Messaggi del 29/07/2014

BARBARA racconto(487) di Dino Secondo Barili

Post n°14625 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì -Capodanno

Barbara e il pranzo di Capodanno (487)

La Prof. Barbara, un anno fa, aveva deciso di dare una svolta alla propria vita. Quarantacinque anni, donna dal fascino strano, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, ma abitante nel centro storico di Pavia… non era soddisfatta della propria vita. Non tutta la sua vita… Anzi, dal punto di vista lavorativo e professionale era contenta e ne erano contenti i suoi studenti. Era sul piano sentimentale che, Barbara, provava un senso di malessere generale che la faceva stare male. Se non avesse avuto tutti gli impegni che la Scuola comporta sarebbe caduta in depressione. Ma il lavoro non basta. Non basta l’impegno in varie attività sociali, quale animatrice di un corso di teatro per ragazzi. La vita sentimentale di una persona è un’altra cosa. Tocca lati nascosti… troppi intimi per essere identificati nella loro reale importanza. Un anno fa, in occasione del Natale, la Prof. Barbara aveva avuto una specie di “crisi”. Non una vera crisi … ma, nella sua mente, erano sorti molti dubbi. Per esempio. La Prof aveva cominciato a dare importanza alle “coincidenze” e aveva trovato molte risposte alle sue domande. Inoltre, ad un Corso di Aggiornamento, aveva incontrato una sua ex-compagna di Università, Delice, che conduceva studi sulla “predestinazione” che l’avevano scioccata. Volle saperne di più. Chiese all’amica di mantenere dei “rapporti via mail”. Ogni volta che Barbara aveva dei dubbi… inviava una mail alla sua ex-compagna. Alla fine si era confidata circa il desiderio di “incontrare l’uomo della sua vita”. Delice, era una professionista seria. Aveva quarantacinque anni come Barbara, ma era una donna equilibrata, con una vastissima cultura in molti campi. Ai primi giorni di dicembre di un anno fa, Barbara, aveva inviato a Delice la seguente mail. “Devo trovare il sistema di incontrare l’uomo della mia vita… Non ce la faccio più. Ne sente assoluto bisogno.” Delice prese il messaggio di Barbara come una “richiesta di aiuto”. Rispose immediatamente. “Ciao Barbara. Il giorno di Capodanno, come ogni anno, il mio “Gruppo di Ricerca”, organizza un pranzo tra amici a Berna, in Svizzera. Se vuoi, puoi partecipare anche tu…” La Docente di Lettere fu colta come da un presentimento. Poteva essere l’occasione giusta per dare una svolta alla propria vita. Siccome era l’inizio di dicembre non vedeva l’ora che i giorni passassero e arrivasse il primo dell’anno nuovo. Ogni giorno, Barbara, faceva qualcosa per migliorare il proprio aspetto fisico. Preparò un abbigliamento adatto e attese. Capodanno di un anno fa, Barbara era a Berna e incontrò gli amici del Gruppo di Ricerca di Delice. Undici uomini di varie età con molti titoli universitari. Barbara li osservò attentamente e si rese conto che non erano molto diversi dai suoi Colleghi (uomini) al Liceo presso cui insegnava. Anzi, erano forse peggio, sia dall’aspetto fisico … si da quello comportamentale. Alcuni avevano dei veri e propri tic. Delice, comprese subito che Barbara era rimasta delusa. Colse il momento in cui erano sole e parlò apertamente… “Barbara ti vedo delusa. Come mai?” La Docente di Lettere disse ciò che pensava, ma Delice aveva già capito tutto. “Non temere, Barbara. Se ti ho invitata ho le mie buone ragioni.” A fatica, Barbara, giunse alla fine del pranzo. Delice prese la parola per porgere gli Auguri ai presenti. “Amici. L’anno che sta per iniziare ci vede impegnati in una ricerca a vasto raggio sull’importanza delle coincidenze nella vita delle persone. Le nostre ricerche saranno fondamentali per capire meglio il nostro vivere quotidiano. A questo proposito vi comunico che tra breve sarà tra noi il Prof Costantin dell’Università di Parigi, che da quest’anno assumerà la carica di Presidente del nostro Gruppo di Ricerca…” In quell’istante si presentò una grandiosa figura di uomo, su cinquant’anni, alto, capelli lunghi leggermente ondulati, occhi chiari e penetranti, sguardo al quale era difficile resistere… Era proprio il tipo d’uomo che Barbara aveva sempre sognato. Ora, era lì, davanti a lei … ed era ormai certo che niente e nessuno l’avrebbe fermata. Volere è potere. Dopo poco tempo, Barbara e Costantin erano già felicemente insieme.(487)

 
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GIAN GALEAZZO VISCONTI di Teresa Ramaioli

Post n°14624 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

GIAN GALEAZZO VISCONTI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/07/14 alle 10:46 via WEB
Una leggenda narra che Gian Galeazzo Visconti, mentre stava cacciando, non riuscì più a rimettere in piedi il suo cavallo che era caduto in un pantano e venne per quel motivo deriso da alcune nobildonne: prese quindi la decisione di edificare una Certosa, di modo che nessuna donna potesse mai più posar piede in quei luoghi (in accordo ad una regola dei certosini che vieta alle donne di entrare nei loro edifici di culto). Verosimilmente Gian Galeazzo, più che dal sentimento cristiano, fu mosso dall'ambizione di consolidare la propria egemonia nell'Italia Settentrionale e di acquistarsi la fama di protettore dell'arte e della religione: infatti vedeva il progetto del monastero con basilica come imponente sepolcro destinato ad accogliere le tombe della famiglia Visconti, ideale completamento al Castello di Pavia, sua residenza favorita, e all'immenso Parco. Ciao a tutti gli amici del blog Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI ALFREDO

Post n°14623 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI ALFREDO

annamariamennitti
annamariamennitti il 29/07/14 alle 13:48 via WEB
...mamma mia le cose o si fanno subito o non si fanno più, anche Emma si è precipitata ,Alfredo oltre a dover presentare le foto per il comcorso aveva molte cose da scrivere a cominciare da quando era il suo "cavalier servente" per giunta anche senza moroso , via libera in tutti i sensi.....bel racconto ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/07/14 alle 19:09 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Emma ha fatto la sua parte... però, Alfredo è stato bravo. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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TOS.LUIGI...E IL RACCONTO DI DONATELLA

Post n°14622 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

TOS.LUIGI...

E

IL RACCONTO DI DONATELLA (695)

tos.luigi
tos.luigi il 29/07/14 alle 12:04 via WEB
In quella redazione non ci sono uomini forti sara' sempre una guerra tra donne . le donne devono sempre essere corteggiate per dare il meglio di se
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/07/14 alle 19:05 via WEB
Ciao - hai ragione. Nel racconto di Donatella (695) c'era bisogno di un uomo vero... con una marcia in più. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14621 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Volere è potere”

(Destino permettendo…)

Dino

 

 

 
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DIALOGO TRA RICAMIAMO ...E TERESA RAMAIOLI

Post n°14620 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

DIALOGO TRA

RICAMIAMO ...

E

TERESA RAMAIOLI

RicamiAmo
RicamiAmo il 29/07/14 alle 11:43 via WEB
ciao , post interessante, serena giornata delia
(Rispondi)
 
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 29/07/14 alle 15:01 via WEB
Grazie Delia, ciao Teresa
(Rispondi)

 
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DIALOGO TRA ANNAMARIA ... E GIOCATTA7

Post n°14619 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

DIALOGO

TRA

ANNAMARIA ...E GIOCATTA7

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 21:36 via WEB
Ciao giocatta 7,perchè non so il tuo nome ,ma per favore mi vuoi dire quale di questi commenti ti è piaciuto? Ti assicuro che Totò non centra anzi non lho interpellato ancora....forse lo stile del modo di scrivere si nota una certa cadenza meridionale e comunqe trattandosi di Toto lo accetto come un complimento grazie ciao annamaria
(Rispondi)
 
giocatta7
giocatta7 il 29/07/14 alle 09:59 via WEB
Ciao annamariamenniti ( perché non sò il tuo nome). Non importa sapere quale commento mi è piaciuto: mi piace il tuo spirito partenopeo paragonabile appunto a quello di Totò. Quindi il mio vuole essere un complimento ( fatto da una padana doc.).
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 29/07/14 alle 16:01 via WEB
Ciao ,il mio nome è Annamaria però non so il tuo, non fa niente come preferisci..Infatti ho capito subito che si trattava dal mio modo di esprimermi allo stato naturale semplice e schietto..La mia era una battuta cioè di voler interpellare Totò ,dove lo prendo...Sono contenta che ti piacciono i miei commenti ,sai una cosa sono molto timida e certe volte mi meraviglio della mia baldanza TI saluto augurandoti buon pomeriggio ciao annamaria
(Rispondi)

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14618 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Scrivere per scoprire sé stessi…

E’ noto che una delle regole per conoscere sé stessi è quella di scrivere… Sembrerà banale, ma non lo è. Scrivendo si fissano i pensieri, si controllano le emozioni, si rilevano le attenzioni… Ecco, sono proprio le attenzioni che danno la dimensione del nostro esistere. Scrivendo questo blog è un piacere seguire i “commenti”… dei lettori-visitatori. Perché, ogni commento, rivela un aspetto di chi scrive. Ci sono persone che hanno una sensibilità speciale…basta vedere le parole che usano… Buona giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14617 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Mercoledì...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

30 luglio 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 29 LUGLIO 2014

Post n°14616 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 29 LUGLIO 2014

“Non sprecare il tempo…

è un atto d’amore”

Dino

 
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ALFREDO E IL "SAFARI" FOTOGRAFICO racconto(696) di Dino Secondo Barili

29 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 29 Luglio 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

696

I racconti dell’estate

Alfredo e il “safari” fotografico

Ci sono mille modi per passare le vacanze. Per esempio. Il Dott. Alfredo, quarant’anni, scapolo, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, residente a Pavia, aveva una passione sfrenata per la fotografia. La fotografia era la sua vita… ma la motivazione erano i concorsi fotografici dove il confronto tra appassionati creava interesse. Un anno fa, d’estate, il Dott. Alfredo aveva deciso di partecipare ad un concorso fotografico un po’ originale. Non era un concorso fotografico con l’esposizione delle sole fotografie e l’assegnazione dei premi dove, spesso, nascono discussioni infinite. Il Concorso doveva raccontare una storia. Cioè… si trattava di un “safari fotografico”, dove oltre alle fotografie … c’era una trama. Il “safari” era (anche) una scusa per illustrare le caratteristiche dell’Oltrepò Pavese e le sue peculiarità. Il Dott. Alfredo conosceva bene l’Oltrepò. L’aveva girato in lungo e in largo. Ora, però, c’era una storia da raccontare… e le cose non erano affatto semplici. In un primo tempo, il quarantenne, aveva pensato di raccontare la storia e la vita del vignaiolo in quanto l’Oltrepò è un territorio di produzione di uve pregiate. Dopo un po’ ha considerato l’argomento troppo sfruttato. Alfredo non aveva le idee chiare e per schiarirsele decise di fotografare i vari mercati settimanali dell’Oltrepò: Broni, Stradella, Casteggio, Voghera, Varzi e altri centri minori. Quando il Dott. Alfredo si dedicava alla fotografia era come se si abbandonasse alla corrente del fiume… va, va… senza una meta precisa. Dopo giorni e giorni, viaggi qua e là… un giorno di un anno fa, decise di dare un’occhiate alle fotografie scattate. Si sedette davanti al computer e cercò di dare loro un filo logico. Prima località per località… poi soggetto per soggetto… in attesa che uscisse l’idea giusta. Esempio: i tipi strani, le strane espressioni, le donne, gli uomini, le ragazze… Insomma tanto … per farsi venire un’idea da utilizzare per il Concorso fotografico. E’ stato proprio mentre il Dott. Alfredo esaminava per la seconda volta i volti della persone ritratte al mercato… che ha individuato tra la folla un volto conosciuto. Era il volto di una donna della sua età. L’osservò varie volte e finalmente si convinse. Era Emma, la sua compagna di banco al Liceo. Allora, lei, Emma, aveva il moroso, Alfredo si era pazzamente innamorato di lei (segretamente). Non osava dirlo perché la sapeva impegnata. Bastava, però, che Emma alzasse un dito …ed ecco il “cavalier servente”. Alfredo non osa mai dire una parola di troppo…e Emma, conoscendo il debole (per lei), non ne faceva parola. Ora, eccola nella fotografia. Eccola ritratta al mercato. Una fotografia un po’ sfuocata, ma dichiaratamente… Emma. Il quarantenne Dott. Alfredo ebbe un tonfo al cuore. Osservare il volto di Emma era come ritornare con la mente a vent’anni prima. Come ripercorrere un passato fatto di attese e di ricordi. Infatti, Alfredo non l’aveva dimenticata. Anzi, quando pensava a Emma … la  considerava il suo “solo ed unico amore”. Non perdeva occasione per ricordarla. L’ha rivista solo poche volte… da lontano. Una volta è stato a Milano, al Teatro Manzoni. Lui era in Platea, a due passi dal palcoscenico… Emma era in fondo alla sala. Anche allora era Lei, Emma. In quell’occasione, per il numeroso pubblico presente non era stato possibile salutarla di persona. La stessa cosa era avvenuta un anno dopo. Al Teatro alla Scala per l’opera Otello di Giuseppe Verdi. Questa volta Emma era in platea. Alfredo era in un palchetto ospite di amici. Ora, però, eccola immortalata nella fotografia. Una fotografia scattata al mercato settimanale della domenica che si svolge a Casteggio in provincia di Pavia. Un mercato domenicale che attira un’infinità di persone dall’Oltrepò Pavese, dalle Provincie confinanti e da Milano. Ora ecco la traccia. Perché non tentare la sorte? Perché non riprovare a rifare il safari a Casteggio? Alfredo ha girato per tutta l’area del mercato … di Emma nemmeno l’ombra. Cosa fare? Ormai la data di presentazione delle opere al Concorso Fotografico era troppo vicina. Era necessario decidere. Alfredo ha selezionato una decina di fotografie in cui si vedeva (un po’ sfuocata) Emma e ne ha fatto un fotomontaggio. Titolo: “viaggio alla ricerca del primo amore”. Un lavoro tecnicamente perfetto con valenze artistiche indiscutibili. Il gioco delle ombre, però, seguiva il corso dei pensieri di un uomo innamorato… alla ricerca della donna ideale. Ad opera completata, con titoli di testa e di coda …anche Alfredo è rimasto soddisfatto. Ora poteva partecipare al Concorso fotografico…e attendere. Le Giurie dei Concorsi Fotografici sono composte da numerose figure di Professionisti. Tra i Professionisti del Concorso Fotografico al quale ha partecipato il Dott. Alfredo, un anno fa, c’era una sola donna in qualità di Presidente. Una quarantenne di nome Emma. Era proprio la Emma, compagna di banco al Liceo di Alfredo, fotografata nel fotomontaggio in Concorso. Quando Emma vide sé stessa… rimase di stucco. Mai avrebbe immaginato di aver lasciato un segno così profondo nel cuore e nella mente di Alfredo. Inoltre, era sola. Il moroso del tempo della scuola non c’era più… e nessun altro uomo aveva preso il suo posto. Ora, però, c’era Alfredo… il poeta della fotografia… l’uomo che il Destino le aveva riservato. Emma prese il telefonino e digitò il numero di Alfredo… Ormai non c’era tempo da perdere. La vita è un attimo fuggente. Ciò che non si fa ora… non lo farà mai più. - Questo è il racconto 696, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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IL PANINO di Teresa Ramaioli

Post n°14614 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

IL PANINO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 18:21 via WEB
IL PANINO----La storia del panino passa attraverso il genio rinascimentale di Leonardo Da Vinci il quale, oltre ad essere pittore., scultore, architetto, ingegnere, matematico, anatomista, musicista e inventore, era anche appassionato di arti culinarie. Il genio toscano, nelle insolite vesti di chef del “Signor Lodovico” il Moro, tra le istruzioni per preparare un infuso di lattuga o delle creste di gallo ornate di mollica di pane, inventa un tramezzino non riuscendo però a trovargli un nome: “Pensavo di prendere una fetta di pane e metterla fra due pezzi di carne: ma come posso chiamare questo piatto?” Sarà un incallito giocatore di carte, ben due secoli dopo, a rispondere all’interrogativo leonardesco. Il conte Lord Sandwich era talmente preso dal suo vizio da non riuscire ad abbandonare il tavolo verde neanche per mangiare; facendo di necessità virtù, decise di farsi servire l’arrosto di carne, che costituiva la sua cena, non su di un piatto bensì tra due fette di pane imburrato. Il nobile aveva trovato il sistema infallibile per gustare il proprio pranzo senza doversi alzare e interrompere la partita, lasciando così una traccia curiosa nella storia del panino. Ciao Teresa

 
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BETLEMME di Teresa Ramaioli

Post n°14613 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

BETLEMME 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 28/07/14 alle 17:56 via WEB
Betlemme è una piccola frazione a 25 chilometri da Torino e a 2 chilometri da Chivasso Un piccolo e semplice borgo , nel verde della Pianura Padana ,dove vivono 500 anime, che rispecchia l’umiltà della località che diede i natali a Gesù, in Palestina . La chiesetta della frazione è intitolata a Gesù Bambino e affidata alle cure dei frati cappuccini. Grazie al nome che porta, la frazione di Betlemme è salita agli onori delle cronache, lo scorso settembre, uno degli abitanti ha ricevuto una telefonata a sorpresa.Papa Francesco in una delle sue telefonate private, ha chiamato la famiglia Chiolerio che vive nella frazione Betlemme,cercava Federico, il bambino ,di sei anni ,gli aveva inviato un disegno della frazione.Il Pontefice, incuriosito, ha voluto ringraziarlo di persona per avergli fatto conoscere una località in Italia che porta il nome della cittadina che ha dato i natali a Gesù. «Grazie e prega per me» – ha detto Francesco a Federico che ormai è diventato un "personaggio importante" per tutti gli abitanti di Betlemme. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E CLAUDIA A VIENNA PER AMORE

Post n°14612 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

CLAUDIA A VIENNA PER AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 22:16 via WEB
...povera Claudia ha dovuto affrontare un viaggio inutilmente a Vienna a l'amore che fa fa.....Sicuramente avranno iniziato con un valzer viennese e il caso di dire a Claudia e Danilo augurare una notte di fuoco , nella vita è necessario sperare sempre fino all'allultimo attimo notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/07/14 alle 09:03 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Quanti sospiri per l'amore... Claudia è andata fino a Vienna per Danilo. ottimo esercizio. Per amore si fa questo ed altro... E si balla pure il valzer viennese. (che è una meraviglia) Dino
(Rispondi)

 

 
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MESSAGGIO DI ANNAMARIA ... PER GIOCATTA7

Post n°14611 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI ANNAMARIA...

PER

GIOCATTA7

annamariamennitti
annamariamennitti il 28/07/14 alle 21:36 via WEB
Ciao giocatta 7,perchè non so il tuo nome ,ma per favore mi vuoi dire quale di questi commenti ti è piaciuto? Ti assicuro che Totò non centra anzi non lho interpellato ancora....forse lo stile del modo di scrivere si nota una certa cadenza meridionale e comunqe trattandosi di Toto lo accetto come un complimento grazie ciao annamaria
(Rispondi)

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14610 pubblicato il 29 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Uomini single al Supermercato

Il venerdì è il giorno sacro del Supermercato… anche per i “single” … specialmente se uomini. Al Supermercato sono inconfondibili… con il loro bigliettino in mano, occhio attento, sguardo rivolto all’orologio (più che alla spesa). Non potrebbe essere altrimenti… se no, non sarebbero uomini. Inoltre, i single uomini … hanno “l’occhio lungo”, appena vedono una bella donna, non perdono occasione per “lucidarsi gli occhi” (indipendentemente dall’età). Ma quello che fa specie è la “nuova condizione del maschio”: oltre alla spesa, l’uomo, osserva le calze, le cravatte, e non perde d’occhio “ago e filo” per gli “interventi immediati”… quali bottoni che si staccano, ecc. Insomma, la società cambia… e l’uomo (maschio) si adegua. Buona giornata. Dino

 
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