Sconfinando

L'ammazza-blog

..ovvero, di cosa parliamo quando parliamo della Proposta di Legge 1269.

Come molti, immagino, anche io in questi giorni sono stata invitata a prendere posizione contro la proposta di Legge avanzata once again dal deputato Levi, sì lo stesso della Levi-Prodi di un anno fa, definita senza mezzi termini l'ammazza-blog. Al centro della questione c'è sempre lo stesso tema: l'assimilazione di blog e siti individuali a prodotti editoriali, con tutto quel che ne consegue in termini di oneri, obblighi e responsabilità. In effetti, per quanto nel testo apparentemente siano esclusi dal Ddl i blog individuali, subito dopo si rientra nel bailamme quando entrano in gioco Adsense e banner. Perchè in quel caso si comincia a parlare di guadagni e la deriva verso l'attività di impresa rischia di essere facile.
Detto questo, riconoscendo la mia impreparazione in materia giuridica, rimando a un paio di testi per tutte le informazioni del caso e mi limito a due considerazioni di massima, che poi sono il succo di questo post.

Il nocciolo della questione non sono gli obblighi giuridici e fiscali legati ai possibili guadagni derivanti da una ipotetica attività di impresa. Se guadagni ci sono, esiste già una normativa fiscale che ne impone la dichiarazione e la tassazione. Il vero cuore di questa proposta di legge è l'assimilazione dei blog ai prodotti editoriali, cosa che li vincolerebbe inevitabilmente al complesso di norme che regolano i reati a mezzo stampa. E con l'aria che tira, lo dico con franchezza, il mio timore è che questa proposta di legge si possa inquadrare in una più generale volontà di imbavagliamento delle voci dissenzienti.
Mi sento però di condividere queste considerazioni di Vittorio Zambardino: "Una proposta di legge non è un decreto che passa a camere blindate in sette giorni e nove minuti. Tra una proposta di legge in una commissione e un colpo di mano del governo c’è una differenza. Con il cammino istituzionale di un disegno di legge un’opinione pubblica nuova e informata può interloquire e far pesare la sua voce".
E non a caso le ricollego a quanto scrissi il 18 ottobre di un anno fa, quando sugli scudi salimmo per la Levi-Prodi: Ora, mi sembra il minimo porre la massima attenzione sull’iter di questo provvedimento, anche se sono ottimista quel tanto che basta per dire che dopo il polverone non se ne farà comunque nulla. Ma non se ne farà nulla perché l’impianto non sta in piedi e sarebbe in.sostenibile per lo Stato prima ancora che per i cittadini. 

Informiamo, dunque, ma informiamoci anche.

Qui il testo integrale della proposta di legge
Qui un'iniziativa lanciata su Facebook
Qui e qui gli interventi di Daniele Minotti
Qui l'articolo di Spinelli su Punto Informatico
Qui un altro intervento di Luca Spinelli

[l'immagine, ora come allora, appartiene a Ikillforgod su Deviantart]

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