Creato da solonelcielo il 25/12/2008

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Manifesto dei diritti della Terra

Post n°141 pubblicato il 10 Febbraio 2010 da solonelcielo
 

 

INDIANI D'AMERICA
Manifesto per i diritti della Terra.

Questa lettera fu scritta dal capo dei Pellirossa Capriolo Zoppo nel 1854 al Presidente degli Stati Uniti Franklin Pirce.

Gli indiani d'America vivevano riuniti in tribù in ambienti diversi: praterie, montagne, lungo i fiumi e i laghi: erano spesso nomadi e dediti alla caccia e alla pesca. Ebbero i primi contatti con gli Europei dopo che iniziarono le migrazioni di inglesi nel continente americano. A poco a poco il numero dei bianchi aumentò sempre più costringendoli a ritirarsi in zone sempre più ristrette, per i massacri che subivano ad opera degli invasori, fino ad essere confinati nelle riserve. Ma questo non impedì all'uomo bianco di continuare a sterminarli fino alla quasi estinzione. Difatti attualmente i nativi d' America sono circa 500 mila.

Il documento qui integralmente riprodotto è senz'altro una delle più elevate espressioni di sintonia dell'uomo col creato ed esprime la ricchezza universale dei "popoli nativi", dei veri "indigeni" di ogni luogo della terra ed è la risposta che il Capo Tribù di Duwamish inviò al Presidente degli Stati Uniti che chiedeva di acquistare la terra dei Pellerossa.

"Il grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra. Il grande Capo ci manda anche espressioni di amicizia e di buona volontà. Ciò è gentile da parte sua, poiché sappiamo che egli ha bisogno della nostra amicizia in contraccambio. Ma noi consideriamo questa offerta, perché sappiamo che se non venderemo, l'uomo bianco potrebbe venire con i fucili a prendere la nostra terra. Quello che dice il Capo Seattle, il grande Capo di Washington può considerarlo sicuro, come i nostri fratelli bianchi possono considerare sicuro il ritorno delle stagioni.

Le mie parole sono come le stelle e non tramontano. Ma come potete comprare o vendere il cielo, il colore della terra? Questa idea è strana per noi. Noi non siamo proprietari della freschezza dell'aria o dello scintillio dell'acqua: come potete comprarli da noi?

Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni goccia di rugiada nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro nella memoria e nella esperienza del mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta le memorie dell'uomo rosso. I morti dell'uomo bianco dimenticano il paese della loro nascita quando vanno a camminare tra le stelle. Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli. Il cervo, il cavallo e l'aquila sono nostri fratelli. Le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore del corpo dei cavalli e l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia. Perciò. Quando il grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra, ci chiede molto. Egli ci manda a dire che ci riserverà un posto dove potremo vivere comodamente per conto nostro. Egli sarà nostro padre e noi saremo i suoi figli. Quindi noi considereremo la Vostra offerta di acquisto. Ma non sarà facile perché questa terra per noi è sacra. L'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è soltanto acqua ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi vi vendiamo la terra, voi dovete ricordare che essa è sacra e dovete insegnare ai vostri figli che essa è sacra e che ogni tremolante riflesso nell'acqua limpida del lago parla di eventi e di ricordi, nella vita del mio popolo. Il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete, sostengono le nostre canoe, sfamano i nostri figli. Se vi vendiamo le nostre terre, voi dovete ricordare e insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli, e i vostri, fratelli e dovrete provare per i fiumi lo stesso affetto che provereste nei confronti di un fratello. 

L'uomo rosso si è sempre ritirato davanti all'avanzata dell'uomo bianco, come la rugiada sulle montagne si ritira davanti al sole del mattino. Ma le ceneri dei nostri padri sono sacre. Le loro tombe sono terreno sacro. 

Noi sappiamo che l’uomo bianco non comprende il nostro modo di pensare. Per lui una parte della terra è uguale all’altra, perché egli è come uno straniero che irrompe furtivo nel cuore della notte e carpisce alla terra quel che più gli conviene. La terra non è suo fratello, ma anzi un suo nemico e quando l’ha conquistata va oltre. Abbandona la tomba dei suoi avi alle sue spalle e ciò non lo turba. Toglie la terra ai suoi figli, e ciò non lo turba. La tomba dei suoi avi, il patrimonio dei suoi figli cadono nell’oblio. Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo come cose che possono essere comprate, sfruttate, vendute come si fa con le pecore o con le pietre preziose. La sua ingordigia divorerà tutta la terra ed a lui non resterà che il deserto. 

Io non so. I nostri costumi sono diversi dai vostri. La vista delle vostre città ferisce gli occhi dell'uomo rosso. Ma forse ciò avviene perché l'uomo rosso è un selvaggio e non può capire! 

Non c’è un posto tranquillo nelle città dell’uomo bianco. Non esiste in esse un luogo ove sia dato percepire lo schiudersi delle gemme a primavera, o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse ciò avviene perché io sono un selvaggio non posso comprendere. Solo un assordante frastuono sembra giungere alle orecchie e ferirne i timpani. E che gusto c’è a vivere se l’uomo non può ascoltare il grido solitario del caprimulgo o il chiacchierio delle rane attorno ad uno stagno? Io sono un pellirossa e non comprendo. L’indiano preferisce il suono dolce del vento che si slancia come una freccia sulla superficie dello stagno, e l’odore del vento stesso reso terso dalla pioggia meridiana o profumata del pino. 

L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose condividono lo stesso respiro. L’uomo bianco non sembra far caso all’aria che respira e come un individuo in preda ad una lenta agonia è insensibile ai cattivi odori. Ma qualora vendessimo le nostre terre dovreste ricordarvi che l’aria per noi è preziosa, che l’aria condivide il suo soffio con tutto ciò che essa fa vivere, che possiede lo stesso spirito della vita che essa sostiene. Il vento che diede il primo alito al nostro avo è lo stesso che raccolse il suo ultimo respiro. E il vento deve dare anche ai nostri figli lo spirito della vita. E qualora vi cedessimo le nostre terre voi dovrete custodirle in modo particolare, e considerarle come un luogo dove anche l’uomo bianco può andare a gustarsi il vento che reca le fragranze del prato. 

Prenderemo in esame la vostra offerta di acquistare le nostre terre. Ma qualora decidessimo di accettare tale proposta io porrò una condizione: l’uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono su questa terra come se fossero suoi fratelli. 

Io sono un selvaggio e non conosco altro modo di vivere. Ho visto migliaia di bisonti imputridire sulla prateria abbandonati dall’uomo bianco che gli aveva sparato da un treno che passava. Io sono un selvaggio e non comprendo come il "cavallo di ferro" fumante possa essere più importante dei bisonti che noi uccidiamo solo per sopravvivere. 

Cosa sarebbe l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali sparissero, l’uomo soccomberebbe in uno stato di profonda solitudine. Poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade all’uomo. Tutte le cose sono collegate. Dovrete insegnare ai vostri figli che il suolo che calpestano è fatto delle ceneri dei nostri padri. Affinché i vostri figli rispettino questa terra, dite loro che essa è arricchita dalle vite della nostra gente. Insegnate ai vostri figli ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri: che la terra è la madre di tutti noi. Tutto ciò che di buono accade alla terra, accade anche ai figli della terra. Se gli uomini sputassero sulla terra sputerebbero su se stessi. 

Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all’uomo ma è l’uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono collegate come i membri di una famiglia sono collegati da un medesimo sangue. Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò che accade alla terra accade anche ai figli. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne è soltanto un filo. Tutto ciò che egli fa alla trama lo fa a se stesso. 

Importa poco dove spenderemo il resto dei nostri giorni. l figli hanno visto i padri umiliati nella sconfitta. Ma perché dovrei piangere la scomparsa del mio popolo? Gli uomini vanno e vengono come le onde del mare. Lo stesso uomo bianco, che dialoga con il suo Dio come da amico ad amico, non può sottrarsi al destino comune. Dopo tutto, forse, noi siamo fratelli. Vedremo. 

C’è una cosa che noi sappiamo e che forse l’uomo bianco scoprirà presto: il nostro Dio è il suo stesso Dio. Voi forse pensate di possederlo adesso come volete possedere le nostre terre; ma non lo potete. Egli è il Dio degli uomini, e la sua misericordia è uguale per tutti: tanto per l’uomo bianco quanto per l'uomo rosso. Questa terra anche per lui è preziosa ed il recar danno alla terra è come disprezzare il suo Creatore. Così se noi vi venderemo la nostra terra, amatela come l'abbiamo amata noi. Conservate in voi la memoria della terra come essa era quando l'avete presa e con tutta la vostra forza, con tutta la vostra capacità, e con tutto il vostro cuore conservatela per i vostri figli e amatela come Dio ci ama tutti. Anche i bianchi spariranno; forse prima di tutte le altre tribù. Contaminate i giacigli dei vostri focolari e una notte vi ritroverete soffocati dai vostri stessi rifiuti. Ma mentre morirete voi brillerete bruciati dalla forza dello stesso dio che vi ha condotto qui. 

Per un disegno particolare del fato siete giunti a questa terra e ne siete divenuti i dominatori, così come avete soggiogato l'uomo rosso. Questo destino è per noi un mistero, perché non riusciamo più a comprendere quando i bisonti vengono tutti massacrati, i cavalli selvaggi domati, gli anfratti più segreti delle foreste invasi dagli uomini, quando la vista delle colline in piena fioritura è imbruttita dai fili che parlano. Dov’è finito il bosco? Scomparso. Dov’è finita l’aquila? Scomparsa. E’ la fine della vita e l’inizio della sopravvivenza."

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Commenti al Post:
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 10/02/10 alle 16:00 via WEB
Grande popolo il popolo rosso decimato e depredato,rinchiuso nelle riserve e ancora vittima di mille angherie da parte di quella nazione che si fa promotrice e portatrice di democrazia e libertà.
I nativi americani che rispettavano ogni forma di vita animale e non, che sostenevano che anche un sasso avesse un'anima e che secoli fa dicevano:
Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non potete mangiare il denaro
Ma loro erano i selvaggi....
 
afrodite.58
afrodite.58 il 10/02/10 alle 16:56 via WEB
Sì, 'loro' erano i selvaggi.. con un Grande Cuore e una Grande Anima. Riconoscete la veridicità di quelle parole?... Allora: dateci una mano a eliminare il denaro e ogni forma di baratto dalla faccia di questa Terra ed essa tornerà ad esserci Madre Amorosa e noi i suoi Figli Diletti, aiutateci a ripulire l'Aria e il Cielo tornerà ad essere Nostro Padre Amorevole che, un giorno, accoglierà i nostri Spiriti nel suo Grande Abbraccio. Il nostro corpo prezioso ha bisogno di ossigeno, ha bisogno di acqua pulita, ha bisogno di cibo sano senza tutto ciò è morte assicurata tra atroci dolori (stiamo cominciando a viverlo). Il nostro corpo prezioso ha bisogno dell'Amore Vero che l'Anima produce. Mettiamoci al lavoro, insieme.
 
 
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 10/02/10 alle 18:07 via WEB
Proposte concrete per togliere di mezzo il denaro quali sono?
Costruiamo una città dove non servono i soldi? Io ci sto, ma tocca trovare un posto dove sia reperibile acqua pulita da poter bere perché altrimenti bisogna procurarsi un depuratore per bere l'acqua e quello non vedo come procurarlo se non coi soldi, altrimenti si può ricorrere all'acqua minerale,ma tocca comperarla anche quella.
Materiali per costruire abitazioni? Luoghi su cui costruire le abitazioni? Telefono e luce elettrica si può fare anche senza, si può coltivare il proprio orticello e mungere la propria mucca, ma come te la procuri la mucca senza soldi?
Sono d'accordo che i soldi sono stati la rovina di tutto il sistema e se mi indicate un posto dove c'è acqua pulita e dove piantare una tenda partiamo tutti e ci liberiamo dei soldi subito...quindi aspetto proposte concrete per realizzare questo piano visto che siamo d'accordo sulle idee, vediamo come metterlo in pratica...
Saluti :-)
 
   
solonelcielo
solonelcielo il 10/02/10 alle 20:15 via WEB
Calma, calma... ci sono voluti millenni, per ritrovarci come ora, non penserai mica che le cose si possano rimettere a posto con uno schiccar di dita? Ma si può fare, si può invertire la direzione, o valutare se si può correggerla. L'importante è di prendere coscienza che la direzione attuale non è buona. Non si risolve coi depuratori, se non temporaneamente. Si risolve non inquinando. Per non inquinare dobbiamo ridurre la produzione, ovvero limitare la pubblicità, altrimenti saremo semrpe spinti a consumare, e quindi a produrre... I diritti umani e dei territori devono essere rispettati ovunque, e questo porterà a dare ai prodotti il lor costo reale, cosicchè il caffè proveniente dall'Africa finalmente costerà molto di più di quello fatto quì da produttori locali, e viceversa, non ci sarà tutto questo trafico di merci mondiale, e l'inquinamento diminuirà ulterirmente. La limitazione drastica della pubblicità riporterà l'informazione ad esser emeno distorta, in quanto tornerà ad essere più importante il prezzo del media acquistato, e non più lo sponsor. E questo è solo l'inizio, il primo cambiamento, che potgemo attuare se avremo una cosicenza alquanto diffusa. L'avremo se discuteremo tutti insieme su questi problemi, senza farci influenzare dagli slogan psudo-ideologici che ora riempiono le bocche dei più.... Un saluto Pura.
 
     
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 10/02/10 alle 20:54 via WEB
Si parlava di abolire il denaro nel post a cui rispondevo e quella non è cosa così semplicistica da poter attuare.
E dove leggi che penso che ci voglia uno schioccare di dita? Era tutto come tema sull'eliminare i soldi,per quel che mi riguarda non mi faccio influenzare dalla pubblicità di certo e ho sempre avuto un occhio di riguardo per l'ecosistema, non era questo il tema a cui rispondevo.
Non possiedo neppure slogan pseudo-ideologici ho solo due parole chiave:
Concretezza Attuabilità
Un saluto a te.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 10/02/10 alle 22:27 via WEB
"Concretezza ed attuabilità". Bene. Io ti ho accennato solo l'inizio di come si può arrivare ad abolire il denaro. Se vuoi continuo. Prima di abolire il denaro, bisogna fare in modo di creare, contemporaneamente, un sistema alternativo e che possa coesistere. Quando sarà efficiente, allora si ridurrà e lentamente si abolirà il denaro. Se vuoi penso anche a quale sistema potrebbe essere attuato, tale che si possa gestire la complessità di tutto questo mondo tecnoolgico, economico, e finanziario, senza più denaro. Per esempio si potrebbe cominciare a farlo sparire fisicamente, come già sta avvenendo, anche se in altro modo, con la sostituzione di carte bancomat e di credito. In qualche modo ci vuole però la misura di quello che uno produce, per essere ripagato a misura, sempre se accettiamo la regola: più lavoro più "crediti" ho. Oppure passiamo ad altro, ognuno ha un minimo garantito, fornito da mense di stato, alimentari di stato, concessionari auto di stato, ecc... poi va a lavorare nelle industrie di stato, ecc... in pratica. Ma si possono inventare tanti altri sistemi. Tutto ciò però si può fare solo dopo che si è diffusa la consapevolezza nei popoli, la necessità di andare in quella direzione. Si deve quindi prima correggere il sistema attuale dalla corruzione, per potersi permettere di informare correttamente i popoli, e questo può essere fatto solo contrastando ed eliinando la causa prima, ovvero il sistema ocnsumistico che alla sua base ha la pubblicità. Se non ne sei convinta posso fornirti qualche riferimento di video o testi che te lo dimostrano. Solo che io ti chiedo: perchè devo essere io quì ora a scervellarmi per proporre tutte queste cose, visto che sei tu a pretendere "concretezza ed attuabilità", con tanta presunzione da contestare pure quello che ho iniziato a proporre, senza aver capito che si dirigeva proprio in quella direzione? Provaci tu ora, a dare una proposta di come si potrebbe fare. Perchè dici che tu non ti fai influenzare dalla pubblicità? Certo che ti fai influenzare invece, perchè accetti che si mercifichino dei valori umani senza protestare. E comunque il mio discorso non riguardava te, ma la società in generale. Se non influenza te, la pubblicità influenza sicuramente qualcuno, perchè chi ci spende i soldi mica è così scemo. Tu credi veramente che se togliessimo la pubblicità il consumismo non diminuirebbe? E allora prchè c'è questa pubblcità? Ma soprattutot, perchè l'hai sentito come qualcosa rivolto a te? In cosa consiste il tuo occhio di riguardo rispetto all'ecosistema? Per una sola fabbrica di buste di plastica, che produce buste che finiranno persino al polo nord, in bocca agli orsi polari, e che per di più inquina il vicino fiume e l'aria circostante per la sua produzione, ci vogliono migliaia di persone come te con un occhio di riguardo. A cosa pensi che possa servire il tuo occhio di riguardo, se non solamente a scaricare la tua coscienza? Ma per una come te cento nuovi ragazzi e ragazze diventano grandi e pronti a usare buste di plastica e sporcare senza ritegno... E anche se non fosse le fabbriche restano lì. Anche su quesot, ti chiedo, perchè l'hai sentita come una cosa personale? Non è un attacco personale, Pura, assolutamente, è solo uno stimolo ad inquadrare il problema da quello che io considero il punto di vista giusto. Ovvero, stare calmi, riflettere, osservare, imparare come funziona questo sistema, scoprire i punti critici, intervenire... Con calma, e tempo. Perchè quelli che ora sono "addetti" a farlo, non lo fanno, ma pensano ai loro interessi. Quindi tocca a noi farlo. E se dobbiamo farlo, dobbimao imparare bene come funziona questo sistema. Hai mai riflettuto su quanti tipi di prodotto una semplice banca fornisce ai clienti? Li conosci uno ad uno? Se non lo sia, come pretendi di cambiare le cose? Come pretendi di sostituire un altro sistema al denaro? Se mi rispondi che ci penserà un altro, allora ti chiedo, chi, se non tu? E quell'altro, se pur esistesse e si offrisse, che ne sai che invece non ti frega? Sei costratta quindi a saperlo, ad imparar,e anche se non srai tu a farlo, ma dovrai però controllare, dovrai sapere tutot di questa società, tutto. Non per forza in modo aprofondito, ma almeno le basi, di ogni sottosistema importante. Tocca studiare. Imparare, non solo per capire come funziona, ma anche addirittura per capire dove è che ti fregano. E lì il gioco si fa duro, perchè ognuno di questi macrosistemi ha i suoi trucchi, ben nascosti. Ce ne è di lavoro da fare, cara Pura. Ma non per questo io mi tiro indietro. Perchè tanto non c'è alternativa, all'essere schiavo. E io non voglio esserlo. Per questo ti dico, calma, sangue freddo, prima di dire con presunzione "concretezza e attuabilità". Queste due parole, dette come le hai dette tu, sono già uno slogan pseudo-ideologico, perchè dietro c'è solo una richiesta di ottenerle, giustificata, ma solo se ti fai avanti inprima persona a proporti. Un saluto Pura.
 
     
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 11/02/10 alle 09:11 via WEB
Perdonami ma carte di credito e bancomat non credo proprio che sia far sparire il denaro perché si basano sempre sul denaro e non credo che il concetto fosse questo e parli di pagato a misura per cui parli sempre di denaro, credo che afrodite intendesse dire eliminare proprio il concetto di denaro.
Ma caro io non ho alla base il sistema consumistico da sempre, compro non in base alla pubblicità,ma alla necessità e al rapporto qualità/prezzo.
Non ti ho chiesto di scervellarti, rispondevo ad afrodite chiedendo come si potesse eliminare completamente il denaro o il baratto in termini di concretezza e attuabilità,sei tu che poi hai messo in mezzo la pubblicità che su di me non ha nessun effetto,anzi a volte più pubblicizzano un prodotto e più lo snobbo.Certo te mi conosci così bene che sai che non protesto, vivi a contatto con me 24 ore e sai che non protesto...il boicottare i prodotti è una forma di protesta concreta e non solo a chiacchiere, e ripeto io rispondevo ad afrodite sinceramente non vedo dove avrei contestato e cosa avrei contestato!
Non è un attacco personale? Ripeto che io rispondevo ad afrodite sull'eliminazione del denaro come fatto concreto,al pensiero di una società dove non esista il denaro che governa tutto e che tratta anche gli esseri umani come cose che crea divario sociale fra chi vende e si arricchisce e chi compra e si impoverisce...io esprimevo concetti completamente diversi e non l'ho visto come un attacco personale mentre questo tuo commento lo vedo sì come una replica fuori luogo e alquanto presuntuosa...oltre che poco democratica perché non mi pare di avere offeso nessuno né criticato nessuno.
Come funziona il sistema te lo spiegano bene in zeitgeist e zeitgeist addendum che io ho visto praticamente anni fa, dove il sistema economico viene spiegato in maniera più che chiara per cui so bene come funziona il sistema.E quando chiedo cosa si può fare concretamente è perché ho analizzato e credo che solo con una grande unione a livello mondiale si possa capovolgere il tutto, ma servono davvero tantissime persone per attuarlo.
E torno a ripeterti che era afrodite che diceva di voler togliere di mezzo il denaro e a lei chiedevo se avesse idea di come poterlo fare, non pensavo che da una domanda si scatenasse questo tuo "attacco".Ti fai le domande e ti rispondi da solo...io non ho mai detto che ci penserà un altro, come già detto mi ci non scervellata e per me è una cosa attuabile solo se è a livello mondiale e i tempi sarebbero anche ottimi direi, solo che bisogna creare questa unione mondiale.
Concretezza e attuabilità per me vuole dire agire per quello che si può e se per te sono uno slogan pseudo-ideologico mi dispiace veramente, perché dietro c'è la voglia di agire e non di ottenere,non ottieni se non agisci!!!!
Resto parecchio basita dopo aver letto questo tuo commento.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 09:14 via WEB
Tranquilla che ti "de-basisco" io appena posso, urgono chiarimenti... ;-)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 11:52 via WEB
Pura, certo che il denaro come concetto non viene eliminato, usando le carte di credito, ma viene eliminato fisicamente, e questo è già un importante passo avanti, se si segue questa strada per la sua reale eliminazione verso un altro sistema. Una volta eliminato fisicamente, si ottengono due risultati importanti: uno, principalmente psicologico, ovvero che l'essere umano si abitua a non avere più un "contrappeso" fisico, e questo è un aspetto comunque da non sottovalutare, e due, molto più importante, una volta "virtualizzato" il denaro, qualsiasi trasformazione verso eventuali altri sistemi di scambio sarà molto più semplice, in quanto dipenderà solo dalle procedure "informatiche" applicate in base alle nuove teorie definite. Per esempio, in una ipotesi "fantascientifica", si potrebbe trovare un sistema di redistribuzione "automatica" e dinamica delle ricchezze a disposizione, in base ai periodi storici ed economici, come per esempio ora, che "pare" ci sia una crisi, o il famoso "boom" degli anni 70... IN questa ipotesi "fantascientifica", nessuno dovrebbe più preoccuparsi del suo reddito qualsiasi cosa vuole acquistare può farlo, secondo coscienza e fabbisogno, fino a un tetto massimo mensile procapite, o per nucleo familiare, o altre logiche, calcolato dal "sistema centrale". Ovviamente per contro ci sarà un sistema di controllo della "produzione" del singolo cittadino ai fini del contributo alla società. I due sistemi potrebbero non essere legati individualmente come ora, tali per cui tanto lavoro e tanto guadagno e quindi posso spendere, che poi non è neanche tanot vero, visto che c'è chi lavora come un matto e guadagna poco, e viceversa. Bensì, l'importante è che ognuno lavori per quanto stabilito dal "sistema" che gestisce la produzione ai fini del fabbisogno nazionale, secondo necessità e anche attitudini e desideri. Questo sistema controllerà solo che l'individuo faccia il suo lavoro assegnato. I casi in cui non accade saranno gestiti da un sistema sociale che si occuperà a fondo dei problemi psico fisici degli individui. L'altro sistema, di distribuzione delle ricchezze accumulate dalla produzione, stabilisce un tot massimo di riccchezza mensile da poter utilizzare ciascuno, ridistribuito secondo logiche di buon senso finalizzate al bene comune, e se si vuole in qualche percentuale anche premianti rispetto a chi risulta aver contribuito maggiormente al benessere comune. In questo modo nessuno ha più l'assillo del lavoro, perchè se c'è meno da produrre si lavorerà meno tutti, e viceversa, mentre le ricchezzesaranno equamente divise fra tutti, con compensi meritocratici, se si decide, li dove riconosciuti, in base alle ricchezze disponibili, e solo dopo aver assicurato il minimo a tutti. Con i sistemi informatici attuali ormai questo è possibilissimo, ed anzi auspicabile, ed anzi, sai che rispondendoti sto involontariamente ipotizzando un sistema proponibile? Almeno mi pare. Spero che tu l'abbia compreso, nella sua idea di base. Lo dettaglerò, perchè non mi pare per niente male... ;-)

Perchè contini a riferirti sempre sul tuo personale? Quà si trata di cambiare collettivamente, e tutto il sistema. La buona volontà personale come al tua è apprezzabilissima, ma poco utile purtroppo, in questo sistema così potente da creare cento accaniti consumatori per ogni bravo risparmiatore come te. Il boicottaggio dei prodotti è sì una forma di protesta, ma se fatta a livello individuale non serve a nulla. Deve essere organizzata collettivamente, per avere forza. In questo senso dico che non serve l'attività individuale, nella attuale società. Quando dico che non fai nulla lo dico a livello di tentare di unire tutti noi. Parlare, diffondere consapevolezza, ok, ma bisogna anche cominciare a fare qualcosa per unirci. Ovvero, per esempio, il gruppo che io ho creato da poco. Almeno ci provo. E non lo dico per dirti che io ho fatto qualcosa e te no, anzi, è un invito a fare qualcosa pure tu, se vuoi, ma visto che partecipi già al gruppo che ho creato io, e che non voglio assolutamente sentire mio se non nello spirito guida che ho descritto, mi sembra che possiamo evitare inutili polemiche tra me e te e cercare di essere "concreti" (eheheh) e trovare "attuazioni" (eheheheh), più che polemizzare. Ecco, con iniziative come il mio gruppo e ipotesi di sistemi come quelllo che ti ho accennato al volo prima, la "concretezza" e l'"attuabilità" cominciano a diventare qualcosa di avvicinabile, e non solo parole... Spero ora di essermi spiegato Pura. Io ti sarò sembrato presuntuoso, come dici, ma io vedo della presunzione, in generale, in chi dice "si deve fare qualcosa", "ci vuole questo o quello", però non dà una proposta pratica, e nemmeno tenta di unire le persone in qualche modo. Ho una repulsione profonda, perchè è da un ano ormai che sono quì e vedo un sacco di blog che si lamentano in continuazione di questo e di quello, ma nessuno fa nulla. E allora io ho voluto cercare di fare qualcosa, almeno cominciando a riunire le persone in un "luogo", che per ora è virtuale, ma dove si può discutere, e far nascere e crescere proposte, soluzioni, nuove visioni del futuro.
Come funziona il sistema secondo la zeitgeist lo devo ancora leggere, ma immagino non si discosti da quanto conosco io. Tuttavia, nella idea del mio gruppo, ritengo che debba essere tutto rianalizzato a partire da noi, per determinare realmente come funziona questo sistema, altrimenti dipenderemmo dalla zeitgeist. Siamo adulti e vaccinati, e ci possiamo arrivare da soli a coprenderlo. Questa è la mia sfida. Basarci sulla zeitgeist può essere utile come ipotesi da prendere in considerazine a patto che la verifichiamo. Come, sarà una cosa che faremo quando, una volta evidenziati tutti i problemi, e le loro cause, tenteremo di definire proprio quel modello di società, come descritto negli obiettivi, sul quale lavoreremo. Anche secondo me serve una grande unione a livello mondiale, per venirne fujori, perchè i problemi sono mondiali, e se anche una sola nazione volesse risolverli, le altre la ostacolerebbero con sanzioni se non addirittura guerre. Spero di non averti fatta innervosire troppo colmio precedente commento, e che ora sia tutto un poco più chiaro. Ma questi discorsi io li vedrei bene all'interno del gruppo. Sarebbe da copiarli là dentor, non trovi? Un saluto Pura.
 
     
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 11/02/10 alle 15:35 via WEB
Scusami se esprimo sinceramente ciò che penso, mi sembra che siamo davanti alla solita ipocrisia italiana del cambiare nome alle cose senza cambiare nulla in sostanza. Chiamiamo il portatore di handicap diversamente abile però non facciamo assolutamente nulla per rendere le città vivibili ai diversamente abili.
Mi spieghi che differenza può mai fare se invece di una banconota hai una carta di credito? Che ci metti le noccioline? Hai sostituito un foglio di carta o un tondino di metallo con una targhetta di plastica e questo cambia il concetto di denaro? Proprio con le carte di credito che ci mettono la raccolta punti per invogliarti a spendere di più? Virtualizzato il denaro? Non basta virtualizzare le persone con internet ora pure il denaro vuoi virtualizzare? Non ti seguo e continuo a dire che questo non è eliminare il concetto di denaro.
Le ipotesi fantascientifiche fanno a cazzotti con la concretezza e l'attuabilità, e credo che sia ora di fare fatti concreti e non teorie fantascientifiche. Dimmi come muoversi per attuare la ridistribuzio0ne delle ricchezze in base a concretezza ed attuabilità, a fatti e non a teorie...
La mia volontà è inutile? Se te la pensi così rispetto il tuo pensiero...anche se non mi azzarderei mai a dire questa frase a nessuno perché l'oceano è fatto di tante piccole gocce e nessuna di queste è inutile!
E che deve essere organizzata lo sto dicendo da almeno 3 post e non credo di essere stata criptica nel dirlo,diciamo che fra le righe stai esattamente dicendo "IO ho fatto" e mi stai dicendo che io da sola sono praticamente insignificante...non è molto edificante questo modo di porsi sai?
Zeitgeist si vede che non lo hai visto perchè proprio fatico a seguire cosa intendi dire con "dipenderemmo dalla zeitgeist" dipenderemo dal titolo di un filmato? Da ricerche fatte or sono pensa che zeitgeist tradotto sarebbe spirito o spirito del tempo...capisci tutto lo sproloquio che fai sul dipendere dallo zeitegeist mi sia incomprensibile?
Non mi hai fatto innervopsire mi hai fatto sorridere non capendo lo scopo di tutta la tua polemica...e torno a ripetere che io stavo rispondendo ad afrodite (che per fortuna ha capito bene cosa intendevo scrivere) il resto non ho capito da dove lo hai tirato fuori tu e se non ti dispiace la chiuderei qua.
Saluti.
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 17:59 via WEB
D'accordo Pura, vedo che con te devo scendere al massimo dettaglio. Una volta che tutto il sistema "denaro" è stato virtualizzato, ci si può lavorare sopra a livello informatico per riportarlo ad un sistema senza più denaro. Ovvero: se ora facicao una fotografia istantanea della situazione attuale, in ogni dove nel mondo ci sono transazioni basate sul denaro. Dal semplice acquisto di un chilo di pane al mercato all'acquisto di un grosso macchinario per produrre scatolette di carne, ecc... Per non considerare le ricchezze contenute nelle varie banche. Tutot ciò deve essere registrato e calcolato, perchè tutto ciò corrisponde alla ricchezza totale e a come è distribuita attualmente. Da questo si deve partire, una volta deciso come dovrà essere il nuovo sistema. Se sarà un sistema come quello che io ho ipotizzato, allora la somma totale di tutte queste ricchezze verrà trasferita in un unico centro di gestione, per poi essere redistribuita seocndo le regole che ho accennato. Tutto questo è facile dopo aver eliminato la moneta fisica. Basta un "semplice" software che agise a livello informatico. Pensa invece a farlo fisicamente con tutto il denaro che si ha. Con il sistema che ho ipotizzato non esisterebbe più il concetto di denaro, ma di ricchezza comune, prodotta da una parte, e utilizzata dall'altra, secondo regole di condivisone. E questo è solo un esempio. Spero che tu ora abbia capito. Ma se tu ne hai uno migliore allora dimmelo. La tua volontà di opporti al sistema consumistico non è inutile di per se, anzi, ma solo rispetto alla lotta contro il consumismo se resta individuale. Ho detto questo, e non che è inutile a priori. Se dobbiamo cercare di capirci ok, se dobbiamo stare solo a polemizzare per fare a gara a chi ha ragione, e per di più strumentalizzare quelo che uno dice, allora lasciamo stare, Pura. Tra le righe non ti sto dicendo nulla. Io ho creato il gruppo, e tu ne fai parte attiva, quindi entrambi stiamo cercando di fare qualcosa a livello di unione e di praticità. Su "Zeitgeist", dico che non basta leggere cosa dice. Bisogna verificare che sia come dice. Se permetti lo "srpoloquio" lo stai facendo tu. Io questa "Zeitgeist" non so cosa sia, ma se tu ti ci sei riferita, allora mi ci riferisco anche io negli stessi termini. Se è uno sproloquo il mio quindi vuol dire che lo è stato anche il tuo nel riferirtici. Ora te lo dico più chiaramente: non so a cosa ti rifrisci con "Zeitgeist", ma in base a quanto dici sembra che sia un qualcosa che fornisce una spiegazione dell'attuale sistema. Io dico semplicemente che questa spiegazione deve essere verificata. Vuoi sapere in cosa consiste la mia polemica? Te lo riassumo quì: Stella parla di abolire il denaro ed il baratto, tu pure, ma io intanto ho proposto un modo per farlo realmente. Che tu non l'abbia capito, scambiandolo per un altor modo di chiamare il denaro, è un tuo problema. Ed anche a questo si riferisce la mia polemica. Vuoi capirla, la mia polemica? Allora comincia a dare fiducia a quello che dico, se ti dico che l'idea che ho buttato giù per l'abolizione del denaro non è solo un cambiare nome alle cose, ma una reale abolizoine del denaro. Se vuoi capire la mia idea, devi prima avere fiducia che non è solo un gioco, e poi quindi rileggere la mia spiegazione, lentamente, con calma. E vedrai che finalmente forse capirai. Sia la prima spiegazione, sia la seconda che ti ho dato. Ricorda, se non capisci cosa uno dice, a volte può voler dire che non ha detto nulla, e a volte può voler dire che ha detto qualcosa che non hai capito, e quindi serve maggiore concentrazione. E il criticare quando ancora non si è stabilito se non si è detto nulla o non si è capito nulla, lo ritengo presuntuoso. Ecco un esempio del perchè della mia polemica, così come quello del "concretezza ed attuabilità". Ma se la vuoi chiudere quà non c'è problema. ;-) Saluti
 
     
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 11/02/10 alle 18:57 via WEB
Sono di fretta e in chiusura di pc perchè la sera se ne va a nanna il mio pc...
Zeitgeist e Zeitgeist addendum sono due film e soprattutto nel secondo spiega tutto il sistema economico e su come le banche funzionano e ci guadagnano su, entrambi i filmati li ho messi sul mio blog non hai che da schiacciare play e guardarteli, e si capiva che non sapevi a cosa mi riferissi e per questo ho detto sproloquio...io quando non so di cosa si tratta o cerco di capirlo o meglio ancora chiedo di cosa si sta parlando, prendo visione e poi esprimo la mia opinione..si vede che sono fatta male :-)
E se la metti su chi ha ragione guarda te la dò subito dato che a me proprio non interessa avere ragione e mi fa smorzare i dialoghi questo presupposto.
Buona serata :-)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 19:09 via WEB
Ripeto: ho solo detto che qualsiasi cosa si dice in questo Zielt eccetera, deve essere verificato! Lo chiami sproloquio? ;-) Buona serata a te! ;-) E ripassa per cercare di comprendere quel sistema che ho proposto per staccarsi dal denaro....
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 10:57 via WEB
Il denaro in se è solo uno strumento di misura, e molto utile, se usato bene. Se si ha tutti consapevolezza, non credo ci sia bisogno di eliminarlo. Almeno come prima fase di un cambiamento radicale. Il percorso che ho indicato nel gruppo, se fatto secondo buon senso, insieme, tutti, ci rivelerà a tutti quello che dobbiamo fare innanzitutto, e come procedere in seguito. Se arriveremo al punto di ricnoscere che dovremoj aboire il denaro, ed anche il baratto, lo faremo. Intanto cominciamo a muoverci. :-)
 
naticek
naticek il 10/02/10 alle 18:52 via WEB
conoscevo quella lettera infatti giorni fa scrivevo a to-revive(ex colonnello usaf) che contrastava il mio concetto di rispetto delle tradizioni di un popolo su un post che parlava di corride,lei sosteneva che non tutte le tradizioni vanno rispettate, Scrivevo che infatti il popolo americano lo ha dimostrato con il suo comportamento con i pellerossa. Non mi ha risposto
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 10/02/10 alle 19:27 via WEB
A me d'istinto già chi dice che non tutte le tradizioni vanno rispettate mi suona male. Ma in questo caso non si tratta neanche di tradizioni. Quì il dramma è molto più profondo. Te lo porto agli estremi, ma attento, non rispondere, prima di averci riflettuto parecchio, almeno per un mese di seguito, che più o meno fa qualche decina di anni della tua vita, eheheh: immagina l'essere umano appena "creato", nudo, dipendente solo dalla natura... immagina che ha già una mente che riesce a contenere in se la consapevolezza di tutto l'universo, ed immagina che, come per esempio hanno fatto i greci all'epoca con noi, ha previsto tutto dell'eventuale evoluzione attuale, aerei, computer, auto, cellulari, ecc... se solo provasse a far rotolare quel sasso così tondo, se solo legasse con una radice quella scheggia di pietra a quel bastone, se solo strofinasse quei due legnetti avvicinandoci una pagliuzza... E perchè?
 
   
naticek
naticek il 11/02/10 alle 18:48 via WEB
scusa ho letto e riletto ma non ho capito il succo, cosa vuoi dire?
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 18:50 via WEB
Ahahah! Ok, fammi una domanda precisa allora, che sennò ti ripeterei tutto più o meo come prima...
 
ventididestra
ventididestra il 11/02/10 alle 07:05 via WEB
in occidente, che cukturalmente riprende il modo greco antico, il Dio è stato separato dalla ragione umana. in pratica il nostro sistema prevede l'uomo-dio. probabilmente gran parte dei problemi (e delle guerre) dei secoli passati nascono dal tentativo di imporre un Dio sulla ragione (inquisizione ecc) Questo post centra perfettamente questa situazione. ciao p.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 09:09 via WEB
Benvenuto 20. Non immagini quanto la tua osservazione, almeno per come l'hai scritta ed io la comprendo, trova riscontro in ciò che io percepisco della realtà. Già da prima dei greci il concetto di uno o più "dei" al di sopra della ragione umana si era diffuso. I greci lo hanno rafforzato, nonostante Socrate (o Platone), che è considerato da molti il più importante filosofo greco, e da alcuni il più importante di tutti i tempi, facesse di tutto per riportare la ragione umana a "funzionare", in armonia col creato. Infatti finì maluccio... E' evidente oggi come il potere attuale, nella sua "emanazione" religiosa, tolga al cervello la capacità di ragionare sin da piccoli, sottraendo, col lavaggio del cervello (appunto) del catechismo, la possibilità di raggiungere da soli la concezione intima e universale di Dio, semplicemente facendo credere all'uomo che lui non può raggiungere questa coscienza. L'uomo, piccolo pargolo fiducioso nei genitori che lo nutrono, e lo spingono sorridenti verso il prete, "decide" di crederci, e da quel momento il suo cervello si preclude il percorso che è invece la via predestinata per la sua realizzazione, per la sua libertà, per la consapevolezza. Da quel momento l'uomo diventa schiavo "mentale" del potere vigente, e solo in pochi riescono, dopo una vita di difficoltà, a ritrovare la strada giusta, spesso in tarda età quando ormai le forze li abbandonano, e la ragione stessa è lì lì per andarsene. Vorrei comunque precisare, a scanso di eventuali equivoci, che per me Dio è non tanto e non solo nella ragione, ma in tutto il "sentire" dell'uomo. Ed ancor più, non solo dell'uomo, ma in tutta la realtà esistente. Ho letto il titolo del tuo ultimo post. Se ti interessa, ho avviato da pochissimo una iniziativa al fine di creare una organizzazione politica, senza però alcuna connotazione ideologica o di schieramento. Clicca in alto a sinistra del blog su "InsiemeSullaTerra", e leggi lo "spirito e gli obiettivi" dell'iniziativa. Spero ti possa interessare. Il gruppo principale è su Facebook, ma ne ho creato uno anche quì per chi lo preferisce. Un saluto 20, e a presto. ;-)
 
rossanadgl14
rossanadgl14 il 11/02/10 alle 09:47 via WEB
Queto che hai scritto è stato riconosciuto come uno dei discorsi più sensibili nei confronti della Natura, tutta, mai stati fatti pubblicamente dall'uomo. Non sappiamo bene se fù detto da Capo Seattle, di fatto ci fa inchinare a tutti quanti. Ne feci un post pure io... ed ogni volta è emozione e commozione. Un sorriso. ciao Silvio. Rossana.
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 12:50 via WEB
Già,... a me più che commozione viene rabbia... Ma d'altra parte, il difetto che aveva quella comunità era di non avere gli strumenti per difendersi, rispetto alla tecnologia e forse soprattutto quantità occidentale. Che ci serva da lezione, per la prossima civiltà Universale. Dovrà comunque tenerne conto. Ci manca solo che riusciamo a rivoluzionare tutta la Terra, e all'improvviso ci invadono gli alieni con le loro flotte supercazzute, e magari pure con una bandiera a stelle e striscie (verdi e blu?).... Ahahah! Un saluto Rossana.
 
afrodite.58
afrodite.58 il 11/02/10 alle 10:34 via WEB
Grazie, VentodiPurezza, per la tua risposta. Sono contenta di aver trovato un’alleata. Il mio pensiero è semplice: dopo aver formato un gruppo di persone che crede sia giunto il momento di approntare un cambiamento radicale nell’organizzazione della società attuale attraverso l’abolizione totale del denaro e di qualunque forma di baratto, occorre stilare un programma di lavoro capillare indirizzato ad un nuovo metodo di insegnamento nelle scuole e alle famiglie perché agisca nel singolo individuo. Far raggiungere la consapevolezza delle Cose. Istituire una scuola dell’Amore Vero in cui s’impara a conoscere ciò che ci circonda (ambiente e popoli) e a come tutelarlo perché da esso dipende la vita di tutto e tutti (e non dal denaro né dal baratto). Fare questo nel modo giusto, più equilibrato possibile (avvalendosi di personale competente quale psicologi, pedagogisti, psichiatri, sociologi e quant’altro) senza la necessità di tornare ad essere nudi (come spesso asserisce Silvio ^__^) per dipendere da una Terra, un’Acqua e un Cielo ormai malati ma spero non in maniera irreversibile. Dobbiamo fermarci. Fermare le produzioni, fermare i comportamenti assassini che si stanno perpetrando per indirizzarci verso un risanamento dell’ambiente utilizzando le conoscenze chimiche e fisiche a nostra disposizione. Il primo passo quindi credo che sia formare una specie di comitato in grado di svolgere una NON-POLITICA proponendo quanto di meglio può per raggiungere l’obiettivo. Occorre trovare persone che accolgono questa idea e che si sentono pronte a fare il passo del cambiamento radicale dando di sé (senza denaro o altro in cambio) e lasciando la loro porta aperta a chi ha bisogno di loro (e questo non c’entra niente con la beneficenza né col volontariato, concezioni attuate finora in modo completamente distorto). Ecco perché serve far raggiungere la consapevolezza dell’importanza del denaro, dell’ambiente in cui viviamo e far comprendere, una volta per tutte, che ogni Cosa nell’Universo è collegata all’altra, siamo anelli di una stessa catena. E se qualcuno dovesse chiedere: io cosa ci guadagno? La risposta viene da sé: aria per respirare, acqua da bere, terra da coltivare per mangiarne i frutti nella consapevolezza che prima o poi giungerà la morte del corpo (ma non dell’Anima) la quale ha pure diritto ad una sua dignità. Il lavoro è immane e lungo ma se nessuno comincia il genere umano è destinato ad una fine orribile. La nostra Anima ha fame e sete di Giustizia e di Amore e per dare e avere ciò ha bisogno di essere lasciata libera di agire attraverso il nostro corpo, il cuore è collegato all’Anima e credo che nessuno, nel cuore del proprio cuore, desideri la morte dei suoi figli e di se stesso. Ottimo: attuabilità e concretezza, uniamo le forze.
 
 
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 11/02/10 alle 10:51 via WEB
Meno male TU hai capito alla perfezione cosa dicevo nel mio commento!
Se passi a guardare i video che ho messo soprattutto il secondo c'è un'organizzazione che dice le stesse identiche cose e che già esiste e non sono riuscita a trovare i punti di riferimento qua in Italia,ma credo sia un buon punto di partenza quello.
E quando dico concretezza e attuabilità intendo proprio dire questo,più passa il tempo e peggio sarà e tutto diventerà più complicato, urge trovare un sistema di vita più sano e più rispettoso di quell'essere vivente chiamato terra perché quando l'avremmo distrutta ci saremmo autodistrutti e sono convinta che le teorie del 2012 indicano proprio questa sorta di cambiamento epocale e che anche la crisi mondiale ci offra una buona opportunità per cambiare.
Buona giornata :-)
 
   
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 13:17 via WEB
Allora, vogliamo fare qualcosa? Io non riesco a trovare il tempo per riassumere le singole liste, nel gruppo, in un listone unico. Cerco un volontario! ;-) E mi serve anche qualcuno che cerchi ulteriori membri in ambienti di destra, perchè ora il gruppo è troppo sbilanciato a sinistra, e se deve rispettare lo spirito iniziale deve essere equilibrato, altrimenti si autoinvalida in partenza. Chi si offre? (tanto per passare dal dire al fare, ed essere concreti ed attuare...) :-)
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 13:03 via WEB
Stella, l'insegnamento dei valori fondanti della "nuova" società è d'obbligo, direi. Leggi la mia precedente risposta a Pura riguardo ad una ipotesi per far sparire il denaro e il baratto... L'avevo buttata lì come esempio, ma potrebbe essere valida, se si capisce... ;-) Parli di personale competente, tipo psicologi, pedagoghi, ecc... Ma attenzione. Io conosco quell'ambiente, ci ho studiato, e se è vero che parte della conoscenza proveniente da lì ha basi scientifiche, altra parte no, e ancor peggio, è influenzata dalla ideologia vigente. QUindi non appoggiamoci troppo su di loro, altrimenti rischiano di diventare i nuovi guru, mentre la scuola dell'Amore come intendi tu ti posso assicurare che molti laureati e pure praticanti manco sanno cosa è. Il percorso verso l'Amore passa anche di lì a volte, ma è a prescindere, è guidato dalla propria anima, non dalle teorie di Freud o quelle comportamentiste... Lascia stare il mio ideale di tornare a vivere nudi e solo di frutta, tipo Adamo ed Eva, che non lo pretendo, anche se lo auspico. Va bene il sistemare le cose passo passo, cominciando dai problemi più urgenit, e poi quelli più importanti.... Non si può fermare di botto la produzione. Si deve fare tutto gradualmente, e piuttosto che fermarl forse può essere sufficiente ridurla al veramente necessario, per poi vivere bene. E' tutto da vedere mano a mano che lo si fa.... e da sviscerare bene in dettaglio... insieme.... Il gruppo che ho creato vuole provare a fare questo, nel modo più concreto ed attuabile che sono riuscito a trovare, stando agli obiettivi e alpercorso che o definito. Quindi propongo di copiare tutta questa discussione tra me te e Pura in un post del gruppo, e invitare a discuterne... Mentre che continuo a riunificare le liste nel listone da discutere...
 
afrodite.58
afrodite.58 il 11/02/10 alle 13:32 via WEB
Indirizzato a VENTODIPUREZZA: dici che non esiste in Italia.. bene lo creiamo noi e ci agganciamo all'organizzazione che tu indichi DOPO aver vagliato 'come' essa è strutturata e 'come' si sta muovendo. Un abbraccio al tuo cuore.
 
afrodite.58
afrodite.58 il 11/02/10 alle 13:41 via WEB
Ho fatto riferimento a 'personale competente' perchè ci servono professionisti, studiosi, seri e 'sani' che appoggino, pruomovino e mandino avanti, lavorando con noi, il 'nostro' gruppo, il 'nostro' progetto, le 'nostre' idee valide. Se aspettiamo di fermare le cose gradualmente saremo morti, e non-sepolti (per via del caos che ci sarà), senza nemmeno accorgercene, dalla catastrofe sociale imminente. Non vedi che la gente è disperata (tutta), è a spasso, non ha lavoro, non riesce a portare avanti gli impegni economici presi (muto della casa, debiti di ogni genere compresi quelli per arrivare a fine mese e mettere insieme il pranzo con la cena), non può curarsi a dovere perchè ogni persona è vista come un pollo da spennare pure dalle asl? Non vedi che stanno attrezzando l'Italia per le centrali nucleari fregandosene se i cittadini sono contrari? Un albero malato lo si cura a partire dalle radici quando non si può più curare la corteccia nè il fogliame... nella speranza che non sia troppo tardi!
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 17:22 via WEB
Stella, ok per i "professinisti" consapevoli, sempre che esistano. Ma lo spero. Stella, non si può far altro che gradualmente! E' un sistema complesso, chi governa agisce su milikoni di persone, in Italia, e milairdi, nel mondo, come ti sbagli di una virgola rischi di creare sofferenza a numerose persone, ma se tu pensi di trovare una soluzoine drastica e indolore, allora dimmela. Io non la so. Se non quella che proposi in un mio post, ovvero che tutto il mondo si fermi contemporaneamente, ad oltranza, fino a che i "potenti" non rimedino loro. Ma questo è uno scarica barile. E il caos sarebbe anche maggiore. Credo. La gente è disperata, molta, non tutta, ma può ancora campare. Le modifiche graduali che intendo io sono comunque drastiche, limitate però all'evitare caos e sofferenze. A me sembra che stiamo discutendo a vuoto. Fai la tua proposta di cambiamento drastico, e vediamo se è fattibile.
 
afrodite.58
afrodite.58 il 11/02/10 alle 14:05 via WEB
A me personalmente non importa che ci sia una bilancia con l'ago in equilibrio tra destra e sinistra per il semplice fatto che siamo tutti cittadini infognati nella stessa palude e dobbiamo venir fuori dalle divisioni politiche se vogliamo cambiare le Cose. Le sabbie mobili ci stanno ingoiando. Spero che si aggiungano qui commenti di voci maschili che in altri post con argomenti diversi hanno parlato molto. Per quanto riguarda il volontario che cerchi penso che c'è ancora da capire quante persone vogliono perseguire queste idee e di mio ti dico di aver percepito che le mie idee e le tue combaciano in parte (sbaglio?), mentre le mie e quelle di VentodiPurezza combaciano (e spero di non aver preso un abbaglio con VdP) bene. Besos azules por ti.
 
 
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 11/02/10 alle 15:45 via WEB
Ripeto e ribadisco che viviamo un sistema interamente basato sul denaro ed etica e morale oltre che onestà vanno a farsi benedire perché non possono andare d'accordo con la legge del guadagno.
Ovunque ti giri tutto ruota sul denaro che fa da ago della bilancia fra ricchezza e povertà...e andando avanti così sarà sempre e solo peggio, si arriverà a un divario talmente enorme che la popolazione verrà decimata da fame,stenti e raptus da depressione acuta!
La politica ha fallito su tutti i fronti e da anni ormai e sarebbe pra di smetterla di continuare a parlare di destra e sinistra,quello che interessa a me è tornare a vivere in un ecosistema pulito, vivere e non sopravvivere con dignità e coi valori in cui credo, sinceramente non me ne frega un bel nulla nè di destra nè di sinistra perchè tutti intascano il loro stipendio alla faccia di chi muore di fame!
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 17:30 via WEB
Mi dispiace Stella, ma io stesso ho potuto verificare come una parte della realtà italiana veda le cose da un punto di ivsta, con le sue ragioni e torti, e l'altra parte pure, più o meno specularmente. Il creare un gruppo che sia equilibrato da questo punto di vista permette di evitare che si tenda da una partre o dall'altra, perdendo di vista lo scopo primario, ovvero l'unione tgra di noi. Lo ritengo anche una garanzia di imparzialità per chi è nel gruppo. Tu vuoi capire troppo prima di mettere a confronto i fatti. Non puoi sapere quanta gente ha intenzione di partecipare finchè non glie lo chiedi, e non potrai sapere realmente se io e te siamo d'accordo e in che misura, e tu e Pura, e io e Pura, finchè non ci si confronterà su fatti concreti, ovvero, quello che sto tentando di fare con il gruppo. Quì ora se continuiamo a parlare in gnerale, stiamo solo perdendo tempo, perchè non è una discussione strutturata nè mirata a problemi concreti. A parlare di grandi teorie e rivoluzioni siamo capaci tutti, e credere di trovarci d'accordo o in disaccorod pure, a questo liveelo, ma solo quando ci troviamo di fronte ad unj problema reale e dobbiamo pensare a risolverlo realmente, come sto cercando di fare nel gruppo, si ha speranza di venirne fuori. Besos.
 
   
VentoDiPurezza
VentoDiPurezza il 11/02/10 alle 19:01 via WEB
Oh cosa leggo hai usato l'espressione " Fatti concreti" allora vedi che la concretezza c'entra :-)
In pratica stai dicendo quello che io ho detto nel primo commento di risposta ad afrodite e ci hai fatto su un papello interminabile...ma sei per semplificarle le cose p per complicarle? ;-)
Ti rendi conto che il succo di questo tuo commento è :
Concretezza e Attuabilità
Un sorriso :-)
 
     
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 19:06 via WEB
E certo che sì, che me ne rendo conto. Più concreto del gruppo che ho formato non sono riuscito a fare per ora! ;-) Ma la concretezza deve produrre soluzioni! Ecco la polemica... Sorrisone! ;-)
 
gjannis
gjannis il 11/02/10 alle 17:37 via WEB
vedo con piacere che abbiamo in comune anche la cultura e la storia dei nativi americani....mi hai preceduto,ma ti perdono.... hihanni waste hau
 
 
solonelcielo
solonelcielo il 11/02/10 alle 18:02 via WEB
Ahahah! Cos'è un gioco per non ammettere che ti ho fatto venire voglia di pubblicarlo anche te questo post? Io l'ho rubato ad afrodite.58. Tu rubamelo quanto vuoi, non può farmi altro che piacere. Nelle parole di quell'uomo c'è parecchia verità. Un sentire profondo dal quale siamo veramente lontanissimi, per come è fatta la nostra civiltà. Un saluto Gianni.
 
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