,e aveva scelto quella chiesa di periferia, anziché il Duomo di Cremona per motivi di sicurezza. La differenza d'età fra gli sposi, 40 anni lui, 17 lei, aveva messo in dubbio, tra gl'invidiosi, la solidità di quell'unione. Invece, fu un'unione felice, allietata dalla presenza di otto figli. Bianca Maria era l'unica figlia legittima di Filippo Maria Visconti, la sola, ad avere il diritto di succedere al trono. A causa di un testamento lasciato dal bisnonno, ma non più ritrovato, il regno sarebbe dovuto passare di padre in figlio, solo per via maschile. Francesco era figlio naturale di Jacopo degli Attendoli, uno dei più celebri capitani di ventura italiani, che si era meritato il soprannome di Sforza dal suo maestro d'armi, per la tenace resistenza. Il Visconti, non avendo figli maschi legittimi, aveva adottato Francesco, facendogli poi sposare sua figlia. Bianca Maria fu promessa in sposa quando aveva solo cinque anni, mentre lui era già un uomo di ventotto anni. Filippo Maria Visconti ,in attesa che la figlia crescendo fosse pronta per il matrimonio, mandò la piccola e la madre, sua moglie, nel castello di Abbiate (la futura Abbiategrasso); perché più sicuro, rispetto la rocca milanese, e inespugnabile dagli attacchi del popolo, provocati da una sua politica spesso vessatoria. Il Castello di Milano, all'epoca Rocca di Porta Giovia, era stato costruito dal nonno di Filippo Maria, Galeazzo II Visconti, negli anni 1358 - 1368; (a Galeazzo II si devono la costruzione di due opere simbolo di Pavia: il Castello Visconteo e l' Università degli Studi.).Il Duca considerava il Castello di Abbiate poco confortevole, decise di farlo rinforzare, fece allestire stanze che fossero degne di accogliere la sua figlioletta e la sua consorte. Dopo il restauro avvenne il fidanzamento per procura tra Bianca di sette anni e Francesco di trenta. Bianca Maria e sua mamma partirono per il castello di Abbiate. I fidanzati si vedranno al giorno del matrimonio, quando Bianca avrà compiuto 17 anni, l'età minima ritenuta conveniente per sposarsi Bianca Maria visse dieci anni racchiusa tra solide mura, sognando , come tutte le ragazze, il principe azzurro. Venne così il giorno del matrimonio. Marco Antonio Coccio, detto Sabellico, quarant'anni dopo narrò di quel rito nuziale, e del discorso che Francesco fece alla ragazza: "Confesso d'essere entrato in asprissima guerra per mostrare che tutto quello che facevo era per amor vostro; certo io deliberai con animo caldo di morire non potendo acquistarvi. Non cercavo d'offendervi ma di difender me, perchè il duca non mi facesse ingiuria: ora io gli dono la pace e benché mi vediate cinto d'armi pensate d'esser mandata a un quieto et amorevolissimo sposo". Nel discorso accenna alle armi ,segno di un periodo burrascoso vissuto dallo sposo,ma dovuto anche al carattere instabile del duca padre,(promesse e ripensamenti nel concedergli la figlia in sposa). Le armi sono il segno che anche quel giorno, pur trovandosi a casa della sua promessa sposa (Cremona era il suo piccolo regno, che aveva ricevuto in dono dal padre, quando era ancora in tenera età), temeva agguati da parte di sicari inviati dal futuro suocero .La scelta, all'ultimo momento, di quella chiesa nel mezzo di una campagna,anziché il Duomo, situato in una serie di vie, che avrebbero reso facile la fuga di sicari, rientrò in una strategia di difesa. La storia tra Francesco e Bianca incominciava e…, sarebbe stata una storia d'amore. Finalmente le nozze .La sposa, vestita di rosso, colore nuziale, (segno zodiacale dell’Ariete)era giunta a cavallo di un destriero bianco dalla gualdrappa dorata. Lo sposo,fece il tragitto che lo condusse alla chiesa, preceduto da duemila cavalieri in squadre ornate d'oro e d'argento, formate da capitani, condottieri e capisquadra. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ... E L'INNAMORAMENTO CAMBIA LA VITA

Post n°14500 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'INNAMORAMENTO CAMBIA LA VITA

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/14 alle 17:35 via WEB
Quando ci si innamora cambia tutta la vita ....ci si accorge dall'espressione del viso, emozionato, dolce, vedi tutto roseo Ti appare il mondo diverso da come lo vedevi il giorno prima.....si diventa più buoni....si accetta con pazienza qualsiasi discussione e cerchi di essere accomodante,tutto ti va bene ,perchè siamo noi che vogliamo farlo andare bene...per tema di inquinare il meraviglioso sentimento che è l'amore .ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/14 alle 18:50 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. L'innamoramento cambia la vita ... in meglio. Ecco, il segreto. Essere innamorati... innamorati della vita (ecc.) Essere innamorati ad ogni età... per stare e vivere bene. Dino
(Rispondi)

 

 
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MILANO VILLA REALE di Teresa Ramaioli

Post n°14499 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

MILANO

VILLA REALE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/07/14 alle 12:01 via WEB
MILANO---La Villa Belgiojoso Bonaparte, conosciuta ai più come Villa Reale, ospita il museo dell'ottocento, inaugurato nel 1921 come Galleria d'Arte Moderna. La Villa Reale, costruita da Leopoldo Pollak tra il 1790 e il 1796 come dimora del Conte Ludovico di Barbiano di Belgioioso, è immersa in un magnifico parco lussureggiante. Commissionata da Ludovico Barbiano al Piermarini, fu affidata da quest'ultimo all'allievo Pollak che realizzo' questa costruzione seguendo il neoclassicismo. Nel 1802 la villa fu acquistata dalla Repubblica Cisalpina, e divenne la residenza di Napoleone I. La Villa Belgojoso Bonaparte ha ospitato anche il vicerè Eugenio Beauharnais e il Maresciallo Radetzky che vi morì il 5 Gennaio del 1858. Nella Villa Reale ha sede la Galleria d'Arte Moderna, un museo di pittura e scultura dell'Ottocento con oltre 2000 dipinti e 700 sculture. Al secondo piando della Villa Reale vi è il PAC o Padiglione d'Arte Contemporanea, aperto nel 1984 ed utilizzato per mostre ed eventi di arte dei nostri giorni.CIAO TERESA

 
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ANNAMARIA ... L'ARTE E LE ESAGERAZIONI

Post n°14498 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

L'ARTE E LE ESAGERAZIONI

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/14 alle 18:11 via WEB
I manichini sono bellissimi specialmente quelli femminili e fatti dagli architetti maschi si diverto come meglio, non trascurando i minimi particolari ,com/que io penso che a Pierluigi gli abbiano dato la volta al cervello si è vero ci fermiamo in vetrina ed osserviamo quasi invitandoci ad entrare,....però andare in giro per la donna ideale come i suoi manichini è l'esagerazione e per un bacio fino alla torre Eiffel mi sembra un personaggio alquanto strano....ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/14 alle 18:42 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Forse è esagerato... Ma senza esagerazione non c'è arte, arte vera. L'arte è come l'amore vuole ed è tutto. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I MANICHINI DI PIERLUIGI

Post n°14497 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I MANICHINI DI PIERLUIGI

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/14 alle 14:10 via WEB
Ti è capitato di andare a visitare uno ospedale psichiatrico , ti accorgi che il personale dei reparti si comporta allo stesso modo degli ammalati? ebbene Pierluigi a furia di vedere e costruire manichini ne è rimasto alquanto coinvolto ,ma di testa....e per uun bacio fino alla torre EIFFEL, ma insomma....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/14 alle 18:38 via WEB
Ciao Annamaria - Agli Artisti si può e (si deve) perdonare tutto. Sono Artisti. Come poteva essere Van Goog...senza essere Van Goog ? Dino
(Rispondi)

 

 
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MILANO IL BORGO DEGLI ORTOLANI di Teresa Ramaioli

Post n°14496 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

MILANO 

IL BORGO DEGLI ORTOLANI

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 22/07/14 alle 12:34 via WEB
MILANO--Borgo degli Ortolani si sviluppava lungo tutta l’attuale via Luigi Canonica (architetto svizzero, 1762-1844) e il suo proseguimento, via Piero della Francesca (pittore, 1415-1492), che fino alla seconda metà degli anni ’20 (del XX secolo) manteneva il toponimo di via Canonica. Le molte risorse idriche della zona, il Nirone insieme a varie rogge e fontanili, furono certamente uno dei motivi principali per cui si sviluppò lungo la strada postale per Varese (via Canonica) una serie di cascine, i cui prodotti frutta, ortaggi, verdure venivano coltivati in abbondanza, raccolti e venduti dando così origine al nome del borgo, che in milanese sarebbe in realtà borgh di scigulatt, cioè il borgo dei produttori di cipolle.Ciao Teresa

 
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I QUARTIERI SPAGNOLI DI NAPOLI di Annamaria Mennitti

Post n°14495 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

I QUARTIERI SPAGNOLI DI NAPOLI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/14 alle 17:23 via WEB
I quartieri spagnoli sono parte storica della città di Napoli costituiti a loro volta dai quartieri di Montecalvario ed Avvocata...Nonostante la nomea che il quartiere si porta dietro da diversi anni, esso costituisce comunque un nucleo di rilevanza storico artistica di primo ordine della città di Napoli, offrendo anche diversi spunti della cultura popolare e dello stile di vita napoletano, come per esempio la presenza di piccole botteghe artigianali, oppure dei "bassi napoletani", o ancora di piccoli e bui vicoli caratterizzati da alte scalinate e da panni stesi lungo le strade.

 
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ANNAMARIA ...E LE RISPOSTE AZZECCATE

Post n°14494 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE RISPOSTE AZZECCATE

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/14 alle 13:44 via WEB
La ragazza ha dato la risposta che si meritava brava....Se in un prodotto non c'è qualcosa di piccante il prodotto non si vende,però mena pubblicità fanno migliore è il prodotto....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/14 alle 18:29 via WEB
Ciao Annamaria - al Supermercato se ne sentono di tutti i colori. Dino
(Rispondi)

 

 
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PIERLUIGI E I MANICHINI racconto (476) di Dino Secondo Barili

Post n°14493 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

Pierluigi (476)

Un anno fa, a cinquant’anni, l’Architetto Pierluigi non era soddisfatto della propria vita. Aveva raggiunto dei bei traguardi sul piano professionale, ma non era contento. Per esempio. Aveva una clientela qualificata ed in continuo aumento. Pierluigi si era specializzato in “manichini da donna per vetrine di abiti femminili”. Qualche lettore dirà che si tratta di una specializzazione poco appariscente… Invece, no. I manichini preparati dall’Architetto Pierluigi sono manichini speciali. Hanno un non so che di artistico, di “femminile” che, una volta posti in vetrina (sotto la diretta supervisione dell’Artista) sono un sogno, una favola. Le persone sono costrette a fermarsi, a rimanere affascinati, A chiedersi, a volte… “Ma sono vivi? Sembra stiano parlando, tra loro o con i passanti..:” Ecco. E’ proprio questo particolare che ha reso “particolari” i manichini dell’Architetto Pierluigi. A Milano e in parecchie altre città, ci sono Negozi che espongono le creazioni femminili “solo” e con i “manichini di Pierluigi”. D’altro canto, l’Architetto ha una sensibilità speciale per un “certo tipo di donna”. Giovane, alta, bionda o rossa, labbra carnose, lineamenti del viso e del corpo … delicati e perfetti. Ecco, è proprio la donna che l’Architetto Pierluigi predilige ed avrebbe voluto incontrare nel corso della sua vita… ma non ha ancora trovato. Un anno fa, il suo Collega ed amico, Architetto Gianmaria ne era convinto. “Caro Pierluigi, tu ti sei fissato con quel tipo di donna…La tua è come se fosse diventata una “malia”, un’irraggiungibile “meta”…Dovresti essere più elastico nel tuo modo di pensare e di vedere le cose. La donna “non” è un manichino…” Pierluigi scrollava la testa… e rispondeva “Tu, non capisci. Non puoi capire…” Pierluigi, infatti, a diciotto anni si era innamorato di una sua compagna di scuola del Liceo. Aveva preso una tale “zuccata” da rimanere segnato per tutta la vita. Purtroppo, Ines (quello era il nome della ragazza) era innamorata del “primo della classe” e non l’avrebbe lasciato per Pierluigi, che allora, era un po’ imbranato. La sola volta che Pierluigi ebbe un dialogo con Ines è stato per sentirsi dire.. “Mi spiace, Pierluigi, tu non sarai mai il mio uomo. Non sei il mio tipo.” Per tutta risposta Pierluigi lanciò la sfida. “Se non posso averti come donna… ti avrò come “manichino”… per sempre.” Pierluigi aveva scelto “architettura” e si era specializzato in “manichini” per abiti femminili”. Risultato: un successo! I manichini di Pierluigi “parlavano alle persone”. Era come se dicessero. “Noi siamo il massimo della bellezza femminile…e, per noi, il tempo non passa mai.” Pierluigi era innamorato dei suoi manichini,ma … Nella vita c’è sempre un ma… Nove mesi fa, L’Architetto era a pranzo con i suoi Colleghi milanesi. Tra di essi c’era un Architetto donna, Desy, venticinque anni, bellissima. Appena Pierluigi la vide se ne innamorò. Si dice che i cinquantenni sono facili agli innamoramenti… specialmente se la donna ha venticinque anni di meno. Questa volta, però, Desy cercava il “suo uomo”, l’uomo dei suoi sogni… e (guarda il caso) quel tipo era proprio Pierluigi. L’Architetto aveva una parlantina che incantava e in un battibaleno “attaccò bottone” con la Collega… che non aspettava altro. E’ stato un “fulmine a ciel sereno”…un “amore a prima vista”… di quelli che cambiano la vita. Pierluigi propose a Desy di partire subito per Parigi dove le donne hanno un ruolo speciale. Gli Architetti non mancano di fantasia… ma Pierluigi… era “una fantasia unica”. Secondo l’Architetto, quando un uomo ed una donna si innamorano … “devono” partire subito per Parigi… e baciarsi sulla Tour Eiffel. -(476)

 
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LA GROTTA AZZURRA di Annamaria Mennitti

Post n°14492 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

LA GROTTA AZZURRA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 22/07/14 alle 06:59 via WEB
La costa è frastagliata con numerose grotte e cale che si alternano a ripide scogliere. Le grotte, nascoste sotto le scogliere, furono utilizzate in epoca romana come ninfei delle sontuose ville che vennero costruite qui durante l'Impero. La più famosa è senza dubbio la Grotta Azzurra, in cui magici effetti luminosi furono descritti da moltissimi scrittori e poeti. Caratteristici di Capri sono i celebri Faraglioni, tre piccoli isolotti rocciosi a poca distanza dalla riva che creano un effetto scenografico e paesaggistico; ad essi sono stati attribuiti anche dei nomi per distinguerli: Stella per quello attaccato alla terraferma.....

 
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MILANO I GIARDINI DI VILLA REALE di Teresa Ramaioli

Post n°14491 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

MILANO  

I GIARDINI DI VILLA REALE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/07/14 alle 18:53 via WEB
MILANO--Il giardino di Villa Reale è uno dei primi esempi di giardini “all’inglese” realizzati a Milano su commissione del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso -figura di spicco della nobiltà milanese e della corte asburgica- e su progetto dell’architetto viennese Leopold Pollack, allievo del Piermarini. Come la villa, il giardino risente dell’influenza di dettami innovativi da cui scaturì un progetto molto originale per l’epoca. Determinante fu la supervisione del conte Ettore Silva, grande esperto di giardini e autore del trattato “Dell’arte dei giardini inglesi” del 1801. Il giardino fu costruito nello stesso momento dell’edificazione della residenza, ma subì, durante l’Ottocento, diverse modifiche. Fu per volontà degli Asburgo tra il 1814 e il 1859, che divenne, come già il Parco di Monza, un importante centro di coltivazioni e sperimentazioni botaniche. Una particolare attenzione fu rivolta alle essenze tropicali ed esotiche: infatti il viceré del Lombardo Veneto, l’Arciduca Raineri era un appassionato botanico. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ... E LE VETTE DELL'AMORE

Post n°14490 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE VETTE DELL'AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 21/07/14 alle 22:20 via WEB
QUESTO pensiero è un po troppo impegnativo me ne uscirò per una scorciatoia....Non si può amore in pianura è necessario salire sulle vette alte sempre più su ,trovare i punti più ricchi di ossigeno, dove si respira aria pura notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 22/07/14 alle 07:39 via WEB
Ciao Annamaria - Bel pensiero. Hai ragione... l'amore è una sfida. Dino
(Rispondi)

 
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NAPOLI... LA PIU' BELLA CITTA' D'ITALIA di Annamaria Mennitti

Post n°14489 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

NAPOLI... LA PIU' BELLA CITTA' D'ITALIA 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 21/07/14 alle 22:00 via WEB
Napoli la più bella città d'Italia,meravigliosa stupenda, sempre sveglia non ti fa perdere la strada ti costringe a muoverti girare senza perdere l'orientamento Napoli con i suoi colori ,partendo da zero e cercando di dipingerla dall'interno Se ne sta come una Dea non ti accoglie con piacere con entusiasmo se non sei tu a sorridere ,possiede molte cose belle ,ma posso per il momento elengare per prima :Il sole ,il mare la sua storia e l'arte. Napoli è sempre sveglia non dorme mai, non si avverte la notte e ne il giorno....

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14488 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“L’innamoramento

cambia

 la vita”

Dino

 

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14487 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

La forma e la sostanza

Bisogna riconoscere che, oggi, la tecnica dell’imballaggio ha raggiunto livelli di eccellenza. Tutti gli oggetti (o quasi) sono presentati in modo encomiabile… sono un invito all’acquisto...immediato. Per prima cosa c’è un uso oculato del “fascino femminile” nelle sue espressioni più seducenti… e questo da solo ha “un grande peso”. Prendiamo per esempio uno “spazzolino da denti”. In sé e per sé è un oggetto “minimo”… ma se sulla confezione c’è una bella ragazza… ampiamente svestita… con fare ammiccante… sfido chiunque (uomini) a resistere… L’altro giorno l’amico Alfredo (lingua biforcuta) pensionato di 78 anni era al  Supermercato. Ha preso dallo scaffale uno spazzolino… con una bella ragazza sulla confezione… Si è rivolto alla commessa che si trovava nei paraggi e: “Scusi, Signora, la ragazza è compresa nel prezzo dello spazzolino?” – La Commessa, non ha fatto una piega… “forse, si … lo chieda alla cassa! Forse, la consegna è immediata.”  Buon pomeriggio a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14486 pubblicato il 22 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Martedì ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

22 luglio 2014

 
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