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Messaggi del 02/11/2007

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 02 Novembre 2007 da atapo
 

TRISTEZZA 2

Il secondo fatto che mi ha colpito è stato il suicidio del ragazzino bravissimo a scuola e per questi isolato e chiamato "secchione".

E' sempre una disperazione a quell'età sentirsi tagliato fuori dal gruppo ed è così difficile trovare delle compensazioni a quello che ti pare non sia perfetto perchè non accettato dagli altri , compagni o adulti che ti stanno attorno.
Anch'io a quell'età venivo chiamata "secchiona" da qualcuno, perchè ero bravissima a scuola...e mi veniva naturale, non ho mai faticato per lo studio che tra l'altro mi piaceva molto. Ci stavo tanto male quando mi trattavano così e a scuola allora non si facevano tante disquisizioni e "sportelli" su bullismo/sentirsi a proprio agio ecc.

Per fortuna mi ha salvato l'amicizia:
avevo degli amici, stavo volentieri in compagnia, uscivo con loro, mi innamoravo, dicevo e facevo cretinate, cercavo sempre di convincermi a...non ti curar di lor, ma guarda e passa.

A volte ne parlavo con i miei genitori, che mi spingevano ad essere me stessa, come mi sembrava più giusto, senza curarmi del giudizio degli altri, cosa che per me è sempre stata molto difficile, anche adesso, perchè ho sempre paura di dispiacere a qualcuno e di non farmi voler bene.

Così, pian piano, l'adolescenza è passata, ma i problemi, forse, non sono mai risolti del tutto.

 
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Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 02 Novembre 2007 da atapo
 

TRISTEZZA

Oggi ho trascinato una tristezza che è iniziata dalla lettura del giornale, perchè alcune notizie (brutte) mi si sono "stampate" addosso e un pensiero tira l'altro fino a farmi sentire emozioni, impressioni, ricordi che diventano tristezza e rabbia.

PRIMO FATTO: la tragedia successa a Roma.
Fa rabbrividire che in una città esistano luoghi dimenticati, le periferie solo dormitori dove non c'è un minimo di sicurezza nel muoversi e nel vivere e questo vale per tutti, Italiani e non Italiani.
Anch'io vivo in periferia e da quando ero piccola so cosa vuol dire la strada deserta,
 il sottopasso con l'illuminazione carente,
la fermata isolata dell'autobus che non arriva mai...
eppure lì bisogna passare ogni giorno e sempre col cuore in gola, l'occhio e le orecchie vigili!
A volte si arriva a pensare sia solo questione di fortuna...se oggi non è toccato a te! E nemmeno ai tuoi figli, quando devono rientrare a certi orari!
Ma si può vivere così?!

Stavolta il colpevole è rumeno e qui la seconda questione. Delinquenti ce ne sono in ogni popolo, ma le terribili condizioni di vita di molte persone emigrate, delle quali ci si interessa così poco e così male, rendono certo più difficile contenere le malefatte e controllare che le situazioni non degenerino.
Così ora è ancora più facile che molti vedano gli stranieri, e in particolare i Rumeni, solo come mascalzoni da scacciare ecc..

Io ho avuto nelle mie classi bambini di tante nazionalità e potrei raccontare fatti di ogni tipo, anche brutte esperienze dovute al disinteresse e alle colpe dell'Italia e degli Italiani.
L'anno scorso avevo una bambina rumena appena arrivata che in un anno è diventata una dei migliori della classe, la sua famiglia è di una correttezza e di una sollecitudine che raramente ho trovato: ora immagino come si sentiranno in questi giorni...
Poi avevo un bambino di mamma italiana e di babbo rumeno: lui ora è fiero di questo babbo (che pure ha difetti, è irascibile, ma è un bravo lavoratore), ci racconta con gioia di quando erano stati insieme in Romania dalla nonna, da poco ha instaurato un buon rapporto col padre dopo che per vari anni non lo aveva accettato bene. Cosa starà pensando questo bambino in questi giorni?

Vorrei essere a scuola con loro, per parlarne insieme, sapere cosa passa nelle loro teste e nei loro cuori e in quelli dei compagni...

Scusate, non volevo nel blog parlare di politica, ma stasera non riesco a farne a meno...

 
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